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Venessiani gran signori, Padovani gran dotòri, Vicentini magnagàti, Veronesi tuti mati.
Veneziani gran signori, Padovani gran dottori, Vicentini mangia-gatti, Veronesi tutti matti.
Mejo le braghe rote 'n't'el cu...o, che el cu...o roto n't'e le braghe.
È meglio una torta divisa tra tanti che una cacca mangiata da solo.
I gà igà i gai.
La pazienza l'è la minestra dei bechi, e la speranza l'è l'altar dei coioni.
A la festa de la Candelora de l'inverno semo fora, ma se piove o tira vento 'nde l'inverno semo dentro.
Alla festa della (Madonna) Candelora dall'inferno siam fuori, ma se piove o tira vento nell'inverno siamo dentro.
Non vorìa èser nei tuoi pàni gnànca per cagàrghe dentro.
Va a pionse.
Non vorìa eser nei tuoi pani manco per cagarghe dentro.
Non vorrei esser nei tuoi panni neanche per cacarci dentro.
È meglio far voglia, che fare pena; o(meglio essere in carne, piuttosto che troppo magri).
A xe tanto cincinbón che no 'a toca gnanca tera coi píe quando che 'a cammina.
Alla candelora siamo fuori dall’inverno e a sant’Agnese le lucertole vanno nelle siepi.
Le femene xe: sante in casa, anzoli in strada,iavoli in casa, al balcon civete e su la porta le xe gazete.
Le donne sono: sante in casa, angeli in strada, diavoli in casa, civette sul balcone e sulla porta di casa sono pettegole.
No se sa mai abastanzha.
Qui varda in zhielo al resta orbo; qui varda in tera al cata an soldo.
Chi guarda in cielo resta orbo; chi guarda per terra raccoglie un soldo.
Un padre mantiene sette figli e sette figli non sono capaci di mantenere un padre.
Quando si deve pagare si trovano tutti, quando bisogna riscuotere denaro non si trova nessuno.
L’amigo del prete perde la relijon, l’amigo del dotore perde la salute, l’amigo del’avocato perde la causa.L’amico del prete
perde la religione, l’amico del dottore la salute e l’amico dell’avvocato la causa.
el gà le man sbùxe
ha le mani bucate
Chi non ha cuore per gli animali, non ha cuore per le persone.
Gli uomini hanno gli anni che si sentono, le donne quelli che dimostrano.
Guardati dall’uomo che guarda in basso e dalla donna che ha il passo lungo.
Col passare degli anni, all’uomo si gonfia lo stomaco, alla donna la pancia.
La dona fa l’omo!
La donna fa l’uomo!
L’avaro cercherà anche di evitare di defecare per non buttar via neanche “quella”.
Le ganbe le me fà jàcomo.
Mi tremano le gambe.
Rifarse el bèco.
El gà le man sbùxe.
Ha le mani bucate.
El pesse ga da noare tre volte: prima ‘ntel’aqua, dopo ‘ntel’ojo e la terza ‘ntel vin.
Il pesce deve nuotare tre volte: la prima dentro l’acqua, poi nell’olio e la terza nel vino.
No xe tuto oro quelo che sluse....ma anca quelo che no sluse pole valere oro!
Non è tutto oro quello che luccica... ma anche quello che non luccica può valere oro.
Ci sono più donne che guardano gli uomini che stelle che guardano la terra.
Par èssar giusta, 'na dona bisogna che la piasa, che la tasa e che la staga in casa.
Per esser giusta, una donna bisogna che piaccia, che taccia e che se ne stia in casa.
Spàndare aqua.
Orinare.
Testa da piri.
Sciocco, stupido.
Testa da bìgoli.
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Sciocco, stupido.
Va farte ciavare.
Dalle ginocchia in giù tutti gli occhi, dalle ginocchia in su soltanto due.
Pan fresco, vin bon e bea dona: consolassion del leto e dela vita.
Pane fresco, vino buono e bella donna: sono la consolazione del letto e della vita.
I parenti sono come le scarpe: più sono stretti, più fanno male.
Chi si adatta è uno stupido, chi si modifica è un fintone, chi si spara è un cretino.
Non tutti quelli che sono ben vestiti, sono dei signori.
L’occhio non vede e bocca chiusa, per chi vuole vivere in pace.
Chi cerca di fare la buca per gli altri, se la scava per sé.
Chi ride (si diverte) di venerdì (giorno della morte di Cristo), piangerà la domenica.
La pazienza l’è la minestra dei bechi, e la speranza l’è l’altar dei coioni.
A San Tiziano (16 gennaio) fa così freddo che batte i denti anche il cane.
Chi va per il mondo tutto vede, e chi resta a casa non lo crede.
Il segreto delle donne non lo sa nessuno eccetto me, voi e tutto il comune.
Vardete da quei che te loda: o chi i t’ha imbroià o che i sta per imbroiarte.
Tuti quanti semo mati, per quel buso che semo nati.
Amare senza essere riamati è come pulirsi il sedere senza aver cagato.
Femene cani e bacaà più che tei bati più che i vien boni.
Che te vaghi in farmacia, o tore el pan e curve ciapee col fren a man.
Che tu vada in farmacia, o a prendere il pane, le curve bisogna prenderle con il freno a mano.
La nonna diceva: 3 nebbie fanno una pioggia, 3 piogge fanno una grande pioggia, 3 festini fanno una puttana.
Meglio un morto in casa che uno Zoldano (abitante della val Zoldana) dietro la porta.
Perché tre done vada d’acordo, ghe vol una viva, una morta, e una piturada su la porta.
Tre donne vanno d’accordo soltanto se una è viva, un’altra è morta, e una terza è dipinta sulla porta.
Quando uno è perseguitato dalla sfortuna, anche se sta seduto gli piove sul deretano.
El naso dei gati, el zenocio dei omeni, e ’l culo de le done xe sempre fredi.
Il naso dei gatti, il ginocchio degli uomini, il sedere delle donne sono sempre freddi.
Le lacrime del prete e il sudore dello spazzino non hanno mai bagnato neanche uno scalino.
Dio te salva da omo che varda in tera e da femena che varda in celo.
Dio ti salvi da uomo che tiene lo sguardo verso terra e da donna che guarda il cielo.
Chi va per il mondo tutto vede, e chi resta a casa non lo crede
El naso dei gati,el zenocio dei omeni,e'l culo de le done xe sempre fredi.
Il naso dei gatti, il ginocchio degli uomini, il sedere delle donne sono sempre freddi.
Amar e no vegnir amà, xe come forbirse 'l cul senza aver cagà
Amare senza essere amati è come pulirsi il culo senza aver cacato
se i dise che la vaca l'è mora vol dir che i ghe n'a catà un pelo.
se si racconta che la vacca è nera vuol dire che ne è stato trovato un pelo
Vardete da quei che te loda: o chi i t'ha imbroià o che i sta per imbroiarte
Signor fè che no sia beco: se ghe son, fé che no lo sapia: se, 'l so, fé che no ghe bada
Signore fate che non sia cornuto: se lo sono, che non lo sappia: se lo so, che non ci badi