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Allenamento con laccio emostatico

Sull’ultimo numero di Olympian’s News è stato presentato un metodo di allenamento che prevede
l’utilizzo di una compressione alle estremità prossimale degli arti in modo da bloccare il sangue.
L’utilizzo di questa pressione abbinato a carichi del 20% del massimale in un dato esercizio sembra
creare una condizione ipertrofica abbinata ad un incremento di forza incredibile, inaspettato.

Questo “metodo” mi dà lo spunto per far vedere come vengono gestite certe informazioni nel mon-
do del bodybuilding.

Intanto, anche io subisco la sindrome NIH (c’è¨ l’articolo nel blog): che sono più furbi di me? Pos-
sibile che abbiano inventato una cosa che funzioni e io non me ne sono mai accorto? Ma chi pensa-
no di essere?

Solitamente, di fronte a notizie del genere buona parte della platea parte con critiche di tutti i tipi,
regolarmente senza aver letto nulla, uno straccio di nulla e tutto funziona sul sentito dire.

C’è sempre, diciamolo con sincerità, un retrogusto d’invidia alla lettura di cose del genere: tutti noi
vorremmo inventare un modo innovativo e definitivo per diventare più forti e più grossi, ed essere
ricordati nei secoli a venire nella Storia del Bodybuilding, perciò quando si legge qualcosa del gene-
re PER FORZA non può essere vera, c’è sicuramente un trucco…

Solitamente, poi, è così, ma “solitamente” non significa però “sempre”, e questo atteggiamento può
far perdere un sacco di idee interessanti.

Bene, di solito, con un enorme sforzo devo dire, io mi pongo in condizione di rigetto di tutto quello
che so, per “accogliere” le nuove informazioni in maniera più acritica possibile, senza pregiudizi.

Ci provo anche con questo studio.

Prima cosa, documentarsi e leggere la documentazione. Non limitarsi a quello che si legge in italia-
no, ma, mi spiace, trovare roba alla fonte.

Su Fituncensored è nata una discussione, questa qui:

http://www.fituncensored.com/forums/just-bodybuilding/9702-allenamento-con-laccio-
emostatico.html?highlight=emostatico

e Baiolo ha fornito il link dell’inventore di questa tecnica. Questo è uno degli utilizzi proficui di un
forum, la scintilla per ampliare nuove conoscenze.

Il link dove trovare l’origine della storia è questo:

http://kaatsu.jp/english/j01_1.html Japan KAATSU Training Society

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Io mi sono letto un po’ di questi articoli, riassumo e commento quello che ho letto, non è che inven-
to. Ho cercato di leggere il più possibile e di tradurre e comprendere meglio che potevo. Non fida-
tevi, dato che non sono di certo pagato per tradurre. Se non vi piace, vocabolario alla mano e peda-
lare.

The history and future of Kaatsu training

L’ideatore di questa roba si chiama Y.Sato, giapponese. Nel 1966 in occasione del “Buddhist me-
morial” era seduto in una posizione assurda, le gambe gli sono diventate insensibili e poi ha speri-
mentato una sensazione come se avesse fatto un allenamento per i polpacci durissimo.

Da lì è nato tutto.

Iniziò a sperimentare, su di se e sicuramente a caso, tanto che alla fine nel 1967 lo ricoverarono al
pronto soccorso per una embolia polmonare.

(piccola nota mia… in 22 anni di pesi io all’ospedale non ci sono mai andato per una embolia pol-
monare, eppure non sono certo un tipo tranquillo: ustioni da pomata in vari punti del corpo anche ai
testicoli, sterno incrinato per la panca, quasi mi sono decapitato per uno snatch, rischiato di morire
con la maglia della panca, afte e febbre per troppi farmaci risultati dopo cancerogeni e tolti dal mer-
cato, eruzioni cutanee per reazione da farmaci, miorilassamenti eccessivi per troppo decontratturan-
te, ma niente embolie polmonari)

Comunque il tipo continua, insiste contro l’opinione dei dottori. Si rompe le gambe in un incidente
ma continua e guarisce prima.

Il nostro amico dice una cosa che secondo me è semplice pubblicità ma va bene in un articolo intro-
duttivo, l’avrei fatto anche io. Ad un certo punto dice: “4 anni dopo la mia intuizione il manuale di
allenamento di base era completato” e mette una sua foto dove si vede un bel culturista (lui), bel
braccio carnoso, bel petto. Insomma, uno notevole. Su BW direbbero “natural?”. Però non dice che
lui è proprietario di una palestra… perciò KAATSU o non KAATSU questo non è un nerd mezza
sega, ma uno che il culo sotto i pesi se l’è di sicuro fatto… Sperimenta anche su alcuni utenti della
sua palestra che sono entusiasti.

C’Ȩ voluto fino al 1983 per avere un apparecchio con cui applicare la giusta pressione misurabile e
controllabile, una specie di collare via via perfezionato e brevettato nel 1994 su cui si imposta la
pressione, questo stringe la coscia o il braccio nel modo appropriato, cioè¨ non poco ma nemmeno
troppo per avere una ischemia o far partire un trombo, che non è divertente.

Faccio DI NUOVO notare questo aspetto: il nostro Sato ha brevettato un apparecchio apposito, fatto
per questa roba, con tanta bella elettronica che permette di monitorare con precisione quello che si
fa. Esiste anche una linea di abbigliamento apposita per fare il KAATSU con questi collari cuciti
nella tuta.

Perciò, prima cosa: attenzione! Ci vuole l’apparecchietto. Con il laccio emostatico si rischia di farsi
male, andare all’ospedale e se non si rimane paralizzati come Bossi sicuramente si prende di bische-
ro dall’elenco dei conoscenti fino agli amici degli amici degli amici. Se volete usare un apparecchio
per la pressione con la pompetta o una cintura stile ”Rambo si blocca un’emorragia all’aorta”fatevi
una foto. Perchè non ci si sganasci dalle risate dovete guadagnare almeno 70Kg di panca partendo
da un massimale di 120Kg.

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Il protocollo prevede infatti una “stretta” di un certo tipo al segmento prossimale dell’arto interessa-
to, con una pressione calibrata. Poi si eseguono allenamenti, che so… di squat o di altri esercizi con
il 20% dell’1RM e la forza e la massa muscolare crescono. Dico dopo di quanto.

Ma… a che serve questa roba? Intanto, ottenere risultati con questi carichi permette di estendere il
protocollo a persone anziane, ospedalizzate, in riabilitazione. Il danno muscolare al 20% dell’1RM è
infatti minimo ed è sopportabile da chiunque (infatti ci si può allenare molto di più).

Il KAATSU è studiato anche dalla NASA per prevenire la perdita di calcio e l’atrofia muscolare. In
pratica, l’attrezzatura è minima e nello spazio questo di certo è un enorme vantaggio.

Insomma, molto interessante. Non stiamo cioè parlando di fandonie tipo gli steroli vegetali come la
Diosgenina (ricordate?) precursori degli steroidi ma che di steroide hanno solo la somiglianza del
nome.

Come interessanti sono le cause che genererebbero i guadagni: in pratica la pressione e


l’intrappolamento del sangue VENOSO (mi raccomando, non arterioso) provocherebbe il ristagno
dei metaboliti di scarto dovuto all’esercizio, con il conseguente innalzamento del GH anche a cari-
chi bassissimi. Aumento di GH, ipertrofia, forza. Poi, se vi interessa, leggete il tutto.

Veniamo ai risultati pratici e quantitativi:

Questo anche se non lo leggete:

Circuit training without external load induces hypertrophy in lower-limb muscles when combined
with moderate venous occlusion

E’ uno studio dove si vede che gli effetti del KAATSU con esercizi senza carico è di molto inferiore
alle stesse cose fatte anche con il carico. Come commentino mio, se nemmeno si usa il carico, non
stiamo nemmeno parlando di pesi, sai che palle…

Lo studio è però importante sempre in ottica di terapia riabilitativa, perchè ricordiamoci sempre che
il bodybuilding è studiato in medicina dallo 0.5% delle pubblicazioni mondiali eh… non è che sono
tutti lì a voler farci essere enormi per forza. Direi anche giustamente.

Esercizi senza carico a corpo libero non danno risultati. Il carico è ¨ troppo basso anche per questa
roba

Eight days Kaatsu resistance training improved sprint but not jump performance in collegiate male
track and field athletes

Questo studio riguarda degli sprinters che hanno migliorato la velocità sui 30 metri e sul massimale
nella pressa rispetto al gruppo di controllo, allenandosi, appunto, con il 20% dell’1RM, 2 volte al
giorno per 8 giorni.

Leggete il protocollo per “stringere” l’apparecchio: si parte con 160mmHg nella prima seduta in-
crementando nelle sedute successive fino a 240mmHg. Spero che leggiate: non si parte da “un po’
largo” per arrivare a “un po’ stretto”.

Lo studio è effettuato con un gruppo di controllo: il gruppo KAATSU si allena su esercizi con il
20% dell’1RM, l’altro no. Entrambi i gruppi però poi si allenano in pista.

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Il lavoro è interessante ma qui entra in gioco, a mio avviso personalissimo, l’analisi dei risultati. C’è
sicuramente la correlazione trovata fra causa ed effetto. Però va anche letto per bene, senza fare il
salto logico tipico di queste ricerche: uno studio è infatti la base per iniziare degli approfondimenti,
non la dimostrazione di una tesi.

La leg press è incrementata del 10%, però il livello base era 200Kg, cioè¨, dai… scarsa. I 30 metri
sono decrementati di 1 decimo, ma, perDio, da 4″34 a 4″26 (e sono tempi al centesimo ma manua-
li). Chiunque abbia un minimo di cognizione di Atletica Leggera sa che 4″26 è 4″3 e fa, come pos-
so dire… cagare. Anzi, il semplice effetto placebo può far questo.

Se leggete, infatti, potete notare che il gruppo di controllo non esegue la procedura magica, mentre
quello KAATSU si. E questi ragazzi sono sicuramente meglio motivati. Chiaro, mica ero lì a vede-
re, però da 4″3 a 4″2 ci si scende semplicemente con la convinzione, non stiamo parlando di 3″7
eh…

Attenzione anche quando si leggono gli incrementi delle sezioni trasverse dei muscoli o degli arti.
Un incremento di area pari a X% determina un incremento della circonferenza di 0.5X%, perciò
minore. Poichè si sperimentano guadagni dell’ordine dell’8%, l’incremento è del 4%, cioè se ho una
coscia di 60cm mi diventerà di 62cm non 64cm.

Comunque, notevole.

Skeletal muscle size and circulating IGF-1 are increased after two weeks of twice daily Kaatsu re-
sistance training

Qui con metodiche simili si determinano in 2 settimane gli stessi incrementi, ma il campione di rife-
rimento aveva un massimale di squat di 100Kg. Cioè infimo.

Si nota poi che l’incremento di forza e ipertrofia nelle 2 settimane abbia un comportamento asintoti-
co. Cioè l’incremento nella 2° settimana è inferiore a quella nella prima. E poi che succede?

In altre parole, manca la sperimentazione su atleti veramente forti e un effetto a lungo termine.
Cioè, dopo 2 mesi come evolvono le variazioni? Come manca un protocollo appropriato per deter-
minare altre pressioni e altri range di %.

Funziona su chi ha, che so… 140Kg di panca e vuole fare 150Kg? O chi ha 40cm di braccio al 7%
di grasso? E che succede se invece del 20% metto il 30% o il 50%? Questo, in fondo, Ȩ quello che
vogliamo sapere.

E su questo non ci sono dati nelle letture di questo sito.

Cio non di meno è molto interessante.

L’ultimo studio è nella bibliografia dell’articolo di ON:

Takarada e coll. “Rapid increase in plasma growth ormone after low intensity resistence exercise
with vascular occlusion”. J Apply Physiol, 2002 feb

Non ho il link, andate sul Journal of Applied Physiology e scaricatevelo, dato che è gratuito. Di
questo riporto degli estratti, per far capire quello che si trova negli “studi” e che pertanto và media-
to.

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Nell’articolo è scritto:

secretions of some anabolic hormones have been clearly shown to depend on the prescription of ex-
ercise used and are regarded as important in promoting muscular hypertrophy. Kraemer et al. have
shown that high-intensity exercises for large muscle groups (,80% 1 RM, 10 repetitions 3 ,6 sets),
done with an interest interval as short as 1 min, provoke more than a 100-fold increase in the
plasma concentration of growth hormone (GH), whereas the same exercises with a much
longer interset interval (,3 min) do not.

Cioè per incrementare il GH si devono fare 3-6×10x80% recupero 1′ o meno, perchè in 3 minuti
non c’è lo stesso effetto.

Vi torna? Se l’avessi detto io sarei stato impallinato, ma è detto in questo studio. E’ vero? Io un
3×10x80% di squat con 1′ lo faccio solo sotto l’effetto del crack, perciò il mio GH è basso….
mmmmmm

Quale è cioè il campione di riferimento di questi studi? Altrimenti c’è uno “studio scientifico” per
tutto… E, pi ùche altro, il campione di riferimento è simile a me?

Comunque, andiamo avanti.

Nello studio si vede che fare il leg extension con il 20% del massimale con un laccio emostatico,
questa volta, che blocca la gamba produce un accumulo di metaboliti, perciò un incremento elevato
del GH anche senza carichi elevati. In più c’è più attività elettrica perché si devono attivare più fibre
per mantenere il livello di forza.

Buono, no? Niente collari, niente “mmHg”, un laccio emostatico da pochi centesimi.

Bene, ma che dice l’articolo poi? Di solito sono tutti strutturati allo stesso modo: abstract (cioè reso-
conto sintetico), introduzione, descrizione del metodo, analisi dei risultati, conclusioni. E una parte
di queste:

In a practical view, long-term exercise training on the basis of the present methodology would be
potentially useful for subjects to whom heavy resistance training cannot be applied

Cioè consigliano questa roba a chi non può usare pesi elevati, ad esempio, agli anziani.

Although the possibility of serious tissue damage was excluded, further studies are required on fine
microdamage in blood vessels and subtle changes in blood flow, both of which may stimulate
thrombosis.

Nella mia traduzione fatta con le conoscenze di chi l’inglese lo ha imparato traducendo le canzoni
Heavy Metal:

Per quanto sia stata escluso un danno ai tessuti, ci potrebbero essere dei microtraumi nei vasi e
cambiamenti nel flusso di sangue che potrebbero causare trombosi, e questo deve essere studiato
con ulteriori ricerche

Indeed, we observed in elderly women that low-intensity exercise with vascular occlusion
for elbow flexors caused marked muscular hypertrophy and a concomitant increase in strength (un-
published observations)

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Sugli anziani allenarsi così causa ipertrofia. Ma a noi non ci interessa, perché non siamo anziani e
quando lo saremo, faremo il culo a quelli di 20 anni e il laccio emostatico lo fi(beep)mo nel (beep)
ai dottori. O no?

Alla luce di tutto questo, non mi pare assolutamente il caso che ci si metta un laccio emostatico ad
un braccio ed inizi a fare il curl con 5Kg.

Lo studio è del 2000… Magari nell’altro studio della bibliografia dell’articolo (ma è a pagamento,
pagate e io lo traduco) si scopre che Cutler si è allenato così e per questo ha vinto l’Olympia
quest’anno, magari no.

Ora applichiamo tutto questo alla nostra palestra. Poich èNESSUNO ha l’apparecchietto e tutti vo-
gliono i miracoli, già vedo schiere di scienziati del ferro che si legano elastici alle cosce per fare lo
squat. Poi, come sempre con le cose fatte a caso, i risultati non vengono o sono inferiori alle aspet-
tative.

Ma come ragiona lo scienziato da palestra? Così: “ma se con il 20% ho risultati, io metto il 50%”.
Magari funziona, magari no. Perciò alla fine ci si allena con il 100% in rest pause.

Per la pressione della stretta avverrebbe un po’ come gli steroidi, dai… se l’amico è grosso e ne
prende 2 di pilloloni, io ne piglio 4 e divento più grosso di lui, dato che come sempre “di più è me-
glio”. Alla fine ci sarebbero persone che si necrotizzerebbero i tessuti stritolandoseli con le fascette
bianche che usa l’FBI come manette.

Come sempre, contestualizzare.

Tenete anche conto che ogni metodo deve seguire quello che io chiamo “principio della strategia
perseguibile”: il successo di una metodica è dato anche dalla sua replicabilità nel tempo. Se fare il
curl per i bicipiti alle 5 del mattino nudo per la strada cantando la marsigliese porta ad avere 55cm
di braccio, sarà anche un buon metodo ma… vale la pena essere rinchiusi con la camicia di conten-
zione ed essere lo psicopatico con il braccio più grosso della Storia? Cioè, è fattibile un allenamento
del genere?

Oppure, una cosa meno stupida, consideriamo la Dieta del Guerriero: in pratica si mangia una sola
volta, la sera. Ammettiamo che ci sia chi la segue certosinamente e questa dieta funziona. Ok, pro-
babilmente funzionerebbe per questo tizio una dieta QUALUNQUE, dato che ha la tenacia per se-
guirla. Perciò, è a dieta o è lui? Se una dieta così riescono a seguirla in 5 sul pianeta per 4 mesi, al-
lora non è una buona dieta.

Tornando al KAATSU: vi ci vedete voi che in palestra vi fasciate e fate il lento avanti con 16-18Kg
(cioè il 20% di un massimale di 80Kg o 90Kg)? Ma dai… vi rompereste le palle dopo 1 settimana.

Per il KAATSU applicato alla palestra, non abbiamo informazioni sufficienti per provare. Perciò, a
mio avviso, non provare è meglio. Attendere e vedere gli sviluppi. Almeno fino al prossimo miraco-
lo. Che so… allenarsi con una boccia da pesci rossi in testa in cui viene fatto il vuoto, perché la ca-
renza d’ossigeno favorisce un picco di GH.

Poi, se non mi credete, leggete. E’ tutta roba gratis.

Attenzione sempre alle referenze. Poi, fate voi.

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Un’ultima cosa: chi prova e sperimenta “pompaggio”, “vascolarizzazione”, “mi sento bene” o cose
simili, si legga la Parabola del Polmone di Recupero in questo blog. In altre parole, questa roba non
vale. Fatelo, misurate le circonferenze muscolari prima e dopo che so… 1 o 2 settimane. Se sono
cresciute, funziona, il resto è aria fritta.

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