Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
a cura di
Marisa Tortorelli Ghidini
LERMA di BRETSCHNEIDER
AURUM
Funzioni e simbologie dell'oro
nelle culture del Mediterraneo antico
Progetto grafico:
LERMA di BRETSCHNEIDER
In copertina:
Lamine doro trovate a Plinna (fine IV secolo a.C.). Museo di Larissa (foto G. Tzartzas).
Aurum. Funzioni e simbologie delloro nelle culture del Mediterraneo antico / Marisa Tortorelli Ghidini
(a cura di) - Roma : Lerma di Bretschneider, 2014. - 458 p. : ill. ; 20 cm. (Studia Archaeologica 193)
CDD 739.2
Non dunque sorprendente ritrovare, iniziata vari anni fa dagli scriventi, da cui
mutatis mutandis, tale concezione del emersa sotto il profilo di particolari
raro e prezioso metallo nelle tradizioni ideologie una specifica connessione
di societ del passato, ma quello che tra area siriana e mondo egiziano, che
interessante non il semplice e preve- tenteremo di riproporre brevemente nel
dibile riscontro di tali analogie fenome- prosieguo.
nologiche, bens il tentativo di capire Per quanto riguarda la Siria preclas-
quali specifiche funzioni possono essere sica, ricordiamo che lunico corpus di miti
riscontrate in contesti sociali cos diversi giuntoci direttamente (vale a dire: senza
dal nostro nellambito delle varie culture. mediazioni di autori di lingua greca o la-
In questa sede, la nostra attenzio- tina) costituito dai racconti contenuti
ne rivolta al Vicino Oriente antico e, in nei testi letterari (tavolette in cuneiforme
particolare, allarea siro-palestinese del alfabetico) di Ras Shamra-Ugarit, la cui
Tardo Bronzo, dove tali concezioni assu- (ultima?) redazione scritta pu datarsi
mono aspetti molto particolari in chiave allincirca al XIV secolo a.C., ma che dove-
storico-culturale. Si tratta di una ricerca vano circolare in forma orale gi da molti
Aurum 53
secoli. Per quanto redatti in lingua locale, Della costruzione del palazzo di Baal
i miti ugaritici sono bene rappresentativi incaricato il dio Kothar-wa-khasis, il di-
di concezioni diffuse nellintera area siro- vino artigiano (oltre che fabbro e mago),
palestinese, la cui persistenza testimo- il quale si pone allopera istallandosi nel
niata dalle tradizioni fenicie dellet del cantiere con i propri strumenti:
Ferro.
In queste tradizioni mitologiche, in- Ecco, un (primo) giorno e un secondo
centrate soprattutto su teomachie aventi arde il fuoco nella dimora,
a protagonista vittorioso il dio Baal, di- il braciere nel palazzo;
vinit poliade di Ugarit, loro e largento un terzo e un quarto giorno
sono non di rado menzionati e rivestono arde il fuoco nella dimora,
un ruolo particolarmente rilevante, sia il braciere nel palazzo;
per il valore straordinario loro attribuito un quinto e un sesto giorno
nellambito della comunit divina, sia per arde il fuoco nella dimora,
la frequenza con cui essi costituiscono of- il braciere nel palazzo.
ferte fatte a particolari divinit. proprio Ma ecco, nel settimo giorno
al contesto divino che si rivolge qui la no- si spegne il fuoco nella dimora,
stra attenzione. il braciere nel palazzo:
Tra gli episodi mitici pi significativi, largento di mutato in placche,
a questo riguardo, da menzionare in loro stato mutato in mattoni.
primo luogo la vicenda relativa alla co- (CAT 1.4 VI 24 ss.)
struzione del palazzo del dio Baal, in cui
devono essere utilizzati materiali preziosi Erigere il palazzo di Baal significa evi-
tra cui il lapislazzuli ma, soprattutto, che dentemente sancire in modo definitivo la
deve avere nella sua struttura mattoni e superiorit del dio su tutti gli altri membri
placche doro e dargento. del pantheon. Probabile modello celeste
Dopo che il dio El padre di tutte le della sua dimora terrena, il tempio di
creature ha dato il suo consenso allin- Ugarit (ampiamente messo in luce dagli
tronizzazione di Baal, che ha trionfato sul archeologi), cio il palazzo costruito da
suo nemico Yam, la dea Anat si reca da Kothar-wa-khasis, doveva essere al cen-
Baal annunciandogli la buona notizia e tro di cerimonie in cui si commemorava
spiegando che la futura dimora del cam- ritualmente lerezione del santuario citta-
pione degli di sar splendida: dino attraverso il racconto mitico di quel-
la del suo archetipo divino. Entrambe le
Gioisci, Baal, per la notizia che ti reco: dimore quella celeste del mito e quella
si costruir per te una dimora come i tuoi fra- reale sulla terra erano accomunate dal
telli, particolare di unapertura, una sorta di
una corte come i tuoi affini. finestra che consentiva lindispensabile
Fa venire una carovana nella tua dimora, comunicazione diretta tra le due sfe-
un convoglio dentro il tuo palazzo, re, la divina e lumana. Il palazzo di Baal
Ti apportino i monti quantit dargento, doveva insomma racchiudere una serie
le colline loro pi raffinato; di complessi e profondi valori simbolici,
costruisci dunque una dimora dargento e connessi essenzialmente alla dialettica
doro, vita/morte, in cui il dio viene totalmente
una dimora di splendente lapislazzuli. coinvolto nelle vicende mitiche che lo ri-
(CAT 1.4 V 26 ss.) guardano.
Aurum 55
di valori tipicamente umano, proiettato Nel secondo passo che ci interessa, la
quasi specularmente a livello di comu- dea Anat riceve la visita inattesa di Gap-
nit divina. In altri termini, esattamente nu-wa-Ugar, un messaggero di Baal, che
come avviene nella societ umana, an- deve comunicare alla sorella una sorta
che tra gli di oro e argento significano di segreto. Temendo che, dopo Yam, altri
potere, ricchezza, prestigio, nella misu- rivali minaccino la sovranit del fratello,
ra in cui essi sono posseduti. Le cose Anat si turba e si prepara a lottare al suo
cambiano per ove si riscontri una loro fianco, ricordando drammatiche sfide del
funzione e valore simbolici particolari, passato (a noi ignote), che lhanno vista
tali da qualificare specificamente la loro abbattere nemici mostruosi:
presenza a livello divino; cio, che nel
mito non si tratta solo di un fenome- (Anat) alz la sua voce ed esclam:
no di proiezione, bens di una precisa Come? E giunto Gapnu-wa-Ugar?
scelta culturale operata per definire Quale nemico si levato contro Baal,
esistenza e natura delle divinit del po- quale rivale contro lAuriga delle nuvole?
liteismo siriano. Io ho gi abbattuto lamato di El, Yam,
I materiali disponibili consentono ho gi annientato Nahar, il dio delle grandi
forse di identificare tale specifica funzio- acque.
ne, ponendo al contempo il problema Ho gi messo la mordacchia a Tanninu, ho
delle origini storico-culturali di questa serrato la sua bocca,
concezione, sinora non facilmente iden- ho abbattuto il serpente tortuoso,
tificabile nel patrimonio ideologico delle Shaliyat dalle 7 teste,
culture vicino-orientali antiche. ho abbattuto lamato degli di, Arishu,
Due passi dei miti ugaritici ci rivelano ho distrutto il vitello divino, Atiku,
infatti che, tra gli di, il possesso dello- ho abbattuto la cagna divina, Ishat,
ro era occasione di dure contese e aspri ho annientato la figlia di El, Dhabib,
combattimenti dalla posta altissima, la mi battevo per largento, mi impossessavo
cui causa e portata non sono riconducibi- delloro.
li solo a un banale desiderio di ricchezza (CAT 1.3 III 35 ss.)
e prestigio.
Mentre lassemblea degli di riu- Dal primo dei due passi citati si dedu-
nita, giungono improvvisamente i messi ce chiaramente che due sono le condizio-
di Yam, il caotico rivale di Baal per il do- ni che possono consentire a Yam di avere
minio delluniverso, che chiedono alle la regalit universale: catturare Baal, ri-
divinit impaurite di consegnare il loro ducendolo allimpotenza (come di fatto
campione: avverr, anche se temporaneamente) e,
allo stesso tempo, appropriarsi delloro
Messaggio di Yam, vostro signore, di cui questi proprietario. Gi da questa
del vostro sire, il Giudice Nahar: allusione emerge dunque che il prezioso
Consegnate, o di, colui che proteggete, metallo gioca un ruolo diverso, pi arti-
colui che attende la moltitudine (degli uomi- colato di quello consueto; che posseder-
ni)! lo non solo e non tanto conferisce presti-
Consegnatemi Baal e i suoi accoliti, gio, ma addirittura la conditio sine qua
il figlio di Dagan, del cui oro io possa impa- non per conquistare la sovranit su tutti
dronirmi. gli altri di, la signoria sullintero cosmo.
(CAT 1.2 I 17 ss.) In altri termini, non sufficiente che Yam
Aurum 57
alcuni lavori fondamentali, in cui se ne abbondanza, mentre nei templi si ador-
evidenziano i significati talora non facili navano con oro e argento portali e pareti.
a cogliersi che possono essere riassunti Per quanto riguarda il Faraone, il suo
nelle seguenti affermazioni: strettissimo legame con loro era eviden-
ziato soprattutto dal suo titolo di Horo
Quand Hathor est appele lor (nb) des doro, venuto in uso per la prima volta
dieux () le nom exprime ce quil y a de plus allepoca della IV dinastia. In ogni caso, in
essentiel dans ltre. Lor des dieux, cest la ogni fase della storia egiziana si pu con-
mre des dieux. statare come la figura del sovrano sia sem-
pre circondata dallo splendore delloro, che
Si tratta dunque, al fondo, del ruolo gi in testi della VI dinastia viene indicato
di datrice di vita universale della grande come ornamento del re tout court. Solo
dea. il Faraone poteva distribuirlo ai suoi sudditi
Questa funzione appare ancora pi che si fossero dimostrati particolarmente
evidente se si pensa agli stretti legami meritevoli; ma va notato, al riguardo, che il
che esistono tra Hathor e le dee-vacche dono aveva un significato che oltrepassa-
della mitologia egiziana, le quali, in una va il semplice valore pecuniario: il conferi-
fase arcaica, dovevano avere anchesse mento delloro che di solito era concesso
un ruolo originario di grandi dee celesti. a grandi funzionari significava delegare
Hathor dea celeste era colei che, ogni ad essi parte dei poteri del re e, quindi, una
giorno, dava luce al sole ed era quindi partecipazione alla sua vita divina.
garante dellordine cosmico. La fonda- Durante lintero corso della storia
mentale importanza di tale suo ruolo era egiziana, allorch si parla del sovrano,
bene espresso dallepiteto di signora questione doro. Ad esempio, Thutmosis
di vita, ma anche dal mito detto della III era detto montagna doro e Ramses
Distruzione del genere umano: qui Ra II sole vivente e perfetto, in oro, elettro
fa di tutto per ricondurre in Egitto la sua degli di. NellAntico e Medio Regno, la
figlia diletta Hathor, dopo averne calma- vestizione regale, detta nascita del dio,
to il furore sanguinario, per trasformare la aveva luogo in un settore del palazzo
sua pericolosit in funzione protettrice, chiamato la casa delloro, termine che
appunto, dellordine cosmico. Del resto, designava anche il luogo dove avveniva
tale funzione confermata dalla sua la cerimonia dellapertura della bocca
identificazione proprio con Maat, lequi- delle statue, volta a conferire loro la vita.
librio ordinata che presiede al regolare Il legame tra il Faraone e il prezioso
funzionamento del cosmo. metallo viene particolarmente sottoline-
Unaltra divinit, oltre a Hathor, che ato tra la fine della XVIII e la XIX dinastia,
ha un rapporto particolare con loro, il epoca a cui risale anche lunico testo in
gi menzionato dio Ra, nella sua qualit di cui esplicitamente dichiarata la qualit
sole datore di vita, il cui colore giallo co- soprannaturale delloro. Si tratta di una
stituiva la manifestazione esteriore del suo grande iscrizione di Seti I nelle miniere
essere doro. Ma anche altri di, sia pure doro di Redesyah dove, in un passo pur-
in modo meno spiccato, sono connessi al troppo assai rovinato, si legge comunque
prezioso metallo: Horo, Osiride (garante la seguente affermazione del re:
di vita nellaldil), Ptah, creatore e orefice,
e pi tardi anche Amon e Sobek. A tutti Ho detto questo dando un ordine alle mie
costoro i metalli preziosi erano offerti in quipes di lavoratori che si incaricano del tra-
Aurum 59
Appendice bibliografica Ugarit y los dioses fenicios, in A. Gonzlez
Blanco-G. Matilla Siquier-A. Egea Vivancos
La ricerca degli scriventi cui si fa riferi- (eds.), Actas del II Congreso Internacional
mento stata pubblicata in Studi e ma- del mundo pnico. Religin, Antropologia
teriali di storia delle religioni, 50, 1984, pp. y Cultura Material, Cartagena 6-9 Abril del
221-231. 2000, Cartagena 2004, pp. 31-43. Morti e
I testi ugaritici citati in traduzione si scomparse divine sono studiate in P. Xella
basano sulledizione a cura di M. Dietrich- (a cura di), Quando un dio muore. Morti e
O. Loretz-J. Sanmartn, Cuneiform Alpha- assenze divine nelle antiche tradizioni me-
betic Texts from Ugarit, Ras Ibn Hani and diterranee, Verona 2001.
Other Places, Mnster 1995 (= CAT). La I testi rituali di Ugarit sono stati stu-
traduzione quella, leggermente rivista diati da P. Xella, I testi rituali di Ugarit,
e aggiornata, di P. Xella, Gli antenati di Dio. Roma 1981 e, pi di recente, da D. Pardee,
Divinit e miti della tradizione di Canaan, Les textes rituels, Paris 2000 (Ras Shamra
Verona 1982. Lopera citata come TOu Ougarit 12).
quella di A. Caquot-M. Sznycer-A. Herdner, Per il mondo egiziano, di cui si for-
Textes Ougaritiques I. Mythes et legendes, nisce qui solo una bibliografia selettiva,
Paris 1974. Sul problema della tradizione si vedano innanzitutto le voci Gold, Ver-
orale, si veda P. Xella, Tradition orale et leihung des Gold, Goldhaus, in W. Helck-E.
rdaction crite au Proche-Orient ancien: Otto-W. Westendorf (hrsg. von), Lexikon
le cas des textes mythologiques dUgarit, in der gyptologie, Bd. 2, Wiesbaden 1975.
C. Bonnet-Cl. Baurain-V. Krings (ds.), Phoi- Brevi ma illuminanti considerazioni sul
nikeia grammata. Lire et crire en Mditer- nostro tema sviluppa E. Hornung, Concep-
rane, Namur 1991, pp. 69-90. tion of God in Ancient Egypt, Ithaca 1982,
Informazioni generali su Ugarit e la pp. 213 ss. (tr. ingl. aggiornata di Die Eine
sua civilt si possono trovare in numero- und die Viele).
sissime pubblicazioni in varie lingue; limi- Sulla dea Hathor resta un classico S.
tandoci alla religione e a tempi recenti, cfr. Allam, Beitrge zum Hathorkult (bis zum
leccellente sintesi di I. Cornelius-H. Niehr, Ende des Mittleren Reiches), Berlin 1963,
Gtter und Kulte in Ugarit, Mainz am Rhein cui si aggiunga la voce Hathor nel gi
2004; la trattazione sintetica dello scriven- citato Lexikon der gyptologie. Studi spe-
te, P. Xella, Religione e religioni in Siria-Pale- cifici dovuti a F. Daumas: La valeur de
stina. DallAntico Bronzo allepoca romana, lor dans la pense gyptienne, in Revue
Roma 2007, pp. 34 ss., nonch la bibliogra- de lHistoire des Religions, 149, 1956, pp.
fia a p. 135. Per le ricerche archeologiche, 1-17; Loffrande de lencens et de lor dans
si consulti il sito web della missione sul sito les temples de lpoque tardive, in Revue
di Ras Shamra: www.ras-shamra.ougarit. dEgyptologie, 27, 1975, pp. 102-109.
mom.fr. Sui templi di Ugarit, cfr. O. Callot, Dati notevoli si trovano in S. Aufrre,
Les sanctuaires de lAcropole dOugarit. Les Caractres principaux et origine divine
temples de Baal et de Dagan, Paris 2011 des minraux, in Revue dEgyptologie, 34,
(Ras Shamra-Ougarit 19). 1982-1983, pp. 1-21. Il brano dalliscrizio-
La vicenda della morte e ritorno di ne di Seti I citato da C.E. Sander-Hansen,
Baal analizzata, tra laltro, da P. Xella, Historische Inschriften der 19. Dynastie, 1,
Una cuestin de vida o muerte: Baal de Bruxelles 1933, pp. 25-29.
Aurum 61