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Facoltà di Agraria
Corso di Laurea in Scienze forestali e ambientali (l-20)
Tesi di laurea triennale
Relatore:
Chiar.mo Dott. Leonardo Conti
Correlatore: Tesi di laurea di:
Ing. Mariangela Pucci Luca Bonotti
1. Introduzione ...................................................................................................... 4
2. I materiali .............................................................................................................. 7
2.1 La paglia........................................................................................................... 7
2.1.1 Brevi cenni storici ...................................................................................... 9
2.1.2 Caratteristiche chimico-fisiche e meccaniche ..................................... 10
2.1.3 Impatto ambientale ................................................................................ 23
2.1.4 Prezzo e reperibilità .................................................................................. 1
2.1.5 Caratteristiche balle da costruzione .......................................................... 1
2.2 Gli intonaci ...................................................................................................... 2
Composizione .................................................................................................... 4
Tipologie di intonaci .......................................................................................... 4
Intonaci a base di calce ...................................................................................... 6
Intonaci a base di terra cruda ............................................................................ 8
Caratteristiche intonaci.................................................................................... 12
3. Tecniche e modi d’impiego .............................................................................. 17
3.1 Load Bearing o Nebraska ............................................................................... 17
3.2 Post and Beam ............................................................................................... 18
3.3 GREB .............................................................................................................. 19
3.4 Aspetti critici della costruzione con le balle di paglia...................................... 23
4. Edifici in paglia: caratteristiche e performances ............................................... 26
Emissione e sequestro di CO2 .............................................................................. 26
Isolamento termico ............................................................................................. 29
Resistenza alle onde sismiche .............................................................................. 31
Resistenza al fuoco .............................................................................................. 33
2
Prezzo.................................................................................................................. 34
5. Il quadro normativo ......................................................................................... 36
5.1 In Italia........................................................................................................... 36
5.1.1 Normativa di riferimento per l’impiego della paglia come materiale non
portante .......................................................................................................... 36
5.1.2 Normativa di riferimento per l’impiego della paglia come materiale
portante .......................................................................................................... 38
5.2 Nel mondo ..................................................................................................... 38
5.3 Europa ........................................................................................................... 40
6. Applicazioni per la filiera agro-forestale ........................................................... 44
Produzione di materiale da costruzione ............................................................... 44
Realizzazione di annessi e strutture aziendali ...................................................... 44
Edilizia pubblica in aree protette e parchi ............................................................ 47
Attività formative e didattiche ............................................................................. 48
7. Il progetto Edilballa.......................................................................................... 50
7.1 Fasi del progetto ............................................................................................ 50
7.2 Fase di indagine conoscitiva ed animazione. .................................................. 52
7.2.1 Risultati preliminari indagine conoscitiva ................................................ 53
7.3 Fase di sperimentazione e definizione linee guida ......................................... 58
7.4 Fase di progetti pilota e monitoraggio ........................................................... 59
8. Conclusioni ...................................................................................................... 61
8.1 Criticità .......................................................................................................... 61
8.2 Le soluzioni possibili .................................................................................. 61
8.3 Conclusioni ................................................................................................ 62
9. Bibliografia .......................................................................................................... 64
10. Ringraziamenti .............................................................................................. 67
3
1. Introduzione
L’attuale situazione economica ed ambientale ha reso tutti più consapevoli
dell’importanza dell’efficienza energetica e della riduzione della pressione antropica
sull’ambiente.
Il settore edile è una delle attività con maggiore impatto sull’ambiente e sul
territorio sia direttamente per il consumo di suolo che provoca, sia indirettamente per
l’impatto relativo al ciclo di vita di prodotti e processi usati nelle costruzioni; nonostante la
recente proliferazione di prodotti dai nomi che rimandano a fittizie qualità
ecologiche, tale settore è tra i maggiori responsabili di un vertiginoso ed irreversibile
consumo di suolo spesso per fini speculativi lungi dal rispecchiare le necessità
abitative dei territori (Bonotti e Conti,2011).
Negli ultimi 10 anni sono stati consumati mediamente circa 500 km2/anno di suolo 1,
da opere edilizie, e il consumo di suolo è considerato uno dei maggiori contribuenti
alla degradazione del paesaggio e del dissesto idrogeologico .
Appare evidente che l’impiego di materiali e tecniche costruttive che riducano al
minimo l’impatto ambientale degli edifici, considerato nella sua totalità (from cradle
to grave) dalle tecniche di valutazione di impatto di prodotti e processi Life Cycle
Assessment (LCA)2, sia un aspetto fondamentale ed imprescindibile che le nuove
costruzioni dovrebbero rispettare.
A tale riguardo pochi conoscono la disponibilità di un materiale da costruzione
economico, a impatto e km zero, quale la paglia che in molti casi semplifica le
tecniche costruttive permettendo anche il ricorso all’autocostruzione.
Nel settore agro-forestale il problema del consumo di suolo è ancor più sentito
poiché esiste un’effettiva competizione tra i vari possibili usi del suolo, ed al di là di
aspetti legati alla speculazione edilizia vera e propria , in ambito rurale e forestale il
consumo irreversibile di suolo è sempre una scelta controproducente.
Da tempo il DEISTAF svolge attività di ricerca sulla reversibilità delle costruzioni cercando di
1
Rapporto “Ambiente Italia 2011” sul consumo di suolo a cura di Centro ricerce sui consumi di suolo-CRSC.
2
Il Life Cycle Assessment (Valutazione del Ciclo di Vita) è un metodo oggettivo di valutazione e quantificazione
dei carichi energetici ed ambientali e degli impatti potenziali associati ad un prodotto/processo/attività lungo
l’intero ciclo di vita, dall’acquisizione delle materie prime al fine vita (“dalla Culla alla Tomba”). Fonte ISPRA
4
individuare soluzioni che permettano il riutilizzo di gran parte dei materiali utilizzati
nella costruzione, ma soprattutto il ripristino della situazione ante operam; si
contrappone al consumo di suolo il suo “usufrutto” temporaneo: “Mentre una
modifica ambientale permanente conduce ad un consumo del territorio
praticamente irreversibile, una temporanea costituisce solo un “prestito” che la
Comunità fa all’operatore, destinato a concludersi con il ripristino delle condizioni
antecedenti[…]” (Pellegrini e Monti , 2009)
Nel resto d’Europa e del Mondo l’impiego delle balle di paglia per la realizzazione di
svariate tipologie di edifici è ormai consolidato, specialmente in ambito rurale,
mentre in Italia tarda ad affermarsi un diffuso impiego di materiali dal ridotto
impatto ambientale.In particolar modo la carenza di linee guida e normative che
3
Art. 6, comma 2 ,D.P.G.R n.5 09/02/2007 Regione Toscana
5
prescrivano il corretto utilizzo e dimensionamento delle strutture in balle di paglia,
la difficoltà di reperire tecnici e progettisti qualificati nell’impiego di tali materiali e
le difficoltà di approvvigionamento del materiale con caratteristiche omogenee ed
idonee all’impiego rappresentano gli ostacoli maggiori alla diffusione di tali materiali
nelle strutture rurali e non solo.
6
2. I materiali
Quando si parla di materiali da costruzione naturali possiamo intendere un varietà
molto ampia di prodotti; in particolare si rivolge l’attenzione a materiali derivanti da
risorse naturali rinnovabili come la paglia, mentre a calce e terra cruda anch’essi di
origine naturale ma derivano da fonti non rinnovabili come il suolo.
Si esporrano adesso le proprietà utili a fini costruttivi dei materiali considerati e le
problematiche di impatto ambientale degli stessi.
2.1 La paglia
Non si andranno qui a esaurire completamente gli argomenti relativi alla
caratterizzazione del materiale paglia dal punto di vista delle costruzioni, in quanto
già affrontati in precedenza da altre ricerche (Cibecchini, 2008), ma si intende fare
un riepilogo di quali caratteristiche sono più significative ai fini dell’impiego della
paglia come materiale da costruzione e di aggiornare quanto già trattato sui nuovi
sviluppi emersi in questi anni.
La paglia è costituita dagli steli residui della trebbiatura dei cereali, piegati, pressati
all’interno di apposite macchine e legati con 2-3 fili di materiale plastico o metallico
in balle di forma prismatica o cilindrica.Le specie da cui si ricava solitamente paglia
sono: avena, farro, frumento sia tenero sia duro, miglio, orzo, riso e segale; può
essere ricavata anche dalla fibra di altre piante (canapa, lino).
7
Fig. 1 Pick-up imballatrice tradizionale. Fig. 2 Scivolo di uscita balle imballatrice
tradizionale.
8
Le più interessanti dal punto di vista costruttivo sono le prime due, in quanto
possono essere movimentate a mano e sono quindi adatte a tecniche costruttive in
economia o che mirino al minimo impatto ambientale.
I coloni del Nebraska dovendo costruire le loro case prima dell’arrivo dell’inverno,
data la scarsità di legname da
costruzione, costruirono delle case
semplicemente disponendo le balle
una sopra l’altra come fossero
mattoni, intonacandole con fango
per mantenerle unite e usando il
legname per la costruzione del
tetto.
9
cruda, paglia e legno e si iniziarono a rivisitare tali tecniche in un’ottica più moderna,
sulla spinta della diffusione di una maggiore coscienza delle problematiche
ambientali
Più recentemente in Canada, a metà degli anni Novanta, partendo da una tecnica
costruttiva molto diffusa e consolidata in tutto il Nord America, ovvero il balloon
frame 4 ed adattandola all’utilizzo di presse di paglia come materiale di
tamponamento ed isolamento , viene elaborata la tecnica GREB, poi perfezionata in
Francia e recentemente introdotta anche in Italia.
Chimico-fisiche
La paglia non va confusa con il fieno, infatti essa è costituita solamente dallo stelo
dei cereali ed è quindi priva delle parti più ricche di zuccheri e proteine della pianta,
per questo tende a rimanere stabile del tempo se non esposta ad eccessiva umidità.
Lo stelo del cereale assolve alle funzioni di sostegno e conduzione dei nutrienti,
ruolo analogo a quello del fusto nelle piante arboree e la sua composizione chimica
è difatti vicina a quella del legno, ovvero è composta da lunghe catene di cellulosa
immerse in una matrice di lignina ed emicellulosa arricchita di cere e silicati che le
conferiscono (Jones, 2006; King 2006) caratteristiche di resistenza e durevolezza .
Esistono differenze, seppur minime, nella composizione chimica della paglia dei vari
cereali: ad esempio la paglia di riso è ricca in elementi inorganici, come il diossido di
silicio, che la rendono più resistente alla decomposizione.
4
Sistema costruttivo standardizzato basato sull'utilizzazione di listelli provenienti direttamente dalla
lavorazione industriale del legno, nelle loro dimensioni standard, affiancati a distanza modulare (40,6 cm) .
L'assemblaggio delle parti avviene con l'impiego di chiodi d'acciaio, in sostituzione dei tradizionali incastri,
l'irrigidimento della struttura è ottenuto per mezzo di doghe di rivestimento o di copertura.
10
possono quindi comprometterne le caratteristiche strutturali sono:
• Umidità;
• Temperatura;
• Disponibilità di ossigeno;
• Nutrienti;
Per quanto concerne il contenuto di umidità se questa non supera il 15% (nei codici
americani tale valore è elevato fino al 20%) del peso secco della balla, il rischio di
marcescenze non sussiste, perciò è importante isolare da possibili risalite di umidità
ed infiltrazioni le murature ed accoppiarle ad intonaci traspiranti che possano
permettere eventualmente l’evaporazione dell’acqua infiltrata.
L’optimum di temperatura per la maggior parte dei microorganismi è compreso tra
20 C° e 65 C°, ma se gli altri fattori sono contenuti a valori accettabili il ruolo della
temperatura può essere considerato trascurabile.
La disponibilità di ossigeno permette lo sviluppo di muffe e microorganismi ma una
volta intonacate le balle all’interno di un muro (seppur ricche di interstizi riempiti
d’aria, visto il loro potere isolante) non permettono l’accesso all’ossigeno, riducendo
il rischio di degradazioni.
Riguardo alla disponibilità di nutrienti, se la paglia proviene da cereali trebbiati
correttamente ed ha un certo grado di purezza (cioè non contiene, se non in minime
percentuali, altre essenze vegetali) il suo bassissimo rapporto C/N (compreso tra
1:90 e 1:120) la rende poco appetibile ai microrganismi (B. King , 2006).
Si è visto che, nonostante sia un materiale organico e naturale, con alcuni semplici
accorgimenti, la paglia garantisce durevolezza adeguata.
Da qui nasce l’esigenza, per utilizzare le balle come materiale da costruzione, di
mantenere tali fattori entro parametri che permettano di evitare la decomposizione
del materiale e che ne garantiscano un comportamento prevedibile.
La paglia è un materiale igroscopico ovvero il cui contenuto di umidità cambia in
funzione dell’umidità relativa dell’aria dell’ambiente in cui si trova. A vari livelli di
umidità atmosferica esistono valori diversi di umidità relativa della paglia.
Ogni cambiamento di umidità dell’aria provoca un graduale adeguamento del
contenuto di umidità del materiale, esercitando una sorta di effetto tampone sulle
variazioni di umidità, questo a patto che il vapore acqueo sia libero di attraversare la
balla che quindi non deve essere trattata o intonacata con materiali non traspiranti.
11
La struttura della balla è ricca di macropori e di ossigeno, ed è dotata di un notevole
spessore, ciò la rende particolarmente efficace come materiale isolante, poiché
l’ossigeno crea una barriera al libero scambio di gradienti termici.
Soprattutto se combinata con intonaci di un certo spessore, che garantiscono una
sufficiente massa termica, l’isolamento delle murature in balle di paglia è molto
elevato mantenendo al contempo elevata permeabilità al vapore.
Isolamento termico
Le proprietà isolanti dei materiali sono definite dai valori di alcuni parametri
specifici:
RESISTENZA TERMICA
Nel caso di strati omogenei la resistenza termica R espressa in [m2K/W], è
determinata dal rapporto tra spessore indicato con [s],in metri, dello strato e
conducibilità termica [λ], in W/mK del materiale di cui è composto lo strato stesso.
R=s/λ
TRASMITTANZA TERMICA
La trasmittanza termica indicata con il simbolo U ed espressa in W/m2K, indica la
quantità di calore che viene dispersa da un metro quadrato di involucro dell’edificio
ed è definita dall’inverso della somma delle resistenze termiche R degli strati che
costituiscono la chiusura.
U = 1/ Rtot
A bassi valori di trasmittanza termica corrispondono una minore dispersione del
calore e una migliore coibentazione.
CONDUTTIVITÀ TERMICA
12
La conduttività termica (indicata con lamba λ o k) ed espressa in W/mK è il rapporto,
in condizioni stazionarie, fra il flusso di calore e il gradiente di temperatura (in gradi
Kelvin) che provoca il passaggio del calore.
Ecco i valori di conduttività termica di vari materiali da costruzione comparati con le balle di
paglia.
(W/mK) (kg/m3)
Pannelli da costruzione
(W/mK) (kg/m3)
Cotone 0,04 20 – 40
13
Vermiculite espansa 0,07 90
Canapa 0,045 25
oppure lattice
Poliuretano 0,03 30
14
Vetro cellulare(160) 0,05 160
(W/mK) (kg/m3)
ecc.
fino a
Blocchi cavi con lana di legno mineralizzato 0,45 1500
fino a
Mattone pieno 0,7 1600
15
fino a
Blocco “cassero” in laterizio 0,55 1700
fino a
Muratura in pietra 2,3 2600
fino a
Terra cruda tipo Pisè 1 2000
fino a
Terra cruda alleggerita 0,36 1200
fino a
CLS alleggerito con argilla esp. > 1100 kg 0,7 1700
Tab. 1 Valori di conduttività termica e densità di vari materiali da costruzione.dati CasaClima 2010
Dalla tabella soprastante possiamo vedere che il valore di conduttività della paglia è
molto contenuto (0,09 W/mK), indice appunto di un elevato potere isolante; tale
dato è riferito alla balla non intonacata. Per il sistema-muro considerando una
struttura portante in legno è possibile considerare un valore di trasmittanza
complessivo di 0,13 W/m2K; perciò si può supporre che aggiungendo l’intonaco tale
valore possa essere ulteriormente contenuto (Jones, 2006).
La conduttività può variare in funzione della densità delle balle, del loro contenuto di
umidità e della loro dimensione.
16
La normativa italiana vigente 5 in merito all’efficienza energetica degli edifici,
individua sei zone climatiche cui corrispondono altrettanti valori massimi di
trasmittanza termica per le murature; tali valori variano da 0,72 W/m2K della zona
più calda a 0,35 W/m2K della zona più fredda (Jones, 2006).
Fig. 5 Valori di trasmittanza termica delle murature perimetrali.Tabella 2 Allegato C D.lgs. 192/2005
5
D.Lgs. 311/06 ; D. Lgs 192/2005 .
6
Tep: acronimo di tonnellata equivalente di petrolio rappresenta la quantità di
energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo e vale circa
17
energetico delle famiglie italiane, con un emissione di circa 50 milioni di tonnellate
di CO2(2005),l’uso di materiali in grado di abbattere il consumo energetico degli
edifici appare ancora pìù necessario ed importante, farlo con materiali che hanno un
impatto ambientale ridotto e che combinano caratteristiche strutturali e di
isolamento come la paglia può rappresentare una soluzione razionale ed efficiente
ad affrontare tale problematica.
Fig. 6 Dati consumo energetico(in Mtep) ed emissioni di C02(in t). fonte Enea, rielaborati, 2005.
Permeabilità
E’ importante conoscere le caratteristiche di permeabilità al vapore e di
assorbimento capillare per conoscere il comportamento del materiale in funzione
dell’umidità, ed evitare che si possano formare dei fenomeni di condensazione
all’interno delle pareti che possono condurre alla marcescenza della paglia.
La struttura della balla di paglia, ricca di macropori, le conferisce particolari
proprietà fisiche di isolamento termico e permeabilità al vapore, senza comportare
eccessiva risalità capillare di umidità in quanto i pori del materiale sono di grandi
dimensioni, perciò l’asssorbimento capillare di umidità sembra avere un ruolo
marginale a patto che si eviti il contatto della paglia con acqua allo stato liquido.
I parametri di cui tener conto per valutare il comportamento della paglia in funzione
dell’umidità e dell’eventuale condensazione di vapore acqueo sono:
PERMEABILITÀ AL VAPORE
18
diffusione del vapore attraverso detti spazi; proprietà indipendente dallo spessore
del materiale, espressa in ng/Pa s m, indicate dal simbolo (δ), tale valore va poi
moltiplicato per lo spessore del materiale che compone l’elemento di cui si vuole
conoscere la permeabilità, tale valore prende il nome di permeance;
PERMEANCE
La permeance è una misura della facilità con cui il vapore attraversa uno strato o un
modulo di materiale; per un materiale omogeneo la permeance è rappresentata
dalla permeabilità divisa per lo spessore del materiale, è espressa in ng/Pa s m2 ed
indicata con il simbolo Λ, la definizione di barriera impermeabile al vapore è legata
al valore di permeance di uno strato. Inoltre la permeance è un indicatore sintetico
delle prestazioni di uno strato o modulo di una struttura.
ASSORBIMENTO D’ACQUA PER CAPILLARITÀ
Rappresenta la quantità d’acqua assorbita per unità di superficie in funzione del tempo t,
espressa in Kg/m2 a pressione e temperatura ambiente, da un campione avente la
superficie di base in contatto con acqua deionizzata.
Rappresenta il coefficiente angolare, espresso inK g/m2 s½ del tratto rettilineo iniziale della
curva di assorbimento capillare.
7
Miscela di paglia, argilla e altri materiali organic, usata per tamponare costruzioni con telaio in legno a vista ,
tipico metodo costruttivo dell’Europa central e settentrionale, definito anche Waffle-and-Daub.
19
s m. Ciò significa che uno strato di balle di paglia spesso un metro avrà una
permeance compresa tra 50-100 ng/Pa s m2, e uno strato di 450 mm di spessore
(pari circa alla dimensione di una balla a due lacci standard) dovrebbe avere una
permeance compresa tra 110 e 220 ng/Pa s m2.
Confrontando i valori di permeabilità della paglia con quelli dei più comuni materiali
di tamponamento possiamo notare come la paglia abbia una permeabilità
nettamente superiore ai laterizi ed al cls, a fronte di un energia grigia molto più
bassa.
Permeabilità
Foratura Massa volumica Resistenza
Materiale 3) δ
(%) ρ (kg/m μ
(ng/msPa)
Muratura in elementi pieni di laterizio 10 1600 8 23,44
Fig. 7 Permeabilità al vapore e resistenza alla diffusione di vapore dei materiali da tamponamento più comuni,
fonte Laterificio Pugliese 2007.
Isolamento acustico
Le murature in balle di paglia sono in grado di assicurare un ottimo isolamento
acustico degli ambienti, caratteristica molto importante soprattutto nella
realizzazione di particolari tipologie di edifici (luoghi di culto, locali didattici, etc.).
Sono state condotte alcune ricerche negli USA e in Olanda che confrontano il potere
fonoassorbente delle balle di paglia con murature tradizionali.
In entrambi i casi la paglia ha dimostrato caratteristiche di isolamento superiori ai
materiali convenzionali, in particolare nei test svolti nel 2003 in Olanda, presso
l’Università d i Eindhoven(Jones, 2006) analizzando le prestazioni di una parete in
balle di paglia disposte laid-flat (con gli spaghi perpendicolari al piano del muro) ed
intonacato con terra cruda, secondo le prescrizioni della norma ISO 140-3 8, si è
8
ISO 140-3:1995 , Acoustics -- Measurement of sound insulation in buildings and of building
elements -- Part 3: Laboratory measurements of airborne sound insulation of building elements.
Norma di riferimento per la misurazione dell’isolamento acustico negli edifice e nei materiali.
20
rilevato un valore di isolamento espresso come una riduzione sonora di R’w= 52 dB
9
.
Meccaniche
Le balle presentano buone caratteristiche di resistenza a compressione perché le
fibre di paglia contenute nella balla fanno parte di un sistema integrato in cui
migliaia di fibre sottili vengono ripiegate e pressate (cioè sottoposte a tensione)
creando una struttura elastica ma molto resistente.La tecnologia con cui è
compressa le garantisce un’adeguata resistenza a compressione, che differisce se la
sollecitazione è applicata perpendicolarmente alla direzione delle fibre (laid-flat) o
parallelamente alle fibre (on-edge), in particolare la resistenza a compressione è
minore se la sollecitazione è applicata in direzione perpendicolare alle fibre (on-
edge).
Sono molti i test e le ricerche effettuate sulla resistenza delle murature in balle di
paglia.I risultati sono variabili, poiché molti sono i parametri da tenere in
considerazione, tipologia di balla, disposizione (laid-flat od on-edge), tecnica
costruttiva: load bearing o post and beam (con picchetti di rinforzo, con rete
metallica a maglia esagonale) e la presenza, la tipologia e lo spessore dell’intonaco.
9
Il potere fonoisolante R quantificà la capacità di un materiale di ridurre la trasmissione delle onde
sonore incidenti su di esso.R varia con le frequenze del suono, in base alle proprietà fisiche ed alle
dimensioni del componente.Per le misure di isolamento acustico in opera si considera il potere
fonoassorbente apparente R’.R’w è un indice di valutazione del potere fonoisolante apparente e
sintetizza le prestazioni acustiche dell’elemento testato.
21
californiana (California Building Code,CBC) 10, che individuano il carico verticale
consentito, per murature in paglia intonacate da ambo i lati e per le forze laterali
piane(es. vento).
CARICO
VERTICALE CARICO ORIZZONTALE
TIPOLOGIA INTONACO
CONSENTITO CONSENTITO kN/m Fig. 8 Carichi massimi
kN/m consentitiper murature in
terra cruda 4,38 2,63 paglia intonacate, fonte
B.King-California Building
terra cruda e cemento 11,68 4,38 Code 2007,rielaborati
calce 6,57 3,65
calce e cemento 11,68 6,57
cemento portland 11,68 8,76
Si può notare che i carichi consentiti variano da 4,4 a 11,7 kN/m per i carichi
verticali, e da 2,6 a 8,7 kN/m per i carichi orizzontali, secondo la tipologia d’intonaco
impiegata (spessore 38 mm).
I test svolti all’Università del Colorado, secondo la norma ASTM E72 11 (Grandsaert ,
1999) su murature in paglia con intonaco in calce e cemento su ambo i lati hanno
10
California Building Code, Appendix L, Section L105, 2006.
11
ASTM E72, 1986, Standard Methods of Conducting Strength Tests of Panels for Building
Construction, American Society for Testing and Materials, Philadelphia,PA.
22
rilevato una resistenza a compressione di 47 kN/m, valore ben più alto di quello
delle murature non intonacate, a conferma del ruolo “strutturale” dell’intonaco nel
sistema-muro in balle di paglia.
La leggerezza delle balle è un altro fattore che presenta notevoli vantaggi dal punto
di vista costruttivo sia per la facilità di movimentare il materiale che sulla
“leggerezza” della struttura finale; infatti, la densità della paglia è compresa tra 90-
120 kg/m3, tale caratteristica rende la paglia un materiale particolarmente indicato
nella realizzazione di annessi o manufatti precari come indicato nel regolamento
attuativo della LR 1/2005 12.
12
Art. 6, comma 2 ,D.P.G.R n.5 09/02/2007 Regione Toscana
23
relazione al loro peso (MJ/Kg) che in relazione al loro volume (MJ/m3):
24
MATERIAL MJ/kg MATERIAL MJ/kg MATERIAL MJ/kg MATERIAL MJ/kg
aggregate, river 0,02 concrete paver 1,2 dimension stone, imported 6,8 aluminium, recycled, extruded 17,3
virgin rock 0,04 sw timber, air dried, dressed 1,2 brick, glazed 7,2 carpet, felt underlay 18,6
sand 0,10 concrete, 30 MPa 1,3 GRC 7,6 aluminium foil, recycled 20,1
aggregate, general 0,10 sw timber, kiln dried, roughs. 1,6 cement 7,8 hardboard 24,2
straw, baled 0,24 concrete, 40 MPa 1,6 particle board 8,0 building paper 25,5
adobe, bitumen stabilised 0,29 concrete, pre-cast 2,0 aluminium, recycled, general 8,1 glass, toughened 26,2
sw timber, air dried, roughs. 0,30 hw timber, kiln dried, roughs. 2,0 steel, recycled, reinforcing, 8,9 fibreglass insulation 30,3
pressed earth block 0,42 cement mortar 2,0 shingles 9,0 steel, virgin, general 32,0
soil-cement 0,42 sw timber, kiln dried, dressed 2,5 fibre cement board 9.5 steel, imported, structural 35,0
adobe, cement stabilised 0,42 ceramic brick 2,5 plywood 10,4 lead 35,1
adobe block, straw
0,47 ceramic tile 2,5 MDF 11,9 wall paper 36,4
stabilised
hw timber, air dried, roughs. 0,50 galvanising, per kg steel 2,8 steel, recycled, wire rod 12,5 aluminium, recycled, extruded, an. 42,9
dimension stone, local 0,79 sw timber mouldings, etc 3,1 wool insulation (recycled) 14,6 bitumen 44,1
rammed soil cement 0,80 cellulose insulation 3,3 aluminium, recycled, sheet 14,8 polypropylene 64,0
concrete roofing tile 0,81 asphalt (paving) 3,4 glass, general 15,9 rubber, natural latex 67,5
concrete block 0,94 plaster, gypsum 4,4 float 15,9 PVC 70,0
concrete brick 0,97 plaster board 6,1 tinted 15,9 copper 70,6
concrete, 17.5 MPa 1,0 ceramic pipe 6,3
13
http://www.canadianarchitect.com/asf/perspectives_sustainibility/measures_of_sustainablity/measures_of_sustainablity_embodied.htm
MATERIAL MJ/m3 MATERIAL MJ/m3 MATERIAL MJ/m3 MATERIAL MJ/m3
straw, baled 30,5 fibreglass insulation 970 ceramic tile 5 250 polypropylene 57 600
aggregate, river 36,0 sw timber, kiln dried, dressed 1 380 plywood 5 720 glass, toughened 66 020
aggregate, virgin rock 63,0 hw timber, kiln dried, roughs. 1 550 plaster board 5 890 steel, recycled, reinforcing, s. 69 790
cellulose insulation 112 earth, rammed soil cement 1 580 plaster, gypsum 6 460 ld polyethylene (LDPE) 91 800
aluminium, recycled, extruded,
wool insulation (recycled) 139 sw timber, mouldings, etc 1 710 polyester 7 710 92 610
painted
aggregate, general 150 stone, dimension, local 2 030 fibre cement board 13 550 PVC 93 620
sw timber, air dried, roughs. 165 polystyrene, expanded 2 340 ceramic brick, glazed 14 760 hd polyethylene (HDPE) 97 340
Sand 232 concrete, 17.5 MPa 2 350 cement 15 210 steel, recycled, wire rod 97 890
stone, dimension,
hw timber, air dried, roughs. 388 Glulam 2 530 17 610 vinyl flooring 105 990
imported
polyester insulation 430 concrete, pre-cast 2 780 hardboard 21 300 paint, water based 115 000
adobe, bitumen stabilised 490 concrete, 30 MPa 3 180 aluminium, recycled 21 870 aluminium, recycled, extruded, an. 115 830
sw timber, air dried, dressed 638 cement mortar 3 200 steel, recycled 37 210 rubber, synthetic 118 800
adobe, cement stabilised 710 polystyrene, high density 3 770 glass 37 550 steel, virgin, general 251 200
adobe block, straw
750 concrete, 40 MPa 3 890 float 37 550 steel, imported, structural 274 570
stabilized
aluminium, recycled,
earth, pressed block 810 particle board 4 400 39 960 lead 398 034
sheet
soil-cement 819 shingles 4 930 polyurethane 44 400 aluminium, virgin, general 515 700
sw timber, kiln dried,
880 ceramic brick 5 170 bitumen 45 420 copper 631 164
roughs.
2
Infatti si può notare che il contenuto di energia grigia della paglia in rapporto al peso
sia molto basso ma se si considera in rapporto al volume si hanno risultati ancora
migliori rendendolo di gran lunga il materiale da costruzione con il minor impatto
ambientale.
Ciò deriva sia dal fatto che la sua produzione richiede minimi quantitativi di energia,
ma anche dal fatto che lo smaltimento del materiale, una volta esauritane l’utilità,
risulta semplice ed economico essendo totalmente biodegradabile.
Visto il suo status attuale di scarto della coltivazione dei cereali, il mercato della
paglia presenta prezzi molto variabili sia su base geografica sia stagionale, questo si
traduce in difficoltà di approvvigionamento soprattutto in termini di omogeneità e
qualità del materiale (come nel caso dell’impiego come materiale da costruzione) e
in un’oscillazione dei prezzi spesso anche significativa (da €1,5 a € 5 per balla).
-Umidità (in % del peso secco): non deve superare il 15% per non incorrere nel
rischio di marcescenza.
- Densità (in % del peso secco): deve essere almeno di 96 kg/m3 , e deve essere
legata abbastanza stretta in modo che se sollevata per un filo non rimanga più di un
pugno di spazio tra questo e la balla.
-Storia della balla: ovvero le condizioni cui il materiale è stato sottoposto sia durante
la raccolta e l’imballaggio sia in fase di stoccaggio e trasporto; balle che sono state
ripetutamente esposte a pioggia o eccessiva umidità presenteranno delle aree grigie
o scure in cui il materiale si sbriciola ed è incoerente.
-Lunghezza delle fibre: secondo il tipo di macchina usata per imballare le fibre
vengono spezzate in misure diverse, rendendo più o meno compatta e coerente la
struttura della balla. Le fibre delle balle dovrebbero essere lunghe almeno 25 cm per
garantire una sufficiente solidità alla balla.
2
nell’aprile 2011.
3
una muratura in balle di paglia, perciò si trova a portare la maggior parte dei
carichi verticali ed orizzontali sopportati dal muro. Il sottile strato di intonaco, a
sua volta, è rinforzato dalla presenza del nucleo di paglia, che grazie alla propria
plasticità evita rotture o sbriciolamenti dell’intonaco, creando così una
performance strutturale “composita”; gli intonaci possono sopportate sia carichi
nel piano che fuori dal piano della muratura, sebbene la loro capacità sia
fortemente influenzata dalla loro forza e dalle connessioni con tetto e
fondazioni.
Finitura: può apparire un ruolo “futile” ma molto del successo delle case in
paglia è attribuibile anche al loro aspetto e alla naturalità che suggeriscono; ciò
si deve all’intonaco più che alla paglia, in quanto l’intonaco è l’elemento
immediatamente visibile e tangibile di un edificio, questo è particolarmente
vero per l’intonaco in terra cruda (Lacinsky et al., 2001).
Composizione
Possono essere composti da molte sostanze diverse quali cemento, calce aerea, calce
idraulica e sabbie di vario tipo e granulometria che vi conferiscono caratteristiche diverse.
- fibre, come paglia trinciata,segatura,fibre animali od artificiali come lana di vetro, per
aumentare duttilità e resistenza a trazione dell’intonaco, in misura diversa a seconda del
tipo di fibra impiegato.
Tipologie di intonaci
Gli intonaci sono classificati in vari modi a seconda del parametro che si intende
4
scegliere come riferimento; se ad esempio li classifichiamo in base al
comportamento strutturale abbiamo:
Intonaci “morbidi”: resistenza a compressione < 2068 kPa, MOE minore di 20,6
MPa, e MOR minore di 689 kPA.Il legante in questo tipo di intonaci può essere
argilla, calce-argilla o gesso. Elevata permeabilità al vapore.
Solitamente gli intonaci che utilizzano come legante la calce hanno un’elevata
permeabilità ma una scarsa resistenza a compressione, mentre quelli con leganti
idraulici hanno una presa più rapida e nel caso di leganti cementizi hanno anche una
resistenza a compressione maggiore.
14
Il modulo di elasticità è una grandezza caratteristica di un materiale che esprime il rapporto
tra tensione e deformazione nel caso di condizioni di carico monoassiale ed in caso di comportamento del
materiale di tipo "elastico" si può indicare con MOE.
15
Il carico di rottura è il limite, in termini di forza o sollecitazione esterna applicata, oltre il quale un materiale
risulta definitivamente inservibile dal punto di vista della resistenza, si può indicare con MOR
5
Infine l’aggiunta di fibre di varia natura (segatura, paglia trinciata, fibra di vetro, fibra
di lana…) conferisce maggiore plasticità ed elasticità all’intonaco stesso, evitando
possibili fessurazioni nella fase d’indurimento.
Perciò per gli esterni si usano di solito intonaci a base di calce aerea mentre per gli
interni si predilige l’uso della terra cruda.
La calce deriva dalla cottura di minerali calcarei, come calcite e dolomite, sbriciolati.
Il componente principale della calce è carbonato di calcio CaCO3, che cotto a circa
900 C° rilascia acqua e CO2 trasformandosi in ossido di calcio (CaO) o calce viva
(processo di calcinazione). In seguito la calce viene “spenta” per ottenere il prodotto
che è comunemente impiegato negli intonaci, attraverso vari processi, costituiti da
una fase in cui i granuli di calce aerea sono aspersi o immersi nell’acqua, un processo
fortemente esotermico che libera calore e vengono poi posti a stagionare in
apposite vasche coperti da un filo d’acqua per evitarne l’indurimento, ottenendo alla
fine del processo un composto semiliquido che prende il nome di calce idrata
Ca(OH)2; durante il processo di spegnimento si forma anche il grassello di calce cioè
una sospensione in acqua di carbonato di calcio (calce spenta) che si presenta come
una massa plastica untuosa al tatto, impiegata nella preparazione di intonaci e
pitture di finitura.
6
16
Fig. 9 Ciclo delle reazioni della calce dalla preparazione alla messa in opera. Foto Architettura e sostenibilità
La presa della calce avviene solo in presenza di condizioni adatte e rappresenta uno
dei maggiori limiti ed inconvenienti dell’utilizzo di tale tipologia di intonaci; dall’altro
lato se correttamente applicati sono molto resistenti, durevoli ed estremamente
permeabili al vapore(Schiele et al.,1976).
16
http://www.architetturaesostenibilita.it/
7
una permeabilità al vapore molto bassa.
Fig. 10 Particolare di intonaco a calce applicato a mano su muratura in paglia. Vaiano (PO),foto Bonotti 2011.
I costituenti principali del suolo sono individuati dai limiti di Atteberg in base alla
loro granulometria:
rocce > 4.7mm
sabbie > 0.76mm
limo > 0.002mm
argilla< 0.002mm
I limiti di Atteberg sono utilizzati anche per descrivere il limite di ritiro,il limite
plastico, ed il limite liquido di un terreno; aggiungendo acqua alla terra asciutta,si
passa da uno stato solido ad uno semi-solido e poi da uno stato plastico ad uno
liquido.Il contenuto di umidità del suolo al passaggio tra stato semi-solido e plastico
è detto limite di plasticità, mentre al passaggio tra stato plastico e stato liquido è
detto limite di liquidità. Sottraendo dal limite di liquidità il limite di plasticità si
8
ottiene l’inidice di plasticità del suolo.
La composizione (quantità e tipo di minerali argillosi e quantità di frazione
grossolana) determina il comportamento di una terra cioè la sua plasticità, la sua
propensione al ritiro e quindi la lavorabilità, le caratteristiche meccaniche e la
durabilità dei manufatti con essa realizzati (Fratini F., 2011).
Nella terra cruda l’elemento legante è l’argilla, cioè un sedimento non litificato
molto fine (diametro < 0.002 mm) costituito prevalentemente da allumino-silicati
idrati appartenenti alla classe dei fillosilicati.L’argilla non subisce trasformazioni
chimiche nel suo processo di indurimento.Non richiede di essere processata, cotta o
trasformata perciò la sua energia grigia è minima.
La sua composizione può variare molto così come la sua attitudine a essere utilizzata
come materiale da costruzione o per intonaci, infatti non tutte le tipologie di argilla
si prestano a questo uso; alcune hanno un’eccessiva “forza” e devono essere
arricchite di inerti come la sabbia o di fibre naturali per evitare che nel seccare si
9
fessuri compromettendone le funzioni.
A 1 0 3
E 1 2 1
F 1 2.25 0,052083333
G 1 3 0
Tab. 2Lavorabilità di diverse miscele di terra, sabbia e paglia tritata. Fonte Lerner e Donahue (2003)
10
che questa possa, per risalita capillare, arrivare alle balle di paglia retrostanti
all’intonaco o al legno della struttura portante, poiché man mano che l’argilla si
imbeve gli strati di silicati si allontanano creando una barriera maggiore al passaggio
dell’umidità. In tal senso maggiore è l’umidità atmosferica e maggiore resistenza al
passaggio di vapore esercita la terra cruda; la tendenza si inverte al diminuire
dell’umidità atmosferica, quindi non solo protegge le balle ed il legno dall’eccessiva
umidità ma esercita un effetto tampone sugli sbalzi igrometrici.
Questa è la caratteristica che rende la terra cruda il materiale ideale da abbinare alle
costruzioni con paglia e legno, inoltre è molto economico e con un impatto
ambientale pressoché trascurabile; non è da sottovalutare poi l’ipotesi di utilizzare la
terra di scavo delle fondazioni come materiale per intonacare l’edificio,
contribuendo a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale della costruzione relativo
al trasporto e alla trasformazione delle materie prime necessarie.
11
Gli svantaggi consistono nel fatto che la
pioggia battente, ed il continuo processo di
adsorbimento/desorbimento di umidità
deteriora il materiale rendendo necessarie
periodiche manutenzioni; tale inconveniente
può essere risolto rivestendo lo strato finale di
intonaco con alcune mani di latte di calce che
la rende più resistente alla degradazione da
Caratteristiche intonaci
Di seguito si riportano le caratteristiche più rilevanti per la scelta dell’impiego di
intonaci in calce o in terra cruda, in particolare si confronteranno le proprietà di
isolamento,traspirabilità e resistenza di alcune tipologie di intonaco.
Isolamento termico
Si riportano i valori di conduttività termica per varie tipologie di intonaco:
(W/mK) (kg/m3)
12
Intonaco in cement 1,4 2200
Permeabilità al vapore
Viste le proprietà di permeabilità al vapore delle murature in balle di paglia è
fondamentale il loro accoppiamento con intonaci altrettanto permeabili per
permettere un efficace smaltimento dell’umidità in eccesso ed evitare fenomeni di
condensazione del vapore all’interno delle pareti.
Si sono già definiti i principali parametri da considerare per definire le caratteristiche
dei materiali da costruzioni in relazione all’umidità, si confrontano ora tali
caratteristiche per varie tipologie di intonaco:
13
Coefficiente di
Permeabilità al
assorbimento
Tipologia di intonaco e composizione vapore (ng/Pa s m
capillare (kg/
)
m2 s½)
Cemento (1:3 cemento : sabbia) 0,378 1,7
Permeance
2)
tipologia di intonaco (ng/Pa s m
Barriera al vapore (standard) < 60
1:3 cemento e gesso (ca 3,8 cm spessore) 50
5:1:15 cemento:calce:sabbia (ca 3,8 cm spessore) 200
1:1:6 cemento:calce:sabbia (ca 3,8 cm spessore) 400
1:2:9 cemento:calce:sabbia (ca 3,8 cm spessore) 500
1:3 calce:sabbia (ca 5 cm spessore) 500
terra cruda (ca 5 cm spessore) 600
14
Si può notare che la permeabilità aumenta all’aumentare del contenuto in sabbia ed
al diminuire del contenuto in cemento; gli intonaci in terra cruda presentano
comunque valori di permeabilità molto elevati, che possono essere ulteriormente
incrementati dall’aggiunta di fibre o segatura all’impasto, quest’ultima tipologia di
intonaco sembra essere la più indicata per l’accoppiamento alle murature in paglia
sia per le caratteristiche di permeabilità ed isolamento sia per il ridotto impatto
ambientale.
Resistenza
I test svolti sugli intonaci in terra cruda, secondo le norme ASTM C109 17 e C39 18,
relativi alla determinazione della resistenza a compressione e del modulo di
elasticità degli intonaci, hanno rilevato valori di resistenza a compressione fino a 2
Mpa (Ash et al., 2003). Questi valori sono paragonabili ai valori noti per gli intonaci
cementizi (cemento Portland) che variano da 0,75 a 1,98 MPa ( Donahue et Lerner
2003; Mac Dougall et al. 2006) 19.
17
ASTM C 109 (1998) “Standard test method for compressive strength of hydraulic cement mortars (using2-in of
50-mm cube specimens).” Annual book of ASTM Standards, Section 4 – Construction,Volume 04.01 – Cement;
lime; Gypsum, West Conshohocken, Pa.
18
ASTM C 39 (2004) “Standard test method for compressive strength of cylindrical concrete specimens.”,
Annual book of ASTM Standards, Section 4 – Construction, Volume 04.02 – Concrete and Aggregates, West
Conshohocken, Pa
19
MAC DOUGALL C., TAYLOR B., VARDY S.,Compressive strength testing of earthen plasters for straw bale wall
application.2006
15
Fig. 15 Resistenza a compressione intonaci, da sx:terra cruda, intonaco con argilla commerciale, e tre diverse
miscele a base di calce e cemento, Mac Dougall et al.(2006)
Tre campioni di intonaco calce-cemento, P1, P2, e P3 sono stati messi a confronto
con campioni di terra cruda e di intonaco con argilla commericiale. La Figura 17
confronta le resistenze a compressione dei vari provini: intonaco in terra cruda (M3),
intonaco con argilla commerciale (S1), e tre diversi miscele di intonaci a base di calce
e cemento (P1, P2, P3). La resistenza media dell’intonaco in terra cruda è
leggermente più elevata degli intonaci cementizi e significativamente più elevata
dell’intonaco con argilla commerciale. La media dei moduli di elasticità dell’intonaco
in terra cruda è di 2086 MPa, molto più elevata dell’argilla commerciale (1731 Mpa)
e degli intonaci cementizi (395-839 Mpa).
Ciò suggerisce che l’intonaco in terra cruda può uguagliare se non superare gli
intonaci cementizi in quanto a resistenza pur possedendo solo una frazione minima
dell’energia grigia degli intonaci a base cementizia (Mac Dougall et al. 2006).
16
3. Tecniche e modi d’impiego
3.1 Load Bearing o Nebraska
Gli infissi sono inseriti in controtelai, non devono superare il 50% della superficie del
muro e devono essere distanti dagli angoli.
17
Fig. 17 L'edificio finito, è il più grande d'Europa con
struttura portante in balle di paglia, Bolzano (2008)
efficienza energetica ed il bassissimo impatto ambientale dell’edificio.
Esistono vari esempi di questa tecnica costruttiva, uno dei più interessanti è un
edificio pubblico realizzato nella primavera 2011 dal comune di Vaiano (PO)
all’interno dell’Ecoparco dell’isola, in località Tignamica sul fiume Bisenzio.
E’ un sistema che presenta meno difficoltà dal punto di vista progettuale, che può
dare ottimi risultati anche in strutture che combinano tecniche e materiali diversi,
inoltre il tetto viene realizzato per primo scongiurando la possibilità che il cantiere si
bagni e le balle si deteriorino.
18
Fig. 18 Particolare della struttura dell'Ecoparco di
Vaiano (PO), con tecnica post and beam, da notare i
pannelli sovrapposti alle travi in legno per
l'applicazione dell'intonaco, Vaiano 2011, foto
Autore.
3.3 GREB
E’ una tecnica elaborata in Canada nei primi anni novanta; prevede un sistema
modulare composto da un doppio telaio di travetti di legno di sezione costante
40x100 o 65x100, a formare uno scheletro entro cui le balle entrano precisamente di
taglio (on-edge), successivamente alla posa delle balle queste vengono pressate e
fissate con tiranti metallici alla struttura per evitare movimenti laterali.
19
La doppia ossatura e costituita di travetti di sezione costante, quelli disposti
orizzontalmente sono detti listoni o solette se si trovano alla sommità o alla base del
muro mentre quelli che sono perpendicolari a solette e listoni sono detti montanti.
I travetti sono disposti parallelamente, come un binario alla base del muro (solette)
con uno scartamento pari alla larghezza delle balle (400-500 mm), sul bordo esterno
della soletta vengono fissati con chiodi o viti altri montanti della stessa sezione da
ogni lato formando appunto un doppio scheletro, interno ed esterno, al cui interno
le balle si ineriscono perfettamente.
Alla sommità dei montanti è fissato un altro binario di travetti detti listoni che
funziona anche da cordolo per l’appoggio del tetto o del solaio di un eventuale piano
superiore.
Gli infissi devono essere preventivamente ricavati adattando i telai e creano dei veri
20
e propri controtelai, creando colonne formate da due travetti fissati ad angolo retto.
21
Una volta costruito il telaio e inserite al suo interno le balle, si passa all’intonacatura
delle pareti; s’infiggono dei chiodi all’interno dei montanti e parallelamente alla
muratura, per tutta l’altezza del muro, che permettono una presa migliore
all’intonaco, quindi si fissano all’esterno dei montanti dei casseri e una speciale
malta alleggerita viene colata nell’intercapedine tra i casseri e la superficie delle
balle.
22
Un’importante considerazione da fare riguarda la necessità di applicare di intonaci
altamente traspiranti quali ad esempio intonaci in terracruda o calce; la malta GREB
è un compromesso tra la traspirabilità del materiale ed una presa sufficientemente
rapida al fine di permettere l’utilizzo della casseratura.
Ciò non toglie la possbilità di intonacare con terra cruda o calce aerea utilizzando
anche macchine intonacatrici. Questa tecnica è caratterizzata da una certa
semplicità ed economicità, data dalla struttura lignea modulare e dall’utilizzo di
sezioni costanti di misura ridotta, inoltre la posa delle balle è agevolata dalla
presenza dell’ossatura, che aiuta anche nell’ottenere murature più dritte e regolari.
Tra gli svantaggi vi è il volume di legno presente nella costruzione che è comunque
notevole, anche se ciò nel contesto agro-forestale potrebbe essere considerato
come un possibile impiego di legname di caratteristiche “inferiori” rispetto ad altre
sezioni più generose solitamente presenti nelle strutture in legno o a prodotti
derivati dal legno.
Le fondazioni ed il tetto sono due tra gli elementi critici la cui realizzazione va
particolarmente curata e che richiede particolari attenzioni. Sicuramente uno degli
elementi più importanti sono le fondazioni che devono essere attentamente
progettate e costrutite in modo da evitare ristagni idrici o risalita di umidità capillare
dal terreno. Normalmente le fondazioni sono in CLS che presenta lo svantaggio di
permettere notevole risalita di umidità dal terreno quindi occorrerà adottare degli
accorgimenti come l’isolamento del piano di fondazione dalla base delle murature in
paglia, che devono essere rialzate di almeno 50 cm.
23
Fig. 26 Fondazioni in pietra, da Jones (2006) Fig. 27 Fondazioni in blocchi di cls, da
Jones(2006)
Il tetto deve avere degli spioventi generosi in grado di ridurre l’azione erosiva della
pioggia, senza impedire l’ingresso della luce nei mesi invernali, la copertura deve
essere in grado di convogliare efficacemente le acque meteoriche in sistemi di
24
sgrondo per evitare rischi di infiltrazioni e deterioramenti degli intonaci. Inoltre
devono essere particolarmente curati le giunzioni e i punti di contatto tra materiali
diversi, per evitare di creare ponti termici che possano vanificare il corretto
isolamento della struttura.
Allo stesso modo gli infissi sono un altro elemento che va progettato con cura ed
adeguatamente per evitare la presenza di vuoti o ponti termici. Gli spazi e le
intercapedini che si formano inevitabilmente tra le balle ed i telai degli infissi devono
essere accuratamente riempite con una miscela di terra cruda e paglia sfusa in
modo da evitare possibili punti di infiltrazione dell’umidità.
Le connessioni tra materiali diversi come quelle tra legno e intonaco vanno
anch’esse particolarmente curate, con l’applicazione di reti di iuta fissate con punti
metallici o come nel caso del greb con chiodi infissi nei montanti che permettono
l’aggrappo dell’intonaco sulla struttura, oppure la copertura delle colonne in
cemento o legno con pannelli di fibre sui quali è possibile stendere l’intonaco.
25
4. Edifici in paglia: caratteristiche e performances
Si analizzano ora le caratteristiche relative agli edifici in paglia nel loro complesso,
sia dal punto di vista meccanico sia dal punto di vista economico ed ambientale.
20
Per maggiori informazioni sulle modalità e le condizioni del confronto si veda:
http://earlywarn.blogspot.it/2010/09/straw-bale-model-house.html, Staniford S., 2010, Early Warning.
26
Fig. 29 Emissioni (a sinistra) e sequestro di CO2 materiali per la costruzione dell'edificio con murature in
laterizi, in tonnellate.da Early warning 2010.
Fig. 30 Emissioni (a sinistra) e sequestro di CO2 materiali per la costruzione dell'edificio con murature
in paglia, in tonnellate.da Early warning 2010.
E’ interessante osservare che mentre l’emissione di CO2 nei due casi è paragonabile,
nel caso delle murature in paglia la CO2 sequestrata è notevolmente più elevata
27
determinando un bilancio finale dell’emissione negativo, quindi un sink di CO2.
La piccola differenza nell’emissione di CO2 è spiegabile con il fatto che, in questo
modello, il tetto e le fondazioni sono maggiorate in funzione del maggiore spessore
delle murature stesse, ciò in parte vanifica il risparmio derivante dall’impiego della
paglia.
Ma la presenza in maggiore quantità di legno e paglia determina di per contro un
sequestro di CO2 maggiore.
L’utilizzo di materiali da costruzione a basso impatto ambientale comporta una
riduzione delle emissioni di gas serra e di molti altri inquinanti.
Se si considerano le emissioni di CO2, le attività che nel 2010 hanno prodotto le
emissioni maggiori sono le seguenti:
Emissioni di co2
in milioni di
Attività tonnellate
TERMOELETTRICO 146,6
PRODUZIONE
CEMENTO 31,4
RAFFINAZIONE 26
PRODUZIONE
ACCIAIO 13,9 Fig. 29 Fonte: Elaborazione Greenpeace su dati
PRODUZIONE Registro europeo CITL e Registro italiano GRETA,
CARTA 5 aggiornati al 07/07/2008su dati Commissione
PRODUZIONE europea (CITL)
VETRO 2,9
PRODUZIONE
CERAMICA 0,6
TOTALE: 226,4
Come possiamo notare, non solo la produzione di cemento è tra le attività con le
maggiori emissioni, ma la produzione di energia termica ed elettrica è l’attività di
gran lunga più impattante dal punto di vista delle emissioni di CO2. Oltre a queste
emissioni esistono anche altri inquinanti da tenere in considerazione, ma si vuole
riportare l’attenzione sull’importanza che assolve l’efficienza energetica di un
edificio ed i materiali con cui questo obiettivo viene perseguito, se vengono
impiegati materiali con un ridotto contenuto di energia grigia e che al contempo
garantiscono un elevata efficienza energetica si potrebbe ottenere una significativa
e fondamentale riduzione degli impatti ambientali senza rinunciare alla possibilità di
realizzare strutture ed edifici performanti .
28
Isolamento termico
Le murature in balle di paglia possono garantire un’elevata efficienza energetica
degli edifici grazie al loro elevato potere isolante.
I risultati dei test di conduttività termica secondo la norma DIN 52612, svolti
dall’Istituto di ricerca sull’isolamento termico di Monaco indicano valori di
conduttività termica, R, pari a 0.039 W/mK.
Balle di paglia
Adobe
29
Non coibentato 25 cm 0,616 0,083
Tab. 6 Valori di resistenza termica (R ) e conducibilità termica (U) di varie tipologie di murature. Da Straube
(2000).rielaborati.
Le ricerche svolte dal GRAT di Vienna hanno rilevato che grazie ai valori di
conduttività termica molto bassi, le murature in balle di paglia,con uno spessore
totale di 42 cm (35 cm di paglia, più 3,5 cm di intonaco ambo i lati) mostrano valori
di conduttività unitaria di 0,12 W/m2K (considerando anche il telaio di legno il valore
è di circa 0,14 W/m2K). Ciò significa che una in casa di balle di paglia costruita con
tecnica GREB o post and beam ha un valore di conduttività delle murature inferiore
a 0,15 W/m2K, e ciò è compatibile con i criteri necessari alla realizzazione di una casa
solare passiva (Wimmer et al., 2011).
Inoltre considerando lo spessore necessario a raggiungere un determinate valore di
isolamento (U= 0,15 W/m2K) la paglia risulta essere la soluzione più economica per
otterenere un efficace isolamento termico.
prezzo
specifico
Material spessore cm €/mq
balle di
paglia 30 3,63
cellulosa 30 18,31
EPS 24 20,35
Tab. 7 Spessore necessario e costo al mq ad ottenere un isolamento U=0,015 W/m2K con varie tipologie di
isolanti. Da Wimmer 2011
30
Fabbisogno energetico
Uno dei fattori più convenienti economicamente della costruzione con le balle di
paglia è il risparmio sul fabbisogno energetico dell’edificio.
Dai dati presenti in letteratura si può tuttavia considerare, per i nostri climi, una
riduzione di almeno il 50% del fabbisogno energetico di un edificio rispetto
all’utilizzo di materiali standard (anche isolanti).
21
http://www.worldhabitatawards.org/winners-and-finalists/project-details.cfm?lang=00&theProjectID=292
31
stato dei luoghi una volta esaurita la loro funzione.
Nel 2006 l’Università del Nevada ha eseguito dei test sulla resistenza alle onde
sismiche di un edificio in paglia con intonaco in terra cruda; i test sono stati eseguiti
attraverso la metodologia shake table test; la struttura è stata sottoposta a
sollecitazioni pari a un terremoto di magnitudo 6,7 , si sono formate evidenti crepe
e fessurazioni nell’intonaco ma la struttura è rimasta integra e stabile.
22
Donovan D., SEISMIC PERFORMANCE OF INNOVATIVE STRAW BALE WALL SYSTEMS. University of Nevada,
Earthquake Engineering Research Institute (EERI) November 5, 2009.
32
motivazione all’impiego di soluzioni costruttive in legno e paglia in tutte quelle
situazioni in cui a caua di eventi catastrofici vi sia necessità di costrutire rapidamente
strutture, anche temporanee, sicure, efficienti, dignitose e confortevoli da abitare
con un impatto ambientale ridotto.
Resistenza al fuoco
Le murature in balle di paglia hanno un'ottima resistenza al fuoco.
Negli Stati Uniti, nel 2006, sono stati effettuati test secondo lo standard ASTM E119-
05a 23.
Le tipologie di test sono state due:
Resistenza al fuoco per un’ora di una parete non portante con intonaco in terra
cruda.
Un muro 3,60mx4,20m, costruito con balle di frumento disposte in corsi sfalsati,
intonacato su ambo I lati con 2,5 cm di intonaco in terra cruda, ha raggiunto con
successo I requisiti previsti dall’”ASTM Method E119-05a Fire Tests of Building
Construction and Materials” per una resistenza al fuoco di un’ora.
Resistenza al fuoco per due ore di una parete non portante con intonaco
cementizio.
Un muro 3mx3m, costruito con balle di frumento disposte in corsi sfalsati,
23
ASTM International è una delle maggiori fonti a livello internazionale per le norme tecniche di prodotti,
materiali e servizi. E’ tra i maggiori contributori tecnici dell’ISO.
33
inotnacato su ambo I lati con 2,5 cm di intonaco a base cementizia e rinforzato con
rete metallica a maglia esagonale ha raggiunto con successo i requisiti previsti dalla
norma ASTM E119-05a 24 Fire Tests of Building Construction and Materials per una
resistenza al fuoco di due ore (Cibecchini,2008).
In precedenza, nel 1993 e nel 1996, murature in paglia erano state sottoposte al
medesimo test, sempre superato con successo (King, 2006).
Nel 2003, in Germania, presso l'Istituto per il controllo dei materiali per l'edilizia di
Braunschweig una muratura in balle di paglia con intonaco in terra cruda è stata
sottoposta al test di resistenza al fuoco F-90 previsto dalla EN 1365 25, analogo del
test ASTM E-119 05 per l’Europa, anche in questo caso la struttura ha incontrato con
successo i requisiti necessari al superamento del test resistendo al fuoco per 90
minuti.
Per ottenere la stessa prestazione di resistenza R90, sono necessarie pareti con uno
spessore di 180 cm di blocchi in laterizio con foratura > 55% oppure 140 cm di cls
armato 26.
In base ai risultati dei test menzionati si può affermare che le murature in balle di
paglia rispondono pienamente ai requisiti di resistenza all’incendio per le costruzioni
previsti dalla normativa vigente.
Prezzo
La scarsa conoscenza tecnica del materiale e la conseguente limitatissima
progettazione esecutiva di manufatti in paglia, non sono attualmente sufficienti per
parlare di costi medi per la costruzione di edifici in paglia.
Possiamo considerare che il costo delle murature incide circa il 15-20% sul costo di
un edificio tradizionale, l’impiego della paglia permette un risparmio che va dal 50%
al 75% rispetto ad altri materiali con medesime prestazioni termo-igrometriche, il
risparmio è dovuto sia alla maggiore superficie e volume occupati da una balla
rispetto ad un laterizio sia alla possibilità di ricorrere all’autocostruzione con
maggiore semplicità rispetto a tecniche tradizionali.
24
ASTM E119-05a Fire Tests of Building Construction and Materials. Norme statunitensi per la certificazione
della resistenza al fuoco di edifice e materiali, analoghe alla UNI EN 13501.
25
Corrispondente alla certificazione R 90 prevista dalla norma UNI EN 13501,che indica una resistenza al fuoco
di 90 minuti in termini di capacità portante.
26
D.M.16-02-07 Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da
costruzione.Allegato D
34
Quindi rispetto a un edificio tradizionale possiamo quantificare un risparmio
indicativo del 10-15% sui costi di costruzione.
Gli edifici costruiti in Italia presentano prezzi che oscillano tra i 900 €/mq ed i 1300
€/mq, mentre nel caso che si ricorra all’autocostruzione si può arrivare a 700€/mq
(Edilpaglia, 2011).
I dati relativi ad un censimento di 691 edifici Francia svolto dall’Associazione
Empreinte 27 inidicano un costo medio è di circa 900 €/mq,per una superficie media
di 120 mq, tale costo risulta competitivo con quello di strutture convenzionali,
soprattutto grazie al ricorso all’autocostruzione.
Se si considerano le perfomance ambientali ed energetiche dell’edificio, il risparmio
diventa sostanziale, poiché le spese energetiche sono un costo fisso sostenuto per
tutta la durata dell’edificio e l’impatto ambientale si traduce in esternalità negative
che ricadono come costi sulla collettività.
La paglia permette la realizzazione di edifici ad elevata efficienza energetica e
ridotto impatto ambientale senza comportare un aumento di costi significativo, ciò
potrebbe costituire un incentivo ad una più diffusa adozione delle tecniche di bioedilizia.
27
Empreinte-Association de promotion de l’habitat ècologique, è una associazione no-profit francese per la
promozione della bioedilizia, organizza corsi formativi ed eventi di promozione, nel 2010 ha realizzato un
censimento degli edifici in paglia presenti in Francia. http://www.habitat-ecologique.org/paille1.php
35
5. Il quadro normativo
5.1 In Italia
Le costruzioni in paglia richiedono il medesimo iter normativo di un edificio costruito
con materiali e/o tecniche convenzionali.
In questo momento la normativa vigente prevede che gli enti preposti alla
pianificazione del patrimonio territoriale sono le Regioni, le Provincie ed i Comuni.
In particolare le Regioni definiscono le strategie di indirizzo generale attraverso il
Piano di Indirizzo Territoriale (P.I.T.) in accordo al Piano Regionale di Sviluppo; le
Provincie approvano il Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.) che mira al
coordinamento delle politiche territoriali della Regione con gli strumenti della
pianificazione comunale; infine i Comuni redigono il Piano Strutturale Comunale
(P.S.C.) esercitando le funzioni primarie ed essenziali del governo del territorio e
provvedendo alla disciplina puntuale e alla definizione delle regole che presiedono
all'utilizzazione e alla trasformazione del territorio 28.
La consulenza e la progettazione di personale tecnico qualificato sono utili al fine di
ottenere la conformità alle normative previste per le costruzioni.
28
Legge regionale 03 gennaio 2005, n. 1 ,Norme per il governo del territorio.,Art. 07. Regione Toscana.
29
DPR 246/93.REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 89/106/CEE RELATIVA AI PRODOTTI DA
COSTRUZIONE.
36
• n. 4 (sicurezza nell'impiego) di competenza del ministero delle Attività
produttive
• n. 5 (protezione contro il rumore) di competenza del ministero delle Attività
produttive
n. 6 (risparmio energetico e ritenzione di calore) di competenza del ministero
delle Attività produttive
Non esistendo in Italia e in Europa norme armonizzate per la paglia come materiale
da costruzione, la paglia non è soggetta a marcatura CE.
Quindi l’onere della verifica della conformita’ della paglia impiegata come materiale
con funzione non strutturale ai criteri del DPR 246/93 è a carico del Progettista,
Direttore dei Lavori e Costruttore.
In sostanza, allo stato attuale, in Italia, I tecnici eseguono una “autocertificazione” di
tali caratteristiche assumendo dati reperibili in letteratura, da pubblicazioni
scientifiche, da test e certificazioni effettuati in altri paesi europei e garantendone
così l’idoneità all’impiego nel progetto.
Tuttavia lavorare con materiali certificati o almeno “caratterizzati” da studi di istituti
universitari italiani e test di laboratori italiani ufficialmente riconosciuti, garantisce a
tutte le persone coinvolte nel processo costruttivo che il prodotto in questione è
conforme ai requisiti essenziali previsti dal DPR 246/93 e sopratutto nel caso di
edifici pubblici o di edifici con particolari caratteristiche (ad esempio soggetti al
controllo dei VVFF) possono nascere problemi.
Riuscire a “caratterizzare” la balla di paglia da costruzione anche in ambito italiano,
non comporterebbe particolari oneri, mentre costituirebbe un notevole incentivo
alla diffusione di costruzioni a basso impatto ambientale ed elevata efficienza
energetica, con conseguenze positive anche nel tessuto economico, infatti uno dei
maggiori deterrenti all’impiego della paglia nelle costruzioni è proprio la sua attuale
natura di materiale “non convenzionale” che spesso si traduce maggiori oneri e
rischi sia nella progettazione che nella realizzzione degli edifici dovuti anche alla
rarità di tecnici che sono disposti ad utilizzare tale materiale nei loro progetti
In merito sarebbe necessario lo svolgimento di adeguati test sulle principali
caratteristiche meccaniche e chimico-fisiche del materiale, oltre che la realizzazione
ed il monitoraggio di edifici sperimentali al fine di poter ottenere adeguati risultati
probatori che permettano un impiego razionale e ripetibile delle balle di paglia.
L’Associazione Edilpaglia sta compiendo studi e test in collaborazione con alcuni
istituti universitari, per arrivare a una caratterizzazione in ambito italiano del
materiale “balla di paglia” senza peraltro voler ottenere alcun marchio CE, in modo
da mettere in grado chi produce balle di paglia da costruzione e chi progetta e
37
costruisce con le balle di paglia, di farlo con tranquillita’, sapendo di stare utilizzando
un materiale, conforme a quanto richiesto dal DPR 246/93, e potendo confidare
nella progettazione su valori caratteristici ragionevolmente certi e riconosciuti dagli
enti di controllo italiani.
L’ottenimento di una regolare certificazione di prodotto in ambito italiano
permetterebbe di eliminare incertezze e gli imprevisti che possono presentarsi
nell’iter autorizzativo di un edificio se è costruito con materiali non conformi.
30
"Norme tecniche per le costruzioni" D.M. 14 Gennaio 2008, Cap. 12
38
Arabia Saudita
Nel 2002 l’arch. statunitense Chris Stafford ha progettato ad Al-Ghat l’Al-Rahmaniah
Cultural Center , costituito da una moschea, una biblioteca e un auditorium da 200
posti utilizzando balle di paglia sia come tamponamento che come struttura
portante.
http://www.building-green.net/erp-design_alGhatMosque.html
http://www.abdulrahmanalsudairyfoundation.org/alrahmaniah.com/en/design/design.html
Australia
L’utilizzo delle strutture in balle di paglia è ammesso come “soluzione alternativa”
rispetto alla norma nazionale sulle costruzioni. Con questa classificazione, alle
murature in paglia è richiesto di rispettare tutti i requisiti della normativa (resistenza
al fuoco, sicurezza, resistenza all’acqua, salubrità) attraverso la presentazione di
test, esempi costruiti e la verifica come struttura speciale da parte di un tecnico
abilitato.
Canada
In questo Paese le costruzioni in balle di paglia vengono approvate caso per caso,
facendo riferimento alla normativa nazionale che permette il ricorso a sistemi e
materiali alternativi, a patto che venga dimostrata l’equivalenza prestazionale con
lo standard di legge. Il progettista è obbligato a presentare indagini e valutazioni
esistenti sulle proprietà fisiche della paglia, e nel caso d’impiego strutturale deve
anche effettuare test di carico.
Cina e Mongolia
Centinaia di case in balle di paglia sono state costruite negli ultimi dieci anni, in
particolare grazie al lavoro dell’architetto statunitense Kelly Lerner ed al programma
di aiuto allo sviluppo promosso dall’ADRA per le aree rurali del nord-est del Paese.
In Cina attualmente non esiste alcuna normativa in materia di costruzioni con balle
di paglia, ma tutte quelle esistenti hanno ottenuto l’autorizzazione amministrativa,
caso per caso.
Giappone
La normativa tecnica nazionale, prima della sua riforma nel 2002, menzionava per
l’uso in edilizia solo le strutture in legno, mattoni, acciaio e calcestruzzo. In seguito
però, anche il Giappone ha introdotto una legislazione di tipo prestazionale, così che
è in teoria possibile costruire con le balle di paglia in sistema portante se viene
39
dimostrato il rispetto dei requisiti strutturali. Inoltre, stanze da the ed altre
pertinenze inferiori ai 10m2 possono essere costruiti senza alcun permesso.
Nuova Zelanda
Non esiste ancora una normativa propriamente detta sulle costruzioni balle di
paglia. Esistono invece una serie di documenti ed articoli, basati principalmente sul
lavoro dell’arch. Graeme North, (in particolare “Guidelines for Strawbale Building in
New Zealand”) usati come linee guida per l’uso delle balle di paglia in Nuova
Zelanda.
5.3 Europa
Anche nel resto d’Europa le costruzioni in paglia sono ampiamente diffuse ed
esistono normative, test e certificazioni che ne permettono un utilizzo razionale,
efficace e ripetibile.
I paesi in cui si costruisce il maggior numero di edifici sono Gran Bretagna, Francia ,
Germania ed Austria.
Austria
Nella primavera del 2010, in Austria è stato ottenuto per le balle di paglia da
costruzione il Benestare Tecnico Europeo con marcatura CE e la conseguente
40
registrazione nella lista austriaca dei materiale da costruzione (OIB).
Tali balle garnatiscono valori di U= 0,0412-0,0443 W / mK a densità di 80-120 kg/m3
- densità standardizzato e tasso di umidità e lunghezze uniformi e garantiti 31.
Bielorussia
Nel 1999 è stata adottata in Bielorussia una direttiva tecnica che regola l’uso delle
balle di paglia come materiale isolante per il solo tamponamento delle strutture
senza funzione portante, indicando precisi valori di densità del materiale (80-150
kg/m3), contenuto d’umidità (max. 18%) e conducibilità termica (non superiore a
0,05 - 0,065 W/mK). Questa normativa è uno standard nazionale per il settore delle
costruzioni con balle di paglia.
Danimarca
Nel 2004 il “Danish Building and Urban Research Institute” ha pubblicato una
raccolta dei test realizzati dall’ing. Munch-Andersen sulle balle di paglia con le
corrispondenti linee guida d’impiego 32. Il documento non ha carattere vincolante,
però, visto l’autorevolezza dell’ente che l’ha pubblicato, è stato usato in molti paesi
della Scandinavia per ottenere il parere favorevole della amministrazione.
Francia
Tutti i materiali da costruzioni sono ammessi, ed è espressamente vietato rifiutare
un permesso di costruzione ad un progetto sulla base della scelta dei materiali
impiegati.
Questo ha reso negli anni passati più facile la realizzazione di edifici in paglia da
parte degli auto-costruttori, ma ha limitato l’azione di imprese e professionisti che,
in mancanza di un codice legale sull’uso delle balle di paglia, trovavano molte
difficoltà ad ottenere una copertura assicurativa professionale sulla realizzazione
dell’opera.
Alla fine del 2012 sono state ufficialmente riconosciute “Regole professionali per le
costruzioni in paglia” 33
31
http://www.systemhausbau.at/zertifiziert.html
32
Disponibile su web: http://www.projekt-sand.com/filer/by_og_byg_resultater_033.pdf
33
http://www.compaillons.eu/reglementation
https://sites.google.com/a/compaillons.eu/rfcp-public/boutique/reglesprofessionnellesdelaconstructionpaille
41
costruzioni in paglia in Europa e sostanzialmente rappresentano i corrispondenti
delle UNI italiane sulle costruzioni in balle di paglia.
Sono riconosciute a livello ufficiale, per cui le assicurazioni che devono assicurare
professionisti e progettisti e costruttori e le banche che devono rilasciare mutui da
ora in poi non potranno piu' fare obiezioni all'utilizzo di questa tecnica costruttiva.
Hanno validità ufficialmente riconosciuta solo in Francia ma Edilpaglia sta iniziando a
tradurle in Italiano perche' comunque rappresentano un testo di riferimento molto
importante.
Olanda
Non ci sono generalmente grosse difficoltà a ottenere il permesso a costruire con le
balle di paglia. La maggior parte delle amministrazioni, infatti, sostiene attivamente
l’introduzione di tecnologie costruttive sostenibili, ma l’autorizzazione in gran parte
dipende dalla capacità di documentare bene il proprio progetto. A questo
fine, sono stati buoni punti di riferimento la normativa californiana e la letteratura
prodotta da Bruce King (“Building of Earth and Straw”) e Catherine Wanek (“Building
with Straw, volume 3, Straw Bale Code Testing”).
Spagna
Per ottenere un permesso di costruzione in Spagna un progetto deve essere
approvato dal Collegio degli Architetti, dopo di che passa all’esame
dell’amministrazione.
Ci sono stati problemi legati alla rigida normativa antincendio, ridimensionati pero’
dalle numerose prove di resistenza al fuoco. I problemi maggiori stanno venendo
invece dal fronte dei mutui bancari e dell’assicurazione
decennale sui difetti di costruzione, obbligatorie per i costruttori in caso di vendita
ma difficilmente concesse dalle compagnie agli edifici in balle di paglia.
Germania
Inizialmente la procedura di autorizzazione avveniva secondo il “caso-per-caso”, dal
2005 è stato compiuto un passo avanti con il passaggio alla procedura di generica
42
approvazione (“Allgemeine bauaufsichtliche zulassung” o AbZ) attribuita dal
“Deutsches Institut fuer Bautechnik” alle costruzioni in balle di paglia usate come
tamponamento non strutturale.
E’ un documento con valore legale, rinnovato ed aggiornato nel febbraio del 2009,
che stabilisce le prestazioni offerte dalla paglia imballata e indica una prassi
costruttiva che, se rispettata in tutte le sue prescrizioni, automatizza la procedura di
approvazione (senza necessità di fornire ulteriore documentazione).
43
6. Applicazioni per la filiera agro-forestale
Dopo le caratteristiche dei materiali e le tecniche con cui possono essere impiegati,
ora si parlerà delle loro applicazioni nel settore agro-forestale, illustrando sia
possibili sviluppi futuri, come quelli legati alla creazione di una filiera di produttori di
balle di paglia da costruzione, sia le esperienze e le realtà che sono già in essere
relativamente alla costruzione con le balle di paglia.
Le caratteristiche che deve possedere una balla per essere utilizzata come materiale
da costruzioni consistono in una corretto ed uniforme rapporto di compressione
della balla ed in un suo corretto stoccaggio al riparo da intemperie che ne preservi il
contenuto di umidità al di sotto del 15% del peso secco.
In questo senso molte aziende hanno tra le mani una materia prima che potrebbe
essere proficuamente impiegata in azienda oppure venduta come materiale da
costruzione.
44
b) siano semplicemente ancorati al suolo, senza opere di fondazione, salvo diverse
disposizioni contenute nella disciplina comunale del territorio rurale;… 34”
Tali strutture spesso sono costruite con materiale non conformi, di risulta, con
conseguenze negative in termini di sicurezza, sia per eventuale tossicità dei materiali
sia come precarietà delle strutture, e di competività aziendale in quanto non
rispondenti alle esigenze tecniche delle produzioni aziendali, oltre che rappresentare
un elemento negativo in termini paesaggistici e territoriali.
Come indicato dalla normativa, appare razionale l’impiego , in queste tipologie di
strutture, di materiali naturali in grado di garantire prestazioni tecniche e ambientali
soddisfacenti senza necessariamente tradursi in costi non sostenibili dalle aziende.
Le caratteristiche di leggerezza e facile smaltimento dei materiali in merito alla
realizzazione di annessi sono perfettamente soddisfatte dall’impiego di legno e
paglia, che permettono la costruzione di edifici funzionali alle esigenze tecniche
delle produzioni senza comportare un consumo irreversibile di suolo .
La relativa semplicità della messa in opera di alcuni di questi materiali, per lo meno
per alcune parti degli edifici (murature) sembrano bene adattarsi alle esigenze di
molte imprese del settore che data la loro dimensione svolgono parecchi lavori in
economia, che avrebbero uno strumento a disposizione che permette di coniugare
funzionalità, sostenibilità ed economicità senza ricorrere a materiali di fortuna,con
ovvie ripercussioni positive anche sull’impatto paesaggistico.
34
DPGR 9 febbraio 2007, n. 5/R, art. 6
45
prototipi realizzati dal DEISTAF uno dei quali era tamponato con presse di paglia, il
prototipo di capannina parto era costituito da una struttura in rete elettrosaldata e
tubi metallici tamponata con balle di paglia.Le capannine sono state sottoposte ad
un monitoraggio di parametri fisici (temperatura interna ed esterna,umidità relativa)
oltre che valutazioni di tipo economico, sono stati altresì svolti test di preferenza con
gli animali;
Un altro esempio del proficuo impiego del legno e della paglia in strutture aziendali
è il caseificio realizzato da un’azienda agricola ad Azzio (VA), con struttura portante
in legno e tamponamento con balle di paglia del tipo jumbo bales.
Fig. 31 Realizzazione del caseificio in paglia Fig. 32 Altro particolare del caseificio, in
e legno, Azzio (VA), 2012. evidenza le fondazioni sopraelevate, Azzio(VA),
2012.
46
Edilizia pubblica in aree protette e parchi
Il problema del consumo del suolo e della sua irreversibilità, è particolarmente
importante in quelle aree, come riserve e parchi, che rappresentano ecosistemi
fragili e da difendere; in questi casi diviene essenziale l’adozione di tecniche che non
solo minimizzino l’impatto ambientale della costruzione e del suo ciclo di vita, ma
che non costituiscano un utilizzo irreversibile della risorsa suolo.
Nel comune di Vaiano (PO) è stato costruito un edificio con la tecnica Post and
Beam, con intonaci esterni in calce e interni in terra cruda nello scorso Aprile,
l’edificio è situato all’interno dell’Ecoparco dell’isola sulla riva del fiume Bisenzio, ed
ospiterà il mercato della filiera corta locale oltre che essere spazio adibito ad
iniziative sociali e culturali del comune.
Durante la costruzione dell’edificio sono stati inoltre svolti due corsi teorico-pratici a
cura dell’Associazione Terra semplice, sia sulla costruzione con balle di paglia sia
sull’applicazione di intonaci con terra cruda e calce.
Un altro ambito molto interessante per l’impiego della paglia potrebbe essere quello
dell’edilizia pubblica residenziale soprattutto se combinato a progetti di co-housing
ed autocostruzione come avviene spesso in Francia e Germania.
47
Attività formative e didattiche
Da non sottovalutarsi inoltre, sia per i soggetti pubblici (Parchi, Comunità montane)
sia per i privati (Az.agricole, Az.agrituristiche, Fattorie didattiche, Ecovillaggi) la
possibilità di implementare la
costruzione attraverso percorsi
formativi, che vista
l’innovatività del materiale
possono essere necessari, e
che permettono di unire la
riduzione dei costi costruttivi
con la diffusione e promozione
di tali tecniche anche nel
mondo tecnico-professionale.
Fig. 33 Il corso teorico-pratico sugli intonaci
in terra cruda e calce svolto all'ecoparco di
Vaiano,Vaiano(PO), 2011, foto Terrasemplice.
La natura dei materiali adottati e le capacità richieste soprattutto nella fase di posa
delle balle ed intonacatura di fondo(se eseguita con terra cruda) permettono alla
costruzione con le balle di paglia di essere un momento inclusivo e partecipativo
anche per soggetti non
professionalizzati e/o a bassa
contrattualità .
48
con varie competenze tecniche o pratiche.
Se tali eventi, come nel suddetto caso, coinvolgono anche Enti pubblici possono
divenire chiaro incentivo all’adozione di tecniche costruttive che non comportino
esternalità negative sull’ambiente o sulla collettività; in momenti di crisi economica,
percorsi formativi legati all’acquisizione di competenze su tecniche e materiali
innocativi possono aumentare la competitività delle imprese e dei lavoratori
aprendo anche accessi a nuovi mercati di lavoro.
35
Svolto nell’Aprile 2011 a Vaiano (PO).
49
7. Il progetto Edilballa
In Italia il comparto cerealicolo è uno dei più importanti nel settore agricolo con una
SAU di circa 3.000.000 ettari; la coltivazione più diffusa è il frumento duro, seguita
da mais, frumento tenero e orzo.
Negli ultimi anni il settore cerealicolo affronta una crisi crescente dovuta al costante
aumento dei costi di produzione a fronte di una diminuzione dei prezzi all’origine.Lo
scarso impiego che la paglia trova oggi nel settore la rende un costo aggiuntivo che
grava ancor di più sul limitato margine di guadagno della coltura cerealicola.
Il progetto si pone l'obiettivo di trovare una collocazione diversa sul mercato alla
risorsa “paglia”,da scarto a materiale rinnovabile per le costruzioni, in un contesto
economico di recessione unito ad una crescente attenzione riguardo allo
sfruttamento sostenibile delle risorse naturali.
L'utilizzo alternativo di un prodotto di scarsa remunerazione per le aziende agricole,
rappresenterebbe una fonte di reddito aggiuntiva, ottenibile con investimenti
limitati.
50
tre anni:
51
7.2 Fase di indagine conoscitiva ed animazione.
Per massimizzare l’impiego della paglia in ambito costruttivo è necessario
innanzitutto analizzare l’offerta della risorsa con un censimento della produzione di
paglia e del suo attuale impiego presso le aziende.
L'indagine conoscitiva e informativa rivolta alle aziende agricole ad indirizzo
cerealicolo, consentirà da un lato una maggiore sensibilizzazione degli agricoltori,
informandoli sia sui possibili impieghi alternativi della paglia, e dall’altro lato di
fornire dati utili alla prospettiva di attivazione di un mercato specifico della paglia
da costruzione.
52
In tal senso, l'obiettivo primario del progetto è di
creare un ulteriore valore aggiunto al reddito
delle aziende, derivante dalla trasformazione di
un sottoprodotto della filiera cerealicola, ciò si
traduce anche in una maggiore competitività
delle aziende.
In tale fase sarà, inoltre, valutato il grado di
interesse delle singole aziende a partecipare
concretamente alle fasi successive del progetto,
diventando partner esecutive nella messa a
punto di processi produttivi codificati per la
produzione di balle di paglia da costruzione con
specifici requisiti fisico-meccanici.
36
Bonotti L.,Conti L.,.“Costruire con la paglia”. Rivista di Agraria N 138-15 gennaio 2012.
http://www.rivistadiagraria.org/riviste/vedi.php?news_id=454&cat_id=228
53
ambientale, visto che potrebbe divenire fattore di competitività significativo.
54
La forma di stoccaggio più diffusa è la
rotoballa(62%);
55
Nella terza parte del questionario è stato affrontato il problema della sostenibilità
ambientale delle aziende in relazione alle strutture aziendali:
56
Gli edifici presenti in
azienda sono stati costruti
in economia diretta nel
52% dei casi, indice
dell’importanza,
soprattutto per le PMI di
ricorrere
all’autocostruzione.
Nel caso della realizzazione di nuove strutture in bioedilizia, il 73% delle aziende
sarebbero disposte a ricorrere all’autocostruzione, e il 50% anche ad ospitare
contestualmente eventi formativi.
Infine 28 intervistati su 30 si
sono detti intenzionati a
ridurre i loro consumi
energetici, anche se le
risposte a tale domanda
potrebbero essere risposte
strategiche.
Seppur su un campione
limitato questi dati delineano
una situazione di interesse
delle aziende per la tematica
57
dell’edilizia sostenibile e per lo sviluppo di prodotti innovativi, oltra ad una certa
domanda di costruzione di nuove strutture aziendali; si nota però anche la necessità
di azioni di formazione e di supporto tecnico necessario perché le aziende possano
adottare soluzioni costruttive sostenibili ed efficienti.
58
costruzione,permetterà il pratico e ripetibile utilizzo del materiale indagato anche
alle maestranze non specializzate.
Medesimi accorgimenti dovranno essere affrontati nelle delicate fasi di
meccanizzazione della filiera a valle della raccolta, quali lo stoccaggio e il trasporto
per cui sarà definita una logistica diversificata per azienda tipo.
59
A tale scopo la progettazione dovrà tenere in considerazione, oltre
all'ingegnerizzazione delle materie prime locali come stimolo innovativo alla
riduzione dei consumi energetici dei semilavorati, anche la conveniente
decostruzione e smaltimento del fabbricato a fine ciclo produttivo.
Il concetto di durata dell’edificio limitata alla sua funzionalità, favorirebbe impegni
ambientali solo temporanei, evitando, per la natura stessa dei materiali impiegati,
consumi irreversibili del territorio rurale.
I criteri progettuali della funzionalità, modularità e “decostruibilità” saranno i
principi fondativi adottati nello studio di soluzioni costruttive-pilota a uso agricolo
(cantine, ricoveri per bovini e ovini, ecc.).
Andranno altresì definite le più idonee tecniche costruttive per le varie tipologie
edilizie rurali, soprattutto sulla base delle criticità emerse in letteratura; in
particolare, saranno verificate riguardo alla compatibilità degli accoppiamenti
i) legno-paglia nelle partizioni verticali e orizzontali di un edificio con struttura
portante in legno;
ii) pareti di tamponamento in paglia con intonaci di rivestimento in calce aerea
o calce idraulica o argilla;
iii) tetto in legno con coibentazione in paglia;
60
8. Conclusioni
8.1 Criticità
Esistono delle criticità che costituiscono un ostacolo a una più diffusa applicazione di
queste tecniche, e su cui sarebbe opportuno anche un intervento degli enti
territoriali per migliorare la situazione.
61
• La realizzazione di progetti pilota con la collaborazione di Enti e Università,
che siano sia momento formativo per tecnici e maestranze che dimostrativo,
oltre che definire con più precisione standards e procedure di messa in opera
consone con le normative italiane.
• Realizzazione test sul materiale in laboratori certificati italiani, che ne
definiscano le proprietà e le caratteristiche al fine di poter essere impiegate
come riferimento nella progettazione delle strutture, e che tali parametri
vengano così riconosciuti ed accettati dagli enti competenti in materia senza
la necessità di presentare documentazioni supplementari o senza
comportare assunzioni di responsabilità aggiuntive per i progettisti.
8.3 Conclusioni
Alla luce di quanto detto, l’impiego della paglia comincia a diffondersi anche se a
macchia di leopardo e lentamente, anche sul territorio italiano, rispetto alla
situazione degli anni precedenti (Cibecchini,2007); si è assitito ad un aumento di
interesse per tale tecnica testimoniato sia dalle nuove costruzioni, che dalle
numerose partecipazioni ai corsi formativi, nonché dall’interesse mostrato in vari
eventi in cui si sono svolte attività sperimentali/dimostrative con questi materiali
come all’ultimo Expo rurale 2011. Inoltre inizia a formarsi una domanda di balle da
costruzione, domanda che dal punto di vista dell’omogeneità e della qualità è
ancora largamente insoddisfatta.
62
• Aumento della competitività ambientale grazie a strutture performanti ed
alla possibilità di organizzare corsi formativi differenziando l’offerta
dell’azienda.
Anche dal punto di vista pubblico, un impiego più diffuso di legno e paglia nelle
costruzioni avrebbe notevoli conseguenze positive:
63
Dopo molte argomentazioni scientifiche a sostegno del proficuo impiego della paglia
come materiale da costruzione, si vuole concedere un tributo all’aspetto etico che si
trova dietro la scelta di una costruzione con materiali naturali, in tal senso non
sembrano esserci parole più appropriate di quelle del grande architetto Frank Lloyd
Wright:
9. Bibliografia
ASH, C., ASCHHEIM, M., MAR, D. (2003) “In-Plane Cyclic Test of Plastered Straw Bale
Wall Assemblies”.Ecobuild Network, www.ecobuildnetwork.org, Ultimo accesso
04/2012.
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Razionalizzazione ed ingegnerizzazione dell’utilizzo di materiali naturali locali per
l’impiego in costruzione ed infrastrutture in ambiente agricolo e perturbano
toscano, Atti del Convegno IX AIIA - “Ricerca e innovazione nell’ingegneria dei
biosistemi agro-territoriali” - Ischia Porto, 12-16 settembre 2009. ISBN:978-88-
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Engineering, Queen’s University, Kingston,Ontario, Canada, 2006.
66
LEGGE REGIONALE 03 gennaio 2005, n. 1 Norme per il governo del territorio.
UNI 10351 “Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore”;
UNI 10355 “Murature e solai. Valore della resistenza termica e metodo di calcolo”;
UNI EN ISO 6946 “Componenti ed elementi per l’edilizia. Resistenza termica e
trasmittanza termica.Metodo di calcolo”.
SITI CONSIGLIATI
ITALIANI
http://www.edilpaglia.it/site/ Sito ufficiale associazione Edilpaglia.
http://micaballe.blogspot.it/ Blog di informazione sulle costruzioni con materiali
naturali.
http://www.laboa.org/ Sito dell’ associazione La Boa, prima casa in paglia in Italia.
http://terrasemplice.wordpress.com/ Blog dell’associazione Terra Semplice ,
formazione sui temi della sostenibilità.
STRANIERI
http://www.ecobuildnetwork.org Uno dei siti più completi sulla bioedilizia e la
costruzione con la paglia, inglese.
http://nees.unr.edu/projects/straw_bale_house.html Sito del progetto PAKSBAB,
video del test antisismico casa di paglia.Inglese
http://thelaststraw.org/. Informazioni sulla costruzione con la paglia.Inglese.
http://www.strawbuilding.org/sbweb/ Sito del CASBA, associazione dei costruttori
in paglia della California. Inglese.
http://www.approchepaille.fr/ Sito dell’associazione Approche Paille, autori del
manuale sulla tecnica GREB.Francese
http://www.habitat-ecologique.org/paille1.php Sito dell’associazione Empreinte,
dati del censimento delle case in paglia.Francese
http://www.fasba.de/ Sito dell’associazione dei costrutttori in paglia
tedeschi.Tedesco.
10. Ringraziamenti
Vorrei ringraziare innanzitutto la mia famiglia che ha permesso che io fossi qui oggi e
mi ha sostenuto in ogni momento della mia vita, Gabriella che mi supporta e
“sopporta” da quasi due anni ormai.
67
Inoltre vorrei ringraziare il Prof. Leonardo Conti, l’ing. Mariangela Pucci,e tutte le
persone incontrate in questo lungo percorso, il vostro aiuto e la vostra guida è stata
essenziale non solo nella realizzazione di questa tesi ma anche nelle esperienze che
abbiamo potuto condividere, e che hanno reso questo periodo un momento di
crescita interiore oltre che di formazione.
Grazie infine a tutti i miei compagni, amici e tutti coloro che ho dimenticato di
menzionare ma che porto nel cuore.
68
Università degli Studi di Firenze
Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali
Sezione Ingegneria dei Biosistemi Agrari e Forestali
in collaborazione con:
EdilPaglia – Associazione Italiana Edilizia in Paglia
presenta:
Il filo di paglia che
cambierà questa
storia. (e non vi
stiamo raccontando
favole)
La paglia da
costruzione come
possibile fonte di
reddito aggiunto per
la filiera agro-
pastorale
.
IMPORTANTE!
L’UNIVERSITÀ DI FIRENZE INSIEME AD EDILPAGLIA STA REALIZZANDO UN'INDAGINE
CONOSCITIVA, SUL TERRITORIO REGIONALE TOSCANO, DELLA PRODUZIONE DI PAGLIA
E DEL SUO POSSIBILE UTILIZZO COME MATERIALE COSTRUTTIVO ED ISOLANTE.
• Rapidità di costruzione.
• Struttura modulare, capace di adattarsi facilmente ad esigenze
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amatoriale.
• Basso impatto ambientale per la costruzione ed elevata efficienza
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energetica.
• Ottimizzazione della possibilità di decostruzione dell’edificio con
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EdilPaglia http://www.edilpaglia.it/site/
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REDDITIVITÀ
• Può rappresentare una fonte di reddito aggiunto se
venduta come materiale da costruzione.
• Permette un notevole risparmio dei consumi energetici.
• La possibilità di organizzare eventi formativi può essere
ulteriore fonte di valore aggiunto per le aziende.
COMPETITIVITÀ
• E’ un'alternativa ecologica per realizzare annessi e
strutture aziendali ad alta efficienza energetica riducendo
costi ed impatti paesistici ed ambientali.
• Permette la costruzione, a costi accettabili, di strutture
temporanee facilmente decostruibili .
QUESTIONARIO ONLINE UH
sito)
Contatti: leonardo.conti@unifi.it
luca.bonotti@gmail.com
www.deistaf.unifi.it
U
www.edilpaglia.it
U
U http://micaballe.blogspot.com
Via San Bonaventura 13 - 50145 Firenze (FI) - Italy
Tel. +39 055 328 8629 - Fax +39 055 310224
www.deistaf.unifi.it