pagina 8 il manifesto DOMENICA 20 LUGLIO 2008

CAPITALE E LAVORO

a cura della red. economia
ALIMENTARI
Fino al 2017
prezzi in rialzo
La tendenza al rialzo dei prezzi
dei prodotti agricoli di base non
cambierà nei prossimi 10 anni
anzi il livello medio dei prezzi
nominali nel periodo 2008-2017
sarà «nettamente superiore» ri-
spetto al decennio precedente.
Lo sottolinea l'Ismea facendo
riferimento all'Agricultural Ou-
tlook della Fao. Per quanto riguar-
da i cereali, le tensioni sui merca-
ti dovrebbero permanere fino al
2017, a causa della crescita
della domanda di mais da parte
delle industrie produttrici di bioe-
tanolo negli Usa e in Ue. In parti-
colare si prevedono aumenti del
prezzo del mais del 62%, per il
LAVORO MORTALE
Due operai morti, in Alto Adige e a Taranto
Due morti e un ferito sul lavoro anche ieri. A Longiarù, località mon-
tana dell’Alto Adige, è morto Luis Valentin, appena ventenne, travol-
to da un tronco d’albero caduto da una teleferica. Il ragazzo stava
lavorando ad operazioni di taglio del bosco, quando un pesante tron-
co è caduto dall’impianto procurandogli lesioni mortali. Sempre in
Alto Adige, e sempre ieri, un operaio romeno di 30 anni dipendente
di un’azienda tedesca, caduto da un tetto dopo essere stato fulmina-
to dalla corrente ad alta tensione in un cantiere, è stato ricoverato in
prognosi riservata. L’uomo, di cui non sono state rese note le genera-
lità, stava lavorando alla manutenzione delle volte in una giardineria
alla periferia di Bolzano, quando inavvertitamente, con una lastra
metallica, è entrato in contatto con una linea elettrica ad alta tensio-
CONTRATTO · 400 milioni di euro in meno nel maxiemendamento. Ma il governo nega
Statali verso lo sciopero
l’Economia «per il finanziamento di misu-
ne. Secondo quanto si è appreso, l’uomo è caduto a terra a causa del-
la forte scossa, riportando oltre alle ustioni dell’elettricità, anche le-
sioni ossee. E il tragico conto non è finito. A Taranto ha perso la vita
Antonio Scarci, quarantenne dipendente di una ditta che in subap-
palto stava eseguendo lavori di manutenzione. Si trovava nel cestello
del camion elevatore quando il rullo con cui l’uomo stava tinteggian-
do una parete, ha toccato un cavo dell’alta tensione. La morte è stata
immediata.
E ieri si è appreso anche del rinvio a giudizio di otto persone, di
tre aziende diverse, per la morte del 48enne Enzo Celleghin, rimasto
ucciso da una violenta scossa elettrica nell’agosto 2004, mentre stava
lavorando in un cantiere della Tav di Bologna. Tra le ditte coinvolte
da rinvio a giudizio c’è anche Italferr (gruppo Ferrovie dello Stato).
A Campello sul Clitunno, una grande fiaccolata contro le morti
bianche si è tenuta ieri sera. Per ricordare i quattro operai morti a
causa del rogo della Umbra Oli.
COMMENTO
Il ministro Brunetta
la costituzione
e la lezione liberale
Roberto Romano

riso del 34% e per il frumento re di proroga di agevolazioni fiscali», rivol-
del 43%. Sono previsti in aumen- te al settore agricolo. Scoppia subito la po-
to anche i costi dello zucchero lemica e il governo corre ai ripari. Prima
grezzo (+33%) e dello zucchero con il sottosegretario Vegas che nega i ta-
raffinato (+31%). Nel complesso gli: «Il decreto conteneva per il 2009 non so-
il rapporto Ocse-Fao prevede nel lo le somme per i contratti del pubblico,
prossimo decennio un aumento ma anche 500 milioni per altri interventi.
di circa il 50% dei prezzi dei pro- Dopo l’esame delle commissioni della Ca-
dotti lattiero-caseari. mera, 400 milioni di questi sono stati ride-
stinati ad agevolazioni fiscali, senza però in-
FIAT taccare il rinnovo». Poi con il ministro Bru-
SALE L’ATTESA netta che precisa: «C'è l'impegno del gover-
PER IL TRIMESTRALE no a mettere i soldi in finanziaria per il rin-
Mercoledì Fiat presenterà i risulta- novo del contratto, in linea con quanto pre-
ti trimestrali, che arrivano dopo visto in base all’inflazione programmata».
una frenata nelle immatricolazio- Ed è proprio sui numeri dell’inflazione
ni in Italia a maggio (-12,6%) e che si annidano i giochetti più insidiosi.
giugno (-16,5%), e l'annuncio Quella effettiva è del 3,8% (dati Istat, giu-
del ricorso alla cassa integrazio- gno), quella programmata dal governo è
ne in alcuni stabilimenti italiani dell’1,7%. Mentre quella secondo cui era
da settembre. Gli analisti espri- stato stabilito lo stanziamento originario
mono però fiducia, con un utile per il rinnovo era del 3,2%. «Che significa -
netto atteso in tenuta, un risulta- si domanda Michele Gentile, Fp Cgil - han-
to ante imposte visto in crescita no ancor più abbassato il dato inflattivo?
media del 2,8% e quello della Già erano pochi prima i fondi, con tutto il
gestione ordinaria in rialzo del potere d’acquisto perso dai lavoratori, ora
10,9%. fanno pure marcia indietro». Stando così le
DIPENDENTI PUBBLICI DURANTE UNA MANIFESTAZIONE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO /FOTO ANDREA SABBADINI cose, la mobilitazione sarà d’obbligo. Per
Carlo Podda, segretario della categoria in
Mauro Ravarino DIPENDENTI PUBBLICI Cgil, questi tagli non ricadranno solo sugli
stipendi dei pubblici che si vedranno, con
I
l conflitto aperto da Brunetta
tra pubblico e privato è di porta-
ta più ampia e scade nei princi-
pi costitutivi della società moder-
na. Solo per fare un esempio, l’arti-
colo 42 della costituzione italiana
fissa in modo preciso il carattere
misto del nostro sistema economi-
co quando afferma che la proprietà
è pubblica e privata e che i beni
economici appartengono allo sta-
to, ad enti o a privati. Inoltre fissa
che l’iniziativa privata è libera ma
non può svolgersi in contrasto con
l’utilità sociale o in modo tale da re-
care danno alla sicurezza, alla liber-
tà e alla dignità umana. Quindi,
l’idea di aumentare il salario attra-
verso la leva fiscale deve misurarsi
con i limiti della spesa pubblica.
La spesa pubblica italiana, al net-
to della spesa per interessi, è la più
bassa d’Europa. Chiunque solleva
la questione della inefficienza della
spesa pubblica, o la presunta ineffi-
cienza dei lavoratori del pubblico
impiego, in realtà è consapevole
che l’oggetto del contendere non è
questo.
La spesa pubblica è già la più effi-
ciente tra quelle europee, è la più

S
tatali sotto attacco. Il mirino di Bru-
netta è puntato, da tempo. Si grida ai
fannulloni ma si spara nel mucchio.
E come se non bastasse arriva l’annuncio
che la manovra economica taglierà 400 mi-
lioni di euro destinati ai rinnovi contrattua-
li. Una gogna. Il sindacato non ci sta e rom-
pe gli indugi, parlando esplicitamente di
sciopero. «Il re è nudo» commenta Carlo
Podda, segretario generale della funzione
pubblica Cgil, che aggiunge: «Se l’esecuti-
vo continua su questa linea a settembre lo
sciopero sarà inevitabile». I toni tra i confe-
derali sono diversi, ma la critica è serrata.
L’autunno che arriverà sarà sicuramente
bollente.
La notizia o meglio la batosta di giornata
è questa: ci saranno 400 milioni di euro in
meno per i rinnovi contrattuali e gli ade-
guamenti retributivi del personale delle
amministrazioni statali per il triennio
2009-2011. Un taglio inserito nel maxie-
mendamento alla manovra economica: «Il
fondo per interventi strutturali di politica
economica - si legge nel testo - è integrato
dell’importo di 500 milioni di euro per l'an-
no 2008 e di 2.340 milioni a decorrere dal-
l’anno 2009». Ma come è possibile? Nella
stesura originaria del decreto legge erano
stati previsti 2.740 milioni. Dove sono fini-
ti? Andranno in un fondo del ministero del-
LAVORO NERO
In dieci anni
il 3,6% in più
Dal 1997 al 2007, il
numero dei dipendenti
pubblici è cresciuto, in
termini assoluti, di
126 mila unità
(+3,6%), di cui 106
mila nelle amministra-
zioni centrali e 21 mi-
la in quelle locali. Un
andamento che ha
visto un deciso rallen-
tamento dal 2001 al
2007 (+1,7%). A dirlo
sono i dati della Corte
dei conti. Che mostra-
no anche come la di-
stribuzione dei dipen-
denti pubblici sul terri-
torio nazionale sia so-
stanzialmente omoge-
nea. E come, negli ulti-
mi anni, ad aumentare
sia stata soprattutto la
presenza di personale
e uffici a livello dirigen-
ziale (+21%, tra il
2001 e il 2005).
lo stanziamento di 2,8 miliardi di euro, 8
euro lordi in più al mese per il 2008 e 60
per il 2009. Ma ci saranno anche meno ser-
vizi per i cittadini: «Meno fondi per l’aper-
tura dei musei la domenica e per le mostre
speciali. Ci saranno - spiega Podda - anche
meno servizi nella sanità, come ha detto
Formigoni, che non può certo essere taccia-
to di ostilità politica, e non saranno più fi-
nanziati progetti per ridurre l’evasione, né
quelli dell’Inps per quella contributiva». At-
tualmente, gli incrementi salariali previsti
sono per i sindacati insoddisfacenti, a fron-
te di un aumento delle bollette, del prezzo
del petrolio e del costo della vita. «I soldi
stanziati per quest’anno valgono lo 0,3% di
inflazione» precisa Gianni Baratta, segreta-
rio confederale Cisl, che però considera lo
sciopero «un’extrema ratio», ma allo stesso
tempo aggiunge: «Stando a questi numeri
il confronto sarà molto complicato». Più in
sintonia con la posizione della Cgil è la Uil
che con il segretario confederale Paolo Pira-
ni precisa: «Senza contratti l’unica strada è
la mobilitazione. Posso capire un confron-
to su come distribuire le risorse puntando
a produttività e merito, ma non ci si può
basare solo su tagli indiscriminati». Dopo
la decurtazione del «salario accessorio» (fi-
no a 9 mila euro), è arrivata un’altra patata
bollente per i dipendenti pubblici.
bassa d’Europa. Brunetta conosce
queste cose, e quando si invoca la
riduzione del personale pubblico,
la riduzione della spesa, si vuole es-
sere proprio sicuri che lo Stato non
possa più svolgere il suo compito
storico di intermediazione tra gli in-
teressi privati e interessi collettivi.
Il ministro della funzione pubblica
rifiuta il confronto con i sindacati
perchè dovrebbe contraddire se
stesso, stando alla lettera della co-
stituzione.
Se il compito della pubblica am-
ministrazione, chiaramente indica-
to nell’articolo 3 della costituzione,
che fa il paio con l’articolo 53, è
quello di rimuovere i vincoli di ordi-
ne economico e sociale, allora il mi-
nistro coerentemente dovrebbe re-
alizzare una riorganizzazione della
pubblica amministrazione adegua-
ta, che non può avvenire a parità di
risorse. Proviamo a fare un esem-
pio che arriva dal mercato. Se la
Fiat non avesse fatto gli investimen-
ti aggiuntivi dopo la crisi del 2003,
oggi potremmo parlare ancora di
una società per azioni che sta sul
mercato?
La stessa idea di un piano indu-
striale per la pubblica amministra-
zione non ha nessuna giustificazio-
ne. Proviamo a parlare di produtti-
vità nel pubblico impiego. Forse
possiamo immaginare un’operazio-
ne al cuore o al rene, oppure una le-

Un tesoretto da 90 miliardi l’anno zione a degli studenti, in metà tem-

po di quello che oggi occorre? La
produttività per la pubblica ammi-
nistrazione è sostanzialmente im-

S
upera i 90 miliardi di euro all’anno, pari al
6,5% del Pil, il valore economico del lavoro
irregolare in Italia. Lo rileva l’associazione
degli artigiani di Mestre (Cgia), secondo la quale
il lavoro nero sottrae all’erario un gettito fiscale
di 33,5 miliardi di euro, tra contributi e imposte
non versate, pari a 573 euro pro capite.
Altrochè «tesoretto», a scavare anche solo un
pochino nel nero del sommerso si potrebbe arri-
vare a trovare moneta per qualche finanziaria. E
dire che invece il governo Berlusconi sta facendo
di tutto per smantellare misure e leggi preceden-
temente prese dal governo Prodi. Che, va ricono-
sciuto, iniziavano a dare i risultati sperati.
Complessivamente, secondo lo studio della
Cgia, l’economia sommersa vale la cifra record
(in Europa) di oltre 254 miliardi di euro (il 17,8%
del prodotto interno lordo nazionale), un terzo
della quale sarebbe rappresentata appunto dal la-
voro nero. A fare la parte del leone, secondo lo
studio, sono le regioni del Mezzogiorno. In testa,
la Calabria, dove il lavoro irregolare costituisce il
17,4% del Pil. Segue la Basilicata (con il 13,5%), la
Sicilia (con il 12,8%), e la Campania (12,3%).
Chiudono la drammatica classifica il Veneto (con
il 4,6%), la provincia autonoma di Trento (4,5%),
l’Emilia Romagna (4,2%) e la Lombardia (3,7%).
Gli artigiani di Mestre calcolano anche gli effetti
del lavoro nero sulle imposte evase per ogni sin-
golo residente di ciascuna regione. In Calabria, il
dato record, con 990 euro per residente che ogni
anno mancano all’appello. Chiude la classifica la
Lombardia con 422 euro all’anno per ciascun re-
sidente.
possibile da calcolare. L’intervento
pubblico nell’economia di merca-
to, attraverso la pubblica ammini-
strazione, si fonda sul diritto positi-
vo, cioè deve liberare dal bisogno i
cittadini, per regolare la società
con diritti e doveri.
Quello che il ministro Brunetta
vuole fare è assicurarsi proprio che
la società, nel suo insieme, non ab-
bia più un soggetto, terzo, capace
di far valere diritti e doveri per tutti,
e quindi la mano libera al solo mer-
cato. Al Brunetta bisogna ricordare
la lezione di Einaudi, e cioè che il
mercato non può esistere senza al-
tre istituzioni.