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- SEZIONE FALLIMENTARE -
1. La procedura di concordato
Con ricorso ex art. 160 l.f. depositato in data 12.09.2012, il liquidatore di Mabo
Prefabbricati S.p.A. in liquidazione (di seguito anche solo Mabo Prefabbricati
S.p.A. o Mabo o la Società) chiedeva al Tribunale di Arezzo l’ammissione alla
procedura di concordato preventivo con riserva di deposito della proposta, del
piano e degli allegati di cui all’art. 161 l.f..
Con provvedimento in pari data il Tribunale ammetteva la Società alla procedura
di concordato preventivo concedendo termine di 60 giorni, successivamente
prorogato fino al 31.12.2012, per il deposito della documentazione mancante.
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Entro il termine prefissato la Società debitrice, in adempimento alle disposizioni
di legge, depositava:
A) l’analisi della situazione patrimoniale, economica e finanziaria;
B) lo stato analitico ed estimativo delle attività e l’elenco nominativo dei
creditori con l’indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione;
C) la proposta ai creditori;
D) la descrizione analitica della proposta con tempi e modalità di esecuzione.
L’attestazione ex art. 161, comma 3, veniva rilasciata dal dr. Giulio Andreani.
Nel decreto di ammissione sono stati nominati, ai fini della redazione del parere
di congruità sui beni immobili e mobili, rispettivamente, l’Ing. Gianni Stolzuoli e
l’esperto Paolo Vangelisti.
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Tale pegno rimarrà efficace fino a quando potrà essere concessa la garanzia reale
su quei beni della società che fossero finalmente riscattati o liberati da pregressi
gravami”.
Nel successivo paragrafo denominato “Capacità patrimoniale di Mabo Holding
Spa” si legge, tra l’altro, che “…il patrimonio utile ad assicurare
l’adempimento delle obbligazioni di garanzia sopra descritte dovrebbe
essere prossimo a € 14.843.356,46” (neretto a cura degli scriventi).
Gli scriventi Commissari segnalano che solo in data 4.09.2013 hanno appreso
che con nota in data 29.03.2013 Bnp Paribas ha comunicato la risoluzione:
- del contratto di leasing immobiliare n. M004992 relativo all’immobile in
Supino (Frosinone), di proprietà Mabo Holding, per il quale risultava a
quella data uno scoperto di € 468.299,93;
- del contratto di leasing immobiliare in pool n. M00049933 Bnp Paribas,
n.1144948 Mps e n. 2060005 Leasecoop, relativo all’immobile in Corsalone
(loc. Fontechiara), di proprietà Mabo Holding, per il quale risultava a quella
data uno scoperto complessivo di € 240.396,57.
Nei termini indicati nel decreto di ammissione è stato inviato ai creditori l’avviso
ex art. 171 l.f.; successivamente, come disposto, i creditori sono stati avvisati
delle nuove date dell’adunanza, così come più volte rinviata, nonché della
“Integrazione modificativa e migliorativa della proposta di concordato” depositata
in data 9.08.2013.
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leasing; pertanto sulla base di un ipotetico bilancio di liquidazione
elaborato dal Consiglio di Amministrazione, emergerebbe un
patrimonio netto positivo, andando ad esprimere l’attivo a valori di
realizzo ed il passivo a valori di estinzione”. Alla citata situazione
patrimoniale è allegato estratto del libro del Revisore contabile dove
si legge, tra l’altro, che (i) “la società risulta morosa nel pagamento
delle rate di leasing da diversi mesi”; (ii) “I debiti per mutui passivi non
si sono modificati e ciò a conferma che la società non provvede al
pagamento delle rate in ammortamento degli stessi”; (iii) “Non è stato
possibile circolarizzare i crediti ed i debiti per cui si fa riferimento
esclusivamente ai dati contabili esposti nel citato bilancio”;
o si è deliberata l’approvazione della situazione patrimoniale al
30.06.2013;
o si è deliberato l’anticipato scioglimento e messa in liquidazione per
riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale;
o si è deliberata la nomina a liquidatore unico del dott. Cristiano
Falsini, all’uopo autorizzandolo a continuare l’esercizio provvisorio
dell’azienda;
o l’intero collegio sindacale ha rassegnato le dimissioni.
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L’oggetto sociale è la “fabbricazione, la produzione ed il commercio di edifici
prefabbricati e non, aventi qualsiasi destinazione, di carpenteria metallica e di
prefabbricazione in genere. (…)”.
Passività importo
Fondi per rischi ed oneri 26.039,75
Fondo TFR 2.420.729,76
Debiti 32.969.104,33
Ratei e risconti passivi 119.959,71
Totale passività 35.535.833,55
Valore stimato del ramo d’azienda 7.444.587,40
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A seguito dell’operazione di conferimento la conferente Mabo Prefabbricati S.p.A.
(già Mabo Costruzione e Montaggio Prefabbricati in Ferro e Cemento S.r.l.)
modificava la denominazione in Mabo Holding S.p.A., mentre la conferitaria
Granducato Prefabbricati S.r.l. modificava la denominazione in Mabo
Prefabbricati S.p.A. “ (…) il tutto per dare un senso di continuità alla [nostra]
attività nel campo dei prefabbricati”.
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In data 5.12.2011 il Sig. Giancarlo Norcini veniva sostituito dal Sig. Stefano
Falsini.
In data 23.07.2012 la Società veniva posta in liquidazione modificando la
denominazione sociale in Mabo Prefabbricati S.p.A. in liquidazione, all’uopo
nominando liquidatore la Sig. Silvia Falsini.
Nella tabella che segue si riepiloga l’evoluzione dell’organo
amministrativo/liquidatorio della Società:
Cognome e nome Dal al
Falsini Roberto (amministratore unico) 19.10.2001 31.05.2002
Falsini Roberto (presidente C.d.A.)
Falsini Silvia (vice presidente)
Norcini Giancarlo (consigliere) 31.05.2002 01.07.2002
Falsini Piero (consigliere)
Falsini Ubaldo (consigliere)
Falsini Roberto (presidente C.d.A.)
Falsini Silvia (vice presidente)
Norcini Giancarlo (consigliere)
01.07.2002 30.06.2009
Falsini Piero (consigliere)
Boioni Luigi (consigliere)
Falsini Ubaldo (consigliere)
Falsini Roberto (presidente C.d.A.)
Falsini Silvia (vice presidente)
Norcini Giancarlo (consigliere)
Falsini Piero (consigliere) 30.06.2009 20.11.2010
Boioni Luigi (consigliere)
Falsini Ubaldo (consigliere)
Falsini Cristiano (consigliere)
Falsini Roberto (presidente C.d.A.)
Falsini Silvia (vice presidente)
Norcini Giancarlo (consigliere)
Falsini Piero (consigliere) 20.11.2010 05.12.2011
Gualtieri Mario (consigliere)
Falsini Ubaldo (consigliere)
Falsini Cristiano (consigliere)
Falsini Roberto (presidente C.d.A.)
Falsini Silvia (vice presidente)
Falsini Stefano (consigliere)
Falsini Piero (consigliere) 05.12.2011 23.07.2012
Gualtieri Mario (consigliere)
Falsini Ubaldo (consigliere)
Falsini Cristiano (consigliere)
Falsini Silvia (liquidatore) 23.07.2012
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In data 31.05.2005 i Sigg. Stefano Benevieri e Micaela Badiali venivano sostituiti
dai Sigg. Sandro Sergio Giuliani (sindaco effettivo) e Mario Badiali (sindaco
effettivo).
In data 18.05.2009 il Sig. Piero Rosadini, cessato dalla carica di presidente,
veniva sostituito dal Sig. Mario Badiali; veniva nominato sindaco la Sig.ra Rita
Balsimini.
Nella tabella che segue si riepiloga l’evoluzione dell’organo di controllo:
Cognome e nome Dal al
Rosadini Piero (presidente)
Benevieri Stefano (sindaco effettivo) 31.05.2002 31.05.2005
Badiali Micaela (sindaco effettivo)
Rosadini Piero (presidente)
Giuliani Sandro Sergio (sindaco effettivo) 31.05.2005 18.05.2009
Badiali Mario (sindaco effettivo)
Badiali Mario (presidente)
Giuliani Sandro Sergio (sindaco effettivo) 18.05.2009
Balsimini Rita (sindaco effettivo)
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Tecnyconta, macchinari e impianti per incremento capacità produttiva,
interventi a sostegno delle partecipate) per complessivi 22 milioni di euro;
h) la struttura finanziaria squilibrata a breve termine.
Alla fine del 2011, in esito alle vicende concorsuali che avevano colpito il cliente
“Consorzio Etruria”, il gruppo Intesa San Paolo - nell’interesse della società
Centro Factoring alla quale Mabo Prefabbricati aveva ceduto il credito vantato nei
confronti del cliente - iniziava un’attività finalizzata ad un accordo di
ristrutturazione dell’intero indebitamento di Mabo Prefabbricati, sia in relazione
alle linee di affidamento cosiddette “commerciali o autoliquidanti”, sia in merito
al credito vantato da Centro Factoring per la cessione pro solvendo del credito
verso il cliente Consorzio Etruria.
Nel mese di febbraio 2012 veniva conferito incarico alla Vitale e Associati S.p.A.,
advisor, consigliata dal sistema bancario. Veniva altresì incaricato lo Studio
Lombardi Molinari Associati e lo Studio Pavesi, in rappresentanza degli Istituti di
credito.
Vitale e Associati, in collaborazione con Badiali Consulting, procedeva alla
formulazione di un piano industriale rappresentando agli Istituti di credito il
percorso necessario per giungere ad una ristrutturazione dell’indebitamento ai
sensi dell’art. 67 l.f.. Le linee guida del piano erano le seguenti:
- conferimento dell’intero patrimonio immobiliare detenuto dalla società
controllante Mabo Holding a favore di Mabo Prefabbricati;
- ulteriore capitalizzazione da parte di Mabo Holding a favore di Mabo
Prefabbricati per un milione di euro, da effettuarsi attraverso immissione di
liquidità;
- intervento di Fidi Toscana per garantire linee di affidamento di due milioni
di euro, oltre all’erogazione di un finanziamento chirografario (nella forma
di prestito partecipativo) per ulteriori due milioni di euro;
- riorganizzazione a livello industriale attraverso la partecipazione a due
società, con la presenza di investitori di natura industriale, a cui affittare i
rami di azienda di Frosinone e Torino;
- consolidamento nella misura del 100% dell’indebitamento finanziario a
breve di Mabo Holding e Mabo Prefabbricati (1,2 milioni di euro), con
successivo rimborso in 13 rate annue costanti a partire dal 1.07.2014;
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- consolidamento nella misura del 80% dell’indebitamento per linee
autoliquidanti a breve di Mabo Prefabbricati (43,9 milioni di euro), con
successivo rimborso in 13 rate annue costanti a partire dal 1.07.2014;
- consolidamento nella misura del 100% dell’indebitamento per Factoring di
Mabo Prefabbricati (per 5,8 milioni di euro), con successivo rimborso in 13
rate annue costanti a partire dal 1.07.2014;
- riscadenzamento dell’indebitamento a lungo termine e dei leasing di Mabo
Holding e Mabo Prefabbricati (13,4 milioni di euro).
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- i crediti tributari e i crediti verso clienti, con scadenza superiore ai 12 mesi,
sono stati iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie;
- per gli anni 2009 e 2010 nella voce “crediti a breve” e “debiti verso banche a
breve” sono stati inseriti gli effetti in circolazione collocati nei conti
d’ordine, coerentemente con il trattamento contabile seguito a partire dal
2011;
- per i contratti di leasing è stato effettuato il passaggio dal metodo
patrimoniale al metodo finanziario, sulla base delle informazioni risultanti
dalla Nota Integrativa.
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IMPIEGHI 31.12.2012 % 6.08.2012 % 31.12.2011 % 31.12.2010 % 31.12.2009 %
IMMOBILIZZAZIONI IMM.LI E FIN. 2.923.820 6,30 20.899.537 29,82 20.861.683 21,63 12.794.030 10,13 9.637.631 9,97
IMMOBILIZZAZIONI MAT.LI 13.560.818 29,23 18.277.728 26,08 22.523.838 23,36 21.133.103 16,73 21.813.684 22,56
(FONDI AMM.TO) -872.773 -1,88 -764.472 -1,09 -3.412.435 -3,54 -1.782.634 -1,41 -2.745.499 -2,84
RIMANENZE 1.831.955 3,95 6.374.561 9,09 17.205.509 17,84 19.799.916 15,68 14.895.775 15,40
CREDITI A BREVE 27.824.740 59,99 23.989.920 34,23 38.496.048 39,92 73.280.109 58,03 52.907.427 54,71
LIQUIDITA' 1.117.506 2,41 1.315.045 1,88 764.395 0,79 1.059.328 0,84 195.985 0,20
TOTALE IMPIEGHI 46.386.066 100,00 70.092.319 100,00 96.439.038 100,00 126.283.852 100,00 96.705.003 100,00
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I principali “ratios” finanziari risultano essere i seguenti:
Legenda:
AC = ATTIVO CORRENTE
PB = PASSIVO B.T.
BF = BARICENTRO FINANZIARIO
LD = LIQUIDITA' DIFFERITE
LI = LIQUIDITA' IMMEDIATE
MP = MEZZI PROPRI
PML = PASSIVO L.T.
AF = ATTIVO FISSO
CS = CREDITI V/SOCI
FS = FINANZIAMENTO SOCI
CI= CAPITALE INVESTITO
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Al 31.12.2011, quindi, le attività correnti coprono circa la metà delle passività
aventi la medesima scadenza, mentre al 31.12.2012 tale rapporto si riduce a
circa un terzo.
Al netto del magazzino (c.d. “acid test”) l’indice di liquidità corrente si riduce a
0,74 nel 2009, 0,72 nel 2010, 0,37 nel 2011, 0,25 al 6.08.2012 e 0,29 al
31.12.2012 (0,25 al 6.08.2012).
Sotto il profilo del grado di solidità, la situazione patrimoniale riclassificata
evidenzia un quoziente di struttura di primo livello inferiore all’unità nel periodo,
essendo pari a 0,46 nel 2009 e 0,42 nel 2010.
A partire dal 2011, l’indice assume valore negativo per effetto delle condizioni di
deficit patrimoniale verificatesi.
Il quoziente di secondo livello assume valori nel 2009 e 2010, rispettivamente, di
0,86 e 0,73, evidenziando la parziale copertura del fabbisogno per
immobilizzazioni con le passività correnti.
A partire dal 2011, l’indice assume valori negativi per effetto delle già richiamate
condizioni di deficit patrimoniale.
L’indice di autonomia finanziaria risulta essere pari al 46% nel 2009 e 42% nel
2010 per poi assumere valori negativi nel 2011 e 2012.
L’indice d’indebitamento, conseguentemente, assume valori pari a 54% e 58%
rispettivamente nei due anni.
Detto indice negli esercizi 2011 e 2012 è superiore al 100% delle attività (123%
nel 2011, 162% al 6.08.2012, 237% al 31.12.2012).
Per quanto concerne la composizione qualitativa dell’indebitamento, risultano
prevalenti le passività correnti rispetto alle passività consolidate; i relativi indici
sono pari, infatti, nel 2009 al 74% (rapporto passività correnti su totale fonti) e
12% (rapporto passività consolidate su totale fonti), mentre nel 2010 detti indici
assumono, rispettivamente, valori pari a 81% e 8%.
Nel 2011 il rapporto debiti a breve su totale attivo è pari al 111% mentre il
rapporto debiti a lungo su totale attivo è pari a 11%.
Detti valori aumentano rispettivamente a 146% e 15% al 6.08.2012 e a 216% e
21% al 31.12.2012.
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Il tempo medio di giacenza del magazzino risulta in aumento nel periodo
considerato, passando da 85 giorni nel 2009, a 89 giorni nel 2010, a 105 giorni
nel 2011.
Al 6.08.2012 tale indicatore è pari a 185 giorni, valore che si riduce a 69 giorni al
31.12.2012.
Anche l’indice di giacenza media dei crediti, calcolato al netto dei crediti
riclassificati tra le attività immobilizzate, assume valori crescenti nell’arco
temporale oggetto di osservazione, passando da 303 giorni nel 2009, a 331 nel
2010 e a 235 nel 2011.
Al 6.08.2012 l’indice de quo è pari a 696 giorni e al 31.12.2012 esso supera i
1.048 giorni, evidenziando così una manifesta patologia in tale categoria di attivo.
Il tempo di pagamento dei debiti di funzionamento assume anch’esso valori
particolarmente elevati, presumibilmente in conseguenza del lento rigiro delle
scorte e dei crediti.
L’indice è pari a 140 giorni nel 2009, 270 giorni nel 2010 e 268 giorni nel 2011.
Al 6.08.2012 esso è di circa 440 giorni e si incrementa a oltre 600 giorni al
31.12.2012.
Il dato relativo al ciclo del circolante mostra un andamento decrescente nel
periodo 2009-2011, soprattutto per effetto del progressivo allungamento dei tempi
di pagamento delle passività.
Al 6.08.2012 esso è pari a 441 giorni, mentre al 31.12.2012 si incrementa a 511
giorni, per effetto del progressivo rallentamento dei giorni di giacenza dei crediti.
L’analisi del risultato economico è la seguente:
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31.12.2012 % 6.08.2012 % 31.12.2011 % 31.12.2010 % 31.12.2009 %
PROD. DI ESERCIZIO 9.555.476 100,00 7.241.570 100,00 58.956.536 100,00 79.698.733 100,00 62.776.198 100,00
(COSTI ESTERNI) -22.346.202 -233,86 -17.803.073 -245,85 -50.826.648 -86,21 -56.997.354 -71,52 -39.676.492 -63,20
VALORE AGGIUNTO -12.790.726 -133,86 -10.561.503 -145,85 8.129.888 13,79 22.701.379 28,48 23.099.706 36,80
(PERSONALE) -6.275.496 -65,67 -6.097.117 -84,20 -16.391.320 -27,80 -15.373.284 -19,29 -16.509.540 -26,30
M.O.L. -19.066.222 -199,53 -16.658.620 -230,04 -8.261.432 -14,01 7.328.095 9,19 6.590.166 10,50
(AMM.TI/ACC.TI) -3.083.704 -32,27 -2.608.252 -36,02 -14.665.474 -24,88 -5.498.859 -6,90 -4.737.250 -7,55
REDDITO OPERATIVO -22.149.926 -231,80 -19.266.872 -266,06 -22.926.906 -38,89 1.829.236 2,30 1.852.916 2,95
ALTRI
PROVENTI/ONERI -985.579 -10,31 254.310 3,51 -9.200.672 -15,61 313.650 0,39 98.138 0,16
EBIT -23.135.505 -242,12 -19.012.562 -262,55 -32.127.578 -54,49 2.142.886 2,69 1.951.054 3,11
(ON. FINANZIARI) -3.361.988 -35,18 -2.538.452 -35,05 -3.016.954 -5,12 -1.580.193 -1,98 -1.390.623 -2,22
REDDITO LORDO -26.497.493 -277,30 -21.551.013 -297,60 -35.144.532 -59,61 562.693 0,71 560.431 0,89
(IMPOSTE) 902 0,01 526 0,01 47.226 0,08 -523.991 -0,66 -448.736 -0,71
REDDITO NETTO -26.496.591 -277,29 -21.550.488 -297,59 -35.097.306 -59,53 38.702 0,05 111.695 0,18
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I conti economici riclassificati evidenziano inizialmente un incremento del
prodotto di esercizio, che passa da € 62,8 milioni nel 2009 ad € 79,7 milioni nel
2010, con una variazione percentuale di circa il 27% ed un aumento in termini
assoluti di circa € 17 milioni.
Nel 2011 si assiste ad una sensibile riduzione del valore della produzione, che
passa da € 79,7 milioni ad € 59 milioni, con un decremento di circa € 21 milioni,
pari al 26%.
Al 6.08.2012 il valore della produzione si riduce ulteriormente ad € 7,2 milioni,
per poi aumentare al 31.12.2012 ad € 9,6 milioni.
Il risultato operativo nel 2011, a motivo della caduta del valore della produzione e
della rigidità dei costi di produzione, prevalentemente relativi ad ammortamenti e
personale, passa da un valore positivo di € 1,8 milioni ad un saldo negativo di €
23 milioni.
Nel 2011 sono anche contabilizzati svalutazioni crediti per € 13,6 milioni, di cui €
6,7 milioni nella gestione operativa, ed accantonamenti per € 4,6 milioni.
La perdita operativa, rettificata da tali componenti di natura non ricorrente,
sebbene si riduca ad € 11,7 milioni, risulta comunque pari al 20% circa del valore
della produzione.
Nel 2009 e 2010, esercizi in cui il risultato operativo è positivo, la marginalità
appare comunque limitata ed in diminuzione, essendo pari, rispettivamente, al
2,95% e al 2,3% del valore della produzione.
Il margine operativo lordo aumenta in valore assoluto nel 2010 rispetto al 2009,
passando da € 6,6 milioni ad € 7,3 milioni, ma si riduce in termini di incidenza
percentuale sul valore della produzione, da 10,5% a 9,2%.
A partire dal 2011 esso è negativo ed è pari a - € 8,3 milioni nel 2011, - € 16,7
milioni al 6.08.2012 e - € 19 milioni al 31.12.2012.
Gli oneri finanziari assorbono nel 2009 e 2010, rispettivamente, il 2,22% e il
1,98% del prodotto di esercizio e trovano piena copertura nel MOL.
Nel corso del 2011 gli oneri finanziari risultano pari a oltre il 5% del valore della
produzione e non trovano più copertura nel MOL che, come già specificato, da
tale esercizio assume valore negativo.
Al 6.08.2012 e al 31.12.2012 il rapporto oneri finanziari/valore della produzione
è pari ad oltre il 35%.
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Il quadro dei principali indicatori di redditività è il seguente:
Legenda:
TCI = TURNOVER CAP.INV.
D = DEB.FINANZ.NETTI
PE = PRODOTTO DI ESERCIZIO
OFN = ONERI FINANZ. NETTI
TCI = TURNOVER CAP.INV.
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Il ROE lordo è pari nel 2009 al 4,2% e nel 2010 al 4,21%. Rapportando l’utile ante
imposte al valore della produzione si ottengono dei margini di redditività molto
ridotti, inferiori all’1% del valore della produzione nei due anni.
Il ROE netto è pari a 1,67% nel 2009 e 1,4% nel 2010 e risulta non
adeguatamente remunerativo del capitale proprio apportato.
L’analisi del grado di leva finanziaria evidenzia nel 2009 e 2010 un effetto di
leverage sostanzialmente neutro, essendo lo spread ROA/costo del debito
appena positivo (+35 bsp nel 2009 e +30 bsp nel 2010).
Detta differenza si riduce ulteriormente considerando come termine di confronto
rispetto al Tf il ROI, che non risente degli effetti della gestione extra operativa (+25
bsp nel 2009 e +5 bsp nel 2010).
Il rapporto debiti/mezzi propri, di contro, appare negli esercizi considerati in
aumento, passando da 6,25 nel 2009 a 8,44 nel 2010.
Il coefficiente di rischio finanziario è pari a 517% nel 2009 e 696% nel 2010.
Il quadro degli indici considerato, evidenzia una situazione di elevato
indebitamento, cui non corrisponde un adeguato beneficio in termini di
incremento di redditività, a motivo dello scarso spread tra rendimento degli
impieghi e costi delle fonti.
Tale condizione determina un grado di rischio finanziario molto rilevante nel 2009
che si incrementa ulteriormente nel 2010.
Il dato MOL su debiti totali, indicativo per valutare lo stock complessivo del debito
in relazione alla capacità di autofinanziamento dell’azienda, mostra
un’insufficiente autonomia finanziaria della Società oggetto di analisi già dal
2009, essendo il rapporto de quo pari in tale esercizio a circa l’8% (9%
considerando solo i debiti a breve termine).
Ciò significa, rispettivamente, un tempo di rimborso del debito a lungo termine di
12,5 anni e del debito a breve di 11 anni circa.
L’indice di cui sopra si riduce al 6% nel 2010, considerando i debiti totali, e al 7%
limitando il denominatore ai soli debiti a breve, quindi, rispettivamente, un tempo
di rimborso di 16,7 anni e 14,3 anni.
Appare evidente, quindi, l’insufficienza della capacità dell’autofinanziamento
aziendale, soprattutto se rapportata ai debiti a breve.
23
Tale condizione è confermata dall’anomalo andamento del tempo di pagamento
delle passività di funzionamento, che si incrementa significativamente nei due
anni (140 giorni nel 2009, 270 giorni nel 2010).
Nel 2011 e 2012 la crisi economica e finanziaria della Società si manifesta in
maniera evidente: in tali esercizi infatti il risultato netto di periodo è negativo per
€ 35 milioni nel 2011, € 21,6 milioni al 6.08.2012 e € 26,5 milioni al 31.12.2012
e il patrimonio netto è negativo per € 21,7 milioni nel 2011, € 43,2 milioni al
6.08.2012 ed € 63,7 milioni al 31.12.2012.
L’analisi del cash flow condotta attraverso i rendiconti finanziari è la seguente:
Nel 2010 il free cash flow ed il flusso di liquidità sono negativi, rispettivamente,
per € 5,2 milioni e per € 6,4 milioni circa.
Tale situazione si ripete anche nel 2011 dove i valori sopra indicati sono negativi,
rispettivamente, per € 2,4 milioni ed € 6,6 milioni.
La posizione finanziaria netta, conseguentemente, passa da un saldo negativo di
€ 33,9 milioni al 1.01.2010 a - € 40,3 milioni al 31.12.2010 ed a - € 46,8 milioni
al 31.12.2011.
L’esercizio 2012 mostra un free cash flow ed un flusso netto di liquidità positivi,
rispettivamente, di € 3,1 milioni ed € 2,9 milioni. Conseguentemente la posizione
finanziaria netta migliora da - € 46,8 milioni a - € 44 milioni circa.
***
In conclusione, quindi, dalle elaborazioni condotte sui bilanci della Mabo
Prefabbricati S.p.A. relativamente agli esercizi 2009, 2010, 2011 e 2012 (6.08 e
31.12), si evince quanto segue:
- insufficiente grado di solvibilità a motivo dell’elevata lentezza nel tempo di
incasso dei crediti che determina una parallela dilatazione del tempo di
pagamento dei debiti di dilazione;
- insufficiente grado di solidità, conseguente all’elevato livello di
indebitamento rispetto ai mezzi propri, al capitale investito e alla capacità
di autofinanziamento;
- redditività molto scarsa negli esercizi a saldo economico positivo (2009 e
2010), insufficiente a garantire adeguata remunerazione all’Equity e
copertura finanziaria al debito, soprattutto a breve termine;
25
- gravi condizioni di squilibrio economico a livello di gestione operativa, a
partire dall’esercizio 2011;
- effetto di leverage finanziario insufficiente rispetto allo stock
d’indebitamento e conseguente elevato grado di rischio finanziario;
- flussi di cassa negativi nel 2010 e 2011 con conseguente aggravamento
della posizione finanziaria netta a breve.
La Società, già negli esercizi 2009 e 2010, appare in una situazione finanziaria
prodromica allo stato di insolvenza, che si manifesta in pieno nel 2011 in
conseguenza, anche, della sensibile contrazione del prodotto di esercizio, a fronte
di una sostanziale invarianza dei costi aziendali.
In tale esercizio inoltre sono contabilizzati svalutazioni di crediti per oltre € 13,6
milioni, di cui € 7 milioni circa contabilizzati quali componenti di natura
straordinaria, ed accantonamenti per vertenze legali per € 4,6 milioni.
L’ingente riduzione del monte crediti avvenuta nel 2011 induce a ritenere che
dette perdite si siano di fatto maturate anche negli esercizi precedenti e che
pertanto la Società, considerata la bassa marginalità della gestione, non abbia
operato in condizioni di equilibrio economico anche negli esercizi 2009 e 2010.
Con atto in data 29.05.2012 a rogito Notaio Francesco Cirianni (rep n. 15615
racc n. 10476) alcuni membri della famiglia Falsini (Ubaldo, Cristiano, Roberto,
Silvia, Mira, Stefano, Barbara e Nadia) costituivano la Mabo Edilizia ed Energia
S.r.l. (di seguito anche solo Mabo Edilizia ed Energia, o MEE), avente ad oggetto
la fabbricazione, produzione e commercio di elementi in cemento armato timbrato
e precompresso. Il capitale sociale veniva fissato in € 200.000 di cui veniva
versato solo il 25% (All. n. 1 proposta di concordato).
L’organo amministrativo veniva nominato nelle persone di:
• Falsini Cristiano Presidente;
• Falsini Roberto Consigliere;
• Falsini Barbara Consigliere;
• Falsini Ubaldo Consigliere;
• Falsini Nadia Consigliere;
• Gualtieri Mario Consigliere.
27
27.07.2011 stipulato con Seralwall S.r.l., al corrispettivo di € 90.000 annui, da
pagare in rate mensili anticipate di € 7.500 ciascuna, per la stessa durata
dell’originario contratto (il canone d’affitto pattuito tra Mabo Prefabbricati e MEE
coincideva con quello precedentemente previsto dal contratto del 27.07.2011 e
successive integrazioni tra Mabo Prefabbricati e Seralwall S.r.l.).
Il contratto di subaffitto, sostanzialmente conforme a quello originario di affitto,
prevedeva quale unica differenza il trasferimento parziale dei dipendenti ex
Seralwall2.
MEE si obbligava a versare i canoni pattuiti per il contratto di subaffitto
direttamente e per conto di Mabo Prefabbricati a favore di Seralwall S.r.l. “al fine
di consentire il contestuale adempimento delle obbligazioni nascenti dal contratto di
affitto di ramo d’azienda del 27.07.2011”.
All’art. 11 veniva parimenti previsto il riconoscimento dell’opzione di acquisto a
favore della subaffittuaria, sempre al corrispettivo di € 1.080.000, pattuendo lo
scomputo delle somme versate a titolo di canone di subaffitto. Al ramo d’azienda
originariamente affittato veniva aggiunto, all’art. 14 bis, il diritto di usufrutto su
due automezzi, evidentemente prima non previsto. L’efficacia del contratto veniva
sospensivamente condizionata al verificarsi del raggiungimento dell’accordo
sindacale con i dipendenti addetti al ramo d’azienda oggetto di subaffitto, entro i
cinque giorni lavorativi successivi alla stipula del contratto (All. nn. 1-7 proposta
di concordato).
In data 16.07.2012 Mabo Prefabbricati e MEE constatavano l’avveramento della
condizione (raggiunto accordo sindacale) cui era stato sottoposto il contratto di
subaffitto del 18.06.2012 (All. n. 7 proposta di concordato).
Con scrittura privata sottoscritta nella stessa data, Mabo Prefabbricati cedeva a
MEE, previa dichiarazione di accettazione incondizionata della società di leasing
Leasecoop S.p.A., i contratti 206/002 e 206/003 del 1.02.2006, già trasferiti da
Seralwall S.r.l. a Mabo Prefabbricati in data 1.08.2011, aventi ad oggetto il centro
di lavorazione e fresatura “Quadra” (contratto n. 206/0002) ed il magazzino
2Risultano infatti trasferiti a MEE solo n. 22 dei n. 43 originari dipendenti, con debiti verso gli stessi (TFR,
Nel corso del 2010 il partitario contabile del cliente Seralwall S.r.l. (cod.
0060009419 - saldo debitore al 31.12.2009 € 1.800) registrava:
29
• n. 9 fatture di vendita per complessivi € 193.519,78 con contropartita
“proventi vari”, “fatture da emettere”, “ricavi per addebiti non conformità”
ed Iva;
• incassi per € 7.136,17 con contropartita bancaria,
così per un residuo saldo a credito al 31.12.2010 di € 184.583,61.
Nel corso del 2010 il partitario contabile del fornitore Seralwall S.r.l. registrava
(cod. 0120008568 - saldo debitore al 31.12.2009 € 123.200,22):
• n. 73 fatture di acquisto per complessivi € 1.227.865,58, con contropartita
“materie sussidiarie di produzione” e “montaggi”;
• pagamenti per € 680.642,07 con disponibilità bancarie;
• note di credito per € 9.422,11,
così per un residuo saldo debitore al 31.12.2010 di € 661.001,62.
Nel corso del 2011 il partitario contabile del cliente Seralwall S.r.l. (cod.
0060009419) registrava:
• n. 3 fatture di vendita per complessivi € 34.127,67 con contropartita
“proventi vari”, “fatture da emettere”, “ricavi per addebiti non conformità” e
Iva;
• compensazioni con debiti verso il medesimo soggetto di € 218.711,28,
così azzerando la posizione creditoria.
30
Macchine uff. elettr. Divis. Serram. 127.307,85 F.do amm.to macch. Elettr. Div. Serram. 115.257,09
Macchine uff. elettr. Divis. Serram. 3.167,30 F.do amm.to macch. Elettr. Div. Serram. 1.801,27
Impianti generali div. Serram. 60.291,00 F.do imp. Gener. Div. Serram. 4.592,22
Macchinari e imp. Spec. Div. Serram. 351.495,10 F.do amm.to macch. Div. Serram. 224.052,97
Macchinari e imp. Spec. Div. Serram. 1.300.351,98 F.do amm.to macch. Div. Serram. 1.158.870,25
Spese su beni di terzi div. Serram. 100.653,90 F.do amm.to beni terzi div. Serram. 14.488,06
Abbuoni passivi 31,57 F.do Tfr 430.672,78
Risconti attivi canoni locazione 6.729,40 Debiti verso dipendenti 276.705,19
Anticipi a fornitore 5.058,01 Debiti per caparre 2.875,00
Anticipi a dipendenti 4.291,85 Debiti per finanziamenti 3.359,79
Debiti per anticipi da clienti 35.642,87
Debiti verso clienti per note credito 258.404,16
Totale 2.224.880,38 Totale 2.766.260,16
Differenza 541.379,78
Il partitario del fornitore Seralwall S.r.l. (cod. 0120008568 con saldo debitore al
31.12.2010 di € 661.001,62) nel 2011 registrava:
• n. 43 fatture di acquisto per complessivi € 1.796.408,25 con contropartita
“materie sussidiarie di produzione”, “fornitori c/anticipi”, “fatture da
ricevere”, “affitto ramo d’azienda” e “risconti attivi canoni di leasing”;
• pagamenti per € 1.533.969,90 con disponibilità bancarie;
31
• note di credito per € 98.855,17;
• giroconto di € 218.711,28 a compensazione dei crediti iscritti al conto del
cliente Seralwall S.r.l.;
• altri giroconti e storni di € 1.289,88,
con residuo saldo debitore al 31.12.2011 di € 604.583,64.
Nel corso del 2012 il partitario contabile del cliente Seralwall S.r.l. (cod.
0060009419) registrava n. 3 fatture di vendita per complessivi € 508.981,66 con
contropartita “fatture da emettere” ed Iva, compensate per il minor importo di €
412.813,84 con i debiti contratti verso il medesimo soggetto; il conto in commento
riportava al 31.12.2012 un saldo residuo di € 96.167,82.
In data 18.06.2012, a seguito della modifica del contratto di affitto nel quale
veniva prevista, tra l’altro, la modifica della clausola inerente la deducibilità degli
ammortamenti (che tornavano ad essere di spettanza Seralwall), Mabo
Prefabbricati procedeva alla “restituzione contabile” dei cespiti:
Voce Importo Voce Importo
F.do amm.to mob. Uff. div. Serram. 78.840,15 Mobili macch. Ordin. Uff. div. Serram. 84.224,28
Fondo amm.to attr. Varia e minuta div. Serram. 47.387,60 Attr. varia e minuta div. Serrram. 47.387,60
Fondo amm.to attr. Varia e minuta div. Serram. 76.731,77 Attr. varia e minuta div. Serrram. 87.417,72
Fondo amm.to mezzi di trasporto div. Serram. 31.207,65 Automezzi div. Serram. 31.207,65
Fondo amm.to mezzi di trasporto div. Serram. 12.238,80 Automezzi div. Serram. 15.585,17
F.do amm.to macch. Elettr. Div. Serram. 121.058,29 Macchine uff. elettr. Divis. Serram. 127.307,85
F.do imp. Gener. Div. Serram. 9.616,48 Macchine uff. elettr. Divis. Serram. 3.167,30
F.do amm.to macch. Div. Serram. 1.408.274,72 Impianti generali div. Serram. 60.291,00
F.do amm.to beni terzi div. Serram. 21.770,27 Macchinari e imp. Spec. Div. Serram. 310.339,22
F.do amm.to macch. Elettr. Div. Serram. 36.155,00 Macchinari e imp. Spec. Div. Serram. 1.295.387,03
F.do amm.to macch. Elettr. Div. Serram. 2.600,00 Spese du beni di terzi div. Serram. 100.653,90
F.do amm.to macchine Div. Serram. 1.038,50 Macchinari e imp. Spec. Div. Serram. 36.155,00
F.do amm.to macchine Div. Serram. 4.510,36 Macchinari e imp. Spec. Div. Serram. 2.600,00
debiti leasing 4.954,50 Macchinari e imp. Spec. Div. Serram. 2.400,00
32
Abbuoni 65,44 Macchinari e imp. Spec. Div. Serram. 6.195,83
perdite su crediti 276.610,42 sopravven. Attive 277,57
sopravvenienze attive 91.033,22
Cauzioni 18.247,94
Totale 2.133.059,95 Totale 2.319.878,28
Differenza 186.818,33
33
La contabilità riportava al 31.12.2012 un ulteriore credito di Mabo Prefabbricati
verso MEE di € 159.000, con descrizione “credito per offerta di acquisto Ramo
azienda Seralwall” .
Il partitario del fornitore Seralwall S.r.l. (cod. 0120008568 con saldo debitore al
31.12.2011 di € 604.583,64) nell’anno 2012 registrava:
• n. 7 fatture di acquisto per complessivi € 166.674,99, di cui € 139.450 con
contropartita “affitto ramo d’azienda” ed € 27.224,99 con contropartita
“fatture da ricevere”;
• debiti per € 18.800 con contropartita “sopravvenienze passive”;
• pagamenti per € 251.205,56 con contropartita istituti di credito;
• compensazioni con posizioni creditorie verso il medesimo soggetto per €
520.703,07,
così con un saldo debitore al 31.12.2012 di € 18.150.
34
• n. 405 del 31.08.2012 di complessivi € 35.867,84, di cui € 21.730,19 per
“affitto ramo azienda infissi Seralwall S.r.l., periodo 18.06.2012 –
31.08.2012”, con contropartita:
o affitti attivi e fatture da emettere per € 17.958,84;
o Iva vendite per € 3.771,35;
• n. 407 del 1.09.2012 per l’importo di € 10.890, con descrizione “cessione
contratto di leasing strumentale n. 206/0002 avente ad oggetto il centro di
lavoro e fresatura “quadra” ed il contratto n. 206/0003 avente ad oggetto il
magazzino verticale automatico “modula””, con contropartita:
o fatture da emettere per € 9.000;
o Iva vendite per € 1.890.
Nella stessa data, la contabilità di Mabo Prefabbricati registrava la
sopravvenienza attiva di € 65.607,52, con contropartita il fornitore
“Leasecoop S.p.A.” (cod. 0120007225), per l’accollo da parte di MEE del
debito per fatture scadute ed impagate relative ai contratti di leasing n.
206/0002 e n. 206/0003;
• n. 448 del 30.11.2012 di complessivi € 87.725, di cui € 27.225 per “affitto
ramo azienda infissi Seralwall S.r.l., periodo 1.09.2012 – 30.11.2012”, con
contropartita:
o affitti attivi per € 22.500;
o Iva vendite per € 4.275;
• n. 455 del 31.12.2012 di complessivi € 29.241,67, di cui € 9.075 per “affitto
ramo azienda infissi Seralwall S.r.l., periodo 1.12.2012 – 31.12.2012”, con
contropartita:
o affitti attivi per € 7.500;
o Iva vendite per € 1.575.
Riepilogando, nel corso del 2012 Mabo Prefabbricati emetteva nei confronti di
MEE (con riferimento al contratto di subaffitto del ramo di azienda Seralwall
S.r.l.) fatture per complessivi € 68.920,19, di cui:
• € 47.958,84, oltre Iva, per canoni di locazione;
• € 9.000, oltre Iva, per la cessione di contratti di leasing.
35
Nella frazione d’esercizio dal 1.01.2013 al 31.05.2013 Mabo Prefabbricati non ha
emesso nei confronti di MEE ulteriori fatture riconducibili al contratto stipulato
in data 18.06.2012 tra Mabo Prefabbricati e MEE, né risultano contabilizzati
pagamenti riconducibili alle fatture emesse nel precedente esercizio.
Da ultimo si segnala che nella classe dei debiti per fidejussioni, è iscritto l’importo
di € 25.456,22, derivante da una lettera di garanzia rilasciata da Mabo
Prefabbricati nell’interesse di Seralwall S.r.l. ed a favore del fornitore S.G.
Engineering s.a., per originari € 179.750,46.
36
ed ai prezzi di cui alla perizia asseverata redatta dal perito Mara Santini, agli atti
della proposta di concordato. La manifestazione di interesse si riferiva dunque al
prelievo di tutte le rimanenze al 31.12.2012, non assorbite dal contratto
estimatorio e fino ad esaurimento, pari ad € 1.308.523,68 per manufatti ed €
431.326,95 per materie prime (All. n. 14 proposta di concordato).
Con contratti di prestazione di servizi in data 1.06.2012 stipulati tra MEE e
Mabo Prefabbricati (All. n. 29 proposta di concordato):
a) MEE si impegnava a fornire a Mabo Prefabbricati le prestazioni di gestione
contabile e amministrativa, gestione finanziaria di tesoreria, di pagamento,
attività di elaborazione dati, compresi fatturazione e gestione contabilità,
attività di esecuzione degli adempimenti fiscali, assistenza contrattuale e
legale, sino alla data del 30.12.2012, al corrispettivo forfettario di € 500
mensili, oltre al rimborso costo orario per il personale addetto, per il
periodo dal 1.06.2012 al 30.12.2012;
b) Mabo Prefabbricati si impegnava ad eseguire in favore di MEE prestazioni
inerenti l’attività di gestione del personale, ivi compresi gli adempimenti
fiscali e contributivi e gestione comunicazione esterna e marketing al
corrispettivo di € 12 oltre Iva per ogni cedolino, oltre al rimborso dei costi
del personale per il servizio marketing, per il periodo dal 1.06.2012 al
30.12.2012.
L’esame del partitario contabile del cliente “Mabo Edilizia ed Energia S.p.A.” (cod.
0060009907) dell’anno 2012 evidenzia che Mabo Prefabbricati emetteva a MEE la
fattura:
• n. 386 del 31.08.2012 per l’importo di € 60.500, con descrizione “affitto
ramo di azienda per i mesi di giugno, luglio ed agosto 2012” e contropartita:
o affitti attivi per € 13.287,67;
o fatture da emettere per € 36.712,33;
o Iva vendite per € 10.500;
• n. 405 del 31.08.2012 per l’importo di € 35.867,84, di cui € 14.137,64 per
“onorario a voi spettante da conteggio relativo a contratto di prestazione di
servizi” per l’elaborazione dei cedolini paga del periodo giugno – agosto
2012, per servizi di marketing, con contropartita:
o proventi vari e fatture da emettere per € 11.684;
o Iva vendite per € 2.453,64;
• n. 408 del 1.09.2012 per l’importo di € 3.006.031,51, con descrizione
“cessione manufatti e materie prime come d contratto estimatorio di cui al
contratto di affitto di ramo di azienda del 30.05.2012, prelievi effettuati nel
periodo 1.06.2012 – 31.08.2012” e contropartita:
o merci c/vendita per € 2.033.836,62;
o ricavi di vendita per € 450.486,94;
39
o Iva vendite per € 521.707,95;
• n. 411 del 11.09.2012 per l’importo di € 29.993,60, con descrizione “costi
da noi sostenuti relativi a pagamento utenze a voi spettanti” e contropartita:
o fatture da emettere per € 24.788,10;
o Iva vendite per € 5.205,50;
• n. 447 del 30.11.2012 per l’importo di € 130.361,71, con descrizione
“cessione manufatti come da contratto estimatorio … prelievi effettuati nel
periodo 1.09.2012 – 30.11.2012” e contropartita:
o ricavi di vendita per € 107.736,95;
o Iva vendite per € 22.624,76;
• n. 448 del 30.11.2012 per l’importo di € 87.725, di cui € 60.500 per “affitto
ramo di azienda per i mesi di settembre, ottobre e novembre 2012”, con
contropartita:
o affitti attivi per € 50.000;
o Iva vendite per € 10.500;
• n. 452 del 5.12.2012 per l’importo di € 19.885,14, con descrizione “onorario
a voi spettante da conteggio relativo a contratto di prestazioni di servizi” di
elaborazione di cedolini dei mesi settembre – novembre 2012 e per “servizi
di marketing” per i mesi settembre – novembre 2012 e contropartita:
o proventi vari per € 16.434;
o Iva vendite per € 3.451,14;
• n. 455 del 31.12.2012 per l’importo di € 29.241,67, di cui € 20.166,67 per
“affitti ramo di azienda per il mese di dicembre 2012”, con contropartita:
o ricavi da affitto ramo d’azienda per € 16.666,67;
o Iva vendite per € 3.500;
• n. 456 del 31.12.2012 per l’importo di € 9.428,32, con descrizione “onorario
a noi spettante da conteggio relativo a contratto di prestazione servizi per
cedolini mese di dicembre e 13.ma” e per “marketing mese dicembre 2012” e
contropartita:
o proventi vari per € 7.792;
o Iva vendite per € 1.636,32;
• n. 461 del 31.12.2012 per l’importo di € 8.167,38, con descrizione “costi da
noi sostenuti relativi ad addebito utenze” e contropartita:
40
o proventi vari per € 6.749,90;
o Iva vendite per € 1.417,78.
Riepilogando, nel corso del 2012 Mabo Prefabbricati emetteva nei confronti di
MEE (con riferimento al contratto di affitto dell’azienda di Bibbiena e Corsalone)
fatture per complessivi € 3.359.171,973, di cui:
• € 116.666,67, oltre Iva, per l’affitto del ramo d’azienda di Bibbiena e
Corsalone del 30.05.2012, in conformità a quanto contrattualmente
pattuito;
• € 2.592.060,51, oltre Iva, per la cessione del magazzino;
• € 35.910, oltre Iva, per prestazioni di servizi (elaborazioni cedolini e
marketing);
• € 31.538, oltre Iva, per addebito di spese anticipate.
3
L’importo di € 3.359.171,97 non corrisponde al totale delle fatture nn. 386, 405, 408, 411, 447, 448, 452,
455, 456, 461 perché sono state considerate le sole “quote” relative ad affitti, servizi, addebiti di spese e
cessioni di merci inerenti i contratti di affitto di ramo d’azienda di Bibbiena e Corsalone.
41
Quanto alla compensazione per caparre ricevute da clienti di € 623.408,49, dalla
contabilità è stato riscontrato che trattasi di caparre ricevute dalle seguenti
persone fisiche e/o giuridiche:
Cliente Importo
Autotrasp. Cesari 3.875,00
Ceal 13.600,00
P.G.invest. 26.723,49
Sadori 14.000,00
Demetra 14.610,00
Montal Jersey 6.200,00
Gennai 30.000,00
Grossi 40.000,00
Imaghera 5.100,00
Ricciarelli 24.300,00
Vico arredam. 13.800,00
Mugheddu 41.000,00
Feel body 1.000,00
Freschi 5.000,00
Centro Sag.Fer 10.000,00
GFS 15.000,00
Gallo Almir 2.500,00
M.B.Resingpla 2.500,00
Imm.Meki 8.400,00
Santelli e Bar 14.000,00
Fal Cabras 10.000,00
Mercuri 1.200,00
Gonnelli 12.000,00
Cerretani 10.000,00
Cortonesi 10.000,00
LM New Tecn. 61.800,00
Edil. Scaletti 19.150,00
Centro It. Cost 5.000,00
GS di Vacca 10.000,00
Park SNC 44.400,00
Bettazzi 45.800,00
Ales 35.500,00
Carini 5.550,00
Lo Spurgo 5.000,00
RB immobil. 51.900,00
Ricciarelli 4.500,00
Totale 623.408,49
42
Cliente Importo
Cepa 10.000,00
Fraer leasing 12.500,00
Cart Lucchese 17.500,00
Sepam shoes 15.970,00
Mulazzani 17.000,00
Balzini Ezio 19.600,00
Boat service 10.000,00
Bitre 20.850,00
Top Car 77.000,00
Comparto 13.500,00
Centauro 12.000,00
Sarl Cosi 60.814,91
Forcina 16.640,00
Cespro 132.000,00
Enomatic 79.500,00
Robel 23.000,00
RB srl 4.300,00
Far srl 100.000,00
Eurocar 20.000,00
Tecnopras 16.200,00
Spaziani 10.350,00
Ferr.Perugini 10.350,00
Farrace 27.739,70
Mordenti 1.265,46
Mercuri 9.000,00
Comas 33.000,00
Costr.industr. 141.300,00
Tosco costruz. 38.700,00
Gori Lauro 23.500,00
Seneca 66.000,00
Viaggi vacanze 21.600,00
Coop.edile orani 92.000,00
Caseif.Esposito 36.658,68
Randi 112.000,00
Calzat.Vanni 8.019,98
Ribes 11.500,00
SPS 4.700,00
Genus 5.050,00
CFC 4.800,00
VE.CA 5.300,00
Meucci 5.150,00
2 M costruzioni 57.600,00
Faenza Real Estate 10.000,00
VRP 2 57.500,00
UNI 22.000,00
Tizzi F. 45.000,00
Bulgarella 35.000,00
F.lli Stirpe 29.800,00
COEDIL 2.500,00
NBM 28.250,00
Sempione 3.100,00
Artifex 12.000,00
43
Edilimpianti 5.040,00
Enne Arredamenti 25.500,00
Enne Alberghini 7.250,00
Fond.Artigiana 20.000,00
Impr.Vannucchi 20.000,00
Pacini 26.000,00
Bart 17.500,00
Vendetta 7.400,00
Immobil Cap 8.469,99
R&S meccanica 47.190,00
Rintal 71.027,00
Totale 1.904.485,72
44
Risultano altresì contabilizzate fatture da emettere nei confronti di MEE di
complessivi € 172.119,17, con contropartita:
o ricavi di vendita per € 36.765,83;
o proventi vari per € 14.520;
o affitti attivi per € 120.833,34.
Alla data del 1.01.2010 Mabo Prefabbricati vantava nei confronti di Mabo Holding
S.p.A. crediti di complessivi € 453.785,52, così suddivisi:
4
Al 31.05.2013 la posizione creditoria complessiva di Mabo Prefabbricati nei confronti di MEE, per rapporti
commerciali, ammontava ad € 488.507,81, di cui € 260.587,61, in relazione al contratto riguardante i rami
d’azienda di Bibbiena e Corsalone ed € 68.920,20, in relazione al subaffitto del ramo d’azienda Seralwall,
oltre al credito di € 159.000 per “offerta ramo azienda Seralwall”. Come meglio specificato in avanti, al
31.05.2013 Mabo Prefabbricati risulta debitrice nei confronti di MEE di € 593.966,16. Tra i debiti diversi,
Mabo Prefabbricati ha collocato il maggior importo di € 1.082.473,97 per caparra Piem (€ 10.000), caparre
clienti (€ 488.450) e accollo oneri competenze dipendenti € 584.023,97, di talché l’importo del credito risulta
azzerato per compensazione, con il residuo debito alla data del 31.05.2013 di € 593.966,16.
46
• Mabo Holding S.p.A. (cod. 60001096), € 37.700;
• Crediti verso controllante (cod. 700000034), € 416.085,52.
Nel corso del 2010 il credito verso Mabo Holding S.p.A. (cod. 60001096) si
incrementava di € 2.398.800 per fatture di vendita, tutte emesse in data
30.12.2010:
• n. 817 di € 60.000, con contropartita “affitto macchinari”;
• n. 818 di € 3.600, con contropartita “proventi vari”;
• n. 824 di € 199.200 con contropartita “fatture da emettere”;
• n. 825 di € 456.000, con contropartita “fatture da emettere”;
• n. 827 di € 1.680.000, con contropartita “fatture da emettere”.
In data 31.12.2010 parte di tali crediti veniva compensata con debiti verso la
controllante di € 1.260.000; per l’effetto, al 31.12.2010 il conto riportava un
residuo saldo a credito di € 1.176.500 (€ 37.700 + € 2.398.800 - € 1.176.500).
Nel corso del 2010 il conto Crediti verso controllante (cod. 700000034) non
subiva variazioni.
L’ammontare totale dei crediti commerciali verso Mabo Holding al 31.12.2010 era
pari pertanto ad € 1.592.585,52 (€ 1.176.500 + € 416.085,52).
Alla data del 1.01.2010 Mabo Prefabbricati maturava debiti commerciali verso
Mabo Holding di € 183.066,96, iscritti nel conto “MABO HOLDING S.p.A. (cod.
0120000397)”.
Nel corso dell’esercizio 2010 il partitario registrava le seguenti fatture di acquisto
emesse da Mabo Holding S.p.A., tutte con contropartita “affitto stabilimento”, per
complessivi € 1.816.215,45:
• n. 5 del 30.01.2010 di € 349.646,11;
• n. 7 del 5.02.2010 di € 1.708,50;
• n. 12 del 31.03.2010 di € 64.217,95;
• n. 13 del 31.03.2010 di € 140.829,55;
• n. 14 del 31.03.2010 di € 466.194,82;
47
• n. 23 del 30.06.2010 di € 5.827;
• n. 25 del 30.06.2010 di € 466.194,82;
• n. 26 del 30.06.2010 di € 21.405,98;
• n. 27 del 30.06.2010 di € 46.943,18;
• n. 52 del 31.12.2010 di € 93.886,37;
• n. 53 del 31.12.2010 di € 42.811,97;
• n. 54 del 31.12.2010 di € 116.548,70.
Alla data del 31.12.2009 la partecipata Mabo Prefabbricati aveva debiti per
finanziamenti verso la controllante di complessivi € 1.671.000 (partitario
contabile n. 905000001).
Nel corso del 2010 Mabo Prefabbricati restituiva i finanziamenti ricevuti per
€ 1.581.000, con disponibilità liquide, così residuando al 31.12.2010 un debito
di € 90.000 (€ 1.671.000 - € 1.581.000).
48
Nello stesso esercizio Mabo Prefabbricati emetteva fattura di vendita per
complessivi € 360.787,56:
• n. 153 del 4.04.2011 di € 600, con contropartita “proventi vari”;
• n. 288 del 16.05.2011 di € 169.150,56, con contropartita “fatture da
emettere”;
• n. 289 del 16.05.2011 di € 179.300, con contropartita “fatture da
emettere”;
• n. 869 del 30.12.2011 di € 3.025, con contropartita “proventi vari”;
• n. 870 del 30.12.2011 di € 4.356, con contropartita “fatture da emettere”;
• n. 871 del 30.12.2011 di € 4.356, con contropartita “proventi vari”,
Nel corso del 2011 il partitario Crediti verso controllante (cod. 700000034) si
incrementava per effetto delle seguenti spese di competenza di Mabo Holding,
anticipate da Mabo Prefabbricati:
• € 9.677 in data 9.02.2011 per oneri assicurativi;
• € 13.000 in data 9.03.2011 per forniture,
49
Al 31.12.2011 il saldo del partitario in commento ammontava ad € 433.702,16 (€
416.085,52 + € 9.677 + € 13.000 + € 200 - € 5.260,36).
50
Nel corso del 2012 Mabo Prefabbricati emetteva le seguenti fatture per
complessivi € 211.227,50:
• n. 189 del 23.04.2012 di € 1.089, con contropartita “proventi vari”;
• n. 190 del 23.04.2012 di € 907,50, con contropartita “proventi vari”;
• n. 377 del 27.07.2012 di € 207.900, con contropartita “fatture da
emettere”;
• n. 415 del 11.09.2012 di € 1.331, con contropartita “fatture da emettere”,
tutte compensate con debiti verso il fornitore Mabo Holding (partitario contabile
n. 0120000397).
Nel corso del 2012 il partitario Crediti verso controllante (cod. 700000034).
registrava una considerevole riduzione per:
• rimborsi effettuati dalla controllante a favore di Mabo Prefabbricati di €
51.985 con contropartita “cassa”;
• compensazione di debiti verso la stessa controllante di € 245.095,12.
Nel 2012 Mabo Prefabbricati rilevava un’ulteriore posta creditoria nei confronti
della controllante di € 28.972 (Crediti verso consolidante Mabo Holding - cod.
70000051), con descrizione “Ires 2011”.
51
Quanto ai debiti commerciali, nel corso dell’esercizio 2012 il partitario registrava
le seguenti fatture di acquisto di complessivi € 735.356,21 emesse da Mabo
Holding S.p.A. con contropartita “affitti passivi”:
• n. 1 del 31.01.2012 di € 1.203;
• n. 2 del 7.02.2012 di € 24.262,28;
• n. 4 del 1.03.2012 di € 120.474,87;
• n. 5 del 1.03.2012 di € 24.262,28;
• n. 6 del 21.03.2012 di € 120.474,87;
• n. 9 del 31.05.2012 di € 48.524,56;
• n. 10 del 31.05.2012 di € 361.424,62;
• n. 13 del 25.06.2012 di € 24.262,28;
• n. 20 del 1.10.2012 di € 6.176,64;
• n. 21 del 1.10.2012 di € 4.290,81.
53
Con nota in data 24.05.2013 il liquidatore ha chiesto alla cessionaria Mabo
Building, in alternativa, di:
- addivenire ad una risoluzione consensuale del contratto;
- “formulare un’offerta irrevocabile d’acquisto che permetta al concordato,
nonostante la risoluzione del contratto, di disporre di un futuro impegno
all’acquisto;
- dare la disponibilità, in caso di richiesta della Procedura, anche della propria
quota di partecipazione (20%) “attraverso una sorta di patto di covendita”.
In data 1.06.2013 Mabo Building ha eccepito il “diritto al mantenimento in essere
di tutte le condizioni contrattuali contenute nel citato atto di trasferimento di
partecipazioni societarie”, evidenziando che “a fronte del valore attribuito all’asset
costituito dall’impianto di Maint tre s.r.l., evidenzia una grave situazione debitoria
che, in qualità di controllanti, ci pone nella condizione di dover analizzare e
riconsiderare insieme agli organi della procedura da Voi adita, al fine di pervenire,
se possibile, ad un accordo, anche immediato, di acquisto definitivo della
partecipazione, rinunciando, se del caso, alle condizione risolutive poste nel citato
contratto di acquisizione della partecipazione ed al conseguente pagamento del
prezzo convenuto o da convenire a seguito di una eventuale auspicabile
transazione”.
Con altra nota del 20.06.2013 Mabo Building, in relazione al corrispettivo
pattuito per l’acquisizione della partecipazione, precisava che per la
determinazione dello stesso si era tenuto conto “della situazione debitoria in
essere alla stipula del contratto, degli impegni nei confronti di Sorgente Sgr
precedentemente assunti da Maint Energy s.r.l., da una posizione debitoria nei
confronti di Mabo Prefabbricati s.p.a. relativa a servizi prestati, parte dei quali
liquidati pochi giorni dopo della sottoscrizione del contratto e relativi a quanto
descritto in una generica fattura di servizi”.
Appena 6 giorni prima della citata cessione, e precisamente con verbale ricevuto
dal Notaio Francesco Cirianni in data 6.06.2012, la Maint Energy S.r.l. deliberava
la scissione della stessa mediante assegnazione di parte del patrimonio sociale
alla costituenda Maint Energy Tre S.r.l., con la conseguenza che, per effetto della
54
compravendita sopra descritta, Mabo Building S.r.l. diveniva socio unico di
entrambe le società (scissa e beneficiaria).
Con la citata scissione si realizzava la separazione tra i due rami aziendali: “quello
di proprietà di Sorgente s.g.r., dato in affitto – gestione a Maint Energy e finanziato
da BNP Paribas, e quello degli impianti in proprietà e gestione da parte di Maint
Energy e finanziati da ING Leasing.”
Nella nota predisposta su richiesta degli scriventi Commissari, il dr. Marco
Badiali ha rappresentato che “a seguito della cessione del ramo d’azienda a favore
di Sorgente s.g.r. e per effetto della scissione di Maint Energy si sono create due
società – originate dalla stessa – dove la prima (la scissa ossia Maint Energy) ha
già attualizzato per effetto della cessione i suoi redditi futuri, mentre la seconda (la
beneficiaria ossia Maint Energy Tre) produrrà – solo se ben gestita da un punto di
vista tecnico/manutentivo e in caso di mantenimento dell’attuale livello tariffario
(contributo GSE e prezzo del ritiro dedicato) – i suoi risultati nel corso dei prossimi
20 anni”, ed ha fornito gli elementi valutativi “che conducono a determinare il
valore dell’80% di Maint Energy in euro 470.000”.
Sulla base dei dati forniti dal consulente e sulla base dei criteri enunciati
(reddituali), a parere degli scriventi, il valore della partecipazione ceduta,
tralasciando ogni considerazione sul premio di maggioranza, ammonta ad €
791.000 (pari all’80% di € 989.000).
Inoltre, gli scriventi segnalano che:
(i) nell’atto di cessione della partecipazione a favore di parte correlata, non è stata
prevista la liberazione della cedente dalle fidejussioni rilasciate nell’interesse della
partecipata Maint Energy, peraltro in epoca in cui Mabo Prefabbricati versava in
stato di grave crisi. Trattasi, in particolare:
a) della fidejussione rilasciata in data 10.12.2010 a favore di BNP Paribas
Lease Group a garanzia del contratto di leasing n. 41997; alla data della
proposta di concordato la garanzia, pari ad € 1.482.573,62,
corrispondente al capitale e interessi residui, è stata inserita tra i debiti da
estinguere;
b) della fidejussione rilasciata in data 20.12.2010 a favore di ING Lease Italia
a garanzia del contratto di leasing n. 00145688/001; alla data della
proposta di concordato la garanzia, pari ad € 2.823.841,47,
55
corrispondente al capitale e interessi residui, è stata inserita tra i debiti da
estinguere;
c) della fidejussione rilasciata in data 21.12.2010 a favore di BNP Paribas
Lease Group a garanzia del contratto di leasing n. 46517; alla data della
proposta di concordato la garanzia, pari ad € 6.002.914,24,
corrispondente al capitale e interessi residui, è stata inserita tra i debiti da
estinguere.
Gli scriventi segnalano che Mabo Prefabbricati, nonostante lo stato di crisi in cui
versava:
a) in data 30.11.2010 rilasciava fidejussione a favore di Quorum a garanzia
del puntuale pagamento di canoni di leasing e altri oneri, per un importo
originario di € 7.000.000, di cui Mabo Prefabbricati garantiva il 50%,
importo corrispondente alla misura della partecipazione al capitale sociale.
In data 16.10.2012 Mabo Prefabbricati riceveva escussione parziale anche
dalla Inno Techs, cessionaria del contratto Quorum. Nella proposta di
56
concordato la garanzia di € 3.500.000 è stata inserita tra i debiti da
estinguere;
b) in data 18.08.2011, effettuava un bonifico a favore della partecipata di €
100.000, a titolo di finanziamento, ad oggi non recuperato; il credito in
questione è stato interamente svalutato nel Piano.
57
Negli anni dal 2010 al 2012 Mabo Prefabbricati contabilizzava costi per compensi
all’organo amministrativo, come rappresentato nella tabella che segue:
Cognome e Nome 2010 2011 2012
Falsini Roberto 199.337,58 199.598,21 126.425,64
Falsini Silvia 173.415,98 173.678,60 108.510,22
Falsini Cristiano 97.553,28 97.553,28 57.228,08
Falsini Piero 14.918,66 66.131,96 36.064,00
Norcini Giancarlo 28.779,16 26.381,05 0
Boioni Luigi 2.398,11 0 0
Gualtieri Mario 3.384,43 30.459,84 17.864,98
Totale 519.787,20 593.802,94 346.092,92
58
Attivo
31.12.11 % 6.08.2012 % 31.12.2012 % 31.05.2013 %
del 9.08.2013 in quanto i crediti per provvigioni c/anticipi (€ 9.420) ed i crediti diversi (€ 10.000), sono stati
collocati tra i crediti verso clienti.
59
Immobilizzazioni immateriali
Tale categoria di attivo, pari al 6.08.2012 a complessivi € 1.651.430, risulta così
costituita:
Voce 6.08.2012 31.12.2012 Rettifiche
Spese marketing e ricerche di mercato 57.415,00 0,00 -57.415,00
Costi di ricerca e sviluppo 466.665,00 0,00 -466.665,00
Diritti Brevetto Industriale 8.293,45 0,00 -8.293,45
Software Gestionale 3.716,21 0,00 -3.716,21
Spese su beni di terzi (fabbricati) 1.115.341,00 0,00 -1.115.341,00
Totale 1.651.430,66 0,00 -1.651.430,66
60
Il contratto de quo, con efficacia dal 1.01.2009, terminava il 31.12.2010.
SOFTWARE GESTIONALE
Alla data del 31.12.2009 tale voce ammontava ad € 36.465,79.
Dal 1.01.2010 al 6. 08.2012 risultano effettuati ammortamenti per € 39.079,18 e
sostenuti costi nel 2010 per complessivi € 6.329,60.
Alla data del 31.12.2012 tale voce risulta completamente svalutata.
61
Falsini, concludeva un accordo con Mabo Prefabbricati, rappresentata dalla
Dott.ssa Silvia Falsini, in base al quale si pattuiva la risoluzione consensuale dei
contratti di locazione, con esclusione degli immobili di Supino, Novellara e
Fabbrico, con rinuncia di Mabo Holding S.p.A. ai canoni di locazione ed a
qualsiasi tipo di pretesa risarcitoria – subordinatamente all’omologa del
concordato - residuando crediti del locatore solo per i canoni scaduti e non
pagati.
Quanto al contratto dell’immobile sito in Caluso (TO), in data 10.09.2012 il
locatore Edilias Immobiliare S.r.l. intimava il rilascio dell’immobile libero da
persone o cose, riservandosi l’addebito di oneri e danni conseguenti
all’inadempimento. In data 3.06.2013 Edilias Immobiliare ha proposto, a totale
transazione della posizione creditoria “di compensare il proprio credito con le
attività presenti in azienda così come specificate dell’inventario del 17.12.2012
redatta dall’arch. Roberto Mariottini di Bibbiena…..impegnandosi a smaltire a
propria cura i materiali di risulta presenti e ad effettuare i ripristini agli immobili”.
La proposta con validità di 20 giorni è stata subordinata al verificarsi delle
condizioni di seguito elencate:
1. rimozione dell’impianto di betonaggio (entro il termine del 31.07.2013);
2. asporto di tutti i manufatti relativi alla commessa Previato (entro il
30.09.2013);
3. asporto di tutti i manufatti relativi alla commessa Orani (entro il
30.09.2013);
4. consegna di tutti i documenti amministrativi e tecnici relativi ai beni
oggetto di cessione (entro il 30.09.2013);
5. trasferimento della proprietà dei beni scritti al PRA (entro il 30.09.2013);
6. asporto della documentazione amministrativa e tecnica di pertinenza della
società (entro il 30.09.2013).
In data 13.06.2013 Mabo Prefabbricati S.p.A. ha depositato istanza di
autorizzazione alla transazione proposta da Edilias Immobiliare.
In data 2.07.2013 il G.D., acquisito il parere degli scriventi, ha autorizzato la
transazione, alle tempistiche indicate per non incorrere nelle penali previste.
Tra le spese per migliorie risultano iscritti costi per € 28.602, sostenuti per
l’immobile ubicato in Pietrasanta, detenuto in virtù del contratto di leasing
62
stipulato con Centro Leasing.
Immobilizzazioni materiali
BENI IMMOBILI
Alla data del 31.12.2009 il conto “Fabbricati civili non strumentali” ammontava
ad € 981.700, importo rappresentante il valore contabile lordo di n. 3 immobili
ubicati in San Casciano Val di Pesa (FI), acquistati in data 12.09.2008 (fatt. nn.
385, 386 e 387 del 2008).
Due degli immobili sopra descritti risultano concessi in locazione ad uso abitativo
dal 1.02.2009 al 31.01.2013, rinnovabile per egual periodo, al canone annuo di €
7.800 ciascuno, da versarsi in rate mensili di € 650 ciascuna.
Nel corso del 2010, precisamente in data 29.11.2010, il conto si incrementava,
tra l’altro, per l’acquisto di n. 2 unità immobiliari (appartamenti), al corrispettivo
di € 594.000 oltre Iva, ubicati in Prato (PO), Via Filippo Strozzi, giusta delibera
del C.d.A. in data 23.10.2010 (trattasi in realtà di immobili provenienti dalla
Cooperativa Edificatrice Istria, concessi in permuta in virtù della specifica
richiesta del committente di un appalto).
Con contratto in data 8.07.2011 Mabo Prefabbricati locava a Wang Xiaoniao, una
delle due unità immobiliari acquistate, per la durata di quattro anni, dal
15.08.2011 al 14.08.2015, al canone annuo di € 13.800, da versarsi in rate
mensili di € 1.150 ciascuna.
Alla data del 31.12.2010, pertanto, il valore dei “Fabbricati civili non strumentali”
ammontava ad € 1.583.269,76.
Con atto di compravendita in data 15.09.2011 a rogito notaio Giuseppe De
Stefano (rep. n. 60454 racc. n. 13989), giusta delibera del 18.07.2011, Mabo
Prefabbricati acquistava da Giardini di Vitiano S.r.l., nell’ambito della trattativa
per l’appalto con il committente G.D.M. Costruzioni S.p.A., un appartamento e i
relativi posti auto, siti in Comune di Arezzo (località Giardini di Vitiano), al
corrispettivo di € 200.000.
Nel corso dello stesso anno la Società procedeva alla cessione di uno degli
appartamenti di San Casciano Val di Pesa, contabilizzato per € 426.607,87, al
corrispettivo di € 345.000, registrando, per l’effetto, una minusvalenza di €
81.607,87.
63
Nel corso dell’esercizio 2012, inoltre, la società iscriveva nel conto “Fabbricati
industriali non strumentali” l’immobile ubicato in Brunico, già iscritto tra le
rimanenze prodotti finiti al valore di € 963.150, acquistato con atto di
compravendita in data 21.06.2006 (rep n. 106038, racc. n. 19422), al
corrispettivo di € 959.000, oltre Iva.
Stima
Importo Avalon Importo
Indirizzo
6.08.2012 Valore di Valore pronta 31.12.2012
mercato dismissione
n. 2 Appartamenti con box – Prato 603.970 595.000 445.000 595.000
Appartamento, box e posto auto Arezzo, loc. 202.434 195.000 155.000 195.000
Vitiano – Lotto1
Appartamento, cantina e posto auto S. 240.000 205.000 240.000
Casciano Val di Pesa – Lotto 3 555.092
Appartamento, S. Casciano Val di Pesa – Lotto 4 240.000 205.000 240.000
Totale 1.361.496 1.270.000 1.010.000 1.270.000
Appartamento Brunico Via J.G. Mahal n. 4010 963.150 435.000 370.000 435.000
Totale 2.324.646 1.705.000 1.380.000 1.705.000
Inoltre, con contratto di leasing in data 25.02.2005, stipulato con Centro Leasing
S.p.A., Mabo Prefabbricati acquistava la disponibilità dell’immobile ubicato in
Dall’esame delle scritture contabili risulta che alla data del 31.12.2012 residuano
crediti per canoni di locazione per € 56.052,15, pari a circa il 50% del canone
annuo pattuito; nel contempo, alla data del 31.12.2012 i debiti nei confronti della
società di leasing (comprensivi anche di quanto maturato per altri contratti),
ammontano ad € 121.909,07.
L’immobile utilizzato in leasing risulta essere stato stimato dalla Avalon Real
Estate S.p.A. in € 2.485.000; il valore di pronta dismissione è stato indicato in €
2.110.000.
65
Appartamento, S. Casciano Val di Pesa – Lotto 4 240.000 205.000
Appartamento Brunico Via J.G. Mahal n. 4011 963.150 435.000 370.000
Immobile in Pietrasanta (Lu) in leasing12 0 2.485.000 2.110.000
Totale 2.324.646 4.190.000 3.490.000
Pertanto i beni sopra individuati sono stati stimati dal professionista incaricato
in € 2.960.000, ovvero escludendo l’immobile in leasing, in € 1.460.000.
Nella Integrazione del 9.08.2013 i terreni e fabbricati risultano stimati in €
1.460.000, così recependo la valutazione dell’Ing. Stolzuoli; nessun valore viene
più attribuito all’immobile in leasing, atteso che la stima del professionista
incaricato risulta inferiore all’importo dei canoni residui.
***
Riepilogando:
Beni Piano originario Integrazione Stima CC.GG.
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013
Terreni e fabbricati 1.890.000 1.460.000 1.460.000
66
BENI MOBILI
I beni di cui trattasi sono così suddivisi:
L’arch. Roberto Mariottini, nominato dalla società debitrice per stimare il valore
delle immobilizzazioni materiali di proprietà Mabo Prefabbricati, ha valutato i
beni (attrezzature, impianti, ecc.) contenuti all’interno degli stabilimenti e nei
piazzali circostanti, suddividendo l’inventario in base allo stabilimento di
appartenenza, come di seguito descritto:
- Mabo 1 – Bibbiena, Loc. Ferrantina;
- Mabo 2 – Frosinone, Loc. Supino (non in funzione);
- Mabo 3 – Reggio Emilia, Loc. Novellara (non in funzione);
- Mabo 4 – Chiusi della Verna, Loc. Corsalone;
- Mabo 5 – Torino, Loc. Caluso (non in funzione).
Si riporta, di seguito, tabella riepilogativa dei valori dei beni di proprietà, come
stimati dall’Arch. Mariottini:
Si riporta, di seguito, tabella riepilogativa della stima dei beni utilizzati in leasing:
Descrizione bene Società concedente Valore di stima
Trattore Tg DP189EL Unicredit Leasing 58.000
Autocarro Tg DY908XP Mps Leasing 20.000
Piattaforma aerea Centro Leasing Banca 18.000
Spazzatrice Centro Leasing Banca 12.000
Carrello elevatore Centro Leasing Banca 35.000
Macchina Extruder Mps Leasing 90.000
Peugeot Tg. DY052XM Etruria Leasing 6.000
Totale 239.000
68
- la cessione a MEE, al corrispettivo di € 2.000, dell’autocarro targato
DY908XP, già compreso tra i beni oggetto del contratto di affitto del
30.05.2012. Nell’istanza de qua si legge che alla data del 8.02.2012 il
debito residuo verso la società di leasing, in linea capitale, comprensivo del
prezzo di riscatto, ammontava ad € 18.176,73;
- procedere al riscatto della piattaforma aerea al prezzo di € 2.121,50,
comprensivo delle rate scadute e non pagate;
- procedere al riscatto della spazzatrice SR 1601 al prezzo di € 1.414,34,
comprensivo delle rate scadute e non pagate;
- procedere al riscatto dei carrelli elevatori al prezzo di € 4.262,52,
comprensivo delle rate scadute e non pagate.
69
Beni in 239.000 0 202.700 0 -36.300 0
leasing
Impianto 0 350.000 0 350.000 0 0
fotovoltaico
Totale 5.284.550 6.076.098 5.572.700 4.585.000 -288.150 1.491.098
rientranti tra i beni oggetto del contratto di affitto di azienda stipulato con MEE,
il valore di funzionamento dei beni riferiti agli stabilimenti Mabo 1 e 4 passa da
€ 5.110.550 (€ 5.045.550 + € 65.000) ad € 5.424.200 (€ 5.370.000 + € 54.200),
rispettivamente secondo la stima Mariottini e la stima Vangelisti.
L’importo offerto da MEE per l’acquisto del ramo d’azienda oggetto del contratto
d’affitto, pertanto, coincide sostanzialmente con il valore di stima dei beni ceduti.
Preso atto dell’impossibilità della MEE di dare esecuzione agli impegni assunti
con il concordato Mabo Prefabbricati in base al piano originario e dell’intervenuto
deposito dell’istanza di concordato c.d. “in bianco”, nella Integrazione depositata
il 9.08.2013 la Società ha valutato gli stabilimenti secondo le risultanze della
stima del perito Paolo Vangelisti, attribuendo il valore di liquidazione allo
stabilimento di Bibbiena e Corsalone (Mabo 1 e 4), pervenendo così ad un valore
di presumibile realizzo di € 4.585.000.
***
Riepilogando:
Beni Piano originario Integrazione Stima CC.GG.
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013
Terreni e fabbricati 1.890.000 1.460.000 1.460.000
Stabilimenti 8.865.88515 4.585.000 4.585.000
Totale immobilizzazioni materiali 10.755.885 6.045.000 6.045.000
15 L’importo è ottenuto come somma dei realizzi del “Ramo liquidazione” e del “Ramo continuità”
(€ 3.395.885 + € 50.000 + € 5.420.000)
70
In data 3.06.2013, come già rappresentato, la Edilias S.r.l., proprietaria dello
stabilimento di Caluso (TO), ha depositato istanza di transazione nella quale,
premettendo di essere creditrice di Mabo Prefabbricati per i canoni di locazione
non pagati e che sul credito per canoni maturati al 31.12.2012 è riconosciuto il
privilegio speciale ex art. 2764 c.c. sui beni presenti nel complesso industriale,
ha proposto – a totale transazione della propria posizione debitoria e degli
adempimenti relativi alla riconsegna dell’immobile – “di compensare il proprio
credito con le attività presenti in azienda così come specificate nell’inventario del
17.12.2012 redatto dall’Arch. Roberto Mariottini”.
La transazione, previo parere favorevole degli scriventi, è stata autorizzata dal
G.D. in data 2/4.07.2013.
In considerazione di quanto sopra, all’attualità l’importo di € 600.000 relativo allo
stabilimento di Caluso può considerarsi sostanzialmente realizzato.
Immobilizzazioni finanziarie
PARTECIPAZIONI E CREDITI VERSO PARTECIPATE E VERSO ALTRI
Alla data del 6.08.2012 la voce in questione ammontava ad € 9.668.227, così
suddivisi:
6.08.2012 31.12.2012/31.05.2013 Stima CC.GG.
31.05.2013
Voce Partecipazioni Crediti Partecipazioni Crediti Partecipazioni Crediti
Partecipazione 7.692.819 311.775 0 0 0 0
imprese
collegate
Prefabricados 7.553.676 211.775 0 0 0 0
Tecnyconta S.L.
Air Beton S.p.A. 139.143 100.000 0 0 0 0
Altre partecip. 287.862 768.000 101.147 250.000 101.147 0
Golf Club Mod 198.000 0 82.000 0 82.000 0
Banca di 5.100 0 0 0 0 0
Anghiari e Stia
Mulazzani 2.000 0 0 0 0 0
71
Italino & Mabo
S.r.l.
A.I.C.A.P. 2.000 0 0 0 0
Mabo Building 0 480.000 0 480.000 0 480.000
S.r.l.
Maint Energy 0 70.000 0 70.000 0 70.000
S.r.l.
Dep. 0 22.323 0 4.088 0 783
cauzionali
fornitori
Ghetti 3 0 6.380 0 0 0 0
Autostrade 0 9.756 0 0 0 0
Telecom 0 218 0 0 0 0
Seralwall 0 5.000 0 0 0 0
n.d. 0 186 0 3.305 0 0
Overlease 0 783 0 783 0 783
Depositi 0 35.449 0 25.000 0 0
cauzionali
Autostrade 0 5.000 0 0 0 0
n.d. 0 2.848 0 0 0 0
Cauzione 0 1.388 0 0 0 0
Frosinone
Cauzione 0 1.213 0 0 0 0
Edilias
Costiituzione 0 25.000 0 25.000 0 0
Società
Totale 7.980.680 1.687.547 101.147 829.088 101.147 550.783
73
concordato).
Nel Piano, conformemente alle valutazioni dell’attestatore, il credito risulta
completamente svalutato.
Il liquidatore ha comunicato agli scriventi l’intervenuto deposito del ricorso per
l’ammissione a concordato preventivo di Unieco.
Le partecipazioni minori
Golf Club Modena S.p.A.
Trattasi di n. 22 azioni di € 3.099 ciascuna, acquistate nel 2004 e
rappresentative dello 0,53% del capitale sociale. Al riguardo, l’attestatore ha
rilevato che nell’elenco soci aggiornato al 14.06.2012, come risultante dal
Registro delle Imprese, non risulta essere scritta Mabo Prefabbricati.
Il patrimonio netto al 31.12.2011, come indicato dall’attestatore, ammontava ad
€ 11.892.878; tenuto conto che il corrispettivo ottenibile dalla gestione
dell’impianto sportivo non consente l’integrale copertura dei costi, la
partecipazione de qua è stata svalutata di circa € 116.000, con un residuo valore
di € 82.000.
Ermione S.r.l.
Trattasi della partecipazione acquisita nel dicembre 2010 per complessivi €
60.948,20, incrementati di ulteriori € 666,50 nel 2011, così per complessivi €
61.615, rappresentativi del 12% del capitale sociale. Dalla relazione
dell’attestatore si evince che il bilancio al 31.12.2011 evidenzia un patrimonio
netto negativo di € 185.847, per effetto della perdita d’esercizio di € 535.213,
ripianata il 27.06.2012 con utilizzo di riserve, utili pregressi e rinuncia a
finanziamenti soci.
A favore della partecipata risultano essere stati effettuati finanziamenti di €
768.000 in data 30.12.2010. Tale società procedeva alla realizzazione di un
74
edificio in località San Martino Buon Albergo (Verona) con destinazione
commerciale, effettuata con contratti di leasing stipulati con Ubi Leasing. Al
compendio immobiliare, stimato dalla Avalon Real Estate S.p.A., risulta attribuito
un valore di mercato di € 15.160.000 ed un valore di pronto realizzo di €
12.130.000.
Sulla base del patrimonio netto rettificato calcolato con riferimento al “valore di
pronto realizzo”, l’attestatore ha azzerato il valore dell’intera partecipazione
considerando recuperabili crediti per finanziamenti per soli € 250.000 (su valore
nominale di € 732.000 anziché 768.000, in quanto con lettera in data
22.06.2012 Mabo rinunciava a finanziamenti per € 36.000).
Pur in presenza della nota con la quale il socio Coopsette soc. coop. si impegnava
a tenere indenne Mabo Prefabbricati degli eventuali extra costi non previsti nei
Business Plan, elaborati in occasione delle trattative di vendita, gli scriventi
ritengono il credito in questione totalmente inesigibile, vieppiù apprese le
dimissioni dell’intero Organo amministrativo.
Peraltro, nella stessa direzione va l’aggiornamento della situazione del recupero
crediti al 20.04.2013, laddove si legge che i soci di maggioranza sono tutti
coinvolti in procedure concorsuali.
A.I.C.A.P.
Trattasi di partecipazione di importo irrilevante, interamente svalutata.
Dall’esame della documentazione contabile è emerso altresì che nel corso
dell’esercizio 2007 la Società procedeva all’integrale svalutazione del costo
d’acquisto della partecipazione totalitaria in Mabo Beton S.a.s., società di diritto
francese.
75
Alla data del 1.01.2010 Mabo Prefabbricati vantava crediti nei confronti della
controllata per € 223.333, incrementati di € 7.177 nell’aprile 2011 ed
interamente svalutati in data 31.12.2011, per € 230.510.
76
commento e/o verifica aggiuntiva.
***
Riepilogando:
Piano originario Integrazione Stima
6.08.2012 31.05.2013 CC.GG. Rettifiche
31.05.2013
Immobilizzazioni finanziarie 930.234 930.234 651.930 -278.305
Totale immobilizzazioni finanziarie 930.234 930.234 651.930 -278.305
Rimanenze
Alla data del 6.08.2012 il valore di tale voce ammonta ad € 6.218.027, così
suddivisa:
Stabilimento Importo
Mabo 1 - Bibbiena 664.681
Mabo 2 – Frosinone 421.661
Mabo 3 – Reggio Emilia 0
77
Mabo 4 – Corsalone 239.570
Mabo 5 – Torino 67.204
Totale 1.393.116
I beni in questione venivano così valutati dal perito Mara Santini, alla data del
30.05.2012:
MANUFATTI
Stabilimento Importo
Mabo 1 - Bibbiena 483.088
Mabo 2 – Frosinone 1.127.081
Mabo 3 – Reggio Emilia 17.998
Mabo 4 – Corsalone 533.911
Mabo 4 – Corsalone (serramenti) 105.812
78
Mabo 5 – Torino 58.565
Totale 2.326.455
IMMOBILI
L’immobile di Brunico, iscritto a rimanenza alla data del 6.08.2012, alla data del
31.12.2012 veniva inserito tra le immobilizzazioni materiali.
I beni in questione venivano così valutati dal perito Mara Santini, alla data del
30.05.2012:
Stabilimento Importo Stima Mara Santini
Mabo 1 - Bibbiena 483.088 400.000
Mabo 2 – Frosinone 1.127.081 900.000
Mabo 3 – Reggio Emilia 17.998 0
Mabo 4 – Corsalone 533.911 400.000
Mabo 4 – Corsalone (serramenti) 105.812 80.000
Mabo 5 – Torino 58.565 10.000
Totale 2.326.455 1.790.000
80
Nell’ Integrazione depositata in data 9.08.2013 e per tener conto dell’impossibilità
di MEE di onorare gli impegni assunti con il concordato di Mabo Prefabbricati, le
rimanenze come sopra indicate sono state ulteriormente svalutate riducendo il
valore contabile alla data di riferimento del 31.05.2013, rispettivamente, del 25%
per i manufatti (valore contabile € 1.351.981,04) e del 50% per le materie prime,
sussidiarie e di consumo (valore contabile € 431.327,26), pervenendo al valore di
€ 1.229.650, come rappresentato nella tabella che segue:
Dall’esame del prospetto fornito dalla Società, tenuto conto dei prelievi effettuati,
emerge che alla data del 31.05.2013 il valore complessivo del magazzino
ammonta ad € 1.678.285,49 a valore di perizia ed € 2.556.266,57 a valore
estimatorio; il valore dei manufatti e delle materie prime, sussidiarie e di
consumo, ammontano – a valore di perizia - rispettivamente, ad € 1.252.864,92
(valore estimatorio € 1.673.931,31) ed € 425.420,58 (€ 882.335,26 valore
estimatorio).
Le svalutazioni effettuate, pertanto, risultano pari, rispettivamente, a circa il 49%
sulle materie prime e al 19% sui manufatti. La corretta applicazione delle
svalutazioni dichiarate comporta pertanto una rettifica di € 77.291, come
rappresentato nella tabella che segue:
81
Tuttavia e con riguardo ai manufatti, nell’elaborato del perito incaricato si legge
che “nell’ipotesi in cui venisse meno l’offerta di acquisto [n.d.r quella del piano
originario a valori di perizia] il valore dei manufatti si azzererebbe oltre che
comportare una serie di ingenti spese e costi per lo smaltimento degli stessi”.
***
Riepilogando:
Beni Piano originario Integrazione Stima CC.GG.
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013 Rettifiche
Manufatti 1.459.717 1.013.986 375.860 -638.126
Materie prime, sussidiarie e di 431.327 215.664 212.710 -2.954
consumo
Totale immobilizzazioni materiali 1.891.044 1.229.650 588.570 -641.080
Crediti
CREDITI VERSO CLIENTI
Alla data del 6.08.2012, I crediti verso clienti per fatture emesse e da emettere,
ammontano ad € 45.500.235, di cui € 41.000.216 per fatture emesse, €
4.150.869 per fatture da emettere ed € 349.150 per incasso con titoli.
Nei confronti di alcuni clienti, risultano incassati acconti per € 617.777, come di
seguito elencato:
Beyfin c/anticipo per € 62.000;
Styl vetro c/anticipo per € 162.000;
G.Toniolo impianti c/anticipo per € 77.500;
Rimessaggio del Tirreno c/anticipo per € 6.200;
82
Olbia Yacht c/anticipo per € 6.400;
Spen IV srl c/anticipo per € 50.000;
G.D.M. Costruzioni S.p.A. c/anticipo per € 1.427;
CB Salumi Toscani c/anticipo per € 242.250;
Phoenix S.r.l. c/anticipo per € 10.000.
Ne consegue che l’importo dei residui crediti ammonta ad € 44.882.458.
84
RIMESSAGGIO DEL TIRRENO SRL 44.286 38.086 6.200
S.A.F. S.R.L. 20.752 0 20.752
S.GEMINIANO E S.PROSPERO LEASING SPA 26.029 0 26.029
SARL COSI PROMOTIONS IMMOBILIERES 49.109 0 49.109
SEL SPA 92.233 38.024 54.209
SENECA SRL 279.000 0 279.000
SIFUENTES DE CHANG CARMEN IVONNE 134 0 134
STYL VETRO SNC 232.162 44.820 187.342
TECNICI ASSOCIATI 1.549 0 1.549
TOPARINI NOCCIOLE S.R.L. 15 0 15
TOSCOGAS SPA 394 0 394
TOSI DI TOSI A. & MATTEONI S. & C. S.N. 17.865 0 17.865
TRE ELLE 2.450 0 2.450
TUFANO INDUSTRIAL SRL 60.500 0 60.500
Totale 5.681.194 2.901.717 2.779.477
I crediti oggetto di valutazione sono stati suddivisi dall’Avv. Baldi nelle seguenti
quattro categorie:
1) clienti diffidati ad adempiere;
2) clienti con cause ed altre attività giudiziarie in corso;
3) clienti con normale incasso previsto;
4) clienti con crediti connessi ad erogazioni bancarie.
85
Quanto alla prima categoria (clienti diffidati ad adempiere), cui appartengono
posizioni di valore nominale di € 4.298.683,97, l’Avv. Andrea Baldi, in base
all’applicazione delle citate percentuali di svalutazione, ha indicato in €
2.126.246,40 il valore di presumibile realizzo.
Quanto alla seconda categoria (clienti con cause ed altre attività giudiziarie in
corso), cui appartengono posizioni per un valore nominale di € 21.236.543,68,
l’Avv. Andrea Baldi in base all’applicazione delle citate percentuali di
svalutazione, ha indicato in € 8.775.640,5616 il valore di presumibile realizzo.
Quanto alla terza categoria (clienti con normale incasso previsto), cui
appartengono posizioni per un valore nominale di € 1.032.929,56, l’Avv. Andrea
Baldi in base all’applicazione delle citate percentuali di svalutazione, ha indicato
in € 859.432,59 il valore di presumibile realizzo.
16
Nell’allegato A della relazione del 15.12.2012 l’Avv. Baldi ha erroneamente indicato in € 8.775.406,56 il
valore complessivo di presumibile realizzo di tale categoria di crediti; dalla verifica effettuata dagli scriventi, è
emerso che la sommatoria delle posizioni ammonta in realtà ad € 8.775.640,51 con una differenza rispetto al
valore della sommatoria indicata nell’allegato A di € 233,96 dovuta ad un mero errore materiale.
86
- i crediti considerati di diretto incasso di € 3.103.067.
Nella relazione ex art. 161 comma 3 l.f. l’attestatore Dr. Giulio Andreani ha
dichiarato di aver valutato il presumibile valore di realizzo dei crediti iscritti in
bilancio svolgendo le attività di seguito indicate:
1) verifica delle risultanze contabili fornite dalla Società;
2) esame del parere rilasciato dall’Avv. Andrea Baldi;
3) identificazione delle prime dieci posizioni in termini di saldo al 6.08.2012;
4) applicazione di ulteriori percentuali di svalutazione.
Con riferimento alle prime dieci posizioni in termini di saldo l’attestatore, ai fini
dell’identificazione del valore realizzabile, ha effettuato un’analisi specifica sulla
base della documentazione di supporto, contenzioso pendente e corrispondenza
intercorsa tra le parti.
Quanto alle residue posizioni creditorie l’attestatore, sulla base della verifica
effettuata dall’Avv. Andrea Baldi, ha ripartito i crediti in base alla data di
insorgenza, applicando ulteriori percentuali di svalutazione e/o acquisendo
documentazione specifica di supporto alla valutazione nel caso di posizioni di
particolare rilevanza (crediti di importo superiore ad € 100.000).
87
piano di € 10.350.000.
E’ evidente che il tema di fondo della valutazione riguarda la titolarità dei crediti
ceduti e/o anticipati al/dal sistema bancario.
Dalla lettura della documentazione depositata dalla Società (cfr. all. B pag. 31 e
ss., parere avv. Gatteschi del 6.12.2012), si evince che, in passato, Mabo
Prefabbricati presentava fatture agli Istituti di credito per l’anticipazione e questi
ultimi si limitavano ad accreditare la somma anticipata a favore di Mabo e ad
addebitare il relativo importo sul conto anticipi.
Quando il cliente di Mabo Prefabbricati pagava la fattura oggetto di anticipazione
l’Istituto di credito registrava la movimentazione accreditando il conto anticipi, a
chiusura della posizione interessata; “Mai, fino ai tempi recentissimi in appresso
descritti, le banche anticipatrici provvedevano ad alcuna notifica, di intervenuta
cessione e/o di conferito mandato, al cliente debitore. Né le banche hanno mai
proceduto alle attività di contatto col cliente, di incasso, di diffida al pagamento e di
eventuale azione di recupero giudiziale, posto che ad esse vi provvedeva
direttamente ed esclusivamente Mabo”.
A partire dal marzo 2012 – epoca in cui Mabo Prefabbricati cercò di concertare
con gli Istituti di credito un piano di risanamento ex art. 67 l.f., nonostante la
moratoria di fatto accordata, gli Istituti di credito cominciarono improvvisamente
a notificare ai clienti l’intervenuta cessione dei crediti.
Tali atti, secondo quanto riferito dalla Società, mai venivano notificati a Mabo
Prefabbricati, che ne veniva a conoscenza dal rifiuto dei clienti di effettuare i
pagamenti a favore della Società.
Al riguardo, Mabo Prefabbricati chiedeva notizia agli Istituti di credito, senza
ottenere riscontri adeguati, così rendendo “la cura di tale portafoglio di credito [è]
del tutto carente ed espone le sue possibilità di incasso ai pericoli di cui alla grave
congiuntura economica attualmente corrente, con il rischio di mancato realizzo da
imputarsi al ritardo nella assunzione delle iniziative di riscossione anche giudiziale
e/o forzosa”.
Secondo il parere reso dagli Avv. Gatteschi, Catacchini e Vignaroli in data
6.12.2012, mediante la condotta su esposta “gli istituti creditizi hanno tentato di
88
perfezionare una cessione di credito pro-solvendo, nell’obiettivo di renderla efficace
non solo nei confronti del debitore ceduto ma della instauranda procedura
concorsuale”.
Sempre secondo i legali della Società le cessioni di credito “sono censurabili per
i seguenti motivi:
a) sono state realizzate dagli enti bancari non appena questi, in virtù della
concertazione per la predisposizione del piano di risanamento, hanno
acquisito consapevolezza – in passato colpevolmente non maturata – dello
stato di crisi di “Mabo” e della instauranda procedura concorsuale. Una
condotta, pertanto, del tutto contraria ai canoni di buona fede e correttezza;
b) sono state scientemente realizzate in totale violazione del basilare principio
della par condicio creditorum, in piena consapevolezza di trovarsi nel periodo
immediatamente antecedente all’inizio di una procedura concorsuale……
c) è stato leso il primo interesse del nuovo “diritto della crisi d’impresa”, ovvero
la salvaguardia dell’integrità aziendale, a vantaggio dell’invece sottordinato
principio della tutela individuale del singolo creditore”.
90
piano concordatario modificativo di quello originario (ormai non più attuabile),
regolarmente depositato, in ordine al quale sarà effettuata ogni opportuna
valutazione di convenienza economica e giuridica che sarà successivamente
formalizzata con l’espressione di voto alla proposta”.
Con mail in data 31.07.2013 Banca Etruria S.p.A. ha comunicato che “in assenza
di un nuovo piano concordatario regolarmente depositato, sostitutivo del
precedente, non è possibile assumere alcuna delibera relativa a quanto emerso e
proposto nella riunione interbancaria tenutasi in data 08/07/2013”.
Sulla base del contenuto della proposta formulata – di fatto mai accettata dagli
Istituti di credito – è stata predisposta l’Integrazione del 9.08.2013 ed il
corrispondente Piano attuale.
Al riguardo, a pag. 4 della relazione del nuovo asseveratore dr. Clemente
Ceccaroni si legge che “le asserzioni formulate in merito alla suddivisione
dei crediti ritenuti ceduti o non ceduti necessitano invece di essere
espressamente approvate dai singoli istituti di credito prima di poter
assurgere a dati di piano certi” (neretto a cura degli scriventi).
Si riporta, di seguito, il dettaglio dei crediti ceduti, ripartiti per Istituto di credito,
nonché l’indicazione di quelli che, sulla base degli assunti dell’Integrazione del
9.08.2013, vengono ritenuti definitivamente e transattivamente attribuiti a Mabo
Prefabbricati:
91
Si riporta, di seguito, il dettaglio dei crediti definitivamente ritenuti ceduti al
sistema bancario in base alla Integrazione depositata, con l’indicazione degli
importi già incassati:
***
92
Gli scriventi Commissari, al fine di valutare la congruità del valore di presumibile
realizzo indicato nel piano hanno:
- esaminato le valutazioni fornite dalla Società e dagli attestatori;
- verificato i partitari contabili dei clienti a partire dal 2010;
- circolarizzato n. 255 posizioni clienti (su n. 260), ad eccezione delle
seguenti:
o “Associazione calcio d. Bibbiena” (€ 242): trattasi di credito
interamente svalutato, erroneamente iscritto a seguito di una
donazione al settore giovanile della società sportiva locale di un
furgoncino (vecchissimo) usato per lo spostamento dei piccoli
giocatori;
o “Beyfin” (€ 62.000): trattasi di credito per fatture da emettere,
azzerato per effetto di acconti ricevuti per pari importo;
o “DZ-automobile inh dzananovic seval” (€ 1.000): trattasi di credito
azzerato dalla nota di credito emessa in data 2.04.2012;
o “Edil borgonovi S.r.l.” (€ 5.760): trattasi di due fatture emesse nel
2010 compensate nel 2012 con debiti verso il medesimo soggetto;
o “Noseda Anna Simona” (€ 6.280,52): trattasi di credito da svalutarsi
in quanto la posizione risulta definita con transazione del
28.04.2011, completamente eseguita.
All’esito delle verifiche effettuate, dei riscontri ricevuti e della documentazione
fornita dalla Società sul contenzioso, gli scriventi Commissari hanno quantificato
in € 21.681.008 il valore di presumibile realizzo dei crediti verso clienti alla data
del 6.08.2012 ed in € 20.397.539 il valore di presumibile realizzo dei crediti
verso clienti alla data del 31.05.2013, il tutto al lordo delle cessioni effettuate.
93
della Società sul contenzioso pendente. Nella tabella è stato altresì indicato il
presumibile valore di realizzo al 31.05.2013, riportato nell’Integrazione depositata
il 9.08.2013, unitamente alla stima degli scriventi Commissari:
94
Valore di
Saldo Saldo Valore di Valore di presumibile presumibile
contabile contabile presumibile realizzo CC.GG.
Cliente realizzo Differenze
al netto al realizzo
Integrazione
6.08.2012 6.08.2012 Baldi
9.08.2013
6.08.2012 31.05.2013
3G COSTRUZIONI SRL 6.095 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
AMMINISTRAZIONE SEPARATA B.U.C. 4.090 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
ASSOCIAZIONE CALCIO D. BIBBIENA 242 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
AUTOTRASPORTI CARPANI DI CARPANI
FRANCO 115.538 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
B & B COSTRUZIONI S.R.L. 1.240 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
BEYFIN 62.000 62.000 0,00 0,00 0,00 62.000,00 62.000,00
BOTTONI COSTRUZIONI S.R.L. 1.238 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
C.I.S.I. SRL 74.990 12.498 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
C.M.A. DI MAIO GENNARO 30.000 25.000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
CAPERNA SERVICE SRL 35.239 35.239 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
CAPPELLI BRUNO 7.500 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
CENTRO SISTEMI SPA 35 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
CO.EDIL SRL 30.000 30.000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
CO.GE.M. SRL 79.369 13.228 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
COGEFIM ROMA SPA 10.890 10.890 0,00 10.890,00 0,00 0,00 0,00
COGET SNC 32.280 32.280 0,00 0,00 0,00 5.380,00 5.380,00
COMMERCIALE FERRAMENTA SNC DI 2.885 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
CONSORZIO ETRURIA S.C.R.L. 5.988.567 1.674.403 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
CREDIT AGRICOLE LEASING ITALIA SRL 6.386 6.386 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
DAMATO APPALTI S.R.L. 20.000 20.000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
DITTA FABIO MANCINI S.R.L. 43.750 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
DORSETT SRL 63 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
DZ-AUTOMOBILE INH DZANANOVIC SEVAL 1.000 0 0,00 1.000,00 0,00 0,00 0,00
E.M.I. SRL ELETTRICA MERIDIONALE
IMPIANT 58.510 17.553 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
95
ECOIMPIANTI SRL 45.600 45.600 0,00 45.600,00 0,00 0,00 0,00
EDIL BORGONOVI SRL 5.760 5.760 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
EDIL COSTRUZIONI DI COCCIA MARCELLO 1.294 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
EDILIZIA ROMA CENTRO NORD 117.796 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
ELETTRICA RIESE SRL 26.299 26.299 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
ELETTROIMPIANTI TECNOLUCE S.R.L 224 224 0,00 224,27 0,00 0,00 0,00
EMMESHOP SRL 108.900 108.900 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
EUROBIT S.R.L 29.116 29.116 0,00 29.116,47 0,00 0,00 0,00
EUROVERDE S.R.L. 105.028 105.028 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
FABER MARCHE SRL 489.649 81.608 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
FORNO PASTICCERIA BEDDINI 2 DI
BEDDINI M 701 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
G. TONIOLO IMPIANTI E LAVORI EDILI SOC. 77.513 77.500 0,00 15,95 0,00 0,00 0,00
G.S.E. SRL 30.600 30.600 0,00 0,00 0,00 5.100,00 5.100,00
GIO.ARCH. SRL 10.268 1.711 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
GRUPPO SAE SRL 39.600 6.600 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
HI TECHNOLOGY S.R.L. 10.775 10.775 0,00 10.774,92 0,00 0,00 0,00
IGECO SRL IMPRESA GESTIONI EDILIZIE E
CO 11.314 11.314 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
IMBROGNO LUCA 3.600 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
INTERCINE S.R.L. 50.096 8.349 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
ITALGI SRL 57.684 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
ITER GESTIONE E APPALTI SPA 185.000 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
IULIO SRL 828.552 138.092 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
LA UNO COSTRUZIONI S.R.L. 99.522 16.587 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
LANISSE SRL 7.770 7.770 0,00 7.770 0,00 0,00 0,00
LEADER S.R.L. 44.500 44.500 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
LEASINT S.P.A. 6.385 6.385 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
LUDOVICO COSTRUZIONI S.R.L 96.214 16.036 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
MA.VI. IMMOBILIARE S.R.L. 29.880 14.940 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
MABO BETON SAS 336.957 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
96
MABO EDILIZIA ED ENERGIA 90.372 90.372 0,00 0.00 0,00 329.507,81 329.507,81
MABO HOLDING SPA 1.100 1.100 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
MAZZI GIAN FRANCO RACCOLTA E
TRASPORTO 206 206 0,00 0,00 0,00 206,40 206,40
MOVE SRL 247.500 41.250 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
NORCINERIA TOSCANA SRL 25 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
NOSEDA ANNA SIMONA 6.281 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
PIAN DI LOTO SRL 51.360 0 0,00 50.000,00 0,00 0,00 0,00
QINGDAO SEREDA CO.LTD 19.310 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
QUATTROEMME S.N.C. 5.800 5.800 0,00 3.693,39 0,00 9,30 9,30
QUEMA SRL ARREDI IN MARMI E PIETRE 9 9 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
RESTIVO MASSIMILIANO 100 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
S.A.F. S.R.L. 20.752 20.752 0,00 20.752,00 0,00 0,00 0,00
S.GEMINIANO E S.PROSPERO LEASING SPA 26.029 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
SARL COSI PROMOTIONS IMMOBILIERES 49.109 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
SENECA SRL 279.000 279.000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
SIFUENTES DE CHANG CARMEN IVONNE 134 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
SIVE S.P.A. 7.260 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TECHNOGYM BUILDING SRL 19.000 19.000 0,00 16.200,00 0,00 0,00 0,00
TECNICI ASSOCIATI 1.549 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
THE DROME SRL 122.869 20.478 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TOPARINI NOCCIOLE S.R.L. 15 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TOSCOGAS SPA 394 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TOSI DI TOSI A. & MATTEONI S. & C. S.N. 17.865 17.865 0,00 17.864,72 0,00 0,00 0,00
TRE ELLE 2.450 2.450 0,00 0,00 2.964,50 2.964,50 0,00
TRE ERRE SRL 69.600 13.920 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TUFANO INDUSTRIAL SRL 60.500 60.500 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
ZIM SRL 15.246 0 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Totale 10.582.339 3.305.873 0,00 213.901,72 2.964,50 405.168,01 402.203,51
97
Si commentano di seguito le posizioni maggiormente significative o per le quali
sono stati ricevuti riscontri.
Beyfin
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2010, ammonta ad €
62.000; tra gli acconti iscritti in contabilità risulta l’anticipo di pari ammontare,
pertanto trattasi di credito non esigibile.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
Tuttavia atteso il giudizio promosso da Beyfin per la restituzione degli anticipi la
Società ha ripristinato il debito di € 62.000.
C.I.S.I. S.r.l
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2010, ammonta ad €
74.990.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata in quanto il cliente risulta
fallito.
I Commissari, sulla base del riscontro del curatore del fallimento, ritengono il
credito non realizzabile.
Co.Ge.m. S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2010, ammonta ad €
79.369,10.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata in quanto il cliente risulta
fallito.
98
I Commissari, sulla base del riscontro del curatore del fallimento, ritengono il
credito non realizzabile.
Cogefim S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 10.890.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata, per incassi successivi al
6.08.2012.
I Commissari, verificato l’intervenuto integrale pagamento, hanno stimato il
credito sulla base dell’importo incassato in data 31.10.2012, pari ad € 10.890.
Coget S.n.c.
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 32.280.
Nel piano originario la posizione è stata interamente svalutata, tenuto anche
conto della nota di credito n. 391 del 31.08.2012 di € 26.800.
Nella Integrazione del 9.08.2013 è stata rettificata la svalutazione in precedenza
effettuata senza fornire alcun documento e/o giustificazione di supporto.
In considerazione di quanto sopra i Commissari ritengono congrua la
svalutazione effettuata nel piano originario.
Consorzio Etruria
Il credito in questione veniva ceduto pro solvendo da Mabo Prefabbricati S.p.A. a
Centro Factoring. Successivamente, manifestatisi i primi inadempimenti di
Consorzio Etruria, Centro Factoring nel settembre 2010 negoziava con Consorzio
Etruria un diverso piano di pagamenti consentendo una dilazione dei tempi di
pagamento molto più lunga di quella contrattualmente prevista, il tutto senza
alcun preventivo accordo con Mabo Prefabbricati S.p.A..
Determinato l’accordo, Centro Factoring ne sollecitava l’accettazione di Mabo
Prefabbricati S.p.A. ma, nelle more, in data 21.06.2011 il cliente depositava
domanda di concordato preventivo.
Centro Factoring precisava il credito di € 6.398.522,59, di cui € 5.955.025,25 per
sorte ed € 443.497,34 per interessi (previsione di incasso 27% del credito).
All’attualità Centro Factoring, in virtù della cessione, vanta un credito verso
Mabo Prefabbricati S.p.A. di € 5.649.067,95 per fatture anticipate (mentre la
99
fattura ceduta era di € 5.955.025,25 con residuo non anticipato di € 355.957,30
– parere Avv. Gatteschi All. n. 58 al piano di concordato).
A seguito delle imputazioni di interessi e competenze il credito vantato verso
Mabo Prefabbricati ammonta ad € 5.885.305.
Ecoimpianti S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 45.600.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata, per incassi successivi al
6.08.2012.
I Commissari, verificato l’intervenuto integrale pagamento, hanno stimato il
credito sulla base dell’importo incassato in data 1.10.2012, pari ad € 45.600.
100
Elettroimpianti Tecnoluce S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 224,27.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
I Commissari verificato l’ integrale pagamento in data 18.01.2013, hanno stimato
il credito sulla base del dato contabile.
Emmeshop S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2011, ammonta ad €
108.900.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
Eurobit S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 29.116,47.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
I Commissari, verificato l’intervenuto integrale pagamento, hanno stimato il
credito sulla base dell’importo incassato in data 31.10.2012, pari ad €
29.116,47.
Euroverde S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2012, ammonta ad €
105.028.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
101
G. Toniolo Impianti e Lavori Edili
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 77.513; tra gli acconti
iscritti in contabilità risulta l’anticipo di pari ammontare e, pertanto, trattasi di
credito non esigibile.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata. Tuttavia considerato
l’avvenuto incasso del bonifico in data 14.09.2012 di € 15,95, il saldo al
6.08.2012 è stato corrispondentemente adeguato.
G.S.E. S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 30.600.
Nel piano originario la posizione è stata interamente svalutata tenuto anche
conto dell’emissione della nota di credito in data 31.08.2012, per € 25.500.
Nella Integrazione del 9.08.2013 viene rettificata la svalutazione in precedenza
effettuata senza fornire alcuna documentazione a supporto.
In considerazione di quanto sopra, i Commissari ritengono congrua la stima del
credito del piano originario.
Hi Technology S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 10.774,92.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
102
I Commissari, verificato l’intervenuto integrale pagamento, hanno stimato il
credito sulla base dell’importo incassato in data 17.10.2012, pari ad €
10.774,92.
Intercine S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2010, ammonta ad €
50.096,32.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata in quanto il cliente risulta
fallito.
Italgi S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2010 per € 1.133,84
e nel 2010 per il residuo importo di € 56.550, ammonta ad € 57.684.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
Con lettera in data 3.04.2013 il cliente ha contestato l’esistenza del credito in
quanto pende giudizio di accertamento tecnico preventivo per inadempimenti
contrattuali di Mabo Prefabbricati.
Iulio S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2010, ammonta ad €
828.551,84.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata in quanto il cliente risulta
fallito.
I Commissari, sulla base del riscontro del curatore del fallimento, ritengono il
credito non realizzabile.
103
La Uno Costruzioni S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2010, ammonta ad €
99.522,25.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata in quanto il cliente risulta
fallito.
Lanisse S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 7.770.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata, per incassi successivi al
6.08.2012.
I Commissari, verificato l’intervenuto integrale pagamento, hanno stimato il
credito sulla base degli importi incassati in data 17.09.2012 e 10.10.2012, pari
ad € 7.770.
104
N. Data Imponibile Iva Totale Descrizione
Affitto ramo d’azienda
386 31.08.2012 50.000,00 10.500,00 60.500,00 (quota al 6.08 € 36.712,33)
Riaddebito affitto seralwall
(€ 12.082,19) e riaddebito
405 31.12.2012 29.642,84 6.225,00 35.867,84 costi (€7.789,33)
407 01.09.2012 9.000,00 1.890,00 10.890,00 Riaddebito leasing
411 11.09.2012 24.788,10 5.205,50 29.993,60 Riaddebito utenze
Totale 113.430,94 23.820,50 137.251,44
Alla data del 31.05.2013 l’importo complessivo del credito verso MEE ammonta
ad € 488.5107,81, di cui € 157.388,64 per fatture emesse e € 172.119,17 per
fatture da emettere (così per complessivi € 329.507,41) ed € 159.000 per offerta
ramo azienda Seralwall.
Per contro, tra i debiti diversi, Mabo Prefabbricati ha collocato il maggior importo
di € 1.082.473,97 per caparra Piem (€ 10.000), caparre clienti (€ 488.450) e
accollo oneri competenze dipendenti (€ 584.023,97) di talché l’importo del credito
risulta azzerato per compensazione, con un residuo debito alla data del
31.05.2013 di € 593.966,16.
In considerazione di quanto sopra, i Commissari, anche atteso l’intervenuto
deposito della domanda di concordato preventivo, ritengono che il credito de quo
non possa essere realizzato.
Mazzi Gianfranco
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 206.
Nel piano originario la posizione è stata interamente svalutata.
Nella Integrazione del 9.08.2013 è stata rettificata la svalutazione in precedenza
effettuata senza fornire alcun documento e/o giustificazione di supporto.
In considerazione di quanto sopra i Commissari ritengono congrua la
svalutazione effettuata nel piano originario.
Move S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto antecedentemente all’esercizio 2010, ammonta ad €
247.500.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata in quanto il cliente risulta
105
fallito.
I Commissari, sulla base del riscontro del curatore del fallimento, ritengono il
credito non realizzabile.
Quattroemme S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 5.800.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
Tenuto conto dell’intervenuto incasso di € 3.693,39 in data 12.11.2012, (somma
versata da un terzo per conto della Quattroemme), i Commissari hanno stimato il
credito sulla base dell’importo incassato.
S.A.F. S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 20.752.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
I Commissari, verificato l’intervenuto integrale pagamento, hanno stimato il
credito sulla base dell’importo incassato in data 28.09.2012, pari ad € 20.752.
Seneca S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2010, ammonta ad € 279.000.
Nel piano la posizione è stata interamente svalutata.
Tre Elle
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 2.450, per fatture da emettere. Nel piano la
posizione è stata interamente svalutata.
In data 30.11.2012 la Società ha emesso fattura n. 443 di € 2.964,50.
I Commissari ritengono congrua la valutazione della Società.
107
indicate nella tabella che precede, importo corrispondente agli incassi effettuati
successivamente al 6.08.2012.
Con riferimento alla data del 31.05.2013, il presumibile valore di realizzo dei
crediti sopraindicati ammonta ad € 2.964,50, con un’ulteriore svalutazione
rispetto alla stima dell’Integrazione depositata il 9.08.2013 di € 402.203,51
***
Riepilogando:
Piano originario Integrazione Stima
6.08.2012 31.05.2013 CC.GG. Rettifiche
31.05.2013
1^ categoria 0,00 405.168,01 2.964,50 - 402.203,51
La tabella che segue riepiloga le posizioni comprese nella categoria con saldo, al
netto delle svalutazioni, inferiore ad € 10.000 (n. 51):
108
% Valore di
Saldo Saldo Valore di Valore di presumibile
Sval.ne presumibile
contabile contabile presumibile realizzo CC.GG.
Cliente realizzo Differenze
al netto al realizzo
Integrazione
6.08.2012 6.08.2012 Baldi 06.08.2012 31.05.2013 9.08.2013
CEDIS IZZI S.P.A.- CENTRO DISTRIBUZIONE 1.059 50% 529 529,38 529,38 529,38 529,38 0,00
O.G.A. SRL 600 0% 600 600,00 0,00 0,00 600,00 600,00
PROVINCIA DI GROSSETO 660 0% 660 660,00 0,00 0,00 660,00 660,00
LINEALEGNO SRL 3.615 80% 723 723,04 723,04 723,04 723,04 0,00
S.E.A. TIPOLITOGRAFIA S.R.L. 3.052 70% 916 915,70 915,70 915,70 915,70 0,00
M.F.N.C. SRL 958 0% 958 957,60 957,60 957,60 957,60 0,00
F.LLI STIRPE SRL 1.058 0% 1.058 1.058,00 1.058,00 0,00 0,00 0,00
GUANTIFICIO SENESE SRL 1.106 0% 1.106 1.105,50 0,00 0,00 1.105,50 1.105,50
PLAY SAK SRL 1.116 0% 1.116 1.115,55 0,00 0,00 1.115,55 1.115,55
CONTESINI RICAMBI S.R.L. 5.733 80% 1.147 1.146,53 1.146,53 1.146,53 1.146,53 0,00
AREA URBANA SOC. COOP. EDILIZIA 1.400 0% 1.400 1.400,00 1.400,00 1.400,00 1.400,00 0,00
ORION SOCIETA' COOPERATIVA IMPRESA 6.000 70% 1.800 1.800,00 1.800,00 1.800,00 1.800,00 0,00
ZHOU LINGUANG 1.800 0% 1.800 1.800,00 1.800,00 1.800,00 1.800,00 0,00
FINIMMOBILIARE S.R.L. 4.523 50% 2.262 2.261,50 2.261,50 2.261,50 2.261,57 0,07
MLS IMMOBILIARE S.R.L. 4.523 50% 2.262 2.261,57 2.261,57 2.261,57 2.261,57 0,00
AUTODEMOLIZIONE CORSALONE S.N.C. 2.329 0% 2.329 2.329,00 2.329,00 0,00 0,00 0,00
GENOUD ALAIN - GENOUD ERIC 8.000 70% 2.400 2.400,00 2.400,00 2.400,00 2.400,00 0,00
IDROCEM MANUFATTI SRL 2.800 0% 2.800 2.800,00 2.800,00 800,00 800,00 0,00
PRESIDER S.P.A. 2.880 0% 2.880 2.880,00 1.440,00 1.440,00 2.880,00 1.440,00
S.I.R.C. SRL 3.830 20% 3.064 3.064,21 3.064,21 3.064,21 3.064,21 0,00
KOU SRL 3.388 0% 3.388 3.388,00 3.388,00 3.388,00 3.388,00 0,00
BARTOLOMEI SAS DI B. SILVANO & C 3.600 0% 3.600 3.600,00 3.600,00 0,00 0,00 0,00
SA.NA. SRL 5.165 30% 3.615 3.615,20 3.615,20 3.615,20 3.615,20 0,00
IMPRESA EDILE ALLORO PAOLO SRL 4.653 20% 3.722 3.722,40 3.722,40 3.722,40 3.722,48 0,08
AIR BETON S.P.A. 3.765 0% 3.765 3.765,00 0,00 0,00 3.764,52 3.764,52
VITILLO S.R.L. 4.778 20% 3.822 3.822,35 3.822,35 3.822,35 3.822,35 0,00
ROMANA ARREDI S.R.L. 4.200 0% 4.200 4.200,00 2.100,00 2.100,00 4.200,00 2.100,00
109
FINIMOTORS S.R.L. 4.338 0% 4.338 4.338,24 2.169,12 2.169,12 4.338,24 2.169,12
WANG XIAONIAO - ZHANG LINGLONG 5.750 20% 4.600 4.600,00 4.600,00 4.600,00 4.600,00 0,00
TEMPO LIBERO SNC DI PIRACCINI & C. 9.868 70% 1.645 4.933,80 4.933,80 4.933,80 4.933,80 0,00
DEL TONGO SPA INDUSTRIA PER L'ARRED 16.612 70% 4.984 4.983,60 4.983,60 4.983,60 4.983,60 0,00
COMMERCIALE TOSCO GRU SRL 5.400 0% 5.400 5.400,00 3.800,00 0,00 0,00 0,00
EUROPA SERRAMENTI S.R.L. 5.900 0% 5.900 5.900,00 2.950,00 2.950,00 5.900,00 2.950,00
EUSEPI MASSIMO 6.027 0% 6.027 6.027,13 6.027,13 6.027,13 6.027,13 0,00
DELLE MONACHE S.R.L. 6.253 0% 6.253 6.253,28 6.253,28 6.253,28 6.253,28 0,00
FAGIOLARI SRL 6.295 0% 6.295 6.294,60 3.147,30 3.147,30 6.294,60 3.147,30
LIFTECH S.R.L. 14.112 50% 7.056 7.056,00 7.056,00 7.056,00 7.056,00 0,00
FERRARA ADA & C. S.A.S. INGR. BEVANDE 14.400 50% 7.200 7.200,00 7.200,00 7.200,00 7.200,00 0,00
IMMOBILIARE RITA S.R.L. 7.535 0% 7.535 7.535,00 7.535,00 5.034,80 5.034,80 0,00
TERZI ORAZIO 10.165 20% 8.132 8.131,97 8.131,97 8.131,97 8.131,97 0,00
NICOLA TORTORA S.R.L. 10.220 20% 8.176 8.175,60 8.175,60 8.175,60 8.175,60 0,00
FRANCESCO UTIZZI S.R.L. 1.450 0% 1.450 1.450,00 1.450,00 1.450,00 1.450,00 0,00
LUCART FRANCE SAS 11.783 30% 8.248 8.248,10 8.248,10 8.248,10 8.248,10 0,00
EDIL MIX S.R.L. 17.010 50% 8.505 8.504,93 8.504,93 8.504,93 8.504,93 0,00
STONE LINE S.R.L. 11.000 20% 8.800 8.800,00 8.800,00 8.800,00 8.800,00 0,00
SEDDONE GRAZIANO e PAOLO S.N.C. 11.637 20% 9.309 9.309,45 9.309,45 9.309,45 9.309,45 0,00
NINPHA SRL 12.000 20% 9.600 9.600,00 9.600,00 9.600,00 9.600,00 0,00
OBERT COSTRUZIONI SRL 12.000 20% 9.600 9.600,00 9.600,00 9.600,00 9.600,00 0,00
CERAMICA ALTHEA S.P.A. 9.609 0% 9.609 9.609,10 4.804,55 4.804,55 9.609,10 4.804,55
GE.CO.P. S.P.A. 9.640 0% 9.640 9.640,00 9.640,00 9.640,00 9.640,00 0,00
CMR SRL 49.300 80% 9.860 9.860,00 9.860,00 9.860,00 9.860,00 0,00
Totale 354.895 226.084 229.371,33 203.914,31 188.627,11 212.483,80 23.856,69
110
A tale categoria appartengono crediti anticipati presso gli Istituti di credito per
complessivi € 19.322, come si riporta nella tabella che segue:
Valore di
Somme presumibile
anticipate realizzo Istituto Tipologia
Cliente
dagli istituti dell’importo di credito notifica
di credito anticipato
Baldi
possibile
BCC
KOU SRL 2.710 2.710 contestazione
possibile
CARISMI
DEL TONGO SPA 16.612 4.984 contestazione
Totale 19.322 7.694
O.G.A. S.r.l.
Il credito, sorto in epoca antecedente al 2010, ammonta ad € 600.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
I Commissari, attesa la vetustà del credito e l’esiguità dell’importo, ritengono il
credito non realizzabile.
Provincia di Grosseto
Il credito, sorto nel 2010, ammonta ad € 660.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
I Commissari, attesa l’esiguità dell’importo e la natura giuridica del cliente,
ritengono il credito non realizzabile.
111
F.lli Stirpe S.r.l.
Il credito al 6.08.2012 ammonta ad € 1.058.
L’importo risulta incassato in data 18.01.2013.
Autodemolizione Corsalone
Il credito al 6.08.2012 ammonta ad € 2.329.
L’importo risulta incassato in data 7.08.2012.
Presider S.r.l.
Il credito, sorto in epoca antecedente al 2010, ammonta ad € 2.880.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
I Commissari, attesa la vetustà del credito e l’esiguità dell’importo, ritengono il
credito realizzabile nella misura del 50%.
112
Bartolomei S.a.s.
Il credito ammonta ad € 3.600, interamente incassato in data 10.09.2012 e
28.09.2012.
Finimotors S.r.l.
Il credito, sorto in epoca antecedente al 2010, ammonta ad € 4.338,24.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
I Commissari, attesa la vetustà del credito, lo ritengono realizzabile nella misura
del 50%.
113
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
I Commissari, atteso il riscontro del cliente, ritengono prudente una svalutazione
nella misura del 50%.
Fagiolari S.r.l.
Il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 6.294,60.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
Con mail del 26.03.2013 il cliente ha contestato il credito per inadempienza di
Mabo Prefabbricati.
I Commissari, atteso il riscontro del cliente, ritengono prudente una svalutazione
nella misura del 50%.
114
Il presumibile valore di realizzo alla data del 31.05.2013 ammonta ad €
188.627,11 con un’ulteriore svalutazione, rispetto a quanto indicato nella
Integrazione del 9.08.2013, di € 23.856,69.
***
Riepilogando:
Piano originario Integrazione Stima
6.08.2012 31.05.2013 CC.GG. Rettifiche
31.05.2013
2^ categoria 229.371,33 212.483,80 188.627,11 - 23.856,69
La tabella che segue riepiloga le posizioni comprese nella categoria con saldo, al
netto delle svalutazioni, superiore ad € 10.000 ed inferiore ad € 50.000 (n. 71):
115
Valore di
Saldo Valore di presumibile realizzo
Saldo Valore di presumibile
% contabile CC.GG.
Cliente contabile al presumibile realizzo Differenze
Sval.ne netto al
6.08.2012 realizzo Baldi Integrazione
6.08.2012
9.08.2013
6.08.2012 31.05.2013
SPEN IV SRL 10.500 0% 10.500 10.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00
LAVORI INDUSTRIALI SRL 14.560 20% 11.648 11.648,00 7.280,00 7.280,00 11.648,00 4.368,00
EURO SUBLACENSE SRL 11.880 0% 11.880 11.880,00 11.880,00 11.880,00 11.880,00 0,00
GHETTI RAPPRESENTANZE 15.400 20% 12.320 12.320,00 12.320,00 12.320,00 12.320,00 0,00
FINECO LEASING S.P.A. 12.834 0% 12.834 12.833,77 0,00 0,00 12.833,77 12.833,77
ING. C. SALINI GRANDI LAVORI S.P.A 12.892 0% 12.892 12.892,00 12.892,00 12.892,00 12.892,30 0,30
POLITECNICO DI TORINO 13.050 0% 13.050 13.050,24 13.050,00 13.050,00 13.050,24 0,00
ARTIGIANA INFISSI DI AGUS MARIAGRAZIA 13.310 0% 13.310 13.310,00 10.648,00 10.648,00 13.310,00 2.662,00
MAINT ENERGY DUE SRL 13.629 0% 13.629 13.628,68 13.628,68 13.628,68 13.628,68 0,00
PROSTEEL SRL 13.976 0% 13.976 13.976,00 13.976,00 13.976,00 13.976,00 0,00
ING LEASE (ITALIA) SPA VIRE 20.100 30% 14.070 14.070,00 14.070,00 0,00 0,00 0,00
CORVINO ARTURO 28.261 50% 14.130 14.130,26 14.130,26 14.130,26 14.130,26 0,00
DERIV YACHT SRL 28.711 50% 14.356 14.355,60 14.355,60 14.355,60 14.355,60 0,00
BILIARDI ITALIA 1 S.R.L. 28.804 50% 14.402 14.401,83 14.401,83 14.401,83 14.401,83 0,00
SAVIO FIRMINO DI SAVIO G. E C. S.N.C. 14.520 0% 14.520 14.520,00 14.520,00 0,00 0,00 0,00
VI.MA EDILE S.A.S. DI RAGUSA V. 21.379 30% 14.965 14.965,30 14.965,30 14.965,30 14.965,30 0,00
BALDASSINI - TOGNOZZI – PONTELLO 23.186 35% 15.071 15.070,67 15.070,67 15.070,67 15.070,67 0,00
FONDIARIA SAFFI SRL 15.400 0% 15.400 15.400,00 15.400,00 15.400,00 15.400,00 0,00
ARES CORPORATE SERVICES LTD 81.135 80% 16.227 16.227,08 16.227,08 16.227,08 16.227,08 0,00
SEDIND SOCIETA'CONSORTILE A R.L. 20.989 20% 16.791 16.791,01 0,00 0,00 16.791,01 16.791,01
EURO EDILIZIA S.R.L. 21.551 20% 17.241 17.240,62 17.240,62 17.240,62 17.240,62 0,00
IMMOBILIARE VOLVERA 2004 SRL 29.000 40% 17.400 17.400,00 0,00 0,00 17.400,00 17.400,00
CE.SE.A. CENTRO SERVIZI AZIEN.S.R.L. 18.592 0% 18.592 18.592,45 0,00 0,00 18.592,45 18.592,45
CENTOUNO CONTRACTOR S.R.L. 26.057 20% 20.846 20.845,69 13.028,56 13.028,56 20.845,69 7.817,13
SERALWALL SRL 96.168 78% 21.638 21.637,80 0,00 0,00 21.637,80 21.637,80
ALCE S.R.L. 27.143 20% 21.714 21.714,40 21.714,40 21.714,40 21.714,29 -0,11
116
BELLUCCI MAURO 31.341 30% 21.939 21.938,53 21.938,53 21.938,53 21.938,53 0,00
C.M.S.A. 22.612 0% 22.612 22.612,00 22.612,00 29.902,00 29.902,00 0,00
COGECA S.R.L. 76.035 70% 22.810 22.810,49 22.810,49 22.810,49 22.810,49 0,00
MULAZZANI ITALINO S.P.A. 28.933 20% 23.147 23.146,66 23.146,66 23.146,66 23.146,66 0,00
CONCRETE SPA IMPRESA COSTRUZIONI 78.358 83% 13.060 23.507,46 3.917,90 3.917,90 23.507,46 19.589,56
DUEPIU' INTERNATIONAL SRL 24.805 0% 24.805 24.805,00 22.324,50 22.324,50 24.805,00 2.480,50
MAZZANTI SPA 85.260 70% 25.578 25.578,00 17.052,00 17.052,00 25.578,00 8.526,00
COOP CENTRO ITALIA SOC. COOP. 51.646 50% 25.823 25.822,84 25.822,84 25.822,84 25.822,84 0,00
OLBIMAR SRL 33.275 20% 26.620 26.620,00 26.620,00 26.620,00 26.620,00 0,00
BRICO DUE SRL 27.056 0% 27.056 27.056,00 27.056,00 44.841,72 56.052,15 11.210,43
L.S.T. S.P.A. 40.000 30% 28.000 28.000,00 20.000,00 20.000,00 28.000,00 8.000,00
IPKOM SRL 28.002 0% 28.002 28.001,82 22.401,60 22.401,60 28.001,00 5.599,40
MINGORI COSTRUZIONI S.P.A. 41.761 30% 29.232 29.232,44 0,00 0,00 29.232,44 29.232,44
SETECO S.R.L. SERVIZI E TECNOLOGIE 59.121 20% 47.297 29.560,49 0,00 0,00 29.560,49 29.560,49
BOMBI MARIO OFF. TERM.CA SNC 44.126 33% 29.771 29.771,00 29.771,00 0,00 0,00 0,00
CAVER SRL 30.000 0% 30.000 30.000,00 30.000,00 0,00 0,00 0,00
GE.CA. LEGUMI S.R.L. 60.000 50% 30.000 30.000,00 45.000,00 45.000,00 30.000,00 -15.000,00
PLASCO S.P.A. 38.400 20% 30.720 30.720,00 30.000,00 30.000,00 30.720,00 720,00
LEASING SAMMARINESE S.A. 38.723 20% 30.978 30.978,45 0,00 0,00 30.978,45 30.978,45
SPITELLA COSTRUZIONI S.R.L. 31.200 0% 31.200 31.200,00 31.200,00 31.200,00 31.200,00 0,00
GRANIMARMI S.R.L. 39.680 20% 31.744 31.744,00 31.744,00 31.744,00 31.744,00 0,00
IMPRESA RENATO RACCIS 40.375 20% 32.300 32.299,62 32.299,60 32.299,62 32.299,62 0,00
CRESCI RIMORCHI SRL 32.500 0% 32.500 32.500,00 16.250,00 16.250,00 32.500,00 16.250,00
FIL.VIT 60.365 45% 33.201 33.201,30 0,00 0,00 33.201,54 33.201,54
EURO DOLCI SRL 48.251 30% 33.775 33.775,39 33.775,39 33.775,39 33.775,39 0,00
L.F. HOLDING SRL 114.442 70% 34.333 34.332,67 34.332,67 34.332,67 34.332,67 0,00
MONTEMAGGI GIANCARLO 34.900 0% 34.900 34.900,00 17.450,00 17.450,00 34.900,00 17.450,00
F.LLI MARCHITELLI S.R.L. 74.090 50% 37.045 37.045,15 37.045,15 37.045,15 37.045,15 0,00
SANTA PAOLA CALCESTRUZZI SAS 74.849 50% 37.425 37.424,53 0,00 0,00 37.424,53 37.424,53
FRAER LEASING SPA 37.994 0% 37.994 37.994,00 37.994,00 37.994,00 37.994,00 0,00
117
RIMESSAGGIO DEL TIRRENO SRL 44.286 0% 44.286 38.086,00 38.086,00 16.370,00 16.370,00 0,00
ELICLAR S.R.L. 55.478 30% 38.835 38.834,57 38.834,57 38.834,57 38.834,57 0,00
ITALNAUTICA SRL CANTIERE NAUTICO 78.360 50% 39.180 39.180,00 39.180,00 39.180,00 39.180,00 0,00
METALPLAST SRL 80.000 50% 40.000 40.000,00 40.000,00 40.000,00 40.000,00 0,00
A.R. BUILDING SRL UNIPERSONALE 50.200 20% 40.160 40.160,00 40.160,00 40.160,00 40.160,00 0,00
RB SRL 41.577 0% 41.577 41.577,00 41.577,00 41.577,00 41.577,00 0,00
FRATELLI FALSINI S.R.L. 43.012 0% 43.012 43.011,86 30.108,30 30.108,30 43.011,86 12.903,56
GEST PARK SRL 54.750 20% 43.800 43.800,38 43.800,38 43.800,38 43.800,38 0,00
SG LEASING SPA 44.165 0% 44.165 44.165,00 44.165,00 44.165,00 44.165,00 0,00
TOZZI COSTRUZIONI SRL 46.360 0% 46.360 46.360,00 46.360,00 26.860,00 28.495,00 1.635,00
MBM BILIARDI SRL 93.998 50% 46.999 46.998,95 46.998,95 46.998,95 46.998,95 0,00
AZ APPALTI SRL 63.150 25% 47.363 47.362,50 0,00 0,00 47.362,50 47.362,50
FINDECO 60.687 20% 48.550 48.549,60 36.412,20 38.612,55 38.612,55 0,00
SI.CE.T SRL 49.323 0% 49.323 49.323,00 49.323,00 30.415,77 30.416,00 0,23
CO.S.I.A.C. S.R.L. 61.813 20% 49.450 49.449,60 0,00 0,00 49.450,22 49.450,22
Totale 2.928.286,00 1.950.329 1.936.837,70 1.478.368,73 1.357.160,59 1.805.838,03 448.677,44
118
A tale categoria appartengono crediti anticipati presso gli Istituti di credito di
complessivi € 294.788, come si riporta nella tabella che segue:
Valore di
Somme
presumibile
anticipate
realizzo Istituto di Tipologia
Cliente dagli
dell’importo credito notifica
istituti di
anticipato
credito
Baldi
cessione
PROSTEEL SRL 13.976 13.976 MPS perfezionata
possibile
SG LEASING SPA 32.670 32.670 CRF contestazione
possibile
CRESCI RIMORCHI SRL 32.500 32.500 CRF contestazione
cessione non
EURO SUBLANCENSE SRL 11.880 11.880 MPS notificata
cessione
FONDIARIA SAFFI SRL 12.320 15.400 UNICREDIT perfezionata
possibile
FRAER LEASING SPA 22.869 37.994 BCC contestazione
INTESA SAN cessione non
ING LEASE SPA (VIRE) 20.100 14.070 PAOLO notificata
cessione
IPKOM SRL 28.002 28.002 BCC perfezionata
cessione
POLITECNICO DI TORINO 13.050 13.050 MPS perfezionata
cessione
RB SRL 41.577 41.577 UNICREDIT perfezionata
cessione
SI.CE.T SRL 30.416 49.323 MPS perfezionata
possibile
TOZZI COSTRUZIONI SRL 35.428 46.360 UNICREDIT contestazione
Totale 294.788 336.802
Gli scriventi, con riferimento alla categoria in oggetto, hanno verificato tutte le
posizioni ritenute esigibili nel piano, quelle oggetto di contestazione dei clienti,
quelle per le quali pende giudizio, nonché le posizioni relative a società ammesse
a procedure concorsuali.
Sono state segnalate, inoltre, le difformità riscontrate tra i valori riportati in
contabilità al 6.08.2012 e le risultanze della valutazione fornita dall’Avv. Baldi,
con riferimento al valore nominale dei crediti ed alla misura di svalutazione
applicata. In particolare:
17La differenza di € 6.030 tra € 288.758 (€ 149.417 + € 139.341) ed € 294.788 è da imputarsi alla diversa
valutazione dell’anticipo Ing Lease S.p.A. (Vire).
119
Spen IV S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 10.500.
Nel piano originario la posizione non è stata svalutata.
I Commissari ritengono il credito non realizzabile in quanto annullato dalla nota
di credito di pari importo emessa in data 30.11.2012.
Politecnico di Torino
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 13.050,24.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
Con fax del 12.06.2013 il cliente ha comunicato che il pagamento del suddetto
importo è stato sospeso per irregolarità contributive del DURC.
Il presunto valore di realizzo coincide con l’importo ceduto agli istituti di credito
(cessione perfezionata).
120
Artigiana Infissi di Agus Mariagrazia
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 13.310.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
Con mail del 2.04.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati, più volte segnalati.
I Commissari, attese le contestazioni del cliente, ritengono il credito realizzabile
per il minor importo di € 10.648 applicando la percentuale di svalutazione nella
misura del 20%.
Sedind S.c.a.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 20.988,76.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 20%.
Con lettera del 19.03.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti
contrattuali e, di contro, ha indicato di vantare un credito verso Mabo
Prefabbricati di € 31.024,74.
I Commissari, attese le contestazioni del cliente, ritengono il credito non
realizzabile.
121
Immobiliare Volvera 2004 S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2008, ammonta ad € 29.000.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 40%.
Con mail del 20.03.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti
contrattuali di Mabo Prefabbricati.
I Commissari, attesa la vetustà del credito e le contestazioni del cliente, ritengono
il credito non realizzabile.
CE.SE.A. S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2003, ammonta ad € 18.592,45.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
I Commissari, attesa la vetustà del credito, ritengono il credito non realizzabile.
C.M.S.A.
Al 6.08.2012 il credito per fatture da emettere ammonta ad € 22.612.
122
In data 31.12.2012 risulta emessa fattura n. 458 per complessivi € 29.902.
I Commissari ritengono congrua la valutazione effettuata dalla Società.
123
Mazzanti S.p.A.
Al 6.08.2012 il credito, sorto in epoca antecedente al 2010 per € 8.130,
incrementatosi nel 2010 per € 43.830 e nel 2011 per € 33.300, ammonta ad €
85.260.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 70%.
I Commissari, pur a conoscenza dell’intervenuta ammissione del cliente alla
procedura di concordato preventivo, ritengono il credito realizzabile nella misura
ridotta del 20%.
L.S.T. S.p.A.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2009, ammonta ad € 40.000.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 30%.
Con lettera del 9.04.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati.
I Commissari, attesa la vetustà del credito e la contestazione del cliente,
ritengono prudente la svalutazione del credito nella misura del 50%.
Ipkom S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 28.001,82.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
124
Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
Con mail del 16.03.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati.
I Commissari, attesa la contestazione del cliente, ritengono prudente la
svalutazione del credito nella misura del 20%.
Seteco S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2002, ammonta ad € 59.120,97.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 50%, mentre nel fondo svalutazione crediti, la Società ha effettuato
un accantonamento del 20%.
I Commissari, attesa la vetustà del credito e la mancata attivazione di azioni di
recupero, ritengono che il credito debba essere interamente svalutato.
Caver S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 30.000, incassati in data 17.10.212.
125
Mabo Prefabbricati, avvalorati da relazione tecnica.
In data 17.06.2013 la Mabo Prefabbricati ha depositato istanza per accordo
transattivo che prevede il pagamento a saldo e stralcio a favore di Mabo
Prefabbricati per un importo pari ad € 45.000. In data 4.07.2013 il G.D. ha
autorizzato il liquidatore ad aderire alla prospettata transazione.
I Commissari ritengono il credito realizzabile in € 45.000, somma incassata in
data 19.07.2013.
Plasco S.p.A.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2009, ammonta ad € 38.400.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 20%.
Con lettera del 27.03.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati.
In data 5.07.2013 il liquidatore ha presentato istanza di autorizzazione alla
transazione, a saldo e stralcio, per € 30.000 da pagarsi entro il 25.07.2013,
autorizzata con provvedimento in data 30.08.2013.
I Commissari ritengono pertanto il credito realizzabile nella misura di € 30.000.
126
Con mail del 22.03.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati, dichiarando che l’importo pari a poco più del 3% del totale
dei lavori, è stato trattenuto dalla debitrice a garanzia della perfetta esecuzione
del contratto di appalto.
I Commissari, attesa la contestazione del cliente, ritengono prudente la
svalutazione del credito nella misura del 50%.
Fil.Vit S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2005, ammonta ad € 60.365,46 per fatture da
emettere.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 45%.
Con lettera del 9.04.2013 il cliente ha contestato il debito, per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati, avvalorati da ATP.
I Commissari, attesa la vetustà del credito e la contestazione del cliente,
ritengono l’intero credito non realizzabile.
Montemaggi Giancarlo
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2009, ammonta ad € 34.900.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
Con lettera del 9.04.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati.
I Commissari, attesa la vetustà del credito e la contestazione del cliente,
ritengono prudente la svalutazione del credito nella misura del 50%.
127
Santa Paola Calcestruzzi S.a.s.
Al 6.08.2012 il credito, sorto in epoca antecedente al 2010, ammonta ad €
74.894,06.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 50%.
Con lettera del 9.04.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati e ha comunicato che la ditta è stata dichiarata fallita.
I Commissari, attesa la vetustà del credito, la contestazione del cliente ed il
fallimento della società, ritengono il credito non realizzabile.
128
fornire informazioni in merito alla contestazione.
I Commissari, attesa la vetustà del credito e le contestazioni effettuate, ritengono
prudente la svalutazione nella misura del 30%.
Tozzi Costruzioni
Al 6.08.2012 il credito ammonta ad € 46.360.
Tenuto conto degli incassi in data 27.02.2013 e 3.07.2012 di € 9.500 ciascuno, il
presunto valore di realizzo ammonta ad € 26.860.
AZ Appalti S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2010, ammonta ad € 63.150.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 25%.
Con mail del 26.03.2013 il cliente ha contestato il credito in quanto risulta
pendente giudizio presso il Tribunale di Roma.
I Commissari, atteso il contenzioso pendente e la richiesta di danni avanzata dal
cliente, ritengono prudente svalutare l’intera posizione.
Findeco S.p.A.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 60.687,19 per fatture da
emettere.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 20%.
Con mail del 29.04.2013 il cliente ha contestato il debito, per inadempimenti di
Mabo Prefabbricati, attestando di aver ricevuto solo la fattura n. 444 del
30.11.2012 di € 50.749,99.
I Commissari, attesa la contestazione del cliente, ritengono prudente la
svalutazione nella misura del 40%.
Si.ce.t. S.r.l.
Al 6.08.2012, il credito ammonta ad € 43.323.
Considerati gli intervenuti incassi in data 27.12.2012 e 25.01.2013, di €
9.453,73 ciascuno, il presunto valore di realizzo alla data del 31.05.2013
129
ammonta ad € 30.415,77.
CO.S.I.A.C. S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto in epoca antecedente al 2001, ammonta ad €
61.812,77.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 20%.
Con mail del 29.03.2013 il cliente ha contestato il credito, senza fornire
informazioni in merito alla contestazione.
I Commissari, atteso il contenzioso pendente e la richiesta di danni avanzata dal
cliente, ritengono prudente svalutare l’intera posizione.
130
Crediti attribuiti a Mabo Crediti attribuiti a Istituti di
credito
Cliente Integrazione Stima Cliente Integrazione Stima
CC.GG. CC.GG.
***
Riepilogando:
al lordo delle cessioni
Piano originario Integrazione Stima CC.GG.
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013 Rettifiche
3^ categoria 1.936.837,70 1.805.838,03 1.357.160,59 - 448.677,44
131
Valore di
Saldo Saldo Valore di Valore di presumibile presumibile
contabile % contabile presumibile realizzo CC.GG.
Cliente realizzo Differenze
al Sval.ne netto al realizzo
Integrazione
6.08.2012 6.08.2012 Baldi
9.08.2013
06.08.2012 31.05.2013
SEL SPA 92.233 0% 92.233 38.024,00 92.232,50 1.560,00 1.560,00 0,00
SORGENIA SOLAR SRL 52.635 0% 52.635 52.635,00 52.635,00 52.635,00 52.635,00 0,00
BRACCIANTI EDILIZIA S.R.L. 58.740 0% 58.740 58.740,00 3.540,00 3.540,00 58.740,00 55.200,00
EFAISTOS SRL 62.026 0% 62.026 62.026,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 0,00
TIBURTINO DUE FASHION S.R.L. 126.240 50% 63.120 63.120,01 26.240,00 26.240,00 63.120,01 36.880,01
EDIL COSTRUZIONI SRL 66.100 0% 66.100 66.100,00 66.100,00 62.675,00 62.675,00 0,00
ALCAT SRL 70.180 0% 70.180 70.180,00 56.144,00 56.144,00 70.180,00 14.036,00
IMMOBILIARE SUBALPINA SPA 141.000 50% 70.500 70.734,00 72.002,72 0,00 0,00 0,00
LANCELLOTTI COSTRUZIONI ED 141.468 50% 70.734 70.734,00 28.293,60 28.293,60 70.734,00 42.440,40
ERREEMME SAS 147.447 50% 73.724 73.723,51 73.723,51 73.723,51 73.723,51 0,00
DSG GROUP SRL 78.767 0% 78.767 78.767,37 78.767,37 78.767,37 78.767,37 0,00
OLBIA YACHT SRL 79.264 0% 79.264 79.264,00 55.485,00 55.485,00 79.264,00 23.779,00
FASEL IN ROMA SRL 80.677 0% 80.677 80.677,00 80.677,00 80.677,00 80.677,00 0,00
CAMAS SRL 101.151 20% 80.921 80.921,05 50.575,65 50.575,65 80.921,05 30.345,40
DINAMIK SRL 172.800 50% 86.400 86.400,00 86.400,00 86.400,00 86.400,00 0,00
MASMEC SPA 87.437 0% 87.437 87.436,58 43.718,50 43.718,50 87.437,00 43.718,50
Totale 1.558.165 1.173.458 1.119.482,52 916.534,85 750.434,63 996.833,94 246.399,31
132
A tale categoria appartengono crediti anticipati presso gli Istituti di credito di
complessivi € 834.478, come si riporta nella tabella che segue:
Valore di
Somme presumibile
anticipate realizzo Istituto di
Cliente Tipologia notifica
dagli istituti di dell’import credito
credito o anticipato
Baldi
cessione non
MPS
EFAISTOS SRL 32.026 32.026 notificata
INTESA SAN cessione non
33.596 67.192 16.798 PAOLO notificata
IMM.RE SUBALPINA SPA 33.596 importo svalutato
cessione non
MPS
OLBIA YACHT SRL 79.000 79.264 notificata
possibile
CRF
ALCAT SRL 70.180 70.180 contestazione
BANCA possibile
80.921 101.151 ETRURIA contestazione
CAMAS 20.230 80.921 Importo svalutato
possibile
CRF
DSG 78.767 78.767 contestazione
46.000 CFR
cessione non
57.400 BANCA notificata
EDIL COSTRUZIONI 11.400 66.100 ETRURIA
cessione non
CFR
FASEL 44.426 80.677 notificata
cessione
MPS
MASMEC 87.437 87.437 perfezionata
INTESA SAN possibile
SEL18 92.232,50 92.232,50 PAOLO contestazione
BANCA possibile
SORGENIA SOLAR 52.635 52.635 ETRURIA contestazione
possibile
CRF
63.120 126.240 63.120 contestazione
TIBURTINO DUE 63.120 Importo svalutato
Totale 888.686,50 800.157,50
Sel S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 92.232,50.
Nel piano originario la posizione non è stata svalutata, ma il credito è stato
considerato per il minor importo di € 38.024, corrispondente al saldo contabile al
31.10.2012 che tiene conto del bonifico di € 54.208,50 effettuato in data
3.10.2012 a favore dell’Istituto di credito.
Con lettera del 1.03.2013 il cliente ha lamentato la mancata consegna di
certificazioni, sebbene più volte sollecitata alla Società ed ha subordinato il
pagamento del saldo alla regolarità delle stesse. Il credito risulta oggetto di
anticipazione bancaria per € 38.024.
I Commissari tenuto conto anche del successivo incasso in data 15.04.2013 di €
36.464,50, ritengono congrua la valutazione della Società nella Integrazione del
9.08.2013.
134
Efaistos S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012 per fatture da emettere di € 30.000 e nel
2011 per fatture emesse di € 32.026, ammonta ad € 62.026.
Nel piano non è stata operata alcuna svalutazione; il credito risulta oggetto di
anticipazione bancaria per € 32.026.
In data 5.12.2012 è stata emessa la fattura n. 453 di complessivi € 36.300, così
per un credito complessivo di € 68.326. Considerato l’atto transattivo concluso in
data 11.04.2013, il credito risulta esigibile per soli € 50.000, da corrispondere
entro il 28.02.2014. Risulta versata, come da transazione autorizzata, la
complessiva somma di € 15.000 costituita da n. 3 rate dei mesi di giugno, luglio e
agosto.
Alcat S.r.l..
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 70.180.
135
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 non è stata operata alcuna
svalutazione.
Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
Con mail del 25.07.2013 il cliente ha contestato il debito, per inadempimenti
contrattuali.
I Commissari ritengono prudenziale svalutare il credito nella misura del 20%.
Erremme S.a.s.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2009, ammonta ad € 147.447.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 il credito è stato svalutato
del 50%.
136
In data 28.03.2013 il cliente ha precisato che il credito è oggetto di contenzioso
(R.G. 1901/2010 – atto di citazione opposto).
Camas S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 101.151,31.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 è stata operata una
svalutazione del 20%, indicando in € 80.921 l’importo di presumibile realizzo; la
posta risulta oggetto di anticipazione bancaria per € 101.151.
In data 20.03.2013 il cliente ha comunicato che pende giudizio (R.G. n.
137
3448/2012 – Tribunale di Arezzo) per richiesta di risarcimento danni di €
257.000 per ritardi ed inadempimenti di Mabo Prefabbricati.
I Commissari ritengono che il credito debba essere svalutato nella misura del
50%.
Dinamik S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto in epoca antecedente al 2010, ammonta ad €
172.800.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 è stata operata una
svalutazione del 50%.
I Commissari ritengono congrua la svalutazione operata.
Masmec S.p.A.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011 quanto all’importo di € 43.876,58 e nel
2012 quanto al residuo importo di € 43.560, ammonta ad € 87.436,58.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 non è stata operata alcuna
svalutazione; la posta risulta oggetto di anticipazione bancaria.
In data 21.03.2013 il cliente ha contestato il mancato completamento delle opere
commissionate e l’emissione di fatture per forniture non eseguite.
Attesa la citata contestazione, i Commissari ritengono prudenziale svalutare il
credito nella misura del 50%.
138
valore di realizzo dei crediti vantati verso Olbia Yacht S.r.l., Alcat S.r.l., Camas e
Tiburtino Due), mentre l’importo di € 87.437 relativo alle cessioni perfezionate e,
pertanto, attribuito al sistema bancario, si riduce ad € 43.718 (per la diversa
valutazione del presumibile valore di realizzo dei crediti vantati verso Masmec),
come da prospetto che segue:
***
Riepilogando:
al lordo delle cessioni
Piano originario Integrazione Stima
6.08.2012 31.05.2013 CC.GG. Rettifiche
31.05.2013
4^ categoria 1.119.482,52 996.833,94 750.434,63 -246.399,31
139
POSIZIONI CON CREDITO NETTO CONTABILE SUPERIORE AD € 100.000 ED INFERIORE AD €
500.000 (5^CATEGORIA)
La tabella che segue riepiloga le posizioni comprese nella categoria con saldo al
netto delle svalutazioni, superiore ad € 100.000 ed inferiore ad € 500.000 (n. 30):
140
Valore di
Saldo Saldo Valore di presumibile
Valore di presumibile
contabile % contabile realizzo CC.GG.
Cliente presumibile realizzo Differenze
al Sval.ne netto al
realizzo Baldi Integrazione
6.08.2012 6.08.2012
9.08.2013
06.08.2012 31.05.2013
STYL VETRO SNC 232.162 0% 232.162 44.820,00 0,00 0,00 44.820,00 44.820,00
CB SALUMI TOSCANI SRL 331.874 0% 331.874 89.624,00 89.624,00 94.771,82 94.771,82 0,00
M.G. SRL 157.995 0% 157.995 92.655,00 74.124,00 74.124,00 92.655,54 18.531,54
R.B. S.N.C. DI BASTONE B. & C. 129.244 20% 103.395 103.395,46 0,00 0,00 103.395,46 103.395,46
FACONDINI IMMOBILIARE SNC 210.795 50% 105.398 105.397,61 105.397,61 105.397,61 105.397,61 0,00
FAB SRL 106.230 0% 106.230 106.230,45 106.230,45 0,00 0,00 0,00
LA PIEVE SRL 113.630 0% 113.630 113.630,00 113.630,00 0,00 0,00 0,00
ALI E RADICI S.A.R.L. 119.500 0% 119.500 116.000,00 109.000,00 99.200,00 100.208,33 1.008,33
SAN LIDANO SOC. COOP. A R.L. 123.832 0% 123.832 123.832,00 123.832,00 123.832,00 123.831,66 -0,34
MESOLE SRL 130.000 0% 130.000 130.000,00 130.000,00 130.000,00 130.000,00 0,00
A.R. COSTRUZIONI SRL 265.280 0% 265.280 135.880,00 135.880,00 135.880,00 135.880,00 0,00
FARRACE AUTOSERVIZI S.N.C. 145.866 0% 145.866 145.865,50 116.692,40 116.692,40 145.865,50 29.173,10
ING LEASE (ITALIA) SPA 146.429 0% 146.429 146.429,32 117.143,46 141.464,46 164.720,32 23.255,86
COMUNE DI VITORCHIANO 150.700 0% 150.700 150.700,00 120.560,00 120.560,00 150.700,00 30.140,00
PIERI MACCHINE S.P.A. 224.640 30% 157.248 157.248,00 112.320,00 112.320,00 157.248,00 44.928,00
BONONIA SRL UNIPERSONALE 157.300 0% 157.300 157.300,00 157.300,00 108.900,00 108.900,00 0,00
EDIL S.R.L. IN LIQUIDAZIONE 542.500 70% 162.750 162.750,00 108.500,00 108.500,00 162.750,00 54.250,00
SILVANIA S.R.L. 167.182 0% 167.182 167.182,00 133.745,60 133.745,60 167.182,00 33.436,40
BENAKO BUSINESS PARK S.P.A. 244.803 30% 171.362 171.362,10 122.401,50 122.401,50 171.362,10 48.960,60
PROCOGE S.P.A. 363.700 50% 181.850 181.849,91 109.110,00 109.110,00 181.849,91 72.739,91
A.S.F. ENTERPRISE SRL 186.925 0% 184.720 184.720,00 184.720,00 184.720,00 184.720,05 0,05
BI.FIN. SAS DI LAMI LUCA, FRANCO & C. 264.162 20% 211.329 211.329,24 211.329,24 211.329,24 211.329,24 0,00
FAENZI LOREDANA & C. SNC 261.687 0% 261.687 219.724,70 219.724,70 219.724,70 219.724,81 0,11
FAR S.R.L. 227.101 0% 227.101 227.104,90 177.262,00 160.262,00 227.104,90 66.842,90
141
TACUMA IMMOBILIARE SRL 231.136 0% 231.136 231.135,93 231.135,93 231.135,93 231.135,93 0,00
R.C. 09 S.C. A R.L. 231.721 0% 231.721 231.721,43 231.721,43 231.721,43 231.721,43 0,00
PHOENIX SRL 236.100 0% 236.100 236.100,00 157.100,00 157.100,00 234.000,00 76.900,00
C.I.T. SRL 243.324 0% 243.324 243.323,58 194.658,86 174.658,86 223.323,58 48.664,72
ELVY 92 HOLDING SPA 318.230 0% 318.230 318.230,00 268.230,00 268.230,00 318.230,00 50.000,00
G.D.M. COSTRUZIONI SPA 590.011 30% 413.008 413.007,70 295.005,50 295.005,50 417.180,99 122.175,49
Totale 6.854.059 5.788.339 5.118.548,83 4.256.378,68 3.970.787,05 4.840.009,18 869.222,13
142
A tale categoria appartengono crediti anticipati presso gli Istituti di credito di
complessivi € 3.276.968, come si riporta nella tabella che segue:
Valore di
presumibile
Somme anticipate
realizzo
Cliente dagli istituti di Istituto di credito Tipologia notifica
dell’importo
credito
anticipato
Baldi
143
S.p.A., mentre l’importo di € 1.456.332, riferito a cessioni perfezionate, viene
attribuito al sistema bancario20.
Gli scriventi, con riferimento alla categoria in oggetto, hanno esaminato tutte le
posizioni, verificando per ciascuna le contestazioni ricevute dai clienti, la misura
delle svalutazioni applicate dalla Società ed eventuali difformità riscontrate tra i
valori riportati in contabilità al 6.08.2012 e le risultanze della valutazione fornita
dall’Avv. Baldi. In particolare:
Fab S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 106.230,45.
Nel piano originario la posizione non è stata svalutata. Il credito risulta oggetto di
anticipazione bancaria e incassato dalla società in data 10.01.2013.
La Pieve S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 113.630.
145
Nel piano originario la posizione non è stata svalutata. Il credito risulta oggetto di
anticipazione bancaria.
Con lettera del 29.03.2013 il cliente ha precisato di aver saldato le fatture
ricevute in data 7.01.2013; con istanza del 22.04.2013 il cliente ha altresì
richiesto al G.D. di girare l’importo pagato a favore dell’Istituto di credito
cessionario.
Mesole S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2010, ammonta ad € 130.000.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
Con lettera del 28.03.2013 il cliente ha comunicato di aver saldato il debito con
pagamenti successivi al 6.08.2012.
146
A.R. Costruzioni S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2010, ammonta ad € 265.280.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata, ma il credito risulta indicato in € 135.880, al netto di una nota di
credito di € 129.400 del 31.08.2012. Il credito risulta oggetto di anticipazione
bancaria per € 130.080.
Comune di Vitorchiano
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 150.700.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
Con mail del 4.04.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti
contrattuali di Mabo Prefabbricati, precisando di aver depositato presso il
147
Tribunale di Arezzo atto di citazione in opposizione al decreto ingiuntivo richiesto
ed ottenuto da Mabo Prefabbricati.
I Commissari, attese le contestazioni del cliente, ritengono prudente svalutare il
credito nella misura del 20%.
Bononia S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 157.300.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata, anche in virtù dell’accordo firmato in data 11.06.2012.
Risulta incassata la complessiva somma di € 48.400, di cui € 12.100 in data
16.11.2012 ed € 36.300 in data 27.02.2013.
Edil S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto in epoca antecedente al 2010, ammonta ad €
542.500.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 70%.
I Commissari, attesa l’intervenuta ammissione del cliente alla procedura di
concordato preventivo ed il riscontro del liquidatore giudiziale ritengono il credito
realizzabile nella misura del 20%.
Silvania S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 167.182.
148
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013la posizione non è stata
svalutata.
Con mail del 15.03.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempienze di
Mabo Prefabbricati S.p.A.. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria per
€ 133.544.
Risulta incassata in data 12.07.2013 la somma di € 30.000
I Commissari, attese le contestazioni del cliente, ritengono prudente svalutare il
credito nella misura del 20%.
Procoge S.p.A.
Al 6.08.2012 il credito, sorto in epoca antecedente al 2010, ammonta ad €
363.700.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 50%.
Con mail del 25.03.2013 il cliente ha contestato il debito, per inadempimenti
contrattuali di Mabo Prefabbricati, precisando di aver depositato presso il
Tribunale di Arezzo atto di citazione in opposizione al decreto ingiuntivo emesso
su richiesta di Mabo Prefabbricati.
I Commissari, attese le contestazioni del cliente, ritengono prudente svalutare il
credito nella misura del 70%.
149
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata, ma l’importo è stato indicato in € 184.720, al netto della nota di
credito del 31.08.2012. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria per €
184.720.
Con mail del 3.07.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti
contrattuali, precisando di aver pagato, in data 19.02.2013 ed a favore della
Banca MPS S.p.A. cessionaria del credito, l’importo di € 61.347, relativo alla
fattura n. 231 del 9.05.2012.
I Commissari, atteso l’avvenuto pagamento parziale, ritengono di non svalutare il
credito.
Bi.Fin. S.a.s.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 264.162.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 20%. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria per €
130.200.
I Commissari ritengono il credito realizzabile come indicato nel piano.
Far S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 227.104,90.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria per € 160.262.
I Commissari ritengono prudenziale la svalutazione del credito, quanto meno
nella misura di € 49.842,90, tenuto conto che: a) trattasi di cessione
perfezionata, b) dell’intervenuto incasso di € 17.000 in data 1.10.2012, c) dei
150
successivi effetti tornati insoluti.
R.C. 09 S.c.ar.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2010, ammonta ad € 231.721.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
I Commissari ritengono il credito realizzabile come indicato nel piano.
Phoenix S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 236.100, riconducibile alla
fattura n. 65/12 di € 205.000 (parzialmente pagata per l’importo di € 47.900) e
alla fattura n. 165/12 di € 79.000. Dalle scritture contabili il credito risulta
parzialmente ridotto di € 2.100 per l’emissione di nota di credito n. 412/12 del
11.09.2012 e di € 10.000 per anticipi ricevuti.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria per € 213.600.
Con fax del 5.04.2013 il cliente ha comunicato che il debito di € 226.000,
originato dalla fattura n. 65/12 al netto della nota di credito n. 412/12, risulta
ceduto a più istituti bancari; dalle comunicazioni di detti istituti di credito
risultano discordanze in merito all’importo oggetto di anticipo ed alle scadenze
pattuite. Il cliente non ha riconosciuto il debito per l’importo di € 79.000 relativo
alla fattura n. 165/12. Peraltro, Phoenix S.r.l. ha contestato il credito di Mabo
Prefabbricati S.p.A. per non avere quest’ultima consegnato “il DURC relativo a
tutto il periodo in cui Mabo ha svolto i lavori sul cantiere di Phoenix”.
I Commissari, attese le contestazioni del cliente, ritengono prudente la
svalutazione del credito nella misura di € 79.000, oggetto di contestazione.
151
C.I.T. S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2012, ammonta ad € 243.324.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria per € 125.118.
Con lettera del 10.06.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti
contrattuali, precisando di aver comunque effettuato un pagamento con assegno
di € 20.000 in data 30.08.2012.
I Commissari attese le contestazioni del cliente, ritengono prudente la
svalutazione del credito nella misura del 20%.
152
svalutazione del credito nella misura del 50%.
153
PHOENIX 69.600 13.100 SAN LIDANO 86.967 86.967
***
Riepilogando:
al lordo delle cessioni
Piano originario Integrazione Stima CC.GG.
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013 Rettifiche
5^ categoria 5.118.548,83 4.840.009,18 3.970.787,05 -869.222,13
22
Detto importo è al lordo dei crediti ceduti già incassati.
154
Valore di
Saldo Valore di presumibile realizzo
Saldo Valore di presumibile
% contabile CC.GG.
Cliente contabile al presumibile realizzo Differenze
Sval.ne netto al
6.08.2012 realizzo Baldi Integrazione
6.08.2012
6.08.2012 31.05.2013 9.08.2013
155
A tale categoria appartengono crediti anticipati presso gli Istituti di credito di
complessivi € 13.545.220, come si riporta nella tabella che segue:
Valore di
presumibile
Somme anticipate
realizzo
Cliente dagli istituti di Istituto di credito Tipologia notifica
dell’importo
credito
anticipato
Baldi
29.965 INTESA SAN PAOLO
94.800 CFR
242.007 886.280 531.768 BANCA ETRURIA cessione non
225.000 CARISMI notificata
ITALPROGETTI 591.772 Importo svalutato
cessione non
80.388 MPS notificata
IMM.RE K2 14.186 94.574 80.387 Importo svalutato
possibile
184.000 INTESA SAN PAOLO contestazione
possibile
456.000 CRF contestazione
possibile
650.932 BANCA ETRURIA contestazione
cessione non
846.780 3.286.141 2.628.912 MPS notificata
cessione non
128.000 UNICREDIT notificata
cessione non
24.000 BNL notificata
cessione non
339.200 UNIPOL notificata
FIMCO 657.229 Importo svalutato
possibile
124.176 CRF contestazione
possibile
163.500 BANCA ETRURIA contestazione
1.864.816 1.116.409 cessione
532.233 MPS perfezionata
cessione non
112.500 MPS notificata
COOPSETTE 932.407 Importo svalutato
cessione non
140.000 notificata
cessione
350.000 perfezionata
BANCA ETRURIA possibile
GIUSTI PER L'EDILIZIA 963.000 1.453.000 1.573.610 contestazione
cessione non
47.250 CRF notificata
cessione non
494.406 BANCA ETRURIA notificata
possibile
395.525 UNICREDIT contestazione
cessione non
LA CASTELNUOVESE 224.000 1.161.181 1.322.572 UNIPOL notificata
cessione
MAINT ENERGY 480.010 770.383 BNL perfezionata
cessione non
274.320 CRF notificata
possibile
476.653 BANCA ETRURIA contestazione
cessione non
234.525 MPS notificata
MAREMMACASE 561.600 1.547.098 1.547.098 UNICREDIT possibile
156
contestazione
possibile
200.000 INTESA SAN PAOLO contestazione
possibile
800.000 BANCA ETRURIA contestazione
possibile
400.000 MPS contestazione
cessione
475.000 UNICREDIT perfezionata
possibile
MARTINI 168.024 2.043.024 2.043.024 CARISMI contestazione
possibile
57.970 CRF contestazione
cessione
SIRIM 1.510.045 1.568.015 1.931.057 UNICREDIT perfezionata
Totale 14.681.403 13.545.220
Gli scriventi, con riferimento alla categoria in oggetto, hanno esaminato tutte le
posizioni, verificando per ciascuna le contestazioni ricevute dai clienti, le
percentuali di svalutazione applicate dalla Società ed eventuali difformità
riscontrate tra i valori riportati in contabilità al 6.08.2012 e le risultanze della
valutazione fornita dall’Avv. Baldi. In particolare:
Immobiliare K2
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2010 per € 624.000,01 e nel 2011 per €
94.574,34, ammonta ad € 718.574,35.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 15%.
Con mail del 25.03.2013 il cliente ha contestato il debito per inadempimenti
contrattuali di Mabo Prefabbricati, avvalorati da ATP. Peraltro il contratto di
fornitura e posa in opera, secondo quanto riferito dal debitore, prevedeva
l’impegno di Mabo Prefabbricati S.p.A. di acquistare una porzione del costruendo
edificio ad € 520.000, oltre Iva, con compensazione delle posizioni. Il credito
risulta oggetto di anticipazione bancaria per € 80.387.
I Commissari, attese le contestazioni del cliente, ritengono prudente la
svalutazione del credito nella misura del 40%, considerato anche l’attuale
andamento del mercato immobiliare.
158
Maint Energy S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2010 per € 439.287,95, nel 2011 per €
296.965,60, nel 2012 per € 34.129 per fatture da emettere, ammonta ad €
770.382,55.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
I Commissari, tenuto conto della fattura n. 459 del 31.12.2012 di € 41.296,09,
ritengono il credito realizzabile nella misura indicata nella Integrazione del
9.08.2013.
159
La Castelnuovese Soc. coop.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011 per € 144.711 per fatture emesse ed €
82.089 per fatture da emettere e nel 2012 per € 1.095.772,27, ammonta ad €
1.322.572,27.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
I Commissari ritengono il credito realizzabile come indicato nella Integrazione del
9.08.2013, tenuto conto della fattura n. 454 emesse in data 5.12.2012 di €
99.331,32.
Maremmacase S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011 per € 231.474,62 per fatture emesse ed €
111.178 per fatture da emettere e nel 2012 per € 1.204.444,89, ammonta ad €
1.547.097,51.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata. Il debitore ha proposto il pagamento del debito come segue:
- € 300.000 alla sottoscrizione dell’accordo;
- € 277.444 entro il 30.06.2013;
- € 1.000.000 in sei rate semestrali di € 166.666 ciascuna, a partire dal
31.12.2013.
A supporto della proposta dilazionata di pagamento, il debitore ha proposto il
rilascio di garanzia ipotecaria di I grado su una porzione di mq. 850 dell’immobile
di proprietà, sito in Grosseto Via Aurelia Nord.
L’onere dell’iscrizione ipotecaria è previsto a carico del debitore, mentre quello di
cancellazione a carico di Mabo Prefabbricati.
Il credito risultava già garantito da fidejussione personale dei Sigg.ri Chirico
Antonietta e Chirico Giovanni Augusto, proprietari di alcuni beni immobili in
Grosseto e in Frignano (CE). Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
In data 3.07.2013 è stato stipulato atto transattivo come autorizzato dal G.D. con
provvedimento del 24.04.2013.
In data 8.07.2013 il liquidatore ha presentato istanza nella quale ha
rappresentato le modifiche apportate all’atto stipulato il 4.07.2013.
In data 22.07.2013, contrariamente agli impegni contenuti nella transazione,
160
risulta versata la sola somma di € 235.000. Il debitore si era impegnato a versare
il residuo importo dovuto (€ 75.000) entro la fine di agosto; ad oggi è stato chiesto
ulteriore differimento alla prima decade del mese di settembre.
I Commissari ritengono il credito realizzabile come indicato nella Integrazione del
9.08.2013, attesa l’intervenuta transazione.
Martini S.r.l.
Al 6.08.2012 il credito, sorto nel 2011, ammonta ad € 1.000.000 per fatture
emesse e ad € 1.043.024 per fatture da emettere.
161
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione non è stata
svalutata.
Il cliente si trova in situazione di illiquidità. Il 9.08.2012 era stato raggiunto un
accordo transattivo che prevede il pagamento del debito mediante datio in
solutum attraverso la cessione di una porzione dell’immobile realizzato in
Badiconte Monte San Sarno (AR) a favore di Mabo Prefabbricati S.p.A.. L’accordo
era subordinato:
a) al completamento della fornitura;
b) all’accordo con le banche cessionarie del credito.
Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
162
Con raccomandata 3.02.2011 Fimmco S.p.A. comunicava a Mabo Prefabbricati
risoluzione contrattuale ai sensi dell’art. 10 del Contratto, contestando
l’inadempienza agli obblighi contrattuali, consistita nel ritardo nell’esecuzione
delle opere del lotto A, che comprometteva la realizzazione dell’impianto
fotovoltaico sul tetto degli edifici, non consentendo di beneficiare delle tariffe
incentivanti previste dal “conto energia”.
Mabo Prefabbricati eccepiva la fondatezza delle contestazioni, lamentando di aver
subito gravissimi ed ingenti pregiudizi in conseguenza della sospensione dei lavori
e della illegittima risoluzione contrattuale, quantificabili in € 6.320.869,59, oltre
al mancato incasso del residuo credito di € 3.942.742,26.
Al riguardo, la Società ha comunicato che è prossima la notifica della domanda di
arbitrato.
Nel piano originario e nella Integrazione del 9.08.2013 la posizione è stata
svalutata del 20%. Il credito risulta oggetto di anticipazione bancaria.
I Commissari ritengono il credito realizzabile come indicato nel piano.
Vitali S.p.A.
Al 6.08.2012 il credito, sorto in epoca antecedente al 2010, ammonta ad €
3.206.412,66 per fatture emesse e ad € 619.710,72 per fatture da emettere.
Nel piano originario l’importo di € 2.872.799,80 riferito all’appalto di Peschiera
non è stato svalutato in quanto non era ancora stato definito il lodo arbitrale,
mentre l’importo di € 953.323,20 riferito all’appalto di Roncello, è stato svalutato
al 100% per lodo arbitrale definito.
163
2) Contenzioso appalto Roncello
Vitali S.p.A. subappaltava a Mabo Prefabbricati la fornitura ed il montaggio di
strutture prefabbricate destinate alla realizzazione industriale di un immobile
industriale ubicato in Roncello, di proprietà del Fondo Immobiliare chiuso
denominato “Gennaker”, gestito da Accademia S.g.r. S.p.A. e concesso in
locazione a K Flex S.p.A..
Vitali S.p.A. contestava a Mabo Prefabbricati la regolarità delle opere eseguite,
anche a seguito di richieste di ripristino di difetti avanzate dal conduttore K Flex.
La controversia, affidata ad un arbitro unico, si è conclusa con l’emissione del
lodo che ha stabilito:
a) il rigetto della domanda di risarcimento danni formulata da Vitali S.p.A., in
quanto i vizi non sono stati ritenuti tali da rendere l’opera inadatta alla
destinazione;
b) la riduzione del corrispettivo dell’appalto di € 4.055.958, da restituire a
Vitali S.p.A., oltre gli interessi dalla domanda al saldo, importo
corrispondente alla somma necessaria al ripristino dei danni accertati dalla
CTU;
c) l’applicazione di penali a carico di Mabo Prefabbricati di complessivi €
534.000.
165
MAREMMACASE 1.547.098 1.547.098
***
Riepilogando:
al lordo delle cessioni
Piano originario Integrazione Stima CC.GG.
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013 Rettifiche
6^ categoria 18.109.169,71 17.525.536,57 14.435.794,19 -3.089.742,38
24
Detto importo è al lordo dei crediti ceduti già incassati.
166
al lordo delle cessioni
Integrazione Stima CC.GG.
Categorie 31.05.2013 31.05.2013 Rettifiche
1^ CATEGORIA
405.168,00 2.964,50 -402.203,50
2^ CATEGORIA
212.483,80 188.627,11 -23.856,69
3^ CATEGORIA
1.666.497,03 1.223.420,59 -443.076,44
4 ^ CATEGORIA
909.396,94 706.716,63 -202.680,31
5^ CATEGORIA
3.507.107,18 2.726.945,05 -780.162,13
6^ CATEGORIA
14.528.248,57 11.438.506,19 -3.089.742,38
Totale
21.228.901,52 16.287.180,07 -4.941.721,45
1^ CATEGORIA
405.168,00 2.964,50 -402.203,50
2^ CATEGORIA
204.789,80 180.933,11 -23.856,69
3^ CATEGORIA
1.517.080,03 1.090.253,59 -426.826,44
4 ^ CATEGORIA
279.301,94 181.397,63 -97.904,31
5^ CATEGORIA
1.834.967,18 1.152.709,05 -682.258,13
6^ CATEGORIA
5.389.727,57 2.323.155,19 -3.066.572,38
Totale
9.631.034,52 4.931.413,07 -4.699.621,45
***
Del credito per ritenute d’acconto, è stata verificata la corrispondenza tra quanto
indicato nel piano e quanto risultante dal partitario contabile 0070000007
“Erario c/rit. subite”; considerata l’esiguità dell’importo, non sono stati effettuati
ulteriori riscontri.
Nella Integrazione depositata il 9.08.2013 la Società ha azzerato integralmente il
credito in oggetto.
Del credito Ires 10% Irap di € 101.443, sono state verificate le istanze di rimborso
trasmesse telematicamente all’amministrazione finanziaria in data 24.11.2009
con protocollo n. 09112412033287263 (€ 96.980) e con protocollo n.
09112412043187948 (€ 4.463). Al 31.05.2013 detto credito restava invariato in
contabilità. Nella Integrazione depositata il 9.08.2013 il credito viene svalutato e
portato in compensazione con i debiti tributari.
169
- € 92.130,61 in data 20.08.2012 con contropartita debiti previdenziali e per
ritenute d’acconto;
- € 2.401,87 in data 17.09.2012 con contropartita ritenute su retribuzioni.
In data 16.04.2012 parte del credito Iva risulta utilizzato in compensazione per il
pagamento di oneri previdenziali di € 74.376,76, così per un credito residuo al
6.08.2012 di € 21.951.
***
Riepilogando:
Piano originario Integrazione Stima CC.GG.
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013
Crediti tributari 226.468 0 401.11027
27
Importo determinato considerando il credito iva di € 48.283 in luogo di € 64.911.
171
Credito/Debito Seralwall 279.183 0 0 0
Credito verso affittante Seralwall 707.378 0 0 0
Credito v/Enel per vers. Fotovoltaico Tacuma 51.506 0 0 0
Crediti verso dip. Per INAIL 22.189 0 0 0
Debiti verso Assicurazioni RCT dipendenti 9.120 5.059 5.059 5.059
Fornitori Italia 63.116 0 0 0
Crediti per acconti contratti non eseguiti 37.779 0 9.420 9.420
Crediti verso INPS - 316.743 316.743 316.743
Crediti vs/Vitali - 14.116 14.116 14.116
Totale 1.249.509 335.918 355.338 345.338
172
Dell’importo di € 12.650 sorto in data antecedente al 2010, è stata verificata la
corrispondenza tra quanto indicato nel piano originario e quanto risultante dal
partitario contabile 0070000018 “Professionisti c/anticipi”.
Alla data del 31.12.2012 l’ammontare del credito risulta azzerato con
contropartita “sopravv.pass.profess.c/antic.” (conto 0520000002) e interamente
svalutato dall’asseveratore dr. Andreani in quanto ritenuto inesigibile. Il credito
non risulta valorizzato neanche nella Integrazione depositata il 9.08.2013.
Si riporta, di seguito, l’elenco dei dipendenti nei confronti dei quali risultano
maturati rimborsi:
Importo Importo
Dipendente al al
6.08.2012 31.05.2013
Socci Francesco 2.516,44 2.516,44
Singh Gurmit 273,70 0,00
Ricca Sergio 2.808,44 2.808,44
Bettini Moreno 2.048,47 0,00
Cecconi Loriana 2.907,83 2.907,83
Magliocchetti Gianluca 5.503,48 5.503,48
Cicciarelli Alessio 691,53 691,53
Magliocchetti Simone 1.680,03 1.680,03
Quarmi Giuseppe 2.445,65 0,00
Cicciarelli Marco 471,76 471,76
RUSU DUMITRU 273,27 273,27
PIRETTO D. 266,70 0,00
MOUKDI ABDELILAH 301,86 0,00
Totale 22.189,16 16.852,78
Il credito de quo risulta interamente svalutato sia nel piano originario che nella
Integrazione depositata il 9.08.2013.
173
Dell’importo di € 9.120,42, è stata verificata la corrispondenza tra quanto
indicato nel piano originario e quanto risultante dal partitario contabile
0090800008 “Debiti vs Assicurazioni RCT dipendenti”. Trattasi di un credito
verso la Milano Assicurazioni, per premi anticipati.
Al 31.12.2012 l’ammontare del credito è pari a € 4.946, interamente svalutato
dall’asseveratore dr. Andreani in quanto ritenuto inesigibile. Nella Integrazione
depositata il 9.08.2013, tenuto conto del bonifico di € 113, effettuato in data
20.02.2013, il credito de quo viene stimato in € 5.059, pari al saldo contabile al
31.05.2013.
Importo al
Nominativo
6.08.2012
Pachetti 9.785,93
Santandrea Michele 17.153,00
Vallario 10.840,00
Totale 37.778,93
174
Importo
Fornitore
al 6.08.2012
Enel S.p.A. 10.053,53
Piemme S.a.s. 18.047,50
Pachetti Moreno 0,01
Renda Nicodemo 2.722,84
Scipioni Andrea 500,00
Vagnoli Franco 605,55
Detti Mario 848,77
Cecconi Moreno 148,04
Nassini Gianfranco 1.079,09
Ristori Roberto 499,98
Lambardi Luca 484,60
Gorini Riccardo 145,48
Bachini Michele 275,46
Magnanti Rolando 4.513,21
Terenzi Marco 486,50
Teolis Roberto 3.489,83
Cilti Alessio 802,53
Cafaggi Claudia 48,80
Simoni Maurizio 23,54
Dervishi Vitor 6.046,01
Gizzi Giuseppe 557,36
Dzaferi 130,95
De Simone Raffaele 278,03
Freschi Licio 698,53
Grasso Antonio 1.250,05
Di Marzio Antonio 1.513,90
Palombi Luciano 539,87
Banga Robert 3.430,69
Macciocchi Giuseppe 318,33
Mannuccini Roger 158,00
Belli Vinicio 300,00
Brogi Luca 152,00
Tombesi Marcella 33,80
Gualtieri Mario 130,00
Solomon 1.669,44
Burchini Stefano 934,06
Perozzo Lorena 200,00
Totale 63.116,28
175
L’importo di tale credito risulta completamente azzerato sia nel piano originario
che nella Integrazione depositata il 9.08.2013.
Per il credito verso gli Emirati Arabi di € 10.000, la Società non ha fornito alcuna
documentazione, sebbene richiesta. In considerazione di quanto sopra gli
scriventi Commissari ritengono che il credito non sia realizzabile.
Del credito Inps di € 316.743 (rec. TFR maturaz. CIG) sorto il 31.12.2012 è stata
verificata la corrispondenza tra quanto indicato nella Integrazione depositata il
9.08.2013 e quanto risultante dal partitario contabile 0070000055 “cred.v/inps
recup. Tfr mat. cigs”.
Ad avviso degli scriventi i crediti verso altri sono stimabili in € 345.338, con
un’ulteriore svalutazione di € 10.000, rispetto all’Integrazione depositata il
9.08.2013.
***
Riepilogando:
Piano originario Integrazione Stima CC.GG.
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013
Altri crediti 376.350 355.338 345.338
Disponibilità liquide
Alla data del 6.08.2012 la voce risulta iscritta per € 1.315.045, mentre alla data
del 31.05.2013 la voce risulta iscritta per € 1.313.243, come risulta dalla tabella
che segue:
176
Importo Importo
Disponibilità liquide al al
6.08.2012 31.05.2013
Depositi bancari e postali 1.256.261 1.312.718
Denaro e valori in cassa 58.784 525
Totale 1.315.045 1.313.243
Importo Importo
Denaro e valori in cassa al al
6.08.2012 31.05.2013
Cassa contanti 95,19 314,35
Valori bollati in cassa 1.705,36 0,00
Cassa Assegni 56.000,00 0,00
Cassa c/affrancatrice 388,37 0,00
Cassa MABO Frosinone 127,31 1,90
Cassa Mabo Caluso 467,39 208,90
Totale 58.783,62 525,15
177
Pertanto alla data del 31.05.2013 l’ammontare dei depositi bancari e postali è
pari ad € 1.312.718, con una rettifica in diminuzione di € 782, come
rappresentato nella tabella che segue:
Il conto acceso presso la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio c/c 91763 di €
762.721 è vincolato a favore del cliente Vitali.
***
Riepilogando:
Piano originario Integrazione Stima CC.GG. Differenza
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013
Disponibilità liquide 1.292.216 1.314.025 1.313.243 -782
10/06/2013 Bonifico Sabatini Massimiliano 6.050,00 Lavori smontaggio piste Novellara (RE)
Saldo fattura per messa in sicurezza stabilimento
11/06/2013 Bonifico Edilias Immobiliare 4.477,00 Caluso (TO)
Acconto notula per redazioni documenti relativi al
12/06/2013 Bonifico Piomboni - Fiorucci - Fabrizi 2.500,00 cantiere Sirim s.r.l.
178
14/06/2013 Bonifico Efaistos 5.000,00 Prima rata accordo transazione Efaistos
Maturazione effetto presentato al dopo incasso
14/06/2013 Maturazione Effetto S.b.f. 15.06 3.500,00 presso Banca Valdichiana
Rimborso contributo unificato causa Tiburtino Due
17/06/2013 A/C Massimilla Brogi 2.126,00 Fashion e AZ Appalti
18/06/2013 Addebito F23 628,00 Causa Euro Edilizia srl contributo unificato
18/06/2013 Bonifico Avv. Chionna 1.587,60 Arbitrato Fimco spa/Maiora Group spa
20/06/2013 Bonifico Bittoni Gherardo 3.014,90 Rimborso spese mese gennaio 2013
24/06/2013 Bonifico Sabatini Massimiliano 6.050,00 Saldo lavori per smontaggio piste Novellara
24/06/2013 Bonifico Avv. Massimilla Broghi 1.587,60 Causa Az Appalti/Tiburtino Due Fashion
03/07/2013 Bonifico Avv. Lorena Poggi 529,20 Saldo notula Causa Bononia
09/07/2013 Bonifico Avv. Sandro Carloni 1.058,40 Saldo notula Bigini + Errepi e Bigini + Montagna
179
12/07/2013 Interessi attivi 12,17 competenze al 30.06.13 Banco di Lucca
19/07/2013 Bonifico Brico Pietrasanta 13.893,05 Affitto Pietrasanta: anticipo mese Agosto
01/08/2013 Bonifico Avv. Coradeschi 1.300,00 Fondo spese cause Spitella, San Lidiano Masmec
07/08/2013 Bonifico Avv. Ciolfi 100,25 Rimborso spese per diffida ai clienti
09/08/2013 Banca Assurance 1.317,33 Settembre 2012 - giugno 2013 Gargiani Roberta
09/08/2013 Fondo Arco 1.494,52 Settembre 2012 - giugno 2013 Perozzo Lorena
180
09/08/2013 Prelievo per cassa 500,00
Nel piano originario, trattandosi di costi anticipati, gli importi contabilizzati sono
stati interamente svalutati.
Nella Integrazione depositata il 9.08.2013 la voce in questione viene valorizzata in
€ 48.648.
181
Risultano valorizzati, e pertanto rettificata la precedente svalutazione, dei
risconti per canoni di locazione riferiti al leasing dell’immobile ubicato in
Pietrasanta, di durata 25.02.2005 – 24.02.2017.
Risulta altresì valorizzata, e pertanto rettificata la precedente svalutazione, la
quota del premio anticipato relativa alla polizza assicurativa postuma con Milano
Assicurazioni n. 201220164488.
In considerazione di quanto sopra, gli scriventi Commissari stimano tale categoria
di attivo in € 37.252, con una conseguente rettifica di € 11.396.
***
Riepilogando:
Piano originario Integrazione Stima CC.GG. Differenza
6.08.2012 31.05.2013 31.05.2013
Ratei e risconti attivi 0 48.648 37.252 -11.396
***
Riepilogando:
31.05.2013 Best case Worst case
Attivo Stima Società Stima CC.GG. Differenze Worst case Differenze
Immobilizzazioni immateriali 0 0 0 0 0
Terreni e fabbricati 1.460.000 1.460.000 0 1.460.000 0
Altri beni materiali 4.585.000 4.585.000 0 4.585.000 0
Immobilizzazioni materiali 6.045.000 6.045.000 0 6.045.000 0
Altre partecipazioni 101.147 101.147 0 101.147 0
Crediti verso imprese collegate 829.088 550.783 278.305 550.783 278.305
Immobilizzazioni finanziarie 930.235 651.930 278.305 651.930 278.305
Rimanenze 1.229.650 1.152.359 77.291 1.152.359 77.291
Crediti v/clienti 21.623.50428 16.287.180 5.336.324 4.931.413 16.692.091
Crediti v/ controllanti 165.594 165.594 0 165.594 0
Crediti Tributari 0 401.110 -401.110 401.110 -401.110
28[21.228.901 (crediti All. 13) + 20.820 + 159.000 +707.378 (rapporti Seralwall) – 488.508 (rapporti MEE) –
4.088 (depositi cauzionali fornitori)] = 21.603.504.
29Importo comprensivo di € 19.420, prima allocato tra i crediti verso clienti.
182
6. Il passivo
Si riporta, di seguito, l’attività di verifica dell’elenco delle passività redatto sulla
base della documentazione fornita dalla società concordataria apportando, ove
dovute, le necessarie rettifiche. Si evidenzia che laddove i creditori non hanno
trasmesso alcuna dichiarazione di credito o estratto conto agli scriventi
Commissari, la quantificazione è avvenuta sulla scorta della documentazione
prodotta dalla Società (come indicato nell’avviso inviato ai creditori ex art. 171
l.f.).
Si ricorda, per completezza di informazione, che la verifica dei crediti effettuata in
questa fase non ha valore giudiziale, ma carattere “amministrativo” in quanto
finalizzata ad individuare i creditori che hanno diritto di partecipare alla
votazione, essendo le questioni attinenti la sussistenza, entità e rango dei crediti
risolte negli ordinari giudizi di cognizione; ai sensi dell’art. 176 l.f., infatti, in caso
di crediti contestati sarà il G.D., in sede di adunanza, ad ammettere o meno al
voto all’esito di una valutazione sommaria, con provvedimento privo di carattere
decisorio ed inidoneo a pregiudicare l’accertamento giudiziale del credito.
L’esposizione segue la struttura del bilancio, così come inizialmente ripresa dalla
proposta concordataria attestata dal dr. Giulio Andreani; i debiti concordatari,
come gli attivi, sono stati valutati sulla base della situazione contabile al
6.08.2012, opportunamente rettificata per adeguarli al 12.09.2012, data di
presentazione della domanda di concordato ex art. 161 c. 6 l.f..
Com’è noto, successivamente, in data 9.08.2013 (meno di un mese prima, quindi,
della data fissata per la predisposizione della relazione ex art. 172 l.f.) la Società
ha depositato, una Integrazione (rectius proposta modificativa) dell’originario
piano già depositato, gli scriventi Commissari hanno verificato, e laddove ritenuto
opportuno rettificato, le variazioni apportate dalla Società con riferimento alla
data del 31.05.2013.
Ai fini della determinazione dell’importo ammesso al voto si è comunque tenuto
conto dei pagamenti successivi, oltre alle note di credito ed alle compensazioni.
Preme segnalare che tale attività, si è svolta con non poche difficoltà da parte dei
sottoscritti Commissari a causa sia dei tempi strettissimi, sia della lacunosa e
183
generica relazione di attestazione che ha accompagnato l’Integrazione alla
proposta di concordato30.
In particolare, sia la nuova proposta (che, contrariamente a quanto dichiarato,
non segue la struttura di quella iniziale) che la relazione di attestazione appaiono
agli scriventi inidonee a consentire la ricostruzione in dettaglio delle modifiche
apportate dalla Società e, di conseguenza, la valutazione delle motivazioni sottese
alle stesse.
I sottoscritti Commissari hanno ritenuto comunque opportuno procedere, pur con
le notevoli difficoltà dichiarate e nel rispetto dei tempi fissati dal Tribunale di
Arezzo al deposito della presente relazione, al fine di evitare ulteriori proroghe (le
precedenti, peraltro, tutte richieste dalla società concordataria).
Per ogni voce gli scriventi Commissari hanno indicato l’importo corrispondente ad
un’ipotesi peggiorativa (“worst case”) e ad una migliorativa (“best case”); tale
distinzione, operata in virtù dell’estrema complessità del concordato proposto
nonché degli esiti obiettivamente incerti di molte variabili attinenti le poste in
questione, ha rilievo ai fini della valutazione del fabbisogno concordatario e
quindi della valutazione della misura di soddisfazione che i creditori chirografari
potranno ottenere.
Si segnala, inoltre, che forma oggetto di apposito allegato l’elenco dei creditori, sia
chirografari che privilegiati, con indicazione della relativa classe di appartenenza.
30Eloquente appare ciò che si legge con riferimento al passivo nella Relazione del Dott. Ceccaroni: “ Sono stati
altresì verificate le altre voci che rappresentano lo stato passivo della società pur ritenendo tuttavia che
l’asseverazione del prof. Dott. Andreani sia tuttora valida ed efficace, non ha svolto ulteriori verifiche, ritenendo
esaustive le analisi già dal medesimo condotte (dalle quali non sono emerse criticità).”
184
2. Fondo per imposte, anche differite: il fondo ammontante ad € 10.363
riferito, come riporta il dr. Andreani, a imposte differite IRES relative alla
rateizzazione della tassazione di una plusvalenza conseguita nel 2008, è stato
correttamente azzerato, atteso che da parte della società concordataria non
saranno realizzati nei prossimi esercizi redditi imponibili da sottoporre a
tassazione; si precisa che i debiti tributari sono indicati alla voce D12 del piano
originario (e alla P di quello integrativo).
3. Altri Accantonamenti: tale posta comprende l’accantonamento relativo al
debito sorto nei confronti del cliente Vitali S.p.A., in conseguenza all’esito del lodo
emesso dalla camera arbitrale di Bergamo in data 2.04.2012, in relazione
all’appalto di Roncello. Si tratta di una vicenda assai complessa e delicata.
Nel piano originario e nella Integrazione depositata il 9.08.2013, è stato previsto
un appostamento pari all’importo derivante dal lodo (oltre interessi e spese
liquidate), da cui è stato decurtato l’importo di € 953.323 (oltre interessi e spese
liquidate), a titolo di credito dalla Mabo Prefabbricati S.p.A. verso la stessa Vitali
S.p.A. (nello specifico, € 640.800 di cui al D.I. 3097/2010 ed € 312.523 di cui al
D.I. 3098/2010, provvedimenti per i quali è stata sciolta dal Giudice la riserva
circa la provvisoria esecuzione ed è stata fissata l’udienza del 25.03.2014 per
precisazione conclusioni), per un importo netto debitore di € 3.697.101.
Vitali S.p.A. nella richiesta inviata ai sottoscritti Commissari a seguito dell’avviso
ex art. 171 l.f. ha quantificato la sua pretesa in € 4.945.456,86, non
riconoscendo, per contro, alcun debito nei confronti di Mabo Prefabbricati S.p.A..
Dalla documentazione fornita non solo dalla società concordataria (in particolare
dall’Avv. Tafi, che ha seguito la causa) ma anche dalla stessa società creditrice si
evince, che quest’ultima ha in realtà emesso in data 16.05.2012 e a seguito della
pronuncia dell’ Avv. Felli (arbitro del lodo sopra citato), un atto di precetto nei
confronti di Mabo Prefabbricati S.p.A. per totali € 3.697.101,12, importo
coincidente con quello indicata dalla società concordataria, al netto, quindi, della
compensazione con i crediti vantati da Mabo Prefabbricati S.p.A.; tale somma è
stata poi indicata sia nell’atto di pignoramento presso terzi (datato 31.05.2012),
che nell’ordinanza di assegnazione di somma nei pignoramenti presso terzi
emessa in data 23.07.2012 dal Giudice dell’esecuzione dr. Igino Cesari a carico
185
del terzo pignorato “La Castelnuovese soc. coop”, per un importo di € 258.000
(peraltro non corrisposto).
Tenuto conto quindi del riconoscimento del debito effettuato da Vitali S.p.A. negli
atti sopra citati, in cui la stessa si è avvalsa dell’istituto della compensazione, ex
art. 56 l.f. (così come richiamato dall’art. 169 l.f.) i Commissari, sulla base delle
proprie valutazioni, ritengono adeguato indicare in € 3.710.915,19 l’esposizione
debitoria della società concordataria nei confronti di Vitali S.p.A..
Tale importo tiene conto degli ulteriori interessi maturati dalla data del precetto,
nonché delle spese per iscrizioni ipotecarie, detratta però l’Iva su diritti
amministrativi, su compenso arbitro e su spese difesa Vitali31.
Da tale importo, come evidenziato nel relativo paragrafo dell’attivo, va altresì
sottratto il credito di € 490.037 relativo al contenzioso Peschiera Borromeo.
In merito alla natura del credito vantato da Vitali Spa, si segnala che la stessa ha
iscritto tre ipoteche giudiziali su beni della società concordataria a garanzia della
propria pretesa creditoria; di queste, però, l’ultima (per l’importo di € 500.000)
risulta iscritta in data 15.06.2012, quindi nei 90 giorni antecedenti la
presentazione della domanda di concordato preventivo e, come tale, è inefficace
nei confronti dei creditori concordatari ai sensi del novellato comma 3 dell’art.
168 l.f..
I Commissari, sulla base dalla relazione redatta dall’Arch. Gianni Stolzuoli, perito
immobiliare nominato dal Tribunale di Arezzo nella procedura in oggetto,
valutano la capienza ipotecaria per il credito in oggetto pari ad € 483.300.
Si segnala la possibilità, paventata dall’Avv. Baldi (legale di cui si è avvalsa la
Società) di introdurre da parte di Mabo Prefabbricati S.p.A. una nuova domanda
di arbitrato volta alla determinazione di un minor importo dovuto a Vitali S.p.A.,
che potrebbe diminuire consistentemente la pretesa creditoria della stessa. Allo
stato dei fatti, prudenzialmente, gli scriventi Commissari ritengono di stanziare il
debito nei confronti di Vitali nella misura indicata, pur ritenendo le
considerazioni svolte dall’Avv. Baldi a fondamento del proprio intendimento,
meritevoli di adeguato approfondimento.
31Come ribadito dalla recente sentenza della Corte di Cassazione 13659/2012 in cui viene affermato che
l’avvocato della parte vittoriosa può chiedere alla soccombente soltanto l’importo dovuto a titolo di onorario e
spese processuali e non anche quello dell’Iva che gli sarebbe dovuta, a titolo di rivalsa, dal proprio cliente,
abilitato a portarla in detrazione.
186
Nell’ Integrazione al piano concordatario la voce gli “Altri accantonamenti”, pari
ad € 5.772.859,30 (all. 11, colonna 2), includono, oltre alla posizione Vitali
appena esaminata32, ulteriori poste, che vengono di seguito analizzate33.
Altri accantonamenti
F.do Lodo Vitali 3.697.101,20 -478.299,53 3.218.801,67
F.do Rischi interessi passivi bancari 705.181,31
F.do Rischi cause presunte concordato 1.848.876,32
Totale 5.772.859,30
32Si evidenzia che per la posizione Vitali nel nuovo piano (all. 11, colonna 2) l’importo del fondo, pari ad €
3.697.101,20 di cui al piano originario, è stato erroneamente ridotto ad € 3.218.801,67, per effetto di una
rettifica di € 478.299,53 (pari all’importo garantito da ipoteca) che non è stata poi ripresa in altre voci (non
figurando tale importo nemmeno nell’all. 12). Tale inesattezza non figura nel prospetto analitico del
fabbisogno concordatario (all. 19), dove la Società ha tenuto conto del valore più elevato. La liquidatrice della
Società, richiamata dagli scriventi tale inesattezza, ha comunicato ai Commissari la correzione dell’errore.
33 Si omette in questa sede la menzione delle rettificative dell’attivo, in quanto già oggetto di esame
nell’attivo concordatario.
187
fino ad oggi avvenuto), ammonterebbe a circa undici milioni di euro (per
l’esattezza € 10.966.015,55), senza però considerare che per due giudizi nell’atto
di citazione non viene quantificata la richiesta, rinviando la quantificazione ad
una espledanda C.T.U..
Alla luce delle considerazioni appena svolte e di quanto si dirà in prosieguo,
l’importo di € 1.848.876,32 appostato per le cause in corso nel piano
concordatario, a parere degli scriventi appare sottostimato.
I Commissari hanno acquisito la documentazione maggiormente significativa
relativa a ciascuno giudizio.
La quantificazione effettuata nell’elaborato dei due ingegneri tiene conto, in alcuni
procedimenti, dell’esistenza della copertura assicurativa derivante dalla polizza
stipulata con la società Milano Assicurazioni; in tali casi non viene stimato alcun
debito a carico della Società. Tale impostazione non appare condivisibile in
quanto non tiene conto che la polizza assicurativa, acquisita dagli scriventi,
prevede scoperti di franchigia e massimali, sia per sinistro che per anno; inoltre le
condizioni generali di assicurazione espressamente escludono i danni per agenti
atmosferici (salvo quelli occorsi durante i lavori, richiamati da una condizione
aggiuntiva): molte delle controversie in essere hanno ad oggetto proprio danni
derivanti da agenti atmosferici successivamente all’ultimazione dei lavori.
Esistono poi ulteriori procedimenti, non ricompresi nell’elenco di cui sopra
redatto dagli Ingegneri Bittoni e Bachini, per uno dei quali si è ad esempio
concluso l’accertamento tecnico preventivo e dovrebbe, pervenire, a breve la
notifica dell’atto di citazione; per altri due giudizi vi sono AA.TT.PP. in corso.
Pur nella consapevolezza delle difficoltà di una quantificazione puntuale delle
passività derivanti dal contenzioso, gli scriventi Commissari, sulla base della
documentazione acquisita e con particolare riferimento all'esito delle CC.TT.UU,
ove disposte, ritengono ragionevole appostare nel “worst case” una stima di
almeno € 4.740.000 per le cause passive oggi pendenti, non includendo tale
importo i giudizi in cui la Società è già risultata soccombente, i cui valori
risultano iscritti tra i debiti (in ipotesi di best case si ritiene ragionevole una stima
di € 2.605.000).
Si riporta di seguito, per completezza, quanto risulta nella relazione di
attestazione del dott. Andreani con riferimento alle cause passive in essere: “… Ne
188
potrebbe discendere un aumento dei debiti, ancorché ancora incerti nell’an e nel
quantum. Il loro ammontare non è tuttavia stimabile dallo scrivente poiché, come
detto, nonostante le richieste formulate al riguardo, non gli sono state fornite
sufficienti informazioni. Non sono conseguentemente stimabili gli effetti
dell’eventuale emersione di tali passività sulla misura di soddisfacimento dei
creditori chirografari. Il sottoscritto si riserva, peraltro, di integrare la presente
relazione non appena avrà avuto la possibilità di acquisire le informazioni
richieste”.
Tale integrazione non è mai stata fornita, né il nuovo asseveratore nulla ha
aggiunto alcunché al riguardo.
Si riepilogano nella tabella che segue i valori relativi ai fondi:
Integrazione Stima CC.GG.
Voce al
9.08.2013 Worst case Best case
F.do trattam. quiescienza e simili34 - - -
F.do imposte - - -
Altri accantonamenti: 5.772.859,30 8.666.059,50 6.531.059,50
a)F.do Lodo Vitali35 3.218.801,67 3.220.878,19 3.220.878,19
b)F.do Rischi int. passivi bancari 705.181,31 705.181,31 705.181,31
c)F.do rischi cause presunte 1.848.876,32 4.740.000,00 2.605.000,00
garantito da ipoteca36 478.299,53 483.300,00 483.300,00
In chirografo 5.294.559,77 8.182.759,50 6.047.759,50
Nell’elenco dei creditori tale voce è stata inserita per complessivi € 483.300
in classe 2 (creditori ipotecari) e per € 2.737.578,19 in classe 3 (creditori
chirografi).
34Tale voce, come sopra rilevato, verrà trattata nel paragrafo riguardante gli agenti di commercio; anche la
189
lavoratori che hanno dato disposizioni all’azienda di destinare il proprio T.F.R ad
un fondo di previdenza complementare il relativo debito è appostato nella relativa
voce accesa ai debiti previdenziali.
Gli scriventi nel rinviare anche a quanto relazionato nel paragrafo relativo
all’intervento in CIGS straordinaria per concordato preventivo in merito alla
delicata questione inerente il personale dipendente, segnalano in questa sede, in
base ai riscontri effettuati, la sostanziale congruità dell’importo comunicato
dall’ufficio paghe della società concordataria in sede di redazione della prima
proposta concordataria, attestato dal dr. Giulio Andreani, che riportava valori di
seguito indicati, dettagliati per i vari stabilimenti, separando il “Ramo
Liquidazione” dal “Ramo Continuità” (indicata nella tabella che segue con *),
distinzione ora superata dalla retrocessione dell’azienda37, formalizzata con
richiesta di risoluzione da parte di Mabo Prefabbricati S.p.A. datata 27.08.2013
ed autorizzata dal G.D. in data 30.08.2013:
Fondo T.f.r. Importo
Dipendenti Caluso (TO) 438.592,88
Dipendenti Supino (FR) 502.046,04
Dipendenti Bibbiena (FR) 806.446,80
Dipendenti Corsalone (AR) 189.717,71
Dipendenti ex Seralwall 216.720,83
Dipendenti Bibbiena passati a MEE* 1.354.389,68
Dipendenti Corsalone passati a MEE* 511.104,96
Dipendenti ex Seralwall passati a MEE* 195.170,01
Totale 4.214.188,91
37 In realtà l’importo riportato nel Piano originario era differente in quanto considerava come avverata
l’ipotesi in cui, relativamente al ramo ex Seralwall, della risoluzione del contratto da parte di Mabo
Prefabbricati ed il successivo passaggio (tramite retrocessione a Seralwall S.r.l. dell’azienda e previo asta
competitiva) a MEE, con espressa liberazione dei debiti da TFR nei confronti di Mabo Prefabbricati S.p.A.
nonché riconoscimento alla stessa di un equo indennizzo; ipotesi ad oggi completamente superata.
190
- un incremento delle somme indicate nel prospetto precedente per effetto
della rivalutazione prevista per legge;
- un decremento per i dipendenti dimessisi; in realtà l’importo del
decremento è andato ad incrementare il debito per retribuzioni arretrate
scaturito dall’elaborazione della busta paga e dal mancato pagamento
delle somme in oggetto. Al fine di rendere più agevole una già complessa
interpretazione dei dati, si segnala che tali somme, dovute per TFR ed
affluite nel debito per mensilità arretrate, differentemente dalle altre, sono
state indicate, al netto delle ritenute fiscali, allocate quest’ultime nel
debito verso erario.
191
banche indicato al passivo. Le cessioni non regolarmente notificate e/o contestate
venivano comunque prudenzialmente sottratte dall’importo dell’attivo destinato ai
creditori.
E’ evidente che la questione del trattamento da riservare ai crediti ceduti in
maniera c.d. irregolare e/o contestata, costituisce il fulcro della presente proposta
concordataria.
Nella Integrazione depositata il 9.08.2013, come già rappresentato, la Società ha
considerato come definitivamente attribuibili al sistema bancario solo le cessioni
regolarmente effettuate e, dunque, perfezionate. Per contro sono state considerate
transattivamente e definitivamente attribuite a Mabo Prefabbricati tutte le
altre cessioni (con notifica irregolare o contestate).
L’effetto di tale assumption comporta l’afflusso di risorse “nuove” (rispetto alla
precedente proposta) al concordato, di € 11.597.867 secondo la Società, ovvero di
€ 11.355.767 in ipotesi di best case ed € 4.931.413 in ipotesi di worst case,
tenuto conto della rettifica della stima del valore di presumibile realizzo dei crediti
effettuata dagli scriventi, con il corrispondente aumento dei debiti verso banche -
creditori chirografari - nella versione originaria considerato al netto delle cessioni.
L’importo considerato definitivamente ceduto al sistema bancario ovvero quello
relativo alle cessioni regolarmente perfezionate ammonta ad € 4.556.968 secondo
la Società, ovvero ad € 4.418.588 in ipotesi best case, tenuto conto della rettifica
della stima del valore di presumibile realizzo dei crediti effettuata dagli scriventi.
L’Integrazione depositata il 9.08.2013 considera, come si legge a pagina 11, che la
“proposta di accordo transattivo (in merito alla ripartizione degli incassi rivenienti
dai debitori ceduti o presunti tali tra Mabo e gli istituti di credito presso cui fu
originariamente smobilizzato il credito commerciale) costituisca[no] patto
espresso di concordato; pertanto, l’approvazione della proposta di concordato da
parte dei creditori e la conseguente omologa della domanda comporteranno
l’accettazione incondizionata della proposta transattiva inerente l’attribuzione degli
incassi dei crediti commerciali ceduti o presunti tali al sistema bancario, con
conseguente tacitazione di ogni pretesa e/o rivendicazione, nessuna esclusa o
eccettuata da ambo le parti.”
Gli scriventi Commissari, al riguardo, evidenziano forti dubbi in merito alla
legittimità dell’inserimento di tale patto all’interno della proposta concordataria,
192
dato che non sembra che gli effetti modificativi del concordato, che vincolano tutti
i creditori anteriori compresi quelli che non hanno partecipato al procedimento,
possano spingersi fino a imporre una lesione del credito ad una determinata
categoria.
Pur tuttavia, a prescindere dalla legittimità o meno, si ritiene che tale patto possa
vincolare solo gli istituti bancari che manifestino espressamente il voto favorevole
alla proposta di concordato, non potendo considerare, viceversa, accettata la
proposta, nel caso in cui gli istituti di credito diano voto sfavorevole espresso
ovvero, non lo diano affatto. Si ricorda, al riguardo, che il principio del silenzio
assenso si applica ai fini del computo delle maggioranze richieste ma non può, a
parere degli scriventi, essere trasferito, mutatis mutandis, all’accettazione della
transazione.
Allo stato i Commissari hanno ritenuto opportuno appostare nel “worst case” il
debito verso banche, nell’ipotesi che non venga raggiunto con le banche alcun
accordo in merito ai crediti ceduti, o presunti tali; nel “best case” è stato invece
indicato l’importo che deriverebbe dall’ipotesi di accoglimento da parte di tutto il
ceto bancario della proposta transattiva (il che si tradurrebbe, come già osservato,
in un maggior attivo per gli importi riscossi dalla società concordataria e in
maggior passivo verso banche, da pagarsi però in moneta concordataria, con un
saldo netto quindi a favore della procedura).
Gli importi riconosciuti come definitivamente attribuiti agli uni o agli altri sono
stati rettificati dagli scriventi sulla base della stima effettuata sul loro presunto
valore di realizzo, meglio indicata nel paragrafo dei crediti verso clienti; pertanto,
nel caso di crediti definitivamente attribuiti al sistema bancario, il cui valore di
presumibile realizzo risulta inferiore all’importo oggetto di cessione, la differenza è
stata comunque portata in aumento del debito bancario.
Dal punto di vista dei creditori aventi diritto al voto, nessun dubbio sorge, a
parere degli scriventi, in merito alla legittimazione delle banche a votare per
l’intero credito vantato nei confronti della procedura, indipendentemente dalle
asserite cessioni del credito che, quand’anche correttamente eseguite, sono pur
sempre pro solvendo.
Valutazione separata merita invece la richiesta di credito formulata dalla Banca
Popolare di Vicenza che si riferisce ad importi anticipati su fatture emesse dalla
193
Seralwall S.r.l. a Mabo Prefabbricati S.p.A., per la quale la società concordataria
avrebbe effettuato il pagamento direttamente nei confronti della società emittente
la fattura anziché nei confronti dell’Istituto di credito.
Si segnala che Banca Popolare di Vicenza ha richiesto gli importi di € 880.365,40
(anticipati dalla filiale di Arezzo) ed € 300.000 (anticipati dalla filiale di Vimercate
– MI) sulla base degli importi delle fatture per le quali Seralwall S.r.l. ha richiesto
l’anticipazione; al riguardo Mabo Prefabbricati ha dichiarato che, in realtà,
risultano anticipati dalla filiale di Arezzo soltanto € 147.649,28 (al netto di un
anticipo di 14.400 la cui fattura è stata però stornata da relativa nota di credito),
e dalla filiale di Vimercate (MI) solo € 130.800.
La Società ricorrente, inoltre, ritiene che nulla sia dovuto all’Istituto di credito in
quanto, a seguito dei pagamenti e delle compensazioni eseguite con crediti vantati
dalla medesima Mabo verso Seralwall, già maturati al 31.12.2011, le fatture sono
da ritenersi totalmente pagate ancor prima della notifica della cessione, avvenuta,
presumibilmente e sulla base dei documenti leggibili, in data 3.02.2012 e
26.03.2012.
I sottoscritti Commissari, al riguardo, segnalano che, a prescindere dalle
valutazioni sulla correttezza formale della cessione del credito in oggetto, dai
partitari di Mabo Prefabbricati risultano, con riferimento alla posizione relativa ai
debiti commerciali con Seralwall S.r.l.:
• pagamenti, mediante assegni bancari, a chiusura delle fatture oggetto di
anticipazione per € 277.740;
• compensazioni per € 218.711,28 effettuate il 31.12.2011 a generica
chiusura di varie fatture di acquisto non meglio individuabili;
• fatture da emettere al 31.12.2011 nei confronti di Seralwall S.r.l. per €
420.646,00 (effettivamente emesse, poi aumentate dell’Iva in data
27.07.2012 per € 508.981,66).
La posizione debitoria verso Seralwall S.r.l. per crediti commerciali si chiude al
27.07.2012.
I sottoscritti Commissari ritengono perciò che sulla base della documentazione
esaminata non sia da appostare alcun debito nei confronti della Banca Popolare
di Vicenza.
194
Integrazione Stima CC.GG.
Voce al
9.08.2013 Worst case Best case
Debiti v/banche38 40.479.597,82 28.417.495,00 39.765.568,00
Debiti v/Banca Pop. Vicenza39 - - -
Totale 40.479.597,82 28.417.495,00 39.765.568,00
38
Debiti chirografari.
39
Debiti chirografari.
195
ammontante ad € 6.398.522,85 (€ 5.955.025,52 in linea capitale, oltre ad €
443.497,34 per interessi).
Si rileva altresì che nel citato concordato è inserita nella stessa classe 4 anche
Mabo Prefabbricati S.p.A. per € 30.186 somma corrispondente al maggior importo
dovuto, al netto del credito ceduto a Centro Factoring S.p.A.
Appare quindi plausibile, in un’ottica di fabbisogno concordatario, inserire il
debito di Centro Factoring in ipotesi di “best case” per l’importo al netto del
realizzo concordatario, così come previsto da Mabo Prefabbricati per il credito
verso Consorzio Etruria; in ipotesi di “worst case” appare prudenziale un’
ulteriore svalutazione del 50% relativamente al realizzo in sede concordataria del
credito verso Consorzio Etruria, trattandosi di credito chirografario.
Si segnala, infine, che Mabo Prefabbricati, sulla base del già citato parere,
rilasciato dagli Avv.ti Giovanni Gatteschi e Marcello Catacchini, ritiene attivabile
un contenzioso giudiziario nei confronti di Centro Factoring finalizzato ad
ottenere un risarcimento del danno causato alla società concordataria, stimando
il credito risarcitorio in circa € 1.960.000 (pari a circa il 50% della danno subito,
quantificato nella perdita del credito); tale somma, sempre a parere dei legali,
viene ritenuta non compensabile con il debito vantato nei confronti di
Centrofactoring S.p.A..
Il dr. Giulio Andreani, come indicato nel paragrafo riguardante la proposta
concordataria, ha ritenuto - prudenzialmente – di non ipotizzare alcun attivo in
merito a tale questione.
I Commissari, al riguardo, ritengono di condividere l’impostazione dell’attestatore
fermo restando che qualora la Società voglia esperire un’azione nei confronti di
Centrofactoring, l’eventuale risarcimento ottenuto costituirebbe somma
aggiuntiva che potrebbe migliorare la misura di soddisfo dei creditori chirografari.
40In realtà nella Integrazione depositata il 9.08.2013 l’importo di € 236.236,61 è stato appostato come debiti
verso Centrofactoring tra i fornitori per cui sommandoli ad € 3.974.664,60 del conto “debiti verso altri
finanziatori” si otterrebbe la cifra di € 4.210.901,21.
196
Nell’elenco dei creditori predisposto dai Commissari la voce debiti verso
altri finanziatori - Centrofactoring è stata inserita per complessivi €
5.885.305 (credito ad oggi vantato da Centrofactoring al lordo dell’eventuale
realizzo previsto) in classe 4 creditori finanziari (chirografari).
197
Integrazione Stima CC.GG.
Voce al
9.08.2013 Worst case Best case
Debiti per acconti 87.174,69 116.939,82 116.939,82
F.do risarc. Danni contratti risolti - 76.650,00 76.650,00
198
Per il caso specifico in cui il creditore ha ritenuto di possedere la qualifica
artigiana (o di cooperativa di produzione e lavoro, ricompresa allo stesso numero
5) dell’art. 2751 bis, o prelazione di altro tipo) i Commissari hanno rappresentato
la necessità, nell’avviso ai creditori, di produrre la documentazione idonea a
provare il possesso di tale qualifica; in tali casi, quindi, gli scriventi hanno
provveduto ad effettuare le verifiche del caso, basandosi sulla giurisprudenza
prevalente nonché sulla prassi in uso presso il Tribunale di Arezzo apportando, se
del caso, le opportune rettifiche agli appostamenti effettuati dalla società
ricorrente.
Laddove, viceversa, la documentazione a supporto non è stata prodotta, ma
l’inserimento del credito nella classe privilegiata è stato effettuato dal debitore nel
piano presentato, sulla base della documentazione acquisita dalla stessa Società
in fase di predisposizione del Concordato, gli scriventi Commissari hanno
ritenuto, in via prudenziale, di confermare l’appostamento effettuato dalla Mabo
Prefabbricati.
Nella tabella di seguito riportata sono indicati gli importi rientranti nella categoria
in oggetto (ulteriormente suddivisi tra chirografi e privilegiati); nel “worst case”
rispetto al “best case” sono evidenziati, tra gli altri, maggiori importi in privilegio
relativi a richieste di difficile determinazione, per le quali vi possono essere
orientamenti giurisprudenziali difformi che rendono incerta la collocazione.
Si segnala, infine, che nella successiva Integrazione depositata in data 9.08.2013
sono stati estrapolati dal totale della voce in oggetto, ed inseriti in una apposita
voce, i debiti verso società del gruppo, così come oggetto di apposita voce è il
debito verso MEE (riferito anche ai pagamenti effettuati da quest’ultima a favore
di dipendenti per oneri differiti, ad esempio tredicesima, maturati però in parte a
carico di Mabo Prefabbricati).
E’ stato inoltre inserito nella presente voce il debito verso Centrofactoring per €
236.236,63, che gli scriventi Commissari ritengono invece opportuno appostare
nel debito v/altri finanziatori (al cui paragrafo si rimanda).
La Società, sempre nell’Integrazione presentata, ha inoltre inserito nella voce
“debiti verso fornitori” anche somme, sia a credito che a debito, relative a rimborsi
spese verso dipendenti, nonché il debito verso la società Avalon per fatture
emesse, che negli intendimenti Mabo Prefabbricati sarebbe invece oggetto di
199
parziale abbattimento; il liquidatore della Mabo Prefabbricati ha quindi
provveduto, a seguito dei chiarimenti richiesti al riguardo dagli scriventi
Commissari, ad inviare agli stessi via mail dei prospetti di raccordo per rettificare
tali posizioni, rendendo così ancor più difficoltoso e complesso, visti i tempi
strettissimi, il controllo degli scriventi. Ovviamente i sottoscritti Commissari, nel
giungere alle proprie conclusioni, sia in tema di fabbisogno concordatario che in
tema di elenco creditori, hanno tenuto in considerazione anche le correzioni
operate in extremis dalla Società.
I Commissari ritengono infine opportuno, a seguito della transazione autorizzata
dal Tribunale di Arezzo con Edilias Immobiliare S.r.l., riguardante lo stabilimento
di Caluso, riportare l’importo di € 600.000 in via privilegiata anche nel passivo
concordatario (contro € 562.320 totalmente indicati in via privilegiata a debito di
Edilias, peraltro sottostimati in quanto non tengono conto delle ulteriori fatture
da ricevere come evidenziate nell’atto di transazione autorizzato), in modo tale da
compensarlo con la valorizzazione nell’attivo dello stabilimento in questione.
41Nella Integrazione depositata il 9.08.2013 la voce “debiti v/fornitori” comprende anche le seguenti voci, non
ricomprese dagli scriventi Commissari tra i fornitori in quanto già incluse nelle specifiche categorie “Agenti” e
“Professionisti”:
- agenti in chirografo € 361.645,69
- agenti in privilegio € 32.950,35
- professionisti in chirografo € 135.186,18
- professionisti in privilegio € 537.400,36
oltre alle rettifiche afferenti Edilias Immobiliare S.r.l. (€ 298.496,12 appostati in altri conti in privilegio) e
Centrofactoring S.p.A. (€ 236.236,61 in chirografo).
200
Nell’elenco dei creditori predisposto dai Commissari la voce debiti verso
fornitori è stata inserita per complessivi € 2.252.531,23 in classe 1
(creditori privilegiati), per € 86.700,47 in classe 2 – creditori ipotecari per
ipoteche giudiziali (creditori privilegiati), per € 30.164.737,43 in classe 3
(creditori chirografari) e per 1.829.725,04 in classe 5 (creditori chirografari).
201
Integrazione Stima CC.GG.
Voce al
9.08.2013 Worst case Best case
Debiti vs società del gruppo in
chirografo 389.436,44 383.619,49 383.619,48
Debiti verso MEE in
privilegio/prededuzione 593.966,16 724.845,16 724.845,16
202
Debiti Tributari Importo
Ires (anno 2010) 20.339,41
Irap (anno 2010) 312.628,07
Erario c/rit. su retribuzioni (2011 e 2012) 1.430.107,31
Erario c/Ritenute su lavoro autonomo (2011 e 2012) 286.968,31
Imp.Sost.Riv.TFR 17.545,97
Tributi Comunali 4.823,68
Debiti Imu 7.770,00
Debito IVA (2012) 678.220,33
Imposta di registro 14.364,32
Stima sanzioni 50.000,00
Totale 2.822.767,39
I debiti per ritenute IRPEF su retribuzioni non versate, per IRAP ed IRES,
includono gli importi relativi alle relative sanzioni stimati nel piano pari al 10%.
Come evidenziato anche dall’attestatore dr. Andreani, tale stima risulterà corretta
solo se la Società si avvarrà della facoltà di pagare i suddetti tributi al momento
del ricevimento degli avvisi bonari.
Al riguardo si segnala che gli avvisi bonari riferiti all’anno di imposta 2010 e 2011
sono stati notificati nell’aprile 2013: mentre per quello riguardante l’IRES,
trattandosi già di successiva emissione rispetto alla prima, la Società ha
provveduto – finanza esterna - al pagamento in data 10.05.2013 della prima rata,
pari ad Euro 1.005,69 (nell’intento di beneficiare delle minori sanzioni), per gli
altri due avvisi (di importo ben più consistente) la Società ha richiesto all’Agenzia
delle Entrate la concessione di un maggior termine di scadenza dell’avviso
bonario, in attesa dell’esito della votazione riferita al concordato (che, si ricorda,
prevede il pagamento integrale dei crediti privilegiati, e quindi anche di quelli in
oggetto).
Nel caso in cui il pagamento rateale non possa aver luogo alle scadenze previste
dall’Agenzia delle Entrate, l’importo indicato nel piano risulterebbe sottostimato
di € 272.140,45.
Gli importi risultanti negli avvisi bonari notificati dall’Agenzia delle Entrate non
risultano superiori a quelli riportati nel piano.
Per quanto concerne il debito IRPEF per ritenute di lavoro autonomo, dai riscontri
effettuati emerge che l’importo indicato nel piano, pari ad € 286.968,31, non
203
sembra includere gli accessori (interessi e sanzioni), anche se nel piano è prevista
una generica voce residuale per sanzioni tributarie di € 50.000. Si rileva, tuttavia,
che la sanzione relativa a tale voce ammonta ad € 28.697 quantificata nella
misura del 10% in caso di pagamento dell’avviso bonario, o ad € 86.090,
quantificata nella misura del 30% in caso di pagamento successivo.
Considerando altresì l’importo degli interessi maturati prima della presentazione
della domanda, la stima di tale voce viene quantificata in € 319.108,42 in caso di
pagamento dell’avviso bonario (o comunque della sua prima rata) entro 30 giorni
dalla ricezione. Anche per tale voce l’importo risultante nell’avviso bonario
notificato dall’Agenzia delle entrate non risulta superiore a quello riportato nel
piano.
In sintesi, per le quattro voci finora esaminate il piano prevede importi
sostanzialmente corretti nel caso in cui la Società si avvalga della facoltà di
pagare i suddetti tributi al momento del ricevimento degli avvisi bonari o, al
contrario, sottostimati di € 361.674,54 se i pagamenti verranno effettuati non
contestualmente al ricevimento degli avvisi bonari.
Il piano originario evidenzia un debito IVA di complessivi € 678.220,33,
comprensivo della sanzione per omesso versamento quantificata nella misura del
30%, non previsto nel bilancio al 6.08.2012 in quanto generatosi
successivamente per effetto della cessione di rimanenze a MEE. Nella Integrazione
al piano il debito Iva relativo all’anno 2012 viene rideterminato nel minor importo
di € 428.098.8042, sul quale è possibile stimare una sanzione di € 128.429,67,
per un totale di € 556.528,5743.
Per quanto attiene agli altri tributi, di cui si omette il dettaglio per non
appesantire l’esposizione, si osserva che non risultano appostate le relative
sanzioni e interessi, pur prevedendo il piano la generica voce residuale, di cui si è
detto, per sanzioni tributarie di € 50.000.
42
Il debito Iva esposto nel piano aggiornato per € 444.726,23 si riferisce per € 428.098,80 a Iva a debito
relativa al 2012 e per € 16.627,43 all’iva sulle fatture attive contabilizzata al 31.05.2013. La società ha infatti
ricompreso nel debito iIva complessivo anche l'importo dell'Iva a debito sulle fatture emesse nel 2013,
importo che i Commissari non hanno riportato nel passivo, ma bensì nell'attivo, dove il credito Iva maturato
nel 2013 figura al netto del relativo debito.
43
Si evidenzia che nell’integrazione al piano è stato rideterminato in diminuzione il debito per iva, lasciando
però invariata la misura della sanzione, calcolata dalla società sul maggior importo del piano originario.
204
La certificazione rilasciata da Equitalia ha evidenziato l’esistenza di ulteriori
tributi, per importi esigui, non indicati nel piano e relativi a violazioni del codice
della strada e tributi locali.
Il valore complessivo dei debiti tributari determinato dai Commissari riferito alla
data di presentazione del concordato ammonta ad € 2.662.385,88 (sanzione al
10%). Dal punto di vista della natura dei crediti relativi, essi, alla luce delle novità
introdotte dalla L. 15/07/2011 n° 111, si collocano per la quasi totalità in
privilegio ex art. 2752 C.C. (fanno eccezione, principalmente, le sanzioni sui
tributi comunali). Ne risulta un debito privilegiato di euro 2.660.083,41 e
chirografario di euro 2.302,47.
L’integrazione al piano presentata il 9.08.2013, prevede un aggiornamento dei
debiti tributari, rideterminati dalla società al 31.05.2013 in € 2.791.766,7344. Il
prospetto (All. 11) nel quale vengono posti a confronto i dati dal piano originario
con quelli del piano modificato, evidenzia una riduzione dei debiti tributari del
nuovo piano di € 448.737,62, che è in realtà da ascriversi in gran parte alla
diversa esposizione contabile adottata nel nuovo piano, nel quale i debiti sono
esposti45 al netto della compensazione attuata con tutti i crediti tributari vantati
dalla Società, dalla stessa quantificati in € 417.736,9646. La variazione
maggiormente significativa tra i debiti tributari riportati nel vecchio piano e nel
nuovo riguarda la riduzione del debito Iva di cui si è già detto sopra.
Con riferimento alla determinazione del fabbisogno concordatario, si è tenuto
conto dei valori aggiornati al 31.05.2013 al fine di considerare gli importi
maturati successivamente alla presentazione del concordato.
Di seguito si riporta l’indicazione sintetica del fabbisogno relativo ai debiti
tributari, con la precisazione che l’importo di cui al “Best Case” si riferisce alla
situazione, prevista nel piano, che per i debiti tributari relativi ad Ires, Irap e
Ritenute Irpef sia di lavoro dipendente che di lavoro autonomo venga effettuato il
pagamento, anche in forma rateale, al momento della ricezione dei relativi avvisi
bonari.
44
L’importo dei debiti tributari al 31.05.2013 riportati nel piano aggiornato ammonta ad € 2.775.139,40,
laddove venga seguita l’impostazione contabile adottata dai Commissari di tenere separate la posizione iva a
debito del 2012 rispetto al credito infrannuale del 2013.
45
L’importo netto dei debiti tributari indicati nel piano ammonta ad €.374.029,77 (all. 11).
46
Vedasi All. 12 del nuovo piano, voci F1, F2 e F3.
205
Si evidenzia che la relazione dell’attestatore del nuovo piano non ha in alcun
modo menzionato o preso in esame la categoria dei debiti tributari.
206
Debiti v/F.do Arco 151.011,57
Debiti v/TaxBenefitNew-Mediolanum Vita 1.889,98
Debiti v/Anima Orizzonti 605,85
Debiti v/Teseo-Reale Mutua 595,52
Debiti v/Paschi Previdenza 1.461,71
Debiti v/Alleanza ass.-Alleata pr. F.pen. 3.339,93
Debiti v/HDI Assic.az.Previd. 844,09
Debiti v/Crf Previdenza 305,83
Bancassurance Popolari S.p.A. 556,51
Debiti v/Cometa 9.093,96
Debiti v/Pip Intesa San Paolo 236,15
Totale 2.407.051,21
Per quanto attiene ai debiti verso Inps e Enasarco, i riscontri effettuati con le
certificazioni pervenute hanno confermato la sostanziale correttezza degli importi.
Con riferimento al debito verso Inail, invece, la certificazione rilasciata dall’Ente il
16.04.2013, così come integrata ad agosto 2013, evidenzia che l’importo indicato
nel piano originario risulta sottostimato di € 41.876,68; tale divergenza non è
stata corretta nell’integrazione al piano, nel quale il debito verso Inail risulta
addirittura inferiore all’importo originario e pari ad € 74.365,94.
L’importo complessivo dei debiti verso gli istituti previdenziali, sulla base dei
riscontri effettuati dai Commissari, alla data di presentazione del concordato
ammonta ad € 2.567.782,62, dei quali € 2.497.268,83 aventi natura privilegiata,
e il residuo in chirografo.
Vi è poi da considerare un incremento del fabbisogno concordatario relativamente
ai debiti previdenziali per gli importi maturati successivamente alla presentazione
del concordato, per il quale i Commissari stimano, sulla base della
documentazione messa a disposizione dalla Società, che alla data di riferimento
del piano integrativo il debito verso gli istituti previdenziali ammonti ad €
3.100.766,86, a fronte di un importo di € 3.020.476,83 riportato nell’integrazione
al piano originario.
Si evidenzia che la relazione dell’attestatore del nuovo piano non ha in alcun
modo menzionato o preso in esame i debiti previdenziali.
Si rileva, infine, che nel febbraio 2013 è stato effettuato un accesso ispettivo
congiunto da parte dell’Inps – Inail al fine di verificare la regolarità delle posizioni
207
relative al personale dipendente dal 2009 al 2012. Da tale ispezione congiunta,
chiusasi con verbale del 29.07.2013, sono scaturiti maggiori oneri per € 31.577,
già considerati negli importi sopra indicati. La Società ha comunicato l’intenzione
di contestare il risultato della verifica, ma gli oneri sono stati prudenzialmente
considerati nel fabbisogno.
47
Come sopra riportato, parte dei debiti riferiti agli Agenti di Commercio inclusi dagli scriventi Commissari
nella presente paragrafo erano stati inseriti, nel Piano Concordatario presentato dalla società, tra i Debiti
verso Fornitori (sostanzialmente per la parte relativa agli importi già fatturati).
48Vale per i Professionisti la stessa considerazione fatta nella nota precedente per gli Agenti di Commercio.
208
Come già accennato relativamente al debito per T.F.R., in sede di presentazione
della Integrazione del 9.08.2013, sono intervenute nella voce in oggetto
importanti modifiche rispetto al piano originariamente presentato; ciò non solo
relativamente al personale alle dipendenze della Mabo Edilizia ed Energia Spa
(che, ad esempio, ha ricevuto somme in parte maturate a carico di Mabo
Prefabbricati S.p.A.), ma anche da un punto di vista metodologico (ad esempio le
mensilità arretrate, precedentemente indicate al netto, sono state ora riportate al
lordo fiscale). Purtroppo sia nell’integrazione presentata dalla società
concordataria (dove vengono soltanto riportati i nuovi importi) che
nell’asseverazione (dove il debito per personale dipendente figura soltanto nella
tabella riepilogativa, accorpato ai debiti tributari e previdenziali) manca qualsiasi
spiegazione che giustifichi tali importanti variazioni (si consideri che la voce in
oggetto interessa circa 470 dipendenti).
A tale riguardo si segnala che nell’originario piano presentato ed attestato, la
quantificazione di tali debiti è stata effettuata sulla base delle risultanze
amministrative e contabili della società ricorrente, con particolare riferimento alla
contabilità paghe e contributi, apparsa correttamente tenuta; sulla base dei
riscontri effettuati dagli scriventi (in primis della circolarizzazione avvenuta
tramite posta raccomandata) sono state rinvenute sostanziali differenze rispetto a
quanto riportato dalla società concordataria ed attestato dal Dr. Giulio Andreani,
salvo qualche eccezione che però non incide in maniera significativa in termini
quantitativi.
Per questo motivo, una volta presa visione della Integrazione al piano presentata,
con le complesse variazioni apportate e tenuto conto dell’esiguo tempo a
disposizione, gli scriventi Commissari hanno chiesto a Mabo Prefabbricati la
predisposizione dei necessari prospetti di raccordo con i dati originariamente
prodotti (riconciliati), unitamente ad una relazione illustrativa della nuova
metodologia seguita e giustificativa degli importi appostati. Tale relazione,
trasmessa via mail in data 29.08.2013 dalla responsabile del settore paghe della
società (peraltro molto collaborativa con gli organi della procedura) ha evidenziato
i seguenti aspetti:
• nel piano inizialmente presentato, per le retribuzioni non pagate e per le
quali era stata elaborata la busta paga, era indicato il netto da pagare al
209
dipendente; per gli oneri differiti (ferie, tredicesima, Rol, ecc.) era riportato
l’imponibile contributivo, mentre per il TFR veniva indicata la quota
accantonata da Mabo Prefabbricati fino al 2006 con le successive
rivalutazioni (essendo le quote maturate dal 1° gennaio 2007 appostate
come debito verso il Fondo di Tesoreria dell’Inps o altri fondi complementari
indicati dal lavoratore);
• in data 31.12.2012, la Società ha dichiarato di aver provveduto ad
elaborare le buste paga di tutti i dipendenti per cui, come si legge nella
reazione citata, si è prodotta la seguente situazione:
- Dipendenti ancora in forza a Mabo Prefabbricati:
Le buste paga di 13ma e dicembre 2012, a parte qualche eccezione, non sono
state pagate ai dipendenti.
L’elaborazione delle buste paga di 13ma e dicembre 2012, relative a retribuzioni,
non corrisposte (a parte qualche eccezione) ha contabilmente determinato la
trasformazione di parte degli oneri differiti, con esclusione del debito per ferie, in
debito per retribuzioni arretrate.
Tale elaborazione, inoltre e talvolta, ha generato, nell’elaborazione delle buste di
dicembre 2012, dei conguagli a credito dei lavoratori (che hanno riguardato,
prevalentemente, le retribuzioni dei primi 5 mesi dell’anno 2012 poiché nei mesi
successivi è intervenuta la CIGS corrisposta direttamente dall’INPS che non
transita da buste paga), che, nel caso di conguagli Irpef a credito, l’azienda non
ha corrisposto ai lavoratori.
Al fine di consentire ai lavoratori di poter recuperare il conguaglio loro spettante
ed evitare sovrapposizioni di imposta, la certificazione mod. CUD 2013, riferito a
redditi anno 2012, è stata redatta dall’azienda indicando l’imponibile fiscale e
l’imposta effettivamente trattenuta risultante dalle buste paga effettivamente
riscosse dai lavoratori.
Per informare i lavoratori sulla necessità di provvedere all’effettuazione della
denuncia dei redditi per recuperare il conguaglio di dicembre 2012 non
corrisposto dal datore di lavoro, l’azienda ha consegnato ad ogni lavoratore una
comunicazione, sottoscritta per ricevuta dal lavoratore stesso, nella quale ha
specificato il dettaglio mensilità di cui non ha tenuto conto nella redazione del
210
modello CUD e l’invito a presentare denuncia dei redditi per regolarizzare la
posizione fiscale.
Contabilmente l’azienda ha ricalcolato, in funzione delle buste paga
effettivamente pagate, il proprio debito verso l’erario per le imposte sugli stipendi
e la posizione debitoria verso i dipendenti per stipendi arretrati da cui ha
sommato e sottratto le imposte figuranti nelle buste paga non corrisposte.
Relativamente poi al periodo 1.01.2013 – 31.05.2013, l’elaborazione delle buste
paga per i dipendenti che non hanno prestato alcuna attività lavorativa, portano
un saldo a debito dei dipendenti poiché sono state inserite le trattenute per
addizionali regionali e comunali calcolate sulle elaborazioni del mese di dicembre
2012; in conseguenza di ciò l’azienda ha contabilmente rilevato un credito da
riscuotere dai lavoratori che ha ridotto quanto dovuto dall’azienda per mensilità
arretrate.
- Dipendenti in forza a Mabo Edilizia ed Energia:
I criteri di calcolo del debito al 31.05.2012 per i dipendenti Mabo Edilizia ed
Energia sono gli stessi utilizzati per i dipendenti Mabo Prefabbricati ed anche il
modello CUD 2013, riferimento ai redditi 2012, è stato redatto con i medesimi
criteri.
Mabo Edilizia ed Energia, affittuaria di Ramo d’Azienda da Mabo Prefabbricati,
ha liquidato e pagato ai dipendenti Mabo Prefabbricati trasferiti, le tredicesime
mensilità ed il premio feriale di competenza Mabo Prefabbricati, sostituendosi così
al dipendente come creditore per tali somme nei confronti di Mabo Prefabbricati.
Contabilmente Mabo Prefabbricati ha quindi proceduto alle relative rettifiche di
bilancio rilevando una variazione in aumento del debito verso Mabo Edilizia ed
Energia ed una diminuzione nel debito verso il personale dipendente per gli oneri
differiti, che di fatto, si riferiscono a ferie, ex festività e Rol, non goduti.
Avute queste fondamentali delucidazioni i Commissari hanno quindi provveduto a
verificare la complessa mole di dati forniti nei prospetti inviati, peraltro più volte
rettificati e reinviati dalla stessa Società, per effetto delle segnalazioni via via
effettuate.
Nella presente relazione vengono pertanto riportati gli importi indicati dalla
Società, così come rettificati, in taluni casi rispetto anche agli allegati depositati,
sulla base dei chiarimenti richiesti.
211
Gli scriventi rilevano comunque come le principali difformità rispetto al piano
iniziale in realtà finiscono con il neutralizzarsi da un punto di vista contabile e
quindi dal punto di vista del fabbisogno concordatario (eccezion fatta per il fondo
rischi per preavvisi); infatti rispetto agli importi previsti nel piano originario, così
come comunicati, le principali differenze si riferiscono:
• alla una diminuzione delle somme indicate nei confronti dei dipendenti
passati a Mabo Edilizia ed Energia, in virtù di pagamenti da questi ricevuti
da quest’ultima per somme maturate in capo a Mabo Prefabbricati;
naturalmente come contropartita di questi pagamenti, la Società appostato
un debito nei confronti della Mabo Edilizia ed Energia;
• alla diminuzione dell’importo per oneri differiti a seguito dell’elaborazione
delle buste paga, conferiti però nel debito verso mensilità arretrate;
• all’ aumento del debito per mensilità per effetto dell’indicazione di importi
lordi e non più netti, e per contropartita un maggior debito fiscale della
società (eccezion fatta, come già riportato nel paragrafo destinato al TFR,
per i trattamenti fine rapporti del personale dimesso/licenziato che sono
confluiti nei debiti per mensilità arretrate al netto delle ritenute fiscali).
212
hanno poi fatto pervenire alla società concordataria le precisazioni di credito
comprensive, oltre che delle rate non corrisposte (molte delle quali riguardanti il
periodo di Cassa Integrazione erogata direttamente dall’Inps), anche del debito
residuo in ipotesi di risoluzione del contratto. Con riferimento a tale problematica
i Commissari precisano innanzitutto che per quanto riguarda l’integrazione
salariale pagata direttamente dall’Inps, quest’ultimo di regola non prevede
l’effettuazione di trattenute per il quinto a carico del dipendente.
Per quanto concerne l’aspetto che qui rileva, gli scriventi evidenziano che i crediti
vantati dalle società finanziarie per la “cessione del quinto”, (così come in alcuni
casi per “pignoramento”), godono comunque dello stesso privilegio di cui è
assistito il credito ceduto (o pignorato), e che gli importi segnalati non dovrebbero
incidere sul fabbisogno concordatario, in quanto trattasi di posizioni surrogate
rispetto al debito verso il dipendente già esposto in contabilità; si precisa, infine,
che, ai soli fini dell’inserimento nell’elenco dei creditori, le società cessionarie del
credito sono state inserite per l’importo risultante dalla contabilità della società
concordataria, e ricomprese essenzialmente nella voce debiti diversi.
49
A tale proposito, appare singolare il seguente passaggio della relazione del nuovo attestatore Dott. Clemente
Ceccaroni riguardante il debito verso gli agenti:
“Per quanto concerne la veridicità dei dati, si precisa che questi erano già stati oggetto di attestazione da parte
del precedente attestatore Prof. Dott. Andreani; il sottoscritto si è quindi limitato a verificare la correttezza della
“traslazione” dell’originario importo appostato tra i creditori chirografari nell’ambito della specifica classe dei
creditori privilegiati. In tal senso l’operato del liquidatore risulta corretto”.
214
cliente del prezzo della fornitura”; viene inoltre disciplinata anche l’ipotesi di
insolvenza, totale o parziale, da parte del cliente, con diritto alla Mabo
Prefabbricati di procedere “…al recupero delle provvigioni pagate nella misura
prevista dalle norme che disciplinano il rapporto di Agenzia, essendo facoltizzata
ad operare compensazioni con le provvigioni in corso di maturazione e riferite ad
altre operazioni”. Da tali elementi appare fondata l’ipotesi di riconoscere la
provvigione sulla base degli effettivi incassi ricevuti dalla Società in ordine ai
singoli contratti conclusi, sempreché, naturalmente, l’inadempimento non
dipenda da causa imputabile a Mabo Prefabbricati (a tale proposito si fa presente
che l’esistenza di innumerevoli giudizi pendenti, che contraddistinguono tale
settore, contribuisce a rendere la questione della determinazione della provvigione
ancora più complessa).
L’altra rilevante problematica attiene alla sussistenza e quindi al conseguente
riconoscimento del privilegio ex art. 2751 bis 3).
Con riferimento a tale aspetto gli scriventi Commissari riportano di seguito le
determinazioni che hanno inteso adottare:
50
Per tutte si veda Cass. 12852 del 19/11/1999: “…La lettera dell'art. 2751 bis, infatti, non lascia dubbi in
proposito, nel senso che il privilegio assiste "le provvigioni dovute per l'ultimo anno di prestazione", e non già le
provvigioni maturate in quell'anno, che, per il meccanismo di insorgenza del credito per provvigioni derivanti dal
rapporto di agenzia, all'esecuzione dell'affare promosso dall'agente (art. 1748 c.c.), finiscono col riferirsi a
prestazione anteriore di attività d'agenzia.” ; tesi questa, peraltro, ripresa espressamente da Quatraro che
così riporta nelle Istruzioni ai Curatori del Tribunale di Milano (21/04/2007): “… secondo la dottrina, quindi,
poiché scopo dell’agente è la conclusione dei contratti, saranno privilegiate le provvigioni dovute per tutti i
contratti promossi nell’ultimo anno di attività prima che cessasse il rapporto…, e non anche le provvigioni
maturate nell’anno prima della cessazione del rapporto, su contratti promossi prima di tale anno.”
215
al presente paragrafo, nonché esplicitate nell’elenco dei creditori allegato alla
presente relazione.
Si ritiene opportuno ribadire, ancora una volta, che in questa fase le verifiche ex
art. 171 l.f. effettuate dai Commissari si traducono in un controllo di natura
amministrativa, funzionale alla individuazione dei soggetti aventi diritto al voto
nonché alla determinazione dell’ammontare complessivo del passivo (ai fini
dell’individuazione del fabbisogno concordatario), non essendo prevista, in questa
sede, una verifica giudiziale dei crediti, impregiudicata ogni decisione sulla
sussistenza e natura del credito.
Tenendo conto delle rettifiche che sono state apportate, meglio dettagliatamente
descritte nel corpo della lettera e nella nota, la comparazione del “debito v/agenti
di commercio” sarebbe il seguente:
51NellaIntegrazione depositata il 9.08.2013 sono esclusi gli importi dei debiti verso agenti ricompresi in altre
voci che di seguito si riportano:
- agenti inclusi tra i fornitori in priv. € 32.950,35,
- agenti inclusi tra i fornitori in priv. € 361.645,69.
216
Il debito ricomprende sia importi per fatture già emesse (alcune delle quali, si
rammenta, nel Piano Concordatario erano ricomprese tra i debiti verso fornitori)
sia per fatture da emettere. Si evidenzia, per chiarezza espositiva, che le fatture
sono state inserite per l’importo lordo, mentre le note pro-forma sono state
quantificate dalla Società e dall’attestatore per il solo imponibile professionale
(comprensivo del contributo della relativa cassa di appartenenza); per
quest’ultime, quindi, nel Piano Concordatario non è stato inserito il debito per Iva
che insorgerà nel momento in cui le relative fatture verranno emesse e che
genererà un corrispondente credito verso l’Erario (o comunque una minor
imposta a debito da versare sulle vendite concordatarie).
Nella Integrazione del 9.08.2013, la Società ha provveduto ad effettuare alcune
modifiche; tra queste alcune riguardano il sopravvenuto mancato riconoscimento
del privilegio ex art. 2751 bis 2) in caso di prestazione non di natura professionale
(segnalazioni occasionali) o in caso di prestazioni compiute oltre il biennio o,
ancora, rese da studi associati. Altre variazioni apportate dalla Società riguardano
invece debiti per fatture da ricevere, azzerati nel nuovo piano (pur essendo state
riconosciute ed attestate in quello precedente) in conseguenza della mancanza di
documentazione (o in taluni casi del recapito del professionista); gli scriventi
Commissari osservano che tali debiti sono stati comunque riconosciuti
originariamente da Mabo prefabbricati, risultano iscritti in contabilità, e,
perdipiù, sono stati attestati dal dr. Giulio Andreani – unico professionista che ha
effettuato controlli contabili; pertanto, a parte casi particolari, il loro azzeramento
appare quantomeno eccessivo; in ogni caso la Società avrebbe dovuto appostare,
prudenzialmente, un fondo a copertura di tali debiti.
52Nella Integrazione depositata il 9.08.2013 sono state escluse le voci ricomprese tra i debiti v/fornitori:
- professionisti in privilegio € 537.400,35;
- professionisti in chirografo € 135.186,18.
217
Tenendo conto delle rettifiche che sono state apportate, meglio dettagliatamente
descritte nel corpo della lettera e nella nota, la comparazione del “debito
v/Professionisti” sarebbe il seguente:
Integrazione Stima CC.GG.
Debiti v/professionisti al
9.08.2013 Worst case Best case
In privilegio 916.284,24 1.052.520,43 1.035.880,43
In chirografo 224.660,32 147.717,25 147.717,25
Totale 1.140.944,56 1.200.237,68 1.183.597,68
d) Altri debiti
Si tratta, in questo caso, di una voce residuale comprendente debiti di varia
natura, per la maggioranza in chirografo.
Tra questi si segnalano debiti per collaborazioni coordinate e continuative da
liquidare, contributi sindacali, spese condominiali (una parte delle quali in
prededuzione), ecc. Nella Integrazione del 9.08.2013 sono stati inseriti in questa
posta anche i debiti per giudizi in cui la Società è risultata soccombente (importo,
come evidenziato nel relativo paragrafo, poi portato in diminuzione del fondo
appostato nei Fondi per Rischi ed Oneri).
Nella presente voce la Mabo Prefabbricati ha inoltre inserito anche i ratei e
risconti che, come evidenziato nella precedente attestazione, si riferiscono
essenzialmente a debiti bancari e nella cui voce sono stati assorbiti, per cui i
Commissari ritengono opportuno escluderli dalla voce in oggetto, ed includerli tra
i debiti verso gli istituti di credito.
Integrazione Stima CC.GG.
Altri debiti al
9.08.2013 Worst case Best case
In privilegio/prededuzione 0,00 44.869,07 44.869,07
In chirografo 799.800,14 492.201,40 492.201,40
Totale 799.800,14 537.070,47 537.070,47
*depurando dal piano modificato l’importo dei ratei e risconti come sopra evidenziato l’importo a
debito nel piano sarebbe pari ad € 452.968,41.
218
Nell’elenco dei creditori tale voce è stata inserita per complessivi €
11.171,30 in classe 1 (creditori privilegiati) e per € 492.201,40 in classe 3
(creditori chirografi).
219
contro gli € 2.338.265,11 previsti nel piano originario (che contemplava
una durata di 5 anni contro i 3 di quello attuale); l’importo accantonato nel
paino originario è stato pertanto ridotto di quasi un milione di euro.
A parere degli scriventi Commissari, l’ipotizzata riduzione dei tempi di
esecuzione del piano appare non realizzabile per diversi motivi, tra i quali:
a) la natura dei beni da liquidare (immobili e rimanenze);
b) l’entità del contenzioso pendente ed i tempi richiesti per i vari gradi di
giudizio;
c) la mancata realizzazione, a consuntivo, dei crediti indicati nell’originario
piano attestato dal dr. Giulio Andreani.
TOTALE 832.290
220
Tale importo differisce in maniera sostanziale da quello che si ottiene sommando
all’importo dovuto ai nuovi professionisti, quello risultante nel precedente piano
attestato dal dr. Giulio Andreani, pari ad € 1.345.030 (importo al netto dei
pagamenti effettuati).
La riduzione dell’importo deriva dall’asserita “rinegoziazione” dei compensi dei
professionisti che hanno assistito Mabo Prefabbricati nella fase originaria.
A riguardo l’attestatore, forse in maniera improvvida, a pagina 5 della relazione,
dichiara che “Lo stesso liquidatore, su richiesta del sottoscritto ha tuttavia
confermato con lettera del 7/8/2013 a mani del sottoscritto (ed a disposizione degli
organi della procedura) le riduzioni di compenso esposte, assicurando che le
conferme scritte sono in corso di acquisizione sussistendo la disponibilità dei
professionisti / consulenti a tener conto delle sopravvenute esigenze della società
ricorrente”.
La lettera del 7.08.2013, sebbene richiesta sia all’attestatore che al liquidatore,
mai è stata fornita agli scriventi.
221
Come già sopra relazionato, l’elenco dei creditori relativo alle passività sopra
esposte è riportato nell’apposito elenco allegato alla presente relazione.
7. La proposta di concordato
La proposta di concordato inizialmente formulata dalla Società (così come illustrata nel
piano e relativi allegati depositati presso la Cancelleria fallimentare del Tribunale di
Arezzo), si articolava su due livelli:
53Società del gruppo operante nel settore infissi e serramenti attualmente in concordato preventivo.
222
• l’acquisto, condizionato all’omologa della procedura concordataria, del ramo
d’azienda condotto in affitto (riferito agli stabilimenti di Bibbiena e
Corsalone) per l’importo complessivo di € 5.420.000;
• riconoscere a favore della procedura l’ulteriore importo del 30% degli utili
netti civilistici realizzati nell’esercizio in corso alla data di trasferimento e
nei due successivi, stimati in complessivi € 900.000;
• acquisire direttamente da Seralwall S.r.l. il ramo di azienda inerente la
produzione e il montaggio di infissi e serramenti;
• acquistare le rimanenze di magazzino; al riguardo e nell’ambito del più
generale contratto di affitto di azienda con la società concordataria, la MEE
stipulava un contratto estimatorio, cui faceva seguito una proposta di
acquisto irrevocabile della totalità delle materie prime, semilavorati e
prodotti finiti ancora in giacenza, ai prezzi indicati nella perizia asseverata
agli atti del concordato, a partire dal 31.12.2011.
Nell’ambito del piano proposto, la controllante Mabo Holding S.p.A., anche
fideiussore nei confronti di alcuni fornitori di Mabo Prefabbricati S.p.A., si
rendeva disponibile, previa definizione delle posizioni dei creditori assistiti da
fideiussione, a rinunciare all’azione di regresso e/o di surroga nei confronti del
concordato, condizionatamente all’omologa dello stesso; alla stessa condizione,
Mabo Holding si dichiarava disponibile a rinunciare ai canoni di locazione, a
valere sugli immobili locati dalla società ricorrente in Reggio Emilia, Fabrico e
Supino.
L’attuale proposta, che tiene conto dell’ impossibilità di MEE ad adempiere agli
obblighi assunti nei confronti del concordato, ipotizza la prosecuzione dell’attività
attraverso la Edico S.r.l.. In particolare, nella lettera d’intenti firmata il
15.07.2013 si prevede:
a) l’affitto del ramo d’azienda sito in Bibbiena, località Ferrantina, espressamente
indicato nella sua composizione materiale/immateriale nell’allegato A alla lettera
d’intenti firmata il 15.07.2013, con un canone mensile di € 9.000 oltre Iva;
b) l’opzione d’acquisto del predetto ramo, da esercitarsi entro tre anni dall’avvio
dell’attività, al corrispettivo di € 1.350.000, con riserva d’imputazione dei canoni
di affitto già pagati in conto prezzo;
223
c) la locazione dell’immobile di proprietà Mabo Holding S.p.A., sito in Bibbiena, al
canone di € 200.000 annui e per un periodo non inferiore ad anni 15+654;
d) la previsione di iniziale assunzione di n. 60/70 dipendenti, necessari per il
raggiungimento del break even point;
e) la previsione di un fatturato annuo iniziale di € 15 milioni;
f) la previsione di inizio attività già, a decorrere dal mese di settembre, stante il
portafoglio commesse ad oggi detenuto.
54In data 4.09.2013 gli scriventi Commissari hanno avuto conoscenza che la società di leasing comunicava
alla Mabo Holding la risoluzione del contratto in data 29.03.2013.
224
1) Reperimento di risorse disponibili per l’intera massa dei creditori concorsuali
a seguito di rinegoziazione di crediti in precedenza assunti come ceduti agli
Istituti di Credito;
2) Riduzione dei costi di procedura e conseguente riduzione dei crediti
prededucibili.
3) Annunciato recesso di Mabo Edilizia e Energia SpA ad assolvere a tutti gli
impegni contrattuali previsti nella originaria proposta di Concordato
Preventivo/previsione di oneri aggiuntivi inerenti il personale dipendente;
4) Disponibilità di nuovo soggetto economico (EDICO) a condurre un ramo di
azienda di proprietà MABO e quindi di assicurare una certa continuità
aziendale;
5) Riconsiderazione della posizione degli agenti in merito alle competenze
spettanti per indennità cessazione rapporto in virtù del disposto dell’articolo
2751 – bis, comma 3, c.c.;
6) Valutazione degli assets aziendali secondo le perizie di stima eseguite dai
periti nominati dagli Organi della Procedura;
7) Previsione di garanzia accessorie da parte della società controllante Mabo
Holding S.p.a..”.
L’attivo concordatario
Nel piano originario le risorse destinate alla soddisfazione dei creditori
concordatari venivano così indicate, nella c.d. “ipotesi base”:
Attivo Concordatario "Ipotesi Base"
Terreni e fabbricati € 2.590.000,00
Altri beni € 8.865.885,00
Partecipazioni e Crediti finanziari € 2.067.253,00
Rimanenze Materie prime e P.C.L. € 1.891.044,00
Crediti v/clienti € 26.513.176,00
Altri crediti € 769.998,00
Disponibilità Liquide € 1.292.215,00
Totale € 43.989.571,00
Ulteriori Entrate
Affitto immobile Pietrasanta € 341.667,00
Realizzo da impianto fotovoltaico € 113.333,00
Affitto immobile san Casciano € 34.840,00
Risarcimento danno da Centro Factoring € 1.960.000,00
Utili MEE € 900.000,00
225
Veniva poi formulata una diversa quantificazione, definita “ipotesi minima”, che
contemplava l’introduzione di elementi di maggiore prudenzialità (concretizzatisi
nella previsione di verificazione di tutta una serie di variabili sfavorevoli) a seguito
delle indicazioni emerse nel corso della procedura di asseverazione del Piano di
Concordato ex art. 161 l.f..
Ulteriori Entrate
Affitto immobile Pietrasanta € 341.667,00
Realizzo da impianto fotovoltaico € 113.333,00
Affitto immobile san Casciano € 34.840,00
Risarcimento danno da Centro Factoring € -
Utili MEE € 900.000,00
226
L’asseverazione ex art. 161 l.f. del dr. Giulio Andreani, che attestava la
veridicità dei dati e la fattibilità del Piano Concordatario, veniva rilasciata
tenendo conto della sola “ipotesi minima”,
L’attuale proposta formulata con la Integrazione del 9.08.2013 tiene conto della
impossibilità di MEE ad adempiere agli obblighi assunti nei confronti del
concordato Mabo e ipotizza – diversamente dalla proposta originaria e pur senza
alcun assenso da parte delle banche – che crediti ceduti per € 16.628.265 restino
definitivamente e transattivamente attribuiti a Mabo Prefabbricati per €
11.597.867 (importo corrispondente alle cessioni non perfezionate o oggetto di
contestazione) e definitivamente attribuiti al sistema bancario per € 4.556.966,91
(originari € 5.030.398, al netto di € 473.431,09 già incassati dal ceto bancario
prima del 31.05.2013), secondo il seguente prospetto di sintesi:
VALORE
NOMINALE CREDITO CREDITO
ISTITUTI DI CREDITO CREDITI ATTRIBUITO A ATTRIBUITO A
NEGOZIATORI NEGOZIATI MABO ISTITUTO
INTESA SAN PAOLO 961.076,00 882.076,00 79.000,00
227
ATTIVITA’ REALIZZABILI 31.5.2013
Immobilizzazioni: Euro
Terreni e Fabbricati 1.460.000,00
Stabilimento Bibbiena e Corsalone 2.300.000,00
Stabilimento Frosinone 1.650.000,00
Stabilimento Torino 600.000,00
Stabilimento Reggio Emilia 35.000,00
Immobilizzazioni Finanziarie 930.234,14
Attivo Circolante:
Rimanenze 1.229.649,41
Crediti Commerciali 21.789.097,95
Crediti diversi 355.339,28
Disponibilità liquide 1.314.025,67
Ratei e Risconti attivi 48.647,91
TOTALE ATTIVO 31.711.994,36
L’asseverazione ex art. 161 l.f. del dr. Clemente Ceccaroni, che ha attestato la
veridicità dei dati e la fattibilità del nuovo Piano Concordatario, è stata rilasciata
ritenendo “confermata e tuttora valida per quanto attiene la veridicità dei dati
aziendali non oggetto di rettifica e\o integrazione….” l’asseverazione rilasciata in
precedenza dal dott. Giulio Andreani, e pur verificato che:
a) la proposta di acquisto “non è però supportata da alcuna garanzia”;
b) “le asserzioni formulate in merito alla suddivisione dei crediti ritenuti ceduti o
non ceduti [n.d.r. al sistema bancario] necessitano invece di essere
espressamente approvate dai singoli Istituti di credito prima di poter
assurgere a dati di piano certi”;
c) alla data del 8.08.2013 “il liquidatore non ha ancora ricevuto conferme scritte
dai professionisti\consulenti destinatari delle riduzioni di compensi”.
Il Passivo concordatario
La proposta ai creditori originariamente formulata contemplava, oltre al
pagamento integrale delle spese di procedura e delle spese in prededuzione, la
suddivisione degli stessi in otto classi e più precisamente:
- tre classi di creditori prelatizi, Classi 1, 2 e 3, tutte senza diritto di voto,
salvo la rinuncia al privilegio, da soddisfare per intero (con le riserve indicate
per la sola Classe 2 relative alla capienza delle garanzie);
228
- cinque classi di creditori chirografari, Classi 4, 5, 6, 7 e 8, votanti, da
soddisfare solo parzialmente ed in diversa misura, come di seguito meglio
indicato.
55Si specifica che il debito per voci diverse dal Tfr e oneri accessori (ad esempio quello relativo a mensilità
non corrisposte) nei confronti dei dipendenti del ramo da cedere a MEE, rimaneva a carico di Mabo
Prefabbricati S.p.A. ed era incluso nella classe n. 1.
229
Nel dettaglio le 7 classi attuali sono le seguenti:
CLASSE 1: creditori privilegiati
Si tratta in sostanza di creditori privilegiati (in senso tecnico, non dunque i
creditori muniti di ipoteca o pegno) quali, a titolo esemplificativo, lavoratori
dipendenti, fornitori privilegiati (artigiani e cooperative di produzione e lavoro),
professionisti e agenti, enti previdenziali, amministrazione tributaria, cassa
integrazione (stimati dalla società in € 13.946.014 nel piano originario ed in €
18.915.933 nella Integrazione del 9.08.2013).
Per tali creditori è previsto il pagamento in misura integrale, inclusi interessi
in misura spettante per legge, da parte della società concordataria, attraverso
le risorse reperite dal processo liquidatorio.
Nella nuova formulazione della classe contenuta nella Integrazione depositata
il 9.08.2013, si prevede lo stanziamento di un fondo rischi a copertura di
ulteriori potenziali oneri da pagarsi ai creditori inclusi in questa classe.
Pertanto, nella previsione del fabbisogno finanziario necessario a soddisfare
eventuali ulteriori passività munite di privilegio generale ex art. 2751-bis,
comma 1, cod. civ. (segnatamente gli oneri di mancato preavviso in ipotesi da
erogare a favore dei lavoratori dipendenti per i quali è in corso d’intimazione il
preavviso stesso da parte di MEE), è stato stanziato un fondo rischi di €
800.000, appostato in via prudenziale, ancorché il parere dell’esperto assuma
che detto onere possa essere lecitamente contenuto o addirittura annullato.
CLASSE 2: creditori prelatizi, anche per ipoteca giudiziale
Si tratta dei creditori che hanno iscritto ipoteche giudiziali con in relativi
interessi, stimati dalla società in € 565.000 nella ipotesi minima e in €
675.000 nella ipotesi base, secondo il piano originario, ovvero in € 565.000
secondo la Integrazione del 9.08.2013.
Sulla base delle perizie effettuate dalla Società, gli immobili su cui gravano le
ipoteche in questione risultano avere un valore che non consente di soddisfare
integralmente i debiti della classe, pertanto il pagamento viene promesso in
misura parziale, con collocazione della parte di credito non soddisfatta in
chirografo.
In sostanza, quindi, il soddisfo del debito è ipotizzato da parte della società
concordataria:
230
a) integralmente per capitale ed interesse, ma nel limite della capienza
del realizzo della relativa garanzia, ovvero del valore, se inferiore, dei beni
immobili sottostanti, e quindi con il mantenimento delle garanzie a favore del
creditore ipotecario, al quale resta pertanto il diritto di dare l’assenso o meno
alle eventuali prospettabili vendite, ovvero richiedere l’assegnazione del bene
con l’estinzione dell’intero debito ipotecario come al seguente punto c);
b) per il residuo credito incapiente, stimato dalla Società in € 61.700 circa
nella c.d. ipotesi base, in chirografo e quindi ricompreso nelle successive
classi (Classe 4). All’eventuale maggior realizzo del patrimonio garante
corrisponde la conseguente riduzione del credito riconosciuto in chirografo;
c) senza il riconoscimento di alcun valore chirografo e con spese di
trasferimento a suo carico, in caso di opzione per l’assegnazione del bene
oggetto di garanzia per il valore del relativo debito.
Si prevede la partecipazione dei creditori della classe, di pari passo e pro
quota con i chirografari, salvo ovviamente conguaglio al momento della vendita
del bene vincolato a garanzia, ai riparti dei proventi derivanti dalla
liquidazione di beni diversi da quelli oggetto di garanzia anteriori, alla vendita
del bene ipotecato.
Nella Integrazione depositata il 9.08.2013, pertanto, i crediti in questione
devono assumersi di natura privilegiata sino a concorrenza di € 565.000, di
cui € 478.299,53 di spettanza Vitali S.p.A. ed € 86.700,47 di spettanza
Polistamp S.r.l., mentre il residuo di € 3.279.045,93 (di cui € 3.218.801,48 di
spettanza Vitali S.p.A. ed € 60.244,45 di spettanza Polistamp S.r.l.) degradati
a chirografari ed inseriti nella Classe 3 (ex 4) dei creditori commerciali.
CLASSE 3: (eliminata)
CLASSE 3 (ex 4): creditori chirografari – non istituti di credito e privi
della garanzia fideiussoria di Mabo Holding S.p.A.
Si tratta dei creditori chirografari non bancari e non assistiti da garanzie
fideiussorie prestate da Mabo Holding S.p.A., cui si vanno ad aggiungere i
creditori incapienti della classe 2, stimati dalla società in € 38.479.852 nella
ipotesi minima ed in € 38.369.852 nella ipotesi base (il piano originario
prevedeva anche prudenzialmente un fondo rischi a copertura di eventuali
231
ulteriori debiti verso fornitori o risarcitori in genere di importo pari ad €
2.076.650).
Secondo l’Integrazione depositata in data 9.08.2013 l’importo dei crediti
appartenenti a tale classe ammonta ad € 38.298.051,41.
Sulla base dei valori di stima dell’attivo e del passivo, per tali creditori:
a) il piano originario prevedeva, il pagamento, senza interessi, da parte della
società concordataria del:
- 8,50 % nella ipotesi minima;
- 34,77 % nella ipotesi base.
b) la Integrazione depositata in data 9.08.2013 prevede il pagamento in
ragione del 12%.
CLASSE 4 (ex 5): istituti di credito chirografari non assistiti da garanzie
fideiussorie della controllante Mabo Holding S.p.A.
Si tratta dei creditori chirografari bancari, non assistiti da garanzie
fideiussorie prestate da Mabo Holding S.p.A., stimati dalla società in €
32.448.006 nella ipotesi minima e in € 48.611.620 nella ipotesi base.
Secondo l’Integrazione depositata in data 9.08.2013 l’importo dei crediti
appartenenti a tale classe ammonta ad € 43.981.262,42.
Per tali creditori:
a) il piano originario prevedeva il pagamento, senza interessi, da parte della
società concordataria del:
- 5,50 % nella ipotesi minima;
- 22,50 % nella ipotesi base.
La società ricorrente segnalava, al riguardo, che la percentuale minima, pari al
5,50%, costituiva comunque una percentuale nominale in quanto applicata su
un debito già ridotto, per effetto dell’incasso diretto da parte di tali creditori dei
crediti verso clienti anticipati;
b) la Integrazione depositata in data 9.08.2013 prevede il pagamento in
ragione del 11,50%.
CLASSE 5(ex 6): creditori chirografari assistiti da garanzie fideiussorie
della controllante Mabo Holding S.p.A.
232
Si tratta dei creditori chirografari bancari e non bancari assistiti da garanzie
fideiussorie prestate da Mabo Holding Spa, stimati dalla società nel piano
originario in € 2.596.458.
Secondo l’Integrazione depositata in data 9.08.2013 l’importo dei crediti
appartenenti a tale classe ammonta ad € 2.296.458 (di cui € 1.823.457,54
fornitori ed € 473.000 banche), importo diminuito, rispetto al piano originario,
di € 300.000 riclassificati nella successiva Classe 7 (ex 8).
Per tali creditori, sulla base dei valori di stima:
a) il piano originario prevedeva il pagamento da parte della società
concordataria, senza interessi del:
- 2,50 % nella ipotesi minima;
- 10,23 % nella ipotesi base.
La misura del soddisfo prevista, trova giustificazione nella garanzia rilasciata
dalla capogruppo.
b) la Integrazione depositata in data 9.08.2013 prevede il pagamento in
ragione del 2,50%.
CLASSE 6 (ex 7): creditori per fideiussioni
Si tratta di creditori di società terze (principalmente istituti di credito o società
di leasing) che detengono fideiussioni o lettere di patronage rilasciate dalla
società concordataria nell’interesse di società controllate o collegate; si tratta
di potenziali debiti stimati dalla società in € 20.123.537 sia nel piano
originario che nella Integrazione depositata il 9.08.2013.
Per tali creditori, sulla base dei valori di stima:
a) il piano originario prevedeva il pagamento, senza interessi, del:
- 0,50 % nella ipotesi minima;
- 2,50 % nella ipotesi base.
b) la Integrazione depositata in data 9.08.2013 prevede il pagamento in
ragione dello 0,50%.
CLASSE 7 (ex 8): crediti verso la società controllante
Si tratta della società Mabo Holding S.p.A., controllante di Mabo Prefabbricati
S.p.A., e di questa creditrice a seguito delle fideiussioni rilasciate ai creditori di
Mabo Prefabbricati S.p.A.; si tratta di potenziali debiti stimati dalla Società in
€ 901.450 nel piano originario ed in € 1.440.588,52 nella Integrazione
233
depositata il 9.08.2013. La differenza di € 539.138,52 è relativa all’accollo
dell’intero debito del fornitore Profilia. A detto incremento corrisponde una
riduzione dei crediti della Classe 5 (ex 6) per € 300.000 e della Classe 3 (ex 4)
per € 239.138,52.
Per tale classe, sulla base dei valori di stima:
a) il piano originario prevedeva il pagamento, senza interessi, del:
- 0,10 % nella ipotesi minima;
- 0,41 % nella ipotesi base.
b) la Integrazione depositata in data 9.08.2013 prevede il pagamento in
ragione dello 0,10%.
234
Nella Integrazione depositata il 9.08.2013, il ceto chirografario viene soddisfatto
mediante attribuzione ai creditori delle rispettive classi, a definitiva tacitazione
del loro credito, dell’intero netto ricavo derivante dalla liquidazione del
patrimonio, effettuato secondo le modalità indicate nella Integrazione, in concorso
tra loro, una volta dedotto quanto spettante si creditori privilegiati e prelatizi.
I tempi di esecuzione
In ordine ai tempi di esecuzione la società concordataria:
a) nel piano originario, prevedeva che:
• i creditori privilegiati sarebbero stati soddisfatti progressivamente, sulla
base di riparti parziali, e comunque entro l’anno 2014;
• i debiti tributari per imposte dirette e ritenute di acconto sarebbero stati
pagati con versamento rateale, per 20 mensilità dal momento del previsto
ricevimento dell’avviso bonario di irregolarità, stimato nel Piano a partire da
settembre 2013;
• i creditori garantiti da ipoteca su immobili di proprietà, sarebbero stati
soddisfatti al momento dell’alienazione degli specifici beni, che la Società
stimava nell’anno 2014;
• i creditori chirografari sarebbero stati soddisfatti successivamente a quelli
privilegiati, secondo la tempistica riportata nel piano, il quale prevedeva,
nell’allegato finanziario, un’ipotesi di tempificazione di tali pagamenti tra la
fine del 2015 e la fine del 2017.
b) nella Integrazione depositata in data 9.08.2013 si prevede che i tempi di
esecuzione del concordato vengono stimati in 3 anni anziché nei 5 previsti dal
piano originario
235
locazione, a valere sugli immobili locati dalla società ricorrente in Reggio Emilia,
Fabrico e Supino.
La Mabo Holding si rendeva altresì garante (mediante il testo di una fideiussione
non firmato riportato nell’allegato 14 della proposta originaria di concordato) delle
obbligazioni assunte da MEE nei confronti di Mabo Prefabbricati con riferimento
a:
1. il contratto di affitto di azienda stipulato in data 31.05.2012;
2. il contratto estimatorio stipulato in data 30.05.2012;
3. l’offerta irrevocabile di acquisto dell’azienda oggetto di affitto sottoscritto in
data 15.12.2012 e delle conseguenti obbligazioni di pagamento del
corrispettivo.
L’efficacia della fideiussione, tra l’altro, decorreva dal giorno successivo
all’integrale adempimento da parte dei soci MEE e della Fratelli Falsini S.p.A., alle
obbligazioni di aumento del capitale sociale di € 2.000.000 del capitale sociale di
MEE ed era risolutivamente condizionata “ad ognuno dei seguenti eventi:
(1) mancata omologazione del concordato preventivo di Mabo Prefabbricati S.p.A.
con provvedimento definitivo entro il 30.06.2014;
(2) mancato tempestivo ed integrale adempimento da parte dei soci attuali e
della Fratelli Falsini S.p.A. alle obbligazioni di incremento del capitale sociale
della Mabo Edilizia ed Energia S.p.A.”.
Come è facile notare trattasi, allo stato, di garanzia impossibile in quanto
l’aumento di capitale non è avvenuto tempestivamente ed è presumibile ipotizzare
che mai avverrà in quanto la MEE ha depositato domanda di concordato
preventivo c.d. “in bianco”.
Come già riferito nella prima parte della relazione, con istanza depositata il
23.04.2013 la Società debitrice ha rappresentato al Tribunale “la possibilità ed
opportunità di integrare e modificare – migliorandola rispetto agli interessi dei
creditori – la proposta concordataria limitatamente ai termini, alle modalità e
soprattutto alle garanzie per l’acquisto del ramo di azienda di Mabo Prefabbricati
Spa, oggetto del contratto di affitto di azienda e del relativo magazzino delle
materie prime e dei semilavorati”, nonché, tra l’altro, che “le perizie disposte da
parte del Tribunale sui beni mobili ed immobili di Mabo Prefabbricati Spa….hanno
236
evidenziato discrasie talora anche significative, rispetto ai valori indicati nella
proposta concordataria e asseverati dai Tecnici incaricati dalla Mabo
prefabbricati”, chiedendo il differimento dell’adunanza dei creditori (neretto a
cura degli scriventi).
237
Tale pegno rimarrà efficace fino a quando potrà essere concessa la garanzia reale
su quei beni della società che fossero finalmente riscattati o liberati da pregressi
gravami”.
Nel successivo paragrafo denominato “Capacità patrimoniale di Mabo Holding
Spa” si legge, tra l’altro, che “…il patrimonio utile ad assicurare
l’adempimento delle obbligazioni di garanzia sopra descritte dovrebbe
essere prossimo a € 14.843.356,46” (neretto a cura degli scriventi).
Lo stesso 13.06.2013 gli scriventi Commissari – peraltro non informati
dell’intervenuta risoluzione dei contratti di leasing comunicata in data
29.03.2013 - hanno espresso parere favorevole al richiesto differimento, sulla
base della dichiarata “disponibilità di Mabo Holding a rilasciare garanzie
reali su tutto il patrimonio immobiliare disponibile a tutela del ceto creditorio
ed a copertura del soddisfo dei creditori chirografari nella percentuale minima
prevista per ciascuna delle singole classi previste dal piano di cui al concordato già
depositato”, evidenziando la necessità di adeguamento della delibera consiliare
del 5.06.2013, che limita la predetta garanzia a soli 8,5 milioni di euro (neretto a
cura degli scriventi).
238
nel paragrafo denominato “Previsione di garanzia accessorie da parte della soc.
Mabo Holding S.p.a.” , rileva che “tale intervento, ancorché possa avere indubbi
riflessi positivi sull’assicurazione della bontà del piano, non ha allo stato alcuna
rilevanza pratica nella determinazione della fattibilità del piano medesimo non
essendo possibile quantificare la rilevanza di detto intervento in
garanzia……L’intervento in garanzia di Mabo Holding e/o dei suo azionisti deve
considerarsi solo alla stregua di una copertura assicurativa in ipotesi di mancato
realizzo delle percentuali di soddisfazione previste per i creditori chirografari”.
Appare opportuno rilevare da subito, che:
- in data 11.07.2013 Mabo Edilizia ed Energia S.p.A. ha richiesto al
Tribunale di Arezzo l’ammissione alla procedura di concordato preventivo
“in bianco”, ai sensi dell’art. 161, comma 6, l.f.;
- in data 12.07.2013, neanche un mese dopo l’ottenuto differimento
dell’adunanza dei creditori, il Consiglio di Amministrazione di Mabo
Holding S.p.A., in sede di approvazione del bilancio dell’esercizio 2012, ha
constatato “un risultato estremamente negativo (per l’importo di euro
3.732.698,00…, tale da generare un Patrimonio netto negativo dell’importo
di Euro 1.402.627,00…(e, pertanto, tale da determinare la perdita dell’intero
capitale sociale)” (il 17.07.2013 l’assemblea ha approvato bilancio);
- in data 8.08.2013 si è tenuta l’assemblea straordinaria della Mabo Holding
S.p.A., nella quale:
o si è rilevato che la situazione patrimoniale redatta il 2.08.2013,
aggiornata al 30.06.2013, evidenzia un’ulteriore perdita di € 421.773,
“che è andata ad aggravare il deficit patrimoniale dell’azienda,
determinando un Patrimonio netto negativo dell’importo di Euro
1.824.399,00…Il Presidente precisa altresì, che – nonostante il
patrimonio netto contabile negativo – il capitale immobiliare della
Società – secondo la valutazione svolta da soggetti qualificati a livello
nazionale – apparirebbe nettamente superiore al livello di
indebitamento, compresi i debiti residui nei confronti delle Società di
leasing; pertanto sulla base di un ipotetico bilancio di liquidazione
elaborato dal Consiglio di Amministrazione, emergerebbe un patrimonio
netto positivo, andando ad esprimere l’attivo a valori di realizzo ed il
239
passivo a valori di estinzione”. Alla citata situazione patrimoniale è
allegato estratto del libro del Revisore contabile dove si legge, tra
l’altro, che (i) “la società risulta morosa nel pagamento delle rate di
leasing da diversi mesi”; (ii) “I debiti per mutui passivi non si sono
modificati e ciò a conferma che la società non provvede al pagamento
delle rate in ammortamento degli stessi”; (iii) “Non è stato possibile
circolarizzare i crediti ed i debiti per cui si fa riferimento esclusivamente
ai dati contabili esposti nel citato bilancio”;
o si è deliberata l’approvazione della situazione patrimoniale al
30.06.2013;
o si è deliberato l’anticipato scioglimento e messa in liquidazione per
riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale;
o si è deliberata la nomina a liquidatore unico del dott. Cristiano
Falsini, all’uopo autorizzandolo a continuare l’esercizio provvisorio
dell’azienda;
o l’intero collegio sindacale ha rassegnato le dimissioni.
241
illiquidità, atteso che il revisore contabile ha evidenziato il mancato
pagamento dei canoni di leasing e delle rate di mutuo scaduti, avendo
invero omesso di segnalare l’intervenuta risoluzione dei contratti locazione
finanziaria comunicata dalle concedenti in data 29.03.2013.
242
8. La convenienza del concordato rispetto al fallimento
Il giudizio sulla convenienza economica sulla proposta di concordato deve essere
formulato dai creditori anche in alternativa al fallimento dell’impresa. Qualora
infatti dalla liquidazione dei beni in ipotesi di fallimento i creditori possano
ragionevolmente ottenere una percentuale di soddisfo significativamente
maggiore di quella garantita dal debitore nella proposta di concordato, è ovvio
che tale via risulterebbe la più vantaggiosa da percorrere. In questo caso il
criterio di valutazione da seguire per le attività del debitore dovrebbe essere
quello della liquidazione fallimentare, ipotesi questa che risulta comunque
diversa rispetto alla liquidazione volontaria, poiché impone tempi più lunghi,
procedure più complesse e quindi maggiori rischi di perdite nella fase della
realizzazione delle attività.
Un elemento a potenziale favore del fallimento è l’esperibilità di azioni revocatorie,
soprattutto nei confronti di istituti di credito, per i quali la dimostrazione della
conoscenza dello stato di insolvenza del debitore pone minori problemi rispetto ad
altri soggetti meno qualificati ad ottenere informazioni in tal senso.
In merito al potenziale valore delle attività del debitore in ipotesi di concordato,
ovvero di fallimento, si deve tenere in debito conto che la proposta formulata da
Edico S.r.l. consente comunque, seppure in misura di molto ridotta rispetto alle
originarie dimensioni della società debitrice, la continuazione (rectius ripresa)
dell’attività produttiva.
L’interruzione dell’attività, d’altra parte, potrebbe generare ulteriori perdite
derivanti da penali e/o richieste danni.
La rinuncia ai canoni di locazione dovuti da Mabo Prefabbricati sugli immobili di
proprietà di Mabo Holding ed alle azioni di regresso che Mabo Holding potrebbe
esercitare per le fidejussione escusse dai fornitori di Mabo Prefabbricati, nel cui
interesse erano state rilasciate, risulta condizionata all’omologa del concordato.
In quest’ottica, pertanto, la soluzione concordataria risulta maggiormente
conveniente rispetto alla dichiarazione di fallimento.
Gli scriventi segnalano, tuttavia, che la controllante Mabo Holding, che
nell’originario piano depositato garantiva tutte le obbligazioni assunte dalla MEE
nel concordato Mabo Prefabbricati (ormai inattuabili) e che nell’istanza di proroga
del 13.06.2013 si è dichiarata disponibile a concedere garanzia ipotecaria su beni
243
immobili e/o sugli immobili condotti in leasing, allo stato, non ha concesso le
promesse garanzie, e versa peraltro in uno stato quantomeno di illiquidità,
avendo perduto l’intero capitale sociale e non provvedendo più da tempo ad
adempiere alle obbligazioni assunte (pagamento di rate di mutuo e di canoni di
leasing).
Di più, in data 29.03.2013 le società Concedenti hanno comunicato a Mabo
Holding la risoluzione di due contratti di leasing immobiliare.
Né può ritenersi decisiva, e della medesima portata delle originarie garanzie,
l’intenzione dichiarata da alcuni dei soci di Mabo Holding di concedere in pegno le
quote di loro proprietà e le azioni proprie di Mabo Holding in quanto –
contrariamente a quanto dichiarato - non sufficienti al governo della maggioranza
assembleare.
9. Voti
Alla data della presente relazione sono pervenuti i seguenti voti:
Fornitori
245
SSG SRL SOCIETA' SERVIZI GENERALI X
TEAMSYSTEM SPA X
TECHNICAL RUBBER SRL X
TECNOCUPOLE PANCALDI SRL X
TELECONTROL VIGILANZA SPA X
TRAFILERIE MERIDIONALI SRL* X
TUBOSYSTEM SRL X
UNICOOP TIRRENO SC X
VETRERIA CASTIGLIONESE SRL X
WURTH SRL X
* unici voti pervenuti successivamente all'Integrazione depositata il 9.08.2013.
Professionisti
Voto Voto
Nominativo favorevole contrario
SPINELLI DAVID GEOMETRA X
Enti Previdenziali
Voto Voto
Nominativo favorevole contrario
INAIL X
***
10. Conclusioni
In conclusione le osservazioni che i sottoscritti Commissari sottopongono
all’attenzione della S.V. Ill.ma e dei creditori sono le seguenti.
In primo luogo occorre rilevare che la procedura di cui trattasi, nata come
concordato c.d. misto, seppur in via indiretta, configura oggi un’ipotesi di
concordato liquidatorio.
Gli attivi messi a disposizione dei creditori sono rappresentati, nella sostanza, e
nel best case, per l’85% circa, da crediti verso clienti (62%) e immobilizzazioni
materiali (23%).
Considerato che crediti di circa 11 milioni di euro, come meglio rappresentato nel
corpo della presente relazione, risultano ceduti al ceto bancario, seppure in
maniera irregolare e/o contestata, è evidente che il presente concordato dipende,
esclusivamente prima dalla determinazione di voto di tutti gli Istituti di
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credito, ovvero – e poi - dalla accettazione della transazione loro proposta
nella Integrazione del 9.08.2013.
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Al passivo concordatario, come sopra rappresentato con la relativa suddivisione
in classi, corrisponde il seguente fabbisogno concordatario, sulla base delle
percentuali previste dalla Integrazione del 9.08.2013:
fabbisogno
FABBISOGNO CONCORDATARIO %
worst case best case
Spese prededucibili 4.032.782,26 4.032.782,26
Totale Classe 1 19.964.710,85 18.928.514,72
Totale Classe 2 570.000,47 570.000,47
Totale creditori privilegiati al 31.5.2013 20.534.711,32 19.498.515,19
TOTALE FABBISOGNO PER PASSIVITA'
24.567.493,59 23.531.297,45
PRIVILEGIATE ED IN PREDEDUZIONE
Classe 3 - Creditori commerciali 12,00% 5.002.403,60 4.670.484,94
Classe 4 - Creditori finanziari 11,50% 3.850.008,45 5.059.643,46
Classe 5 - Creditori garantiti da fideiussione della
2,50% 57.568,13 57.568,13
controllante
Classe 6 - Creditori di firma - Fideiussioni rilasciate da
0,50% 100.617,68 100.617,68
Mabo Prefabbricati
Classe 7 - Creditore controllante - Mabo Holding 0,10% 1.440,59 1.440,59
TOTALE FABBISOGNO PER PASSIVITA'
9.012.038,45 9.889.754,80
CHIROGRAFARIE
TOTALE FABBISOGNO 33.579.532,03 33.421.052,26
Risulta pertanto, in ipotesi best case, tenuto conto anche degli ulteriori €
1.116.408, che l’attivo che residua dopo il pagamento dei creditori prededucibili e
privilegiati non riesce a garantire la misura di soddisfo promessa ai creditori.
Volendo quindi ipotizzare una misura di soddisfo per creditori chirografari nella
ipotesi di best case formulata dai Commissari, sulla base della proporzionalità
prevista nell’Integrazione del 9.08.2013, si perverrebbe ai seguenti valori:
Percentuali spettanti ai creditori chirografari in ipotesi di Best Case %
Classe 3 - Creditori commerciali 5,37%
Classe 4 - Creditori finanziari 5,23%
Classe 5 - Creditori garantiti da fideiussione della controllante 1,13%
Classe 6 - Creditori di firma - Fideiussioni rilasciate da Mabo Prefabbricati 0,23%
Classe 7 - Creditore controllante - Mabo Holding 0,05%
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Nel worst case, con un attivo di € 16.640.846 e un fabbisogno di €
33.579.532,03, di cui € 24.567.493,59 relativi alle passività privilegiate e
preduducibili, non residua alcuna disponibilità per il ceto dei creditori
chirografari e non è possibile soddisfare integralmente le passività privilegiate ed
in prededuzione.
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