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Accelerazione
La velocità è tangente alla traiettoria descritta da un punto in moto. Questo vuol dire che quando la traiettoria non è una retta c'è in
ogni caso una variazione del vettore velocità. In generale, essendo la velocità un vettore, essa può variare perché varia la sua
direzione e verso, o perché varia il suo modulo, o per entrambi i motivi.
Se la velocità di un oggetto varia nel tempo è possibile riportare in un grafico l'andamento in funzione di t di ciascuna delle sue tre
componenti, come nell'esempio della figura.
Come si vede nei due istanti tA e tB la componente x della velocità (se è questa che stiamo studiando) assume due valori diversi vxA
e vxB. Il rapporto tra la variazione del valore della velocità e l'intervallo di tempo corrispondente prende il nome di componente x
della accelerazione media nell'intervallo AB.
<ax>AB=ΔvxAB/ΔtAB
Le stesse considerazioni si possono naturalmente fare rispetto agli altri due assi coordinati. I tre valori di accelerazione così ottenuti
costituiscono le componenti del vettore accelerazione media dell'oggetto considerato, fra gli istanti tA e tB.
Considerando che le velocità sono vettori, il vettore accelerazione media può anche scriversi
<a>AB=(vB-vA)/ ΔtAB
POLITO 1/2
SIMONE LUCARELLI
Il vettore accelerazione media ha la direzione e il verso della differenza tra i vettori vA e vB.
Quando i due punti A e B nel diagramma accelerazione/tempo tendono a coincidere cioè quando ΔtAB tende a 0, dall'accelerazione
media si passa all'accelerazione istantanea che è la derivata rispetto al tempo della funzione v(t) e si scrive
a=dv/dt
[ax=dvx/dt=d(dx/dt)/dt=d2x/dt2]
ay=dvy/dt=d2y/dt2
az=dvz/dt=d2z/dt2
Un caso particolare di moto accelerato si ha quando un oggetto percorre una traiettoria circolare
<- ->
POLITO 2/2