Giustamente Marcello Feola ha definito la Fraschetta area fortemente sottoposta a stress ambientale, in forza dei dati pubblicizzati in conferenza stampa dal Comune. Al riguardo era stata esplicita la sentenza della Corte di Assise di Alessandria condannando Solvay per disastro ambientale. Perciò abbiamo contestato al Comune di non aver presentato ma ulteriormente rinviato la vera e propria da noi rivendicata
“Indagine sul rischio ambientale e sanitario”, tramite corretta correlazione tra fattori di rischio e patologie,
e tramite disaggregazione analitica sulle diverse aree. Abbiamo cioè confutato che siano stati esibiti gli
ennesimi studi epidemiologici insufficienti e parziali, perciò reticenti. D’altronde le responsabilità del
disastro ecosanitario della Fraschetta fanno parte integrante della storia complice o connivente delle
Giunte, dell’Asl e dell’Arpa, a prescindere dalle accuse di collusione e concussione pur formulate dalla
Solvay in Corte di Assise di Alessandria: atti che la Presidente ha trasmesso alla Procura della repubblica di Milano e al Consiglio superiore della magistratura. Tuttavia questa iniziativa in campagna elettorale mette comunque in evidenza, malgrado i limiti e le reticenze, la consapevolezza popolare e scientifica che denunciamo incessantemente: che a Spinetta si muore facile. Secondo Medicina democratica, si muore per cause ambientali, per inquinamento
atmosferico e idrico. Certamente non per cause “voluttuarie”: fumo di sigaretta, consumo di alcol,
predisposizioni ereditarie, carenza di vaccinazioni. Indagini epidemiologiche in Fraschetta erano state chieste a gran voce da Medicina democratica. Però avevamo chiesto di partecipare -senza compensi- alle stesse con nostri epidemiologi. Non per difetto di fiducia, ma per completezza di analisi scientifiche. Mancanza di fiducia è semmai subentrata quando si è proceduto senza di noi, malgrado ci fossimo
accordati in incontri presso l’Università, nell’ufficio dell’assessore e, una volta in un bar con Lombardi
(episodio carbonaro che ci insospettì). Le indagini Asl-Arpa presentate non ci hanno convinto, ribadiamo: non sono a
ssolutamente una “Indagine sul rischio ambientale e sanitario nella Fraschetta”. La statistica
epidemiologica è la più opinabile tra le scienze matematiche, però noi riteniamo inoppugnabile quanto
documentato in tribunale dall’Arpa (pagina 187 del libro Ambiente Delitto Perfetto) sul drammatico “stato di malattia” della Fraschetta, con accento particolare ai bambini.
Barbara Tartaglione Responsabile della sezione provinciale di Alessandria di Medicina democratica Movimento di Lotta per la Salute
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