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Urbino
MERCOLEDÌ 14 FEBBRAIO 2018 ••
UNIVERSITÀ LO SCRITTORE E POETA UMBERTO PIERSANTI RICORDA IL CLIMA CONFUSO DI MEZZO SECOLO FA
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SI PROFILAVANO trare, avevamo appeso le bandiere
I FANATISMI alle finestre, io ho scritto una poe-
sia dove ricordo i drappi rossi. Ri-
Non credevo a Mao, a Stalin MEMORIA cordo anche che Bo, una volta,
Ero segretario della sezione Umberto Piersanti bussò al portone e non le fecero
entrare durante l’occupazione,
universitaria di Ho Chi Minh to di grande entusiasmo, di feste, che costituì l’unico momento di
Ricordo le canzoni come di canzoni; i casini, le violenze, le sospensione del suo governo
quella di Che Guevara contraddizioni sarebbero venuti all’Università – continua Piersan-
dopo. Ancora c’era la disponibili- ti –. Quando ci fu la disoccupazio-
tà ad ascoltare: ci si riuniva nelle ne, arrivò anche il sindaco Ma-
«distaccato dai modelli del tem- aule, si leggeva, si studiava, anche scioli ad aiutare gli occupanti. I fa-
po». se già si profilavano i fanatismi, il scisti spaccarono la porta, apriro-
marxismo totalizzante e altre ten- no e irruppero, vennero ad aiutar-
denze di questo genere – racconta ci operai, contadini, altra gente e
«NEL 1968 avevo 27 anni, ero un Piersanti –. Sul ‘68 io ho scritto l’occupazione si concluse».
giovane professore e assistente, in- un romanzo, Cupo tempo gentile
segnavo alle Magistrali. Ricordo edito da Marcos y Marcos, e an- LO SCRITTORE era stato in
che all’inizio il ‘68, un un momen- che su Pelagos Letteratura ho dedi- qualche paese dell’Est, conosceva