DAL 1900 AL 1945

Con il termine Art Nouveau si definisce convenzionalmente quell'indirizzo di gusto che tra la fine dell'800 e l'inizio del
nuovo secolo trovò espressione in un'ampia gamma di discipline artistiche, dall'architettura alle arti applicate,
dall'arredo di interni alla grafica. L'espressione Art Nouveau venne usata prevalentemente in Francia e negli Stati
uniti, mentre altrove si affermarono termini artistici diversi: in Germania si parla di giganti, in Inghilterra di Modern
Style e in Italia di Stile floreale o liberty. Ma generalmente viene utilizzato il termine Modernismo, ritenuto più
adatto a definire l'aspetto internazionale del fenomeno.
Il termine Avanguardia è desunto, invece, dal linguaggio militare ove indicava il reparto che precede il blocco forte
dell'esercito al fine di aprirgli un varco, infatti questa è l'arte che apre la strada a nuove ricerche artistiche. Rientrano
nelle avanguardie l'espressionismo, l'astrattismo, il futurismo, il cubismo e il dadaismo.

LE AVANGUARDIE
Agli inizi del XX secolo la ricerca di nuovi linguaggi figurativi più adatti ad esprimere i cambiamenti e il carattere della
società moderna, determinò il sorgere di nuovi movimenti artistici che scossero canoni e norme tradizionalmente
accettati, attuando un radicale rinnovamento della produzione figurativa. Si tratta delle cosiddette Avanguardie.
L'origine di questi movimenti va rintracciata in alcuni artisti e correnti degli ultimi decenni dell'800. L'espressionismo
trova riferimenti nella tensione drammatica di Van Gogh, nella diffusione della scultura africana e nella polemica di
Gauguin contro la società del tempo. Per il cubismo è, invece, fondamentale l'opera di Cézanne per l'analisi
strutturale della forma e dello spazio. Anche l'Art Nouveau, col tentativo di conciliare il conflitto tra tecnologia e
creatività, costituisce un precedente determinante per le avanguardie. Queste nuove tendenze artistiche con le
contraddizioni e le tensioni che agitavano la società dei primi del '900, intuirono i segni della crisi di un mondo che, di
lì a poco, sarebbe stato travolto dalla guerra. Diedero vita a nuove sperimentazioni che modificarono
completamente il concetto di arte visiva, rifiutando la rappresentazione naturalistica, i mezzi espressivi più
tradizionali, per rivendicare da parte dell'artista una totale libertà delle forme del procedimento creativo.
L'Avanguardia si manifesta perlopiù come un'azione di gruppo, come l'espressione di un'ideologia e della volontà
corale di affermare nuove posizioni rispetto a quelle della tradizione storica ufficiale, spesso anche con l'uso di
comportamenti violenti e anticonvenzionali.
L'affermarsi dell'avanguardia fu legato talvolta anche a quegli atteggiamenti social-progressisti volte a considerare
l'arte e le innovazioni formali come un importante strumento di trasformazione della società. Molti furono i
manifesti artistici redatti nel corso del Novecento; i più significativi, anche per il loro linguaggio polemico e corrosivo,
restano senza dubbio quelli del movimento futurista.

LA FUNZIONE SOCIALE DELL'ARTE E IL NUOVO RUOLO DELL'ARTISTA

Le Avanguardie posero con forza anche il problema del ruolo dell'artista, che si propose di denunciare i mali e le
ipocrisie dell'etica e delle convenzioni borghesi. Schiacciate da regimi totalitari, che contrastarono apertamente
nuovi linguaggi artistici, bollandoli come arte degenerata, le Avanguardie esaurirono presto la loro forza
rivoluzionaria; ciò nonostante esse avevano completamente modificato il concetto di rappresentazione artistica e di
arte visiva, lasciando un importante eredità di idee, densa di sviluppi per il futuro. Molti degli esponenti artistici di
questo periodo furono costretti, alla vigilia della Seconda guerra mondiale, ad emigrare negli Stati Uniti per sfuggire
alle persecuzioni naziste e portarono oltreoceano molte delle novità culturali prodotte in Europa.

IL RINNOVAMENTO ARICHITETTONICO
Anche l'architettura, come la pittura e la scultura, rifiutò i modelli tradizionali. L'elaborazione di un nuovo linguaggio
capace di corrispondere alle esigenze di una società moderna e di utilizzare le possibilità offerte dai nuovi materiali
edilizi si collegava al lavoro di ricerca delle avanguardie. L'aspetto più appariscente fu l'eliminazione degli ornamenti
esterni, mentre quello più profondo riguardò lo sviluppo di nuove strutture e nuovi spazi, improntato al razionalismo
e alla funzionalità.
L'impegno sociale non fu estraneo all'opera di questa stagione dell'architettura definita 'eroica'. Essa infatti fu
contrassegnata anche da importanti manifestazioni che contribuirono a presentare e diffondere le innovazioni dei
maestri.
 L’ART NOUVEAU
Con il termine Art Nouveau si intende quel particolare stile che avrebbe dovuto diffondere il gusto per oggetti e
opere dalle elevate qualità estetiche. La produzione figurativa in Europa assunse caratteri comuni, pur nelle
differenti inclinazioni che caratterizzarono il suo sviluppo nei diversi paesi, facilmente individuabili nella predilezione
per la linea flessuosa e serpentinata, nella tendenza al disegno asimmetrico e stilizzato in funzione simbolica o
semplicemente decorativa, nell’adozione di motivi naturalistici o floreali, desunti anche dall’arte giapponese e
cinese.
Questi caratteri, presenti in tutte le arti, sono resi noti al grande pubblico attraverso la stampa e la pubblicità di
prodotti commerciali di lusso, e soprattutto tramite le Esposizioni internazionali. Gli artisti dell’Art Nouveau erano
infatti convinti che, per attuare un rinnovamento della struttura sociale e politica contemporanea, fosse
indispensabile introdurre nella vita un principio di coerenza estetica, il quale, attraverso un sistema di progettazione
globale potesse rispondere a ogni necessità pratica.
Il nuovo stile moderno era stato anticipato intorno al 1860 in Inghilterra da alcuni artisti che, sull’esempio di William
Morris, fondatore del movimento per la riforma delle arti applicate chiamato Art and Crafts, avevano cercato di
rimediare alla decadenza che aveva colpito le attività artigianali, causata dalla produzione in serie di tipo industriale.
L'art Nouveau nacque proprio da questo dibattito tra arte e realtà industriale, e divenne un fenomeno di vastissima
portata culturale proprio per la capacità di coniugare la produzione industriale in serie con la qualità estetica degli
oggetti realizzati. Si sviluppò inizialmente come uno stile ornamentale, trovando espressione soprattutto nella
grafica pubblicitaria ed editoriale, ma ben presto coinvolse tutti i campi della produzione artistica.

L'art Nouveau individua molte delle sue fonti d'ispirazione, secondo l'insegnamento impartito da William Morris,
direttamente dalla natura: piante, rami, foglie e soprattutto fiori sono i motivi più utilizzati, attraverso i quali si
intende esprimere l'energia dinamica delle forze della natura. Fondamentale è inoltre la conoscenza diretta dell'arte
giapponese, da qui derivano sia la particolare attenzione rivolta al mondo della natura, sia la volontà di stilizzazione e
attrazione tipica delle culture orientali.
Uno dei campi di maggior fortuna dell'art Nouveau fu anche l'oreficeria, che traeva i suoi motivi di ispirazione anche
dal mondo animale. Nella Broche con profilo femminile e ali di farfalla, realizzata da Eugene Feuillatre, l'artista ha
impiegato una vasta gamma di materiali, ricca di vivaci colori, che esaltano l'effetto decorativo; il volto femminile e il
cabochon nei capelli sono in opale, le ali in smalto traslucido con inserimenti di scaglie d'argento, mentre l'intera
struttura in oro giallo.

Anche la grafica pubblicitaria ebbe un particolare sviluppo, teso a promuovere i prodotti dell'industria attraverso
immagini particolarmente curate dal punto di vista estetico. Per il manifesto delle Esposizioni internazionali di
Torino, lo scultore Leonardo Bistolfi realizzò una delle immagini più rappresentative dello stile Liberty italiano:
quattro fanciulle danzano avvolte in lunghi abiti bianchi su di un verde prato fiorito e sono legate tra loro da un
nastro che disegna nell'aria la parola Ars, a simboleggiare il legame che unisce l'arte alla vita e la vita all'industria.