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Che cosa credi che pensino i tuoi genitori sul denaro, sui ricchi e
sull’abbondanza finanziaria?
Le convinzioni
6 maggio 1954: una data significativa nel mondo dell’atletica.
Fino ad allora, infatti, si credeva fisicamente impossibile per
chiunque correre 1 miglio in meno di 4 minuti: nessuno l’aveva
mai fatto. L’ultimo record, del 1945, era quello di 4’01”04”’ di
Gunter Hägg. Ma un certo Roger Bannister, venticinquenne
studente britannico di Harrow, lo credette possibile e arrivò al
traguardo con il tempo di 3’59”04”’. Solo 46 giorni dopo John
Landy corse ancora più veloce di Bannister di ben 1,5 secondi.
Un’eternità se si considera l’atletica leggera. E, nei successivi 3
anni, ben sedici corridori oltrepassarono la barriera dei 4 minuti.
Anche se non batterete nessun record, credere che qualcosa sia
possibile è importantissimo.
Se riteniamo che non sia possibile fare una cosa, non ci
proveremo nemmeno. Le convinzioni muovono il mondo. Oggi si
muore e si ammazza basandosi su di esse. Pensate che ogni
mattina quando vi svegliate è come se indossaste un paio di
occhiali attraverso i quali vedete il mondo. Abbiamo credenze
riguardo a ogni cosa: su noi stessi, sugli altri e su ciò che
vogliono, sul modo in cui dobbiamo rapportarci con loro.
Abbiamo convinzioni sul nostro lavoro, su come giocare, su
quello che ci diverte, sulla politica, sull’educazione, sui crimini,
sui sistemi giudiziari, sulla polizia, sulla guerra, sul pianeta, sulle
persone che vengono da altri Paesi: «I russi sono…, gli americani
sono…, le svedesi sono…», e questo lo diciamo e lo pensiamo
senza magari neanche averli visti o essendoci relazionati solo con
una singola persona. Abbiamo convinzioni anche riguardo al
tempo, alla storia, al futuro, al passato, al nostro destino. Le
credenze ci permettono di creare una mappa per muoverci nel
nostro mondo, in quello che chiamiamo il nostro territorio. Esse
dunque condizionano e governano le nostre vite, le emozioni, la
salute, le capacità e l’esperienza di tutti i giorni. Pervadono
l’intera nostra esperienza.
Le nostre convinzioni di solito nascono e vengono condivise dalla
cultura, dalla famiglia e dalla cerchia a cui apparteniamo. È per
questo che per noi sono assodate e, soprattutto, le consideriamo
vere. Solamente quando incontriamo qualcuno che ha un sistema
di credenze completamente diverso dal nostro diventiamo in
qualche modo consapevoli delle nostre convinzioni.
Imprinting
Significative esperienze durante il periodo cosiddetto
dell’imprinting. Da quando nasciamo fino a 7 anni, esperienze
significative della nostra vita impattano profondamente sulla
nascita delle nostre convinzioni, su noi stessi e sulle nostre
potenzialità, sugli altri, sulle nostre capacità di fare, non fare,
capire, non capire.
Modellazione inconscia
Mentre cresciamo copiamo naturalmente non solo i comportamenti delle
altre persone ma anche le loro credenze.
Esperienza significativa
A volte basta una sola esperienza nella vita per credere che
qualcosa sia possibile, nel bene o nel male. Prova a immaginare di
dover fare una presentazione di successo davanti a 200 persone: la
tua convinzione di poter parlare in pubblico influenzerà
positivamente il tuo risultato, dandoti una convinzione sulla tua
capacità futura di affrontare la stessa esperienza aprendoti magari
a nuove realtà lavorative. La stessa cosa succede purtroppo anche
al contrario: un approccio negativo influenzerà negativamente il
risultato.
Organizzazioni culturali
A volte assumiamo le credenze dell’azienda per la quale
lavoriamo: se tutti lavorano oltre l’orario stabilito, sarà normale
anche per noi adeguarci e credere che sia giusto farlo. Se siamo
nati in Italia sarà normale essere cattolici così come sarà normale
essere musulmani se nati in Egitto.
Media
Radio e televisioni ci inculcano credenze su chi siamo, su che
cosa dovremmo essere, su che cosa dovremmo pensare, su quanto
dovremmo pesare, su come dovremmo vestirci, quindi su come
spendere i nostri soldi.
Le credenze non sono statiche, ma spesso agiamo come se lo
fossero, dimenticandoci che rappresentano esclusivamente la
nostra percezione della realtà, che danno solo una sensazione di
certezza riguardo a qualcosa. Esse guidano i nostri pensieri, i
nostri comportamenti. Alcune convinzioni ce le portiamo dietro
da sempre, mentre altre cambiano naturalmente con il passare del
tempo. Quando avevamo 5 anni credevamo a Babbo Natale, poi,
ovviamente, la nostra convinzione è cambiata! Le credenze
possono essere una forza che ci guida, ma anche essere limitanti e
depotenzianti.
Come funzionano le convinzioni? Io sono sicuro di una cosa,
quello di cui sono certo mi fa compiere delle azioni congruenti
con la mia opinione.