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MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO

ISTITUTO PROFESSIONALE “
MACCHINE UTENSILI TRADIZIONALI

Richiedono che tutte le informazioni siano


trasmesse agli organi di movimentazione
dall’operatore che agisce direttamente sui
vari comandi. Per informazioni si
intendono cambio utensili, bloccaggio del
pezzo, predisposizione parametri di taglio,
ecc.

MACCHINE A CONTROLLO NUMERICO (CN)

Richiedono che tutte le informazioni


vengono associate attraverso un codice
alfanumerico, detto linguaggio di
programmazione, a una serie di istruzioni
che costituiscono il programma di lavoro.
Macchine tradizionali Macchine a controllo
numerico
Spostamento utensile Volantino (manuale o Servomotore
automatico)

Spostamento Volantino + leva Servomotore


contropunta
Cambio velocità leva Variatore automatico

Scelta senso di rotazione leva Comandi automatici M3-


mandrino M4
Velocità massima 2500 giri/min 4500 giri/min
rotazione
Potenza 5 Kw 25 Kw
Cambio utensili Manuale a macchine ferma automatico

Controllo dimensioni Manuale a macchine ferma automatico

Lavorazione A vista con schermo Ambiente isolato


antiproiezione limitato alla dall’esterno con portali
zona di taglio mobili autobloccanti
I VANTAGGI

1. Eliminare le parti manuali di utilizzo della macchina per concentrare


l’attenzione sulla tecnologia di produzione;

2. Ridurre o eliminare i tempi morti dovuti agli spostamenti manuali;

3. Annullare gli errori di posizionamento delle operazioni manuali;

4. Ridurre i tempi di lavorazione;

5. Costanza della qualità delle precisioni, ripetibilità dei pezzi.


CAMBIO UTENSILI

Un’ altra caratteristica


importante della macchine a CN
è rappresentata dalla funzione
di cambio utensili, in grado di
ruotare una torretta
portautensili e selezionare
quello necessario alla
lavorazione. L’operatore si
limita a scrivere nel programma
la posizione di quest’ultimo.
L’operatore dovrà semplicemente comunicare il programma alla macchina, effettuare il
montaggio del pezzo, avviare il ciclo e presiedere all’esecuzione della lavorazione che
avviene tutta in automatico.
Perché tutto questo si possa verificare è necessaria la presenza di una unità di
governo. Tale unità interpreta le istruzioni del programma e le trasforma in segnali di
comando che invia poi agli organi attuatori. Anche la macchina dovrà essere dotata di
dispositivi elettronici, detti trasduttori, per dialogare con l’unità di governo.
OPERATORE

MACCHINA
ATTUATORI
PROGRAMMA UNITà DI
GOVERNO
TRASDUTTORI
L’unità di governo rappresentata in figura risulta dotata di:
Microprocessore, per effettuare
calcoli geometrici e tecnologici
Tastiera alfanumerica, per
l’introduzione manuale del programma
Video display, per la comunicazione
visiva e la simulazione grafica del
percorso utensile prima della reale
esecuzione del pezzo con la macchina
Tasti funzione, di carattere
particolare come inizio programma,
stop, emergenza, ecc.
Le 3 categorie di unità di controllo dei movimenti degli assi:

1. PUNTO A PUNTO. Gli spostamenti avvengono senza controlli intermedi,


con il solo controllo della posizione iniziale e quella finale, senza nessun
vicolo sulla traiettoria.

2. PARASSIALE. L’utensile si muove descrivendo traiettorie rettilinee e


parallele agli assi della macchina.

3. CONTINUO. La traiettoria è controllata istante per istante descritta


attraverso movimenti simultanei e coordinati fra gli assi.

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L’unità di controllo di tipo “continuo” trova applicazione nei centri di lavoro e
di tornitura. Possono a loro volta essere:

• CNC nel piano (controllo di 2 assi X, Z )

• CNC due assi e mezzo (controllo di 2 assi X, Y e di un terzo per l’incremento di


passata Z.

• CNC nello spazio (controllo di 3 o più assi).


CONTROLLO AD ANELLO APERTO
L’organo attuatore è costituito da motori passo-passo comandati da una serie
di impulsi elettrici, generati dall’unità di governo. Ad ogni impulso corrisponde
una precisa rotazione dell’albero motore e quindi un preciso spostamento delle
slitte.
Unità di Impulsi Motori
governo elettrici passo-passo

CONTROLLO AD ANELLO CHIUSO


Per evitare errori di posizionamento e quindi nelle lavorazioni, ogni asse viene
dotata di un trasduttore di posizione. Questo comunica istante per istante
all’unità di governo la posizione assunta dall’asse di riferimento. Sulla base di
questi segnali l’unità di governo invia i comandi ai servomotori che mettono in
moto o arrestano le slitte.
Impulsi
elettrici
Unità di Motori
governo passo-passo
Trasduttori
posizione
MOTORI PASSO PASSO
Il motore passo-passo è un motore elettrico sincrono in corrente
continua pulsata con gestione elettronica senza spazzole. È considerato la
scelta ideale per tutte quelle applicazioni che richiedono precisione nello
spostamento angolare e nella velocità di rotazione.

Un motore simile è il motore brushless, che si differenzia per uno statore


che viene alimentato perennemente in tutte le sue parti e non a
rotazione, questo conferisce maggiori velocità di rotazione e potenze, ma
non permette un controllo altrettanto preciso della posizione del rotore.
I motori passo-passo sono motori che, a differenza di tutti gli altri, hanno come
scopo quello di mantenere fermo l'albero in una posizione di equilibrio: se
alimentati si limitano infatti a bloccarsi in una ben precisa posizione angolare.
È così possibile far ruotare l'albero nella posizione e alla velocità voluta
semplicemente contando gli impulsi ed impostando la loro frequenza, visto che
le posizioni di equilibrio dell'albero sono determinate meccanicamente con
estrema precisione.
TRASDUTTORI DI POSIZIONE

Sono dispositivi elettronici in grado di trasformare una grandezza fisica in un


segnale elettrico.
Il trasduttore segnala, istante per istante, all’unità di governo le posizioni
assunte dalle tavole nei loro movimenti verso il punto in cui devono fermarsi.
Sulla base di questi comandi che l’unità di governo invia i comandi ai
servomotori che mettono in moto o arrestano le tavole nelle posizioni
previste da programma.

I trasduttori di posizione possono essere:

 assoluti, se tutte le coordinate sono misurate rispetto ad un origine fissa


(inductosyn).

 incrementali, quando lo spostamento è misurato come variazione delle


coordinate rispetto alla posizione precedente (encoder).
INDUCTOSYN
È formato da 2 parti: la riga e il cursore.
La riga è montata sul bancale della macchina è costituita da un materiale
isolante sul quale è riportato un circuito di rame a forma di greca con
passo 2 mm. Il cursore (slider) è costituito da 2 circuiti con le stesse
caratteristiche di quello della riga ma sfalsati di un quarto di passo.
Il suo funzionamento è basato sull’induzione magnetica.
L’ampiezza della corrente alternata indotta dipende dalla posizione del
conduttore mobile.

RIGA

CURSORE
(slider)
ENCODER
Gli encoder o generatori di impulsi fotoelettrici sono costituiti da un disco
trasparente su una corona circolare nel quale sono ricavati
alternativamente dei tratti opachi e dei tratti trasparenti di uguale
lunghezza.
In direzione perpendicolare dell’encoder troviamo una sorgente luminosa
e un sensore ottico.
La variazione di intensità luminosa viene trasformata in variazione di
impulsi elettrici da un diodo fotoelettrico.
La figura a sinistra rappresenta l’intero processo
di lavorazione, che prevede le varie fasi:

1. Progettazione e disegno dell’oggetto

2. Elaborazione del programma di lavoro


mediante l’individuazione della successione
delle fasi (ciclo di lavoro), degli utensili e
parametri di taglio.

3. Registrazione del programma pezzo sull’unità


di governo mediante digitalizzazione da
tastiera o trasferimento da computer.

4. Esecuzione automatica della lavorazione


mediante macchina a CN
La trasmissione delle informazioni e dei comandi dell’uomo alla
macchina avviene secondo un codice definito dalla norma ISO 6983,
detto comunemente linguaggio di programmazione ISO.
Programmare un controllo numerico significa scrivere una lista
(programma), con la quale l’unità di governo riesce a trasmettere alla
macchina, una dopo l’altra, le informazioni necessarie per compiere le
azioni di lavoro sul pezzo.
Le informazioni necessarie all’utilizzo delle macchine utensili CNC sono:

GEOMETRICHE: fanno riferimento alla forma e alle dimensioni


dell’oggetto che si vuole realizzare.

TECNOLOGICHE: fanno riferimento ai parametri di taglio.

AUSILIARIE: fanno riferimento a tutti i comandi di accensione e


spegnimento degli apparati delle macchine (refrigerante, contropunta,
ecc.).
Per questa ragione è stato necessario attribuire un nome a ciascuna
direzione di movimento delle slitte (assi). Il sistema ISO associa,
normalmente, la lettera Z all’asse principale del mandrino, la lettera X
all’asse trasversale. Nel primo caso il segno è positivo quando mi allontano
dal mandrino, nel caso dell’asse X il segno è positivo quando mi allontano
dall’asse mandrino (operatore in posizione di lavoro).

X+

Z- Z+

X-
SISTEMI DI COORDINATE
La geometria del pezzo viene definita con una serie di punti identificati con
coordinate X e Z rispetto ad una origine scelta in un punto definito dal pezzo.
Le coordinate possono essere definite con valori assoluti o incrementali.

SISTEMA INCREMENTALE SISTEMA ASSOLUTO


SISTEMA INCREMENTALE CON IL TORNIO

A X0 Z0
B X-15 Z-20
C X8 Z0
D X0 Z-8
E X4 Z0
F X0 Z-22
G X-6 Z0
H X0 Z-8
A X9 Z58
Tutte le quote partono da un punto
SISTEMA ASSOLUTO CON IL TORNIO fisso. Tale punto che chiameremo
punto di riferimento, lo scegliamo
lungo l’asse del pezzo. Conviene
sempre che sia un punto sulla faccia
esterna. In questo caso coinciderà
col punto B e sarà sempre indicato
con questo simbolo:

A X30 Z20
B X0 Z0
C X16 Z0
ATTENZIONE!!! Per convenzione la D X16 Z-8
macchina legge le corrette coordinate di E X24 Z-8
X solo se si considerano i diametri. F X24 Z-30
G X12 Z-30
H X12 Z-38
A X30 Z20
ESERCIZIO:
Descrivere il pezzo sotto disegnato secondo il
sistema assoluto in funzione del diametro.

A X.. Z..
B X.. Z..
C X.. Z..
D X.. Z..
E X.. Z..
F X.. Z..
G X.. Z..
H X.. Z..
A X.. Z..
ESERCIZIO: SOLUZIONE
Descrivere il pezzo sotto disegnato secondo il
sistema assoluto in funzione del diametro.

A X60 Z40
B X0 Z0
C X20 Z0
D X20 Z-28
E X30 Z-28
F X30 Z-67
G X42 Z-67
H X42 Z-110
A X60 Z40
PUNTI DI RIFERIMENTO

Prima di iniziare la vera e propria programmazione è


necessario stabilire alcuni punti fondamentali:

•M punto zero macchina

•R punto di riferimento

•T punto di riferimento alloggiamento utensile

•P zero pezzo
R punto di riferimento: al momento dell’accensione, il CNC non conosce l’esatta
posizione dell’utensile. Per poter definire un punto da cui iniziare il conteggio
bisogna spostare l’utensile al cosiddetto punto di riferimento; solo
successivamente si avrà la possibilità di effettuare la lavorazione. Tutti i moderni
CNC possiedono sistemi di sicurezza tali da impedire il funzionamento della
macchina qualora non sia stata fatta tale registrazione.

M zero macchina: è posto sulla superficie frontale della flangia di montaggio


mandrino in coincidenza dell’asse di rotazione.

T alloggiamento utensile: si trova in corrispondenza della faccia frontale della


torretta portautensili.
P punto zero pezzo: la definizione dell’origine del pezzo varia in funzione della
quotatura, dall’esigenza del programmatore, dall’individuazione del punto più
importante caratteristico dl pezzo ecc.. Tale punto può essere definito di volta
in volta in una zona qualunque del campo operativo della macchina utensile.
La scelta accurata del punto dove definire lo zero pezzo semplifica
notevolmente il calcolo dei punti da programmare.
LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE ISO
Il codice abitualmente utilizzato per la programmazione delle macchine a controllo
numerico, viene comunemente chiamato "codice ISO".
I vari linguaggi utilizzati, infatti, fanno per lo più riferimento allo standard ISO 6983
che definisce gli elementi fondamentali di un linguaggio generico, adatto alla
programmazione dei vari tipi di macchina utensile.
Lo standard di linguaggio ISO 6983 non costituisce, comunque, un obbligo
all'utilizzo da parte dei costruttori di CNC, che nella pratica adottano i codici
principali dello standard, integrandoli con loro codici proprietari.

PROGRAMMA: Si può definire un programma come una sequenza ordinata di


blocchi. L'ordine è quello di esecuzione. Il controllo leggerà tutto il programma e lo
interpreterà un blocco alla volta, dal blocco di inizio fino al blocco di fine
programma. A meno di specifiche istruzioni di salto o di interruzione, la lettura dei
blocchi procede in successione.
Prima di parlare di linguaggio macchina occorre fare alcune precisazioni:
•CARATTERE: carattere alfanumerico (numero, lettera o simbolo) utilizzato per
esprimere una informazione (ES.: 1…G… %....)
•INDIRIZZO: è rappresentato da una lettera che identifica la tipologia di istruzione
(es.: G… X… Z… F…)
•PAROLA: è costituita da un indirizzo seguito da un valore numerico (es.: G00 X50
Z-35 F0.2)
•BLOCCO: è un insieme di parole che identificano le operazioni da eseguire

PAROLA

CARATTERE INDIRIZZO
%
/N120 G00 X50 Z-20

BLOCCO

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