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AURUM

Funzioni e simbologie dell'oro


nelle culture del Mediterraneo antico

a cura di
Marisa Tortorelli Ghidini

LERMA di BRETSCHNEIDER
AURUM
Funzioni e simbologie dell'oro
nelle culture del Mediterraneo antico

Copyright 2014 LERMA di BRETSCHNEIDER


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LERMA di BRETSCHNEIDER

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di testi e illustrazioni senza il permesso scritto dellEditore.

In copertina:
Lamine doro trovate a Plinna (fine IV secolo a.C.). Museo di Larissa (foto G. Tzartzas).

Aurum. Funzioni e simbologie delloro nelle culture del Mediterraneo antico / Marisa Tortorelli Ghidini
(a cura di) - Roma : Lerma di Bretschneider, 2014. - 458 p. : ill. ; 20 cm. (Studia Archaeologica 193)

ISBN CARTACEO 978-88-913-0482-7


ISBN DIGITALE 978-88-913-0480-3

CDD 739.2

1. Oreficerie - Storia 2. Oro - Storia


Il possesso delloro nelle tradizioni
mitologiche del Vicino Oriente Antico
Paolo Xella - Gabriella Scandone Matthiae

James Bond: I apologize, Goldfinger. Its an inspired


deal! They get what they want, economic chaos in the West.
And the value of your gold increases many times.

I. Come avviene nelle societ umane, fino ai nostri giorni, il possesso e


lesibizione (con pi o meno buon gusto) di oro e oggetti preziosi inne-
gabilmente espressione di uno status symbol, a livello individuale come
collettivo. La stessa ricchezza e potenza di una nazione si esprime an-
cora in riserve auree, che sappiamo esistere da qualche parte: si pensi
al mitico Fort Knox e ai tentativi della Spectre di impossessarsene per
dominare il mondo, nel film Goldfinger, diretto da Guy Hamilton nel 1964,
dove larcinemico di James Bond, letteralmente ossessionato dalloro, si
chiama nientemeno che Auric Goldfinger.

Non dunque sorprendente ritrovare, iniziata vari anni fa dagli scriventi, da cui
mutatis mutandis, tale concezione del emersa sotto il profilo di particolari
raro e prezioso metallo nelle tradizioni ideologie una specifica connessione
di societ del passato, ma quello che tra area siriana e mondo egiziano, che
interessante non il semplice e preve- tenteremo di riproporre brevemente nel
dibile riscontro di tali analogie fenome- prosieguo.
nologiche, bens il tentativo di capire Per quanto riguarda la Siria preclas-
quali specifiche funzioni possono essere sica, ricordiamo che lunico corpus di miti
riscontrate in contesti sociali cos diversi giuntoci direttamente (vale a dire: senza
dal nostro nellambito delle varie culture. mediazioni di autori di lingua greca o la-
In questa sede, la nostra attenzio- tina) costituito dai racconti contenuti
ne rivolta al Vicino Oriente antico e, in nei testi letterari (tavolette in cuneiforme
particolare, allarea siro-palestinese del alfabetico) di Ras Shamra-Ugarit, la cui
Tardo Bronzo, dove tali concezioni assu- (ultima?) redazione scritta pu datarsi
mono aspetti molto particolari in chiave allincirca al XIV secolo a.C., ma che dove-
storico-culturale. Si tratta di una ricerca vano circolare in forma orale gi da molti

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secoli. Per quanto redatti in lingua locale, Della costruzione del palazzo di Baal
i miti ugaritici sono bene rappresentativi incaricato il dio Kothar-wa-khasis, il di-
di concezioni diffuse nellintera area siro- vino artigiano (oltre che fabbro e mago),
palestinese, la cui persistenza testimo- il quale si pone allopera istallandosi nel
niata dalle tradizioni fenicie dellet del cantiere con i propri strumenti:
Ferro.
In queste tradizioni mitologiche, in- Ecco, un (primo) giorno e un secondo
centrate soprattutto su teomachie aventi arde il fuoco nella dimora,
a protagonista vittorioso il dio Baal, di- il braciere nel palazzo;
vinit poliade di Ugarit, loro e largento un terzo e un quarto giorno
sono non di rado menzionati e rivestono arde il fuoco nella dimora,
un ruolo particolarmente rilevante, sia il braciere nel palazzo;
per il valore straordinario loro attribuito un quinto e un sesto giorno
nellambito della comunit divina, sia per arde il fuoco nella dimora,
la frequenza con cui essi costituiscono of- il braciere nel palazzo.
ferte fatte a particolari divinit. proprio Ma ecco, nel settimo giorno
al contesto divino che si rivolge qui la no- si spegne il fuoco nella dimora,
stra attenzione. il braciere nel palazzo:
Tra gli episodi mitici pi significativi, largento di mutato in placche,
a questo riguardo, da menzionare in loro stato mutato in mattoni.
primo luogo la vicenda relativa alla co- (CAT 1.4 VI 24 ss.)
struzione del palazzo del dio Baal, in cui
devono essere utilizzati materiali preziosi Erigere il palazzo di Baal significa evi-
tra cui il lapislazzuli ma, soprattutto, che dentemente sancire in modo definitivo la
deve avere nella sua struttura mattoni e superiorit del dio su tutti gli altri membri
placche doro e dargento. del pantheon. Probabile modello celeste
Dopo che il dio El padre di tutte le della sua dimora terrena, il tempio di
creature ha dato il suo consenso allin- Ugarit (ampiamente messo in luce dagli
tronizzazione di Baal, che ha trionfato sul archeologi), cio il palazzo costruito da
suo nemico Yam, la dea Anat si reca da Kothar-wa-khasis, doveva essere al cen-
Baal annunciandogli la buona notizia e tro di cerimonie in cui si commemorava
spiegando che la futura dimora del cam- ritualmente lerezione del santuario citta-
pione degli di sar splendida: dino attraverso il racconto mitico di quel-
la del suo archetipo divino. Entrambe le
Gioisci, Baal, per la notizia che ti reco: dimore quella celeste del mito e quella
si costruir per te una dimora come i tuoi fra- reale sulla terra erano accomunate dal
telli, particolare di unapertura, una sorta di
una corte come i tuoi affini. finestra che consentiva lindispensabile
Fa venire una carovana nella tua dimora, comunicazione diretta tra le due sfe-
un convoglio dentro il tuo palazzo, re, la divina e lumana. Il palazzo di Baal
Ti apportino i monti quantit dargento, doveva insomma racchiudere una serie
le colline loro pi raffinato; di complessi e profondi valori simbolici,
costruisci dunque una dimora dargento e connessi essenzialmente alla dialettica
doro, vita/morte, in cui il dio viene totalmente
una dimora di splendente lapislazzuli. coinvolto nelle vicende mitiche che lo ri-
(CAT 1.4 V 26 ss.) guardano.

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Per tutte queste (e ancora altre) ra- un piedistallo splendido, da ventimila sicli,
gioni, deve trattarsi di una costruzione un piedistallo dargento, sfolgorante dargen-
speciale e limpiego di metalli incorrut- to,
tibili e di pietre preziose rendono palesi, ricoperto da una colata di oro fuso;
strutturalmente e anche in forma este- un trono splendido, un divano doro fino;
riore, le caratteristiche e i valori simbo- uno splendido poggiapiedi ricoperto di sfol-
lici delledificio, che concretizza il ruolo gorante metallo;
regale di Baal, inattaccabile e imperituro, un letto splendido, avvolto da arazzi,
se conservato nel pi ermetico isolamen- con sopra effigiati arieti doro;
to. Come accennato, solo una specie di una tavola splendida, tutta istoriata di figure,
finestra aperta da Kothar, permetter al di figure demoniache, abitatrici delle profon-
divino Mot, larcinemico di Baal, di insi- dit della terra;
diare questultimo lanciandogli una sfida una coppa splendida, foggiata come (nel pa-
mortale. Sar questo il prezzo che Baal ese di) Amurru,
pagher per diventare colui che le mol- di forma simile a quelle del paese di Yaman,
titudini attendono, la divinit, cio, pi sui cui erano raffigurate miriadi di bufali sel-
vicina allumanit che in parte ne condi- vaggi.
vide il destino. (CAT 1.4 I 25 ss.)
Che gli di siriani tengano a possede-
re oggetti doro e dargento confermato Va ancora ricordato, in questa otti-
dalla frequenza con cui i fedeli offrono ca, il voto che leroe Kirta pronuncia nel
loro doni preziosi, oggetti fusi o lingotti, santuario della dea Athirat, venerata dai
recepiti come una delle offerte pi ade- Tirii e dai Sidonii: voto che mira alla riu-
guate, oltre agli indispensabili sacrifici scita della sua impresa e che, se accolto,
alimentari. In base ai testi rituali di Ugarit, implicher unofferta ricchissima doro e
destinatari di tali offerte preziose risulta- dargento:
no dei come El e Baal, dee come Baalat,
Astarte di Khurri, Anat, e ancora Pidar, Ilib Come vero che esiste Athirat dei Tirii,
e una serie di entit dai connotati astra- la dea dei Sidonii,
li come Shapash, Yarikh, i Gathiruma, le cos io prender (la principessa) Hurray nella
sette divine stelle e Rashap, nella sua mia dimora,
specifica funzione di portinaio del sole. far entrare la fanciulla nella mia corte:
Anche nei miti, del resto, doni di que- due volte il suo peso in oro (alla dea) io dar,
sto tipo appaiono ideali per ingraziarsi i tre volte in oro!
favori di qualche divinit. Lo testimonia, (CAT 1.14 IV 38 ss.)
da un lato, il lungo elenco di oggetti (fusi
sempre da Kothar) per la dea Athirat, la Per quanto i dati qui ricordati ap-
quale deve intercedere a favore di Baal paiano interessanti e peculiari, fermar-
presso El, affinch questultimo autorizzi si a constatare che oro e argento sono
la costruzione del famoso palazzo di cui caricati, anche a livello divino, di tali
s parlato: speciali valenze risulta in fondo non
troppo originale o significativo. Oltre al
Egli (Kothar) fuse argento, fece colare oro, fatto che, come si notava dianzi, il ruolo
fuse argento per migliaia di sicli: cospicuo di tali metalli pressoch uni-
oro egli fuse per decine di migliaia. versalmente attestato, nel nostro caso
Fuse un baldacchino e un giaciglio da riposo; siamo di fronte al riflesso di un sistema

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di valori tipicamente umano, proiettato Nel secondo passo che ci interessa, la
quasi specularmente a livello di comu- dea Anat riceve la visita inattesa di Gap-
nit divina. In altri termini, esattamente nu-wa-Ugar, un messaggero di Baal, che
come avviene nella societ umana, an- deve comunicare alla sorella una sorta
che tra gli di oro e argento significano di segreto. Temendo che, dopo Yam, altri
potere, ricchezza, prestigio, nella misu- rivali minaccino la sovranit del fratello,
ra in cui essi sono posseduti. Le cose Anat si turba e si prepara a lottare al suo
cambiano per ove si riscontri una loro fianco, ricordando drammatiche sfide del
funzione e valore simbolici particolari, passato (a noi ignote), che lhanno vista
tali da qualificare specificamente la loro abbattere nemici mostruosi:
presenza a livello divino; cio, che nel
mito non si tratta solo di un fenome- (Anat) alz la sua voce ed esclam:
no di proiezione, bens di una precisa Come? E giunto Gapnu-wa-Ugar?
scelta culturale operata per definire Quale nemico si levato contro Baal,
esistenza e natura delle divinit del po- quale rivale contro lAuriga delle nuvole?
liteismo siriano. Io ho gi abbattuto lamato di El, Yam,
I materiali disponibili consentono ho gi annientato Nahar, il dio delle grandi
forse di identificare tale specifica funzio- acque.
ne, ponendo al contempo il problema Ho gi messo la mordacchia a Tanninu, ho
delle origini storico-culturali di questa serrato la sua bocca,
concezione, sinora non facilmente iden- ho abbattuto il serpente tortuoso,
tificabile nel patrimonio ideologico delle Shaliyat dalle 7 teste,
culture vicino-orientali antiche. ho abbattuto lamato degli di, Arishu,
Due passi dei miti ugaritici ci rivelano ho distrutto il vitello divino, Atiku,
infatti che, tra gli di, il possesso dello- ho abbattuto la cagna divina, Ishat,
ro era occasione di dure contese e aspri ho annientato la figlia di El, Dhabib,
combattimenti dalla posta altissima, la mi battevo per largento, mi impossessavo
cui causa e portata non sono riconducibi- delloro.
li solo a un banale desiderio di ricchezza (CAT 1.3 III 35 ss.)
e prestigio.
Mentre lassemblea degli di riu- Dal primo dei due passi citati si dedu-
nita, giungono improvvisamente i messi ce chiaramente che due sono le condizio-
di Yam, il caotico rivale di Baal per il do- ni che possono consentire a Yam di avere
minio delluniverso, che chiedono alle la regalit universale: catturare Baal, ri-
divinit impaurite di consegnare il loro ducendolo allimpotenza (come di fatto
campione: avverr, anche se temporaneamente) e,
allo stesso tempo, appropriarsi delloro
Messaggio di Yam, vostro signore, di cui questi proprietario. Gi da questa
del vostro sire, il Giudice Nahar: allusione emerge dunque che il prezioso
Consegnate, o di, colui che proteggete, metallo gioca un ruolo diverso, pi arti-
colui che attende la moltitudine (degli uomi- colato di quello consueto; che posseder-
ni)! lo non solo e non tanto conferisce presti-
Consegnatemi Baal e i suoi accoliti, gio, ma addirittura la conditio sine qua
il figlio di Dagan, del cui oro io possa impa- non per conquistare la sovranit su tutti
dronirmi. gli altri di, la signoria sullintero cosmo.
(CAT 1.2 I 17 ss.) In altri termini, non sufficiente che Yam

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detronizzi il suo rivale, occorre in pi che materiale nobile, datore di prestigio e po-
lo spossessi del suo oro, che subentri a lui tenza a chi lo possiede e, di conseguenza,
come detentore di questo metallo che gradito agli di per le stesse qualit che
assicura, e al contempo legittima, il pote- lo rendono ricercato dagli uomini.
re conseguito.
Una conferma di tutto ci ci viene dal II. Una promettente traccia per una
discorso pronunciato da Anat, la quale valutazione comparativa di questo mo-
rievoca sinteticamente le sue antiche e tivo mitico, caratteristico della mitologia
vittoriose lotte combattute a fianco di siriana del Tardo Bronzo, consiste nel
Baal e per la sua causa contro alcune guardare pi da vicino allEgitto e allin-
creature mostruose dei primordi, che flusso esercitato nei millenni dalla terra
sembrano aver dominato luniverso in del Nilo sulle culture dellAsia Anteriore
una fase caotica e certamente anteriore antica.
al definitivo assetto cosmico, opera di El In Egitto, come noto, il significato
(creazione) e Baal (sistemazione e prote- delloro del tutto peculiare, al punto da
zione). Tali creature tra le quali ritrovia- trascendere i consueti concetti/implica-
mo Yam sembrano avere esercitato un zioni di ricchezza e potenza. Nella millena-
ruolo dominante anche perch detentrici ria storia egiziana, esso fin addirittura per
di argento e oro, loro sottratti da Baal e essere oggetto di speculazione teologica
Anat a seguito di grandiose contese per e filosofica, fenomeno con pochi riscontri
la signoria universale. in altre culture, antiche o moderne.
Esce dunque ulteriormente rafforza- Dal punto di vista cronologico, fin
ta la constatazione che detenere loro per dallAntico Regno il prezioso metallo
gli di non solo e unicamente simbolo di competenza di due sole e ben defini-
di generico potere, ma qualcosa di pi: te entit: gli di, in particolare alcuni di
solo chi se ne appropria e ne conserva il essi, e il faraone, nella sua qualit di dio
possesso ha requisiti per regnare su divi- vivente.
nit e uomini. Nel mondo divino, loro spettava in-
Questo aspetto delle concezioni mi- nanzitutto, e praticamente di diritto, alla
tologiche siriane non stato quasi mai dea Hathor, chiamata gi nelle iscrizioni
colto, ma ci si limitati a notare che () della V-VI dinastia tout court loro. Loro
la possession de lor semble avoir jou le si addiceva per sue speciali ragioni: in
un rle que nous saisissons mal, dans les primo luogo, in quanto divinit celeste
mythes ougaritiques (TOu). I compianti in relazione con il sole e, di conseguenza,
Andr Caquot e Maurice Sznycer sono datrice di vita e di luce (concetti che sono
gli unici, tuttavia, ad avere almeno colto spesso resi metaforicamente come oro);
linconsueto ruolo rivestito dal prezioso in secondo luogo, poich Hathor era si-
metallo nei poemi mitologici di Ugarit. gnora della gioia e delle feste, tutte oc-
In effetti, non si pu non riconoscere che casioni in cui la forza vitale si potenziava
un ruolo cos definito e specifico delloro e rinnovava; nelle festivit si portavano
(e dellargento) non trova finora adeguati ornamenti eseguito in metallo prezioso e
paralleli nelle tradizioni mitologiche delle pietre dure, queste ultime anchesse vei-
culture vicino-orientali antiche (Mesopo- coli di simbolismo relativo alla durata e al
tamia, Anatolia) in cui, a quanto ci risulta, rinnovamento.
la valutazione del metallo non si discosta Gli specifici rapporti di Hathor con
da quella pi generalmente diffusa di loro sono stati studiati dal Daumas in

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alcuni lavori fondamentali, in cui se ne abbondanza, mentre nei templi si ador-
evidenziano i significati talora non facili navano con oro e argento portali e pareti.
a cogliersi che possono essere riassunti Per quanto riguarda il Faraone, il suo
nelle seguenti affermazioni: strettissimo legame con loro era eviden-
ziato soprattutto dal suo titolo di Horo
Quand Hathor est appele lor (nb) des doro, venuto in uso per la prima volta
dieux () le nom exprime ce quil y a de plus allepoca della IV dinastia. In ogni caso, in
essentiel dans ltre. Lor des dieux, cest la ogni fase della storia egiziana si pu con-
mre des dieux. statare come la figura del sovrano sia sem-
pre circondata dallo splendore delloro, che
Si tratta dunque, al fondo, del ruolo gi in testi della VI dinastia viene indicato
di datrice di vita universale della grande come ornamento del re tout court. Solo
dea. il Faraone poteva distribuirlo ai suoi sudditi
Questa funzione appare ancora pi che si fossero dimostrati particolarmente
evidente se si pensa agli stretti legami meritevoli; ma va notato, al riguardo, che il
che esistono tra Hathor e le dee-vacche dono aveva un significato che oltrepassa-
della mitologia egiziana, le quali, in una va il semplice valore pecuniario: il conferi-
fase arcaica, dovevano avere anchesse mento delloro che di solito era concesso
un ruolo originario di grandi dee celesti. a grandi funzionari significava delegare
Hathor dea celeste era colei che, ogni ad essi parte dei poteri del re e, quindi, una
giorno, dava luce al sole ed era quindi partecipazione alla sua vita divina.
garante dellordine cosmico. La fonda- Durante lintero corso della storia
mentale importanza di tale suo ruolo era egiziana, allorch si parla del sovrano,
bene espresso dallepiteto di signora questione doro. Ad esempio, Thutmosis
di vita, ma anche dal mito detto della III era detto montagna doro e Ramses
Distruzione del genere umano: qui Ra II sole vivente e perfetto, in oro, elettro
fa di tutto per ricondurre in Egitto la sua degli di. NellAntico e Medio Regno, la
figlia diletta Hathor, dopo averne calma- vestizione regale, detta nascita del dio,
to il furore sanguinario, per trasformare la aveva luogo in un settore del palazzo
sua pericolosit in funzione protettrice, chiamato la casa delloro, termine che
appunto, dellordine cosmico. Del resto, designava anche il luogo dove avveniva
tale funzione confermata dalla sua la cerimonia dellapertura della bocca
identificazione proprio con Maat, lequi- delle statue, volta a conferire loro la vita.
librio ordinata che presiede al regolare Il legame tra il Faraone e il prezioso
funzionamento del cosmo. metallo viene particolarmente sottoline-
Unaltra divinit, oltre a Hathor, che ato tra la fine della XVIII e la XIX dinastia,
ha un rapporto particolare con loro, il epoca a cui risale anche lunico testo in
gi menzionato dio Ra, nella sua qualit di cui esplicitamente dichiarata la qualit
sole datore di vita, il cui colore giallo co- soprannaturale delloro. Si tratta di una
stituiva la manifestazione esteriore del suo grande iscrizione di Seti I nelle miniere
essere doro. Ma anche altri di, sia pure doro di Redesyah dove, in un passo pur-
in modo meno spiccato, sono connessi al troppo assai rovinato, si legge comunque
prezioso metallo: Horo, Osiride (garante la seguente affermazione del re:
di vita nellaldil), Ptah, creatore e orefice,
e pi tardi anche Amon e Sobek. A tutti Ho detto questo dando un ordine alle mie
costoro i metalli preziosi erano offerti in quipes di lavoratori che si incaricano del tra-

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sporto verso la mia dimora [ad Abido per con- ta proprio a Baal (e Anat, al suo fianco):
segnare loro] al mio santuario: Per ci che al dio, cio, al quale per eccellenza spetta
concerne loro, esso la carne degli di, non la funzione di instaurare e salvaguardare
vi riguarda. Guardatevi bene dal dire quello lassetto universale post-caotico, acquisi-
che disse Ra quando cominci a parlare: La to dopo la creazione di El che lasciava an-
mia pelle di puro elettro. Perch Amon, il cora sussistere, per, formidabili minacce
signore del mio tempio, far udire dei ruggiti al suo operato. Tale ruolo Baal, insieme a
Anat, se lo conquistato detronizzando
(?) [dalla sua bocca contro i malfattori]. I suoi
occhi [il sole e la luna] vegliano (?) sui suoiuno dopo laltro, dopo grandiosi duelli (di
beni. Essi non gradiscono che si faccia cattivocui non ci resta putroppo che leco, e non
uso dei loro beni. Guardatevi dal danneggiar- la narrazione diretta), una serie di nemi-
li, o uomini! ci mostruosi sconfitti e privati del mitico
oro, il cui possesso aveva loro garantito la
(Sander-Hansen 1933, p. 27, ll. 14-17 e p. 28, l. 1).
possibilit di governare (o quanto meno
I dati che ci fornisce la documenta- insidiare) luniverso.
zione egiziana in tutto il corso della sto- Grazie agli elementi desumibili dalle
ria, e particolarmente nelle epoche di pi concezioni egiziane, appare dunque che
intensi contatti con i centri costieri della possedere i metalli preziosi equivale, a
Siria-Palestina, costituiscono una valida Ugarit, nel linguaggio del mito, ad essere
chiave interpretativa e uno sfondo com- depositari di un serbatoio di energie vita-
parativo adeguato per comprendere pi li, potere e prestigio che conferiscono la
a fondo il senso dei riferimenti ai metalli suprema autorit a livello cosmico.
preziosi, alloro in particolare, nelle tradi- Al di l di trasparenti analogie simbo-
zioni mitologiche di quella cultura. liche (che pure hanno qualche ruolo nella
formulazione del codice di cui si serve il
III. Una volta provvisti di questi stru- linguaggio mitico), le concezioni religio-
menti comparativi, ulteriormente legit- se siriane mostrano che qualit e funzio-
timati, sul piano storico, dagli intensi ni attribuite alloro hanno un carattere del
contatti culturali tra le due aree, appare tutto peculiare, le cui origini sembrano
senzaltro superabile il livello banale appunto, almeno in parte, risalire a una
di interpretazione delloro in chiave di radicata e prestigiosa tradizione egiziana.
elemento datore di generico prestigio e Anche se le complesse interrelazioni
ricchezza. culturali che a vari livelli caratterizzaro-
In Egitto si potuto (anche se, pur- no i contatti tra la Terra del Nilo e larea
troppo, rapidamente) verificare che il siro-palestinese devono essere indagati
possesso delloro strettamente, si direb- pi a fondo in tutte le loro possibili im-
be connaturalmente connesso a divinit plicazioni, lesemplificazione qui fornita
la cui caratteristica quella di donare e ci sembra indicare un caso non banale
conservare la vita, di garantire ai livelli di trasferimento/acquisizione di una par-
pi profondi lordine cosmico. Alla luce ticolare ideologia che pone le due aree
di ci, risulta assai meglio comprensibile in questione in un contatto culturale pi
che, a Ugarit, il prezioso metallo compe- stretto e meglio identificabile che altri.

Aurum 59
Appendice bibliografica Ugarit y los dioses fenicios, in A. Gonzlez
Blanco-G. Matilla Siquier-A. Egea Vivancos
La ricerca degli scriventi cui si fa riferi- (eds.), Actas del II Congreso Internacional
mento stata pubblicata in Studi e ma- del mundo pnico. Religin, Antropologia
teriali di storia delle religioni, 50, 1984, pp. y Cultura Material, Cartagena 6-9 Abril del
221-231. 2000, Cartagena 2004, pp. 31-43. Morti e
I testi ugaritici citati in traduzione si scomparse divine sono studiate in P. Xella
basano sulledizione a cura di M. Dietrich- (a cura di), Quando un dio muore. Morti e
O. Loretz-J. Sanmartn, Cuneiform Alpha- assenze divine nelle antiche tradizioni me-
betic Texts from Ugarit, Ras Ibn Hani and diterranee, Verona 2001.
Other Places, Mnster 1995 (= CAT). La I testi rituali di Ugarit sono stati stu-
traduzione quella, leggermente rivista diati da P. Xella, I testi rituali di Ugarit,
e aggiornata, di P. Xella, Gli antenati di Dio. Roma 1981 e, pi di recente, da D. Pardee,
Divinit e miti della tradizione di Canaan, Les textes rituels, Paris 2000 (Ras Shamra
Verona 1982. Lopera citata come TOu Ougarit 12).
quella di A. Caquot-M. Sznycer-A. Herdner, Per il mondo egiziano, di cui si for-
Textes Ougaritiques I. Mythes et legendes, nisce qui solo una bibliografia selettiva,
Paris 1974. Sul problema della tradizione si vedano innanzitutto le voci Gold, Ver-
orale, si veda P. Xella, Tradition orale et leihung des Gold, Goldhaus, in W. Helck-E.
rdaction crite au Proche-Orient ancien: Otto-W. Westendorf (hrsg. von), Lexikon
le cas des textes mythologiques dUgarit, in der gyptologie, Bd. 2, Wiesbaden 1975.
C. Bonnet-Cl. Baurain-V. Krings (ds.), Phoi- Brevi ma illuminanti considerazioni sul
nikeia grammata. Lire et crire en Mditer- nostro tema sviluppa E. Hornung, Concep-
rane, Namur 1991, pp. 69-90. tion of God in Ancient Egypt, Ithaca 1982,
Informazioni generali su Ugarit e la pp. 213 ss. (tr. ingl. aggiornata di Die Eine
sua civilt si possono trovare in numero- und die Viele).
sissime pubblicazioni in varie lingue; limi- Sulla dea Hathor resta un classico S.
tandoci alla religione e a tempi recenti, cfr. Allam, Beitrge zum Hathorkult (bis zum
leccellente sintesi di I. Cornelius-H. Niehr, Ende des Mittleren Reiches), Berlin 1963,
Gtter und Kulte in Ugarit, Mainz am Rhein cui si aggiunga la voce Hathor nel gi
2004; la trattazione sintetica dello scriven- citato Lexikon der gyptologie. Studi spe-
te, P. Xella, Religione e religioni in Siria-Pale- cifici dovuti a F. Daumas: La valeur de
stina. DallAntico Bronzo allepoca romana, lor dans la pense gyptienne, in Revue
Roma 2007, pp. 34 ss., nonch la bibliogra- de lHistoire des Religions, 149, 1956, pp.
fia a p. 135. Per le ricerche archeologiche, 1-17; Loffrande de lencens et de lor dans
si consulti il sito web della missione sul sito les temples de lpoque tardive, in Revue
di Ras Shamra: www.ras-shamra.ougarit. dEgyptologie, 27, 1975, pp. 102-109.
mom.fr. Sui templi di Ugarit, cfr. O. Callot, Dati notevoli si trovano in S. Aufrre,
Les sanctuaires de lAcropole dOugarit. Les Caractres principaux et origine divine
temples de Baal et de Dagan, Paris 2011 des minraux, in Revue dEgyptologie, 34,
(Ras Shamra-Ougarit 19). 1982-1983, pp. 1-21. Il brano dalliscrizio-
La vicenda della morte e ritorno di ne di Seti I citato da C.E. Sander-Hansen,
Baal analizzata, tra laltro, da P. Xella, Historische Inschriften der 19. Dynastie, 1,
Una cuestin de vida o muerte: Baal de Bruxelles 1933, pp. 25-29.

60 P. Xella - G. Scandone Matthiae


Loro nella documentazione micenea
Adele Franceschetti

In questo contributo si intende proporre unanalisi comparata delle evi-


denze epigrafiche ed archeologiche relative alla presenza e alluso dello-
ro nella societ micenea nella fase finale dellet del Bronzo1. In primo
luogo queste due classi documentarie saranno analizzate singolarmente
per poi essere messe a confronto al fine di ricostruire in maniera quanto
pi dettagliata possibile luso di questo metallo nella vita economica del-
la popolazione micenea.

necessario per puntualizzare che le sti tombali ed costituito di oggetti di


due citate categorie di fonti sono diffor- rappresentanza inumati col cadavere e
mi quanto a datazione e distribuzione carichi di una forte connotazione sim-
geografica per cui i piani di indagine bolica indicante lo status ed il rango del
sono confrontabili ma non sovrappo- defunto2. infatti interessante notare
nibili; infatti, sul profilo cronologico, le come il vasellame da banchetto e le armi
attestazioni epigrafiche delloro sono rappresentino due dei pi potenti mezzi
necessariamente limitate allultima fase simbolici attraverso i quali si autorappre-
di vita dei Palazzi, ovvero alla fine dellet sentava ed autocelebrava llite aristo-
del Bronzo, con uno scarto di circa mezzo cratica micenea, soprattutto in periodi
secolo tra Creta (a partire dalla Room of di turbolenze interne, come appare lam-
the chariot tablets, TM II-IIIA1, 1500-1400 pante sia dai corredi delle tombe a fossa
ca.) e Pilo (TEIIIB 2, 1260-1190 ca.). Diver- di Micene, collocati in un periodo in cui
samente, le testimonianze archeologiche lidentit della nuova classe politica sul
relative alla lavorazione, alla produzione principale sito dellArgolide era in fase di
e alluso delloro coprono un arco di tem- negoziazione, sia da quelli cnossii relativi
po molto pi vasto, datandosi almeno ad un momento in cui i Micenei domi-
dalla fine del ME III-TEIA (1700-1500), nel natori avevano la necessit di affermarsi
caso dei circoli tombali di Micene, fino sul tessuto minoico di Creta, fondando
alla fine dellet del Bronzo sia a Creta che nuove necropoli (note come tombe di
sul continente. guerrieri) e stabilendo la prima contabi-
Nella quasi totalit, il materiale ar- lit in lineare B sullisola3. I corredi di armi
cheologico in oro proviene da conte- indicano, attraverso un processo metafo-

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