la Repubblica
DOMENICA 20 LUGLIO 2008
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“Genova, al G8 agenti Usa pronti a sparare”
Il Pg: i disobbedienti dovevano essere fermati. Oggi commemorazione di Giuliani
MASSIMO CALANDRI
MARCO PREVE
GENOVA — A Genova, nel luglio
del 2001, durante i giorni del G8,
un contingente di militari e
agenti dei servizi statunitensi era
stato autorizzato all’uso delle ar-
mi sul territorio italiano, ed era
pronto a sparare per fermare
eventuali aggressioni ai propri
rappresentanti istituzionali.
E’ una novità assoluta, quella
rivelata in un documento di 20
pagine depositato pochi giorni
fa nell’ufficio impugnazioni del
tribunale di Genova. Si tratta del
ricorso con il quale il sostituto
procuratore generale di Genova,
Ezio Castaldi, chiede il processo
d’appello per alcuni dei 25 mani-
festanti accusati di devastazione
e saccheggio che, nel dicembre
scorso, mentre molti vennero
condannati a pene pesantissi-
me, evitarono una sentenza più
dura. Accadde perché il tribuna-
le riconobbe ai cosiddetti “di-
sobbedienti” coinvolti negli
scontri di via Tolemaide, di es-
sersi ritrovati in una situazione
di guerriglia originata da un er-
rore del plotone di carabinieri il
quale, diretto in altra parte della
città, deviò e caricò all’improvvi-
so il corteo delle tute bianche,
dando così il via agli scontri.
Castaldi, nel ricostruire quegli
eventi, critica l’interpretazione
del tribunale, sostiene che la
maggior parte dei manifestanti
presenti in via Tolemaide aveva
intenzioni non pacifiche e giu-
stifica quindi l’operato delle for-
ze dell’ordine e dello stesso con-
tingente dei carabinieri. Per da-
re forza a quest’impostazione ri-
vela un retroscena fino ad oggi
sconosciuto.
Nel ricordo di quei
giorni corteo
fino a piazza
Alimonda, dove il
giovane fu ucciso
«... Le forze dell’ordine — scri-
ve a pagina 6 — dovevano impe-
dire che entrassero in azione, e
con mezzi estremi, le forze di si-
curezza degli stessi stati parteci-
panti al G8».
Non si parla di pochi agenti
della security del presidente
George W. Bush. «Dette forze di
sicurezza — continua infatti l’ex
procuratore di Tempio Pausania
— , per lo più statunitensi, erano
infatti ampiamente dislocate
nella “zona rossa” a tutela ravvi-
cinata e diretta dell’incolumità
personale dei capi di Stato pre-
senti a Genova: ed erano pronte
alla reazione immediata ed ar-
mata. Su ciò nessun dubbio è
possibile... ».
Novità e rivelazioni che non
muteranno, comunque, il clima
pacifico che si respira in queste
ore nel capoluogo ligure dove
sono in corso numerosi eventi in
occasione del settimo anniver-
sario delle manifestazioni con-
tro il G8. Oggi, in particolare,
verrà ricordata l’uccisione di
Carlo Giuliani avvenuta in piaz-
za Alimonda, quando i manife-
stanti diedero l’assalto a una
jeep dei carabinieri e un militare
sparò uccidendo Giuliani.
Nel pomeriggio un corteo par-
tirà da piazza De Ferrari fino a
piazza Alimonda, dove si terrà
una commemorazione organiz-
zata dal Comitato Piazza Carlo
Giuliani, presentato dal comico
Andrea Rivera e con la partecipa-
zione di musicisti rom.
Prima, in mattinata, il sindaco
Marta Vincenzi incontrerà alcu-
ni dei ragazzi imprigionati e pic-
chiati nel carcere di Bolzaneto.
Nei giorni scorsi si è chiuso il pro-
cesso di primo grado con 15 con-
dannati, 30 assolti e molte pole-
miche. Domani sera, invece, un
gruppo di reduci della scuola
Diaz organizzerà una fiaccolata
che si concluderà davanti all’i-
stituto teatro della brutale irru-
zione della polizia, vicenda per
la quale la sentenza è attesa in ot-
tobre. Da prefettura e questura
nessun segnale di preoccupa-
zione per un appuntamento che,
fin dal 2002, non ha mai fatto re-
gistrare tensione o disordini.
CRONACA
Le tappe
DICEMBRE 2007
Il tribunale
condanna i black
bloc ma riconosce
alle tute bianche di
essere state
attaccate “per
errore” dai
carabinieri
LUGLIO 2008
Per la procura
generale i
disobbedienti
ebbero
comportamento
violento e dovevano
essere fermati per
evitare il peggio Scontri durante il G8 di Genova
Il caso Si erano tuffate in mare dalla spiaggia di Torregaveta
Due bimbe rom annegano a Napoli
i bagnini riescono a salvare le amiche
STELLA CERVASIO La mappa
L’accusa dei MARIA PIRRO
soccorritori: “Fra i NAPOLI — Quattro bambine
bagnanti tanti rom vanno al mare per vendere
tartarughe e braccialetti. Han-
sono rimasti no caldo e fanno un tuffo vesti-
indifferenti” te, perché non indossano i co-
I corpi delle bambine rom annegate stumi. Sono sole, non c’è a nes-
suno a dir loro che non si fa il ba-
gno appena dopo mangiato,
quando il mare è agitato e non si
è capaci di nuotare. Violetta e
Cristina Ebrehmovich, dodici e
undici anni, muoiono annegate
mentre la spiaggia è affollata e le
onde crescono sul litorale fle-
greo, a Torregaveta. Le altre
due, Manuela di quindici anni e IN TRENO
una bambina di otto, vengono Le zingarelle, quattro
invece salvate dai soccorritori. bambine, erano
Ma la spiaggia volta le spalle al- arrivate a
la tragedia: mentre i corpi senza Torregaveta in treno
vita delle bambine sono ancora da Napoli
sulla sabbia, c’è chi continua a
far colazione e a prendere il sole
a pochi metri. IL COMMERCIO
È sabato mattina, ci sono un Con sé qualche
centinaio di bagnanti. Molti evi- busta piena di
tano di tuffarsi, gli stessi bagni- tartarughine e piccoli
monili da vendere in
spiaggia
Arrivate dal campo
LA TRAGEDIA
di Secondigliano Il mare è agitato e
per vendere con forti correnti ma
le ragazzine si
piccoli monili fra tuffano. Due
gli ombrelloni affogano
ni consigliano di non allonta- gono trascinate lontano e solo il
narsi troppo dalla riva e di tene- mare, più tardi, restituisce i cor-
re i bambini sotto l’ombrellone. pi senza vita. Inutile il tentativo
Quando il mare è agitato a Tor- di rianimarle, una volta recupe-
regaveta le correnti non perdo- rate a 150 metri dalla battigia.
nano e, se non si è nuotatori L’autista del 118, Pasquale
esperti, si corre il rischio di es- Desiato, racconta le operazioni
sere ingannati dalle secche. di recupero: «All’improvviso ho
Le quattro ragazzine hanno notato i corpi in lontananza, mi
preso il treno che dal centro sto- sono avvicinato e ho afferrato la
rico di Napoli porta i bagnanti più piccola per un braccio, ma
sulla costa flegrea che va da Poz- mi è sfuggita ed è scomparsa di
zuoli a Monte di Procida. Man- nuovo. Quando le abbiamo por-
giano i loro panini, ma il caldo è tate a terra non c’era più niente
troppo forte. Non resistono alla da fare. Avevano bevuto tanta
tentazione di tuffarsi. Lasciano acqua». Sulla spiaggia le altre
le borse e le scarpe sul pontile e due bambine piangevano di-
vanno in acqua. L’ipotesi è che speratamente. Sono state loro a
si siano sentite male. Il mare for- fornire le generalità dei genitori
za due le travolge. Fanno appe- delle annegate: il padre e uno
na in tempo a chiedere aiuto. Le zio, di origini slave ma con do-
grida vengono sentite da terra cumento di identità italiani, so-
da due bagnini delle vicine no stati rintracciati nel campo
spiagge private, che si lanciano rom di Secondigliano e accom-
subito verso le piccole. Due di pagnati alla Capitaneria di Por-
loro vengono raggiunte e porta- to di Pozzuoli, dove hanno rico-
te in salvo a riva. Si tenta inutil- nosciuto i corpi.
mente di raggiungere le altre La Procura ha aperto un’in-
due. Ma i corpi scompaiono tra chiesta sulla morte delle picco-
le onde. C’era stata anche una le. Violetta e Cristina vivevano
telefonata al 118: alle 13.46 una nell’accampamento di Secon-
donna che vede la scena chiede digliano, il primo in Italia dove è
l’intervento dei soccorritori. iniziato il censimento ordinato
Che arrivano quando le prime dal ministero dell’Interno an-
due bambine sono in salvo. La che per i rom minorenni dai
Capitaneria di porto spedisce i quattordici anni in su. Sorpren-
suoi uomini su un gommone dente la reazione dei bagnanti:
mentre i vigili del fuoco cercano «Abbiamo recuperato i corpi tra
di avvicinarsi a bordo di una l’indifferenza generale», dice
motobarca. Ma le bambine ven- l’autista dell’ambulanza.