la Repubblica

DOMENICA 20 LUGLIO 2008 ECONOMIA E POLITICA

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Statali, sindacati verso lo sciopero

“Premi e contratti, no alla stretta”
Per i rinnovi 400 milioni in meno. Il governo: nessun taglio
LUCA IEZZI
ROMA — Sindacati ad un passo
dallo sciopero per il rischio di
nuovi tagli a scapito dei dipen-
denti pubblici. A far scattare l’al-
larme la riduzione da 400 milio-
ni, nel maxiemendamento del
governo alla manovra, del fondo
da cui dovrebbero arrivare le ri-
sorse dei contratti pubblici per il
triennio 2009-11.
Diversi esponenti del governo
hanno negato che il taglio (da
2.740 milioni a 2.340) avrà effetti
sugli stipendi anche se le spiega-
zioni non coincidono: il ministro
della Funzione pubblica Renato
Brunetta ha garantito che quei
fondi saranno stanziati con la Fi-
nanziaria esaminata dal Parla-
mento in settembre, mentre il
sottosegretario all’Economia
Giuseppe Vegas ha chiarito:
«L’articolo del decreto legge 112,
relativo ad interventi vari per lo
sviluppo dell’economia, conte-
neva per il 2009 non solo le som-
me destinate ai contratti per il
pubblico impiego, ma anche 500
milioni per altri interventi. Dopo
l’esame nelle commissioni Bi-
lancio e Finanze della Camera,
400 milioni di questi sono stati
utilizzati per destinarli ad agevo-
lazioni fiscali a carattere perma-
nente, segnatamente per il setto-
Le forze di polizia
confermano la
mobilitazione
Bossi: toglieremo i
fondi ai prefetti
confluiranno i risparmi delle
consulenze e quelli ricavati dalle
collaborazioni interne dei diri-
genti. Questo fondo sarà utiliz-
zato per remunerare la maggiore
produttività».
Non si placano le proteste del-
le forze di sicurezza per i tagli al
personale: «Le modifiche appor-
tate dalle Commissioni — osser-
vano i sindacati di settore — so-
no di fatto irrilevanti e lasciano
intatto il problema e a ciò nulla è
stato aggiunto dal governo». La-
mentano l’impossibilità di rein-
tegrare il personale che andrà in
Le altre misure
BANCA DEL SUD
Vecchio pallino del
ministro Tremonti, viene
istituita la Banca del
Mezzogiorno. Lo Stato
contribuirà con un
capitale iniziale di 5
milioni di euro
CARTE D’IDENTITÀ
Dal primo gennaio 2010
le nuove carte d’identità
devono essere munite
della fotografia e delle
impronte digitali della
persona a cui si
riferiscono
BLOCCO STIPENDI
Fermi per un anno gli
scatti di stipendio di
magistrati, avvocati
dello Stato, diplomatici,
professori, ricercatori,
militari e dirigenti delle
forze dell’ordine
pensione “coatta” (40.000 don-
ne e uomini) e la riduzione di ol-
tre 3 miliardi dei bilanci. La mo-
bilitazione delle forze di sicurez-
za resta confermata, anche se
Bossi assicura: «I fondi ci sono, se
dovessero mancare li toglieremo
ai prefetti». Tra gli altri provvedi-
menti su cui la Camera voterà
domani, il blocco di dodici mesi
per gli scatti di stipendio di ma-
gistrati, avvocati e procuratori
dello Stato, diplomatici, profes-
sori e ricercatori universitari che
comporterà una riduzione me-
dia del 2,5%.
LO SCONTRO
I sindacati in allarme contro
la riforma della Pa
Cala l’assenteismo
Secondo i dati del ministero dell’Economia
Il ministro Renato Brunetta (raccolti nel grafico a sinistra), i giorni medi di
assenza per malattia nei vari settori nel 2006 sono
risultati generalmente inferiori a quelli dell’anno
precedente. Il servizio sanitario, per esempio, ha
fatto segnare uno dei cali maggiori: dai 24,9 giorni
di malattia del 2005 si è passati ai 17,5 del 2006

re agricolo, senza assolutamente

intaccare l’entità delle somme Il caso Le aziende non coprono i periodi in cui si resta a casa. Ora Obama e la California promettono modifiche
destinate al rinnovo dei contrat-

E negli Usa chi si ammala rischia lo stipendio

ti per il pubblico impiego».
Insomma la riduzione c’è, ma
per scoprire chi ne subirà gli ef-
fetti, bisogna aspettare qualche
mese. I sindacati del settore non
sono disposti a rischiare un ulte-
riore schiaffo dopo le nuove nor-
me sulle assenze per malattia e la
sospensione di una serie di in-
dennità variabili per i dipenden-
ti del ministero. Carlo Podda, se-
gretario della Funzione pubblica
Cgil, ha minacciato «lo sciopero
sarà inevitabile». Paolo Pirani
della Uil ha sottolineato che
«senza contratti l’unica strada è
la mobilitazione» e l’Ugl ritiene
che «sarà inevitabile una mobili-
tazione generale del comparto».
Sempre sul fronte degli sti-
pendi dei dipendenti pubblici,
Brunetta ha spiegato che la so-
spensione di alcune voci sulla re-
tribuzione variabile che dal 2009
decurterà anche del 30% la busta
paga media è il preludio a un
cambio dei meccanismi per pre-
miare i dipendenti pubblici:
«Nel maxi emendamento è stato
creato un fondo ad hoc nel quale
ROMA — Altro che fannulloni.
Negli Stati Uniti anche la malat-
tia, quella vera, può provocare il
licenziamento o, quanto meno,
difficoltà economiche. Sono
molte, infatti, le aziende che
contano le assenze per malattie
come «punti negativi»: se se ne
accumulano troppi si resta a ca-
sa, perché licenziati e non certo
per curarsi l’influenza. Altre im-
prese, invece, non retribuiscono
i lavoratori per i giorni di malat-
tia. Anche perché nessuno li co-
stringe a farlo: gli Stati Uniti non
sono, infatti, fra quei 136 stati al
mondo che obbligano per legge i
datori di lavoro a retribuire al-
meno parte delle assenze dovu-
te ad indisposizione. Con conse-
guenze importanti: il 43% dei la-
voratori americani del settore
privato (quasi 54 milioni) non ha
diritto a giorni di malattia retri-
buiti. Questa percentuale sale al
79% fra coloro che percepiscano
un salario basso, e all’80% fra i la-
voratori part-time. Anche per
chi ne ha diritto, i giorni di ma-
lattia pagati sono limitati: tredi-
ci per i dipendenti pubblici, ad-
dirittura dieci per i lavoratori
della maggioranza delle azien-
de. E se si ha la sfortuna di am-
Barack
Il candidato democratico nella
corsa alla Casa Bianca, Barack
Obama, ha promesso che, se
eletto, cambierà la legge sulla
retribuzione dei giorni di
malattie, garantendo per legge ai
lavoratori almeno sette giorni di
malattia pagata. La proposta ha
suscitato reazioni negative fra
alcuni supporter repubblicani
malarsi più a lungo, è meglio
avere un’assicurazione, o non si
guadagna nulla. Si capisce, per-
tanto, perché sono in molti gli
Americani che ogni giorno van-
no a lavorare nonostante un’in-
fluenza, o un malanno più serio.
Così tanti da far lanciare un al-
larme: quanto costa all’econo-
mia la presenza di tutti questi la-
Barack Obama e Arnold
Schwarzenegger
voratori malati? La Cornell Uni-
versity ha calcolato che il “pre-
senteismo” - l’abitudine di an-
dare a lavoro se malati - costa cir-
ca 255 dollari per datore di lavo-
ro, 180 milioni per tutta l’econo-
mia americana. Una cifra enor-
me. Maggiore, secondo alcuni,
del costo per le aziende di paga-
re per tenere a casa i lavoratori
Schwarzy
Ad Arnold Schwarzenegger
tocca l’ultima parola sulla riforma
dei giorni di malattia in Califor-nia.
Le camere, a maggioranza
democratica, hanno approvato
un provvedimento che
garantisce un’ora di malattia
pagata per ogni 30 ore di lavoro,
ma si teme il veto del
governatore repubblicano
malati. Ed è pertanto sul piano
dell’efficienza, oltre che della
giustizia sociale, che si combatte
la battaglia per la «paid sick lea-
ve», la malattia pagata. Il terreno
di scontro è oggi la California
che, tra le proteste degli impren-
ditori, potrebbe diventare pre-
sto il primo Stato a garantire, per
legge, un certo numero di giorni
di malattia pagati. Quello di do-
mani, potrebbe essere la corsa
per la Casa Bianca. Il candidato
democratico, Barack Obama, ha
infatti promesso che, se eletto,
garantirà per legge, a tutti i lavo-
ratori, sette giorni di malattia re-
tribuiti. Una posizione che ha
provocato nette reazioni tra i
conservatori: per Glenn Beck, un
popolare conduttore radiofoni-
co, solo un «comunista» poteva
uscirsene con questa trovata.
(fer. gi.)
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L’intervista Raffaele Bonanni, segretario Cisl: così sciopero inevitabile, ma prima incontriamo il governo

“I fannulloni erano una scusa

ROMA —«Me l’aspettavo. Quan-
do è iniziato questo polverone
sulle assenze per malattia sapevo
che sarebbe stata la scusa per
qualche altro taglio: ed ecco i 400
milioni che spariscono. Ma quali
miglioramenti pensano di otte-
nere seguendo il criterio della di-
struzione della pubblica ammi-
nistrazione?» Raffaele Bonanni,
segretario della Cisl, non crede
agli obiettivi “moralizzatori” del
ministro della Funzione Pubbli-
ca Renato Brunetta, sostiene che
l’accanimento serve a giustifica-
re «la volontà cinica» di un gover-
no «capace di strumentalizzare la
voglia di riforme, senza farne al-
cuna». «D’altronde è da tre anni
che la manovra è sempre la stes-
sa: colpevolizzare il dipendente
pubblico per giustificare tagli su
tagli - insiste - Lo ha fatto Padoa-
Schioppa quando non ha previ-
sto in Finanziaria le risorse per i
contratti e ora Tremonti taglia gli
stipendi già previsti per il prossi-
mo triennio. È inaccettabile»
La risposta sarà lo sciopero,
magari già da settembre?
«Se tutto rimane così ci arrive-
remo, dico purtroppo, ma lo scio-
pero sarà inevitabile. I sindacati
però non misurano la propria
azione sulle ore di sciopero, non
sono “produttori di lotta”, devo-
no ottenere cambiamenti a favo-
re dei lavoratori. Il primo passo è
un incontro con il governo in cui
li costringiamo a chiarire qual è la
loro idea per riformare e miglio-
rare la pubblica amministrazio-
nel mirino ci sono gli stipendi”
Raffaele Bonanni
ne».
La Cgil sembra molto più de-
terminata sul sentiero della pro-
testa. E alle viste un altro periodo
di divisione?
«Innanzitutto l’accusa di esse-
re troppo “accordista” mi veniva
rivolta anche con il governo pre-
cedente, quando una parte mi-
I fondi
Si annuncia più qualità
ma poi non si investe
si chiede mobilità ma
non si dice come
finanziarla
noritaria del sindacato sembrava
rodersi nel dilemma di dover di-
mostrare di poter fare sciopero
anche contro un governo di cen-
trosinistra. Gridare subito allo
sciopero mi sembra un modo per
cedere al gioco di chi alza il polve-
rone. Se tutta questa guerra agli
statali fannulloni è un bluff per
“Stop soldi a tutti”
Nell’intervista di ieri a
Repubblica il ministro
della Pubblica
amministrazione Renato
Brunetta ha spiegato il
suo piano sugli statali:
soldi in più in busta paga
solo a chi li merita e
possibilità di licenziare i
dirigenti inefficienti
giustificare con l’opinione pub-
blica la riduzione dei servizi pub-
blici, il miglior modo è sedersi e
verificare i programmi concreti e
modificare quello che non ci va
bene».
Lei crede che non ci sia un’idea
di riforma basata sul merito e la
produttività come ha dichiarato
il ministro Brunetta?
«L’obiettivo sbandierato è una
Pa ristrutturata in senso federali-
sta che premi merito e responsa-
bilità. Si annuncia ma non si in-
veste: dove sono i soldi per il se-
condo livello di retribuzione? Si
vuole maggiore mobilità? E come
la si finanzia, se non si garanti-
scono nemmeno i soldi per gli sti-
pendi dei prossimi tre anni?».
Ma allora perché chiede di in-
contrare il ministro?
«Proprio perché voglio vedere
se c’è un’idea, uno straccio di
idea. Se c’è, si avvii una discussio-
ne trasparente con tutti gli attori:
Regioni, province, comuni. Per-
ché il federalismo non si ottiene
imponendo i decreti da Roma.».
Non trova elementi positivi
nella manovra?
«Sarebbero servite una serie di
misure anticicliche, invece la
classe dirigente politica non sem-
bra interessata a produrre ric-
chezza: taglia gli investimenti e si
accanisce contro certe categorie.
Il clima di contrapposizione poi
fa il resto: cresciamo meno di tut-
ti in Europa anche perché siamo
sempre più un Paese sfilacciato».
(l.i.)

Il dossier
Impiegati e dirigenti, la crescita continua
ma per i precari ora assunzione più difficile
STEFANO PAROLA
LAURA TROJA
+3,6% +21%
GLI ADDETTI I DIRIGENTI
ROMA — Statali che lavorano In termini A livello
poco, statali che si ammalano assoluti, tra il periferico, tra il
troppo spesso, statali che prote- 1997 e il 2007 il 2001 e il 2005 il
stano quando scoprono nuovi personale numero di
tagli in busta paga. E statali che dell’apparato addetti statali
continuano ad essere assunti. statale è è calato.
Governi presenti e passati ave- cresciuto del Quello dei
vano promesso riduzioni, ma il 3,6%, cioè di dirigenti invece
personale pubblico continua a 126 mila unità: è aumentato
crescere: più 126 mila dipen- 105 mila nelle del 21%, per
denti dal 1997 al 2007. I numeri amministrazioni poi diminuire
li offre la Relazione sul rendi- centrali, 21 mila lievemente (del
conto generale dello Stato della in quelle locali 4%) nel 2006
Corte dei Conti, che considera i
dipendenti sia delle ammini-
strazioni centrali sia di quelle lo-
cali (Regioni, Province e Comu-
ni): la variazione nel primo caso
è +5,4 per cento, nel secondo
+1,4. In media: + 3,6 per cento in
dieci anni. Con un picco del 21
per cento per la voce “dirigenti”,

REPUBBLICA.IT
Su Repubblica.it
il sondaggio sugli
statali arrivato a
oltre 70 mila voti

nel quinquennio 2001-2005. e il 2006. Un caso che riguarda sono il Molise (6,5 impiegati statali (4,2 addetti ogni mille
Si scopre così che gli enti loca- specialmente il Nord: i dirigenti ogni mille abitanti nel 2006) e la abitanti contro 2,6).
li sono riusciti più dello Stato a in Lombardia erano 290 nel Liguria (5,8 per mille), mentre la E poi ci sono i precari: quelli
contenere l’apparato dei dipen- 2001, sono passati a 325 nel regione con densità minore è la del settore pubblico sono pas-
denti assunti a tempo indeter- 2006. In Veneto 175, cinque an- Lombardia, con i suoi 1,8 impie- sati dai quasi 152 mila del 2001 ai
minato. Evidentemente, nota la ni dopo 198. In sostanza: anche 263 mila del 2006. Si tratta so-
Corte, i processi di decentra- laddove il personale è stato ri- prattutto di contratti a tempo
mento amministrativo del 1997 dotto, è cresciuto il numero di Negli ultimi dieci anni il determinato (127.538), che nel
e del 2007 «non hanno determi- stipendi elevati. Così anziché 2001 erano quasi 88 mila. E i
nato significativi effetti di riallo- diminuire, la spesa pubblica è numero dei dipendenti co.co.co (89.457 due anni fa) se-
cazione del personale fra ammi- aumentata. pubblici è aumentato di guiti dagli Lsu (lavoratori social-
nistrazioni centrali e locali». In Il Rendiconto della Corte dei mente utili): 30.624. A cui se ne
generale, comunque, dopo il conti parla anche della parte pe- 10mila unità. Al Centro e al aggiungeranno altri. La Finan-
2000 il personale periferico dei riferica della macchina statale, Sud la più alta “densità” ziaria 2007 prevedeva l’obbligo
ministeri è diminuito: 270 mila al netto di insegnanti, magistra- di assunzione dopo 36 mesi di
unità nel 2001, 250 mila nel ti e forze dell'ordine. A livello re- lavoro a contratto, ma con la
2006. Cifre in cui conta soprat- gionale, come è logico, il Lazio fa gati ogni mille abitanti. Il “cari- manovra 2008 il diritto al posto
tutto il peso dei funzionari nor- la parte del leone, con i suoi co” della macchina statale però fisso non scatta più: il contratto
mali. Perché invece il numero 11,72 addetti alla pubblica am- è squilibrato: escludendo il successivo ai 36 mesi al massi-
dei dirigenti è cresciuto: quelli ministrazione ogni mille abi- Centro, dove hanno sede i mini- mo darà diritto a un indennizzo
di prima fascia, ad esempio, so- tanti, un dato comunque in calo steri, il Sud è più “denso” del di 3, 5, 6 mesi di stipendio a se-
no passati da 516 a 613 tra il 2001 rispetto ai 13,7 del 2001. Poi ci Nord in termini di funzionari conda dei casi.