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AVEVANO DETTO 2004

 GENNAIO
" Le comunichiamo che, secondo la documentazione in
nostro possesso, il
dottor Mengerle è da considerarsi deceduto al più tardi
dall'ottobre del 1946."
lettera a Gisella Perl, dottore-prigioniero nel blocco medico di Birkenau
TELFORD TAYLOR (1908/1998)
Generale e capo dei pubblici accusatori USA presso il Tribunale Internazionale Militare, 19.01.1948

« ... lo giuro sulla testa di mia madre: io non ho mai


fatto male a nessuno. »
confessione fatta al figlio Rolf
JOSEPH MENGELE (1911/1979)
Ex capitano medico SS ad Auschwitz, 1977

Joseph Mengele nacque il 16.11.1911 a Günzburg, una cittadina tedesca sul Danubio. La sua famiglia era
benestante e di estrazione cattolica. Nel 1930 Mengele s'iscrisse alla facoltà di medicina; lì frequentò
con particolare assiduità le lezioni di Ernst Rüdin (1874/1952), un ideologo difensore "della purezza e
dell'igiene della razza ariana". Proprio Rüdin fu uno fra gli artefici della "Legge per la prevenzione della
progenie affetta da malattie ereditarie" del 14.07.1933. La legge entrò in vigore il 01.01.1934 e dispose
la sterilizzazione forzata di: schizofrenici, psicotici, epilettici, ciechi, sordomuti, invalidi, alcolizzati e
"idioti". Mengele si laureò in medicina e filosofia nel 1935. Il suo relatore di tesi era Otmar Verschuer
(nato il 16.07.1896), "gemellelogo" ed acceso sostenitore dell'eugenetica nazista. Dal 01.01.1937
Mengele prestò servizio come assistente all'Istituto di Biologia Ereditaria e Igiene Razziale
dell'Università di Francoforte. Nel Maggio 1938 entrò nelle SS e riuscì a non farsi tatuare il gruppo
sanguineo sotto il braccio per suoi motivi estetici. Il 01.01.1939 Mengele chiese all'Ufficio centrale per
la razza e gli insediamenti umani l'autorizzazione a sposare Irmgard (Irene) Schoenbein. L'"attestato
di arianità" fu concesso alla futura sposa, ma non a lui perchè " ... il suo profilo genetico di base doveva
essere dinarico-orientale ... " (estratto della relazione del medico SS). Alla fine furono concessi sia
l'autorizzazione al matrimonio che il diritto alla riproduzione ("generare in senso etnicamente
apprezzabile" in gergo nazista). Sposatosi nel Luglio 1939, Mengele partì volontario appena scoppiò la
guerra. Nel Giugno 1940 fu arruolato nel corpo medico delle SS. Dal Giugno 1941 il suo compito era
quello di esaminare le "qualità razziali" dei coloni tedeschi che intendevano popolare i territori
strappati all'URSS. Dal 01.01.1942 fu inquadrato come medico militare e spedito sul fronte orientale in
Ucraina. Lì esercitò la "selezione medica" (triage in gergo) fra i soldati feriti. Praticamente sceglieva
chi poteva essere curato e chi doveva essere abbandonato alla morte. Mengele dopo essere stato ferito
venne rimandato in Germania nell'estate 1942. A Berlino Otmar Verschuer, che era diventato il

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direttore del Dipartimento di antropologia, lo convinse a trasferirsi ad Auschwitz "nel nome della
scienza". Il capitano delle SS arrivò nel famigerato lager il 24 Maggio 1943. Sei giorni dopo fu
inquadrato come Leitenden lagerarzt (Capo medico del campo). Le sue "mansioni ufficiali" erano quelle
di selezionare gli "arrivi" dai convogli piombati ed occuparsi dei campi delle prigioniere ( Frauenlager)
che degli zingari (Zigeunerlager). Inoltre di sua propria iniziativa, conduceva esperimenti pseudo-
scientifici su: gemelli, nani, giganti, bambini, zingari. Alle selezioni sulle banchine (in gergo "servizio
medico sulla banchina") aveva un'espressione imperturbabile; la sua uniforme era pulita e stirata,
portava dei guanti bianchi e talvolta fischiettava arie di musica classica. Le sue selezioni erano rapide,
infatti gli bastava solo uno sguardo. Di solito i ragazzi/e sopra i 15 anni, gli uomini e le donne sotto i
35/40 anni venivano con un cenno della mano indirizzati a sinistra ( links). Le persone che apparivano
deboli o "vecchie" (leggi con i capelli bianchi o brizzolati), i bambini, le loro madri, le donne incinte, gli
anziani finivano a destra (rechts). C'era un'unica eccezione: i gemelli e le persone "particolari" (nani,
giganti, ecc) finivano nello suo "zoo". Le sue giornaliere ispezioni, specie nel Frauenlager, erano
rigidissime: bastava una cicatrice, dei foruncoli o un aspetto debilitato per una condanna a morte senza
appello. Non a caso era conosciuto lugubremente come Todesengel (angelo della morte). Una
dichiarazione congiunta di Stalin, Roosevelt, Churchill stilata il 30 Ottobre 1943 durante la conferenza
di Mosca, dispose che << ... quegli ufficiali tedeschi e quei membri del partito Nazista che si siano resi
responsabili, direttamente o indirettamente, delle sopra citate atrocità verranno trasferiti nei Paesi
nei quali i loro atti abominevoli sono stati commessi, affinchépossano essere giudicati e puniti secondo
le leggi di quegli stessi Paesi. ... >>. Il 3 Gennaio 1944 l'Armata conquistò la città di Olevsk a soli 16 km
dal confine sovietico-polacco prebellico. L'ex frontiera fu superata fra il 5 e 6 Gennaio. L'11 Marzo
nacque Rolf Mengele, unico figlio della coppia. Nella notte fra il 2 e 3 Agosto il Zigeunerlager fu
liquidato e 2897 persone vennero gasate. Mengele all'inizio si oppose all'ordine perchè non avrebbe più
disposto di zingari per il suo "zoo". Ma poi si applicò nell'eseguirlo in maniera totale e spietata.
All'ultimo appello del 17.01.1945 saranno solo quattro gli zingari sopravvissuti (di cui nessun bambino).
Proprio il 17 Gennaio 1945 Mengele fuggì in automobile portandosi dietro l'archivio delle sue "ricerche
scientifiche". Il 27 Gennaio la prima divisione sovietica arrivò a Birkenau. Dei circa 3000 gemelli
transitati nel Kinderblock (blocco dei bambini) erano rimasti vivi solo in 180. Nel frattempo Mengele si
era trasferito nel campo di concentramento di Gross-Rosen (250 km da Auschwitz). Il 4 Febbraio lasciò
Gross-Rosen, che il 13 Febbraio sarà liberato dai russi. Il 16 Aprile l'armate dei generali Żukov (da Est)
e Koniev (da Sud) e Rokossovsky (da Ovest) si schierarono contro Berlino. Il 20 Aprile l'artiglieria
russa iniziò a bombardare la capitale. A mezzogiorno del 30 Aprile i fanti russi presero d'assalto il
Reichstag. Alle 15:30 del 30 Aprile Hitler si suicidò con un colpo di pistola nel Führerbunker della
Cancelleria. Sempre il 30 Aprile, alle 22:50 tre ufficiali issarono la bandiera sulla vicina statua
equestre rappresentante la Germania in trionfo. Il 2 Maggio Mengele fu aggregato come medico presso
l'ospedale mobile da campo 2/591 a Saaz sul confine ceco. Alle 02:41 locali del 7 Maggio a Reims il
generale Jodl (1890 / Norimberga, 16.10.1946) firmò la resa incondizionata dell'esercito tedesco. L'8
Maggio a Karlshorst - Berlino, quartier generale di Żukov, venne firmata la richiesta di resa
incondizionata formulata dai sovietici. La Seconda guerra mondiale in Europa terminò ufficialmente alle
00:00 del 9 Maggio. La stessa notte Mengele si ritrovò in un punto della Sassonia dove gli Alleati e i
sovietici avevano istituito una specie di zona franca. Infatti due eserciti, distanti fra loro 40 km,
lasciavano che i resti dell'armate tedesche si raccogliessero lì. L'11 Giugno la polizia militare americana

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si presentò a casa di Irene. Pur sapendo tutto, la donna disse che il marito era disperso sul fronte
orientale. In seguito si fece vedere vestita a lutto e chiese al sacerdote della chiesa locale di celebrare
messe in suffragio del marito. Il 12 Giugno l'unità di Mengele provò a riparare in Baviera; qualche
giorno dopo, presso Norimberga, venne intercettata dall'esercito americano e trasferita in un campo di
prigionia a Schauenstein. Mengele non avendo il gruppo sanguineo tatuato sotto il braccio (segno
distintivo delle SS) non fu riconosciuto. In seguito un colonnello medico, tale Fritz Ulmann, gli duplicò i
documenti d'identità e creò un foglio di rilascio. Così Joseph Mengele, alias Fritz Hollmann, verso
Agosto poté lasciare il campo di Helmbrechts. Il 30 Ottobre trovò un lavoro da dieci marchi la
settimana in una fattoria di Mangalding (Alta Baviera). Nell'elenco dei criminali nazisti di Auschwitz,
trasmesso il 6 Novembre 1946 dall'autorità polacche al presidente americano del Tribunale Militare
Internazionale, c'era anche Joseph Mengele. Il processo contro ventitre medici e funzionari del
servizio sanitario di Auschwitz iniziò a Norimberga il 9 Dicembre 1946. Il TMI emise le sentenze il 20
Agosto 1947: sette imputati furono condannati a morte, cinque all'ergastolo, quattro a pene fra i 10 e i
20 di reclusione, infine sette furono assolti. Mengele non fu giudicato per il semplice fatto che si
riteneva ormai morto. Nei due successivi processi (24.11.1947 al 22.12.1947 e 10.12.1963 al 10.08.1965)
per i crimini commessi ad Auschwitz vennero fatte indagini sulla sua presunta morte. Nell'Ottobre
1948 Mengele chiese ai familiari di organizzargli la fuga in Sudamerica. Così fu contattata ODESSA
(Organisation Der Ehemaligen SS-Angehörigen, Organizzazione degli ex-membri delle SS); quasi
sicuramente venne utilizzata anche l'altra "rete" esistente: la rat line. Il 16 Aprile 1949 Fritz Hollmann
salì su un treno diretto a Innsbruck. Il giorno dopo scese a Gries (ultima stazione prima della frontiera
italiana). Lì trovò "Xaver" una guida alpina che lo portò oltre il confine. Il 18 Aprile Fritz Hollmann
arrivò a Vipiteno; in una locanda trovò "Nino", che alla parola d'ordine << Rosemarie >> consegnò i nuovi
documenti. Così Joseph Mengele assunse l'identità fittizia di Helmut Gregor nato a Termeno (Bolzano)
il 06.08.1911 di professione meccanico. Con una carta d'identità valida si poteva fare domanda alla
Croce Rossa Internazionale per ottenere un lasciapassare speciale. Infatti era prassi concedere lo
status di profughi ai sudtirolesi che tornavano in Alto Adige. Mengele ottenne un visto d'entrata in
Argentina ed un imbarco da Carlos Fuldner che dirigeva la DAIE (Direcion Argentina de Immigracion
Europea). Questa organizzazione, situata a Villa Bombardini in via Albaro 38, era del tutto decentrata
rispetto al Consolato generale situato in via F. Romani 9. Durante la Seconda guerra mondiale Fuldner
aveva combattuto sul fronte russo e poi dal 1944 operò come agente segreto in Spagna. Tornato nella
sua terra natale, nel 1947 prese servizio nella División Informaciones de la Casa Rosada; insomma
doveva organizzare l'ingresso dei nazisti in Argentina rispondendo direttamente a Juan però (il
presidente eletto dopo l'elezioni del 24.02.1946). Helmut Gregor soggiornò in un appartamento privato
al numero 3 di via V. Ricci; l'identità di questa persona così ospitale è rimasta misteriosa. Qualche
giorno dopo Mengele presentò la sua carta d'identità 3.940.484 alla CRI. Il 20 Giugno gli fu rilasciato il
passaporto numero 100.501. Ma serviva ancora l'autorizzazione all'espatrio da parte dell'autorità
italiane. Il funzionario corrotto però era in ferie e Mengele tentò di corrompere un altro impiegato
dell'ufficio che rilasciava i visti. Ma gli andò male: infatti finì in carcere per tre settimane. Comunque il
funzionario corrotto da "Kurt" tornò dalle ferie e sistemò le cose: Helmut Gregor fu subito scarcerato
ed ottenne il visto. Alle 14:15 del 18 Luglio la nave North King salpò da verso Buenos Aires dove arrivò il
26 Agosto 1949. Un ufficio "speciale", sito nel palazzo presidenziale di Juan Perón, rilasciò a Helmut
Gregor una carta d'identità con il nome di Gregor Helmuth. Nel 1950 l'OSI (Ufficio di Investigazioni

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Speciali del Divisione Criminale) interrogò Fritz Ulmann, allora neurologo residente a Monaco. L'uomo
confermò tutta la storia; però di Mengele non ne sapeva più nulla dall'Agosto 1945. Fritz Ulmann non
subì alcun procedimento giudiziario. Nel 1951 Otmar Verschuer ottenne la cattedra di genetica presso
l'Università di Münster. Nel 1954 Irene chiese il divorzio e quando l'ottenne (il 25 Marzo) poté
risposarsi. Karl Mengele, fra l'altro sindaco di Günzburg dal 06.05.1952 al 21.06.1955, decise che suo
figlio maggiore doveva avere senz'altro un'altra moglie. La "candidata" fu trovata in famiglia: la vedova
di Karl Junior, morto il 26.12.1949 a 37 anni. La polizia federale argentina nell'Aprile 1955 decise di
concedere uno speciale passaporto ai non cittadini di nascita. Tutti però dovevano ottenere un
salvacondotto di "buona condotta". Il 1° Settembre a Mengele fu rilasciato il documento necessario per
il passaporto. Il 16 Settembre un colpo di stato militare destituì Perón che fu costretto all'esilio in
Paraguay. Così la pratica di Mengele si bloccò ma poi una corte in prima istanza concesse il passaporto
della durata di 120 giorni. Nel Marzo 1956 Mengele volò in Svizzera ed incontrò Martha e suo figlio, lì
c'era anche Rolf. Il ragazzo poté vedere lo "zio Fritz" che gli aveva scritto tante cartoline
dall'Argentina. Mengele tornò a Günzburg (che non vedeva dal Novembre 1944) si spinse fino a Monaco.
Poi dovette lasciare l'Europa perchè rimase coinvolto in un incidente stradale. Ci pensò Mengele senior
a coprire tutto. Come se niente fosse, Mengele trascorse due ore a New York. Il 30 Ottobre Martha e
suo figlio arrivarono a Buenos Aires. Dato che nessuno lo cercava, l'11 Settembre Mengele chiese
all'ambasciata della Germania Ovest di Buenos Aires un passaporto. Gregor Helmuth fornì il suo vero
nome, la data di nascita, del divorzio, l'indirizzo di Buenos Aires e della città di Günzburg. L'ambasciata
fece i dovuti controlli con Bonn (la capitale amministrativa della Germania Ovest). Il 9 Novembre 1956
venne rilasciato il passaporto ed una nuova carta d'identità Nell'Agosto 1958 la polizia argentina
fermò Mengele per un giro di aborti clandestini; con 500 dollari l'indagine si "esaurì";. Grazie al nuovo
passaporto passò in Paraguay il 2 Ottobre 1958. Un sopravvissuto di Auschitwz, Hermann Langbein,
scoprì che Mengele era vivo e doveva abitare a Buenos Aires. Infatti l'atto di divorzio da Irene,
registrato all'anagrafe di Günzburg nel 1954, portava alla città argentina. Langbein ottenne addirittura
l'indirizzo di Mengele semplicemente chiedendolo alla società telefonica. L'ex deportato avvisò la
magistratura tedesca e si recò a Günzburg per saperne di più. Probabilmente la famiglia avvertì il suo
"protetto", infatti nel Maggio 1959 Mengele si trasferì in Paraguay. Il 5 Giugno, dopo le molte
insistenza di Langbein, la magistratura tedesca emise un mandato di cattura per Mengele (a cui furono
mossi ben dieci capi d'accusa). Il console argentino di Monaco impiegò 48 giorni per notificare
l'autorizzazione necessaria all'estradizione. Il Ministero degli stranieri e degli affari religiosi
dell'Argentina impiegò altri 52 giorni per dare un'altra autorizzazione. Solo il 30 Settembre la
richiesta di estradizione fu protocollata dall'autorità argentine. Intanto Martha era tornata in Europa
e Karl Mengele morì all'età di 75 anni il 17 Novembre. Josef Mengele ebbe la cittadinanza paraguaina il
31 Ottobre 1959 con il nome di Ludwig Gregor. La pratica di estradizione, ancora più complessa perchè
il ricercato era in Paraguay, rimaneva inevasa nonostante i numerosi solleciti. L'11 Maggio 1960 gli
agenti del Mossad prelevarono Adolf Eichmann a Buenos Aires. Il principale artefice dello
Olocausto/Shoah fu processato da un tribunale a Gerusalemme a partire dal 10 Aprile 1961. Alle 08:21
del successivo 11 Dicembre tre giudici emisero la sentenza: colpevole dei quindici capi d'accusa,
condannato all'impiccagione. Pochi minuti prima della mezzanotte locale del 31 Maggio 1962 Eichmann fu
impiccato nella prigione di Ramleh (Tel Aviv), la sua morte fu dichiarata alle 23:58. Entro l'alba il
cadavere venne cremato e le ceneri sparse nel Mediterraneo. Sarà l'unica condanna a morte eseguita

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nella storia dello stato d'Israele. Finalmente il 30 Giugno 1960 la pratica d'estradizione di Mengele fu
affidata alla terza corte distrettuale di Buenos Aires, ma venne respinta. A detta dell'autorità
argentine le accuse mosse al ricercato furono ritenute di "carattere politico". Solo l'08.09.1979 la
Suprema corte di Asunción revocherà la cittadinanza perchè Mengele aveva vissuto per più di due anni
all'estero. Mengele lasciò il Paraguay il 24 Ottobre 1960. Si trasferì a Serra Negra (200 km a Nord-
Ovest di San Paolo) ed il suo nome diventò Peter Hochbichler. Nel Febbraio 1965 Bonn estese la
richiesta d'estradizione anche al Brasile. Infatti una nota della CIA aveva segnalato l'ex SS nel Mato
Grosso. Il Mossad si mise sulle sue tracce e scoprì che viveva proprio in Brasile. Purtroppo la "guerra
dei sei giorni" fece distogliere l'attenzione sulla ricerca di Mengele. L'8 Agosto 1969 Otmar Verschuer
morì in un incidente d'auto senza che i suoi trascorsi nazisti fossero oggetto d'indagine. Fino all'ultimo
Verschuer aveva sempre scaricato ogni "eventuale colpa" sui medici delle SS. Nel 1972 la CIA riferì
che Mengele usava lo pseudonimo di Henrique Wollman e forse era implicato in un traffico di
stupefacenti. Juan Domingo Juan Perón morì 78 enne il 1° Luglio 1974 a Buenos Aires. Nel 1975 gli
"amici brasiliani", i coniugi Stammer, trovarono una sistemazione per Mengele: una modesta casa al
numero 5555 di Rue Alguem a São Paulo (San Paolo del Brasile). Un suo protettore che doveva tornare
in Austria, Wolfgang Gerhard, gli lasciò la propria carta d'identità Mengele non fece altro che usare la
sua foto ed assunse così il nome di Wolfgang Gerhard. però l'età e l'altezza non erano molto
"compatibili": Mengele era 14 anni più vecchio e 15 cm più basso (174 cm) di Gerhard. Dal 21 al 27
Maggio 1976 l'ex medico SS fu ricoverato all'ospedale Santa Marta per un malore. Con 100 $
supplementari nessuno fece domande su "Don Pedro". Il 12 Ottobre 1977 Rolf andò a trovare il padre
per due settimane. Ormai sapeva la vera identità dello "zio Fritz". Tuttavia al suo ritorno in Europa non
ritenne di dire nulla. Il vero Wolfgang Gerhard morì a Graz (Austria) il 16.12.1978 all'età di 53 anni in
circostanze non chiare. Il 7 Febbraio 1979 Mengele e gli "amici" Bossert erano sulla spiaggia di Enseada
da Bertioga (40 km a sud di São Paulo). Alle 16:40 locali Mengele stava nuotando nell'oceano, accusò un
malore e morì annegato. I Bossert lo fecero seppellire nel cimitero "Nossa Senhora do Rosario" della
vicina città di Embu. Il feretro fu traslato nella tomba 321 che recava il nome di Wolfgang Gerhard.
Inoltre venne deciso di mantenere il più assoluto riserbo sulla vicenda. Il 5 Agosto 1979 il ministro
degli Interni paraguaiano tenne una conferenza stampa dove annunciò che la cittadinanza a Ludwig
Gregor (alias Mengele) era revocata. Secondo il ministro, l'ex cittadino non risiedeva più nel Paraguay;
anzi l'aveva lasciato "tanto tempo prima". L'11 Gennaio 1981 l'avvocatura dello Stato di Francoforte sul
Meno emise un altro mandato di cattura per Mengele. I capi di accusa, riassunti per sommi capi,
riempivano quattordici pagine dattiloscritte. Si andava da "iniezioni letali con cloroformio", a "gemelli
uccisi per trarne elementi di comparazione", "intromissioni chirurgiche nel cranio", "trapianti di midollo
osseo fra due soggetti senza anestesia", ecc. Alla fine del 1984 un giornalista si presentò alla casa di
Hans Sedlmeier che aveva organizzato la fuga di Mengele. Il procuratore della famiglia, forse ubriaco,
si fece sfuggire dei particolari importanti. Il 24 Gennaio 1985 a Gerusalemme l'istituto israeliano Yad
Vashem ("Segno e Nome" in ebraico) istruì un pubblico processo a carico di Mengele, naturalmente
dichiarato assente in contumacia. La requisitoria fu tenuta da Gideon Hausner, il pubblico ministero del
processo ad Eichmann. Così furono ascoltate le testimonianze dei sopravvissuti del famigerato
Kinderblock e di chi aveva incrociato il suo destino con l'"Angelo della Morte". Il tribunale speciale nella
sua sentenza del 4 Febbraio riconobbe Mengele colpevole di crimini di guerra e contro l'umanità(in
particolare verso il popolo ebraico e zingaro). Il 31 Maggio la polizia tedesca perquisì la casa di Hans

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Sedlmeier. In Brasile furono rintracciati i coniugi Stammer e Bossert che ammisero tutto. La salma
nella tomba 321 del cimitero di Embu fu riesumata il 6 Giugno. L'esito degli esami eseguiti da una
commissione internazionale furono annunciati il 21 Giugno. Quel poco che restava dello scheletro erano
"con una verosimiglianza assai prossima alla certezza" i resti di Joseph Mengele. Qualche settimana
dopo Rolf rilasciò un'intervista al settimanale tedesco "Bunte Illustrierte" dove raccontò il suo
incontro con il padre. Gisella Perl morì nel 1988 a Gerusalemme. Solo un esame del DNA poteva fugare
ogni dubbio residuo; così un frammento dello scheletro di Embu fu comparato con il sangue di Rolf e di
sua madre Irene. Il 20 Aprile 1992 venne annunciato l'esito: "con una probabilità maggiore del 99,99%"
i resti erano quelli di Joseph Mengele. Tutto ciò che rimane di lui è chiuso in due scatole di cartone
all'Istituto forense di San Paolo del Brasile. Carlos Horst Alberto Fuldner morì 82 enne a Madrid nel
1992. Hermann Langbein è morto il 24 Ottobre 1995 all'età di 83 anni. Fritz Ulmann era vivente almeno
fino al 1° Ottobre 1985, quando fu interrogato dall'OSI. Nel Novembre 2004 la polizia brasiliana ha
scoperto nella casa dei coniugi Bossert - morti da tempo - ottantasei lettere, note, pagine di diario
scritti da Mengele dal '71 al '79. Il 9 Giugno 2006 è uscito in Italia "My father, Rua Alguem 5555"
tratto dal romanzo "Papà" (1987) di Peter Schneider. Il film narra dell'incontro fra Mengele padre e
figlio avvenuto nell'Ottobre 1977. La seconda moglie Martha dovrebbe vivere a Merano. Rolf dopo aver
cambiato cognome ha esercitato la professione di avvocato. Adesso gestisce una specie di locale-
postribolo al confine fra Germania e Francia. Irene, nata Schoenbein e prima moglie di Mengele,
dovrebbe essere ancora viva.

FEBBRAIO
« A questa distanza non riuscirebbero a colpire
nemmeno un elefan ... »
JOHN BENJAMIN SEDGWICK (1813/1864)
Generale nordista, 09.05.1864
Il generale andò in testa all'armata ed incitò i soldati ad avanzare. Pochi secondi dopo, un proiettile
sparato da un tiratore scelto sudista, lo colpì alla guancia appena sotto l'occhio. La morte sopraggiunse
istantanea.

MARZO
« Mai stato meglio! »
al suo cameriere
DOUGLAS ELTON ULMAN (1883/1939)
Attore, 11.12.1939
Dopo aver assistito all'annuale sfida di football fra USC (University South California) e UCLA
(University of California Los Angeles) del 10 Dicembre 1939, Douglas Fairbanks non si sentì bene. La
mattina successiva accusò forti dolori al petto e braccio. Il dottore prescrisse: riposo a letto, dieta
limitata ed un'assistenza infermieristica. Fairbanks si addormentò fino al pomeriggio. Svegliandosi
chiese al cameriere di aprirgli la finestra, poi Fairbanks si riaddormentò. La morte per arresto cardiaco
sopraggiunse nel sonno alle 00:45 circa del 12 Dicembre.

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APRILE
« A chi diavolo vuoi che interessi sentir parlare gli
attori? »
HIRSCH EICHELBAUM WARNER (1881/1858)
Co-fondatore della Warner Brothers, 1927
Il primo lungometraggio sonoro con dialoghi sincronizzati fu "Lights of New York" prodotto dalla
Warner Brothers. Il film della durata di 57' aveva un budget di 75.000 $ ed incassò ben 1.200.000 $.
La pellicola fu proiettata per la prima volta il 6 Luglio 1928 allo Strand Theater di New York. Il
successivo 28 Luglio il lungometraggio venne distribuito in tutti gli Stati Uniti. La Warner Brothers usò
questa frase di lancio: " Un film dialogato al 100%! ".

MAGGIO
« Il canale di Suez? Assolutamente impossibile da
realizzare »
BENJAMIN DISRAELI (1804/1881)
Primo ministro britannico, 1858
La costruzione del canale di Suez iniziò ufficialmente il 25 Aprile 1859. Le acque del Mar Rosso e del
Mediterraneo si "incontrarono" il 15 Agosto 1869. Il canale di Suez venne ufficialmente inaugurato il
successivo 16 Novembre.

GIUGNO
« Sono una volpe troppo vecchia per eccitarmi per
questo »
HANS SALMUTH (1888/1962)
Generale e comandante della 15ª Armata, 05.06.1944
Alle 21:15 locali del 5 Giugno 1944 un tenente colonnello dello contro-spionaggio tedesco intercettò un
messaggio cifrato che la BBC inglese stava trasmettendo alla resistenza francese. Decifrando il
messaggio risultava che lo sbarco avrebbe avuto luogo entro 48 a partire dalle 00:00 del 6 Giugno. Il
tenente avvertì subito il generale della 15ª Armata che stava giocando a bridge. Il generale decise di
mettere tutta sua armata in allarme, però le forze tedesche dall'Olanda alla Spagna non furono
informate. Le forze alleate invasero le spiagge della Normandia dalle 06:15 locali (ora H) del 6 Giugno.

LUGLIO
« ... sono troppo allegra per essere logica, dato che
in Ottobre potrà tornare sui banchi di scuola. »
dal suo diario.
ANNELIESE MARIE FRANK (1929/1945)
Studentessa e scrittrice, 21.07.1944

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Nel Settembre 1919 Adolf Hitler (nato in Austria il 20.04.1889) aderì al Arbeiter Partei (Partito dei
Lavoratori). Ben presto diventò il maggiore attivista tanto che il 1° Aprile 1920 fece cambiare il nome in
NSDAP (National Sozialistische Deutsche Arbeiter Partei, Partito Nazionalsocialista Tedesco dei
Lavoratori). La denominazione contratta diverrà Nazi-sta. Nel 1925 furono fondate le SS (Schutz-
Staffeln, Squadre di Protezione) che poi diventarono il braccio armato del NSDAP. Alle elezioni per il
Reichstag (il Parlamento tedesco) del 20 Maggio 1928 il NSDAP ottenne il 2,6% dei voti. Il 6 Gennaio
1929 Hitler nominò Heinrich Himmler (Monaco di Baviera, 07.10.1900) il Reichsführer cioè "Comandante
in capo" delle SS. Alle successive elezioni del 14 Settembre 1930, il NSDAP ebbe 6,5 milioni di voti (il
18% del totale) così nel Reichstah, dai precedenti 12 deputati, ne entrarono 107. Il 10 Aprile 1932 nel
secondo turno delle presidenziali, Paul von Hindenburg (1847/1934), fu rieletto Presidente della
Repubblica. L'avversario del ballottaggio era Hitler, che prese il 37,3% dei voti (al primo turno aveva
ottenuto il 30%). Alle elezioni del 31 Luglio 1932 il NSDAP toccò il 36,7% (13 milioni e mezzo di voti).
Praticamente il numero dei suoi seggi raddoppiù Il 30 Gennaio 1933 Hindenburg nominò Hitler
cancelliere del Reich. Il 27 Febbraio divampò un incendio nel Parlamento. La colpa venne attribuita ad
un sedicente attivista comunista, così il KPD (Kommunistiche Partei Deutschlands, Partito Comunista
Tedesco) fu liquidato. Il 28 Febbraio Hitler convinse Hindenburg ad approvare il decreto Zum Schutz
von Volk und Staat ("Per la Protezione del Popolo e dello Stato"). In pratica, in nome della sicurezza
nazionale, furono sospesi i diritti elementari imponendo la pena di morte per: incendio doloso,
sabotaggio, turbamento dell'ordine pubblico e resistenza allo stesso decreto. Le elezioni del successivo
5 Marzo non assicurarono la maggioranza assoluta al NSDAP (288 seggi ; 43,9%). Il 20 Marzo il
prefetto di polizia di Monaco annunciò l'apertura a Dachau di un campo per 5000 prigionieri politici
(militanti antinazisti, ebrei, "asociali"). Il 23 Marzo in quella che fu l'ultima seduta del Parlamento,
tenuta nella chiesa della Guarnigione di Postdam, Hitler presentò la "Legge per il conferimento dei pieni
poteri". I deputati del "centro" si allearono ai nazionalsocialisti conferendo i pieni poteri al cancelliere
per i successivi quattro anni. Da allora Hitler non doveva più rendere conto al Parlamento e quindi
poteva smantellare la Repubblica del Weimar. Dal 1° Aprile, per quattro giorni, nazisti in uniforme
attuarono la prima giornata di boicottaggio verso ogni negozio ebreo del Reich. La legge del 7
Aprile (Zur Wiederherstellung des Berufsbeamtentums, "Sulla Restaurazione dei Pubblici Funzionari di
Carriera") dispose l'esclusione degli elementi "politicamente inaffidabili" e di tutti gli ebrei. Quindi ogni
"nemico" del Reich, specie gli ebrei, potevano essere licenziati con effetto immediato. Inoltre con
questa legge venne data la prima definizione di "non ariano". Praticamente bastava avere un genitore o
un nonno "non ariano" per essere definiti "non ariani". Comunque un genitore o un nonno che
professassero la religione ebraica erano considerati "presunti ebrei". Inoltre Dal 25 Aprile gli alunni
ebrei dovevano essere raccolti in un angolo della classe, rigorosamente separati dai compagni ariani.
L'allora Primo ministro Hermann Göring (Rosenheim, 12.01.1893) con la legge del 26 Aprile creò la
GESTAPO (GEheime STAtsPOlizei, Polizia Segreta di Stato). Il 1° Maggio furono sciolte tutte le
organizzazioni sindacali. Dal 10 Maggio al 5 Luglio tutti gli altri partiti politici furono messi fuori legge.
Nel censimento del 16 Giugno risultò che nel Reich (escluso il territorio della Saar) c'erano 499.682
persone di religione ebraica. Il 14 Luglio il NSDAP diventò il partito unico ed una legge dispose la "non
ricostruzione degli altri partiti politici". Una legge del 14 Ottobre dispose che le persone internate nei
campi di concentramento dovevano restarci finchè l'autorità di polizia l'avrebbero ritenuto necessario.
Quindi non ci sarebbero stati né processi, né tanto meno termini di detenzione. Otto Frank (nato il

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12.05.1889 a Francoforte sul Meno) che viveva a Francoforte sul Meno con la moglie Edith (nata il
16.01.1900 e sposata il 12.05.1925 ad Aquisgrana) e le figlie Margot (nata il 16.02.1926 a Francoforte
sul Meno) e Anne (nata il 12.06.1929 a Francoforte sul Meno) decise di trasferire la famiglia in Olanda.
Il 16 Agosto Otto si fece registrare all'anagrafe olandese insieme ad Edith. Anne e Margot rimasero a
Aquisgrana a casa della nonna materna. Il 15 Settembre, presso il Registro della Camera per il
commercio e l'industria olandese, Otto fece iscrivere la sua ditta sotto il nome di: Nederlandsche
Opekta Maatschappij NV cioè "Opekta Società per Azioni Olandese". Tutte le azioni per un valore
iniziale di 10.000 fiorini erano in suo possesso. Il 22 Settembre gli ebrei vennero gradualmente esclusi
dalla vita culturale tedesca (radio, musica, teatro, letteratura, ecc.). Il 5 Dicembre Edith e Margot
arrivarono ad Amsterdam. Il 7 Dicembre 1933 Margot ed Anne vennero registrate nell'anagrafe della
città olandese. Il 2 Agosto 1934 alla morte di Hindenburg, Hitler diventò sia Presidente della
Repubblica, che cancelliere e pure comandante in capo di tutte le forze armate del Reich. Nell'Ottobre
1938 anche se gli affari con l'Opekta non andavano bene, Otto acquisì anche un'altra società la
Pectacon. Il 15 Marzo 1939 le truppe naziste occuparono Praga, la Cecoslovacchia cessò di esistere e fu
divisa nei protettorati della Boemia e della Moravia e nella Slovacchia (sempre sottomossa al Reich).
Alle 05:45 locali del 1° Settembre la Germania invase la Polonia. A sera la Luftwaffe aveva già distrutto
l'aviazione polacca (600 aerei antiquati). Gli inglesi fissarono un ultimatum per le ore 9 del 3
Settembre, i francesi per le 17. Secondo l'ultimatum anglo-francese Hitler doveva ritirare le truppe
altrimenti le due nazioni sarebbero scese in guerra a fianco della Polonia. Quel 3 Settembre 1939 iniziò
la Seconda guerra mondiale. Alle 05:35 del 10 Maggio 1940 le truppe tedesche invasero il Belgio,
l'Olanda ed il Lussemburgo. Il 13 Maggio la Regina d'Olanda e il governo ripararono a Londra. Alle 13:30
del 15 Maggio, il comandante supremo delle forze armate, Henri Winkelman (1876/1952), firmò la
capitolazione dell'Olanda. Sempre nello stesso giorno, Amsterdam venne definitivamente occupata. La
linea Maginot approntata dalla Francia sul confine tedesco fino a Sedan non servì a nulla: le truppe
germaniche aggirarono l'ostacolo proprio invadendo i Paesi Bassi. Il 19 Maggio Hitler designò il già capo
dell'Austria annessa, Arthur Seyss-Inquart (nato il 22.07.1892), come "Commissario del Reich per
l'Olanda occupata". Anche se la Costituzione olandese equiparava le persone appartenenti ad una
minoranza religiosa agli altri cittadini, questo non servì agli ebrei. Un preciso decreto tedesco del
14.11.1935 definiva ebreo chi <<aveva almeno tre antenati (genitore, nonno..) ebrei>> oppure <<chi
appartiene alla religione ebraica>>. L'ultima linea di difesa francese, sulla Somme, fu travolta fra il 5 e
9 Giugno. Un campo di concentramento (lager), costruito nelle vicinanze di Auschwitz (Oświęcim -
Polonia), venne "aperto" il successivo 14 Giugno con l'arrivo di 28 detenuti politici polacchi "da
rieducare". Lo stesso giorno Parigi cadde sotto il dominio nazista. La Francia firmò la resa il 22 Giugno
nello stesso posto (il vagone ferroviario nella foresta di Compiègne) dove la delegazione tedesca aveva
firmato l'armistizio l'11.11.1918. Nell'Agosto 1940 fu disposto che tutti gli ebrei tedeschi emigrati in
Olanda dopo il 01.01.1933 dovevano presentarsi all'ufficio stranieri così Otto Frank fece registrare se
stesso e la famiglia come "ebrei tedeschi". Un decreto emesso da Arthur Seyss-Inquart il 22 Ottobre
1940 obbligò tutte le imprese di proprietà ebraica a presentarsi presso l'Ufficio ricerche economiche.
Otto comprese che quel decreto, all'apparenza innocuo, era il primo passo verso l'"epurazione degli
ebrei dall'economia". Il 23 Ottobre Victor Gustav Kugler (nato il 05.05.1900 a Hohen Elbe, Austria) e
Jan Gies (nato il 18.02.1905 ad Amsterdam), impiegati da vari anni all'Opetka, fondarono per incarico di
Otto la Synthese AG. Il 27 Novembre Otto comunicò all'ufficio ricerche economiche la situazione delle

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sue aziende: l'Opekta era sua al 100%, mentre della Pectacon aveva solo il 20%. Il 1° Dicembre 1940
Otto Frank trasferì le sue aziende al Priensengracht 263 di Amsterdam. L'8 Gennaio 1941 agli ebrei fu
proibito l'ingresso a tutti i cinema del paese (Anne Frank era una grande appassionata di cinema). La
disposizione numero 6 del 10 Gennaio impose a tutti ebrei, "totali" o "parziali" che fossero, la
registrazione all'ufficio anagrafe. Ogni persona per ottenere l'attestato di registrazione, doveva
pagare anticipatamente la tassa di 1 fiorino! Alla fine si ebbero 160.280 registrazioni: 140.552 ebrei,
14.549 ebrei "a metà", 5719 ebrei "per un quarto". Il 13 Febbraio l'autorità tedesche imposero
l'istituzione del Joodse Raad (Consiglio Ebraico). Il 22 Febbraio un commando composto: da
collaborazionisti olandesi, squadre d'assalto dell'NSB (Nationaal-Socialistische Bewegign, Movimento
Nazional-Socialista) e soldati tedeschi attuò una "retata" in quartiere di Amsterdam.
Quattrocentoventisette ebrei fra i 20 ed i 35 anni furono arrestati e portati via. Il 24 Febbraio un
volantino del Partito Comunista Olandese esortava tutti allo sciopero da attuare il giorno dopo per
protestare contro la "retata". Quasi tutto il paese aderì allo sciopero. Ma Hans Albin Reuter (nato il
04.02.1895), capo delle SS per i Paesi Bassi, nel tardo pomeriggio del 26 aveva già "soffocato i
disordini". Nella sola Amsterdam morirono 7 scioperanti, 76 rimasero feriti ed un numero imprecisato
di persone venne arrestato. Le 427 persone internate nella retata del 22 Febbraio furono deportate il
cinque giorni dopo verso il campo di concentramento di Buchenwald. In seguito i superstiti vennero
trasferiti nel lager di Mauthausen (20 km ad Est della città austriaca di Linz). Solo due persone
torneranno alla fine della guerra. Un decreto del 1° Maggio impose agli ebrei la consegna degli
apparecchi radiofonici in loro possesso. Il 4 Giugno vennero introdotte nuove disposizioni
discriminatorie e vessatorie: a tutti gli ebrei olandesi fu vietato l'accesso a: piscine, stabilimenti
balneari pubblici, parchi, case di cura e alberghi. Inoltre ad ogni persona ebrea fu cambiata la carta
d'identità due foto, impronte digitali e firma del titolare più due 'J' (dall'olandese Jood, Ebreo)
stampigliate in inchiostro nero. All'alba del 22 Giugno le truppe tedesche attuarono un'invasione su
larga scala dell'Unione Sovietica: 153 divisioni per due milioni e mezzo di uomini, 3680 carri armati,
7144 pezzi di artiglieria, 2740 velivoli. Con l'"Operazione Barbarossa" si aprì il fronte orientale e venne
violato il decennale (!) patto di non aggressione firmato il 23.08.1939 a Mosca dai ministri degli esteri
Joachim Rippentrop (Wesel, 30.04.1893 / Norimberga, 16.10.1946) e Molotov (1889/1986). Il confine
sovietico era quello stabilito in un clausola segreta del patto del 23.09.1939. Infatti il 17 Settembre
1939 le truppe sovietiche avevano invaso la Polonia orientale. Il successivo 28 Settembre il confine
della Polonia "sovietica" venne fissato sulla linea Narew-Bug-San. Naturalmente con l'aggressione del
22.06.1941 l'Unione Sovietica dichiarò guerra alla Germania; ma subì un'avanzata incessante: circa 80
km il giorno nelle prime settimane. Nel Luglio 1941, probabilmente il 29, in un incontro informale a
Berlino, Himmler convocò il comandante di Auschwitz, Rudolf Höss (Baden-Baden, 25.11.1900). Secondo
il capo supremo delle SS, i lager di Auschwitz e quello in costruzione di Birkenau dovevano avere un
ruolo essenziale nella "soluzione finale" (Endlösung). Inoltre Himmler incaricò il tenente colonnello
Adolf Eichmann (Solingen, 19.03.1906) di "aiutare" Höss. Le due SS dovevano trovare il posto ed il
metodo giusto per attuare il progetto criminale di sterminare tutti gli ebrei d'Europa. Il 31 Luglio, il
maresciallo del Reich Göring inviò a Reinhard Heydrich (Halle, 07.03.1904) - creatore e capo
incontrastato dell'RSHA (Reichs Sicher Heitsh Auptamt, Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich) -
un ordine scritto dove si chiedeva di predisporre << tutti i preparativi [...] a una soluzione complessiva
della questione ebraica nei paesi europei sotto l'influenza tedesca >>. Ad inizio Settembre Anne a

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Margot dovettero lasciare la scuola Montessori. Infatti un decreto del 1° Settembre 1941 dispose che i
bambini ebrei dovevano frequentare scuole separate. Entro l'inizio d'Ottobre il Joodse Raad avrebbe
organizzato i locali per le scuole e i licei ebraici, trovato gli insegnanti, impostato i piani di studio e gli
orari. Il 15 Settembre agli ebrei furono preclusi: biblioteche, musei, teatri, caffè ristoranti, alberghi,
campi sportivi, zoo. Anne iniziò il primo anno del ginnasio nel liceo ebraico, Margot era tre classi avanti.
Il 3 Settembre 1941, il primo direttore del lager di Auschwitz, Karl Fritzsch (Nassengrub,
10.07.1903 / Berlino?, 05?.1945), "sperimentò" lo Zyklon B (un insetticida composto di cianuro, cloro,
azoto) su 600 prigionieri russi e 250 malati di tubercolosi. La "prova" venne fatta nel famigerato Blocco
11, detto il "Blocco della morte". Dopo sette mesi di costruzione, il 7 Ottobre divenne operativo il
complesso di Birkenau (3 km dal "campo base" di Auschwitz). L'11 Ottobre Höss approvò la "tecnica"
sperimentata da Fritzsch. Un decreto del 22 Ottobre vietò agli ebrei olandesi qualsiasi lavoro
"finalizzato al guadagno". Era una disposizione subdola poiché sanciva che gli ebrei potevano perdere il
lavoro in ogni momento e senza alcun motivo. Comunque Otto Frank affidò all'amico di lunga data
Johannes Kleiman (nato il 19.08.1896) la carica di direttore di entrambe le sue aziende (l'Opteka e la
Pectacon). Purtroppo la Pectacon non superò le verifiche dell'ufficio ricerche economiche, quindi doveva
essere liquidata. Ma Otto Frank e Johannes Kleiman anticiparono i tempi: loro stessi finsero di
liquidarla. Tutti i macchinari e la scorta di merci furono trasferite ad una certa Gies & Co dove anche lì
si "nascondeva" il fidato Jan Gies. Per sicurezza i due liquidarono anche la Synthese AG (fondata per
conto di Otto il 23.11.1940). Invece per l'Opteka andò tutto liscio: Kleiman era il direttore e l'ufficio
ricerche economiche non mosse obiezioni. Il 1° Dicembre le truppe tedesche erano a soli 38 km dalla
Piazza; ma il 5 Dicembre un'ondata di gelo a -35 °C fermò la loro avanzata. L'armate sovietiche guidate
dal generale Żukov ruppero l'assedio ed iniziarono la controffensiva. Alle 07:55 locali del 7 Dicembre
gli aerei nipponici attaccarono - senza alcuna dichiarazione di guerra - la flotta americana di stanza a
Pearl Harbor nelle Hawaii. L'8 Dicembre gli USA e la Gran Bretagna dichiararono guerra al Giappone.
L'11 Dicembre Italia e Germania risposero dichiarando guerra agli Stati Uniti. Per il 20 Gennaio 1942,
Heydrich convocò una conferenza interministeriale in una villa posta sulla strada che conduceva al
"grande Wannsee" (un'ansa del fiume Havel a Sud-Ovest di Berlino). Il tema segretissimo era
l'Endlosung der Judenfrage (Soluzione finale della questione ebraica). Heydrich fece il discorso
introduttivo, mentre Eichmann svolse il compito di segretario. In meno di due ore Heydrich, otto
sottosegretari e sei funzionari di polizia e del servizio di sicurezza pianificarono lo sterminio di tutti
ebrei d'Europa entro l'anno 1950. Il piano era semplice nella sua mostruosità "deportare tutti" ad Est,
eliminare gli "inabili al lavoro" al loro arrivo, sfruttare la manodopera senza limiti (ciò avrebbe
comportato una "diminuzione naturale"), sopprimere gli "elementi più resistenti"; tutto questo per
evitare ogni rinascita del popolo ebraico. Due strutture c'erano già Chełmno e sopratutto Oświęcim-
Brzezinka; poi ne sarebbero state aggiunte altre per i milioni di ebrei ancora presenti nelle zone
occupate. Il metodo già sperimentato nel programma T4 sarebbe stato il gas asfissiante (Zyklon B o
monossido di carbonio molto più "efficienti" dell'esecuzioni di massa eseguite dagli Einsatzgruppen). I
luoghi di "evacuazione" erano ben collegati da ferrovie e non avrebbero destato attenzioni o sospetti.
Tutto doveva svolgersi con segretezza, metodo e rigore a prescindere dalle sorti della guerra.
L'"evacuazione" sarebbe iniziata dal protettorato di Boemia e Moravia, per poi estendersi all'Olanda e
Francia e agli altri paesi occupati. Il coordinamento delle deportazioni verso i campi di sterminio fu
attribuita allo "specialista di affari ebraici" Eichmann. Sempre in quel 20 Gennaio Otto inoltrò una

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richiesta di emigrazione all'ufficio centrale per l'emigrazione ebraica. In seguito ogni membro della
famiglia Frank ricevette un modulo che obbligava loro a portare un secondo nome: Israel o Sarah. Per
l'anagrafe diventarono: Otto Israel Frank, Edith Sarah Frank, Annalies Sarah Frank, Margot Sarah
Frank. Il 20 Marzo divenne operativo il bunker I (o cascina), costruito al posto di una fattoria fra gli
alberi da frutto e le betulle di Birkenau. Accanto al bunker c'era una camera a gas provvisoria, i corpi
venivano cremati subito dopo e le ceneri sparse nei boschi o buttate nella Vistola. Il 29 Aprile,
Ferdinald Aus der Fünten (nato il 17.12.1909) caporeparto delle SS, consegnò ai responsabili del
Joodse Raad 569.355 pezzetti di stoffa a sei punte; erano stelle di Davide con sopra stampigliata a
lettere nere la parola Jood. Secondo una precisa disposizione, entro tre giorni tutti gli ebrei oltre i sei
anni d'età doveva portare questi segni di riconoscimento. Presentando un carta d'identità con la "J" si
ricevevano al costo di 16 centesimi quattro stelle. Ma era necessario ritirare anche un tagliando per
un'altra tessera. Senza di questa, non era possibile ritirare né capi di abbigliamento né biancheria. Una
stella andava cucita a punti robusti ai vestiti, ben visibile all'altezza del petto e rigorosamente a
sinistra. Chi in pubblico si faceva sorprendere senza stella rischiava al momento una forte multa.
Analogamente chi era non ebreo e si metteva la stella rischiava varie settimane di reclusione nel campo
di Amersfoort. Il 12 Maggio millecinquecento ebrei arrivarono alla stazione di Oświęcim. A questi
deportati non fu applicata la selezione perchè vennero direttamente inviati al "Bunker I". Praticamente
quel giorno Auschwitz-Birkenau diventò un Vernichtungslager (campo di sterminio). In tedesco
Vernichtung significa anche trasformare in nulla, annientare. Il 27 Maggio la resistenza ceca tese un
agguato a Heydrich: gli fu buttata una granata anticarro dentro la sua auto. Il governatore della Boemia
e Moravia rimase gravemente ferito e morì in un ospedale di Praga alle 04:30 del 4 Giugno. La vendetta
dei nazisti fu spietata: 3000 ebrei del lager-ghetto di Theresienstadt-Terezín (56 km a Nord di Praga)
furono deportati e sterminati. Per ulteriore rappresaglia, Himmler il 10 Giugno ordinò la liquidazione il
piccolo villaggio boemo di Lidice (ritenuto un nascondiglio di partigiani). Tutti i 173 uomini ed i ragazzi
sopra i 16 anni furono fucilati; 195 donne furono deportate nel lager di Ravensbrück, mentre 105
bambini furono raccolti in una scuola nella vicino Kladno. Sempre Himmler dispose fossero avviati al
progetto "Lebensborn" (sorgente di vita); a Łódź furono sottosti a "prove di selezione razziale", soli
sette bambini le superarono. Dopo la guerra, di quei centocinque catturati a Lidice ne furono
rintracciati diciassette. Per onorare l'operato di Heydrich, soprannominato per questo "il boia" ( der
henker in tedesco), il piano di sterminio degli ebrei polacchi fu denominato Aktion Reinhard
(Operazione Reinhard) così vennero allestiti tre campi di sterminio in Polonia: Treblinka, Bełżec,
Sobibór. Nel giorno del suo tredicesimo compleanno, 12 Giugno 1942, Anne scartò il suo regalo: un album
per poesie adattabile anche come diario. Lo stesso giorno fu resa nota un'altra disposizione
discriminatoria: agli ebrei era vietato praticare un qualsiasi sport. Inoltre una comunicazione
ministeriale del 12 Giugno informò che gli ebrei potevano acquistare i moduli per la registrazione delle
biciclette. La loro compilazione e consegna era tassativa e scadeva il 30 Giugno. Ma il commissario per
la sicurezza pubblica, l'SS Albin Rauter, emanò un altro decreto il 22 Giugno: tutti gli ebrei dovevano
consegnare le loro biciclette entro 48 ore (N.B.: le biciclette dovevano essere in perfette condizioni,
con le gomme di scorta e le camere d'aria). Questa volta i Frank non risposero all'appello: la bicicletta
di Edith fu lasciata in custodia ad amici non ebrei. Rimaneva solo la bici di Margot perchè quella di Anne
(il regalo per il suo 12° compleanno) era stata rubata. Il 20 Giugno, Eichmann fece una telefonata
riservata al Ministero degli Esteri a Berlino. La deportazione di 40.000 ebrei olandesi e 10.000 belgi

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verso il "lavoro obbligatorio" sarebbe iniziata da metà Luglio. Alle 22 di venerdì 26 Giugno Fünten
convocò una seduta straordinaria del Joodse Raad. Le novità erano di estrema importanza: tutti gli
ebrei fra i 16 e i 40 anni sarebbero stati inviati in Germania con convogli sorvegliati dalla polizia. L'SS
inoltre gli disse di non allarmarsi; dopotutto era un semplice periodo lavorativo... Il Joodse Raad ebbe
un giorno per comunicare quante persone poteva mettere "a disposizione". La risposta del Consiglio
ebraico fu di 350-375, ma Fünten ne chiedeva 600. Alla fine si arrivò ad un "compromesso": 350
persone al giorno (ma solo per i primi otto giorni). Il 30 Giugno i nazisti fissarono il coprifuoco per tutti
gli ebrei: dalle 20 alle 6 non potevano uscire di casa, pena l'arresto. Il 1° Luglio il campo di Westerbork,
che era un centro di raccolta prigionieri, diventò ufficialmente un "campo di transito/transizione". Il 4
Luglio nel campo di Auschwitz-Birkenau fu applicata la "selezione" ad un Trasport Juden. Dalla
Slovacchia giunsero 1000 persone sulla famigerata Judenrampe ; il medico SS del campo scelse 264
uomini e 108 donne. Le restanti persone - vecchi, bambine, donne incinte o madri - andarono
direttamente e inesorabilmente alla cascina o alla cascina (o bunker II "inaugurato" cinque giorni
prima). Nello stesso trasporto fu formato il primo Sonderkommando (squadra speciale), composto da
decine di ebrei che dovevano occuparsi delle persone sottoposte al Sonderbehandlung (trattamento
speciale). Ogni Sonderkommando durava circa 90 giorni; quello successivo veniva "iniziato" con la
liquidazione del precedente. Alle 15 di domenica 5 Luglio, suonò il campanello del numero 37 di
Merwedeplein, secondo piano del quinto edificio sul lato sinistro della strada: la casa della famiglia
Frank. Edith era in cucina, Anne leggeva un libro sul balcone, Margot stava nella stanza più fresca, Otto
era in visita all'ospizio ebraico. Edith pensò che fosse Edward "Hello" Silberberg, l'amico di Anne. Alla
porta c'era un funzionario delle poste che consegnò una raccomandata: "Ufficio centrale per
l'emigrazione ebraica" di Amsterdam, Margot Frank era stata convocata per il lavoro obbligatorio.
Doveva presentarsi all'Ufficio, poi il 15 Luglio sarebbe andata a Westerbork. Edith tranquillizzò le
figlie e andò dalla famiglia Van Pels per discutere di quella questione già prevista da tempo. Otto tornò
a casa alle 17 e agì in maniera tempestiva: rifugiarsi nei vani vuoti dell'appartamento annesso all'ufficio,
in Prinsengracht 263 (già pronti da tempo - vedi questo LINK). Prima dovevano far sapere che erano
fuggiti in Svizzera, poi avrebbero avvertito Jan Gies, sua moglie Miep (nata il nata il 15.02.1909 a
Vienna), Kleiman e Kugler. Loro avevano già dato il loro assenso nell'aiutare i Frank se questi fossero
entrati in clandestinità Alle 07:30 del 6 Luglio Miep Gies suonò alla porta dei Frank per prendere
Margot. Poi si avviarono al Prinsengracht 263 in bicicletta. Margot venne fatta passare dal retro e si
ritrovò nell'"alloggio segreto". Alle 07:45 anche Anne ed i suoi genitori lasciarono l'appartamento.
Procedendo sotto la pioggia a passi lenti e furtivi attraversarono la città. Alle 08:45 arrivarono a
destinazione: Prinsengracht 263; così Miep chiuse la porta di comunicazione "sulla casa del retro". Il 13
Luglio anche gli appartenenti della famiglia Van Pels - Hermann (nato il 31.03.1890 a Gehrde), la moglie
Auguste (nata il 29.09.1900 a Buer) ed il loro figlio Peter (nato l'08.11.1926 a Osnabrück) - si unirono ai
Frank. Un amico di famiglia, il dentista Friedrich Pfeffer (nato il 01.05.1889) si unirà a loro il
successivo 16 Novembre. Si stima che circa 25.000 olandesi si tuffarono nella clandestinità, alla fine
della guerra si salvarono in 17 mila. Il 15 Luglio partirono due convogli dai campi di Westerbork e
Amersfoort per un totale di 2000 persone (1303 uomini e bambini ; 697 donne e bambine). Il 17 Luglio i
due convogli arrivarono al capolinea: la stazione di Oświęcim (Auschwitz). Dopo la selezione, 1251 uomini
e 300 donne vennero internati nel lager. I restanti 449 deportati furono uccisi nelle camere a gas di
Birkenau. Nell'"alloggio segreto" i sette clandestini avevano a disposizione meno di 50 metri quadrati: il

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secondo piano (2 stanze e il bagno), il terzo piano (2 stanze), un terrazzo e l'attico (vedi anche questo
LINK). I protettori dei clandestini erano: Jan e Miep Gies, Kleiman, Kugler, Johannes Voskuijl
(10.07.1865, capo magazziniere dell'Opteka) e la figlia Elisabeth "Bep" (05.07.1919, impiegata
nell'Opteka). Per evitare di essere scoperti i clandestini dovevano rispettare lo stretto silenzio
durante l'orario di lavoro, che andava dalle 08:30 alle 12:30 e dalle 14 alle 17:30. Dopo potevano
scendere negli uffici ed ascoltare la BBC e Radio Orange. Naturalmente Anne aveva portato con sé il
regalo del suo tredicesimo compleanno. La prima annotazione sul diario è dello stesso 12 Giugno 1942.
Invece la prima nota dalla "casa sul retro" è dell'8 Luglio. Anne dal 25 Settembre scrisse sempre in
forma di lettere, inviate a ragazze fittizie (i cui nomi sono gli stessi dei personaggi del romanzo "Joop
ter Heul" di Cissy Van Marxveldt). Intanto fra il 7 e l'8 Ottobre, truppe inglesi ed americane
sbarcarono nelle coste del Marocco e dell'Algeria. Il 19 Novembre iniziò la definitiva controffensiva
dei sovietici su tutto il fronte d'invasione nazista. L'operazione "Urano" mirò alla liberazione di
Stalingrado assediata dal 19 Agosto. L'Armata schierava: un milione di soldati, 900 carri armati e 1.400
aerei. Il 22 Novembre la 6ª Armata tedesca e parte della 4ª furono accerchiate nella città sul Volga. Il
5 Dicembre 1942 Anne completò il primo diario (struttura). Con tutta probabilità continuò a scrivere su
un secondo diario dal 7 Dicembre 1942 al 22 Dicembre 1943; ma questo (ipotetica struttura) è andato
perduto. Alle 10 del 31 Gennaio 1943 Friedrich von Paulus (1890/1957), comandante delle truppe
tedesche - prima assedianti e poi assediate a Stalingrado - venne catturato. Alle 19:45 firmò la resa;
era l'inizio della ritirata dell'esercito tedesco sul fronte orientale. Ogni ulteriore resistenza cessò il 2
Febbraio; circa novantamila soldati vennero fatti prigionieri e solo cinquemila tornarono a casa entro il
1956. Nel corso di questa battaglia ci furono circa 2.100.000 morti. Inoltre la popolazione di
Stalingrado si ridusse da oltre 500.000 a 1515 abitanti. Alle 06:05 del 18 Aprile circa 750 uomini e
donne (fra i 18 e 39 anni) attaccarono le truppe tedesche che erano penetrate nel ghetto di Varsavia
per liquidarlo definitivamente. Ormai quasi tutti i suoi occupanti erano stati deportati e sterminati
nelle camere a gas di Treblinka. La ZOB (Zydowska Organizacja Bojowa, Organizzazione Ebraica
Combattente) disponeva di: 2 mitragliatrici contro 135, 15 fucili contro 1358, qualche migliaio di
molotov e granate contro l'artiglieria tedesca. Il 20 Aprile i malati ed i feriti dell'ospedale furono
trucidati. L'8 Maggio i tedeschi ricorsero ai gas asfissianti, nel bunker di via Mila il comandante della
rivolta, Mordechai Anichwicz (1919 o 1920) si uccise piuttosto che farsi catturare. Il 14 Maggio la
battaglia impari terminò non più di 50 effettivi della ZOB si salvarono. Alle 20:15 del 16 Maggio la
Sinagoga fu fatta saltare con cariche di dinamite. Le ultime 56.065 persone presenti nel Ghetto furono
catturate e deportate nei campi di sterminio. Nel Giugno 1943 Voskuijl subì un'operazione chirurgica
per un cancro allo stomaco; così fu assunto un altro capo magazziniere, Wilhelm Van Maaren (nato il
10.08.1885). Johannes Hendrik Voskuijl morirà a fine Novembre 1945. Gli americani e gli inglesi
sbarcarono in Sicilia il 10 Luglio. Circa 740 detenuti di Treblinka si ribellarono il 2 Agosto, presero le
armi e diedero fuoco alle baracche. Solo 70 riuscirono a sopravvivere alla spietata caccia delle SS e
delle guardie ucraine. Himmler ordinò che il campo di sterminio fosse rase al suolo e camuffato da
podere. Anche a Sobibór alcuni detenuti ebrei con l'appoggio di prigionieri sovietici prepararono una
rivolta. Il 14 Ottobre furono uccise undici SS e varie guardie ucraine, i detenuti poi scapparono in
massa. La metà dei seicento fuggitivi riuscì a scappare nonostante i campi minati e le mitragliatrici sulle
torrette. Solo in cinquanta poi sopravvissero alla guerra. Anche in questo caso Himmler ordinò di
smantellare il campo e piantarci alberi per mascherare il tutto. Quasi tutto il processo di sterminio

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passò ad Auschwitz-Birkenau poiché le truppe sovietiche avanzavano inesorabili da Est. Una
dichiarazione congiunta di Stalin, Roosevelt, Churchill stilata il 30 Ottobre durante la conferenza di
Mosca, dispose che << ... quegli ufficiali tedeschi e quei membri del partito Nazista che si siano resi
responsabili, direttamente o indirettamente, delle sopra citate atrocità verranno trasferiti nei Paesi
nei quali i loro atti abominevoli sono stati commessi, affinchépossano essere giudicati e puniti secondo
le leggi di quegli stessi Paesi. ... >>. Il 22 Dicembre 1943 Anne continuò a scrivere sul terzo diario
(struttura). Il 3 Gennaio 1944 l'Armata conquistò la città di Olevsk a soli 16 km dal confine sovietico-
polacco prebellico. L'ex frontiera fu superata fra il 5 e 6 Gennaio; il confine con la Prussia orientale
(Germania) era lontano 450 km. Il 17 Aprile Anne terminò il terzo diario ed iniziò il quarto che gli era
stato regalato da Margot (struttura). Il 4 Giugno Roma fu liberata dagli americani e dai partigiani. Il 6
Giugno le truppe alleate sbarcarono in Normandia (Francia). Dal 22 Giugno l'attacco sovietico (con un
rapporto di superiorità 6 a 1) dilagà nella Russia. Il 20 Luglio fu ordito un attentato alla vita di Hitler.
Una bomba a tempo venne posta sotto il tavolo delle mappe nel quartiere generale di Rastenburg
(Prussia). Alle 13:42 l'ordigno esplose, ma il pesante tavolo fece da scudo; così Hitler rimase solo
lievemente ferito. Quasi nessuno dei congiuranti sfuggì alla sua spietata vendetta. Il 22 Luglio con la
liberazione di Lublino fu creato il "Comitato di Liberazione Nazionale polacco" ( Polski Komitet
Wyzwolenia Narodowego). Il 24 Luglio le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento e
sterminio di Majdanek (posto in un quartiere di Lublino a circa 270 km da Oświęcim). Le SS non avevano
fatto in tempo a distruggere l'installazioni di sterminio. Solo il forno crematorio principale venne
danneggiato, ma non abbattuto. Nel campo, abbandonato dal 22 Luglio, i sovietici trovarono alcune
centinaia di superstiti. I 1000 prigionieri ancora abili furono costretti ad una Todesmarsch (marcia
della morte). Solo 681 persone arrivarono ad Auschwitz il 28 Luglio. L'Armata intanto respingeva
indietro i tedeschi lungo gli 800 km del fronte orientale. Il 29 Luglio alcune unità sovietiche
attraversarono la Vistola. Gli Alleati il 31 Luglio conquistarono Avarnches (Francia) e sfondarono le
linee difensive tedesche. Alle 17 locali del 1° Agosto, in codice "ora W" (da Warsaw o Wybuch,
esplosione), l'esercito clandestino anticomunista (l'AK:Armia Krajowa, Armata della Patria) diede inizio
alla liberazione di Varsavia. però quasi tutto l'esercito regolare polacco era stato liquidato su ordine di
Stalin dall'NKVD. Infatti la polizia politica sovietica dal 17.09.1939 (invasione sovietica della Polonia) al
22.06.1941 (invasione nazista dell'URSS) aveva ammazzato migliaia di soldati e ufficiali (vedi massacro
di Katyn). Stalin che riconosceva solo il Comitato di liberazione polacco di Lublino e non il governo in
esilio a Londra negò ogni aiuto ai rivoltosi. Ai bombardieri alleati fu proibito l'uso degli aeroporti
sovietici così l'Armata, che aveva percorso 700 km in cinque settimane, si fermò a soli di 20 km da
Varsavia. Per il dittatore russo una città distrutta e senza resistenza sarebbe stata più facile da
"liberare" e poi porre sotto il dominio sovietico. Lo scontro fra l'AK e le truppe tedesche fu impari: tre
divisioni di SS e brigate di ucraini-lettoni sterminarono la popolazione distruggendo interi quartieri. Gli
alleati si limitarono a sporadici lanci di viveri e armi, al massimo bombardarono i quartieri occupati dai
tedeschi. Intanto nella mattina del 4 Agosto arrivò una telefonata al reparto IV della GESTAPO,
sezione "ebrei" di Amsterdam. Era una voce olandese, probabilmente femminile, che fece delle
indicazioni precise: nel retro dell'edificio di Prinsengracht 263 c'erano ebrei. Dagli interrogatori
successivi non è mai stato chiarito la reale provenienza di questa fatale delazione. Nonostante che nella
città olandese fossero presenti non più di 200 militari tedeschi, il caporeparto delle SS Karl Josep
Silberbauer (1911?) s'incaricò di verificare la "segnalazione". Il suo era proprio uno scrupolo perchè

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dallo sbarco degli alleati in Normandia la polizia aveva sospeso le retate per scovare i clandestini. Alle
10:30 alcuni militi della Polizia (il servizio collaborazionista olandese) guidati da Silberbauer arrivarono
al Prinsengracht 263. Il capo magazziniere, Wilhelm Van Maaren, indicò dove erano gli uffici.
Silberbauer e tre collaboratori bloccarono Kugler, Miep Gies, "Bep" e Kleiman. Naturalmente gli uomini
dell'SD sapevano già tutto e Kugler non poté far finta di nulla; sotto la minaccia delle armi entrò
nell'anticamera e andò verso la libreria con i vecchi raccoglitori. Kugler dovette scostarla e il "rifugio
segreto" venne violato. I clandestini furono allineati al muro mani in alto. Le stanze vennero rovistate in
cerca di preziosi e gioielli. Alla fine rimasero in terra i diari, i quaderni e fogli sparsi. Intanto negli
uffici sottostanti l'SD teneva in custodia sia Kugler che Kleiman. "Bep" poté tornare a casa, Miep Gies
invece rimase. Fortunatamente Jan Gies, che era venuto a salutare la moglie, riuscì ad andarsene senza
farsi scoprire. Alle 13 gli otto ex clandestini, Kugler e Kleiman furono portati su un camion parcheggiato
in strada. Nel pomeriggio Miep e Jan Gies, Van Maaren, "Bep" si avventurano nell'alloggio ormai violato.
Senza leggere nulla Miep chiuse gli scritti di Anne in una scrivania e decise di tenerli lì finchè non fosse
tornata. Intanto le persone arrestate furono portate al quartiere generale dell'SD e lì interrogate. Il
loro destino era chiaro: gli ebrei a Westerbork ed i loro protettori al campo di Amersfoort. Il 7 Agosto
Miep Gies andò all'Euterpestraat, quartiere generale della GESTAPO. Si presentò a Silberbauer,
viennese come lei: la donna offrì denaro per la liberazione degli arrestati, ma il comandante rifiutò L'8
Agosto le famiglie Frank, Van Pels e il signor Fritz Pfeffer furono portati alla stazione di Amsterdam e
di lì a Westerbork. Nel famigerato "campo di transito" le otto persone furono segregate: infatti non
potevano stare con gli altri prigionieri perchè erano stati arrestati da clandestini. Per loro si aprì la
baracca punitiva 67: Edith, Anne, Margot e Auguste nella sezione femminile; Otto, Hermann, Peter e
Fritz nella sezione maschile. Alle 7 del 25 Agosto le divisioni francesi e americani entrarono a Parigi,
alle 15:15 la guarnigione tedesca si arrese. Il 29 Agosto le forze americane erano a 180 km dal confine
occidentale tedesco. La città Vecchia di Varsavia capitolò il 31 Agosto; lo stesso giorno gli americani
superarono il fiume Mosa a meno di 100 km dalla Germania. Ad inizio Settembre un convoglio era fermo
in un binario del campo di Westerbork. Dal 15 Luglio 1942 erano partiti 100 treni: diciannove con 34.313
deportati verso Sobibor ; sei per Theresienstadt-Terezín ; otto per Bergen-Belsen (un campo di
concentramento nei pressi di Hannover in Germania) e sessantasette per Auschwitz-Oświęcim. Il
pomeriggio del 2 Settembre arrivò una comunicazione semplice e lapidaria: le 1019 persone in elenco
sarebbero partite il giorno dopo "verso Est". Lo stesso giorno forze inglesi attraversarono il confine
belga. Nell'elenco erano indicati i nomi di 498 uomini, 442 donne 72 bambini/e sotto i 15 anni. Anche i
nomi degli otto ex clandestini erano inclusi nell'elenco. All'alba del 3 Settembre 1019 persone
lasciarono le baracche. Il convoglio sui binari era formato da carri per il trasporto del bestiame; due
grate minuscole per vagone, un po' di paglia sul pavimento e due secchi per una media di 70 persone a
vagone. Il 4 Settembre le truppe alleate liberarono Bruxelles (150 km da Westerbork). Anche "Hello"
Silberberg, l'amico che Anne vide per l'ultima volta il 05.07.1942, poté festeggiare la liberazione in una
cittadina nei pressi di Bruxelles. Sempre il 4 Settembre da Westerbork partì il 102° convoglio,
destinazione: Theresienstadt-Terezín. In totale furono 4.771 i deportati al campo ceco dal 15.07.1942.
Intanto la notte del 5 Settembre il 101° convoglio arrivò al capolinea: la Bahn Rampe di Birkenau. Da
Maggio per accelerare lo sterminio degli ebrei ungheresi era stata costruito un prolungamento che
andava dallo scalo merci della stazione di Oświęcim (dove c'era già la Juden Rampe) fin dentro il campo
di Birkenau. La selezione poteva così avvenire a poche centinaia di metri dalle camere a gas e dai forni

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crematori. Quel 3 Settembre l'arbitro del destino era l'SS Joseph Mengele. L'ufficiale medico come al
solito agì con velocità ed impassibilità. Di regola a sinistra andavano: i bambini sotto i 15 anni, le
persone sopra i 40 anni, chi sembrava debole o malato. In media l'85% degli arrivi faceva qualche
centinaio di metri a piedi, scendeva le scale e arrivava alle "sale docce". Nessuno degli otto ex
clandestini fu selezionato per le camera a gas. Infatti la mancanza di manodopera imponeva di
"risparmiare" sia le persone molto giovani (come Anne - che sembrava più grande dei suoi 15 anni), sia le
persone ormai ultracinquantenni (come Otto, il signor Van Pels, Fritz Pfeffer). Comunque delle 1019
persone arrivate, ne furono "ammesse" 470 (258 uomini e 252 donne); le restanti 549 furono uccise il
giorno stesso. Gli uomini vennero destinati alle baracche di quarantena del campo principale
(Stammlager) di Auschwitz. Come prassi riceverono un tatuaggio indelebile sul proprio braccio: da "B-
9108" a "B-9365" (Otto ebbe l'"B-9174"). Anche le donne furono tatuate e trasferite alle baracche di
quarantena del campo femminile (Frauenlager) di Birkenau. Poi furono sistemate nel Frauenblock
(blocco femminile) numero 29. Le prigioniere dovevano sopravvivere a tre SS particolarmente spietate:
il comandante di Birkenau, Josef Kramer (nato il 10.11.1906 a Monaco), la vice comandante Maria
Mandel (nata il 10.01.1912 a Munzkirchen - Austria) e Mengele. Nel pomeriggio dell'11 Settembre i
primi soldati americani misero piede su terra tedesca: a Treviri. Il 14 Settembre le truppe sovietiche
conquistarono il sobborgo Praga a soli 5 km dal centro di Varsavia. Ma l'ordine di Stalin era chiaro: la
Vistola non doveva essere superata. Il 15 Settembre da Westerbork partì il 103° ed ultimo convoglio
con destinazione Bergen-Belsen. In totale furono 3.372 i deportati verso il campo tedesco dal
15.07.1942. Nei sessantotto "trasporti" diretti ad Auschwitz-Birkenau erano stati "trasferite" 54.930
"unità quot;. In totale ad Westerbork dal 15.07.1942 al 13.09.1944 "transitarono" 97.776 persone (il
"censimento" del Gennaio 1941 aveva registrato 140.552 ebrei olandesi). Il 18 Settembre Kleiman fu
rilasciato dal campo di Amersfoort. La Croce Internazionale si era impegnata perchè l'uomo soffriva di
gravi problemi allo stomaco. Tornato ad Amsterdam Kleimain continuò ad occuparsi dell'Opteka. I
bombardieri alleati intanto colpivano le installazioni industriali di Monowitz, ma lasciavano indenne
Birkenau. Il 2 Ottobre l'AK si arrese all'esercito tedesco. Nella rivolta di Varsavia, dei 46.700 uomini e
donne dell'esercito patriottico polacco ne morirono 16 mila. Altri 12 mila si arresero e furono poi
deportati. Ormai Varsavia era una città fantasma: rimanevano meno di 34.000 persone; circa 166 mila
civili erano periti nella rivolta e ben 300 mila furono poi deportati. Dei 375.000 ebrei computati a
Varsavia nel 1939, forse rimanevano 2 mila. Il 7 Ottobre i 663 prigionieri del dodicesimo
Sonderkommando decisero di anticipare il piano di ribellione e fuga, che stavano preparando da Giugno.
Infatti le SS avevano deciso di liquidarli: ormai erano dei Geheimnisträger (portatori di segreti). I
membri del Sonderkommando al crematorio IV riuscirono a prendere in mano la situazione: cacciarono
le guardie, fecero esplodere il forno crematorio ed uccisero un detenuto criminale tedesco. Le SS
scapparono, ma poi tornarono con una mezza compagnia ed iniziarono a sparare e sguinzagliare cani
poliziotto. Sentita l'esplosione, anche il Sonderkommando al crematorio II prese l'iniziativa: gettarono
un SS ed un Oberkapo tedesco vivi in un forno e pestarono a morte una guardia. Poi aprirono varchi nel
reticolato e scapparono nei boschi circostanti. Purtroppo le SS riuscirono a isolare il crematorio III e
soffocarono la rivolta al crematorio IV. Subito dopo si gettarono all'inseguimento dei fuggiaschi, che
erroneamente erano scappati verso il sotto-campo di Rajsko e non verso la Vistola a Nord-Est. La
maggior parte dei prigionieri fu intrappolata in un granaio, che le SS incendiarono. Nessuno dei 250
fuggiaschi, fra cui gli organizzatori della rivolta, sopravvisse. Tutti i cadaveri furono riportati nel

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cortile del crematorio IV, ma ne mancava ancora 12... Le guardia stavano per lanciarsi alla loro caccia,
però sopraggiunse un allarme aereo. Le SS rimandarono la faccenda, ma prima spararono a tutti i
membri rimasti dei Sonderkommando del Crematorio II e IV. I dodici fuggitivi furono trovati in una
costruzione sull'altra sponda della Vistola e vennero uccisi sul posto. Nella ribellione le perdite per le
SS furono di tre morti e dodici feriti. Sempre in Ottobre si svolsero una serie di selezioni nei campi
del complesso di Auschwitz. Hermann Van Pels fu selezionato e morì in una camera a gas probabilmente
all'inizio del mese. Il 20 Ottobre le truppe sovietiche e le forze partigiane di Tito liberarono Belgrado.
Il 21 Ottobre la città tedesca di Aquisgrana si arrese agli Alleati. Nonostante la loro schiacciante
differenza in termini di uomini e materiale bellico (100 carri armati e 600 aerei tedeschi contro 2000 e
più di 14 mila degli Alleati), il fronte di guerra nell'Europa occidentale si stabilizzò sui fiumi Reno e
Schelda (Belgio). Il 28 Ottobre da Birkenau partì un convoglio di evacuazione con 1308 detenute,
destinazione: Bergen-Belsen. Anne, Margot erano su quel convoglio; Edith non poté seguirle. Sempre
nello stesso mese Fritz Pfeffer fu trasferito nel campo di concentramento di Neuengamme, nei pressi
di Amburgo. Il 22 Ottobre l'Armata venne fermata a Insterburg, a soli 70 km dalla Die Wolfsschanze
("Tana del Lupo"), quartier generale di rifugio di Hitler nella Prussia orientale. Dal 2 Novembre le
gassazioni furono sospese, i deportati di un convoglio arrivato il 3 Novembre furono direttamente
ammessi al campo. Se le selezioni sulla banchina e le gassazioni terminarono, naturalmente le uccisioni,
le violenze, le sofferenze dei prigionieri continuarono. Il 3 Novembre Anne e Margot arrivarono alla
stazione di Celle. Insieme alle compagne di sventura, si fecero 7 km a piedi nel gelo per arrivare al
lager di Bergen-Belsen. Nel campo, concepito per 7000 prigionieri, dall'Agosto 1944 non c'era più
spazio nelle baracche. Per i nuovi arrivati furono eretti dei tendoni fissati al terreno argilloso. Il 7
Novembre una violenta tempesta autunnale spazzò l'area di Bergen-Belsen. Alcuni tendoni, fra cui
quello occupato dalle sorelle Frank, furono strappati via. L'autorità del campo decisero di spostare le
prigioniere dei tendoni distrutti in alcune piccole baracche separate dalle altre con del filo spinato. Alle
14 del 17 Novembre i 198 rimasti dell'intero Sonderkommando furono gasati nel crematorio II. Il 24
Novembre un convoglio trasportò anche la signora Van Pels a Bergen-Belsen. Il 26 Novembre Himmler
ordinò di smantellare i crematori II e III; il numero V rimase in funzione per incenerire i prigionieri
morti. Il 30 Novembre Maria Mandel terminò il suo "incarico" nel campo di Birkenau e venne trasferita
in un sottocampo di Dachau. Nei suoi due anni di permanenza ad Auschwitz per crudeltà e sadismo fu
soprannominata "La Bestia". In particolare era lugubremente noto il suo zelo nella selezioni di donne e
bambini. Il 2 Dicembre anche Josef Kramer fu trasferito: a Bergen-Belsen e ne assunse il comando così
l'SS portò i suoi metodi brutali e spietati nel campo di concentramento tedesco, dove le condizioni di
prigionia erano relativamente sopportabili. In poco tempo Kramer divenne tristemente noto come la
"belva di Belsen". Al 02.12.1944 il lager tedesco contava 15.257 prigionieri. Fritz Pfeffer morì il 20
Dicembre 1944. Edith Frank per il dolore, la fame, gli stenti si spense nell'infermeria di Birkenau il 6
Gennaio 1945. Con il sopraggiungere inesorabile delle truppe sovietiche, il complesso di Auschwitz
dovette essere evacuato. I prigionieri ancora in grado di camminare furono costretti alle cosiddette
"marce della morte" (per farsi un'idea vedi la mappa relativa alla liberazione dei lager nazisti). Otto
Frank era troppo debole e fu abbandonato nell'infermeria dello Stammlager. Invece Peter Van Pels era
ancora in forze e lasciò Auschwitz il 16 Gennaio. Praticamente senza cibo, in un freddo glaciale e con la
continua minaccia di essere abbattuti se non avessero tenuto il passo, Peter insieme a migliaio di
prigionieri, raggiunse Wodzislaw (100 km da Oświęcim). Finalmente il 17 Gennaio l'Armata sferrò

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l'attacco decisivo in Alta Slesia: Varsavia (circa 275 km a Sud-Est di Oświęcim) fu liberata. Ma ormai
la città era stata letteralmente rasa al suolo, l'85% delle costruzioni era stato distrutto o bruciato. A
Varsavia erano rimasti non più di 5.000 superstiti (all'occupazione nazista del 01.10.1939 gli abitanti
erano 1,3 milioni). La sera dello stesso giorno l'esercito sovietico aveva liberato anche Cracovia (circa
55 km ad Ovest di Oświęcim). Il 20 Gennaio Heinrich Schmauser (Saale, 18.01.1890 / URSS?,
31?.12.1945), comandante delle SS in Slesia, diede un preciso ordine al capo dell'ufficio di liquidazione
del complesso di Auschwitz, Franz Kraus. Tutti i prigionieri rimasti nello Stammlager e Birkenau
dovevano essere eliminati. Il 24 Gennaio un reparto guidato da Kraus entrò nel campo di Birkenau e
sparò a tre detenuti, poi le SS fuggirono. Libiąż (distante solo 14 km da Oświęcim) venne liberata dai
sovietici il 25 Gennaio. Proprio quel giorno, un reparto comandato da Franz Kraus entrò nello
Stammlager. Quando i prigionieri erano già stati allineati per la fucilazione, le SS furono richiamate da
altri reparti in fuga. Infatti l'Armata era troppo vicina e c'era il serio rischio di un accerchiamento.
Sempre il 25 Gennaio Peter fu trasferito da Wodzislaw a Mauthausen. Il 26 Gennaio una squadra di SS,
forse comandata da Mengele, fece esplodere con la dinamite il crematorio V. Nel pomeriggio del 27
Gennaio le truppe sovietiche liberarono anche lo Stammlager (Auschwitz I). Otto era uno dei 1200
prigionieri trovati vivi nell'infermeria del "campo grande". Il 29 Gennaio l'Armata superò il vecchio
confine polacco-tedesco del 1939 a soli 77 km da Berlino. Le truppe sovietiche, in attesa di sferrare
l'attacco finale, si concentrarono nella liberazione di Budapest, Vienna, Breslavia (Prussia orientale). Il
1° Febbraio la popolazione a Bergen-Belsen salì a circa 22.000 prigionieri. Il 6 Febbraio un convoglio
portò la signora Van Pels verso il campo di concentramento di Buchenwald. Intanto il comandante di
Bergen-Belsen non faceva nulla di fronte alle migliaia di prigionieri che giungevano da altri lager
evacuati. accettò quella situazione come un'incomprensibile ed inevitabile realtà della guerra. Il 13
Febbraio Budapest si arrese ai sovietici. Il 20 Febbraio la 1ª armata canadese si attestò all'altezza di
Gennep (300 km da Bergen-Belsen). Il 25 Febbraio la stessa armata raggiunse Weeze (291 km dal lager
tedesco). Intanto a Bergen-Belsen il cibo scarseggiava, le migliaia di detenuti erano costrette a vivere
in condizioni igieniche disastrose. Alla fine i topi ed i pidocchi scatenarono la catastrofe: si sviluppò
un'inarrestabile epidemia di tifo che colpì migliaia di persone. Anche Margot ed Anne si ammalarono fra
la fine di Febbraio e l'inizio di Marzo. Prima morì Margot, poi dopo qualche giorno si spense anche Anne.
La data probabile di morte è ritenuta il 12 Marzo; altre fonti ipotizzano il 31. Il 1° Marzo la popolazione
del campo di concentramento tedesco arrivò a toccare i 41.520 prigionieri. Nel solo mese di Marzo si
stimò che lì morirono 18.168 persone. Il 5 Marzo Otto, ormai ristabilito, lasciò Oświęcim; poi in treno
passò in vari campi polacchi. In uno di questi viaggi su rotaia conobbe una reduce di Auschwitz, Elfriede
"Fritzi" Geiringer-Markovits (nata nel 1905 a Vienna). La donna aveva perso il marito ed un figlio ad
Auschwitz. Fu l'altra figlia sopravvissuta, Eva, a spingere la madre nel conoscere Otto. Sempre il 5
Marzo la terza armata corazzata inglese conquisto Colonia (294 km da Bergen-Belsen). Il 6 Marzo la
Resistenza olandese assaltò un autocarro nei pressi di Doorn, per caso fu coinvolta la macchina con
Hans Albin Rauter. L'ufficiale delle SS rimase gravemente ferito, l'autista e l'attendente morirono.
Per rappresaglia i tedeschi fucilarono 263 prigionieri rinchiusi nelle prigioni olandesi. Il 10 Marzo le
truppe alleate superarono il Reno a Remangen (352 km da Bergen-Belsen). Il 28 Marzo Victor Kugler,
dopo essere transitatp per vari campi, si trovava in una colonna di prigionieri diretti in Germania. Per
sua fortuna un bombardamento inglese ruppe le file. Kugler riuscì a scappare e raggiunse dopo due
settimane la moglie Laura a Hilversum (Olanda). Lì Kugler rimase nascosto fino al 7 Maggio, giorno in cui

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le truppe canadesi entrarono nei Paesi Bassi. Dal 4 al 13 Aprile arrivarono a Bergen-Belsen ben 28.000
nuovi prigionieri. Il 9 Aprile la signora Van Pels fu trasferita da Buchenwald al ghetto-lager di
Theresienstadt-Terezín. Solo due giorni dopo gli stessi prigionieri liberarono Buchenwald. Si ritiene
che Auguste Van Pels sia morta fra il 9 Aprile e l'8 Maggio (giorno in cui le truppe sovietiche liberarono
Terezín). La donna potrebbe essere anche sopravvissuta, ma aveva già patito la prigionia in quattro
lager. Il 12 Aprile le truppe canadesi liberarono il campo di Westerbork. Al loro arrivo c'erano 876
prigionieri (di cui 569 olandesi). Si ritiene che delle circa 107.000 persone "transitate" per
Westerbork, solo 5.000 sono poi sopravvissute. Il 13 Aprile a Vienna (133 km da Mauthausen), ormai
abbandonata dai tedeschi, fecero ingresso le truppe sovietiche provenienti dall'Ungheria. Il 15 Aprile
gli inglesi arrivarono a Bergen-Belsen e trovarono circa 60.000 prigionieri in condizioni spaventose. Il
comandante Josef Kramer fu subito tratto in arresto. Il 17 Aprile arrivarono anche l'unità mediche,
nonostante i loro sforzi entro il mese morirono 9000 persone e altre 4000 vite si spensero entro
Maggio. I corpi di Anne e Margot quasi sicuramente sono nelle fosse comuni scavate dal 18 Aprile.
Infatti le condizioni igieniche spaventose obbligarono una sepoltura senza tentare alcun
riconoscimento. I militari inglesi imposero alle ottanta SS rimaste di recuperare e inumare i resti dei
10.000 corpi insepolti. Agli improvvisati necrofori non venne concesso l'uso né di guanti e né di
maschere di protezione. Successivamente circa venti SS moriranno anche loro di tifo. L'armate dei
generali Żukov (da Est) e Koniev (da Sud) e Rokossovsky (da Ovest) il 16 Aprile si schierarono contro
Berlino. Il 20 Aprile l'artiglieria russa iniziò un bombardamento serrato da Marzahn, 12 km dal centro
della capitale tedesca. Il 22 Aprile due rappresentanti svizzeri del Comitato internazione della Croce
Rossa con autocarri di cibo arrivarono a Mauthausen. L'autorità tedesche concessero di riportare con
sì 817 deportati francesi, belgi e olandesi. La mattina del 25 Aprile i due fronti (la 69ª divisione
statunitense e la 58ª divisione sovietica "Guardia") si incontrarono a Torgau, un paesino sul fiume Elba;
praticamente la Germania era spaccata in due. Alle 15:30 del 30 Aprile Hitler si suicidò con un colpo di
pistola nel Führerbunker della Cancelleria. Alle 22:50 tre ufficiali issarono la bandiera sulla vicina
statua equestre rappresentante la Germania in trionfo. Il 2 Maggio le truppe statunitensi guidate da
Patton raggiunsero il fiume Inn nei pressi di Passau (88 km da Mauthausen). Alle 18:20 del 4 Maggio le
forze armate tedesche presenti in Olanda firmarono la resa incondizionata. Le SS di stanza a
Mauthausen progettarono di eliminare tutti i ventimila prigionieri nelle camere a gas (capaci di uccidere
ed incenerire 1.100 persone il giorno). Fortunosamente, alle 12 del 5 Maggio, due autoblindi del 41°
squadrone di ricognizione composto da 23 soldati fecero ingresso nel campo principale di Mauthausen. I
nazisti pensando che fosse arrivato l'intero esercito si arresero subito; l'11ª Divisione corazzata della
3ª Armata arrivò solo il giorno seguente. Peter Van Pels forse però in una Todesmarsch il 5 Maggio;
comunque le circostanze della sua morte non sono note. Secondo altre fonti sarebbe deceduto il 2
Maggio, tre giorni prima della liberazione. Alle 02:31 locali del 7 Maggio a Reims il generale Jodl
(1890 / Norimberga, 16.10.1946) firmò la bedingungslose kapitulation (resa incondizionata) con gli
Alleati. L'8 Maggio un incrociatore canadese, mentre navigava al largo delle coste olandesi, fermò una
motovedetta con bandiera della Croce Rossa. Sotto il ponte fu trovato nascosto Arthur Seyss-Inquart,
che intendeva raggiungere la Norvegia. Alle 00:01 del 9 Maggio terminò ufficialmente la Seconda
guerra mondiale in Europa. L'11 Maggio Hans Rauter venne arrestato dalla polizia militare inglese
mentre si trovava a Eutin (una città tedesca vicino alla Danimarca). Heinrich Himmler fu bloccato dagli
inglesi il 22 Maggio a Barnstedt vicino Amburgo. L'ex comandante delle SS si uccise con il cianuro la

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sera del giorno dopo mentre era sottoposto ad una visita medica nel campo di prigionia 031, presso
Lüneburg. Otto tornò ad Amsterdam il 3 Giugno, Miep Gies il 18 (o 19) Luglio seguenti gli consegnò
l'album a quadretti rossi e verdi (primo diario), i quaderni e le 327 pagine di carta veline scritte da
Anne. Il 10 Agosto la polizia militare americana arrestò Maria Mandel nella sua città natale dove aveva
riparato da Maggio. Per il momento rimase sotto custodia alleata per poi essere estradata in Polonia. Il
24 Ottobre, Otto apprese della morte delle figlie a Bergen-Belsen. Era rimasto solo lui: sapeva già da
Marzo che pure la moglie Edith era morta. Per la cronaca, di quel trasporto partito da Westerbork il
03.09.1944 erano tornati in 127 (45 uomini e 82 donne). Il 17 Novembre un Tribunale Militare inglese
ritenne Josef Kramer e altre 10 persone (3 donne) colpevoli dei due capi di imputazione: 1) crimini
commessi a Bergen-Belsen ; 2) crimini commessi nel periodo in cui erano a Birkenau. Solo a titolo di
cronaca, la condannata più giovane aveva poco più di 22 anni (era nata il 07.10.1923). Ma si era
macchiata di così tanti crimini a Birkenau (Marzo 1943-Gennaio 1945) e Bergen-Belsen (Marzo-15
Aprile 1945) che venne ritenuta colpevole di entrambi i capi d'accusa. Irma Grese fu la prima dei
condannati ad essere impiccata, erano le 09:34 del 12 Dicembre 1945. Josef Kramer fu impiccato nella
prigione di Hamlin il giorno dopo. Il 22 Gennaio 1946 l'autorità polacche crearono il Supremo Tribunale
del Popolo (Komitet Wyzwolenia Narodowego) con lo scopo di processare oltre 5.000 "criminali nazisti"
(di cui circa 1800 estradati da altri paesi). Alle 23 dell'11 Marzo Rudolf Höss fu arrestato dalla polizia
militare inglese in una fattoria di Flensberg (Germania). La sua fiala di veleno gli si era rotta due giorni
prima. Nel pomeriggio del 1° Ottobre il Tribunale Militare Internazionale comunicò le sentenze ai
ventidue imputati: Arthur Seyss-Inquart, colpevole di tre dei quattro capi d'imputazione
(progettazione, provocazione e svolgimento di una guerra d'aggressione ; crimini e violazioni contro il
diritto bellico ; crimini contro l'umanità venne condannato a morte. Altri undici imputati ebbero la
stessa sentenza, anche Bormann fu condannato in contumacia nonostante ci fossero prove evidenti della
sua suicidio avvenuto la notte del 2 Maggio 1945 presso la stazione di Lehrt. Quasi tutti i condannati
presentarono appello alla Commissione Alleata di Controllo, l'unica autorità militare in grado di ridurre
e commutare le sentenze. Alle 11 del 9 Ottobre la Commissione si riunì a Berlino e in due ore decise di
rigettare tutti gli appelli. Göring si uccise in cella alle 23 del 15 Ottobre ingerendo una capsula di
cianuro. Dalle 00:15 del 16 Ottobre il comandante della prigione annessa al tribunale comunicò ai
condannati che il loro ricorso era stato respinto; quindi le sentenze del TMI erano confermate. Quando
alle 02:38:30 Arthur Seyss-Inquart entrò nella palestra della prigione dove c'erano le forche, nove
condannati erano già stati impiccati. La sua esecuzione avvenne alle alle 02:45 e fu l'ultima. Dall'11 al 29
Marzo 1947 il Supremo Tribunale del Popolo di Varsavia processò l'ex comandante di Auschwitz, Rudolf
Höss. Il 2 Aprile venne emessa la sentenza: impiccagione. Höss fu giustiziato davanti al crematorio
dello Stammlager il successivo 16 Aprile. Il patibolo non sarà più usato ed è tuttora lì. Otto Frank
decise di pubblicare ciò che aveva scritto la figlia dal 12.06.1942 al 01.08.1944 (LINK). Così riorganizzò
i suoi scritti secondo la propria coscienza. Il 25 Giugno uscì la prima edizione olandese di "Her
Achterhuis" (Il Retrocasa, titolo che aveva pensato a suo tempo Anne). Il 22 Dicembre 1947 al termine
del cosiddetto "processo di Auschwitz", tenuto dal Supermo Tribunale del Popolo di Cracovia, furono
condannati a morte 21 su 33 imputati: Franz Kraus e Maria Mandel erano fra questi. Il 24 Gennaio
1948, alle 07:09 locali Maria Mandel e tre condannati salirono sulla forca allestita nella prigione di
Montelupich a Cracovia. Prima furono impiccati i maschi, poi toccò a lei; la morte dopo un lento
soffocamento fu dichiarata alle 07:24. Nel Gennaio-Marzo 1948 la polizia olandese condusse

21
un'inchiesta su chi aveva tradito gli otto clandestini. Furono interrogati quasi tutti i protagonisti di
quella storia, solo la posizione dell'ex capo magazziniere Van Maaren era sospetta. In mancanza di
prove le indagini vennero archiviate "con riserva". Il 4 Maggio 1948 una speciale corte di giustizia
olandese condannò l'ex capo delle SS per i Paesi Bassi, Hans Albin Reuter, alla pena capitale. La
richiesta di grazia presentata da Reuter fu respinta il 25 Marzo 1949. L'esecuzione della sentenza
avvenne il giorno stesso. Reuter fu fucilato nelle dune intorno la prigione di Scheveningen. La prima
edizione inglese di "Her Achterhuis" comparve nel 1952 con il titolo "The diary of a young girl" (Il
diario di una ragazzina). Otto si sposò con Elfriede "Fritzi" Geiringer-Markovits il 10 Novembre 1953, i
due andarono ad abitare in Svizzera. Nel 1954 la Croce olandese dichiarò la morte ufficiale di Anne e
Margot Frak per tifo a Bergen-Belsen. Qualche anno dopo fu costruita una tomba a ricordo delle due
sorelle su una delle fosse comuni. Nel Gennaio 1956 l'ex nascondiglio dei Frank, l'edificio ormai cadente
di Prinsengracht 263, rischiava la demolizione. Il 3 Maggio 1957 Otto ed un gruppo d'olandesi
fondarono la Anne Frank Stiching per conservare l'edificio e renderlo visitabile al pubblico. Johannes
Kleiman rilevò la ditta di Otto e morì sul proprio posto di lavoro il 30 Gennaio 1959 all'età di 63 anni. Il
3 Maggio 1960 fu inaugurato il museo "Casa di Anne Frank" e l'istituto giovanile della Fondazione "Anne
Frank". Questo centro di cui Otto era il presidente, mirava (e mira) alla promozione dei contatti fra i
giovani di nazionalità e religione diverse per prevenire l'intolleranza e la discriminazione. L'11 Maggio
1960 gli agenti del Mossad (il servizio segreto israeliano) rapirono Adolf Eichmann a Buenos Aires. Il
principale artefice dello Olocausto/Shoah fu processato da un tribunale a Gerusalemme a partire dal 10
Aprile 1961. Alle 08:21 del successivo 11 Dicembre tre giudici emisero la sentenza: colpevole dei
quindici capi d'accusa e quindi condannato all'impiccagione. Alle 23:58 locali del 31 Maggio 1962
Eichmann fu impiccato nella prigione di Ramleh (Tel Aviv). Sarà l'unica condanna a morte eseguita nella
storia dello stato d'Israele. Il 24 Gennaio 1963 Otto e "Fritzi" Frank istituirono l'Anne Frank Funds
(FDD) una fondazione con sede a Basilea. A Settembre, Simon Wiesenthal (nato il 31.12.1908 a Buczacz
- Polonia), scampato a tredici lager fra cui l'ultimo di Mauthausen, scovò Karl Josep Silberbauer. L'ex
nazista era ritornato a Vienna nell'Aprile 1945. Malgrado il suo passato, Silberbauer venne reintegrato
nella polizia dal 1954. Otto Frank sapeva già tutto ma non nutriva propositi di vendetta. Il 4 Ottobre
1963 Silberbauer fu sospeso dal servizio e venne avviato un procedimento disciplinare. Nel 1965 tale
procedimento fu archiviato e la sospensione dal servizio annullata. però il capo della polizia viennese
fece ricorso. Infine la commissione disciplinare confermò l'annullamento della sospensione. La
testimonianza di Otto fu determinante: l'ex SS quel 05.08.1944 aveva trattato i clandestini "dall'alto
al basso" mantenendo sempre un comportamento corretto. Poco dopo Silberbauer riprese il suo lavoro
in polizia, cioè la classificazione delle impronte e foto segnaletiche. L'indagine su Silberbauer indusse la
polizia olandese a riaprire il caso del tradimento agli otto clandestini. Furono così di nuovo interrogati i
protagonisti di quella vicenda. "Bep" Voskuijl ribadì i suoi sospetti su Lammert Hartog e la moglie Lena
(rispettivamente magazziniere e donna delle pulizie all'Opteka nell'Agosto 1944). La polizia negli
interrogatori del Febbraio-Marzo 1948 non aveva trovato particolari degni di nota. L'autorità
giudiziarie si proposero di interrogare di nuovo i due coniugi. Ma non fu materialmente possibile:
Lammert Hartog era morto il 6 Marzo 1959 all'età di 64 anni, mentre la moglie Lena se ne era andata il
10 Giugno 1963 all'età di 65 anni. "Bep" fu interrogata solo sul sospettato di sempre, l'ex capo
magazziniere Van Maaren. Questi ribadì che con il tradimento non centrava nulla; anzi in quei giorni era
molto preoccupato sia i furti nel magazzino (di cui forse era implicato) che per la posizione di suo figlio

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(nascosto per evitare di essere deportato in Germania per il lavoro coatto). In seguito fu appurato che
Van Maaren non era mai stato affiliato al partito nazista olandese. Il 4 Novembre 1964 la polizia
archiviò nuovamente il caso. A questo LINK c'è un documento in inglese (203 KB) che cerca di far luce
sul tradimento degli otto clandestini. Wilhelm Gerardus Van Maaren morì il 28.11.1971 professando
sempre la sua innocenza (probabile). Silberbauer lo seguì l'anno dopo senza alcun clamore. Jan e Miep
Gies, Victor Kugler ricevettero nel 1973 il titolo di "Giusti fra le Nazioni" dallo Yad Vashem. Il 7
Febbraio 1979 Joseph Mengele morì improvvisamente all'età di quasi 68 anni; mentre nuotava
nell'Atlantico a Enseada da Bertioga (40 km a 40 km a sud di São Paulo - San Paolo del Brasile) ebbe un
malore ed annegò Mengele non comparve mai davanti alla giustizia per rispondere dei suoi crimini (vedi
qui). Approssimandosi alla fine della sua vita, Otto consegnò gli originali dei diari all'AFF. Infatti era
necessario fugare i dubbi sulla loro autenticità (vedi questo LINK). Il 19 Agosto 1980 Otto Frank si
spense a Birsfelden (Svizzera). Così il copyright sui diari di Anne e tutti i diritti andarono all'AFF. Lo
Stato dei Paesi Bassi sottopose gli scritti ad un'accurata analisi scientifica. Il risultato fu che
erano/sono assolutamente autentici. Victor Gustav Kugler si spense a Toronto il 16 Dicembre 1981
all'età di 81 anni. Elisabeth "Bep" Voskuijl morì improvvisamente ad Amsterdam il 6 Maggio 1983 all'età
di 64 anni. Nel 1987 Miep Gies scrisse un'autobiografia che uscì in USA, poi in Olanda ed in Italia. Il 22
Febbraio 1989 il governo olandese decise di rilasciare Ferdinald Aus der Fünten. L'ex caporeparto delle
SS era detenuto nella prigione di Breda dal 1946 in seguito ad un processo che l'aveva condannato
all'ergastolo. L'anziano ex ergastolano morì il successivo 20 Aprile all'età di 89 anni. Il "Diario" nella
sua versione integrale e definitiva uscì in Olanda nel 1991. Jan Gies morì il 26 Gennaio 1993 ad
Amsterdam all'età di 88 anni. Il 25 Marzo 1996 a Los Angeles Miep Gies e il regista Jon Blair
ricevettero il premio Oscar® per il film documentario "Anne Frank Remembered". Nell'Ottobre 1998
all'età di 93 anni morì anche Elfriede "Fritzi" Geiringer-Markovits. Nel 2002 una ricercatrice inglese
che abita ad Amsterdam, Carol Ann Lee, pubblicò un libro che dava un probabile nome a chi aveva
tradito gli otto onderduiker. Il presunto colpevole veniva indicato in Anton "Tonny" Ahlers (nato il
29.12.1917). Costui era simpatizzante dell'NSB, aveva una fedina penale non immacolata, "vendeva"
informazioni ed amava essere al centro dell'attenzione. Inoltre, particolare non da poco, era stato un
socio d'affari di Otto. Secondo l'autrice del libro, prima lo ricattò e poi lo tradì Ahlers allora aveva
problemi finanziari e 40 x 8 fiorini potevano essere una soluzione... Purtroppo Anton "Tonny" Ahlers
non poté dire molto a riguardo: era passato a miglior vita il 4 Agosto 2000. L'ipotesi della ricercatrice
inglese è stata molto criticata specie dall'Ufficio olandese della documentazione sulla guerra. Otto
Frank aveva più volte scagionato Ahlers dall'accusa di essere il traditore. Dei protagonisti della storia
di Anne Frank e del suo diario resta in vita solo Miep Gies. Tuttora vive ad Amsterdam sempre lucida,
ma senza aiuti. Recentemente più della metà del parlamento olandese ha chiesto l'assegnazione della
cittadinanza postuma ad Anne Frank. Infatti la ragazza, pur scrivendo e parlando in olandese, non ebbe
mai la cittadinanza del suo paese adottivo. Al momento il ministro dell'immigrazione olandese nega
questa possibilità non è legale e aprirebbe un precedente "pericoloso". Quindi Anne Frank non può
essere nominata personaggio simbolo dell'Olanda per il semplice fatto che non aveva (e non ha anche se
morta) la cittadinanza olandese. Simon Wiesenthal è morto nel sonno nella sua casa di Vienna il 19
Settembre 2005 all'età di 96 anni. In quasi sessant'anni d'attività aveva assicurato alla giustizia circa
1.100 ex nazisti nascosti o in fuga. Ottanta lettere che Otto Frank scrisse dal 30 Aprile all'11
Dicembre 1941 a parenti, amici, funzionari europei e americani per far fuggire la famiglia in America

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sono state rese note il 14 Febbraio 2007 all'Institute for Jewish Research. Nel 2004 una giovane
ricercatrice (archivista volontaria), Estelle Gunz, scoprì nella sterminata biblioteca di circa 360.000
libri in dodici lingue e migliaia di documenti quell'ottantina di lettere. Naturalmente nessuna delle
persone interpellate rispose agli appelli di Otto; fra l'altro l'uomo non ne parlò mai pubblicamente.

AGOSTO
« Non preoccupatevi, la pistola è scarica.. »
TERRY ALAN KATH (1946/1978)
Chitarrista e cantante, 23.01.1978
Alla fine di una festa tenuta a casa di un amico, il chitarrista era sicuramente ubriaco e probabilmente

sotto l'effetto di droghe. Dato che era pure un fanatico di armi, Kath stava "giocando" stile cowboy

con una calibro 38. Il proprietario della pistola, il suo amico, gli disse di smettere perchè era

pericoloso. Kath sapeva che la calibro 38 era scarica, se la mise alla testa, premette il grilletto e

naturalmente non successe nulla. Ma poi prese in mano anche una 9 mm automatica, sempre di proprietà

dell'amico. A questo punto le persone presenti, compresa la moglie di Kath, gli urlano di fermarsi.

L'uomo in effetti mise la sicura, ma non si ricordò che un'arma automatica come la 9 mm ha comunque

un colpo in canna. Quando premettere il grilletto della pistola, puntata alla sua tempia, successe

l'inevitabile: partì un colpo e la morte sopraggiunse istantanea.

SETTEMBRE
« La fama di Picasso sfiorirà rapidamente »
THOMAS CRAVEN (1888/1969)
Critico d'arte, "Art Digest" del 15.11.1934

OTTOBRE
« Veicoli per andare sott'acqua? Servirebbero solo
ad annegare gli equipaggi. »
HERBERT GEORGE WELLS (1866/1946)
Scrittore, 1901

NOVEMBRE
« C'è l'ho fatta? »
TERENCE STEVEN MCQUEEN (1930/1980)
Attore, Juarez (Messico) 06.11.1980
Nel Novembre 1978 Steve McQueen divorziò con Ali McGraw sposata il 13.07.1973. Proprio in quel
mese, durante una visita medica a Los Angeles, apprese di avere il cancro. Nel 1979 l'attore girò due
film: "Tom Horn" e "The Hunter". Il 22 Dicembre 1979 al Cedars Sinai Hospital di Los Angeles fu
emessa la diagnosi certa: mesotelioma peritoneale. I medici non poterono che essere lapidari: né

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un'operazione chirurgica, né la chemioterapia sarebbero servite. Secondo loro la prognosi non avrebbe
superato i 3 mesi. Il 16 Gennaio 1980, Steve si sposò con la modella venticinquenne Barbara Minty. Non
accettando la prognosi, l'attore cercò una qualsiasi cura. Così nel Luglio di quell'anno si ricoverò nella
controversa clinica messicana Santa Maria Plaza. Per tre mesi fu sottoposto a cure sperimentali di
dubbia efficacia: iniezioni di cellule animali, oltre 100 pillole di vitamine al giorno, laetrile (sostanza
prodotta dai noccioli di susine e pesca), succhi, clisteri e disintossicanti vari. Il 24 Settembre durante
una conferenza stampa annunciò la propria malattia. Come estremo e disperato tentativo, Steve fu
trasferito alla clinica Santa Rosa a Juarez nei pressi di Tijuana. Il 6 Novembre per 5 ore (dalle 8 alle
13) il paziente fu sottoposto ad un'operazione chirurgica per rimuovere tutto il tumore che si era ormai
esteso al polmone, stomaco, addome. Dopo l'operazione Steve fu cosciente per poco tempo, poi fu
subito riattaccato al respiratore. Nelle prime ore del 7 Novembre si sviluppò un'embolia (volutamente
provocata da un'iniezione di coagulanti?). Così sopravvenne una trombosi coronarica che fece cedere il
cuore intorno alle 03:50 (alcune fonti citano le 02:45 come ora del decesso). Si ritiene che la malattia
di Steve McQueen, allora praticamente sconosciuta, sia da imputarsi ad una lunga esposizione alle
microscopiche fibre d'amianto. Le corse automobilistiche - dove indossava una tuta protettiva in
amianto - ed i tre anni (1947/1950) prestati nella marina mercantile potrebbero essere i periodi
"incriminati".

DICEMBRE
« Il raggi X si dimostreranno una truffa »
WILLIAM THOMPSON KELVIN (1824/1907)
Fisico e presidente della "British Royal Society", 1899

ARCHIVIO
AVEVANO DETTO 2003
GENERALE AVEVANO DETTO 2005

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