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Urbino
MERCOLEDÌ 14 FEBBRAIO 2018 ••

ALLA DATA GIOVANI E STARTUP TRA GOOGLE E BENELLI ARMI


GIOVANI INTRAPRENDENTI l’appuntamento per voi è alla Data di Urbino.
Domani, giovedì 15 febbraio, dalle 18 BPCube propone un evento, in
collaborazione con Google, all’interno delle iniziative dedicate al mondo
delle imprese, delle StartUp e per i giovani che sono interessati
all’innovazione, dal titolo “Startup Grind Ancona”. Ospiti saranno Mario
Moroni CEO di OkNetwork e Paolo Viti, COO di Benelli Armi. Il prezzo di 10
euro a persona, incluso l’aperitivo di benvenuto, co-working speciale e
incontro con i protagonisti.

UNIVERSITÀ LO SCRITTORE E POETA UMBERTO PIERSANTI RICORDA IL CLIMA CONFUSO DI MEZZO SECOLO FA

Cinquant’anni fa l’occupazione del ’68


Gli studenti fecero un’assemblea e si blindarono, chiudendo la porta a Carlo Bo
CINQUANTA anni fa, gli stu- cato una sezione online dal titolo la dittatura del proletariato, il co- dubbi. La disoccupazione fu con
denti occupavano l’Università a Capitolo ‘68». munismo totale, per cui «parteci- uno scontro fisico con i fascisti,
Urbino. Era il 1968. Ricorda quei pavo con la volontà di cambiare il pestaggi, individuazione di perso-
momenti lo scrittore Umberto DEL 15 FEBBRAIO, i dettagli mondo ma con un occhio critico, ne, anche se da noi le violenze fu-
Piersanti. non ci sono più, ma indelebile è ero già distaccato da loro nei mo- rono contenute e vennero più for-
––––––––––––––––––––––– l’atmosfera che si era creata: «La delli, non credevo a Mao, a Stalin. ti nel 1971. Quello che il ‘68 portò
«LA MIA partecipazione al ‘68 fu giornata dell’occupazione la ricor- Ero segretario della sezione uni- di sicuro fu la rivoluzione del co-
inquieta e incerta», il poeta e scrit- do come un momento di festa, la versitaria di Ho Chi Minh che stume: per la prima volta le ragaz-
tore Umberto Piersanti, il 15 feb- gente si preparava a dormire al marcava una lontananza dal Maoi- ze parlavano nelle assemblee, uno
braio di 50 anni fa, quando fu oc- Magistero, per le ragazze di Urbi- smo. Ricordo le canzoni, quella di dei migliori lasciti, e quelle incin-
cupato il Magistero non era uno no era la prima volta che dormiva- Che Guevara e altre. La mia parte- te poterono entrare a scuola, men-
studente, era già più grande dei no fuori casa. Stavamo seduti sui tre prima era uno scandalo».
tanti ragazzi che protestavano e cipazione era inquieta ed incerta,
tavoli verdi del Rettorato, erava- ero arrivato lì con una serie di Lara Ottaviani
mo sparsi dappertutto, il portone © RIPRODUZIONE RISERVATA

era stato chiuso, non si poteva en-


SI PROFILAVANO trare, avevamo appeso le bandiere
I FANATISMI alle finestre, io ho scritto una poe-
sia dove ricordo i drappi rossi. Ri-
Non credevo a Mao, a Stalin MEMORIA cordo anche che Bo, una volta,
Ero segretario della sezione Umberto Piersanti bussò al portone e non le fecero
entrare durante l’occupazione,
universitaria di Ho Chi Minh to di grande entusiasmo, di feste, che costituì l’unico momento di
Ricordo le canzoni come di canzoni; i casini, le violenze, le sospensione del suo governo
quella di Che Guevara contraddizioni sarebbero venuti all’Università – continua Piersan-
dopo. Ancora c’era la disponibili- ti –. Quando ci fu la disoccupazio-
tà ad ascoltare: ci si riuniva nelle ne, arrivò anche il sindaco Ma-
«distaccato dai modelli del tem- aule, si leggeva, si studiava, anche scioli ad aiutare gli occupanti. I fa-
po». se già si profilavano i fanatismi, il scisti spaccarono la porta, apriro-
marxismo totalizzante e altre ten- no e irruppero, vennero ad aiutar-
denze di questo genere – racconta ci operai, contadini, altra gente e
«NEL 1968 avevo 27 anni, ero un Piersanti –. Sul ‘68 io ho scritto l’occupazione si concluse».
giovane professore e assistente, in- un romanzo, Cupo tempo gentile
segnavo alle Magistrali. Ricordo edito da Marcos y Marcos, e an- LO SCRITTORE era stato in
che all’inizio il ‘68, un un momen- che su Pelagos Letteratura ho dedi- qualche paese dell’Est, conosceva

Savelli: «Orgogliosamente dico: io c’ero»


«FORMIDABILI quegli anni»? Per il forsemprone- ch’io, si barricarono dentro la mi-
se Renzo Savelli orgogliosamente sì. Ricorre il cin- tica aula VI e dopo una trattativa
quantenario del Sessantotto e Savelli traccia un ricor- con le autorità universitarie alle
do di come si svolse nella nostra provincia. ore 22 del terzo giorno cessarono
l’occupazione e furono accolti da
«IL MOVIMENTO studentesco – rammenta lo sto- un nutrito gruppo di studenti che
rico e politico di Rifondazione – nel nostro Paese è attendevano all’esterno».
nato in momenti diversi, tutti collocabili fra il 1967 Il maggio?
e il ‘68. Quello della nostra provincia nacque nel gen- «Fu straordinario: le notizie che
naio del 1968 a Magistero, a Urbino, dopo le vacanze giungevano dal Vietnam, con la
natalizie, anche se le discussioni e gli incontri infor- grande offensiva del Tet (lanciata da Giap tra il 30 e
mali erano cominciati già da qualche mese». il 31 gennaio del ‘68, ndr) contro le basi americane, e
Quali i vostri riferimenti?
dalla Francia, con le grandi manifestazioni studente-
sche e poi anche operaie e la scomparsa di De Gaulle
«Herbert Marcuse, L’uomo a una dimensione, ovvio,
(La ricreazione è finita), che si era rifugiato presso il
ma nel 1967 era apparso anche il bellissimo libro di generale Massu (quello della Battaglia di Algeri), ci
don Milani Lettera ad una professoressa, che era più riempirono di orgoglio e di entusiasmo. E poi, il 26
rispondente alla nostra esigenza di far conoscere la maggio, le elezioni politiche in Italia, con l’avanzata
realtà scolastica italiana. Così decidemmo di comin- del Pci e il successo del Psiup, ai quali contribuirono
ciarne la lettura e relativo commento in assemblea molto proprio gli studenti, completarono questa fa-
per vedere se ci offriva spunti per proposte nostre». se. Io ero già comunista da prima delle lotte all’uni-
Come andò con l’occupazione? versità».
«Dopo un’assemblea molto calda a maggioranza si Bilancio?
decise di occupare l’università e così il 15 febbraio «Nel 1969 e ‘70 ripresero le lotte studentesche ed ope-
1968 ci asserragliammo dentro chiudendo tutte le raie e infine la legge 300/1970, lo Statuto dei lavorato-
vie di accesso. Con a disposizione pochi viveri, alcu- ri, poneva formalmente la parola fine a quella prodi-
ni degli occupanti uscirono calandosi nell’orto per giosa e irripetibile stagione. Posso dire con orgoglio
andare a procurare il cibo ai restanti. Nessuno riuscì che io c’ero».
a rientrare. Il secondo giorno gli universitari fascisti a. bia.
con un palo sfondarono il portone principale ed en- Foto sopra: Renzo Savelli da giovane studente uni-
trarono. Gli ultimi dieci coraggiosi, fra i quali an- versitario a Urbino, nel 1968 ALLEGRI Gli universitari negli anni Settanta alla Casa dello Studente
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