Malattie cutanee causate da ectoparassiti (piccoli
animali) che dall’esterno arrivano sulla pelle 1) Ectoparassitosi in senso stretto: i parassiti vivono solo sulla/nella pelle umana 2) Ectoparassitosi in senso lato : i parassiti di piante, animali, ambiente causano danni cutanei con meccanismi diversi (morsi, punture ecc.) Ectoparassitosi in senso stretto • Scabbia umana • Pediculosi Scabbia umana • Alta contagiosità, prurito intenso (più evidente di notte, presenza di lesioni patognomoniche (cunicolo e vescicola perlacea) • Causata da Sarcoptes scabiei var.hominis, acaro parassita obbligato che ha il suo intero ciclo di vita nella pelle umana Modalità di trasmissione (scabbia classica) Contatti stretti e prolungati “pelle-pelle” e per tale motivo viene considerata una malattia a trasmissione sessuale L’ acaro può sopravvivere sulla biancheria di letto e sugli indumenti per circa 7 giorni e per tale motivo è possibile un contagio indiretto Cunicolo
Piccolo rilievo (cordoncino) grigio-brunastro
diritto o tortuoso (a virgola), di pochi millimetri Vescicole Cunicolo perlacee Piccoli rilievi cupoliformi, lucidi e tesi, a contenuto inizialmente limpido, successivamente anche torbido Cunicoli e vescicole perlacee sono più evidenti alle dita, alla regione volare dei polsi, alla cute dell’asta e nei bambini alla pianta dei piedi Nella malattia conclamata sono presenti inoltre lesioni secondarie 1) da grattamento (escoriazioni lineari, croste ematiche) 2) legate alla risposta infiammatoria o alla sensibilizzazione , costituite da papule e noduli Localizzazione delle lesioni • Mani • Pilastri delle ascelle e areole mammarie • Regione ombelicale e natiche • Cute del pene e dello scroto • Pianta dei piedi nei bambini Bambini Possibile sovrainfezione PRURITO Intenso, specie notturno. E’ dovuto sia all’azione meccanica dell’acaro, sia alla risposta immunitaria dell’ospite di tipo I (aumento IgE specifiche) e di tipo IV nei riguardi dell’acaro e dei suoi antigeni (escrementi , parti di acari morti, uova ecc.) Scabbia nodulare Noduli persistenti anche dopo il trattamento
•Risposta immunitaria di tipo
IV • Comparsa dopo circa 4 settimane dalla infestazione Scabbia norvegese o scabbia crostosa • Vaste aree eritematose con squamo-croste grigiastre che possono coprire anche tutta la superficie cutanea (quadri simil-eritrodermici) • Prurito scarso o assente • A differenza della scabbia comune gli acari sono numerosissimi e vivono liberi sulla superficie cutanea (altissima contagiosità) • Soggetti anziani, immunodepressi ecc. nei quali la risposta dell’ospite è quasi assente e l’acaro può moltiplicarsi con grande libertà Scabbia norvegese: diagnosi differenziali
-Psoriasi : nella psoriasi le squame sono
pluristratificate e di colore bianco argenteo - Eczema : sono presenti vescicole nelle forme acute, papule in quelle croniche e il prurito è intenso Contagio della scabbia • Per via diretta (rapporti sessuali o dormendo nel letto di pazienti) • Più raramente per via indiretta (indumenti ecc.) • Periodo di incubazione : 1-6 settimane Terapia della scabbia
• Benzil-benzoato al 25-30% (irritante!)
• Permetrina 5% • N.B. : qualunque medicazione va tenuta per 12-24 ore; quindi doccia strofinando sulle lesioni e riapplicare la medicazione sulla pelle ancora umida (per 1 settimana) Cambiare ogni giorno la biancheria personale e le lenzuola E’ indispensabile la disinfestazione della biancheria personale (al di fuori dell’ospite umano l’acaro sopravvive una settimana circa ) E’ consigliabile il trattamento di tutto il nucleo familiare Pediculosi • Affezioni pruriginose causate dai pediculi, insetti senza ali (ordine Anoplura), parassiti dei mammiferi, ospite-specifici • I pidocchi che parassitano l’uomo sono : • - Pediculus humanus capitis • - Phtirus pubis Lendini, segni di grattamento e sovrainfezione batterica Pediculosi del pube
Pediculosi delle ciglia
Terapia • Malathion, permetrina, piretrine • Preferire un prodotto in crema, pomata, lozione, schiuma termosensibile • Polvere e shampoo sono coadiuvanti • Il trattamento va ripetuto dopo 7-8 giorni • E’ consigliabile l’uso del pettine fitto (e aceto caldo) per allontanare le uova N.B. : il trattamento preventivo con insetticidi non solo non risulta efficace , ma può anche indurre resistenze