Stampato in proprio

I Luit
Foglio informativo
LEGA NORD PADANIA
SEZIONE DI NOVA MILANESE

Novembre 2009

DAVIDE TERMINE
NUOVO
PISCINA: UN VERO
SEGRETARIO BUCO NELL’ACQUA
DELLA LEGA NORD

Ciao concittadini
Con grande onore lunedì 5
ottobre 2009 sono stato eletto
segretario della sezione della
Lega Nord di Nova. Sostituisco
Gabriele Lanzani alla guida del
partito novese e colgo Auguri di buone feste
l’occasione per ringraziarlo
dell’operato fino a oggi svolto dalla
(ricordo che sotto la sua guida
la Lega a Nova è cresciuta di LEGA NORD
Segue a pag. 2 NOVA MILANESE
CONFLITTO LIMITATORI DI VUOI SAPERNE DI PIU’?
D’INTERESSE… ALTEZZA NEI Visita il sito
ACCUSATO IL PARCHEGGI www.leganordnovabrianza.com
CONSIGLIERE PUBBLICI PER
LISSONI FERMARE LE E scrivici all’indirizzo mail
SOSTE ABUSIVE info@leganordnovabrianza.com
Segue a pag. 4
Segue a pag. 5

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⇒ L’EDITORIALE
DAVIDE TERMINE
NUOVO SEGRETARIO DELLA SEZIONE
DELLA LEGA NORD
ben 9 punti percentuale dall’8% del immigrazione clandestina e difesa del Un altro obiettivo che cercherò di
2003 al 17% del 2008). Ringrazio
anche l’intera sezione che ha
creduto in me e che sono sicuro mi
aiuterà a cercare di raggiungere
ulteriori traguardi e obiettivi. La
Lega Nord oggi, grazie anche
all’ottimo operato a livello
nazionale, è diventato l’unico
partito veramente radicato sul
territorio, l’unico movimento che
ascolta i reali e concreti problemi
della gente parlando con loro tutti i
giorni e portando alla luce questioni
che altrimenti rimarrebbero
nascoste.
Federalismo fiscale, lotta all’
territorio e delle nostre tradizioni sono
solo alcuni punti che mi hanno spinto a
fare quest’importante scelta. Per
questo motivo il mio più grande
obiettivo sarà quello di far sapere a voi
cittadini che la Lega Nord di Nova è
presente, con un gruppo forte e unito,
ad ascoltare i vostri problemi e a
proporre all’amministrazione soluzioni
per una migliore vivibilità. Peccato
però che questa amministrazione sia
sorda quando ci sente parlare sia in
consiglio comunale che fuori, ma noi
non ci arrendiamo e continuiamo a
lavorare per far rispettare la legge e
per proporre idee nuove e concrete.
PAGINA 2
portare a termine il prima possibile
sarà quello di istituire un referente
per ogni zona della città. Una
persona della Lega Nord che
ascolterà i cittadini e che si
impegnerà a migliorare il quartiere.
Tutte le lamentele, le proposte e i
semplici problemi di tutti i giorni
verranno approfonditi e portati
all’attenzione dell’amministrazione.
Grazie al vostro aiuto ci
permetterete di creare una città
finalmente vivibile.
Davide Termine

⇒ CULTURA
BARBAROSSA NEI CINEMA: LOTTA PER LA LIBERTA’
“Questo semplicemente non è cinema. Questo è aver loro i comuni padani sono riusciti a respingere le truppe
buttato 30 milioni di euro. Questo è il film più brutto che imperiali di Federico I Hohenstaufen, ed è solo lottando
ho visto al buio di una sala in tutta la mia vita”. Sono le insieme che riusciremo ad ottenere così anche noi la
frasi che si è letto in questi giorni sui giornali riguardo il nostra libertà. Il tempo passa ma la storia resta, non
nuovo film di Renzo Martinelli, Barbarossa; non sono lasciamo che i nostri avi abbiano sacrificato le loro vite
stati però i nostri commenti, di ritorno dal cinema dopo per niente, perché come diceva anche la locandina del
la visione del film, che lo abbiamo invece definito film “la libertà non si dona, si conquista”.
avvenente, commovente, ricco di significati e di
importanza storica. Seppur, come dice qualcuno, ci sono Carlo Valtorta
dubbi riguardo l’effettiva esistenza di Alberto da
Giussano (divenuto protagonista de “La canzone di
Legnano” di Giosuè Carducci), non si possono negare le
gesta della Lega Lombarda e quindi della veridicità del
film di Martinelli. Tutto questo caos mediatico venutosi
a formare in seguito all’uscita del film nelle sale è
sicuramente il frutto di una campagna contro la Lega
Nord, partito più vecchio della penisola e unico a poter
vantare una radice storica. Il film è stato accusato anche
di presentare scene al limite dello splatter, come il taglio
della mano al giovane ladro; sono però, a mio avviso,
particolari utili per calarsi ancor meglio in quella che era
la mentalità medioevale. Di prim’ordine anche il cast che
ha avuto come protagonisti Raz Degan, Rutger Hauer e
F. Murray Abraham (Antonio Salieri in Amadeus).
Vedere Alberto da Giussano spalancare la porta
dell’abbazia di Pontida e gridare ai nobili milanesi
“Meglio morti che schiavi” ci ha fatto venire la pelle
d’oca e ci ha ricordato quelle che sono e saranno le
nostre battaglie per l’indipendenza. Solo unendosi fra

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⇒ POLITICA NAZIONALE 
TIRIAMO DRITTO
Mercoledì 7 Novembre, la Corte
Costituzionale ha finalmente
formulato il suo giudizio riguardo il
cosiddetto “Lodo Alfano”, legge
o rd in ar i a g i à ap prov a t a in
parlamento – e promulgata un anno
fa dal Presidente Napolitano – che
prevedeva non l’immunità, bensì il
congelamento dei procedimenti
penali in corso per le quattro più alte
cariche dello Stato (Presidente della
Repubblica, del Senato, della
Camera dei Deputati e il Presidente
del Consiglio). L’enorme baccano
che ha preceduto, accompagnato e
che prevedibilmente seguirà questa
sentenza è sostanzialmente dovuto
ad una peculiarità esclusivamente
italiana, ovvero nell’anomala
posizione della magistratura rispetto
all’ordinamento repubblicano
italiano. E’ infatti pressoché
unicamente l’Italia ad avere
l’indipendenza dei Pubblici
Ministeri dal Governo, e
l’obbligatorietà dell’azione penale.
Questo, all’apparenza strano
sistema, fu però concepito, in
origine, in una differente forma poi
abrogata nel ’93 (l’art. 68 della
Costituzione prevedeva l’immunità
parlamentare, ovvero
l’impossibilità ad avviare
procedimenti penali per Deputati e
Senatori, norma poi abolita sotto
l’impulso di mani pulite). Con
l’abrogazione di questa norma è
stato come se fosse stato tolto
l’equilibrio alla bilancia dei poteri;
ponendo la magistratura in forza di
giudicare e processare l’esecutivo –
e fin qui teoricamente nulla di
sbagliato – se non che, in questo
modo, si esponeva il governo,
rappresentante comunque di una
certa parte politica del paese, a
ipotetici attacchi anch’essi politici,
che però sarebbero potuti essere
sferrati da organismi non politici (in
teoria), ma apparati dello Stato.
Infatti, magistrati con militanza
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politica differente dal governo in
carica, prestando la propria posizione –
che dovrebbe essere a garanzia del
rispetto delle leggi – a sporchi giochi
politici, potrebbero – per assurdo -
usare la propria posizione per tentare di
delegittimare con altri metodi coloro i
quali una volontà popolare avrebbe, nel
caso, legittimato al governo. Questa
che fin qui poteva essere solamente una
drastica ipotesi “di scuola”,
dall’abolizione dell’immunità
parlamentare, negli ultimi quindici anni
si è dimostrata – ai fatti – la prassi, per
cercare di eliminare con “armi non
convenzionali” l’avversario politico
che tenta di riformare finalmente lo
scheletro di una democrazia retta da
una Costituzione ormai vetusta, rea di
lasciare il vero Potere – nella prassi - a
“salotti buoni” ed a istituzioni occupate
sistematicamente nel corso di decenni
di porcherie centralistico-istituzionali.
E’ stato così che dal Novembre ’94,
quando con un avviso di garanzia –
recapitato tramite un quotidiano!! –
durante un importante summit
internazionale a Napoli, si costrinse il
primo governo Berlusconi alle
dimissioni, ebbe inizio un quanto mai
anomalo bombardamento giudiziario
sul leader del centrodestra e su
chiunque, anche dopo le elezioni del
2001, abbia provato a riformare ed
ammodernare profondamente il Paese
ed il suo sistema giudiziario (molti
procedimenti furono avviati – ed uno
risulta ancora in corso – contro l’ex
Guardasigilli Castelli), in un maldestro
quanto illegittimo tentativo di fermare
la volontà rinnovatrice che gli elettori
avevano – e riconoscono tutt’ora – agli
unici due politici italiani sempre
protagonisti degli ultimi 15 anni.
Risulta così evidente come la non
costituzionalità attribuita dalla Corte
Costituzionale al cosiddetto “Lodo
Alfano”, sia a tutti gli effetti una
sentenza politica, un estremo aiuto
riconosciuto dalla Corte a quell’area
politica che ne ha determinato, negli
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anni, i componenti secondo logiche
di lottizzazione politica. Un
estremo tentativo di delegittimare
il Premier ed il Governo frutto di
un chiarissimo mandato uscito
dalle urne sedici mesi orsono.
Questa sentenza ha avuto il merito
– se non altro – di chiarire le forze
in gioco ed il loro schieramento di
appartenenza. Sta ora al governo
ed alla maggioranza
parlamentare attuare tutte quelle
strategie che possano garantire la
massima efficacia all’azione del
Governo nei prossimi anni, azione
che deve essere esercitata quanto
mai con mano ferma per poter
finalmente riformare a fondo lo
Stato, eliminando tutte quelle
strutture e cause che ne hanno, nei
decenni scorsi, determinato
l’inaffidabilità come partner per gli
altri Paesi oltre che un gravoso
peso sulle tasche dei contribuenti;
attuando riforme, per primo il
Federalismo fiscale, volte al
miglioramento dell’efficienza di
ogni ente, e quindi nel complesso,
favorendo una più giusta capacità
di spesa delle imposte pagate nei
territori di raccolta. O affronteremo
con coraggio questa epocale sfida,
o questo stato, con la sua
farraginosa e paludosa burocrazia, i
suoi boiardi ed i suoi enti
parassitari, è destinato ad una
ormai prossima fine.
Matteo Brambilla
ordaceltica@gmail.com
 PAGINA 4
⇒ LA PROPOSTA

LIMITATORI D’ ALTEZZA PER

FERMARE LE SOSTE ABUSIVE
buttano la loro sporcizia ovunque creando vere e
proprie “discariche a cielo aperto” sotto le case dei
concittadini.
Grave è anche il problema della sicurezza: sono
sempre di più le denuncie per furto che arrivano ai
carabinieri novesi dalle zone limitrofe a questi
parcheggi (per fare un esempio ci sono stati diversi
episodi di saccheggio negli spogliatoi del Centro
Sportivo di via Brodolini proprio in concomitanza
dei periodi di “soggiorno gratuito” dei nomadi e
rom).

A seguito delle lamentele dei cittadini residenti in

via Brodolini, in via Caravaggio, di tutti coloro che
utilizzano i parcheggi situati in quelle zone (…
proprio in via Brodolini sorge il Centro Sportivo
Comunale), e di molti altri novesi, noi della Lega
Nord siamo convinti che sia una proposta valida e
concreta quella di instaurare i limitatori d’altezza
(vedi foto) all’ingresso di questi parcheggi; limitatori
d’altezza mobili e quindi apribili all’occorrenza (es.
per la sosta delle giostre).
Il problema: non è giusto che nomadi e rom sostino I comuni di Bovisio e Varedo si sono già attivati
permanentemente nei parcheggi pubblici con i loro per mettere questi limitatori d’altezza ed i benefici
caravan e le loro roulotte, togliendo il posto ai nostri sono evidenti.
concittadini e violando la norma che consente la La nostra proposta è già stata presentata in
sosta per non oltre le 48 ore consecutive. Consiglio Comunale con la decisione e passione
Queste “soste rom permanenti” provocano inoltre un che ci contraddistingue.
severo degrado ambientale nelle zone soggette a La risposta dell’amministrazione Barzaghi è sempre
questo fenomeno. Molto spesso i rom usano le la stessa: il solito NO, NO, e poi NO.
suddette aree come una sorta di “bagno all’aperto” e
Secondo noi è vergognoso che un’amministrazione
non si fanno problemi a defecare ed urinare nei
comunale dica sempre no a priori ad ogni proposta
parcheggi;
solo perché proveniente dalla Lega Nord.

SINDACO E GIUNTA CATTO-

COMUNISTA SEMPRE IN
PRIMA LINEA A DIFESA DEI
ROM!
Stefano Tagliabue

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⇒ LO SCANDALO 
CONFLITTO D’INTERESSE…
ACCUSATO IL CONSIGLIERE LISSONI
IL FATTO: Il nostro Comune, ha
quattro case acquistate nel tempo, (o
forse è meglio dire le aveva!) case
che servono per i cittadini bisognosi
per un determinato periodo.
Stranamente nel nostro Comune non
devono esserci bisognosi in quanto
tre di queste case sono sempre state
sfitte e solo una abitata da una
famiglia. Ora, il Comune, essendo
pieno di debiti dovuti ad una
pessima gestione amministrativa
visto che ha dovuto tra l’altro
risarcire parecchie centinaia di
migliaia di euro per errori grossolani
commessi, preso con l’acqua alla
gola ha deciso di vendere queste
quattro case. E fin qui niente di
nuovo sotto il cielo… per questi
amministratori! Il bello viene ora: le
chiavi di queste abitazioni erano
nelle mani di un consigliere
comunale eletto nella lista civica del
Sindaco Barzaghi, di nome
Giuseppe Lissoni che guarda caso
fa il mediatore. E che, riguarda
caso, almeno una di queste case
l’aveva venduta proprio lui al
Comune…Delle altre non siamo
sicuri e quindi meglio non dire…
Lui amico degli amici a suo tempo
vende al comune, ora amico degli
amici e consigliere comunale
rivende…
Che può volere di più una persona?
Il problema è che, come qualsiasi
cittadino normale può capire, un
consigliere comunale, un sindaco,
insomma qualsiasi uomo politico
che ha facoltà, a vari livelli, di
emanare norme aventi forza di
legge, deve farlo per un interesse di
natura generale. Se invece sfrutta la
sua posizione e le prerogative che la
sua carica gli attribuisce per fare gli
interessi suoi e dei suoi amici, allora
commette un reato. Si chiamava,
questo reato, “interesse privato in
atti d’ufficio” e lo prevedeva
l’articolo 324 del codice penale: il
pubblico ufficiale, che… prende un
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interesse privato in qualsiasi atto
della pubblica amministrazione
presso la quale esercita il proprio
ufficio, è punito con la reclusione da
sei mesi a cinque anni e con la multa
da lire duecentomila a quattro
milioni.
Qualche dubbio che un mediatore che
siede in Consiglio Comunale,
mostrando le quattro case per la
vendita tragga più di qualche
beneficio sia di pubblicità che di altro,
penso sia oltreché logico e plausibile!
Ovviamente per questo consigliere la
vergogna è un optional, una cosa a lui
sconosciuta. Non ha avuto neppure la
dignità e il coraggio durante la
discussione di ammettere le sue colpe,
figuriamoci se una persona così possa
sentire l’imbarazzo e dare le
dimissioni.
E allora i pubblici ufficiali possono
fare quello che vogliono? Beh,
teoricamente no, ma in pratica si.
Basta aspettare e vedere se ci sarà
un’asta pubblica e se saranno i soliti
clientes senza arte né parte, o i soliti
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PAGINA 5
amici degli amici a vincere
q u e s t ’ a st a . An ch e p er ch é
nell’ultimo Coniglio Comunale
rispondendo alle rimostranze del
consigliere Loris Dante della Lega
Nord che chiedeva assicurazioni per
l’unico inquilino, la sindachessa si è
lasciata sfuggire un bel:” E’ già
venduta!” Lo ha detto a microfono
spento ma sicuramente nella
registrazione si sentirà lo stesso e
comunque lo abbiamo sentito tutti
quanti erano i presenti.
La storia si è ribaltata. In Consiglio
Comunale la Lega Nord ha
fortemente rivendicato il principio
che queste case avevano lo scopo
sociale di servire gli sfrattati e i
bisognosi, la nostra giunta catto-
comunista invece strafottendosene
di questo principio sociale in quanto
perso da tempo sia politicamente
che moralmente e tutta impegnata a
costruire palazzine a destra e a
manca con aggiunte di settimi piani
all’ultimo momento come per
incanto, ha deciso di vendere i
gioielli di famiglia e di fare cassa e
pagare i debiti.
Che altro ci dobbiamo aspettare da
questa gente? Ognuno di noi si dia
la sua risposta io dico solo che storie
come queste mi provocano una
reazione di profondo disgusto.
Franco Sagato
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⇒ IL CASO
SINDACO: “E’ STATA UNA FATALITA’”
LEGA NORD: “PREVENIRE E
METTERE IN SICUREZZA”
Vi ricordate i dischi, i vecchi 45
giri in vinile che messi sul
giradischi, se non gli si
cambiava la puntina spesso, si
incantavano e ripetevano sempre
la stessa frase? Ebbene si,
ascoltare in Consiglio Comunale
o leggere le sue dichiarazioni sui
giornali me lo ricorda molto. Il
disco incantato in questione è la
nostra signor Sindaco Barzaghi.
“E’ STATA UNA FATALITA’ “
“VA TUTTO BENE!”
“E’ TUTTO APPOSTO”
NOI SIAMO IN REGOLA”
“E’ COLPA DEI CITTADINI!”
Non si può negare che a volte le
disgrazie sono frutto di fatalità,
come non si può negare che
spesse volte le disgrazie ce le
andiamo a cercare.
Non avere memoria dei segnali
che già in precedenza erano
arrivati, chiudere gli occhi per
non vedere e quindi non fare
prevenzione e non mettere in
sicurezza i luoghi, non si può
proprio dire che sia cosa buona,
giusta e onesta! Parlo dell’area
del mercato dove tutti i giorni si
svolgono attività (ciclismo,
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pattinaggio, ecc.) e dove negli
ultimi anni sono avvenuti dei
piccoli incidenti tra ciclisti e
pedoni, per fortuna con piccoli
danni e qualche insulto.
Già questo era un chiaro segnale
che l’area andava messa in
sicurezza. Se con due cartelli si
autorizza, in determinati orari, le
società ciclistiche locali ad
utilizzare l’anello asfaltato come
“velodromo”, è chiaro che anche
altri cittadini si sentano autorizzati
ad utilizzare l’anello per correre in
bicicletta e quindi la messa in
sicurezza è una cosa da fare e con
urgenza, magari dividendo l’area
per l’utilizzo pedonale e una per
l’utilizzo ciclistico.
L’ultima tragedia capitata proprio
lì, non è andata proprio per niente
bene ed una nostra concittadina di
61 anni è stata travolta ed uccisa,
e adesso non si può proprio sentire
parlare di FATALITA’.
Signor Sindaco, nella stessa area
non aspettiamo che ci scappi un
altro morto per prendere
provvedimenti. Le segnaliamo
che lo spazio giochi utilizzato dai
bambini non è recintato come
avviene nei paesi a noi vicini. Lo
riteniamo un fatto gravissimo! Se
un bambino elude la sorveglianza
dei genitori, spesse volte dei
nonni, e di corsa attraversa “il
velodromo” e viene travolto da
una bicicletta in corsa che
facciamo?? E’ sempre
FATALITA’ o diventa omissione
di prevenzione? Intervenga subito,
a volte le FATALITA’ si possono
prevenire!!
Gabriele Lanzani
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PAGINA 6
ECCO I
COMUNISTI
Matteo Mezzadri, 22 anni, di
Savignano sul Panaro,
coordinatore a Vignola e membro
della segreteria provinciale dei
giovani democratici, scrive su
Facebook la frase che riportiamo
sotto. E questo succede in Emilia
Romagna, mentre in Campania, a
Castellamare di Stabia le
pallottole le usano sul serio. E’
stato arrestato l'assassino del
consigliere comunale del Partito
democratico Luigi Tommasino
che era un iscritto al Pd. Aveva la
tessera del Pd, lo stesso partito
della vittima. Peggio: Catello
Romano frequentava la stessa
sezione politica dell´uomo
ucciso, in corso Vittorio
Emanuele a Castellammare di
Stabia. La stessa strada che il
consigliere comunale frequentava
per interessi politici e per lavoro.
Ma qui si può dire che è
roba...loro!
«Ma santo cielo, possibile che
nessuno sia in grado di ficcare una
pallottola
in testa a Berlusconi?»
(parole scritte dal Mezzadri su Facebook)
 PAGINA 7
⇒ LA CRITICA 

TRA IL DIRE E IL FARE...

Tutto quello che l’amministrazione ci ha promesso e NON HA FATTO
E’ proprio vero, tra il dire e il fare •
c’è di mezzo il mare!
BASTA
• PARLARE…
Non c’è frase che possa esprimere
meglio di questa quanto l’attuale •
amministrazione comunale non stia • INIZIA A
assolutamente rispettando le LAVORARE
promesse fatte in campagna •
elettorale. Tagliabue Marco
•
Andiamo per gradi e analizziamo
insieme alcune delle promesse fatte •
dal sindaco: •
• pochi giorni prima delle •
elezioni comunali è stata
presentata la piscina di Nova •
Milanese… sfido chiunque a Desio; sono ben visibili i palazzoni che
provare a farci il bagno o stanno sorgendo a San Bernardo; etc.
quantomeno a verificare lo stato etc. etc.). Di nuove aree verdi invece
di avanzamento dei lavori: zeru non se ne vedono e nemmeno si parla,
piscina! si sono già dimenticati le promesse
• durante la campagna elettorale fatte e il parco Grugnotorto rimane un
si sono riempiti la bocca con le parco fittizio, assolutamente non
parole Nova pulita etc… eppure tutelato e protetto dalla
da dati aggiornatissimi siamo amministrazione che preferisce
l’ultimo paese della Brianza per l’attuale situazione allo scopo di futuri
la raccolta differenziata: zeru interventi edilizi: zeru verde!
raccolta differenziata! • abbiamo letto tutti quanti in campagna
• altra promessa era quella a elettorale la volontà del sindaco di
riguardo della sicurezza, con rilanciare l’attività dei piccoli
annessa la possibilità di commercianti, soprattutto in centro.
utilizzare le telecamere; il Ebbene, cosa è stato fatto? Nulla di
sindaco si è invece espresso positivo, molto di negativo: hanno
contro la video sorveglianza, ma vietato ad alcuni esercizi commerciali
cosa ha fatto?!?: zeru video di aprire nel centro storico,
dimenticandosi però che loro hanno
sorveglianza!
aperto la sede del PD proprio nel
• hanno promesso grande rispetto periodo delle elezioni: zeru negozi!
per l’ambiente e per il verde
pubblico di Nova minimizzando
le nuove costruzioni. Questa è Di esempi ce ne sarebbero tanti altri ma
forse la promessa più comunque ritengo che il messaggio che si
inverosimile, visto che le ormai vuole dare ai nostri cittadini e alla attuale
pochissime aree verdi rimaste a amministrazione sia ormai chiaro:
Nova sono e saranno oggetto di Cittadini, occhi aperti e alzate la voce
speculazioni edilizie: alcuni quando quello che vi era stato promesso
esempi (nuove costruzioni a non viene mantenuto!
Grugnotorto alla fine della via
Assunta dove una volta si faceva Signor sindaco, la invito a rispettare
il falò di S.Antonio; nuove quanto da lei promesso durante la sua
costruzioni di fronte alla Renault campagna elettorale e visto che di lavoro
affianco alla strada che esce da ce ne è una marea (ricordate all’inizio tra
Nova e porta a il dire e il fare…)si sbrighi e……

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⇒ IL PUNTO POLITICO
MA SE L’ATTACCO E’ AL CUORE...
La mattina di lunedì 12
ottobre, mi giunge una
notizia che in un primo
m o m e n t o h a
dell’incredibile: un
attentato ad una caserma,
Milano, Lombardia. Non
Afganistan.
Sulle prime, leggendo i
dettagli dai vari quotidiani
on-line, dove la notizia è
stata da subito derubricata
a piccolo episodio portato a
termine da un singolo, ho
provato quasi sollievo.
Raccogliendo però qualche
elemento in più, si scopre
allora che il cittadino libico
che ieri si è fatto esplodere,
aveva con sé cinque kg di
esplosivo, che
fortunatamente però non
sono riusciti ad innescarsi
durante l’esplosione,
causando solamente delle
lievi ferite a quel militare
che, di guardia, è riuscito a
fermare all’ingresso
l’aspirante kamikaze (che è
stato prontamente soccorso
dal nostro 118). Già,
perché gli artificieri hanno
poi constatato che
quell’esplosivo, se
c o r r e t t a m e n t e
innescato,avrebbe
certamente distrutto
l’ingresso della caserma
Santa Barbara di piazza
Perrucchetti, zona San Siro.
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Secondo i primi riscontri
della Digos sembra che
l’azione sia stata
congegnata da una piccola
“cellula” solitaria ed
indipendente di terroristi
(si, perché chi attenta un
paese civile si chiama
TERRORISTA); già
segnalati tra i frequentatori
del centro di Viale Jenner.
Nella notte, nelle abitazioni
dei complici, è stato
rinvenuto l’occorrente alla
fabbricazione di cento kg di
esplosivo. Si possono
facilmente immaginare la
strage che con tale quantità
si sarebbe potuta causare,
visto che di certo non era
nelle loro intenzioni un
nuovo traforo del Monte
Bianco!
Pessimo segnale è altresì
l’azione “in solitaria”,
poiché denota un crescente
clima di “ribellione”, non
organizzato e che quindi
parte “dal basso”, verso
quel paese occidentale che
ospita e che cerca di
facilitarne l’integrazione,
fornendo permesso di
soggiorno, lavoro e spesso
anche alloggi gratis. In una
parola, questo significa
attentare alla libertà, così
come noi la concepiamo.
Significa il rifiutare, a
priori, l’integrazione.
Mesi fa, sempre su questo
giornalino, pubblicammo
un articolo, riguardante
l’allucinante manifestazione
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islamica, non autorizzata, in
piazza Duomo. Allora scrissi
che si trattava di una prova di
forza, di come, sfidando le
nostre leggi, volessero
dimostrare la loro presenza,
potenza e prepotenza in casa
nostra. E li lasciammo fare,
gli lasciammo la nostra
piazza più significativa,
quella che da secoli, con la
sua Cattedrale, è simbolo
universale della Terra dei
nostri Padri. A dieci mesi
ecco, ora, il primo ordigno
che per sola fatalità, non ha
provocato una strage tra
coloro che difendono
l’ordine nella nostra società.
Cos’altro deve ancora
accadere affinché le
coscienze delle nostre
Istituzioni si destino e si
affronti, di petto e non di
comodo, la sfida-minaccia
lanciata da tempo alla nostra
civiltà? Dovremo aspettare
che sia troppo tardi?
Matteo Brambilla
PAGINA 8
NOTIZIE
DALL’ULTIMO
CONSIGLIO
COMUNALE
Via il Crocefisso dalle
scuole : la Lega Nord di
Nova, ha votato contro la
sentenza della Corte
Europea, che sentenzia
di togliere il crocefisso
dalle aule delle nostre
scuole. PD, RC e
Lista per Barzaghi hanno
votato a favore della
sentenza, dando ragione
alla Corte Europea.
Il Presepe : la Lega Nord
di Nova propone di
favorire, nelle scuole, la
realizzazione del presepe
nel periodo natalizio.
Invita l'amministrazione
comunale a promuovere
un “Concorso Presepi”.
La risposta di PD, RC e
Lista per Barzaghi è stata
lapidaria; NO!
Vendita case di
proprietà comunale : la
Lega Nord di Nova, ha
detto di NO! Alla
svendita delle case
comunali voluta
dall'Amministrazione
Barzaghi. PD, RC e Lista
per Barzaghi hanno
votato a favore della
d e l i b e r a .
Intanto un appartamento
è stato fatto occupare da
una famiglia bisognosa e
per un'altro è stato
sottoscritto un nuovo
contratto d'affitto con
l'inquilino che
l'occupava! E' iniziata la
svendita dei gioielli di
famiglia.

⇒ L’INCHIESTA
CONSIGLIO COMUNALE: PIANO CASA
MA LA LEGGE E’ PROPRIO UGUALE PER TUTTI ?
Il giorno 14 ottobre, in
extremis nei termini di
legge, in consiglio
comunale viene discussa,
in una discussione blindata
e pilotata, una discussione
da regime, la legge
regionale n. 13/2009 del 16
luglio intitolata “Azione
straordinaria per lo
sviluppo e la qualificazione
del patrimonio edilizio ed
urbanistico” che segue
l’approvazione del piano
casa del Governo. A tutti
l’approvazione del piano
casa del Governo è parsa
subito come un’ottima
sfida che meritava un
approfondimento ed una
valutazione attenta, in sede
comunale, sia per gli
aspetti più immediati che
possano aiutare dei piccoli
proprietari ad ampliare la
casa sia per lo sviluppo di
lavoro sul piano urbanistico
ed edilizio. Bisognava
guardare con interesse ad
aspetti della legge come la
riqualificazione di ambiti
urbani, compresa la
concessione di incentivi
volumetrici agli operatori
(invece nel piano calato
dall’alto misteriosamente la
zona industriale è fuori) .
E’ un’opportunità positiva,
per tutti i cittadini, per gli
operatori del commercio e
del l’indu st ria,
un’opportunità oltretutto
già sperimentata in altri
Paesi Europei.
Non vogliamo però che
questa legge sia come
l’elefante che partorisce il
topolino, tutti abbiamo la
necessità di far ripartire il
motore dello sviluppo, non
possiamo accontentarci
dell’ampliamento di
qualche terrazzino e
seminterrato, ma purtroppo
neanche a dirlo la
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discussione in consiglio
comunale è stata blindata, i
consigli buoni e utili
dell’opposizione sono stati
tutti disattesi e ci è calato
dall’alto un piano con una
cartina già pronta su quello
che si può fare e quello che
non si può fare, ovviamente
secondo la loro
discrezionalità.
Ad essere maligni ci viene
subito una domanda: come
mai le case dei nostri
consiglieri sono tutte
ampliabili e tante altre no?
Praticamente loro stessi si
sono votati, visto che la
Lega Nord ha abbandonato
l’aula per coscienza e per
non essere complice di
questo scempio, un piano
che prevede agevolazioni
per loro stessi!
Ad una richiesta del
consigliere della Lega Nord
Lanzani fatta al segretario
comunale nelle vesti della
dott.sa Mennonna si è
sentito rispondere dalla
stessa che quella votazione
era solo questione di
coscienza.
E da lì la decisione di
abbandonare l’aula al
momento del voto. Dispiace
sottolineare che se è solo
una questione di coscienza i
cittadini novesi sono fregati
perché di coscienza in giro,
da parte di questa
amministrazione catto-
comunista se ne vede
proprio poca per non dire
nulla.
Quando si tratta di costruire
palazzi e palazzi avanti coi
carri, ora che si tratta invece
di andare incontro ai
bisogni della gente per
piccole sistemazioni delle
proprie case si mettono e si
trovano tanti e tanti
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distinguo! Come si può
chiamare una cosa di questo
genere se non “conflitto
d´interessi“? I princìpi, se
davvero sono princìpi, non
possono valere a giorni
alterni.
Non si può, nei giorni pari,
sostenere che il Berlusconi
politico è un pericolo per la
democrazia per i suoi
conflitti di interessi e invece,
in quelli dispari votare noi
stessi i nostri interessi!
La sciatteria di chi si indigna
per il conflitto d’interessi
solo di Berlusconi non tiene
conto delle grandi
cooperative di lavoro
emiliane che non pagano
tasse e finanziano le feste
dell'Unita' non sono in
regime di conflitto
d'interesse? Cosa facciamo?
Le chiudiamo e mandiamo a
spasso migliaia di persone?
La storia di un assessore
come Ratti che pur essendo
amministratore alla partita
mantiene nel suo ufficio le
sedi legali degli imprenditori
che costruiranno a breve
palazzi di 7 piani? Come la
chiamiamo questa storia??
La storia di un consigliere,
tale Lissoni Giuseppe, che in
consiglio comunale ha votato
contro lo spostamento
d’indirizzo di una agenzia
immobiliare in via Garibaldi
avendo lui stesso una agenzia
immobiliare?? Non ha sentito
almeno il pudore e il dovere
di astenersi dalla votazione??
Come si chiama questo,
sempre se non “conflitto di
interesse”? Ci sono
innumerevoli situazioni di
conflitto d'interessi che
coinvolgono i rappresentanti
del nostro sistema politico
ma curiosamente i compagni
vedono sempre quelli degli
altri per spingere gli elettori a
PAGINA 9
votarli e dopo il voto, Dio
vede e provvede. Come
suole dirsi. Ovviamente quel
piano è inaccettabile sotto
ogni punto di vista perché
non è possibile senza uno
studio approfondito di ogni
singola pratica presentata
dire se l’intervento edilizio
rispetta ed entra nei
parametri della legge stessa.
Non può essere affidato alla
“discrezionalità”,
all’interesse o al
disinteresse, o
all’incoscienza di nessuno.
Ci sono leggi e regolamenti
che regolarizzano,
stabiliscono, se un cittadino
può o non può fare
l’intervento edilizio.
In quel consiglio comunale
si è assistito ad uno scempio
della democrazia e del
diritto.
Cesare Beccaria durante
quel consiglio comunale si
rivoltava nella tomba.
E’ nostra intenzione non
fermarci davanti a questa
cosa calata dall’alto, la
nostra deve essere una
battaglia di legalità, di
rispetto dei diritti di tutti i
cittadini, una battaglia di
democrazia.
Invitiamo quindi tutti i
cittadini che fossero
interessati ad usufruire di
questa legge sul piano casa
di non abbassare la guardia
davanti ad un diniego
dell’amministrazione,
parliamone assieme e
mettiamo in campo le azioni
che la legge ci consente.
Franco Sagato
 PAGINA 10
⇒ IL CASO
DIAMO ALLE MEMORIE UN FUTURO !!
(per voi: Diamo alla memoria un futuro)

FOIBE
Note spese e rimborsi, in
Italia, sono da sempre le
briciole del potere, il
pangrattato del privilegio, l'
umile vinello da tavola di
una nomenklatura al tempo
stesso malinconica e
arraffona, il viaggetto
“comunale”, e allora se ne
va a vedere i lager nazisti
per “arricchirsi
interiormente” e la giunta
Comunale fa subito una
delibera di spesa…
E noi paghiamo!
Per carità, che nessuno
fraintenda: l’arricchimento
personale è cosa buona e
giusta. Però per arricchirsi
veramente internamente ed
“interamente” bisogna
arricchirsi a proprie spese e
non di certo con
l’impoverimento delle casse
Comunali. A volte reati, più
spesso peccati, e magari
come in questo caso pure
veniali!! Sapienti adagi
consigliano di menzionare il
peccato e non il peccatore
ASS. URBANISTICA
ADELIO PANZERI
ma noi abbiamo deciso che
questa volta non ascoltiamo i
sapienti perché ci pare giusto
che i novesi sappiano di che
pasta sono fatti i nostri
amministratori. Parliamo
ovviamente dell’Assessore
all’urbanistica Adelio
Panzeri, che insieme alla
figura storica “Pucci”, ad un
Vigile Urbano e da un ex
deportato nei Lager nazisti,
quest’anno ha deciso di
aggregarsi alla compagnia
che da oltre 10 anni porta a
Mauthausen e dintorni i
ragazzi delle due scuole
medie novesi. Si tratta di
poca cosa, 335,00 € più
supplemento di 90,00 € per
camera singola, spese di
viaggio a parte, però il
problema non è questo, il
problema è di principio.
Minuzie a confronto dei tanti
misfatti resi perfettamente
legali da tabelle
amministrative, norme di
attuazione, vere e proprie
leggi dello Stato. Piccole
miserie umane dei tanti che
MAUTHAUSEN
ai vari livelli comunque ci
provano, "ci marciano", ne
approfittano: avidi e perfino
poetici filibustieri dell' arte d'
arrangiarsi, invisibili e ingenui
portabandiera dell'
accumulazione selvaggia delle
casse pubbliche. Sempre
pronti ad alzare la voce contro
le auto blu, contro le
agevolazioni dei deputati, dei
voli di Stato … cosa più che
giusta, si diventa tutto ad un
tratto più clementi quando a
usufruire di quei vantaggi
diventano loro. Vantaggi
ovviamente proporzionati al
ruolo che si ricopre.. Pronti a
guardare la pagliuzza negli
occhi degli altri e a negare la
trave nei loro. Certo che di
questi tempi dove vengono
tagliati i fondi ai Comuni
prima di lamentarsi e tagliare i
servizi bisognerebbe guardarsi
allo specchio e chiedersi se è
proprio il caso di pesare, anche
se per meno di 500,00 € sulle
casse dell’amministrazione.
Ok direte: briciole; le briciole
del potere diremo noi.
Briciole che a volte il vento
della disinformazione
disperde. Briciole, poi, fino
ad un certo punto. Comunque
mestamente ci permettiamo
un suggerimento. Arricchirsi
internamente vuol dire
arricchirsi a 360°. Il
suggerimento è di cambiare lo
slogan “Diamo alla memoria
un futuro” portandolo al
plurale e quindi “Diamo un
futuro alle memorie” Bertolt
Brecht diceva: «Chi non
conosce la verità è uno
sciocco, ma chi,
conoscendola, la chiama
bugia, (o la ignora) è un
delinquente» La storia è
storia e piano piano si è fatta
avanti anche un’altra verità
che si chiama “FOIBE”,
quindi non è più accettabile,
per onestà intellettuale,
continuare a negare una storia
già negata a tre generazione di
italiani. Ricordare gli italiani
uccisi nelle foibe dai
comunisti di Tito e far
conoscere a tutti, anche ai più

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⇒ IL CASO
giovani, la spietata “pulizia
etnica”, quali e quanti
massacri sono stati compiuti
all'ombra della falce e
martello, non giustifica ne
potrà mai modificare il
giudizio di condanna,
morale, politico e storico
delle persecuzioni razziali,
ma è un atto di giustizia
dovuto, perché la mancanza
di verità storica costituisce
un oltraggio alla memoria
delle vittime ed insieme alla
nostra coscienza. Albert
Camus nel suo libro, La
peste, scrisse: “La profonda
sofferenza di tutti i
prigionieri e di tutti gli esuli
è vivere con una memoria
che non serve a nulla.” Le
motivazioni che hanno
portato all’ ”Olocausto” e
alla “pulizia etnica” sono
profondamente diverse così
come lo sono le loro
dimensioni. I nazisti
eliminarono gli ebrei e gli
zingari, gli omosessuali e i
portatori di handicap per
ragioni “razziali”, una sorta
di “pulizia biologica”; i titini
eliminavano gli italiani per
balcanizzare il territorio e
“bonificare” l’Istria, Fiume e
la Dalmazia dalla presenza
millenaria del ceppo latino-
veneto. La “pulizia etnica”
posta in atto contro gli
italiani è sempre stata
considerata una tragedia
minore, un fenomeno
reattivo, una conseguenza dei
torti subiti durante il
fascismo, che costituirono
sicuramente un ottimo
pretesto, servito su un piatto
d’argento, al nazionalismo di
Tito, ma non certo la causa
primaria. L’eliminazione
fisica dell’etnia italiana non
era il fine della politica di
Tito, ma il mezzo. Il più
spietato, il più crudele, ma
anche il più efficace
strumento per reprimere
ogni futura e probabile
forma di dissenso
all’egemonia slava in quelle
terre. Nella memoria
collettiva e nella storiografia
ufficiale l’Olocausto è
giustamente presente, e non
potrebbe essere altrimenti.
Trova spazio in tutti i libri di
testo, nella cinematografia
mondiale sia filmica che
documentaristica e viene
ricordato costantemente dai
mezzi di informazione. Ogni
studente italiano conosce
bene quegli orrori. La
tragedia istriana, giuliano
dalmata, al contrario, è stata
per decenni omessa da tutti i
testi scolastici ed è solo da
dopo il dibattito sulla faziosità
dei libri di testo, che in alcune
edizioni viene riportata
qualche informazione a
riguardo, anche se spesso,
purtroppo, ancora in forma
superficiale e didascalica. La
condanna politica e morale di
tutti gli stati nei confronti
dell’antisemitismo è unanime,
e, in forma autocritica, anche
molti esponenti dei governi
tedeschi sono sempre stati in
prima linea nell’esecrare
quegli accadimenti.
Diversamente, in merito al
genocidio titino, non c’è mai
stata alcuna presa di posizione
ufficiale di condanna da parte
dei governi balcanici: la
Jugoslavia prima, la Croazia e
la Slovenia poi, oltre a non
aver mai espresso le loro
“scuse ufficiali” ai familiari
delle vittime, non hanno
collaborato ad aprire, agli
storici di tutto il mondo, i loro
archivi di stato. Anche sul
piano giudiziario, le procedure
ed i risultati sono da sempre
stati diversi: sebbene alcuni
siano riusciti ad eludere la
giustizia internazionale, molti
gerarchi nazisti sono stati
processati a Norimberga.
PAGINA 11
Nessun criminale titino ha
invece scontato un solo giorno
di carcere, a cominciare
proprio dal loro leader,
inspiegabilmente a lungo
stimato e “riverito” da molti
“compagni comunisti” italiani
fino a pochi anni fa, e
qualcuno ancora adesso. Ai
criminali di guerra slavi
l’Italia ha addirittura concesso
e sta ancora versando la
pensione INPS, che non ha
mai invece riconosciuto ad
alcuno degli internati nei lager
titini. Tutto questo perché la
storia è una e sola e ha
bisogno di verità, io ho avuto
il padre nei campi di lavoro
tedeschi ed è tornato, un
uomo alto 1,75, pesando solo
39 kg. E come bentornato nei
pressi dell’autobianchi di
desio venne preso a sprangate
dai compagni comunisti; uno
zio che è stato nei campi di
concentramento. Detto questo,
caro “Pucci”, caro Panzeri,
cara maestrina Longoni, e
cara amministrazione
comunale ci auguriamo che a
partire dal prossimo febbraio,
Nova e la sua biblioteca faccia
la sua parte a 360° per dare
ALLE MEMORIE un futuro.
Franco Sagato;
Gabriele Lanzani

PISCINA: UN VERO BUCO NELL’ACQUA

Era un progetto tanto atteso e tanto promesso che
questa maggioranza ha fatto di tutto per farlo affossare.
Un progetto faraonico, 6 vasche. Un investimento
esagerato, oltre 5.000.000 di Euro. Il luogo scelto ove
realizzare il centro natatorio, il centro sportivo di via
Brodolini, pieno di difetti strutturali, fatiscente
(sebbene mai usata), irregolare in quanto sprovvisto
delle certificazioni che ne abilitino l'uso. Era un
progetto tanto atteso e tanto promesso che il 16
novembre 2009 ha cessato definitivamente di illudere i
cittadini novesi, in quanto è stata sottoscritta fra il
Comune di Nova e MGM la risoluzione definitiva del
contratto. Una conclusione anticipata e denunciata da
oltre un anno dalla Lega Nord. Stava scritto nel
contratto, che non era possibile far realizzare la
promessa elettorale di questa amministrazione. Stava
nei fatti, un solo partecipante alla gara per
l'assegnazione all'affidamento del centro sportivo. Poi
SEGUE DALLA PRIMA
conclusosi con trattativa privata. Ma i contratti si
scrivono anche per farli rispettare, ebbene nella
risoluzione del contratto sottoscritta il 16 novembre viene
stralciato il solo diritto che poteva vantare il Comune,
riscuotere la fidejussione di 125.000 di Euro. Niente. La
società MGM, se ne va, chiude il contratto, paga il debito
delle spese anticipate dal Comune più il canone dovuto
(mai pagato sin dall'inizio del contratto) e saluta
ringraziando. Il pagamento, ovviamente, sarà effettuato a
rate. Nell'ultimo consiglio comunale abbiamo dato la
nostra disponibilità affinché si possa redigere un nuovo
contratto, sostenibile e realizzabile. La risposta? NIET!
(NO SOVIETICO). Intanto i cittadini novesi posso far
pratica di nuoto nelle piscine dei comuni limitrofi, come
hanno sempre fatto, ed attendere che le promesse di chi
non le mantiene si realizzino. Auguri, chi vive
sperando ...
Loris Dante

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 PAGINA 12

I CITTADINI CI SCRIVONO a cura di Davide Termine

- Buongiorno sono un cittadino di
via Mazzini, la mia via come tante
altre, è sempre sporca. Passa ogni
tanto la vettura pulisci strade ma
essendoci sempre parcheggiate
delle auto viene lavato solo il centro
della carreggiata e i lati rimangono
sempre in uno stato pietoso. Non si
potrebbe fare qualcosa?
Caro lettore, hai perfettamente
ragione. Noi della Lega Nord sono
ormai anni che esponiamo questo
problema all’amministrazione
proponendo , come in tutti i paesi
limitrofi, il lavaggio delle strade con
divieto di parcheggio. Ovvero divieti
di sosta periodici per il passaggio
dell’autovettura che lava e le strade.
La risposta del sindaco in più sedute
è stata sempre picche senza tra l’altro
fornire mai una giustificazione. Si
vede che questa amministrazione non
tiene affatto alla pulizia della città.
- Volevo sapere cosa sta
succedendo in via Galvani e in via
per Cinisello, dato che lavoro in
quella zona.
Purtroppo la situazione in via
Galvani, è alquanto imbarazzante,
perché è ancora in uno stato di
degrado. Sono iniziati i lavori tempo
fa ma ancora oggi non sono stati
u l t i ma t i ; i n p r o g e t t o c ’ è l a
realizzazione della nuova arteria
stradale Nova-Muggiò-Desio che
assieme a via Brodolini, via Garibaldi
e via Vittorio Veneto è uno dei
percorsi alternativi che il comune di
Monza ha adottato per defluire il
traffico, causato dai lavori di
interra mento del Viale Zara.
L’amministrazione Barzaghi come al
solito non ha rispettato i tempi di
esecuzione dell’opera (fine agosto
2009) e quindi ancora oggi abbiamo
un traffico molto denso nel centro
della nostra città.
- Sono un cittadino novese e come
VUOI SAPERNE DI PIU’?  salate per i trasgressori. La risposta
Visita il sito  stata alquanto bislacca: “ Secondo i
www.leganordnovabrianza.com 
E  scrivici all’indirizzo mail   Nova funziona benissimo e non
info@leganordnovabrianza.com 
molti altri faccio la raccolta
differenziata cercando di essere il più
scrupoloso possibile, ma perché
quando esco la sera vedo in giro gente
che nei propri sacchi getta qualsiasi
cosa fregandosene altamente della
legge? Perché queste persone non
vengono punite?
Ciao concittadino, condivido in pieno il
tuo reclamo. Nova è l’ultimo paese della
Brianza per quanto riguarda la raccolta
differenziata. Hai ragione a lamentarti
che molti non rispettano la legge,
sicuramente per ignoranza e per scarsa
informazione. Abbiamo già portato in
consiglio comunale questo problema
proponendo soluzioni chiare quali una
maggior informazione e
sensibilizzazione verso la raccolta
differenziata, ma soprattutto l’aumento
di sanzioni anche economiche per chi
non rispetta la legge, ovvero multe
dell’amministrazione in questo caso è
nostri dati la raccolta differenziata a
abbiamo riscontrato questo problema” .

DOMENICA 13 DICEMBRE
Dalle ore 9.30 alle ore 13.00
NOVA MILANESE
Auditorium Comunale - Piazza Gioia
PICCOLE E MEDIE IMPRESE:
“Un opportunità per uscire dalla crisi”
Interverrà

On. Giancarlo GIORGETTI

Presidente COMMISSIONE BILANCIO CAMERA DEI DEPUTATI
Segretario Nazionale LEGA NORD - LEGA LOMBARDA

Il Convegno è realizzato con il Gruppo LEGA NORD per l’Indipendenza della Padania della provincia di Monza e
Brianza

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