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Testo argomentativo: la settimana lunga è migliore

rispetto alla settimana corta?

Da molti anni a questa parte, in alcune scuole italiane, è stato inserito un orario
scolastico che prevede un’estensione delle ore su cinque giorni anziché sei. Ciò
significa che, prendendo in considerazione un orario settimanale medio di trenta
ore, gli studenti dovranno uscire da scuola tutti i giorni alle due di pomeriggio. La
cosa può presentare innumerevoli vantaggi. Innanzitutto, il fine settimana
effettivamente libero da ogni impegno scolastico si estende al sabato, gli studenti
hanno così più tempo libero da dedicare ai propri hobby e le proprie passioni, oltre
allo studio, cosa che la settimana lunga non permette. Di conseguenza, lo stress e
l’ansia diminuiscono notevolmente e il rendimento scolastico subisce molte
ripercussioni positive. Secondo un dato statistico, infatti, gli studenti che
frequentano istituti che hanno adattato la settimana corta, hanno risultati più alti,
rispetto agli studenti frequentanti istituti con settimana lunga. Certo, la settimana
corta può presentare diverse difficoltà inizialmente. Chi utilizza mezzi pubblici per
recarsi a scuola, per esempio, arriva a casa tardi e la stanchezza non manca a farsi
sentire. Inoltre, il grado di attenzione in classe nelle ultime ore, diventa più
difficoltoso da sostenere. Nonostante ciò, sono tutti fattori facilmente superabili con
l’abitudine e col passare del tempo diventano quasi completamente trascurabili.
Insomma, la settimana lunga può sembrare meno impegnativa dal punto di vista
dell’orario, ma la settimana corta è di gran lunga più semplice da affrontare e porta
risultati migliori.

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