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materia di innovazione ed
imprenditorialit dei proprietari forestali austriaci
dimostra come il 4% delle
innovazioni introdotte riguarda i Pfnl (E. Rametsteiner e K. Kubeczko,
2003)
Ma cosa sintende
per Pfnl?
Pur essendo stata fornita
nel giugno 1999 dalla Fao
la seguente definizione
beni di origine biologica
non legnosi, provenienti
da foreste (le piantagioni
sono incluse), altre superfici forestali ed alberi fuori
foresta, sono ancora presenti a livello nazionale
Turismo/Ricreazione
Ghiaia
Selvaggina
Miele
Resina
Piccoli frutti /
Bacche
Castagne
Totale complessivo
Funghi / tartufi
Bioenergia
Forestali
Acqua potabile
(sorgenti e
CarbonTrading
Piante
geneticamente
Contratti per
la tutela della
Sport (sci di
fondo, slittino,
Ricreazione
(camping, aree
Cultura ed
altre attivit
Contoterzismo
Non forestali
Concessioni ed
affitti (caccia,
4,50
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00
e Territorio 13
Il sapone di Aleppo
un sapone vegetale
allolio di oliva e alloro
che veniva formulato
sin dallantichit
dagli abitanti
della Mesopotamia
Prodotti multiuso
Segnatamente per i primi
due sono state create importanti forme di cooperazione (come descritto allinterno del box sul il microbirrificio di Granaglione), che vedono la parteci-
Certificare la qualit,
e lorigine
La promozione svolta
tramite differenti segni di
identificazione (fig. 2). Per
i Pfnl, come da definizione Fao, esistono tutte le
possibilit di certificazione regolamentata e volontaria come per i corrispettivi prodotti agricoli.
Tra gli organismi che hanno espressamente incluso
i Pfnl nel campo di applicazione delle proprie attivit, lInternational Federation of Organic Agriculture Movements (Ifoam),
che lorganismo mondiale di riferimento per
lagricoltura biologica, ha
elaborato specifici criteri
per lo sciroppo dacero ed
il miele.
Fsc ha sviluppato, sin dal
1998, linee guida per la
certificazione dei Pfnl ba-
e Territorio 15
La Valle di Metznitz (Austria) considerata la valle pi ricca di cacciagione di tutta la Carinzia, tanto da lasciar dire ai carinziani che in ogni
casa c un cacciatore.
La caccia, dopo la crisi del comparto turistico legato alle attivit invernali ed il sopravvento di altre localit, la caccia diventata un elemento
importante di sviluppo delleconomia locale ed in particolare del turismo invernale.
I ristoratori della valle riuniti hanno fondato il gruppo cooperativo
Hemmaland con lobiettivo di creare valore aggiunto dai prodotti derivati dalla selvaggina locale ottenuta dalla conduzione di una caccia
regolamentata attenta anche allattivit turistico-ricreativa, che vede
anche la selvaggina e la
gestione forestale collegata.
A ci si devono aggiungere le Risoluzioni 2 e 3
della quarta Cmpfe di
Vienna (2003) che richiedono inoltre un preciso
impegno da parte dei
Paesi europei nellaggiornamento delle politiche forestali nazionali
e nella definizione di un
quadro legislativo in
grado di migliorare lofferta sul mercato di Pfnl,
riconoscono ai Pfnl limportante funzione socioculturale nella conservazione di pratiche tradizionali fortemente collegate con il territorio rurale.
Tali indicazioni hanno
trovato riscontro nella
programmazione dello
sviluppo rurale 20072013 nazionale (Mipaf,
2005).
Ai Pfnl riconosciuta la
capacit di contribuire
allo sviluppo socio-economico delle aree rurali
per mezzo del manteni-
SUMMARY
Non wood forest products: innovation proofs
for forest owners
First results on the situation of innovations for selected
Nwfps and their support to sustainable forest
management of European forest are showed. Investments
on Nwfps is usually linked to forest management
activities and wood forest products; investments on Nwfps
chain are dominated by agro-food sector. Level of
innovation activities increases when linked to processing
of the raw material.
PANE DI FAGGIOLE
Dalla farina di faggiole possibile ottenere un ottimo pane. Si mescolano 500 grammi di questa farina con 500 grammi di farina di frumento, si impasta e fa lievitare come di norma per il pane consueto. Il pane
tradizionale in tutto larco alpino era quello nero fatto con farina di segale integrale. Pi raramente si potevano trovare pani fatti con farina di
miglio, panico, orzo o mais.
Queste soluzioni alternative erano riservate ai periodi di carestia e di
mancanza di segale a sufficienza. In tali periodi si usava anche un pane
detto di mistura perch in esso finiva qualunque cereale disponibile
magari con laggiunta di farine diverse da quelle di cereali (legumi, patate, castagne, faggiole o anche ghiande, vinaccioli, bacche di sorbo).
Prodotto lavorato
ne boschiva, lasciando
gli investimenti a favore
della trasformazione,
certificazione compresa,
alle misure di miglioramento delle condizioni
di trasformazione e di
commercializzazione dei
prodotti agricoli.
Bibliografia
CNEL (2000) - Il settore forestale
italiano: linee guida e strumenti
di politica forestale. Roma, 9
maggio 2000.
CNEL (2000) - Levoluzione della
e Territorio 17