Sei sulla pagina 1di 27

Le Politiche per l'Ambiente-Riassunto a cura di Ulivi.

Cap.1-Le Rappresentazioni dell'Ambiente

L'Ambiente pu avere vari significati a seconda del contesto nel quale inserito.
Lo schema pi semplice prevede la scomposizione dell'Ambiente in:

-Ambiente Biotico:mondo vivente

-Ambiente Abiotico:mondo inanimato,che a sua volta si divide a seconda del suo stato fisico:
-Solido=Litosfera
-Liquido=Idrosfera
-Gassosa=Atmosfera
In Proporzione alla grandezza della Terra, la Troposfera(bassa atmosfera) e la Idrosfera sono molto
sottili.
Il mondo vivente situato nella Biosfera che comprende la superficie terrestre,i mari e la troposfera.
All'interno della biosfera troviamo l'Antroposfera ovvera la parte antropizzata cio
costruita(edifici,strutture ecc..)dall'uomo.
Nonostante questa suddivisione in componenti,l'Ambiente un sistema molto "integrato" e
dinamico,in continua evoluzione.
Non esiste pi sulla terra,lo stato di natura in quanto direttamente o indirettamente modificato
dall'uomo.
L'Ambiente un modello multi-disciplinare ovvero abbraccia varie
discipline(ecologia,biologia....)come traspare dagli studi sulla Valutazione d'Impatto Ambientale per
le opere pubbliche(Malcevschi).
Vi sono 3 variabili nel sistema Ambiente:

-Gli Elementi Costitutivi del sistema (aria,acqua,uomo....)

-Le Relazioni tra gli elementi sopradetti

-Esistenza di filtri percettivi tra gli elementi costitutivi e le loro relazioni

-L'Habitat esprime la posizione di centralit dell'uomo o specie all'interno del contesto ambientale
nel quale si trova.
-Ecosistema indica l'insieme degli organismi viventi e dei fattori abiotici presenti in un dato
ambiente e le relazioni che legano tra loro tali elementi.
-Il Territorio presenta un sistema ambientale governato da un soggetto e presuppone quindi un
centro del sistema di relazioni.
-La Natura riguarda il mondo Animale,vegetale e Minerale come viene percepito da un soggetto
culturale.
-Il Paesaggio indica come un dato ambiente comprensivo dell'attivit umana viene percepito da un
soggetto culturale.
-Infine con il concetto di Ambiente Vissuto si considerano le varie modalit con cui un'individuo
percepisce l'ambiente esterno.
I Problemi Ambientali in gran parte derivano dal fatto che gli uomini percepiscono l'Ambiente
come un'Habitat loro esclusivo senza considerare le relazioni tra i vari elementi che lo
compongono(es.disboscamento indiscriminato).
E' molto interessante il concetto di Quadro Ambientale nel quale un'elemento ambientale trascende
dal suo essere e assume un significato maggiore per la societ(un fiume non solo acqua che scorre
ma serve per irrigare o causa di inondazioni).
L'uomo non abita l'Ambiente ma il Territorio caratterizzato da comunit,culture e relazioni,anche di
potere,nel territorio entrano in gioco elementi economici,naturali,sociali,naturali e culturali.
Nel territorio,la salvaguardia ambientale e quella della societ sono elementi imprescindibili tra
loro.
Esistono 3 concezioni di territorio:
-Territorio delle Competenze su cui si esercita il potere e l'esercizio politico-amministrativo
-Territorio come Patrimonio frutto dell'evoluzione storica che concorre a definire l'identit locale
-Territorio come Progetto nel quale si enfatizza la tendenza al cambiamento che richiede la
ridefinizione di obiettivi condivisi, visto quindi come un qualcosa da sviluppare nel tempo.

E' importante sostenere il tema di una sostenibilit ambientale da parte della societ contemporanea.
L'umanit persegue sempre il tentativo di affrancarsi dai condizionamenti naturali e bench riesca
entro certi limiti a controllare gli effetti dell'inquinamento su scala locale,non pu fare lo stesso su
scala globale.

Gli equilibri naturali sono sia spaziali(locali-globali)che temporali(breve-lungo periodo).

Le scale temporali si applicano per definire le alterazioni ambientali reversibili e non ,che sono
strettamente collegate alle risorse rinnovabili e non.
Gran parte dei problemi ambientali sono causati dalla differenza tra i tempi dell'ambiente e della
societ,perch si pensa sempre all'immediato futuro senza pensare alle conseguenze a lungo andare.

Le scale spaziali invece si applicano per definire l'area del territorio soggetta alle analisi
ambientali,nella costruzione delle politiche ambientali e per valutarne gli effetti.
Esistono vari tipi di scala:
-Scala Cartografica.
-Scala Osservazionale:riferita all'estensione spaziale di un'area osservata.
-Scala Operazionale:riferita all'estensione spaziale nel quale un dato processo ambientale opera.
-Scala di misura
-Scala Prodotta:che pu essere intesa come taglia(scala di dimensione),come livello(gerarchia)e
come relazione.
E' importante adottare approcci multiscalari e transcalari.

I problemi e le Politiche Ambientali sono sintetizzate in 3 ambiti che sono rappresentati come i lati
di un cubo con vari livelli.

-Modi geografici di guardare il mondo(integrazione locale,interdipendenze tra


luoghi,interdipendenze tra scale)
L'integrazione locale delle politiche ambientali:non sempre facile perch pu essere fraintesa in
un'ambiente circoscritto,perch pu interferire con altri fatti rilevanti nel locale(ad esempio limitare
il traffico veicolare causa indubbi disagi)
L'Interdipendenza tra luoghi:mette in risalto come problemi e politiche ambientali mettano in
relazioni luoghi anche molto distanti e diverse,ad esempio il riscaldamento globale frutto di azioni
a livello locale.
L'Interdipendenza tra scale:questa terza modalit mette in risalto le relazioni tra le diverse scale
operazionali e prodotte,dal locale al globale.Ad esempio un grave incidente(es.Chernoyl)pu far
mutare relazioni,opinioni,politiche ec.....a diversi livelli di scala.
-Gli ambiti di Sintesi Spaziale(Dinamiche ambientali,Dinamiche Societ-Ambiente,Dinamiche
Uomo-Societ)
-I modi della rappresentazione spaziale(matematica,verbale,visuale,digitale,cognitiva).
Cap.2-La Questione Ambientale

Termodinamica=studia le trasformazioni dell'energia


-Prima legge della termodinamica:nulla si distrugge tutto si trasforma
-Dissipazione di calore durante il lavoro (es.elettrodomestico)
Ogni evoluzione che avviene in natura irreversibile

Entropia:misura il grado di dispersione dell'energia,la massima entropia(disordine) si verifica


quando l'energia non pu pi generare lavoro e il sistema in massimo equilibrio.
Gli esseri viventi,gli ecosistemi e le citt sono strutture dissipative che combinano l'entropia
negativa prodotta all'interno del sistema con quella positiva scaricata nell'ambiente circostante.
(sistema aperto).

L'Ecosistema
Indica l'insieme costituito da esseri viventi e elementi abiotici in un dato ambiente e le loro
relazioni.
E' l'unit funzionale di base in ecologia ed composto da unit viventi(biotiche)e non
viventi(abiotiche),da flussi di energia e le interazioni tra questi.
Negli ecosistemi sono presenti dei legami retroattivi che possono essere:
-Negativi:quando il risultato del sistema smorza l'evento che lo ha causato(es.preda-predatore)
-Positivi:quando il risultato del sistema amplifica l'evento che lo ha causato(es.riscaldamento
globale)
L'energia luminosa alla base della vita degli esseri viventi(fotosintesi)e di conguenza alla basse
dell'intera catena alimentare.
Vi sono aspetti che determinano la qualit di un'ecosistema.
-La Biodiversit ovvero l'insieme dei patrimoni genetici delle varie specie viventi presenti
nell'ecosistema,essa svolge un ruolo vitale all'interno degli ecosistemi ma solo recentemente si
posta attenzione alla sua salvaguardia.
-La Stabilit indica la sua capacit di resistere ad eventuali elementi di disturbo senza variare la sua
situazione di equilibrio.
-La Resistenza,indica la capacit di un sistema di assorbire una pressione esterna senza mutare le
sue caratteristiche,si divide in resistenza passiva e attiva(omeostasi).
Si parla invece di Resilienza quando un'ecosistema dopo un mutamento capace di ritornare alla
sua situazione originaria di equilibrio.
-La Malleabilit indica il limite entro il quale un'ecosistema pu tornare al suo stato originario dopo
aver subito una pressione.
-La Sensibilit esprime le dimensioni di una risposta dell'ecosistema a stimoli esterni,vi sono vari
livelli di sensibilit a seconda degli elementi componenti il sistema(ad es.territorio con aree
sensibili).
-La Fragilit indica in che misura un'ecosistema pu subire modifiche irreversibili,se tali modifiche
sono rapide si parla di Collasso.
-La Capacit di Carico rappresenta il numero di organismi o individui che pu essere sopportato
indefinitamente da un'ecosistema.
La classificazione degli ecosistemi si basa su vari indicatori,generalmente si usano i Biomi ovvero
le principali zone ambientali del pianeta caratterizzate da una particolare copertura vegetale,per
definire un Bioma si usano due aspetti:
-L'Aspetto della vegetazione
-Gli elementi climatici
Recentemente si usa il concetto di Ecoregione ovvero una vasta area con vari ecosistemi ma
caratterizzati da una base comune.
Gli ecosistemi e le specie al loro interno sono "fornitori" di servizi che sono:
-Servizi di Supporto:indicano quelle funzioni che sono alla base di tutti gli altri servizi
ecosistemici,l'impatto sugli esseri umani indiretto o avviene in tempi lunghi,mentre sulle altre
specie gli effetti sono diretti e immediati.
Tra essi troviamo ad esempio:produzione dell'ossigeno,formazione e mantenimento dei
suoli,controllo dell'erosione..........
-Servizi di Produzione:riguardano i beni ottenuti dagli ecosistemi come la produzione di
cibo,combustibili........
-Servizi di Regolazione:sono quei beni e servizi che derivano dalle attivit di regolazione degli
ecosistemi tipo il controllo della qualit dell'aria,impollinazione,decomposizione dei rifiuti organici.
-Servizi Culturali:sono vantaggi e benefit non materiali di tipo culturale,spirituale,ricreativo ed
estetico come ad esempio diversit culturale e valori religiosi.

Nonostante qualche critica questo sistema di suddivisione dei servizi molto utile per capire le
relazioni tra natura e societ umane.

Tutti gli ecosistemi sono legati,tra loro su scala planetaria,da una fitta rete di interazioni e
retroazioni proprio come un'essere vivente(Lovelock),tale teoria sar alla base della Geofisiologia e
dei cicli Biogeochimici ovvero la circolazione degli elementi chimici tra esseri viventi e non.

Il concetto di Risorsa naturale mutato nel tempo in base alla capacit di utilizzo di una data
risorsa.
Per risorsa naturale si intende tutto ci che esiste in natura e che pu essere utilizzato dagli esseri
umani per ottenere un vantaggio e un profitto;esse si distinguono in base alla loro capacit di
rigenerarsi e quindi troviamo:
Risorse Non Rinnovabili:ovvero quelle risorse destinate a finire con il loro sfruttamento tipo
minerali,combustibili fossili...,
Esse si dividono in:
Risorse Riciclabili:sono risorse che dopo l'impiego iniziale possono essere riutilizzate
ritardando quindi l'esaurimento della risorsa.
Risorse Non Riciclabili:sono risorse che vengono bruciate durante il loro utilizzo e sono
riutilizzabili,come i combustibili fossili.
Risorse Rinnovabili:sono quelle risorse che possono essere ricostruite,su scale temporali
adatte alle societ umane,grazie all'azione degli ecosistemi,tra di esse troviamo il legname,i
prodotti agricoli........
E' importante ricordare 2 vincoli molto importanti:
La finitezza delle risorse non rinnovabili:le risorse prima o poi finiscono
La finitezza dei tassi di erogazione delle risorse:ovvero le risorse e la loro eventuale,se
rinnovabili,ricostruzione seguono dei ritmi di tempo che gli esseri umani non possono
controllare.
Prendendo spunto dall'economia si parla di Capitale e di Interesse Naturale.
Oggi la distinzione tra ci che naturale e ci che artificiale non pi cos immediata,vi una
commistione tra questi 2 elementi,si parla di Metabolismo Sociale.
Questa definizione prende origine dal metabolismo vista come l'insieme degli scambi di energia e
materia tra l'organismo e l'ambiente.
La societ dipendente dalla natura per l'approvigionamento di materie prime ed energia
Questa teoria viene rappresentata graficamente da due sfere,una sfera di "causazione naturale" e una
sfera di "causazione culturale",che si sovrappongono parzialmente in corrispondenza delle "strutture
biofisiche della societ" che includono la popolazione,gli edifici,i beni economici e cos via....e con
il termine metabolismo si intendono appunto gli scambi intercorrenti tra queste due sfere.
Questo concetto importante per individuare le diverse Modalit di Sostentamento pi comuni
nella Storia che sono:
Cacciatori-Raccoglitori
Societ Agraria
Societ Industriale
Quella dei cacciatori-raccoglitori la prima modalit di sostentamento conosciuta, un tipo di
territorializzazione a bassa tecnologia,il loro metabolismo viene definito:"sistema a energia solare
incontrollata" poich i cacciatori sfruttavano le risorse della fotosintesi senza alcuna volont di
riprodurre tali risorse.
Le attivit di estrazione delle risorse erano legate a procacciare il cibo(semi e grossi animali)e alla
costruzione di ripari.
Il ritorno energetico era molto basso,per malgrado l'apperente assenza di impatto sulla
natura,molte specie animali si sono estinte(mammut) e molte ecosistemi su scala locale sono andati
distrutti(incendi).

Le societ Agricole tradizionali nascono con l'insediamento stabile in un dato territorio dato anche
l'aumento demografico ed anche una diminuzione di resa della caccia.
Le prime forme di agricoltura erano di tipo periodico,a breve termine(2-3 anni)seguito da fasi in cui
l'appezzamento era incolto,molto spesso si ricorreva agli incendi per preparare il terreno alla nuova
semina.
Le principali coltivazioni erano cereali,radici e legumi,i primi ritorni energetici di questa modalit
di sostentamento erano molto bassi perch a differenza della caccia e raccolta,l'agricoltura estensiva
prevedeva molta pi energia umana a fronte di rese povere,con il miglioramento delle tecniche
agricole(lavoro animale,irrigazione,rotazione dei campi)i rendimenti aumentarono
progressivamente.
Il metabolismo detto "Sistema a energia solare controllata"in quanto la biomassa estratta da
un'ecosistema colonizzato.
Il sitema agricolo tradizionale aveva un'alto livello di rinnovabilit grazie al saggio uso della
fotosintesi.
Nelle varie aree climatiche inoltre si sono sempre coltivati i vegetali meglio atti alla sopravvivenza
nell'area in questione.
Questo sistema pur garantendo la rinnovabilit agricola,consentiva anche una certa colonizzazione
sistematica che aveva impatti a livello locale e regionale.

Il sistema Agricolo Industriale nasce con l'avvento della rivoluzione industriale,la fonte principale
di energia diventano i combustibili fossili in particolare il carbone,l'industria diventa il settore
prevalente e si assiste ad una progressiva meccanizzazione del settore agricolo insieme ad una
specializzazione delle colture.
Anche l'agricoltura diventa un'industria con l'affermazione dell'impresa agroindustriale,gli
agrosistemi sono fortemente instabili richiedono continui contributi energetici e
materiali,richiedono due flussi:naturale e ausiliario.
Vi sono notevoli differenze tra l'agricoltura industriale e quella tradizionale,le pi lampanti sono la
presenza delle macchine e l'energia meccanica oltre alla selezione artificiale delle colture ecc........
Purtroppo quest'agricoltura intensiva fortemente instabile nei confronti del territorio da vari punti
di vista:fisico,chimico e biotico.
Infine la differenza tra input e output ovvero la resa agricola minore.
Come gi detto l'agricoltura industriale ha un forte impatto negativo sulla stabilit
dell'ecosistema,recentemente nei paesi industrializzati vi una sensibilizzazione in materia di
politiche agricole(vedi OGM,nitrati.....),sensibilizzazione che ancora manca nei Paesi in via di
sviluppo(rivoluzione verde,agricoltura forzata).
Il Sistema industriale

Il sistema industriale a differenza di quello agricolo non dipendente dal territorio dal punto di vista
energetico grazie ai combustibili fossili e al nucleare.
I consumi finali di energia sono molti pi elevati del sistema agricolo,e la composizione energetica
composta per 2/3 da combustibili fossili e una risibile parte da biomassa.
L'industria considerata la pi evidente intrusione nell'ambito naturale,al tempo stesso alla base e
motore del degrado ambientale, molto conflittuale il rapporto tra industria e ambiente ma
recentemente tale rapporto mutato verso 3 atteggiamenti ecologici:
Ecologia Passiva:rispetto dell'ambiente
Ecologia Attiva:l'ecologia viene vista come un punto di forza dal mercato industriale
Ecologia Integrata:l'ambiente fa parte delle variabili di mercato
Tali atteggiamenti sono concettuali e possono non corrispondere al quadro reale.
L'Ecologia industriale concepisce il sistema industria come un sistema aperto inserito negli
ecosistemi locali e nella biosfera locale,una dei maggiori cambiamenti riguarda il passaggio da
un'economia "lineare"(materia prime-prodotto-rifiuto)ad una "circolare"(riutilizzo intelligente delle
risorse,riduzione dell'impatto ambientale.....).
I principi dell'ecologia industriale sono alla base dei nuovi criteri della strategia
industriale(progettazione,produzione.....).
E' possibile individuare 3 livelli di intervento volti a migliorare la salvaguardia dell'ambiente:
Interventi sul Processo Produttivo(migliori sistemi di produzione,ottimizzazione delle
risorse....)
Cambiamenti nel prodotto(nuovi materiali,maggiore durata nel tempo....)
Ridisegno radicale dell'insieme produzione-consumo
L'applicazione di questi processi ha portato indubbi risultati positivi ma putroppo non sembra essere
una soluzione definitiva viste le risorse non rinnovabili destinate a finire e i tempi di disponibilit di
quelle non rinnovabili,limiti sono presenti anche per la pratica del riciclaggio.
Purtroppo gli elevati consumi della moderna industria hanno un'impatto negativo sull'ambiente,basti
pensare alle enormi quantit di acqua sprecata nei processi industriali(140 litri per fare una tazza di
caff!!).
Un punto molto critico che questi consumi non sono percepiti nella maggior parte dei casi dai
consumatori
Due punti sono molto critici al giorno d'oggi:
Aumento degli Impatti indiretti:la complessit dei processi produttivi moderni ha portato ad
un'aumento delle lavorazioni intermedie ovvero esterne all'azienda produttice.
Aumento degli Impatti non locali:le nuove tecnologie e la globalizzazione consentono di
importare risorse ecologiche da altre regioni e altri tempi(vecchi combustibili)e di esportare
gli impatti ambientali in altri luoghi e in altri tempi(lasciati in eredit alle future
generazioni).

L'Equazione IPAT

I=P*A*T

dove I=impatti ambientali P=popolazione A=consumi pro capite T= impatto del progresso
tecnologico

E' noto il fatto che vi sia una corsa planetaria sfrenata al consumo delle risorse rinnovabili tale che
vi una certa impossibilit di sostenere tale pratica.
A partire dagli anni 70' nei paesi sviluppati vi una lenta separazione tra PIL e risorse
materiali,questa tendenza prende il nome di Dematerializzazione che provacata da un
disaccoppiamento che pu essere:
Relativo:i consumi di materia/energia aumentano a un ritmo minore rispetto al PIL
Assoluto:il PIL aumenta e i consumi di materia/energia diminuiscono

Il Sistema Urbano

Il metabolismo del sistema urbano occupa la percentuale maggiore rispetto a quello agricolo e
industriale al giorno d'oggi.
E' un metabolismo molto intenso che richiede un grande flusso di energia(combust.fossili)
Una grande richiesta di materia in entrata sia per sostenere gli abitanti che per il processo
industriale
Elevata produzione di rifiuti
I tre punti sopra rappresentano in modo molto sintetico l'odierna societ consumistica Globale(!!)
Vi un grande squilibrio energetico e di materia.
Basti pensare alle odierne megalopoli tipo Hong Kong e ai conseguenti bisogni e desideri dei suoi
abitanti per capire gli enormi consumi e sprechi della societ moderna.
Cap.3-I Fenomeni di Degradazione Ambientale

Il metabolismo socio-economico della societ moderna causa di una serie di fenomeni di


degradazione ambientale come ad esempio la deforestazione,l'erosione del suolo e l'inquinamento.
Un'impatto ambientale negativo diventale tale solo se in relazione alle
caratteristiche(stabilit,resilienza e fragilit)degli ecosistemi coinvolti.
Sono importanti sia lo spazio dove si manifesta il fenomeno,sia il lasso di tempo in cui si manifesta.
Con il termine Inquinamento si intende l'immissione nel suolo,nell'aria o nel suolo di
sostanze,rumori,vibrazioni,calore.

-L'Inquinamento Atmosferico:si intende lo stato dell'aria conseguente all'immissione di sostanze di


varia natura,tali da alterare la salubrit dell'aria e essere potenzialmente dannosa per la salute.
Si divide in:
Inquinamento Primario:quando viene liberato nell'aria come tale(es.smog)
Inquinamento Secondario:si formano nell'aria attraverso reazioni fisico-chimiche(es.ozono)
A loro volta si distinguono in:
Inquinamento Naturale:causato da fenoeni naturali(es.ceneri vulcaniche).
Inquinamento Antropico:generato dall'uomo e pi pericoloso.
E' importante "territorializzare" 1uesti fenomeni che sono sentiti sia su scala globale,ma ancor di
pi su scala Locale.
Alcuni di questi fenomeni sono:piogge acide,effetto serra.........

-L'Inquinamento Idrico
L'inquinamento dell'acqua non misurato in condizioni di normalit ma in relazione al tipo di uso a
cui destinata(uso civile,industriale,ricreativo....).
Le cause dell'inquinamento idrico sono:
Scarichi Urbani(acque di scarico di case.....)
Scarichi Industriali(residui di lavorazione.....)
Attivit agricole(fertilizzanti,residui organici.....)
Tali cause possono avere anche gravi conseguenze per la salute umana.

-L'inquinamento del Suolo


La contaminazione del suolo pu causare profonde alterazioni dei suoi equilibri naturali,tra le cause
pi conosciute:metalli pesanti,idrocarburi,scoli industriali......
I principali effetti dell'inquinamento del suolo sono:
Alterazione dell'ecosistema suolo:andando a modificare gli equilibri naturali del suolo vi
sono gravi conseguenze tipo la perdita di biodiversita,diminuzione di fertilit......
Passaggio dell'inquinamento:l'inquinamento dal suolo pu raggiungere le falde aquifere e
provocare inquinamento idrico.
Contaminazione globale:gli inquinanti contaminano i vegetali che possono anche entrare
nella catena alimentare umana.

-L'Inquinamento di Natura Fisica

E' causato dall'interazione tra l'uomo e alcuni elementi fisici che posso risultare dannosi,essi sono:
Inquinamento Acustico
Radiazioni Ionizzanti
Inquinamento Elettromagnetico
Inquinamento Luminoso

-La Deforestazione
Con il termine deforestazione si intende la conversione di foreste ad altri utilizzi del terreno o della
sua copertura vegetale(alberi).
Esistono due tipi di foreste:
Primarie:sono foreste che non sono state alterate dall'attivit umana e sono molto importanti
per l'habitat naturale e per nutrimento del suolo.
Secondarie:sono foreste ricresciute in seguito alla rimozione degli alberi da parte
dell'uomo,o per disastri naturali,alcune di esse sono state convertite in Coltivazioni Arboree(per
sfruttamento intensivo).
Le foreste svolgono una ruolo importantissimo per il nostro pianeta,forniscono ossigeno,materie
prime,prevengono erosione e desertificazione del suolo.

Le cause della deforestazione possono essere:


Dirette:espansione agricola,estrazione di legname...
Indirette:bassa consapevolezze dell'importanza delle foreste,attivit economiche,cause
politiche o commerciali.
L'espansione Agricola:sempre pi coltivatori convertono le foreste in aree agricole per fini
di sussistenza o commerciali,sfruttando intensamente il suolo con una conseguente perdita di
fertilit.
Estrazione del Legname:estrazione intensiva e indiscriminata del legname dalle foreste
senza preservare una minima parte necessaria al rimboschimento.
Realizzazione di Infrastrutture:opere quali dighe,strade che provocano il disboscamento
anche di ampie aree boschive.
Incendi
In tempi moderni il fenomeno della deforestazione ha assunto dimensioni preoccupanti, importante
atture norme a salvaguardia delle foreste.
Bisogna rendersi consapevoli dell'importanza delle foreste e adottare criteri sostenibili di gestione
delle stesse,nonostante ci la situazione ancora negativa.

-La Degradazione del suolo

Il suolo rappresenta l'interfaccia di aria,aqua e terra;ospita gran parte della biosfera e dati i suoi
tempi estremamente lunghi di formazione si pu considerare come una risorsa non rinnovabile.
Il suolo viene percepito come supporto alle attivit umane(agricoltura,insediamento..)ma anche
una risorsa naturale importantissima per l'equilibrio del pianeta.
Al giorno d'oggi soggetto ad una serie di fenomeni,che ne possono pregiudicare questo ruolo
fondamentale,quali erosione,desertificazione e altri ancora.
Queste fondamentali funzioni sono messe in pericolo da gravi degradazioni del suolo,purtroppo
percepite dall'uomo solo quando diventano irreversibili.Tra di esse troviamo:
La compattazione:altera le propriet idrologiche e la porosit del suolo
La diminuzione di sostanze organiche:lo sfuttamento intensivo e l'erosione impoveriscono il
suolo delle sue sostanza organiche nutritive.
Perdita di biodiversit
Salinizzazione
Impermeabilizzazione
Erosione Idrica
Contaminazione di natura umana

Questi fenomeni sopra citati favoriscono molto il processo di desertificazione(da non confondere
con la desertizzazione:espansione del deserto)ovvero un complesso di processi socio-economici che
in aree fragili degradano le risorse naturali e la qualit del suolo,riducendo lo strato superficiale e la
sua capacit produttiva,le cause possono essere:
Antropiche(incendi,sfruttamento idrico,zootecnica.....)
Naturali(variazioni climatiche....)

-La Perdit di Biodiversit

Con il termine biodiversit si intede la variet di vita sulla Terra, ci che ha reso abitabile il nostro
pianeta.
Esistono 3 tipi di biodiversit:
Genetica:relativa alle differenze genetiche degli individui all'interno di una specie
Specifica:relativa alle differenze tra specie in un determinato ambiente
Ecosistemica:relativa alla complessit di un'ecosistema e alle relazioni all'interno di esso.
La perdita di biodiversit pu portare a un degrado tale da intaccare le funzioni indispensabili alla
vita sul pianeta,e ci sta avvendo molto rapidamente.
La biodiversit minacciata da:
Perdita,frammentazione o trasformazione degli Habitat
Sovrasfruttamento delle specie(pesca,caccia)
Inquinamento
Diffusione di specie o geni invasivi(la volpe in Australia...)
Cambiamenti Climatici
E importantissimo sviluppare direttive a livello politico per contenere la perdita di biodiverist e ci
sar a lungo andare sempre molto pi difficile per via dell'incremento demografico.

-La Riduzione dell'Ozono Stratosferico

L'ozono uno strato di gas situato a 15km sopra la superficie terrestre,riveste un ruolo
fondamentale nella protezione degli esseri viventi dall'azione nociva dei raggi UV.
Questo strato pi spesso nelle fasce temperate e pi sottile all'equatore.
La diminuzione dello strato di ozono si scoperta nell'85' con il famoso "Buco dell'Ozono"
sull'Antartide.
Il maggiore riscaldamento del pianeta dovuto ai raggi UV una concausa del riscaldamento
globale.
Le cause sono sia:
Naturali:dovute all'azione del sole
Umane:emissioni di gas inquinanti(alocarburi)
Per frenare questo fenomeno si ricorso alla Convenzione di Vienna dell'85 e al Protocollo di
Montreal dell'87.
E' importante adottare misure produttive ecologiche volte a ridurre in modo drastico le emissioni
che riducono lo strato di ozono.

-Il Cambiamento Climatico

Il Cambiamento Climatico si intende come un qualsiasi cambiamento del clima nel tempo,dovuto a
fattori naturali o come risultaro di attivit umane.
Il clima dinamico e in continuo mutamento.
Sono state rilevate diverse considerazioni sull'argomento in seguito ai Rapporti dell'IPCC
Il riscaldamento climatico inequivocabile
Tale riscaldamento dovuto in gran parte all'aumento di gas serra di origine antropica.
I principali effetti ambientali riscontrabili sono:
Aumento delle temperature globali di aria e oceani
Scoglimento diffuso di nave e ghiaccio
Innalzamento globali dei mari e oceani
Siccit pi lughe e intense
Aumento di periodi secchi
Venti occidentali pi intensi alle medie latitudini
Maggiore frequenza di forti precipitazioni(bombe d'acqua)
Sbalzi di temperatura molto elevati
Aumento del numero dei cicloni tropicali
Alluvioni pi frequenti
Perdita di Biodiversit
Danni a settori economici
Purtroppo questi aspetti sono destinati a peggiorare nel tempo,e anche se presenti a livello locale
hanno influenza anche su scala globale.
Per contrastare il cambiamento climatico sono state indette nel tempo numerose conferenze,la pi
famosa delle quali il Protocollo di Kyoto del 1997 che fissa limiti alle emissioni inquinanti per i
paesi firmatari.
Vi sono due politiche per contrastare il cambiamento climatico globale:
Mitigazione:agiscono sulle cause dei cambiamenti climatici,sono volte sopratutto alla
riduzione dei gas serra
Adattamento:agiscono sugli effetti dei cambiamenti climatici,ad esempio utilizzando in
modo intelligente le risorse.

-Le alterazioni dei cicli Biogeochimici

Il pianeta un sistema chiuso nel senso che tutti gli elementi necessari al suo sostentamento non
provengono dall'esterno,quindi vi un costante riutilizzo degli elementi naturali.
Questa circolazione dei nutrienti tra sostanze viventi e non detto Ciclo Biogeochimico,essi si
alterano interferendo con le attivit umane.
Tra i cicli pi importanti ricordiamo:
Il Ciclo dell'Acqua:l'acqua il principale veicolo di trasporto delle sostanze nutritive e tra le
varie modalit ricordiamo:
-Evaporazione
-Condensazione
-Precipitazioni
-Traspirazioni........
Il Ciclo del carbonio:liberato dall'uomo nell'atmosfera con l'utilizzo dei combustibili fossili
e della deforestazione.
Ciclo dell'Azoto:stesse modalit del Carbonio
Ciclo del Fosforo:immesso in atmosfera con la produzione di fertilizzanti

Questi cicli forniscono due importanti principi:


L'utilizzo dell'energia solare come fonte di energia rinnovabile
Il ricircolo dei materiali essenziale per il metabolismo degli organismi viventi
-Il Problema Demografico

Secondo molti studiosi il principale problema ambientale quello Demografico,ovvero l'aumento


esponenziale della popolazione sulla Terra che porta ad uno sfruttamento troppo estensivo e intenso
delle risorse naturali.
Sono state formulate diverse teorie come ad esempio quella di Malthus,secondo cui la popolazione
avrebbe superato le risorse disponibili e quindi solo carestie e guerra avrebbero potuto risolvere il
problema demografico.
Alcuni afferma sostengono che il degrado ambientale non dipenda dalla dimensione della
popolazione quanto dall'iniqua distribuzione della ricchezza nel mondo.
La sovrapopolazione va vista come conseguenza delle difficolt di raggiunge una forma di sviluppo
sostenibile.

Cap.4-Rappresentare l'Ambiente

E' necessario conoscere l'ambiente se lo si vuole salvaguardare,lo si puo conoscere in 2 modi:


Raccogliendo informazioni quantitative che vengono inserite in "appositi rapporti
sull'ambiente"
Studiando e applicando metodologie e modelli di integrazione della componente ambientale
nei conti economici nazionali.
Il desiderio di conoscere l'ambiente ha portato al cosidetto "reporting ambientale",un'insieme non
omogeneo di rapporti,programmi,politiche,contabilit aziendale.......
Sono realizzati da enti preposti a ci,degli indicatori,che sono molteplici,con lo scopo di
rappresentare l'attuale situazione ambientale,a varie scale(PSR,KEI,SEI......)che sono poi usati come
dati per la compilazione dei Rapporti sull'Ambiente pubblicati dai vari enti(es.ISTAT,ARPA).

-Gli Indicatori Ambientali


Sono una parte fondamentale dell'attivit di reporting e servono a rappresentare con criteri
quantitativi e qualitativi,il percorso verso uno sviluppo sostenibile.
A differenza del Dato che osservabile,l'Indicatore osservato(es.lancette dell'orologio)quindi deve
essere di semplice interpretazione.
Un'indicatore consta di 3 propriet principali:
La Rilevanza:riguarda la struttura dell'indicatore
La consistenza Analitica:riguarda i criteri di analisi
La Misurabilit:riguarda i dati che contiene
Tra gli scopi degli indicatori troviamo:
Prevenzione di danni ambientali
Monitoraggio ambientale
Valutazione delle politiche
Informazione al pubblico......
In sintesi gli indicatori svolgono 3 funzioni:
Funzione diagnostico-analitica:sono strumenti essenziali nella ricerca scientifica
Funzione di Pianificazione:sono di ausilio per valutare le strategie da adottare
Funzione di Comunicazione:rendono partecipe l'opinione pubblica rispetto a certe tematiche
ambientali.
-Modello PSR
sigla che sta per Pressione-Stato-Risposta e si basa su 3 domande:
Stato:cosa succede all'ambiente?
Pressione:Perch succede un problema ambientale?
Risposta:Come pu essere risolto?
Vi sono in questo modello 3 tipi di indicatori:
Pressione:descrivono l'azione esercitata dalle attivit umane sull'ambiente
Stato:descrivono le trasformazioni subite dall'ambiente a seguito di una Pressione
Risposta:descrivono gli sforzi con cui la societ nel complesso reagisce ai problemi
ambientali
successivamente tale modello stato integrato con altre due componenti:
Determinanti:Attivit e comportamenti umani derivati da bisogni individuali e non che
hanno impatto sull'ambiente.
Impatti:Cambiamenti ambientali significativi che si manifestano come alterazioni degli
ecosistemi.
Diventano quindi il modello DPSIR
Uno dei principali limiti di questi due modelli che pur avendo il pregio della semplicit sono rigidi
e non tengono conto delle sfumature che le problematiche ambientali possono avere.

-Gli Indici
Un indice il risultato dell'aggregazione di 2 o pi indicatori ed composto da 4 fasi:
Selezione degli indicatori
Standardizzazione degli indicatori
Introduzione di fattori ponderati relativi ai diversi indicatori
Aggregazione degli indicatori
-Gli Headline indicator
E' un modello complementare all'indice ma invece di aggregare due o pi indicatori,prende in
esame quello pi rappressentativo;tale sistema se correttamente applicato,perch ha n'alto indice di
soggettivit,ha un elevato rapporto costi/benefici.
-La Contabilit Economica
E' una tipologia di contabilit applicata alla prevenzione e alla riparazione dei problemi
ambientali(modello SERIEE), una contabilit satellite ovvero secondaria rispetto alla contabilit
economica tradizionale.
Il SERIEE si divide in:
EPEA:conto satellite per le spese di protezione ambientale(modello pi usato)
RUMEA:conte satellite per l'uso e la gestione delle risorse naturali
Il NAMEA invece un modello che integra i due tipi di contabilit economica e ambientale.
I sistemi di contabilit ambientale in unit fisiche devono tenere conto di:
Omogeneit della misura
Stutturazione di bilanci
Distinzione tra stock e flussi
Disaggregabilit:il sistema deve essere in grado di analizzare tutte le fasi che lo
compongono
Applicabilit a territori e/o produzioni
Propriet degli ecosistemi
Esistono vari tipi di contabilit ambientale in unit fisiche ad esempio la MFA,EFA,l'analisi
eMergetica(usa il sole come m.c.d).

Tutti gli indicatori che abbiamo visto non consentono di avere una visione definita e oggettiva
perch sono tutti viziati da soggettivit nei criteri di scelta metodologica e in altri fattori,essi
rappresentano quindi una possibile rappresentazione dell'ambiente.
Nell'analisi dell'ambiente risultano importanti due fattori:
L'oggetto ambientale che si vuole analizzare
Lo sfondo,ossia il modello di rappresentazione del rapporto umano-natura che pone le basi
per la scelta del metodo di esame pi adatto.
Una questione importante riguardante l'Oggetto quella relativa ai confini che sono:
La determinazione della scala spaziale
L'individuazione dell'area da esaminare
Il confine concettuale dell'oggetto d'indagine
La Centratura riguarda la modalit con cui un'analisi ambientale attribuisce i problemi ambientali a
una determina soggetto/territorio.
Molto importante la scelta del Benchmark ovvero dello standard attraverso cui misurare e valutare
un dato risultato,alcuni tipi di Benchmark possono essere:
Parametri Ambientali
Parametri Fisici/Ecologici
Statistico
Legislativo
Condiviso
Infine importante diversificare gli indicatori tra Soggettivi(o di Percezione) e quelli Oggettivi.77
Cap.5-L'Evoluzione del Rapporto Ambiente-Sviluppo

Il rapporto ambiente-sviluppo nasce col formarsi di una cultura ambientalista,in esso sottinteso il
rapporto uomo-natura e siccome lo sviluppo un processo dinamico,questo rapporto pu essere
concepito come l'esame dell'evoluzione del rapporto uomo-natura.
La relazione uomo-natura problematica gi a livello concettuale.
Questa prospettiva ambientale viene vista in prospettiva trans-disciplinare quando ha cominciato a
integrarsi con le altre materie discipinari(economia,societ.....),tale prospettiva chiamata
Economia Ecologica.
Importante il concetto di Progresso che un processo di evoluzione,continuo e irreversibile,che ha
assunto importanza con l'avvento delle socit moderne.
Da esso deriva il Produttivismo ovvero il progresso visto come evoluzione del benessere in chiave
economica.
Vi sono differenti visioni di sviluppo,a partire dagli anni 70' ha preso piede la visione dello sviluppo
dal basso(Piccolo bello).
Secondo alcuni teorici,la globalizzazione, un'evoluzione dello sviluppo in maniera incontrollata e
autodistruttiva tipica del liberismo predatorio del sistema capitalistico,anche per via dell'enorme
differenza di sviluppo tra paesi ricchi e poveri(No Global).
Le visioni dello sviluppo possono essere di 2 tipi:
Dimensione positivo-normativa:distingue lo studio dello sviluppo come realmente si
presenta da come dovrebbe essere.
Dimensione formale-sostanziale:si riferisce al tentativo di teorizzare e misurare in modi
standard lo sviluppo.
Il dibattito sullo sviluppo dinstingue due teorie:
-Atropocentrismo:approccio razionale e tecnocentrico,ovvero come la societ pu rapportarsi
all'ambiente
-Ecocentrico:visione utopica e conservativa del rapporto uomo-natura(non toccare la natura....).
A questi approcci ne sono seguiti altri quali:sviluppo sostenibile,protezione ambientale e gestione
delle risorse che sono alla base di una politica ambientale sostenibile.
Queste due teorie sono chiamate Frontier economics e Deep ecology e sono assolutamete in antitesi
tra loro;
La prima teoria prevede la superiorit del progresso umano sulla natura,integrandola come risorsa in
esso.(consumismo,alta tecnologia,societ centralizzate...).
La seconda teoria al contrario vede la natura come una risorsa limita e preziosa con la quale
necessario convivere in armonia(riciclaggio,sobriet,societ decentrate...).
Dagli anni 70' iniziata l'attuazione di varie campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica
in materia ambientale.
Bisogna gestire in modo intelligente le risorse e i rischi(prevenire meglio che curare),tramite
prevenzione,riparazione,ottimizzazione e protezione civile.(risparmio energetico,riciclaggio...).
Lo sviluppo sostenibile un paradigma politico perch il risultato di una volont politica di
risolvere i problemi ambientali.
Secondo L'ONU lo sviluppo sostenibile "Uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza
pregiudicare quelli delle future generazioni".
-Crescita:aumento quantitativo
-Sviluppo:aumento qualitativo
Lo sviluppo sostenibile deve garantire 3 obbiettivi:
L'integrit ambientale:evitare danni irreversibili all'ecosistema da parte umana
L'efficienza economica:maggiore uso di risorse rinnovabili
L'equit sociale:sia tra comunit che tra generazioni

Lo sviluppo sostenibile da alcuni criticato perch non da una definizione chiara e univoca di
esso(critica teorica),dal punto di visto pratico complicato capire "cosa" e "come" debba essere
perseguito.
Esistono due tipi di sviluppo sostenibile:
-Sostenibilit Debole:insieme di capitale naturale e umano,tra essi sostituibili, possibile quindi
degradare il capitale naturale purch rimpiazzato da capitale umano.
-Sostenibilit Forte:Il capitale naturale viene visto come uno stock(riserva)da preservare per le
future generazioni e quindi non sostituibile.

Tre principi guida per lo sviluppo sostenibile:


1)l'uso sostenibile non deve superare le capacit e i tempi di ripristino ambientale delle risorse
rinnovabili
2)L'utilizzo delle risorse non rinnovabili deve avvenire con tempi tali da poterle sostituire al
momento opportuno con risorse rinnovabili,bisogna quindi prolungare la vita delle risorse non
rinnovabili.
3)Le emissioni inquinanti non devono superare i limiti di assorbimento dell'ambiente pena danni
irreversibili.

Lo sviluppo sostenibile ha diverse scale spaziali che vanno da quelle locali a quelle globali a
seconda delle necessit.
Non esiste,per varie ragioni(politiche,sociali,economiche),una scala definitiva ma bisogna integrare
le politiche di sviluppo tra scala locale e globale.
La scala locale molto usata per l'elevato grado di concretezza che pu dare in materia
ambientale,ma non sempre facile definire l'area della scala.
In conclusione lo sviluppo sostenibile un'elemento fondamentale in ottica ambientale per cercare
di ridurre i problemi cos gravi che affliggono il pianeta.

Cap.6-Concetti e Soggetti delle Politiche Ambientali

La politica ambientale possibile solo grazie ad un'ampia pluralit di


soggetti(magistratura,governi,imprese,cittadini....).
La competenza ripartita su scala gerarchica in ambito amministrativo(enti
locali,regioni,stati,organismi internazionali)ma queste competenze sono anche a carico di attori
economici(confindustria,sindacati....)e sociali(cittadini e loro associazioni).
La politica ambientale messa in relazione con gli altri piani della
societ(sociale,economico,culturale).
Dagli anni 70' c' stato un'incremento quantitativo e qualitativo delle Policy ambientali.
Lo studio delle politiche ambientali molto interessante ma molto complesso per via degli
innumerevoli fattori da far coesistere(economici,etici...).

-Le Caratteristiche di una politica Ambientale


Fattibilit:grado di messa in pratica
Efficacia:capacit di perseguire gli scopi
Efficienza:pluralit di alternative
Equit:ridistribuzione degli effetti

-Il Ciclo di Vita di una politica Ambientale

Individuazione di un problema
Decisione politico-amministrativa
Creazione di una politica pubblica
Rinoscimento delle nuove politiche da parte della societ
Successivamente possono essere presenti delle fasi di Adeguamento e Miglioramento successive
all'entrata in vigore della policy.

-I Processi Decisionali delle Politiche Ambientali


Possono avvenire in base a:
Esperti:consultazione di esperti nel settore
Consenso:Comune interesse di un gruppo che un rilevante interesse in materia
Benchmarking:decisione basata su di un modello esterno autorevole(es.accordo
internazionale)
Politica
Empirica:basata su fatti e esperienze reali
Gli strumenti e i metodi di una politica ambientale possono essere analizzati in 3 diversi momenti:
-Ex Ante:Analisi condotta prima che la decisione sia approvata,questa analisi importante per 3
motivi:
Contenere la spesa pubblica
Influenzare l'azione dei soggetti che si vogliono regolare
La necessit,cruciale,di adottare comportamenti precauzionali
-Durante:Vengono analizzati i processi di messa in opera
-Ex Post:Analisi retrospettiva

-I Soggetti delle politiche ambientali

Organizzazioni Internazionali:sono attori che opera su un'ampia scala per contrastare i


mutatenti/danni ambientali globali.
Sono soggetti necessari per svolgere un ruolo pi diretto ed efficacie di quanto sia possiile
fare su scala locale,data l'ampiezza del problema ambientale.
Sono costituite a livello internazionale delle gerarchie e delle strutture volte a coordinare le
politiche ambientali,si parla di Eco-Diplomazia.
Il problema degli accordi internazionali(es.Kyoto 97') il controllo dei governi aderenti ad
un determinato accordo,infatti non esiste un'organo centrale preposto a controllare il rispetto
degli accordi.
Infatti molti paesi preferisco avere "Obiettivi di Riduzione" e non "Obblighi Cogenti".
Ci diminuisce l'attuazione e l'efficacia di tali accordi.
L'Unione Europea:all'interno della struttura della comunit europea vi una sezione
Ambiente cui sono assegnati questi obiettivi:
-Salvaguardia,tutela dell'Ambiente
-Tutela della Salute
-Gestione intelligente delle risorse naturali
-Promozione a livello internazionali di misure atte a salvaguardare l'ambiente
La tutela ambientale deve essere integrata nelle altre politiche comunitarie.
La normativa comunitaria si basa su 4 strumenti giuridici:
-Regolamenti:atti esecutivi
-Direttive:indicano l'obiettivo da raggiungere,ma lo stato decide il "come"
-Decisioni:atti esecutivi specifici per uno stato o soggetto giuridico
-Raccomandazioni e pareri

Il Programma d'azione della comunit Europea prevede:


-azioni volte alla riduzione/prevenzione degli inquinamenti
-azioni dirette al miglioramento della vita
azioni degli stati membri in seno ad organismi internazionali in materia ambientale.

Il ruolo dell'Uinione Europea muter,quando Cina e India entreranno nel dibattito internazionale sui
problemi ambientali,finora escluse da ogni limitazione in materia ambientale(vedi smog in Cina!!).

I Soggetti delle Politiche Ambientali in Italia

-Stato
-Regioni
-Enti Locali
La tutela degli ambienti e degli ecosistemi in Italia di competenza dello Stato Italiano.

Nel 76' nasce il Ministero per l'Ambiente con il compito:


-Assicurare l'attuazione delle direttive comunitarie
-Verifica periodica dello stato dell'Ambiente
-Coordina le Regioni e gli Enti Locali

Un'importante strumento sono gli "Accordi di Programma" cio programmi d'intervento in


tema Ambientale che il Ministero pu stabilire con diversi
soggetti(regioni,province,comuni,associazioni......).

E' importante avere un'efficace azione normativa e la predisposizione di un valido apparato di


controllo e vigilanza in materia ambientale,purtroppo molto carente in Italia.

Le Agenzie
Sono Enti che svolgono la loro azione su diverse scale territoriali,sia a livello
locale,internazionale,globale(ad es.EPA,AEA).
In Italia ad esempio troviamo l'ARPA,in Liguria l'ARPAL(Agenzia Regionale per la
Protezione dell'Ambiente Ligure)il compito di questi enti :
-Controllare il rispetto delle normative vigenti in materia ambientale
-Supporto alle amministrazioni Locali
-Costruzione di un sistema informativo in ausilio alle amministrazioni locali
-Organizzare programmi di informazione e educazione ambientale
-Monitoraggio climatico.....

Le Associazioni di cittadini
Sono gruppi di cittadini sensibili ai temi ambientali,che assumono un ruolo importante in
materia di tutela ambientale ed hanno molteplici modalit di espressione.
Con il manifestarsi dei primi gravi problemi ambientali negli anni 70',nacono le prime
associazioni quali WWF,Greenpeace,FAO......
L'azione ecologista pu essere di due tipi:Politica o Diretta,entrambe prevedono una forma
di difesa e una di trasformazione come mostrato sotto.
Difesa Trasformazione
Azione Politica Pressione Lobbistica Movimento Politico
Azione Diretta Volontariato/Attivita educative Movimento Culturale

Le imprese
Anche le imprese sono al centro del problema ambientale per via della loro stessa natura,se
fino a poco tempo fa la strategia delle imprese era quello di negare o minimizzare il
problema dell'inquinamento,oggi invece l'ecosostenibilit aziendale motivo di vanto e di
buona pubblicit,invoglaindo qundi le aziende ad uno sviluppo sostenibile della loro attivit
che prende il nome di Green Economy.
Altri metodi sostenibili in campo industriale sono l'Ecodesign,Riciclaggio,Responsable
Care...

Cap.7-Gli Strumenti delle Politiche Ambientali

Gli stumenti servono a dare ai soggetti delle politiche ambientali un mezzo di azione per
prevenire/riparare eventuali ploblemi ambientali.

Esistono 2 tipi di prospettive:


-Azioni di Breve periodo:carattere tattico,recupero e ripristino degli ecosistemi danneggiati.
-Azioni di Medio-Lungo periodo:carattere strategico,mantenimento e prevenzione delle condizioni
ambientali entro soglie di sicurezza.
Vi quindi il dilemma tra prevenzione e disinquinamento,ma solo apparentante in quanto la scelta
tra i due dettata dalla situazione che si verifica e dalle risorse disponibili.
Le politiche ambientali si sono evolute da un'approccio settoriale a uno integrato.

-Le Strategie d'intervento sono:


Intervento a valle del processo produttivo,si porta l'inquinamento a soglie pi accettabili
dopo il processo produttivo
Riciclo a valle delle risorse produttive,in modo da ridurre le emissioni inquinanti
Modifica dei processi produttivi/prodotti
Queste diverse strategie possono essere conseguite mediante strumenti regolativi-economici(chi
inquina paga)e volontari.
Esistono due tipi di costi:privati e sociali.

-Gli Strumenti Regolativi


Gli Standard
Attraverso le norme vengono definiti dei comportamenti(comando)e degli
accertamenti(controllo),generalmente,ma non solo,da parte della pubblica amministrazione.
Esistono 4 tipi di norme:
-Norme di Emissione:stabiliscono indici di qualit da rispettare
-Norme di Qualit:regolamentano la qualit ambientale di un ricettore a seguito di
un'emissione,spesso usate insieme alle norme di emissione.
-Standard di processo:impone al processo produttivo determinati standard di qualit
ambientale da rispettare.
-Norme di Prodotto:disciplinano le caratteristiche di prodotti/beni favorendo la creazioni di
prodotti/beni eco-compatibili,questa norma inispensabile nelle situazioni in cui una
depurazione a valle della produzione impossibile.
Le politiche di comando e controllo sono basilari ma hanno un limite nella loro rigidit e nel
rendere uguali situazioni di azione tra loro molto diverse.

-Gli Strumenti Economici


Tasse e Sussidi Ambientali
Le tasse servono a generare introiti per eguagliare i costi di depurazione/ripristino del danno
ambientale,devono essere efficienti e ridistributive.
4 tipi di tasse:
-Sulle Emissioni:si pagano in base alla quantit e/o qualit delle emissioni inquinanti
-Sui Prodotti:si applicano per disincentivare i prodotti inquinanti
-Per Servizio Reso:si pagano per il ritiro-trattamento di rifiuti/scarti in strutture sia
pubbliche che private(es.TARSU).
-Deposito a Rendere:tasse su materiali riciclabili che possono essere
riutilizzati(imballaggi...).

Nell'applicare una tassa oltre alla questione ambientale vanno considerati una serie di fattori relativi
all'efficienza e competitivit di tale tassa.
Le tasse garantiscono un'entrata continua di fondi mentre gli standard solo dopo che si sono superati
i limiti consentiti da essi,generalemente sia gli imprenditori(perch trovano ingiusto pagare tributi
per poco inquinamento)sia i politici(per logica burocratica)trovano migliori gli Standard.

Creazione di Mercati Artificiali


Fa leva sul meccanismo di scambio che determina prezzi di equilibrio in grado di soddisfare
tutti gli operatori(domanda/offerta).
-Mercato dei diritti di emissione:viene creato un mercato per gestire la capacit di
smaltimento dei rifiuti nell'ambiente,fissando una capacit di carico.
-Borse per le materie prime secondarie:mercato per gestine i beni economici a utilit
negativa(Gestione Smaltimento Rifiuti).
-Assicurazione di Responsabilit:si basa sullo stabilire un prezzo potenziale per un possibile
inquinamento futuro,gli assicurati possono abbassare il premio adottando maggiori misure di
sicurezza.

-Gli Strumenti Volontari


Sono volti alla prevenzione del danno ambientale,danno un vantaggio competitivo alle aziende sugli
altri concorrenti.
I Bilanci Ecologici
Sistema di gestione ambientale delle imprese,nel quale l'ambiente elevato al rango di
variabile strategica.
In esso sono contenuti:
-Analisi del Ciclo di Vita:studio dell'impatto ambientale di un prodotto durante la sua vita
Attraverso quest'analisi le aziende hanno la possibilit di applicare miglioramenti ad un
prodotto.
L'Ecolabel: uno strumento di etichettatura a livello europeo per informare e invogliare i
consumatori a disporre di prodotti ecosostenibili,certificati da un'ente indipendente.
Gli Acquisti Pubblici Ecologici:domanda di beni e servizi caratterizzati da alte prestazioni
ambientali da parte di soggetti pubblici.
Vi sono dei vantaggi in questa politica:
-Coinvolge i settori produttivi nel migliorare la qualit ambientale
-stimola indirettamente un cambiamento nei consumi delle famiglie
-stimola il mercato ad adeguarsi
-Contribuisce alla riduzione della spesa pubblica

-I Bilanci Ambientali
Sono strumenti di ecogestione delle imprese che rispondono a due finalit:
esigenza di comunicare le proprie performance ambientali
individuare un sistema di gestione ambientale interno all'impresa

I Rapporti Ambientali sono uno strumento volontario di comunicazione delle prestazioni ambientali
di un'impresa nei confronti degli azionisti.
Questi bilanci prendono in considerazione input,processo e output.
I Sistemi di ecogestione invece sono strumenti volontari di gestione a carattere qualitativo.
-Gli Accordi Volontari:sono una sorta di contratto fra uno o pi soggetti d'impresa e la pubblica
amministrazione,dove le imprese si impegnano a perseguire gli obbiettivi indicati e la pubblica
amministrazione non interferisce fino a che l'azienda rispetta gli accordi presi.
Sono strumenti molto flessibili ed efficienti perch non poggiano su alcuna normativa ed anzi
possono esserne l'origine.Inoltre migliora la coesione tra pubblico e privato.
-Le Politiche Ambientali Territoriali
Nascono dall'esigenza di integrare le politiche ambientali con gli aspetti legati al territorio(risorse
naturali,territoriali,storico-artistiche).
Tra esse troviamo:
La costituzione di aree protette:protezione di aree naturali sensibili
Strumenti di Pianificazione:pianificazione urbanistica,paesistica,territoriale di vasta area....
Valutazione d'Impatto Ambientale(VIA):stima gli effetti ambientali che possono essere
causati da un determinato progetto
Valutazione Ambientale Strategica:piani di settore,valutazioni di eventi una
tantum(Olimpiadi).......
Bisogna "Territorializzare" le politiche ambientali affinch riescano a dare tutta la loro efficacia.

Cap.8-Valutazioni:Oltre l'Ambiente verso la sostenibilit


La VIA/VAS uno strumento a supporto delle decisioni che rende operativo l'approccio
precauzionale alle questioni ambientali, uno strumento intermedio tra il "comando e
controllo"(norme-tasse) e gli strumenti volontari(sistemi gestione ambientali-certificazioni di
prodotto).
La VIA prevede un'iter che tiene conto di vari aspetti(tecnici,sociali,istituzionali) prima di dare
l'autorizzazione nel procedere con la realizzazione di un'opera ad impatto ambientale.
L'iter si conclude con la redazione di due possibili documenti:
-FONSI:non c' impatto ambientale,chiude immediatamente la VIA
-SIA:studio sull'impatto ambientale,alternative e bilancio

La VIA deve fornire informazioni a disposizione del pubblico sulla valutazione del rischio
ambientale.

Lo studio sull'impatto ambientale valuta i rischi,fornisce alternative,bilanci e una serie di dati volti a
dare un quadro il pi completo possibile della situazione di rischio ambientale che potrebbe
verificarsi,inoltre deve presentare le misure per "evitare,ridurre e eventualmente compensare
rilevanti impatti negativi del progetto sull'ambiente".

La VAS una procedura finalizzata alla preparazione di piani e programmi,in supporto a pratiche
esistenti,approfondendo l'analisi e la valutazione degli aspetti ambientali,che vengono redatti nei
Rapporti Ambientali.
Viene posto l'accento sulla componente precauzionale,da parte della direttiva europea,la VAS
quindi vista come una buona pratica da adottare,invece che una procedura autorizzativa.

Integrare l'ambiente nelle decisioni strategiche un prerequisito fondamentale per promuovere lo


sviluppo sostenibile,superando il concetto di una politica ambientale fine a se stessa.
Devono essere messe a disposizione del pubblico tutte le informazioni,le ragioni,e le modalit di
attuazione del relativo piano-programma.

La fase di monitoraggio molto importante per verificare il livello di attuazione del piano e la sua
efficienza.
Si utilizzano a tale scopo 2 indicatori:
Ambientali:presenti nel contesto
Di piano o programma:connessi agli obbiettivi da raggiungere

La VINCA una valutazione di incidenza sulla biodiversit in quanto possibile che un piano
debba per forza di cosa intaccare un'area soggetta a biodiversit,per questo se ne valutano gli effetti
ed eventuali alternative.

L'impatto ambientale ha anche ricadute su scala sociale in 2 modi:


Diretto:incidenza di un piano sulle varie componenti sociali
Indiretto:ricadute ambientali sulla societ
A tale scopo esistono 2 indicatori:
-VIS:Valutazione d'Impatto Sociale
-VISPO:Valutazione d'Impatto Sociale delle Pari Opportunit

Concludendo,le valutazioni sono una parte basilare nel processo di protezione ambientale e quindi
necessario che siano effettuate con massimo scrupolo e che diano quante pi informazioni
dettagliate possibili.
Cap.9-Conflitti Socio-Ambientali e cittadinza in movimento

Le relazioni ecosistemiche spesso si intrecciano con quelle sociali,che avendo necessit e interessi
contrastanti spesso sfociano in conflitto.
Questi possono essere sia di natura locale,che globale,la cittadinanza si mobilita anche per far si che
gravi incidenti ambientali(chernobyl,bhopal)non si ripetano.

Esistono 3 tipi di conflitti tra ambiente e societ relativi a:


-Prevenzione del danno ambientale
-Aree Protette,gestione responsabile di suolo e risorse
-Energie rinnovabili

Vi sono 3 approcci ai conflitti socio-ambientali:


La Scarsit Ambientale:si basa sulla forte diminuzione delle risorse sia rinnovabili che non
rinnovabili,quindi il ventaglio di alternative ambientali e di risorse essendo molto ridotto
genera conflitti in tale ambito.
Il sistema :Effetti Ambientali-Effetti Sociali-Conflitti
Questo modello definito "sicurezza ambientale dall'alto" perch lo stato svolge un ruolo
preponderante,questa teoria perde d'importanza dopo il 2001 e l'avvento del terrorismo.
Ambiente e Negoziazione:Si occupa non tanto di evitare il conflitto,quanto di trovare una
soluzione ponendo enfasi sugli aspetti negoziali tra le parti in conflitto.
Il modello adotta una visione delle due parti entrambi vincenti("vincente-vincente")ovvero
che la risoluzione del conflitto porta vantaggi ad entrambi.
E' importante in questo processo:
-una fiducia per instaurare un dialogo tra le parti
-la presenza di mediatori che possono essere interventisti(heavy)o neutrali(light)
-procedure concordate tra le parti.
Conflitto Socio-Ambientale:si basa su un'approccio multiscalare ed importante esaminare
il rapporto tra localizzazione(periferica/globale)e significato di un conflitto.
Grande peso ha la dimensione politica del conflitto in atto,le comunit locali avranno
interesse a rendere il conflitto di interesse nazionale e controbilanciare l'assimmetria dei
poteri.
Tra i pi comuni conflitti in questo approccio,troviamo quelli tra comunit e Stato.
Molti dei conflitti ambientali si basano su chi abbia diritto a disporre di un dato luogo e dei
conseguenti interessi economici.

Non serve elaborare modelli per interpretare un conflitto ambientale perch gi il conflitto stesso
modello di se stesso.
Il Conflitto Ambientale uno strumento per:
-svelare,indagare gli elementi che compongono il tessuto territoriale
- un modello su misura e specifico per ciascun conflitto,applicabile al conflitto stesso.

Dal punto di vista temporale il conflitto composto da:

-Latenza:fase nascosta precedente all'insorgere del conflitto(ex-ante)


-Visibilit:il conflitto si manifesta in maniera esplicita
-Trasformazione:quando i conflitti non visibilit ritornano ad uno stato di latenza

I conflitti vanno abitati,non evitati,ne allontanati,affinch sia possibile risolverli,o ancora meglio
preverli in futuro,anche perch conflitto e cooperazione sono due elementi insiti in ogni relazione
tra individui-gruppi-istituzioni.

Modello AN:privilegia la risoluzione del conflitto


Modello AE:privilegia la trasormazione del conflitto

I conflitti per essere trasformati richiedono una combinazione di interventi:dal basso,dall'alto,da


fuori....
La democrazia popolare o democrazia multipla chiamata cos perch un conflitto si muove su pi
possibili percorsi sia di cooperazione che di conflitto tra le parti,i percorsi possibili sono 9:
-Interventi dei governi centrali e locali
-Interventi di professionisti dei conflitti
-Relazioni Economiche
-Azioni dei cittadini
-Ricerca e formazione
-Attivismo
-Movimenti Religiosi
-Finanziamenti
-Opinione Pubblica

Cap.10:Ambiente e Partecipazione

La partecipazione di una societ civile una condizione essenziale per la realizzazione di una
gestione sostenibile dell'ambiente e delle risorse.
Il principio della partecipazione dell'opinione pubblica alla costruzione delle politiche ambientali
regolato dalla Convenzione di Aarhus.
Si ha quindi una Governance(modalit di gestione della cosa pubblica che cerca di coinvolgere
attivamente gli attori che compongono la societ).
Mentre prima era comune il concetto di Government(governo basato su procedure gerarchiche).

La governance si basa sul principio di sussidiariet,ed avvicina la scala della decisione a quella
dell'azione,essendo i cittadini a contatto con i loro problemi ambientali.
Appaiono sempre pi superate le strategie "top-down".
Purtroppo in Italia questo sistema di governance non ancora del tutto efficiente.

La partecipazione pu avere impatti pi o meno forti(governance oppure consultazione non


vincolante per i decisori....).
-Democrazia Deliberativa:basato sulla consultazione e lo scambio di idee,coinvolge gli attori nella
governance pubblica.
Non si pone come alternativa alla democrazia rappresentativa, complementare ad essa.

In quest'ottica sia le istituzione e le imprese,e i cittadini hanno interesse a cooperare in materia di


politica ambientali per vari loro scopi e fini;per i cittadini lo scopo cambiare le decisioni
pubbliche spesso a favore degli interessi economici dominanti.
Nel 1985 l'UE emana il primo procedimento in materia ambientale che prevede un'iter di
raccolta,analisi e distribuzione dei dati alla popolazione in materia di politiche ambientali.

La Partecipazione si basa su 3 cardini:


-Gli Obiettivi sono in parte definiti prima che gli attori si inseriscano nel processo deliberativo
-Il modello presenta una certa uniformit sul territorio
-Il modello partecipativo deriva dal modello di rappresentazione usato dalle istituzioni per
rapportarsi con i soggetti partecipanti.

La Governance invita la societ a a considerarsi corresponsabile nei processi di elaborazione,di


decisione e di attuazione dell'azione collettiva di politica ambientale.
A volte la cooperazione non di facile attuazione o non attuabile,per tutta una serie di interessi sia
pubblici che privati che si scontrano tra loro.(vedi TAV Val Susa).
E' importante il concetto di capitale sociale per capire i rapporti di forza tra gli attori e per agire
come catalizzatore in materia ambientale.
L'efficacia e la qualit delle politiche dipende dal grado di partecipazione,tra i diversi attori,in tutte
le fasi del percorso,dall'elaborazione all'attuazione.
La "Good Governance" la combinazione dei modi con i quali i soggetti pubblici,privati e sociali
compongono,nel modo pi efficacie,i loro interessi conflittuali.

-Gli Attori del processo partecipativo

3 ruoli fondamentali
-Promotori:promotore del processo
-Registi:coordina gli aspetti tecnici del processo
-Facilitatori:professionisti equivini alle parti co il compito di favorire l'esito costruttivo del processo

A loro volta gli attori rientrano in 3 macro-categorie:


-Istituzioni Pubbliche:enti locali,scuole,agenzie sanitarie.....
-Gruppi Organizzati:gruppi di pressioni,sindacati,associazioni del territorio....
-Gruppi non Organizzati:cittadini e collettivit

Esistono varie tecniche di facilitazione dei processi(Metaplan,OST,GOPP.....).


I Processi Partecipativi hanno ricadute positive ,quando progettati e attuati con successo,sia sulla
decisioni,sia sulle istituzione e i partecipanti.
Inoltre contribuiscono a rinsaldare l'idea di collettivit e di pensare al territorio in cui si vive.

In Sintesi la partecipazione dei cittadini su questioni,come l'ambiente,che li riguardano da vicino


costituisce una delle pi grandi sfide/traguardi dello sviluppo sostenibile!

Potrebbero piacerti anche