coraggio Bisognerebbe avere la forza di partire come si andasse a caccia, con dentro la borraccia il vino che ti basta per giungere alla strada, due soldi di coraggio e cominciare il viaggio.
Lasciare alla tue spalle
il tanfo delle stalle che ospitano il peso di un ventre troppo obeso non più sentir la pena di un canto di sirena né il misero lamento del mutuo incensamento
E correre correre correre
lungo la strada senza fermarsi, senza pensare di ritornare e correre correre correre verso la luce di un nuovo giorno che ti cancelli il buio d’intorno e correre correre correre fino alla fine, verso la fine, verso l’addio e nell’addio ritroveresti Dio Bisognerebbe avere la forza di negare di essere qualcuno, rinascere nessuno scordando i sentimenti e i buoni insegnamenti che furono impartiti da padri gesuiti, gridare a tutto il mondo che non t’importa niente del grande blasonato che ieri si è impiccato. Poi scrivere sui muri di spenti seminari che Dio non è morto e Lazzaro è risorto