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Fascicolo n. 13 / Issue no. 13
Giugno 2016 / June 2016
Direttore / Editor
Rinaldo Rinaldi (Universit di Parma)
Comitato scientifico / Research Committee
Mariolina Bongiovanni Bertini (Universit di Parma)
Dominique Budor (Universit de la Sorbonne Nouvelle Paris III)
Roberto Greci (Universit di Parma)
Heinz Hofmann (Universitt Tbingen)
Bert W. Meijer (Nederlands Kunsthistorisch Instituut Firenze / Rijksuniversiteit Utrecht)
Mara de las Nieves Muiz Muiz (Universitat de Barcelona)
Diego Saglia (Universit di Parma)
Francesco Spera (Universit di Milano)
Segreteria di redazione / Editorial Staff
Maria Elena Capitani (Universit di Parma)
Nicola Catelli (Universit di Parma)
Chiara Rolli (Universit di Parma)
Esperti esterni (fascicolo n. 13) / External referees (issue no. 13)
Guglielmo Barucci Universit Statale di Milano
Jean-Louis Fournel Universit de Paris VIII Vincennes Saint-Denis
Giorgio Inglese Universit di Roma La Sapienza
Pasquale Stoppelli Universit di Roma La Sapienza
Maurizio Viroli Princeton University
Progetto grafico / Graphic design
Jelena Radojev (Universit di Parma)
INDEX / CONTENTS
Speciale Machiavelli
ADDURRE ANTICHI ESEMPI. MACHIAVELLI LETTORE DEI CLASSICI
a cura di Jean-Jacques Marchand
Presentazione
3-15
17-32
33-49
Tessere virgiliane
GIULIO FERRONI (Universit di Roma La Sapienza)
51-64
65-75
77-87
89-104
105-117
119-151
153-169
MATERIALI / MATERIALS
173-185
187-197
ASINO E ASINI.
UNA LUNGA STORIA
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2. LAsino di Machiavelli
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come altri testi di Machiavelli, metro di cui egli davvero uno degli ultimi,
pi appassionati e originali interpreti.
Il testo, lasciato incompiuto e pubblicato per la prima volta nella
Giuntina del 1549 cui va attribuita con buona probabilit lindebita
doratura del titolo pu ascriversi al genere letterario del sogno-visione,
in cui il protagonista a narrare in prima persona le vicende del proprio
immaginario viaggio. Il viaggio ha inizio in una selva oscura di dantesca
memoria, dove lo smarrito pellegrino viene raggiunto da una donna che gli
si presenta chiamandolo per nome e invitandolo a seguirla, insieme al
gregge di animali che essa deve ogni giorno condurre al pascolo per ordine
della regina del luogo, la maga Circe. A lui non resta che accodarsi alla
mandria, in una scomoda posizione carponi, fino a raggiungere a notte fatta
un castello. Qui la donzella fa entrare limpaurito Niccol in una stanza
dove lo riconforta prima con una cenetta e poi con una notte damore non
prevista dal canone tradizionale del personaggio-guida. Il mattino seguente,
lasciato il pellegrino solo con i suoi pensieri, la donna esce di nuovo a
pascolare il suo gregge e torna verso sera per condurre lospite a visitare le
stalle degli animali: qui Niccol ha occasione di passarne in rassegna molti
e di diverse specie, soffermandosi su coloro che, prima di essere trasformati
in animali da Circe, avevano occupato sulla terra posizioni e cariche di
prestigio (si avverte leco, come in altre opere machiavelliane, di grandi
pagine sarcastiche dellAlberti latino).3 Si ferma quindi a conversare con un
porcellotto grasso4 e gli chiede se desidera ritornare allo stato umano, ma
questi rifiuta decisamente la proposta negando, con una violenta invettiva,
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interessato
al
versante
allegorico-morale
delle
favole
di
2011. Studi offerti dai colleghi delle universit svizzere, a cura di S. Albonico, S.
Calligari e A. Di Dio, Pisa, ETS, 2013, pp. 27-45.
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linguistici. Come pure va fatto risalire alla satira antica, alla maledicentia
della commedia arcaica di tipo aristofanesco, il motivo che intona lesordio
delloperetta investendo subito il lettore: quel dir male7 che lautore
rivendica come sua pi autentica dimensione umana e letteraria (il
riferimento probabilmente alle Maschere, commedia oggi perduta e
composta da Machiavelli forse nel 1504 ad imitazione di Aristofane). In
tale quadro lesplicito coinvolgimento della menippea il dialogo Bruta
animalia ratione uti, sive Gryllus di Plutarco che fa da canovaccio
allinvettiva del porcellotto non fa che confermare, portandolo alla
superficie, quanto gi era ben radicato negli strati profondi del testo.
A non dare dunque per scontato che il poemetto si riduca alla mera
sommatoria delle sue fonti evidenti, e disposti invece ad accogliere questa
sua natura di lanx satura o di piatto ricolmo dei cibi svariati, anche la
ricezione del testo potrebbe riservare qualche sorpresa, risultare meno
ingrata di quanto ci si aspetterebbe da unopera minore per statuto. Cosi a
osservare la calibrata struttura tripartita del capitolo proemiale, dove la
prima e la terza parte annunciano con piglio aggressivo le intenzioni e il
programma dellopera mentre fra le due si inserisce unesemplare
novelletta dal tono pi pacato (e di lunghezza pressappoco equivalente alla
somma delle altre due), non si pu non riconoscere che il verseggiare di
Machiavelli sa reggere dignitosamente il rango di un robusto artigianato
poetico. E proprio qui del resto viene meno la certezza che sia possibile
delimitare con assoluta precisione il numero dei testi a cui Machiavelli si
riferisce nelle sue operazioni intertestuali, poich il repertorio pu
allargarsi ogni volta in modo imprevisto: la struttura, le argomentazioni, la
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4. La parodia dantesca
nellaperta
dissacrazione
del
modello
con
lapparizione
ss.
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5. Autobiografia e satira
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15
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Ante omnia unum animantium cunctarum alienis velet opibus. Ceteris varie
tegimenta tribuit, testas, cortices, coria, spinas, villos, saetas, pilos, plumam, pennas,
squama, vellera; truncos etia arboresque cortice, interdum gemino, a frigoribus et calore
tutata est: nomine tantum nudum et in nuda humo natali die abicit ad vagitus statim et
ploratum, nullumque tot animalium aliud ad lacrimas, et has protinus vitae principio.17
Ogni animal tra noi nasce vestito:
che l difende dal freddo tempo e crudo,
sotto ogni cielo e per qualunque lito.
Sol nasce luom dogni difesa ignudo,
e non ha cuoio, spine, o piume o vello,
setole o scaglie, che li faccian scudo.
Dal pianto il viver suo comincia quello,
con tuon di voce dolorosa e roca;
tal chegli miserabile a vedello.
Da poi, crescendo, la sua vita poca,
senzalcun dubbio, al paragon di quella
che vive un cervo, una cornacchia, unoca.18
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una
qualche
forma
di
intelligenza;
dallaltro
la
riedizione
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troppo spesso stata messa da parte questoperetta, ancora alla ricerca dei
suoi lettori. Non solo nel Principe e nei Discorsi, nel capolavoro
storiografico e nelle bellissime commedie, infatti, ma anche nei suoi
molteplici esperimenti poetici Machiavelli si dimostra memore della
profonda lezione senofontea; richiamandosi sempre alla natura e
alluniverso ferino di cui luomo parte imprescindibile, fino ad incarnarsi
nella mitica figura del Centauro.21
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Parole rubate. Rivista internazionale di studi sulla citazione /
Purloined Letters. An International Journal of Quotation Studies