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XX V.
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Sempre
Sempre dauantigliocchi holbel ſoggiorno,
Ta cui lontan col corpo, con la mente
Senza da me partirlo un qua ſoggiorno:
Ricrear tutta in me l'alma ſi ſente,
AMentre quà giù ſi lieto Paradiſo
Da douer contemplarle ſtà preſente
Da queſto lo mioſpirto non diuiſo
Va ripetendo le bellezze eterne,
TDal ſouerchiopiacer uinto, e conquiſo.
E, mentre le delitie auido ſcerne,
2Nelgioir di ſe ſteſſo, afflige i ſenſi,
Che non puon ſeparati ancor goderne:
Coſi, quantomauien chamando penſi
cAl habitation uaga, & gentile,
Tra gioia e duol conuien chelcor diſpenſi.
In queſto piglio in man pronta lo ſtile,
A per gradir al ſentimento, fingo
Quelloco quanto poſi aluerſimile:
8, ſe ben ſo,ch'a impreſa alta m'accingo;
Tirata da la mia propria uaghezza,
Senzarte quel chioſo diſegno, e pingo:
O che fiorita, 69 feconda bellezza
guiui moſtra, p diſpiega la natura,
Raro altroue, o non mai moſtrarla auezza.
Certo è questa quell'unicafattura,
In cui uinta ſe ſteſſa a tutteproue
Ripoſe ogni ſua induſtria, ogni ſua cara. Di
l
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Ti tutto quelche piaccia al mondo, º gioue,
Fauoreuole il cielo a cotalopra,
Il maggior uanto eternamente pioue.
42 uiuil Ciel manda il ſuo fauor di ſopra,
2Ne men la terra in adornar talparte,
Con gli altri a gara elementi sadopra:
vince l'imaginar d'ogni humana arte,
La diſpoſition di tutto l bene,
(h unito uiui intornoſi comparte:
E pur di " , oueperuiene
L'eccellenza de l'arte in coſe belle,
Vestigie eſpreſſe il belluogo ritiene:
Coſi determinarono le ſtelle
Farquiui in dolci modi altrui paleſe
9 uanto puon destinar, e influirelle:
In queſto aumenturoſo, almo paeſe
L'ornamento del Cielſi moſtra in terra,
Ch'a farlo un Paradiſo in lui diſceſe.
Di lieti colli adorno cerchio ſerra
L'infinita beltà del uagopiano,
Doue Flora,eo Pomona alberga, g'erra:
Quaſi per gradi ſu di mano in mano
Difuor s'aſcende'lpoggio da le ſpalle,
Sempre alſali piufacile , & piu piano;
g uinci in giù perſoaue, e deſtro calle
S'arriua a la pianura in pochipaſſi 9
- Se
Se non che in guiſa rileuata staſi,
Che quaſi entro a quei colli un minor colle,
Che'ntorno a lorſi diſpiani, o sabbaſſi »
gueſti
gueſti dal belpalazzo non lontani
Sembra, che per raccorlo in mezzo lſeno
Si ſtringan uerſo lui dambe le mani.
E'n tanto ſpiegan tutto aperto, o pieno
Ilgrembo lordi dolcezze infinite,
Che la uista bear poſſono apieno.
Le pecorelle a paſcer l'herbe uſcite,
fiancheggianper lipoggi, a canſarlieui
Ter poco d'ombra timide, o ſmarrite:
Diqueſti monti ſon queste le neui,
Che quindi'luernoſtandoſi ognihorlunge
?Non uien giamai che l bel terreno aggreui.
uindi letitia 69molto utile giunge
TDelegregge bianchiſſime a i Signori
Ti quel che ſe ne tonde, e uccide, emunge:
sparſiper l'ombreſiedono i Pastori,
8 le canne diſpari a ſonar poſti
Cantan de loro boſcarecci amori:
E, ſe i greggi taluolta erran diſcosti,
Colfiſchio il Caprar ſortogli richiama,
Poi torna de la muſa ai ſuoi proposti.
Talhorlapaſtorella iui ch'egli ama
Te la fiſtola al ſuon moſſa ne uiene,
In modo, che di lui creſce la brama:
Fiſſe le luci auidamente ei tiene
2Ne le braccia, e nel ſen nudi, e nel uiſo,
E d'abbracciarla a pena ſi ritiene,
- e Ma
- O
2.
Canico cacciator diſposti in caccia, i
Ciaſcuno intento al ſuo ufficio, e lſuo loco:
Perfolti arbuſti un can quiuiſi caccia,
Eper terra latrando un'altro fiuta,
E del'orme ſeguendo ua la traccia,
E tanto corre in fretta, e lluogo muta,
Che d'una macchia fuor la lepre ſalta;
Il braccogeme, e in ſeguirla s'aiuta:
Gridan le genti, e intorno ogniun l'aſſalta,
Chi leſpinge da tergo il ueltro in fretta,
9 ual corre a lauia baſſa, e quale a l'alta.
8 mentre quà e là ciaſcun s'affretta,
Il tuo ſguardo, ch'a lor dietro s'aggira,
S'incontra in piacernouoche'l diletta;
Però ch'altroue d'improuiſo mira
gente chaluiſco, ea le retiſteſe
Schiera d'augelli accortamente tira.
In queſte, o quelle inſidie non compreſe
Ti quei chan maggior prezzo a legran menſe
vengon tutte le ſorti in copiapreſe.
cA chi stenderpiu fianco iluolopenſe,
Piu facilmente incontra d'eſſer colto
2Ne le non uiste reti, ancorche denſe:
S 2. e Ma'l
e Mal tuo ſguardo, che uà dintorno ſciolto,
Da queſta nouità del uccellare,
vien da un altro piacerpiu nouo tolto: -
- Di
Di ftmicapi Teiturla ſiluestre
Il fertile terren pianta, e coltiua
Sotto influſſo di stelle amiche, e desire:
E quella, che del capo al padre uiua
Cºſcio, de boſchi, e de le caccie Dea -
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