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DIOCESI

di ISCHIA

Misericordiosi come il Padre

MISERICORDIA

ANNO
SANTO
DELL A

Vademecum

anno santo della misericordia


Carissimo/a,
il Signore ti dia pace!
Il Giubileo Straordinario della Misericordia una grande occasione per
tutti noi per sperimentare lAmore misericordioso del Padre che, in Cristo,
ci viene incontro per farci dono del Suo sguardo di salvezza e ci chiama a
diventare misericordiosi come il Padre.
Il piccolo vademecum che hai tra le mani vuole essere un semplice
strumento per aiutarti a vivere al meglio lAnno Santo.
Vi innanzitutto la mia Notificazione sul Giubileo nella quale sono
contenute alcune indicazioni che possono aiutarti a disporti meglio ad
accogliere la grazia di questAnno. Inoltre riportato il calendario di tutti i
pellegrinaggi e di tutti gli incontri di catechesi sulle opere di misericordia
che si terranno in Cattedrale.
Sono pure presenti alcune informazioni sui giubilei nella Chiesa e sul
significato di questo Giubileo: in particolare ti segnalo la spiegazione
del logo, il testo dellinno e la preghiera del Santo Padre insieme ad altre
notizie sul Giubileo nella nostra diocesi.
Per aiutarti ad accostrarti al Sacramento della Riconciliazione troverai nel
sussidio una breve riflessione accompagnata da uno schema di esame di
coscienza.
Sia lAnno Santo anche per te un tempo favorevole per il rinnovamento
della tua vita. Ti assicuro la mia preghiera e ti chiedo di fare altrettanto per
Papa Francesco e per me.
Affidandoti a Maria, Madre della Misericordia,
ti saluto nel Signore Ges e ti benedico
Ischia, 12 dicembre 2015
Apertura diocesana dellAnno della Misericordia
il tuo Vescovo

La Notificazione.......................................... 3
La spiegazione del logo.................. 14
Il Crocifisso della Cattedrale......... 15
Il Padre Misericordioso................... 17
Linno...................................................... 20
Il significato del Giubileo............... 21

La Confessione................................... 23
Celebrazioni del Santo Padre....... 26
Celebrazioni diocesane.................. 27
Le catechesi......................................... 28
I pellegrinaggi parrocchiali.......... 30
La preghiera........................................ 31

Vademecum

PIETRO LAGNESE
per Grazia di Dio e della Sede Apostolica

Vescovo di Ischia
NOTIFICAZIONE
Ai presbiteri, diaconi, consacrati e fedeli laici
per il Giubileo Straordinario della Misericordia
Grazia,misericordiae pace siano con voi
da parte di Dio Padre e da parte di Ges Cristo, Figlio del Padre,
nella verit e nellamore. (cfr. 2 Gv 1,3)
1. Ges Cristo il volto della misericordia del Padre. Il mistero della
fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. () Ges
di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona
rivela la misericordia di Dio. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. fonte di gioia, di serenit e di pace.
condizione della nostra salvezza. Misericordia: la parola che rivela
il mistero della SS. Trinit. Misericordia: latto ultimo e supremo con
il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: la legge fondamentale
che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il
fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: la via che
unisce Dio e luomo, perch apre il cuore alla speranza di essere amati
per sempre nonostante il limite del nostro peccato. Ci sono momenti
[per] nei quali in modo ancora pi forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace
dellagire del Padre. per questo che ho indetto unGiubileo Straordinario della Misericordiacome tempo favorevole per la Chiesa, perch
renda pi forte ed efficace la testimonianza dei credenti (Misericordiae Vultus, 1-3).

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2. La celebrazione dellAnno Santo sia per tutti i credenti un vero momento di incontro con la misericordia di Dio. mio desiderio, infatti,
che il Giubileo sia esperienza viva della vicinanza del Padre, quasi a voler toccare con mano la sua tenerezza, perch la fede di ogni credente
si rinvigorisca e cos la testimonianza diventi sempre pi efficace (Lettera di Papa Francesco a mons. R. Fisichella, 1 settembre 2015).
3. La Chiesa di Dio che vive in Ischia, aderendo con intensa gioia spirituale allispirazione del Santo Padre Francesco, accoglie con animo
grato e disponibile il dono del Giubileo Straordinario della Misericordia, riconoscendo in esso una grande occasione per tutti i suoi figli per
sperimentare lAmore misericordioso del Padre di cui Ges di Nazareth
si e fatto icona visibile e concreta soprattutto nel segno dellAmore crocifisso, Amore incondizionato e universale. In Cristo, Misericordiae Vultus, il Padre ci viene incontro per farci dono del Suo sguardo di salvezza
e ci chiama a diventare misericordiosi come Lui, misericordes sicut Pater.
4. Con lo sguardo fisso su Ges e il suo volto misericordioso possiamo cogliere lamore della SS. Trinit. La missione che Ges ha ricevuto
dal Padre stata quella di rivelare il mistero dellamore divino nella sua
pienezza. Dio amore (1 Gv4,8.16), afferma per la prima e unica volta
in tutta la Sacra Scrittura levangelista Giovanni. Questo amore ormai
reso visibile e tangibile in tutta la vita di Ges. La sua persona non
altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Le sue relazioni
con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di
irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono allinsegna
della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui privo
di compassione. () Ci che muoveva Ges in tutte le circostanze non
era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi
interlocutori e rispondeva al loro bisogno pi vero (MV 8).
5. Nel Discorso per linizio del nuovo Anno Pastorale 2015-2016 del 21
settembre scorso Nella Chiesa, sguardo di Cristo ho proposto a tutta
la diocesi licona biblica della chiamata di Matteo (cfr. Mt 9, 9-13). Scrive
Papa Francesco: Anche la vocazione di Matteo inserita nellorizzonte
della misericordia. Passando dinanzi al banco delle imposte gli occhi
di Ges fissarono quelli di Matteo. Era uno sguardo carico di misericordia che perdonava i peccati di quelluomo e, vincendo le resistenze

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degli altri discepoli, scelse lui, il peccatore e pubblicano, per diventare
uno dei Dodici. San Beda il Venerabile, commentando questa scena del
Vangelo, ha scritto che Ges guard Matteo con amore misericordioso e lo scelse:miserando atque eligendo. Mi ha sempre impressionato
questa espressione, tanto da farla diventare il mio motto (ibidem). A
partire da queste parole, in quel Discorso cos dicevo: Questo sguardo
di Ges deve essere, per, anche lo sguardo della Chiesa! Anzi la Chiesa
lo sguardo di Ges! Lo sguardo di Ges che vede luomo!.
6. Questa verit di sempre la Chiesa lha riscoperta in modo particolare
grazie al Concilio Ecumenico Vaticano II. Il Concilio segn infatti per la
Chiesa la consapevolezza che un nuovo sguardo essa doveva assumere verso il mondo! (Discorso per linizio del nuovo Anno Pastorale 20152016). La Chiesa sentiva - dice il papa - la responsabilit di essere nel
mondo il segno vivo dellamore del Padre (MV 4). La scelta di Papa
Francesco di indire un Giubileo della Misericordia nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio un chiaro segnale della volont
di mantenere vivo quellevento e di proseguire nella sua realizzazione
(cfr. ibidem). Aprendo la Porta Santa il prossimo 8 dicembre, il Papa
vuole richiamare a tutta la Chiesa che il Padre, attraverso lo Spirito, la
chiama ad uscire secondo lo Spirito del Concilio Vaticano II per essere, per tutti gli uomini e donne che incontra, strumento di misericordia
e di salvezza.
7. Mentre invito a prendere in considerazione le indicazioni pastorali
per lAnno Giubilare espresse nel richiamato Discorso, in merito al Giubileo Straordinario della Misericordia, desidero specificare quanto segue:
Apertura della Porta della Misericordia
8. LAnno Santo si aprir l8 dicembre 2015, solennit dellImmacolata
Concezione. () Sar in questa occasione unaPorta della Misericordia,
dove chiunque entrer potr sperimentare lamore di Dio che consola,
che perdona e dona speranza. La domenica successiva, la Terza di Avvento, si aprir la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San
Giovanni in Laterano. Successivamente, si aprir la Porta Santa nelle
altre Basiliche Papali. Nella stessa domenica stabilisco che in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che la Chiesa Madre per tutti i fedeli,
oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato, si

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apra per tutto lAnno Santo una ugualePorta della Misericordia (MV 3).
9. Nella Diocesi di Ischia lAnno Straordinario della Misericordia si
aprir nella Chiesa Cattedrale, unica chiesa giubilare, sabato 12 dicembre 2015 alle ore 18.00, nei Primi Vespri della III Domenica di Avvento.
La Liturgia avr inizio alle ore 17.00 nella Chiesa di Ges Buon Pastore
in Ischia e proseguir con il pellegrinaggio verso la Chiesa Cattedrale
dove seguir il Rito di Apertura della Porta della Misericordia e la Celebrazione della Santa Messa. Alla liturgia di apertura dellAnno Santo da
me presieduta chiamato a partecipare lintero popolo di Dio: presbiteri, diaconi, religiosi, religiose, laici.
10. Per tale straordinario evento ecclesiale, al fine di favorire la partecipazione di tutti, dispongo che in quella giornata sia sospesa la celebrazione di ogni Santa Messa pomeridiana e serale nellintero territorio
diocesano.
Per annunciare allIsola linizio dellAnno della Misericordia, alle ore
16,00 di quello stesso giorno, in segno di giubilo, le campane di tutte
le chiese suoneranno a festa.
11. A partire dal prossimo 12 dicembre e per tutto lAnno Giubilare
ogni giorno, sia personalmente sia comunitariamente, siamo chiamati
a recitare la Preghiera del Papa per lAnno Santo. Nella S. Messa di ogni
giorno la preghiera si reciter prima della benedizione finale.
Il significato dellIndulgenza plenaria
12. La Chiesa vive la comunione dei Santi. Cosi la Madre Chiesa e capace con la sua preghiera e la sua vita di venire incontro alla debolezza
di alcuni con la santit di altri. Il Giubileo porta con s anche il riferimento allindulgenza. NellAnno Santo della Misericordia essa acquista
un rilievo particolare. Il perdono di Dio per i nostri peccati non conosce
confini. Nella morte e risurrezione di Ges Cristo, Dio rende evidente
questo suo amore che giunge fino a distruggere il peccato degli uomini. Lasciarsi riconciliare con Dio possibile attraverso il mistero pasquale e la mediazione della Chiesa. Dio quindi sempre disponibile al
perdono e non si stanca mai di offrirlo in maniera sempre nuova e inaspettata. Noi tutti, tuttavia, facciamo esperienza del peccato. Sappiamo di essere chiamati alla perfezione (cfr.Mt5,48), ma sentiamo forte
il peso del peccato. Mentre percepiamo la potenza della grazia che ci

Vademecum
trasforma, sperimentiamo anche la forza del peccato che ci condiziona.
13. Nonostante il perdono, nella nostra vita portiamo le contraddizioni
che sono la conseguenza dei nostri peccati. Nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono davvero cancellati; eppure, limpronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri rimane. La misericordia di Dio per pi
forte anche di questo. Essa diventaindulgenzadel Padre che attraverso
la Sposa di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni
residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carit, a crescere nellamore piuttosto che ricadere nel peccato (MV 22).
Condizioni richieste per lIndulgenza plenaria
14. Le condizioni richieste dalla Chiesa per partecipare alla grazia
dellIndulgenza intendono preparare nei fedeli le migliori disposizioni
spirituali perch tale pratica sia veramente fruttuosa per una sincera
conversione. Afferma il Santo Padre: Per vivere e ottenere lindulgenza i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la
Porta Santa (...) come segno del desiderio profondo di vera conversione. E importante che questo momento sia unito, anzitutto, al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia
con una riflessione sulla misericordia. Sara necessario accompagnare
queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per
me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del
mondo intero (Lettera di Papa Francesco a mons. R. Fisichella, 1 settembre 2015).
Indulgenza per gli ammalati, anziani, e persone impedite
15. Gli ammalati e le persone anziane e sole e quanti per diversi motivi
saranno impossibilitati a recarsi alla Porta Santa, - ricevendo la comunione o partecipando alla santa Messa e alla preghiera comunitaria,
anche attraverso i vari mezzi di comunicazione - potranno ottenere
lindulgenza giubilare e cos vivere con fede e gioiosa speranza la loro
situazione di prova (cfr. Lettera di Papa Francesco a mons. R. Fisichella, 1
settembre 2015).
Indulgenza plenaria per i Defunti
16. Lindulgenza giubilare, infine, pu essere ottenuta anche per
quanti sono defunti. A loro siamo legati per la testimonianza di fede e

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carit che ci hanno lasciato. Come li ricordiamo nella celebrazione eucaristica, cosi possiamo, nel grande mistero della comunione dei Santi,
pregare per loro, perch il volto misericordioso del Padre li liberi da
ogni residuo di colpa e possa stringerli a se nella beatitudine che non
ha fine (cfr. Lettera di Papa Francesco a mons. R. Fisichella, 1 settembre
2015).
Assoluzione dal peccato di aborto
17. Il Santo Padre Francesco, per lAnno Giubilare, nonostante qualsiasi
cosa in contrario, ha deciso di concedere a tutti i sacerdoti la facolt di
assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di
cuore ne chiedono il perdono (cfr. Lettera di Papa Francesco a mons. R.
Fisichella, 1 settembre 2015). I sacerdoti si preparino a questo grande
compito sapendo coniugare parole di genuina accoglienza con una
riflessione che aiuti a comprendere il peccato commesso, e indicare
un percorso di conversione autentica per giungere a cogliere il vero
e generoso perdono del Padre che tutto rinnova con la sua presenza
(Lettera di Papa Francesco a mons. R. Fisichella, 1 settembre 2015).
Le opere di misericordia corporali e spirituali
18. In questo Anno Santo, potremo fare lesperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle pi disparate periferie esistenziali, che spesso
il mondo moderno crea in maniera drammatica. Quante situazioni di
precariet e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite
sono impresse nella carne di tanti che non hanno pi voce perch il
loro grido si affievolito e spento a causa dellindifferenza dei popoli
ricchi. In questo Giubileo ancora di pi la Chiesa sar chiamata a curare queste ferite, a lenirle con lolio della consolazione, fasciarle con
la misericordia e curarle con la solidariet e lattenzione dovuta. ()
Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di
tanti fratelli e sorelle privati della dignit, e sentiamoci provocati ad
ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani,
e tiriamoli a noi perch sentano il calore della nostra presenza, dellamicizia e della fraternit. Che il loro grido diventi il nostro e insieme
possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana
per nascondere lipocrisia e legoismo (MV 15).
19. vivo desiderio del Santo Padre che il popolo cristiano durante il

Vademecum
Giubileo rifletta sulleopere di misericordiacorporaleespirituale (cfr. MV
15). Sar un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita
davanti al dramma della povert e per entrare sempre di pi nel cuore
del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina.
La predicazione di Ges ci presenta queste opere di misericordia perch possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli (MV 15).
20. Ogni volta che un fedele vivr una o pi di queste opere in prima persona otterr certamente lindulgenza giubilare (Lettera di Papa
Francesco a mons. R. Fisichella, 1 settembre 2015). Come comunit diocesana approfondiremo le opere di misericordia corporali e spirituali
con le 14 catechesi tenute in Cattedrale da testimoni del nostro tempo. Ogni catechesi sar accompagnata da unapposita scheda al fine
di favorire a livello personale, familiare e comunitario, un momento di
riflessione e di verifica della qualit della nostra vita cristiana.
Le opere-segno
21. Durante lAnno Santo sintensifichino gesti di carit in favore dei pi
poveri e si promuovano incontri di condivisione e momenti di servizio
verso quanti vivono situazioni di precariet e di disagio, raggiungendoli nella solitudine delle loro dimore, nellospedale, nelle case per anziani, disabili e minori in difficolt.
22. In questo Giubileo mio vivo desiderio che si dia particolare attenzione alla funzione educativa della Caritas diocesana e delle Caritas
parrocchiali attraverso la costituzione di centri di ascolto e autentiche
iniziative di solidariet. Si conosca e si sostenga in particolare lesperienza del Centro di Prima accoglienza Giovanni Paolo II di Forio, favorendo un effettivo coinvolgimento delle comunit e lofferta di un concreto servizio di volontariato, affinch a partire da questa opera cresca
nella nostra Chiesa di Ischia la cultura della carit. Sia potenziata anche
lopera del Consultorio familiare diocesano.
23. Cos come espressamente chiestoci dal Santo Padre, anche la nostra Chiesa come tante altre diocesi italiane, per venire incontro ai bisogni dei tanti profughi ed immigrati, mette a disposizione le proprie
strutture diocesane; in particolare saranno due le abitazioni destinate
alla loro accoglienza. Altra opera segno di questAnno Giubilare sar
realizzata in favore del recupero di persone che vivono in situazioni
di dipendenza. Per loro nascer un centro di ascolto e una comunit

anno santo della misericordia


residenziale che ho affidato alla Comunit Papa Giovanni XXIII, fondata
da don Oreste Benzi.
24. Resta inteso che la grazia dellindulgenza legata al compimento di
una o pi opere di misericordia richiede sempre il soddisfacimento anche delle altre condizioni richiamate al n. 14 di questa Notificazione.
Il pellegrinaggio giubilare
25. Il pellegrinaggio un segno peculiare nellAnno Santo, perch
icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La
vita un pellegrinaggio e lessere umano viator, un pellegrino che
percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere
la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovr compiere,
secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sar un segno del fatto che anche la misericordia una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla
misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli
altri come il Padre lo con noi. Il Signore Ges indica le tappe del pellegrinaggio attraverso cui possibile raggiungere questa meta: Non
giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sar dato: una misura
buona, pigiata, colma e traboccante vi sar versata nel grembo, perch
con la misura con la quale misurate, sar misurato a voi in cambio (Lc
6,37-38) (MV 14).
26. Durante la celebrazione dellAnno Giubilare avremo la possibilit
di vivere diverse esperienze di pellegrinaggio. Vivremo innanzitutto il
pellegrinaggio diocesano a Roma il 16 marzo 2016. Come Chiesa di
Ischia parteciperemo allUdienza Generale di Papa Francesco e, insieme, dopo aver attraversato la Porta della Misericordia della Basilica di
San Pietro, celebreremo la Santa Eucaristia allaltare della Cattedra. Ci
saranno inoltre i pellegrinaggi alla Chiesa Cattedrale. Ad essa volgeranno le 25 parrocchie della diocesi! Ogni comunit parrocchiale vivr
il proprio pellegrinaggio. In Cattedrale, accolta dal vescovo, nellEucarestia da lui presieduta, celebrer la Misericordia di Dio!
27. In particolare, il pellegrinaggio richiesto verso la Porta Santa si potr svolgere partendo dal Chiesa conventuale di S. Antonio in Ischia,
per poi raggiungere in preghiera la Chiesa giubilare della Cattedrale.

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Vademecum
I singoli fedeli prima di portarsi nella Chiesa Giubilare potranno sostituire o aggiungere al cammino processionale tradizionale un pellegrinaggio ai santuari della sofferenza, dove incontrare e servire Cristo,
nella consapevolezza che dove c un povero, un anziano, un malato,
una persona piagata nel corpo e nello spirito l c presenza reale di
Ges Cristo (cfr. Mt 25,31-46). I poveri e i sofferenti sono, infatti, sacramento del Signore!
La Chiesa Cattedrale
28. Durante tutto il tempo del Giubileo della Misericordia la nostra
Chiesa Cattedrale, unica Chiesa Giubilare della diocesi, dovr diventare - dicevo nel summenzionato Discorso per linizio dellAnno Pastorale
- un vero santuario diocesano, un santuario della misericordia, dove
sperimentare il dono dellabbraccio del Padre e la grazia dellindulgenza plenaria.
29. Per essere capaci di misericordia, - ci ricorda il papa - dobbiamo
in primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio. Ci significa recuperare il valore del silenzio per meditare la Parola che ci viene rivolta.
[Solo] In questo modo possibile contemplare la misericordia di Dio e
assumerlo come proprio stile di vita (MV 13).
30. In particolare siamo invitati in questAnno a riscoprire il valore della
preghiera, dellEucaristia e dellAdorazione e a ridare la giusta importanza al Sacramento della Riconciliazione, per permettere a tanti di
toccare con mano la grandezza della Misericordia di Dio.
Quanti si porteranno nella Chiesa Cattedrale dovranno sperimentare il
senso di una Chiesa che, quale madre accogliente, vuole aiutare i suoi
figli a vivere un vero di incontro con Dio che, nel Suo Figlio, viene a
parlarci, a perdonarci, a rialzarci, in una parola, a salvarci!
31. Perch ci concretamente si realizzi ho chiesto alla Parrocchia di S.
Maria Assunta nel Santuario Diocesano di San Giovan Giuseppe della
Croce, nel cui territorio situata la Madre di tutte le chiese della diocesi, che per tutto lAnno della Misericordia abiti la Chiesa Cattedrale per
svolgere in essa il servizio dellaccoglienza e dellanimazione.
Durante lAnno, la parrocchia avr cura di accogliere e servire i pellegrini che verranno singolarmente o in gruppo, animare la preghiera, in
particolare lAdorazione Eucaristica, curare le celebrazioni (la Liturgia

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delle Ore, lEucarestia, le liturgie della Parola e penitenziali), offrendo
loro la testimonianza di una carit concreta che permetta a tutti di gustare la tenerezza dellabbraccio di Dio e la bellezza di stare nella Chiesa, casa accogliente, e la gioia di andare, a loro volta, per annunciare il
Vangelo della Misericordia.
NellAnno della Misericordia, la Chiesa Cattedrale sar aperta per lintera giornata al fine di favorire lAdorazione Eucaristica permanente e la
possibilit di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione.
Il Tempo della Quaresima
32. La Quaresima di questo Anno Giubilare sia vissuta pi intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di
Dio (MV 17). In questo Tempo sia riscoperta innanzitutto limportanza
dellascolto della Parola di Dio. Quante pagine della Sacra Scrittura
possono essere meditate nelle settimane della Quaresima per riscoprire il volto misericordioso del Padre! (ibidem).
desiderio del Santo Padre che liniziativa 24 ore per il Signore, da celebrarsi nel venerd e sabato che precedono la IV Domenica di Quaresima, sia incrementata nelle diocesi. Tante persone si stanno riavvicinando al sacramento della Riconciliazione e tra questi molti giovani,
che in tale esperienza ritrovano spesso il cammino per ritornare al Signore, per vivere un momento di intensa preghiera e riscoprire il senso
della propria vita. Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della Riconciliazione, perch permette di toccare con mano
la grandezza della misericordia. Sar per ogni penitente fonte di vera
pace interiore (ibidem). Nella nostra diocesi si celebrer nella Chiesa
Cattedrale pertanto il 4 e 5 marzo 2016. Negli altri decanati sar invece
anticipata al 3 e 4 marzo 2016.
33. In special modo in Quaresima e durante tutto lAnno della Misericordia, i presbiteri si dedichino con generosit al Sacramento della
Riconciliazione. Non solo nella Chiesa Cattedrale ma in ogni parrocchia
sia data a tutti, anche attraverso liturgie penitenziali, la possibilit di
ricevere la grazia del perdono, Anzi i Pastori, specialmente durante
il tempo forte della Quaresima, siano solleciti nel richiamare i fedeli
ad accostarsi al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare
grazia (Eb4,16) (MV 18).

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La Missione diocesana
34. Accogliendo linvito del Santo Padre che chiede che si organizzino nelle Diocesi delle missioni al popolo, ho la gioia di annunciare che in questo Anno della Misericordia si celebrer nella nostra diocesi una Missione
diocesana. Si terr a conclusione dellAnno della Misericordia, dal 4 al 13
novembre 2016 e coinvolger lintero territorio diocesano. Ad animarla
saranno i Frati Minori della Provincia umbra. Oltre alla presenza di numerosi frati minori, la missione vedr coinvolti in qualit di missionari anche
diverse religiose, coppie di sposi e giovani. La Missione mentre offrir a
tutta la Chiesa di Ischia lopportunit di riascoltare lannuncio della Misericordia di Dio, si rivolge soprattutto a quanti si sono di fatto allontanati
dalla fede o non hanno ancora ricevuto lannuncio liberante del Vangelo.
Ad essi la Chiesa, come madre premurosa, tende la mano perch vivano
una conversione che faccia nascere o restituisca loro la gioia della fede e
il desiderio di impegnarsi con il Vangelo (Evangelii Gaudium, 14).
La conclusione dellAnno della Misericordia
35. Nella nostra diocesi, come in tutto il mondo, il Giubileo Straordinario della Misericordia, si concluder nella domenica precedente la
solennit liturgica di Ges Cristo Signore delluniverso, in quel giorno,
chiudendo la Porta Santa avremo anzitutto sentimenti di gratitudine e
di ringraziamento verso la SS. Trinit per averci concesso questo tempo
straordinario di grazia (MV 5).
Il 20 novembre 2016 lAnno giubilare si concluder per la Chiesa universale.
Affidandoci a Maria, Mater Misericordiae, viviamo la gioia dellAnno
Giubilare: la dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno
Santo, perch tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio
(MV 24).
I nostri Santi patroni intercedano per noi.
A laude della SS. Trinit.
Ischia, dalla Sede Vescovile, add 6 dicembre 2015
II Domenica di Avvento.
+ Pietro Lagnese
vescovo di Ischia
Sac. Gaetano Pugliese
Cancelliere vescovile

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Spiegazione del Logo


Il logo e il motto offrono insieme una sintesi felice
dellAnno giubilare. Nel motto Misericordiosi come il Padre (tratto dal Vangelo di Luca,
6,36) si propone di vivere la misericordia
sullesempio del Padre che chiede di non
giudicare e di non condannare, ma di
perdonare e di donare amore e perdono senza misura (cfr. Lc 6,37-38). Il
logo opera del gesuita Padre Marko
I. Rupnik si presenta come una piccola summa teologica del tema della
misericordia. Mostra, infatti, il Figlio
che si carica sulle spalle luomo smarrito, recuperando unimmagine molto
cara alla Chiesa antica, perch indica lamore di Cristo che porta a compimento il
mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il disegno realizzato in modo tale da far
emergere che il Buon Pastore tocca in profondit la
carne delluomo, e lo fa con amore tale da cambiargli
la vita. Un particolare, inoltre, non pu sfuggire: il Buon
Pastore con estrema misericordia carica su di s lumanit, ma i suoi occhi
si confondono con quelli delluomo. Cristo vede con locchio di Adamo e
questi con locchio di Cristo. Ogni uomo scopre cos in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanit e il futuro che lo attende, contemplando nel Suo
sguardo lamore del Padre.
La scena si colloca allinterno della mandorla, anchessa figura cara alliconografia antica e medioevale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente pi chiaro verso lesterno, suggeriscono il movimento di Cristo che
porta luomo fuori dalla notte del peccato e della morte. Daltra parte, la
profondit del colore pi scuro suggerisce anche limperscrutabilit dellamore del Padre che tutto perdona.

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Vademecum

Il Crocifisso della Cattedale:


icona diocesana
Il suggestivo Cristo Nero, di scuola catalana, risalente alla seconda met
del XIII sec. e conservato nella Cattedrale di S. Maria Assunta della diocesi
di Ischia, stato scelto come icona diocesana dellAnno Giubilare della
Misericordia. Una scelta, quella del crocifisso, ricca di significato, vista la
bolla di indizione del Giubileo nella quale il Papa ci presenta Cristo come
il volto della Misericordia del Padre (cfr. Misericordiae Vultus, 1). Per questa
ragione il crocifisso per lintero Anno Giubilare, posto al centro del presbiterio, presentato alla contemplazione di tutti.
Perch il crocifisso della Cattedrale? Per la sua semplicit ed essenzialit,
che raccolgono in s tutta la sofferenza e il silenzio di un Cristo, dal volto
appena accennato, nel quale ogni cristiano pu riconoscersi; una realizzazione di grandissimo valore artistico e affettivo per gli isolani tutti.
Lopera, raffigurante un Christus patiens alto circa un metro e ottanta, proviene dallantica Cattedrale del Castello Aragonese.
La cattedrale di Ischia custodisce un vero capolavoro della scultura medioevale italiana, unopera in cui confluiscono sia elementi culturali catalani e francesi, che nuove ideologie religiose propagandate dagli Ordini
mendicanti.
Unantica scultura in legname divisante il Crocifisso, che fu traslato dalla
vecchia Cattedrale, siccome si riferiva di essere opera e scultura molto antica
anco per giudizio dei professori, cos di somma divozione presso il popolo:
sta sita nella cappella attaccata alla porta della sagrestia. propriamente
ritenuta opera della scuola di Pietro Stefani.
Con queste parole il Canonico Onorato, pur avanzando unipotesi attributiva che fu in seguito smentita, testimoniava il grande legame tra il popolo ischitano e lamato crocifisso.
Nel 1948 lo studioso locale Onofrio Buonocore dedic al Cristo Nero alcune pagine del proprio volume riguardante la Diocesi isclana, e descrisse
minuziosamente la scultura, cos come appariva prima dellintervento di
restauro del 1950: la testa colore dellebano, rivestito di clamide rossa, serrata ai lombi di sciarpa scendendo al lato destro, orlata di galloni doro; il nudo
limitato alla testa, alle mani, ai piedi.

15

anno santo della misericordia


Il Buonocore considerava lopera ischitana una riproduzione del Volto
Santo di Lucca, culto introdotto nellisola da Monsignor Lorenzo Ricci,
di origine fiorentina, vescovo a Ischia dal 1419 al 1436. Fu proprio lui a
diffondere sul territorio locale il culto lucchese, ordinando limmersione
del Crocifisso nella pece bollente, al fine di assimilarlo il pi possibile alla
taumaturgica statua di Lucca.Per questo motivo la statua appare pi scura
in alcune parti del corpo. Nel 1950 in occasione di unimportante mostra
sulla scultura lignea in Campania, curata da Ferdinando Bologna e Raffaello Causa, gli studiosi hanno ricondotto lopera alla seconda met del XIII
secolo, sostenendo la gi presente definizione di catalano, convinti per
che lautore appartenesse a una maestranza napoletana.
La forte umanit che contraddistingue il Cristo della Cattedrale, si deve
al contatto con le novit culturali provenienti dallUmbria e dal grande
cantiere di Assisi, patria degli ordini mendicanti, che dallultimo quarto
del XIII secolo, diffondono unideologia nuova, fondata su unaccesa sensibilit per lumanit del Cristo e della Vergine.
Il crocifisso ischitano dal dolcissimo volto reclinato a destra, gli occhi chiusi appena scolpiti e dipinti, la bocca sottile, i capelli divisi al centro della
testa e ricadenti in ciocche sulle spalle, la zona pettorale particolarmente plastica e voluminosa, rivela la conoscenza della produzione scultorea
francese. Tuttavia una nuova umanit traspare dal volto di Cristo, al cui
effetto finale certamente contribuiscono anche la naturalistica barba e la
bocca sottile e appena dischiusa. Una dolcezza nuova, cos in contrasto
con la forza e il violento espressionismo visuale che costituiscono lelemento distintivo delle opere catalane, i cui volti dai grandi occhi a mandorla, con palpebre pronunciate trasmettono una certa inquietudine
nellosservatore.
Il crocifisso della Cattedrale, che sar sotto i nostri occhi per tutto il Giubileo, il cui volto ci tanto familiare e caro, ci invita a contemplarlo per imitarlo nella Misericordia e in modo particolare a riconoscere in lui lo sguardo amorevole del Padre. Il nostro vescovo Pietro nel Discorso di Apertura
per il nuovo Anno Pastorale 2015-16, del 21 settembre 2015, ci ricordava:
C uno sguardo di Dio anche su di me, su di te, su di noi, sulla nostra Chiesa
di Ischia: Dio la ama e la sogna! Gli uomini e le donne, di oggi e di sempre, di
ci hanno bisogno, di cogliere questo sguardo e di rimanere sotto lo sguardo.
La Chiesa chiamata a far capire agli uomini che essi sono guardati da Dio:
sta qui tutta la nostra missione!.

16

Vademecum

Il Padre Misericordioso:
immagine della tenerezza di Dio
Il quadro si ispira alla parabola del padre misericordioso (Luca 15,11-32).
Dipinto da Rembrandt nel
1666, circa pochi anni prima della sua morte (avvenuta nel 1669). Il dipinto
conservato nel museo
dellHermitage (San Pietroburgo, Russia).
La scena raffigura la conclusione della parabola, ovvero il perdono del padre nei
confronti del figlio pentito
della propria condotta. La
luce si sofferma sulla scena principale e cattura cos
lattenzione dellosservatore, che si trova con gli occhi alla stessa altezza del figlio pentito, come
se il pittore volesse suggerire unidentificazione tra il personaggio del
quadro e losservatore.
Per tutta la durata dellAnno Santo della Misericordia, una copia del
dipinto Il ritorno del figliol prodigo sar esposta in Cattedrale nella cappella laterale sinistra, che diventer la Cappella della riconciliazione
della nostra Chiesa Giubilare. In questo modo i fedeli, nel prepararsi
a ricevere il Sacramento della Riconciliazione, potranno meditare su
questa bellissima immagine e abbandonarsi nellabbraccio benedicente del Padre.
I personaggi:
1)Il figlio pi giovane: vestito di stracci logori, in ginocchio dinanzi al
padre, di cui ha sperperato il patrimonio. Aveva chiesto la sua eredit
(= morte!).
Il vestito il segno della sua vita: strappata, lacerata. Il colore gial-

17

anno santo della misericordia


lo-marrone segno di miseria. Le cicatrici sono il segno delle umiliazioni, delle sconfitte.
I piedi rivelano un viaggio umiliante: il piede sinistro scalzo e con cicatrici (simbolo di povert e delle sofferenze patite), il destro con mezzo
sandalo logoro, ultimo brandello della sua dignit (per molto tempo le
scarpe sono state simbolo di ricchezza).
Resta una sola cosa: la spada appesa al fianco (ultimo segno, pallido,
della sua nobilt, e della sua dignit di figlio).
La testa rasata: indice di prigionia, lessere senza una libert (questo
figlio inseguiva la libert e si trova schiavo, privo di identit). Ma evoca
anche la testa di un bambino neonato: infatti, inginocchiato, in atteggiamento penitente (cf. Padre ho peccato), ma appoggia il suo capo
nel grembo del padre, nel grembo della sua misericordia, per una
nuova nascita. Sar infatti rivestito dal padre.
2) Sulla destra, un personaggio identificato col figlio maggiore.
Atteggiamento eretto, impassibile. Appare stabile, certo, come una colonna, ma duro, con un bastone stretto fra le mani; luce gelida. Vuoto,
distanza. Si noti in dettaglio le mani, il capo e il suo sguardo.
3) Sullo sfondo si distinguono due figure anonime, non ben identificate,
pi o meno indifferenti, scettiche, chiacchierone, probabilmente servi
o persone di casa, che ben conoscevano i fatti, le sofferenze, le dinamiche interne e ora commentano.
4) Il padre, anziano accoglie il figlio con un gesto amorevole e quasi
protettivo.
Particolari del padre che gi fuori di casa ad attendere!
a) Gli occhi del Padre: sono gli occhi di un cieco. Il Padre ha consumato
i suoi occhi a furia di scrutare lorizzonte in attesa del ritorno del figlio,
e per le lacrime versate. Negli ultimi anni della sua vita, dopo essere
stato molto provato, nellambito della famiglia (ha perso la moglie e
dei figli) e del lavoro, scrive Nouwen Rembrandt comincia a dipingere persone cieche come se fossero i ciechi i veri vedenti. [] Proprio
quando la sua esistenza si avvia verso le ombre della vecchiaia, quando il successo svanisce e gli splendori esteriori della sua vita impallidiscono, il pittore entra pi a contatto con limmensa bellezza della vita
interiore. Qui scopre la luce che emana da un fuoco interiore che mai
non muore: il fuoco dellamore.
b) Il mantello del padre, rosso, sembra voler ricoprire il figlio di misericordia

18

Vademecum
c) Il vero centro del dipinto di Rembrandt costituito dalle mani del
padre. Su di esse si concentra tutta la luce; in esse si incarna la misericordia.
Non sono uguali: una maschile (robusta, forte, muscolosa, che protegge, difende), laltra femminile (tenera, delicata, che accarezza). Attraverso le mani Rembrandt vuole comunicare il volto paterno e materno di Dio. Dio Padre e Dio Madre.
Le mani che toccano le spalle del figlio sono gli strumenti dellocchio
interiore del padre. Il tatto sostituisce la vista. Attraverso queste mani
il padre afferma di vedere: vede lo smarrimento di donne e uomini di
tutti i tempi e di tutti i luoghi, sente compassione per la sofferenza di
coloro che hanno scelto di andarsene da casa.
Corrispondenza mani del padre / piedi del figlio:
la mano destra del padre (mano femminile) corrisponde al piede sinistro del figlio, quello scalzo. La mano delicata e tenera si prende cura
delle ferite, protegge la parte pi vulnerabile. La mano sinistra del padre (mano maschile) corrisponde al piede destro del figlio, quello con
mezzo sandalo: la mano che sorregge, scuote, infonde fiducia sulla
possibilit di riprendere il cammino.
Il cuore del padre arde dal desiderio di riportare a casa i suoi figli. Ma
il suo amore troppo grande per comportarsi cos. Non pu forzare,
costringere, spingere o trattenere. Questo Padre offre la libert di rifiutare o ricambiare tale amore. Le sue mani non trattengono: accolgono,
benedicono: In latino, benedire benedicere, che letteralmente significa: direcose buone. Il Padre vuole dire, pi col tocco che con la voce,
buone cose dei suoi figli. Non desidera affatto punirli.
Sono stati gi troppo puniti dalla loro caparbiet interiore o esteriore.
Il Padre vuole semplicemente far loro capire che lamore che hanno
cercato in vie cos distorte, stato, e sar sempre li per loro.
Il Padre dallinizio della creazione ha steso le sue braccia in una benedizione misericordiosa, non forzando mai nessuno, ma aspettando
sempre; non lasciando mai cadere le braccia per la disperazione, ma
sperando sempre che i figli tornino per poter dire loro parole damore
e lasciare che le sue braccia stanche si posino sulle loro spalle.

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anno santo della misericordia

Linno
misericordes sicut pater!
Testo: P. Eugenio Costa, S.I. - Musica: Paul Inwood
Misericordes sicut Pater!
1. Rendiamo grazie al Padre,
perch buono
in aeternum misericordia eius
ha creato il mondo con sapienza
in aeternum misericordia eius
conduce il Suo popolo nella storia
in aeternum misericordia eius
perdona e accoglie i Suoi figli
in aeternum misericordia eius
2. Rendiamo grazie al Figlio,
luce delle genti
in aeternum misericordia eius
ci ha amati con un cuore di carne
in aeternum misericordia eius
da Lui riceviamo, a Lui ci doniamo
in aeternum misericordia eius
il cuore si apra a chi ha fame e sete
in aeternum misericordia eius
Misericordes sicut Pater!
Misericordes sicut Pater!

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3. Chiediamo allo Spirito


i sette santi doni
in aeternum misericordia eius
fonte di ogni bene,
dolcissimo sollievo
in aeternum misericordia eius
da Lui confortati, offriamo conforto
in aeternum misericordia eius
lamore spera e tutto sopporta
in aeternum misericordia eius
4. Chiediamo la pace
al Dio di ogni pace
in aeternum misericordia eius
la terra aspetta il vangelo del Regno
in aeternum misericordia eius
grazia e gioia a chi ama e perdona
in aeternum misericordia eius
saranno nuovi i cieli e la terra
in aeternum misericordia eius
Misericordes sicut Pater!
Misericordes sicut Pater

Vademecum

il Significato del Giubileo


La Bolla di indizione
Lannuncio ufficiale e solenne
dellAnno Santo avverr con la lettura e pubblicazione presso la Porta Santa della Bolla nella Domenica
della Divina Misericordia, festa istituita da San Giovanni Paolo II che
viene celebrata la domenica dopo
Pasqua. Papa Francesco ha affidato
al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, lorganizzazione del Giubileo
della Misericordia.
Le origini ebraiche
Anticamente presso gli Ebrei, il giubileo era un anno dichiarato santo
che cadeva ogni 50 anni, nel quale
si doveva restituire luguaglianza a
tutti i figli dIsraele, offrendo nuove
possibilit alle famiglie che avevano perso le loro propriet e perfino la libert personale. Ai ricchi,
invece, lanno giubilare ricordava
che sarebbe venuto il tempo in cui
gli schiavi israeliti, divenuti nuovamente uguali a loro, avrebbero
potuto rivendicare i loro diritti. La
giustizia, secondo la legge di Israele, consisteva soprattutto nella protezione dei deboli (San Giovanni
Paolo II in Tertio Millennio Adveniente, 13).

Il Vangelo della Misericordia


Nel Giubileo le letture per le domeniche del tempo ordinario saranno
prese dal Vangelo di Luca, chiamato
levangelista della misericordia.
Dante Alighieri lo definisce scriba
mansuetudinis Christi, narratore
della mitezza del Cristo. Sono molto conosciute le parabole della misericordia presenti nel Vangelo di
Luca: la pecora smarrita, la dramma
perduta, il padre misericordioso.
La storia dei Giubilei
La Chiesa cattolica ha iniziato la tradizione dellAnno Santo con Papa
Bonifacio VIII nel 1300. Bonifacio
VIII aveva previsto un giubileo ogni
secolo. Dal 1475 per permettere a
ogni generazione di vivere almeno
un Anno Santo il giubileo ordinario fu cadenzato con il ritmo dei 25
anni. Un giubileo straordinario, invece, viene indetto in occasione di
un avvenimento di particolare importanza.
Gli Anni Santi
Gli Anni Santi ordinari celebrati fino
ad oggi sono 26. Lultimo stato il
Giubileo del 2000. La consuetudine
di indire giubilei straordinari risale
al XVI secolo. Gli ultimi Anni Santi
straordinari, del secolo scorso, sono

21

anno santo della misericordia


stati quelli del 1933, indetto da Pio
XI per il XIX centenario della Redenzione, e quello del 1983, indetto da
Giovanni Paolo II per i 1950 anni
della Redenzione.

un percorso straordinario verso la


salvezza. Le Porte Sante delle altre
basiliche verranno aperte successivamente allapertura della Porta
Santa della Basilica di San Pietro.

Il senso del Giubileo


La Chiesa cattolica ha dato al giubileo ebraico un significato pi
spirituale. Consiste in un perdono
generale, unindulgenza aperta a
tutti, e nella possibilit di rinnovare il rapporto con Dio e il prossimo.
Cos, lAnno Santo sempre unopportunit per approfondire la fede
e vivere con rinnovato impegno la
testimonianza cristiana.

La Misericordia
nel pontificato di Francesco
Nel primo Angelus dopo la sua elezione, il Santo Padre diceva: Sentire misericordia, questa parola
cambia tutto. il meglio che noi
possiamo sentire: cambia il mondo. Un po di misericordia rende il
mondo meno freddo e pi giusto.
Abbiamo bisogno di capire bene
questa misericordia di Dio, questo
Padre misericordioso che ha tanta
pazienza (Angelus 17 marzo 2013).
NellAngelus dell11 gennaio 2015
ha affermato: C tanto bisogno
oggi di misericordia, ed importante che i fedeli laici la vivano e la
portino nei diversi ambienti sociali.
Avanti! Noi stiamo vivendo il tempo
della misericordia, questo il tempo
della misericordia. Ancora, nel suo
messaggio per la Quaresima 2015,
il Santo Padre ha detto: Quanto
desidero che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie
e le nostre comunit in particolare,
diventino delle isole di misericordia
in mezzo al mare dellindifferenza!. Nel testo delledizione italiana
dellesortazione apostolica Evangelii gaudium il termine misericordia appare ben 31 volte.

Il tema della Misericordia


Con il Giubileo della Misericordia
Papa Francesco pone al centro
dellattenzione il Dio misericordioso che invita tutti a tornare da Lui.
Lincontro con Lui ispira la virt della misericordia.
La Porta Santa
Il rito iniziale del giubileo lapertura della Porta Santa. Si tratta di una
porta che viene aperta solo durante
lAnno Santo, mentre negli altri anni
rimane murata. Hanno una Porta
Santa le quattro basiliche maggiori
di Roma: San Pietro, San Giovanni
in Laterano, San Paolo fuori le mura
e Santa Maria Maggiore. Il rito di
aprire la Porta Santa esprime simbolicamente il concetto che, durante il Giubileo, offerto ai fedeli

22

Vademecum

La Confessione:
esperienza di Misericordia
Nella bolla di indizione del prossimo Giubileo, Papa Francesco esorta a
porre di nuovo al centro con convinzione il sacramento della Riconciliazione, perch permette di toccare con mano la grandezza della misericordia. Sar per ogni penitente fonte di vera pace interiore (MV,
17). La Chiesa di Ischia si rivolge ai suoi figli per aiutarli a compiere
un cammino di autentica conversione, che trova nella celebrazione del
sacramento della Penitenza lamore di Dio che perdona ogni peccato.
Sin dalla nostra fanciullezza siamo stati accompagnati da sacerdoti
e catechisti a celebrare la confessione. Con un linguaggio adatto ci
stato spiegato il senso del peccato, siamo stati guidati allesame di
coscienza e alla richiesta di perdono con le parole dellatto di dolore.
Forse da allora non abbiamo avuto modo di approfondire il valore del
sacramento, rischiando di conservare un atteggiamento che rasenta
la superficialit e pu risultare un po infantile. Nellarco della vita ci
confessiamo pi o meno periodicamente, forse visitando un santuario,
in prossimit della Pasqua e del Natale, oppure in occasione di alcune
celebrazioni particolari. E probabile che custodiamo ancora vivo il ricordo di una particolare confessione, in cui abbiamo percepito nelle
parole del sacerdote la presenza del Signore, che ci ha accolti e perdonati. Nel corso degli anni poi sono nate nel nostro cuore domande pi
profonde sul significato ecclesiale del perdono e sul modo in cui si prepara una buona confessione. Ci chiediamo come si esamina la coscienza prima di avvicinare il sacerdote e talvolta sorge il dubbio sul perch
confessare a un uomo le nostre colpe. Oppure ci condiziona qualche
esperienza negativa, che ci ha allontanati dalla pratica del sacramento,
e non vogliamo pi correre il rischio di sentirci giudicati o interrogati
con severit. Alcuni potrebbero aver identificato il sacramento della
Riconciliazione con una sorta di seduta di terapia psicologica, in cui
raccontare la propria vita e ascoltare qualche buon consiglio. La riconciliazione non una seduta psicologica, in cui il confessore aiuta soltanto a leggersi dentro, ma un incontro con lamore salvifico di Dio, che
perdona e riconcilia con la sua Chiesa. La poca frequenza alle liturgie

23

anno santo della misericordia


penitenziali comunitarie e la prassi di confessarsi secondo lesigenza
personale, nel momento in cui un sacerdote disponibile, ha impedito di comprendere e sperimentare la dimensione comunitaria della
penitenza.
Riflettendo sulla confessione, si nota che luomo di oggi ha smarrito il
significato teologico del peccato, che sembra non riguardare pi il rapporto con Dio, ma si ridotto semplicemente a ci che fa male allaltro. Spesso si dice: Io non faccio male a nessuno, non ammazzo e non
rubo, senza pensare che il peccato vivere come se Dio non esistesse
o non facesse parte della vita quotidiana, relazionarsi con le persone
senza amore, non compiere il bene che possibile, lasciarsi sopraffare
da un senso di sfiducia. Il peccato non riguarda solo il singolo che lo
commette, ma ferisce la Chiesa, la rende pi povera, perch quando
un battezzato si allontana da Dio e si esclude dalla comunione con i
fratelli, tutta la comunit ne soffre.

lesame di coscienza:
i consigli di papa francesco
necessario confessare umilmente e fiduciosamente i propri peccati al ministro della Chiesa. Nella celebrazione di questo Sacramento, il
sacerdote non rappresenta soltanto Dio, ma tutta la comunit, che si
riconosce nella fragilit di ogni suo membro, che ascolta commossa il
suo pentimento, che si riconcilia con lui, che lo rincuora e lo accompagna nel cammino di conversione e maturazione umana e cristiana.
Uno pu dire: io mi confesso soltanto con Dio. S, tu puoi dire a Dio
perdonami, e dire i tuoi peccati, ma i nostri peccati sono anche contro
i fratelli, contro la Chiesa. Per questo necessario chiedere perdono
alla Chiesa, ai fratelli, nella persona del sacerdote. Ma padre, io mi vergogno.... Anche la vergogna buona, salute avere un po di vergogna, perch vergognarsi salutare. (...) Ma anche la vergogna fa bene,
perch ci fa pi umili, e il sacerdote riceve con amore e con tenerezza
questa confessione e in nome di Dio perdona. Anche dal punto di vista
umano, per sfogarsi, buono parlare con il fratello e dire al sacerdote
queste cose, che sono tanto pesanti nel mio cuore. E uno sente che si
sfoga davanti a Dio, con la Chiesa, con il fratello. Non avere paura della

24

Vademecum
Confessione! Uno, quando in coda per confessarsi, sente tutte queste
cose, anche la vergogna, ma poi quando finisce la Confessione esce
libero, grande, bello, perdonato, bianco, felice. E questo il bello della
Confessione! (...) E Ges l, e Ges pi buono dei preti, Ges ti riceve,
ti riceve con tanto amore. Sii coraggioso e vai alla Confessione! (Udienza del 19 febbraio 2014).
Nei confronti di Dio
Mi rivolgo a Dio solo nel bisogno?
Partecipo alla Messa la domenica e le feste di precetto?
Comincio e chiudo la giornata con la preghiera?
Ho nominato invano Dio, la Vergine, i Santi?
Mi sono vergognato di dimostrarmi cristiano?
Cosa faccio per crescere spiritualmente? Come? Quando?
Mi ribello davanti ai disegni di Dio?
Pretendo che egli compia la mia volont?
Nei confronti del prossimo
So perdonare, compatire, aiutare il prossimo?
Ho calunniato, rubato, disprezzato i piccoli e gli indifesi?
Sono invidioso, collerico, parziale?
Ho cura dei poveri e dei malati?
Mi vergogno della carne di mio fratello, della mia sorella?
Sono onesto e giusto con tutti o alimento la cultura dello scarto?
Ho istigato altri a fare il male?
Osservo la morale coniugale e familiare insegnata dal Vangelo?
Come vivo le responsabilit educative verso i figli?
Onoro e rispetto i miei genitori? Ho rifiutato la vita appena concepita?
Ho spento il dono della vita? - Ho aiutato a farlo?
Rispetto lambiente?
Nei confronti di s
Sono un po mondano e un po credente?
Esagero nel mangiare, bere, fumare, divertirmi?
Mi preoccupo troppo della salute fisica, dei miei beni?
Come uso il mio tempo? - Sono pigro? - Voglio essere servito?
Amo e coltivo la purezza di cuore, di pensieri e di azioni?
Medito vendette, nutro rancori?

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anno santo della misericordia

Celebrazioni del Santo Padre


per lAnno Santo
Apertura della Porta Santa di San Pietro 8 dicembre 2015
Invio dei Missionari della Misericordia San Pietro, 10 febbraio 2016
Giubileo dei Ragazzi e delle Ragazze San Pietro, 23-25 aprile 2016
Giubileo dei Diaconi San Pietro, 27-29 maggio 2016
Giubileo dei Sacerdoti San Pietro, 1-3 giugno 2016
Giubileo degli Ammalati e delle Persone Disabili
San Pietro, 10-12 giugno 2016
Giubileo dei Giovani - Giornata Mondiale della Giovent
Cracovia, 26-31 luglio 2016 Signore Ges Cristo,
Giubileo degli Operatori e dei Volontari della Misericordia
San Pietro, 2-4 settembre 2016
Giubileo dei Catechisti San Pietro, 23-25 settembre 2016
Giubileo Mariano San Pietro, 8-9 ottobre 2016
Giubileo dei Carcerati San Pietro, 6 novembre 2016
Chiusura della Porta Santa di San Pietro 20 novembre 2016

pellegrinaggio
diocesano
a roma
16 marzo 2016

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Vademecum

Celebrazioni giubilari
presiedute dal vescovo pietro
Apertura diocesana della Porta Santa
Chiesa Cattedrale di Ischia, 12 dicembre 2015
Giubileo dei Consacrati 1 febbraio 2016
Giubileo delle Famiglie 13 febbraio 2016
Giubileo della Gente di Mare 1 marzo 2016
Giubileo delle Confraternite 30 aprile 2016
Giubileo del Mondo della Scuola, Giovani e Sport 7 maggio 2016
Giubileo delle Aggregazioni laicali 14 maggio 2016
Giubileo dei Ministranti 26 maggio 2016
Giubileo delle Forze dellOrdine e Pubblica Amministrazione 22 giugno 2016
Giubileo dei Malati e del mondo della Sanit, Volontariato e Caritas
27 settembre 2016
Giubileo del Mondo del Turismo 26 ottobre 2016
Missione diocesana 4 - 13 novembre 2016
Chiusura diocesana della Porta Santa
Chiesa Cattedrale di Ischia, 13 novembre 2016

Ogni giorno in Cattedrale


pellegrinaggio
Adorazione Eucaristica e Confessioni
diocesano
ORARIO ESTIVO
ORARIO INVERNALE
a roma
9.00 S. Messa (Chiesa dello Spirito Santo)
9.00 S. Messa (Chiesa dello Spirito Santo)
16
9.30 Esposizione
Eucaristica
e
Lodi

9.30 Esposizione Eucaristica e Lodi
marzo 2016
2.00 Ora Media e Reposizione Eucaristica
1
15.30 Esposizione Eucaristica,
e Coroncina alla Divina Misericordia
17.30 Vespri e Reposizione Eucaristica
18.00 S. Rosario
18.30 S. Messa
21.00 Compieta

2.00 Ora Media e Reposizione Eucaristica


1
16.30 Esposizione Eucaristica,
e Coroncina alla Divina Misericordia
18.30 Vespri e Reposizione Eucaristica
19.00 S. Rosario
19.30 S. Messa
22.00 Compieta

DOMENICA:
SS. Messe ore 10.00, 11.30, 18.30

DOMENICA:
SS. Messe ore 10.00, 19.00, 20.30

27

anno santo della misericordia

Catechesi
sulle Opere di Misericordia
Chiesa cattedrale - ore 20.00
15 dicembre: Dar da bere agli assetati
Chi avr dato anche un solo bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli perch mio discepolo, in verit vi dico: non perder la sua ricompensa.
(Mt 10,42)
Card. Crescenzio Sepe Arcivescovo di Napoli
11 gennaio: Vestire gli ignudi
Che giova, fratelli miei, se uno dice di aver la fede ma non ha le opere? Forse che
quella fede pu salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: Andatevene in pace, riscaldatevi
e saziatevi, ma non d loro il necessario per il corpo, che giova? (Gc 2, 14-16).
Giovanni Paolo Ramonda Pres. Comunit Papa Giovanni XXIII
20 gennaio: Sopportare pazientemente le persone moleste
Comportatevi con ogni umilt, dolcezza e magnanimit, sopportandovi
a vicenda nellamore. (Ef 4,1-2).
padre PierBattista Pizzaballa Custode di Terra Santa
5 febbraio: Visitare i carcerati
Ricordatevi dei carcerati come se foste loro compagni di carcere e di
quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale. (Eb 13,3).
don Luigi Ciotti Fondatore di Libera
24 febbraio: Insegnare agli ignoranti
Capisci quello che stai leggendo? (At 8,30)
don Fabio Rosini Biblista
7 marzo: Perdonare le offese
Perdona loffesa al tuo prossimo e allora, per la tua preghiera, ti saranno
rimessi i peccati. (Sir 28,2)
card. Edoardo Menichelli Arcivescovo di Ancona-Osimo

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Vademecum
6 aprile: Dar da mangiare agli affamati
Voi stessi date loro da mangiare (Mc 6,37).
Marco Impagliazzo Presidente Comunit di S. Egidio
27 aprile: Seppellire i morti
Al morto non negare la tua benevolenza. (Sir 7,33)
Ernesto Olivero Fondatore Sermig, Arsenale della Pace
5 maggio: Pregare Dio per i vivi e per i morti
State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie;
questa infatti la volont di Dio in Cristo Ges verso di voi. (1Ts 5, 16-18)
Salvatore Martinez Presidente Rinnovamento nello Spirito
23 maggio: Consigliare i dubbiosi
Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della
verit. (1Tm 2,4)
don Armando Matteo Teologo
1 settembre: Accogliere i forestieri
Non consiste forse il digiuno nel dividere il pane con laffamato, nell introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne? (Is 58, 7)
card. Francesco Montenegro Arcivescovo di Agrigento
19 settembre: Ammonire i peccatori
La parola di Cristo abiti tra voi con abbondanza: con ogni sapienza istruitevi,
correggetevi reciprocamente, cantate a Dio nei vostri cuori, con gratitudine,
salmi, inni e cantici spirituali. (Col 3,16)
padre Ermes Ronchi Teologo
3 ottobre: Consolare gli afflitti
Questo mi consola nella miseria, la tua parola mi fa vivere. (Sal 119,50)
don Maurizio Patriciello Parroco
24 ottobre: Assistere gli ammalati
Non indugiare a visitare un malato, perch per questo sarai amato (Sir 7, 35)
Mons. Giovanni DErcole Vescovo di Ascoli Piceno

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anno santo della misericordia

Pellegrinaggi parrocchiali
alla Cattedrale
12/01/2016: Ges Buon Pastore (Ischia)
13/01/2016: S. Maria di Portosalvo (Ischia)
15/01/2016: San Ciro Martire (Ischia)
19/01/2016: S. Antonio Abate (Ischia)
25/01/2016: S. Maria delle Grazie in S. Pietro (Ischia)
27/01/2016: S. Domenico in SS. Annunziata (Ischia)
04/02/2016: S. Sebastiano Martire (Forio)
08/02/2016: S. Vito Martire (Forio)
23/02/2016: S. Maria Assunta nel santuario di S. G.G. della Croce (Ischia)
10/03/2016: S. Leonardo Abate (Forio)
14/03/2016: S. Maria di Montevergine (Forio)
15/03/2016: S. Michele Arcangelo (Forio)
30/03/2016: S. Francesco Saverio (Forio)
07/04/2016: S. Sebastiano Martire (Barano dIschia)
08/04/2016: S. Giorgio Martire (Barano dIschia)
11/04/2016: S. Michele Arcangelo (Serrara Fontana)
12/04/2016: S. Giovan Battista (Barano dIschia)
13/04/2016: S. Maria del Carmine (Serrara Fontana)
14/04/2016: Nativit di Maria SS. (Barano dIschia)
15/04/2016: S. Maria la Porta (Barano dIschia)
21/04/2016: S. Maria della Mercede (Serrara Fontana)
02/05/2016: Maria SS. Madre della Chiesa (Barano dIschia)
17/10/2016: S. Antonio di Padova (Casamicciola T.)
21/10/2016: S. Maria delle Grazie (Lacco Ameno)
26/10/2016: S. Maria Maddalena pen. (Casamicciola T.)

Info e contatti
Cattedrale di Ischia via Luigi Mazzella, 43 - Ischia (Na) 80070
Ufficio: Tel & Fax 081993647
Parroco: don Carlo Candido 3293523355 e-mail: doncarlo69@gmail.com
Segreteria Accoglienza gruppi pellegrini:
Anna 3478186055 Attilio 3281864538 Rosa 3491384559

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Vademecum

PREGHIERA DI PAPA FRANCESCO


PER LANNO DELLA MISERICORDIA
da recitare ogni giorno personalmente
e comunitariamente durante la S. Messa
prima della Benedizione finale.

ignore Ges Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi


come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede Te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liber
Zaccheo e Matteo dalla schiavit del denaro; ladultera e la Maddalena
dal porre la felicit solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il
tradimento, e assicur il Paradiso al ladrone pentito. Fa che ognuno di
noi ascolti come rivolta a s la parola che dicesti alla samaritana: Se tu
conoscessi il dono di Dio!
Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la
sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: fa che la
Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella
gloria. Hai voluto che i tuoi ministri fossero anchessi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nellignoranza e nellerrore: fa che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso,
amato e perdonato da Dio.
Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perch il
Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la tua
Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libert e ai ciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della
Misericordia a Te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti
i secoli dei secoli. Amen.

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A cura dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ischia

www.chiesaischia.it

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