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NOTE IN BIBLIOTECA Prossimi Concerti

Sabato 12 novembre ore 11.30. Biblioteca Vaccheria Nardi


PentElis Quintet quintetto di fiati
Ibert, Ravel, Bizet, Barber, Mozart
Guida allascolto a cura di Edoardo Di Sante
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Stagione musicale 2016-2017
Venerd 18 novembre ore 20.30. Biblioteca Villa Leopardi
Joo Tavares Filho pianoforte Venerd 4 novembre 2016 ore 20.30
Mozart, Chopin, Liszt, Ginastera, Villa Lobos, Fazil Say (concerto n. 2960 dalla fondazione)
Guida allascolto a cura di Maria Rossetti
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Note in Biblioteca
Sabato 26 novembre ore 11.30. Biblioteca Vaccheria Nardi
Gian Marco Ciampa chitarra Angelo Miele fisarmonica
Boccherini, Piazzolla, Bartk, Dyens
Guida allascolto a cura di Giulia Ciarla
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Biblioteca Villa Leopardi
Sabato 3 dicembre ore 11.30. Biblioteca Vaccheria Nardi
Aron Chiesa clarinetto Martina Santarone viola
Rosaria Clemente pianoforte Claudio Leone
Mozart, Bruch, Schumann chitarra
Guida allascolto a cura di Luca Cianfoni
Pietro Ciancaglini
contrabbasso
Istituzione Universitaria dei Concerti
Lungotevere Flaminio 50 000196 Roma
tel 06 3610051/2 www.concertiiuc.it
segreteria@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
Francesco Merenda
batteria
presidente Gianna Troiano Stanzani direttore generale Francesca Fortuna
consiglio artistico Antonio Ballista, Ennio Morricone, Franco Piperno, Nicola Sani
ufficio stampa Mauro Mariani segreteria artistica Giuditta Albanese
amministrazione Rosa Maria Romano organizzazione e segreteria Sonia Crisafi, Rassegna Sapienza in Musica
Isabella Pagliano Tajani programmi di sala Guido De Rosa
webmaster Lia de Stefani
Durante uno dei celebri Young peoples concert, serie di concerti a scopo Qualche titolo che ritengo di poter consigliare per una miserrima bibliografia di
riferimento:
divulgativo-didattico tenute dallindimenticato Leonard Bernstein per quasi - Arrigo POLILLO, Jazz, Mondadori, Milano 1998.
quindici anni, il direttore americano dimostr al suo pubblico non- - Vincenzo CAPORALETTI, I processi improvvisativi nella musica. Un approccio
specializzato quanto fosse ardua, con buona pace delle nostre abitudini e globale, LIM, Lucca 2005.
semplificazioni, la definizione di Musica Classica: ogni formulazione - Wynton MARSALIS, Come il jazz pu cambiarti la vita, Feltrinelli, Milano 2005.
affrettata rischiava - e rischia - di risultare approssimativa e parziale. Ecco: a - Claudio SESSA, Improvviso singolare, Il Saggiatore, Milano 2015.
tuttoggi, dopo decenni di riflessioni, elaborazioni teoriche e pubblicazioni,
sembra che quel problema valga - probabilmente in maniera ancora pi Emanuele Franceschetti
problematica - per chi voglia occuparsi del Jazz.
Non potendo, in questa sede, permetterci una disamina diacronica
accurata, accontentiamoci di recar notizia di ci che appare oggi, a posteriori, Emanuele Franceschetti (1990), marchigiano e vive a Roma. Laureando in
di ci che stato - e, allo stesso tempo, ben attenti a quello che , e curiosi di Musicologia allUniversit La Sapienza, studia chitarra jazz e tecniche
ci che, inevitabilmente, accadr. Il jazz, ostile pi che mai a dichiarazioni di dimprovvisazione con F. Zeppetella e R. Ciammarughi. In ambito letterario ha
estetica e poetica, si mostra come una tradizione costantemente ridiscussa, allattivo due raccolte di versi (Dal labirinto, 2011; Terre aperte, 2015).
radicata e mobile a un tempo, bisognosa ancora di contaminazioni e aperture: Collabora con web-riviste, tra cui Quid Culturae, periodico di arti e cultura
limprovvisazione, il suo codice fattivo, trovando la propria ragion dessere nel diretto da F. Davoli, dove scrive di drammaturgia musicale, teatro e poesia.
suo farsi, in tempo reale, come composizione non-mediata, ne mantiene
immutata la vitalit, attraverso performance che si nutrono di interscambi
continui tra i musicisti. Quella musica apolide, germogliata nellincontro di
culture, dialetti e tradizioni, ha corso per anni a una velocit incredibile,
Trio Claudio Leone - Pietro Ciancaglini - Francesco Merenda
mutando in continuazione vesti e fisionomia.
Il disco di Claudio Leone Leone chitarrista, classe 1987, laureato al Il trio di Claudio Leone si muove con grande disinvoltura tra
Berklee e con gi una significativa esperienza musicale alle spalle - andrebbe tradizione jazzistica e avanguardia, proponendo un repertorio eclettico
ascoltato (e goduto) esattamente in questottica. Changes (Emme Record
che abbraccia composizioni originali di Claudio Leone tratte dagli
Label), composto quasi esclusivamente di materiale originale, inciso in trio
con Stefano Battaglia al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria,
album Changes (2016) e People & Places (2013, jazz standards e
sembra non voler fare a meno delle possibilit timbriche, armoniche e canzoni rivisitate o stravolte di Sting, Woodkid, Muse e Radiohead. Il
compositive che un robusto apprendistato accademico, una sicura collante che tiene insieme questa eterogeneit stilistica e sonora
frequentazione della tradizione e un consolidato interplay con la sezione linterplay collaudato tra il leader e la sezione ritmica, composta da
ritmica offrono. La rinuncia al pianoforte e alla sezione di fiati condensa Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria,
inevitabilmente il tessuto musicale in unasciuttezza che, nella sua due musicisti che vantano collaborazioni con artisti italiani e
essenzialit, non soffre di perdite dequilibrio, e procede sicura, alternando statunitensi di fama internazionale.
momenti di pi marcata cantabilit, ad episodi di maggiore articolazione. Con
la stessa naturalezza il trio di Leone riesce ad esplorare una ricca gamma di Paolo Damiani ha detto che di Claudio Leone non si sa se
sonorit: dallesordio di Changes, dove il drumming sicuro e la chitarra
ammirare di pi la maestria strumentale, le doti compositive o le vaste
distorta sintetizzano una fusion spigliata e swing della miglior maniera sulla
struttura di un rhythm changes, alla bella The winter in Boston, dove un
conoscenze teoriche: tre dimensioni che raramente coabitano in un
interessante lavoro con larchetto di Battaglia si apre alla melodia articolata, unico musicista, anche ai livelli pi alti e ha lodato i suoi temi
di largo respiro, della chitarra di Leone. Da ascoltare (e guardare) con splendidi, i partner eccellenti, il naturale interplay e soprattutto il
attenzione. continuo succedersi di momenti sorprendenti, imprevedibili.

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