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Nel marzo 1919 Benito Mussolini fonda il movimento Il suffragio universale

denominato Fasci di Combattimento. Fino a pochi anni prima


la giornata lavorativa di 8 ore
è stato un attivo socialista e direttore dell'Avanti, quotidiano
del partito, per esserne espulso nel 1914 dopo l'appoggio la nazionalizzazione delle fabbriche di armi ed esplosivi
all'entrata dell'Italia nella 1^ g.mond. Il programma del
movimento, comparso sul giornale Il Popolo d'Italia diretto da il sequestro dei beni delle congregazioni religiose
Mussolini, prevede tra le altre cose:
una politica estera che valirizzasse la nazione italiana

i minimi di paga

Tra il 1919 e il 1920 (BIENNIO ROSSO) si moltiplicano


scioperi e proteste, si arriva fino all'occupazione delle
fabbriche a Milano, Genova e Torino e alla gestione
autonoma della produzione da parte degli operai

Nascono nuovi partiti: il PPI (Partito popolare italiano) nel


1919, fondato da don Sturzo, che si sbilancia verso il voto alle
donne e la riforma agraria per contrastare il socialismo. Nel
Il periodo del primo dopoguerra è caratterizzato da una
1921 il PSI subisce una scissione a sinistra e viene fondato il
grossa crisi dei sistemi politico, economico e sociale italiani
Partito comunista d'Italia (Gramsci,Togliatti)

Le trattative di pace seguite alla guerra mondiale lasciano


l'amaro in bocca all'Italia (VITTORIA MUTILATA). Per
protesta D'Annunzio occupa la città di Fiume (1919-20).

Le elezioni del 1919 vedono una forte avanzata di socialisti


(32%) e cattolici (20%). Sono anche le prime elezioni in cui si
presenta il fascismo, che ottiene 4.000 voti e nessun seggio
parlamentare

Alle elezioni del 1921 i fascisti vengono ammessi nello


schieramento conservatore: inclusi in liste comuni con liberali
IL FASCISMO 1919-1925 e nazionalisti portano in Parlamento 35 deputati (tra cui
Mussolini)

Dopo le elezioni del 1921 il movimento fascista diventa


Partito nazionale fascista (PNF) e adotta un programma
moderatoe attento agli interessi dei ceti dominanti. Si
intensificano le spedizioni contro socialisti e oppositori da
La paura della rivoluzione alimentata dai successi elettorali dei parte delle cosiddette squadracce
socialisti diventa il trampolino di lancio del fascismo.
L'appoggio dei liberali fa sì che Mussolini venga visto come la
Mussolini riesce a presentare alle classi dirigenti il proprio
persona capace, per un periodo limitato, di guidare un
movimento come la forza in grado di guidare uno stato forte,
governo autoritario. Le trattative di Giolitti per dar vita a un
autoritario, capace di tutelare i loro interessi e di reprimere le
esecutivo con liberali, fascisti e cattolici fallisce. Mussolini
agitazioni
passa all'azione

Nel mese di ottobre del 1922 Mussolini organizza la Marcia


su Roma: alcune decine di migliaia di fascisti si riversano nella
capitale per dimostrare la forza raggiunta dal proprio partito. Il
governo presieduto da Facta chiede al re di firmare lo stato
d'assedio per poter reprimere tale manifestazione, ma Vittorio
Emanuele III rifiuta e dopo le dimissioni dell'esecutivo, affida
l'incarico di formare il nuovo governo a Mussolini
Il 16 novembre 1922 nasce il governo Mussolini: votano
contro solamente i socialisti, i comunisti e i repubblicani!

Viene approvata la Legge Acerbo: chi ottiene la maggioranza


dei voti (con % superiore al 25%) ottiene i 2/3 dei seggi
parlamentari

Chi denuncia con forza i brogli e le intimidazioni avvenuti


durante le elezioni del 1924 viene "punito": il deputato
socialista Giacomo Matteotti viene rapito da una squadraccia
dopo il discorso pronunciato il 30-5-1924 in Parlamento e
Giunto al potere, Mussolini tra il 1922 e il 1925 pone le basi trovato morto nel mese di agosto
per la trasformazione dell'Italia da Stato liberale a regime
Le opposizioni non riescono a trovare un accordo dopo il
totalitario
delitto Matteotti su come contrastare il fascismo. Alcuni partiti
(esclusi i comunisti) scelgono di non partecipare più alla vita
parlamentare (SECESSIONE DELL'AVENTINO) sperando
che il re destituisca Mussolini.

Il 3-1-1925 Mussolini prende la parola in Parlamento


assumendosi la responsabilità di tutto quanto fatto dal
fascismo. L'assemblea costituita da uomini del suo partito lo
acclama. Da questo momento nasce il vero e proprio regime
fascista

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