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L'AUSTRIA SE NE FREGA DELLA UE (DI CUI FA

PARTE) E SIGLA ACCORDO CON LA RUSSIA PER


GASDOTTO DA 32 MILIARDI DI METRI CUBI
martedì 24 giugno 2014

LONDRA - I parassiti di Bruxelles da un po di tempo giocano a fare gli imperialisti tant'e' che dopo aver
creato disordini in Ucraina adesso stanno facendo di tutto per costringere Serbia e Bulgaria a fermare il
progetto del South Stream che consentirebbe di trasportare gas dalla Russia all'Europa senza passare per
l'Ucraina.

Tale politica ha lo scopo di isolare la Russia ma fino ad ora gli unici che rischiano di pagarne il prezzo sono i
cittadini europei visto che esiste il rischio concreto di un taglio delle forniture che creerebbe enormi danni
economici senza contare i tanti che questo inverno potrebbero morire assiderati e questo e' chiaramente
inaccettabile.

Per fortuna c'e' chi ha detto di no e a tale proposito il governo austriaco proprio in questi giorni ha firmato
un'accordo con la Russia che prevede la creazione di una societa' che avra' lo scopo di costruire un
gasdotto in Austria che potra' trasportare 32 miliardi di metri cubi di gas direttamente dalla Russia.

Tale societa' sara' posseduta per meta' dalla Gazprom e per l'altra meta' dalla societa' austriaca OMV. I lavori
per la costruzione di questo gasdotto inizieranno nel 2015 e iniziera' ad essere operativo nel 2017.

Questa decisione ovviamente non andra' a genio ai burocrati di Bruxelles e sicuramente faranno di tutto per
punire l'Austria ma il governo austriaco ha deciso di andare avanti per la sua strada e fare gli interessi dei
propri cittadini.

D'altra parte nessuno tra coloro che appoggia le sanzioni e' riuscito a spiegare dove i paesi europei
dovrebbero approvigionarsi qualora decidessero di boicottare la Russia e chiunque abbia un poco di cervello
capirebbe che costruire impianti per importare gas liquefatto o sfruttare giacimenti di gas di scisto non
sarebbero una soluzione fattibile non solo perche' ci vorrebbero anni ma anche perche' i rischi ambientali
sarebbero altissimi.

Per questo motivo sarebbe opportuno che gli altri paesi, a cominciare dall'Italia, prendessero esempio
dall'Austria e iniziassero a ignorare i diktat dei parassiti bi Bruxelles.

GIUSEPPE DE SANTIS - Londra.

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