Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Marsilio
70 Le collezioni numismatiche del Museo novata collaborazione con la cattedra di re longobardo Alboino. Il primo si trovava
Correr di Venezia rappresentano uno dei Numismatica dell’Università degli Studi di inspiegabilmente collocato, senza numero
più cospicui e interessanti patrimoni numi- Padova, si vanno ora individuando, con la d’inventario, in una sezione “Aggiunte”
smatici italiani, noto anche a livello inter- possibilità di porvi rimedio ove possibile. posta in appendice alle monete romane
nazionale. La loro nascita e il loro sviluppo Tali situazioni hanno generato e rischiano imperiali, sezione che sembrerebbe essersi
sono stati da tempo indagati e delineati1, di generare ancora alcuni errori e impreci- formata a partire dagli anni venti del Nove-
anche se l’assenza, nell’organico del Museo, sioni, cui vogliamo in parte porre rimedio cento; il secondo, invece, rientra più com-
di una figura che potesse dedicarsi in modo in questa sede, visto che ci riguardano per- prensibilmente nel settore delle monete ita-
esclusivo a questi materiali2 ha limitato sonalmente. liane. Il controllo degli inventari della serie
un’adeguata valorizzazione di tali collezioni Di recente, trattando della raccolta di mo- italiana ha permesso di constatare come
e un proficuo utilizzo delle loro potenziali- nete medievali di Domenico Pasqualigo13 subito dopo questo secondo esemplare sia
tà sotto l’aspetto scientifico. Basti pensare abbiamo evidenziato come a questo perso- registrato un altro tremisse simile, il quale
che mancano ancora cataloghi esaustivi naggio si debba la pubblicazione nel 1743 risultava però assente. È stato facile allora
in grado di rendere conto della reale con- del primo studio autonomo riguardante comprendere che entrambi i nostri pezzi
sistenza e importanza di queste raccolte. la monetazione longobarda14. Tale studio facevano parte della stessa sezione e che il
Quelli esistenti, editi da più di ottant’anni, traeva spunto dall’analisi delle monete primo, malauguratamente, fu ricollocato in
riguardano in ogni caso solo alcune sezio- di questa serie possedute dallo stesso Pa- una diversa posizione. Di un certo interesse
ni di queste raccolte, come quello relativo squaligo, monete che dopo la sua morte è il fatto che al numero di inventario imme-
alle monete e medaglie del lascito Correr erano entrate a far parte delle collezioni diatamente precedente (SI863) sia registra-
esposte nel 18983, oppure il catalogo delle pubbliche della Serenissima. I tentativi di to un terzo tremisse attribuito al re longo-
monete medievali e moderne appartenute rintracciare questi esemplari nelle attuali bardo Cuniperto, attualmente indisponibi-
alla collezione Papadopoli4. Del resto i pur raccolte numismatiche statali veneziane, le, che ricomporrebbe il terzetto di monete
numerosi contributi, passati e recenti, che particolarmente presso il Museo Archeolo- appartenute al Pasqualigo: questi, infatti,
illustrano la ricchezza e il valore scientifico gico Nazionale di Venezia e la Galleria G. possedeva e pubblicò due tremissi coniati
delle collezioni numismatiche del Museo Franchetti alla Ca’ d’Oro, non erano stati a imitazione di quelli dell’imperatore Mau-
Correr5, hanno sempre trattato argomenti fruttuosi e parimenti senza esito erano sta- rizio Tiberio, ossia quelli individuati, unita-
particolari6 o riguardato classi molto speci- te le verifiche fatte presso lo stesso Museo mente a un terzo esemplare battuto appun-
fiche di materiali come i coni7, i sigilli8 o, Correr: queste ultime erano state condotte to da Cuniperto. L’impossibilità attuale di
soprattutto, la medaglia9. avendo memoria del disordine che aveva confrontare il terzo esemplare con i disegni
Nel complesso, le parti delle collezioni generato il trasferimento della raccolta di di Pasqualigo non dà chiaramente certezze
comprendenti le monete di epoca antica monete di Girolamo Ascanio Molin dal riguardo tale eventualità; appare tuttavia
(greche e romane) e bizantina hanno godu- medagliere marciano a quello del Museo fortemente probabile che anche questo sia
to di un’attenzione episodica10, e gli studi Correr nella seconda metà dell’Ottocento15 riconducibile a tale personaggio.
a esse dedicati hanno spesso privilegiato e considerando l’eventualità che in questa Rimane da comprendere come tre monete
le monete o i nuclei monetali per i quali, circostanza alcuni esemplari appartenuti al riconducibili alla medesima provenienza
a differenza della maggioranza degli altri Pasqualigo potessero essere stati erronea- e incamerate nello stesso momento abbia-
esemplari, si è potuta riconoscere o ipotiz- mente ivi spostati. In quest’ultimo caso le no potuto seguire destini così differenti
zare una provenienza dal territorio veneto nostre indagini si erano indirizzate, però, all’interno del Museo e perché nessuna sia
o lombardo11. Ciononostante, le sezioni di sulla sezione goto-longobarda, non pen- confluita nella sezione delle monete barba-
monete antiche e bizantine presentano un sando che ci potessero essere altre possibili riche.
indubbio interesse, derivato in parte dalla collocazioni. Ad ogni modo questa nuova scoperta evi-
loro ampiezza e rappresentatività12, in parte Indagini successive invece, condotte in denzia ancora una volta e ancora di più la
dalla loro singolarità. tutt’altro ambito, hanno permesso l’indivi- strettissima relazione, realmente osmotica,
D’altro canto la mancanza, colmata soltan- duazione di due dei tre esemplari appar- tra le raccolte pubbliche veneziane, statali
to di recente, di una figura che si occupasse tenuti al Pasqualigo, dei quali diamo de- e civiche, le quali, pur essendo ospitate in
unicamente delle raccolte numismatiche ha scrizione di seguito, ossia dei due tremissi luoghi differenti, vanno in realtà conside-
causato in passato alcune situazioni di disa- imitanti i tipi bizantini di Maurizio Tiberio: rate quasi come un elemento unitario, so-
gio le quali, con un paziente e impegnativo il «nobil homo» veneziano attribuiva il prattutto se analizzate sotto il profilo della
lavoro, sviluppato nel quadro di una rin- primo al re visigoto Vallia e il secondo al storia del collezionismo numismatico.