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La verit e la menzogna sul debito pubblico: come possibile ridurlo

di Stefano Di Francesco
28/01/2013 09:00:26

1 - Cos il debito pubblico?


2 - Dinamica del debito pubblico USA ed in Italia.
3 - Origini, cause del debito pubblico.
4 - Sostenibilit del debito pubblico.
5 - Perch lAusterity non serve a nulla
6 - Bugie e menzogne sul debito pubblico
7 - Come ridurre il debito pubblico
1 Cos il debito pubblico?
La definizione data dalla Banca dItalia secondo cui il debito pubblico il debito lordo al valore nominale alla fine
dellesercizio, consolidato tra e nei settori delle Amministrazioni Pubbliche.
In particolare, il debito pubblico la somma delle passivit del settore delle Amministrazioni pubbliche calcolate al
valor nominale e consolidate tra e nei settori delle Amministrazioni pubbliche.
2 Dinamica del debito pubblico USA ed in Italia
Per comprendere quale sia stata la dinamica che ha portato alla perdita di controllo da parte dei Governi del debito
pubblico, necessario analizzare sia aspetti inerenti il sistema monetario che la globalizzazione, cos come oggi viene
intesa quale libera circolazione di merci, lavoro e capitali.
Ma in effetti, cos la globalizzazione e soprattutto cosa comporta, quali sono le conseguenze della mondializzazione a
livello di Stati Sovrani ed a livello individuale?
Cominciamo col distingue due differenti forme di globalizzazione:
1 il Sacro Romano Impero;
2 il Commonwealth inglese.

Quale era la vera differenza tra le due tipologie di globalizzazione?


Non era nella struttura organizzativa, poich alle Provincie dellImpero Romano, facevano da contraltare le Colonie inglesi; lunica
vera differenza risiedeva e risiede nella moneta.
Dopo la costituzione della Banca dInghilterra nel 1694, i popoli sono stati trasformati da proprietari della moneta in debitori, perch
alla moneta propriet, si sostituita la moneta debito emessa dalla Banca.
E questa la differenza pi importante che c tra il cittadino romano ed il suddito di Sua Maest.
Infatti, fino a quel momento, chiunque avesse trovato una pepita doro in terra se ne sarebbe appropriato, senza indebitarsi verso la
miniera. Dal 1694 in poi, al posto della pepita si sostituita la moneta, al posto della miniera c la banca centrale, ed al posto della
propriet il debito.
Questo ha trasformato tutti i popoli del mondo in debitori per lintero ammontare di moneta in circolazione.
Una volta compreso dunque che la globalizzazione attuale nulla pi che un Commonwealth ampliato su scala planetaria, con il
medesimo meccanismo di funzionamento mirante alla creazione illimitata di debitori verso il sistema bancario (di fatto uno schema
Ponzi), chiediamoci se e cosa cambiato nella vita di ciascuno di noi dal momento in cui la globalizzazione delle merci, capitali e
lavoro diventata un dogma.
Questo sistema di globalizzazione ha di fatto creato le premesse perch si generasse una crescita disorganica nel mondo, venendo
meno anche ai pi semplici e basilari concetti economici risalenti a David Ricardo ed Adamo Smith, ma ripresi anche da Dexter
White e J.M. Keynes alla met del secolo scorso. Secondo questi economisti, una crescita organica delleconomia possibile solo
laddove non si verificassero cronici deficit o surplus verso lestero, ovvero raccomandavano che se un Paese avesse importato per
100 avrebbe anche dovuto esportare per 100.
Questo sistema di sviluppo ha funzionato per circa 200 anni durante i quali il commercio si sviluppato in modo equilibrato; si
esportava quanto simportava dallestero.
Nel 1944 a Bretton Woods Henry Morgenthau e Harry Dexter White (rappresentanti degli Stati Uniti) riuscirono a mettere all'angolo
John Maynard Keynes (che rappresentava l'Inghilterra) e la conferenza sulla riforma monetaria accett il diktat per cui il dollaro era
considerato equivalente all'oro in termini di pagamenti internazionali e gli USA si impegnavano a scambiare su richiesta i dollari
accumulati da altre Banche Centrali con oro a 35 dollari l'oncia
Questo era uno schema prima o poi destinato al fallimento.
Infatti,gli Stati Uniti cominciarono ad abusare un poco del "privilegio esorbitante" come il Generale de Gaulle lo chiamava e inviare
dollari per pagare merci, tuttavia la promessa di pagare oro in cambio di dollari alle altre Banche Centrali agiva da freno
all'espansione del credito (e debito). C'era un generale rispetto per il dollaro e la sua scarsit produsse una bassa inflazione nel
mondo.
Nel dopoguerra gli USA mantennero l'espansione del credito a ritmi moderati e solo a fine anni '60 esplose a causa della guerra del
Vietnam e le perdite di oro degli Stati Uniti aumentarono ad un ritmo accelerato. Arrivarono a stampare 8 volte la quantit di dollari
che avrebbero potuto emettere secondo le riserve auree possedute e quando il 16 agosto 1971 gli USA diedero default sulla loro
promessa di pagare in oro, Nixon dichiar che si sarebbe trattata di una sospensione temporanea.
Da quel momento in poi il mondo entr nellera della globalizzazione: fiumi di dollari inflazionarono le riserve delle Banche Centrali
del mondo e il commercio globale esplose perch i deficit esteri potevano essere pagati in dollari di carta (una moneta
internazionale sganciata da ogni valore intrinseco, che fosse oro, argento o un paniere di materie prime)

Fino agli anni '70 per secoli,il commercio mondiale tra paesi industriali (e non) era consistito in uno scambio di merci e
beni e l'oro veniva usato solo per compensare degli scompensi transitori di bilancia dei pagamenti tra paesi. Da quel
momento in poi non fu pi cos : le merci non venivano pi pagate con altre merci, nel commercio internazionale i beni
importati venivano pagati con altri beni pi dollari di carta, di cui se ne potevano stampare quanti se ne voleva.

Da qui in poi si videro gli effetti della moneta-debito come moneta mondiale. Beni a buon mercato dai paesi
sottosviluppati inondarono le economia occidentali senza corrispondenti acquisti di beni da parte dei paesi asiatici e
sottosviluppati in genere. Intere industrie cominciarono a spostarsi dai paesi occidentali verso i paesi sottosviluppati i
quali godettero di un boom guidato da esportazioni.
La De-Industrializzazione dell'Occidente inizi sotto la Globalizzazione compensata con un boom del credito che
facilitava il consumo e la speculazione e non la produzione. La produzione di beni in Occidente diventava non pi
economica all'interno dello schema della Globalizzazione basata sul dollaro "fittizio". I salari e i redditi reali in
Occidente cominciarono a stagnare o declinare, ma il declino fu compensato dall'accesso facile al credito per le masse
(e dall'emancipazione della donna, che trasform le famiglie in entit con due persone che andavano al lavoro,
mascherando cos il declino del reddito reale del singolo lavoratore)
Tutto questo accaduto perch la moneta che stata usata per gli scambi tra paesi dal 1971 una moneta cartacea senza
alcun valore intrinseco (che sia oro, argento o un paniere di materie prime). Ma ancora adesso dopo 40 anni non sente
quasi nessuno riconoscere questo fatto fondamentale.
La prosperit apparente dei paesi occidentali stata sostenuta dagli anni '70 dall'esplosione del debito. L'occidente ha
vissuto come l'erede di un grande patrimonio accumulato nei secoli che ora lo sperpera e sta affogando nei debiti.
Questo modello di vita rischia di collassare ora perch diventato impossibile espandere ancora di pi il debito. La
Cina non in una posizione per molto migliore perch la sua prosperit dipende anche adesso dall'espansione del
debito in occidente che consente di comprare le sue merci in massa.
La moneta debito ha cambiato il naturale stile di vita dell'umanit imponendo modelli che nel giro di due generazioni
hanno completamente trasformato la percezione della famiglia quale perno della societ,la subalternit del desiderio di
avere figli al proprio istinto egoista, il relativismo imperante come insegnamento di vita secondo cui tutto sembra lecito
e slegato da qualsiasi morale ed etica comune.
Questa distruzione molto peggiore delle distruzioni causate da una guerra. Questo dove siamo oggi. Questo il
risultato prodotto dalla introduzione di una moneta senza valore nel mondo, che ha consentito la Globalizzazione e
l'esplosione del Debito.
Sulla base degli studi ed analisi compiuti dalla Banca dItalia stato prodotto il seguente grafico che riflette la dinamica
del debito pubblico dal 1861 ai giorni nostri:

Dal grafico evidenziamo che:


- lo Stato italiano ha sempre avuto un debito pubblico superiore al PIL realizzato;
- il rapporto debito/PIL stato maggiore del 100% per ben 58 anni su 152 totali;
- durante il periodo del miracolo economico (1950/70) il rapporto debito/PIL stato inferiore al 40%.

3- Origini e cause del debito pubblico in Italia


Possiamo evidenziare quattro periodi principali in cui si verific un costante e progressivo innalzamento del rapporto
Debito Pubblico/PIL, che andiamo di seguito a rilevare:

Dal saggio di Roberto Artoni pubblicato nel libro dal titolo Storia economica dItalia di Gianni Toniolo e Pierluigi
Coccia, risulta la seguente interpretazione relativa alla formazione del debito.
La spiegazione che viene fornita in relazione alla prima crisi di finanza pubblica, che raggiunse lapice nel 1897 con un
rapporto debito/Pil di 117, quella di far riferimento alle spese militari sostenute per finanziare le imprese coloniali che
determinarono una crescita del Pil praticamente nulla ed un costo medio del debito pubblico fermo al 4% .
La seconda crisi della finanza di Stato, la si ebbe a seguito della partecipazione alla Grande Guerra ; il rapporto
debito/Pil sal fino a toccare il record storico del 1920 con un valore paria al 160 %.
Solo a seguito delleliminazione dei debiti di guerra e della forte diminuzione del debito privato, fu possibile superare
la crisi e riassestare la finanza pubblica con un rapporto debito/Pil che nel 1941 scese fino al 63%.
Lentrata in guerra al fianco della Germania comport linnalzamento del debito negli anni 40 cui segu un periodo di
forte inflazione, che dopo la caduta del regime fascista, determin una rapida correzione del rapporto debito/Pil tanto
che giunse al 40% nel 1946.
A partire dai primi anni 70 ed in modo sempre crescente fino al 1991, anno della crisi valutaria, il debito pubblico inizi
una dinamica che col passare del tempo lavrebbe portato a sottrarre dalla ricchezza nazionale una percentuale di spesa
per interessi vicina al 12% del Pil annuo (tale tendenza ritengo sia destinata a rafforzarsi nel tempo), passando dal 46%
del 1971 al 125% del 2012.
Nel giro di 42 anni, il rapporto debito pubblico/PIL aumentato del 270% !!!
Come chiaramente si evince dal grafico, al pari di quello prima riportato sul debito USA, anche in Italia a partire dal
1971/73, ovvero dallabolizione degli accordi di Bretton Woods, la crescita del debito stata esponenziale e non si pi
riusciti a ricondurla a livelli accettabili.
Dunque possiamo affermare che le cause che han determinato la crescita del debito pubblico, sono sostanzialmente tre:
1 - labolizione degli accordi di Bretton Woods del 1971, con cui il Dollaro si sganci dalla convertibilit in oro e da
qual momento ne furono stampati troppi; le valute iniziarono a fluttuare tra loro passando da un sistema a cambi fissi ad
uno a cambi flessibili. Questo cambiamento del sistema monetario quello che ha permesso questa Globalizzazione
basata sul mantenimento di colossali deficit esteri cronici. Ovviamente anche la Lira fu agganciata al Dollaro dal 1949

al 1971, come tutte le altre valute occidentali; i cambi erano fissi rispetto al dollaro che a sua volta era fisso rispetto
all'Oro e in questo modo era impossibile avere disavanzi esteri sistematici (come hanno gli USA oggi) e nessuno poteva
stampare dollari in eccesso, perch le riserve di oro erano limitate .
Quando si realizzava un deficit estero, l'oro usciva dal Paese ed si era costretti a dare una stretta monetaria alzando i
tassi dinteresse, creando una recessione, limitando i consumi, facendo cos scendere i salari e i prezzi. In questo modo
il valore delle monete rimaneva sempre "allineato" e nessuno era sopravvalutato o sottovalutato. Questo era un
meccanismo "duro", automatico, che disciplinava sempre tutti e impediva l'inflazione.
2 labolizione della legge della preferenza comunitaria nel 1973, secondo la quale, l'80% delle merci andavano
comprate dentro la Comunit Europea, ha segnato il punto di svolta per lavvio di una progressiva deregolamentazione
negli scambi internazionali. Anche per i lavoratori, oltre che per le imprese, fintanto che resse il protezionismo essi
vissero in una sorta di paradiso, perch non soffrivano la concorrenza di centinaia di milioni di turchi, polacchi, cinesi,
indiani, egiziani, messicani, giapponesi, coreani, taiwanesi.
Dal 1973 in poi, le cose cambiarono notevolmente come testimoniano anche i numerosi lavori del pi grande
economista del secolo scorso,il premio Nobel Maurice Allais che ha scritto invano libri su libri e articoli su articoli per
mostrare che dal 1973 in poi la disoccupazione in Europa raddoppiata ; fino ad allora era stata sul 5% per 20 anni, ma
una volta aperto il mercato europeo ad importazioni a basso costo l'occupazione e i salari europei ovviamente hanno
sofferto;
3 il divorzio tra la Banca dItalia ed il Governo del 1981, con il quale si impediva alla Banca Centrale di sottoscrivere
i titoli del debito pubblico obbligando lo Stato ad indebitarsi verso il mercato a tassi dinteresse maggiori del tasso
dinflazione. Fin dal 1950 lo Stato si finanziava stampando moneta e tenendo dei controlli ai capitali per cui quando si
emettevano titoli di stato questi rendevano meno dell'inflazione (repressione finanziaria come la definisce il FMI) e
non li voleva quasi nessuno. Se la gente per non li comprava, la Banca d'Italia finanziava lei il governo; se
si esagerava si creava inflazione e pressione sul cambio, le riserve di oro diminuivano, si alzavano i tassi, si riduceva il
credito disponibile,l'economia rallentava ecc..ed il sistema si stabilizzava di nuovo.
Quando nel 1971, il dollaro si sganci dall'oro, la Banca d'Italia era ancora nella condizione di poter finanziare lei il
governo, questo era libero di stampare moneta senza il vincolo esterno dell'oro. Cosa successe, il cambio and a picco ?
No, si svalut contro dollaro, ma non molto.
Questo fino al 1981 quando si "tagli" il legame tra Bankitalia e Governo vietando alla prima di finanziare il secondo e
obbligando lo Stato ad andare ad indebitarsi sul mercato vendendo BTP e remunerando gli investitori con tassi ben
superiori allinflazione.. Questo rese il cambio della lira pi stabile ? No,esattamente produsse leffetto contrario come
si vede dal grafico seguente.

In altre parole oggi abbiamo invertito tutti e tre gli elementi del sistema monetario che avevano fatto ricca l'Italia
durante il miracolo economico. Attualmente ci troviamo dunque in una situazione in cui:
a la Moneta elettronica e cartacea viene emessa dalle Banche Centrali e dal sistema bancario senza alcuna riserva di
valore;( creata dal nulla)
b tale emissione di Moneta volta al finanziamento di crescenti deficit sia di bilancio che esteri, come nel caso degli
USA favorendo la formazione di debiti colossali;

c la Globalizzazione selvaggia ed indiscriminata ha travolto sia le imprese che i lavoratori dei paesi occidentali a
vantaggio di quelli asiatici e sudamericani.
Una conclusiva osservazione va fatta a proposito del confronto tra il debito pubblico italiano e quello di paesi come
lInghilterra; osservando il grafico si nota come i due valori tendano a divergere nel tempo, cio mentre il debito
pubblico italiano sale, quello inglese scende.

Il motivo piuttosto semplice: laddove non lo Stato ad indebitarsi, a farlo debbono essere i privati come accade in UK
e negli Usa.
Infatti se andiamo ad analizzare il livello dindebitamento delle famiglie ed imprese (debito privato) osserviamo che
questo assume valori di assoluto rilievo in tutti quei paesi che non hanno invece un elevato debito pubblico, come si
nota dal seguente grafico:

4 Sostenibilit del debito pubblico


L'Italia ha un grosso debito pubblico sul mercato (pi di 2.000 miliardi di euro), grazie alle politiche di Monti riesce a
fare avanzi di bilancio "primario" , ma a causa della spesa per interessi che paga sulla montagna di debito pubblico,
realizza deficit di bilancio ed dunque costretta ad emettere nuovi titoli.
Come differenza tra spese dello stato e tasse (G T), l'Italia in attivo di bilancio, per cui per quanto riguarda
l'economia reale, lo stato italiano da anni spende meno di quello che incassa.

Fortunatamente (per il Mercato Finanziario Globale), lItalia ha accumulato un debito tale che paga un 5% di PIL ogni
anno di interessi e quindi anche avendo un 2% annuo di avanzo di bilancio con il 5% di PIL di interessi che paga, poi
resta in leggero deficit e quindi lo stato italiano continua ogni anno ad emettere nuovi BTP.
Il debito, lo ripetiamo per chiarezza, cresce perch noi rientriamo nellipotesi C:
A - Reddito reale + Inflazione = tasso dinteresse passivo sul debito => debito stabile
B - Reddito reale + Inflazione > tasso dinteresse passivo sul debito => debito diminuisce
C - Reddito reale + Inflazione < tasso dinteresse passivo sul debito => debito sale
Sostituendo allequazione le cifre attuali avremo che :
-2,6 + 2,3 < 4 da cui segue che
-0,3 < 4 e quindi il debito cresce nonostante gli avanzi primari di bilancio.
Infatti,se anche si riuscissero a fare avanzi primari dellordine del 4% ( e non del 2% come Monti sta facendo oggi), il
debito pubblico non scenderebbe!!! E la matematica!!
Quindi, da una parte occorre un bel debito pubblico italiano che costa un 4- 5% di Pil di interessi l'anno cos da
ingrassare le rendite parassitarie , dall'altra per lo Stato deve spendere meno di quello che incassa verso i cittadini
italiani (impoverendoli), perch cos garantisce agli investitori finanziari, specialmente quelli internazionali, che non ci
sar inflazione e non si uscir dall'euro (evitando il rischio di perdite dovute al cambio).
Dato che questi bonds devono rendere ogni anno, ma senza rischio per gli investitori, il Governo deve fare un avanzo di
bilancio "primario" (G T <0 ) , in modo da non inflazione mai neanche un poco l'economia e rimanere dentro l'Euro
che una valuta agganciata alla Germania e quindi, a differenza della infida lira, garantisce agli investitori finanziari un
rendimento reale senza rischio di cambio
Questo concetto, questo piano potremmo dire, discusso apertamente tra i banchieri centrali di tutto l'occidente e i
rappresentanti dei mega fondi come Blackrock e Pimco, richiede per l'Italia l'Austerity di Monti ad oltranza e rimanere
nell'Euro. Perch senza bonds come i nostri BTP, che sono il terzo mercato al mondo per dimensione del debito
pubblico, la piramide del mercato finanziario globale non funziona. E il mercato finanziario globale l'asse
dell'economia e quindi del mondo .
Oggi ognuno nell'economia globale ha un suo ruolo: gli americani hanno quello della polizia internazionale, i tedeschi
producono macchinari complicati e di lusso, i cinesi producono quasi tutte le merci di media qualit, i giapponesi
esportano tecnologia e lItalia produce BTP!
Sotto l'innocente apparenza del discutere "come far funzionare meglio il mercato finanziario" (l'unico vero problema
dell'umanit) nel paper della BIS si teorizza apertamente che lo Stato al servizio della rendita finanziaria, che la sua
funzione garantire che chi ha soldi li possa accumulare senza rischio, senza usarli nell'economia, senza investirli in
qualche cosa di reale, solo tramite l'usura e la rendita parassitaria.
Il sistema finanziario cos strutturato non ha futuro; in gioco la sua credibilit che anche, ad oggi, la sua unica vera
base di funzionamento. Noi abbiamo compreso che linganno , la truffa ai danni dei popoli ha raggiunto livelli talmente
colossali da minare severamente la qualit di vita di intere generazioni; per questo motivo, per non accettare di essere
trattati come imbecilli dobbiamo ribellarci a siffatto inganno, tornando ad essere padroni del nostro destino.
LEuropa, lEuro sono stati una rovina, una trappola sin dallinizio e saranno la nostra tomba se non riscatteremo la
nostra dignit, la nostra Sovranit monetaria, legislativa e civile.
5 Perch lAusterity non serve a nulla
La premessa a questa sezione che il debito pubblico in s non significa molto; non sufficiente analizzate il debito e
la sua entit per comprendere se un paese o meno in grado di onorare gli impegni presi . Anzi, come vedremo pi
avanti, la componente del debito pi rappresentativa e degna di una analisi pi approfondita, quella del debito privato,
che forse come pochi sanno, fu allorigine della grande depressione del 1929.
Ma tornando al debito pubblico ed alle politiche proposte per ridurlo, cerchiamo di ragionare su come queste politiche

realmente impattano la struttura complessiva del debito di un Paese.


Per mesi, settimane, giornali, televisioni, radio non han fatto altro che bombardarci con lo stesso medesimo concetto
ripetuto pi e pi volte: se vogliamo tirarci fuori dalla grave crisi di sistema che interessa leconomia, dobbiamo iniziare
a risparmiare sulla spesa pubblica e parimenti aumentare le entrate dello Stato.
Il tutto un duplice inganno e per comprenderlo semplicemente necessario osservare come sia realmente strutturato il
debito complessivo del nostro Paese.
Nella seguente tabella sono riportati i dati del debito complessivo delle principali economie mondiali.

Fonte:www.cobraf.com

Con riferimento alla situazione italiana,la parte pi consistente del nostro debito che in totale rappresenta il 314% del
Pil, rappresentata dal debito pubblico, seguito dal debito delle istituzioni bancarie, imprese e poi, buon ultime le
famiglie.
In effetti, se paragonato al debito privato di altri stati, la condizione italiana ben migliore di quanto vorrebbero farci
credere, dal momento che le famiglie ed imprese risultano indebitate complessivamente per una percentuale del 127%
del Pil, mentre ad esempio, il debito privato inglese sfiora il 207% e quello spagnolo addirittura il 216%.
Tuttavia, a parte queste considerazioni, ci che importante comprendere che lunico modo per ripagare un debito
quello di farlo attraverso la riduzione della ricchezza prodotta.
Infatti mentre il debito nasce, cresce e si sviluppa nel tempo grazie allinteresse ad un costo nullo per il creditore ( le
Banche Centrali) che crea denaro prestandolo, la ricchezza per essere realizzata, prodotta e mantenuta ha un costo (
basta pensare alle imprese manifatturiere, allinnovazione tecnologica, alla coltivazione dei campi) e necessita di
continui sforzi ed investimenti.
Gli strumenti attraverso i quali si realizza il trasferimento della ricchezza dalle persone alle banche sono le tasse e le
imposte
Qui nasce il primo grande inganno, che di fatto sottrae ricchezza al popolo per trasferirla ai grandi usurai, come li
chiamava il Prof. Giacinto Auriti, ovvero coloro che a costo zero, indebitano la collettivit prestando la moneta allatto
dellemissione, per un valore pari a tutto il denaro in circolazione.
La produzione di ricchezza un valore umano, frutto dellingegno e del lavoro, mentre il valore della moneta sta solo
nel fatto che sar utilizzata per il soddisfacimento di un bisogno futuro: la previsione di spesa che da valore al denaro.
Infatti, se lasciassimo su di unisola deserta i banchieri a stampare moneta questi non creerebbero alcuna ricchezza, ma
solo carta (come usava ripetere il prof. Auriti)

Veniamo al secondo inganno; tenendo sempre presente la struttura complessiva del debito e considerando una politica
fiscale particolarmente aggressiva caratterizzata da continui incrementi dimposta come quella attuale che sfiora il
55% del Pil, risulta semplice comprendere che se le famiglie ed imprese vedranno sempre pi ridursi il loro reddito
disponibile, saranno obbligate a far ricorso al debito, cercando di mantenere il loro livello di benessere accettabile.
Ne segue che, ad una diminuzione del debito pubblico statale, far da contraltare un incremento del debito privato (
famiglie ed imprese), con il risultato che sul debito complessivo ( il famoso 314% del Pil) il saldo sar zero.
Praticamente si tratta di una partita di giro che per costa carissimo a famiglie ed imprese.
La cura dei tecnici, lo ripetiamo, sbagliata e va nella direzione opposta ai dettami economici ed al buon senso.
Le imposte vanno ridotte subito, la spesa pubblica non va toccata, mentre va stampata moneta e ricomprato il debito
pubblico ed in parte anche quello privato sottraendolo alle logiche dei mercati .
6 Bugie e menzogne sul debito pubblico
Non si pu pi subire passivamente dalla mattina alla sera una serie ininterrotta di bugie, falsit, menzogne che
allunisono vengono raccontate da tutti i media,opinionisti improvvisati, economisti mediocri ed al soldo del potentato
di turno, incapaci di metterci in guardia prima che si verificasse la crisi ed ora tutti pronti a dire quali sono le giuste vie
di uscita dalla stessa.
Ma che credibilit avete?...cosa volete suggerire da dietro le vostre cattedre ?
Bombardati da una simile mole di falsit, chi pu dunque stupirsi che ancora si dia credito al mediocre Monti,
autoproclamatosi salvatore della Patria, promettendogli lappoggio ed il voto alle prossime elezioni.
Poich non risponde al mio modo di vedere le cose, dilungarmi in lunghe lunghissime e prolisse elucubrazioni, spesso
senza n capo n coda, vorrei sottoporvi quale punto di partenza un grafico che dovrebbe iniziare a svelare una delle
grandi bugie raccontate dai media,dal Prof. Monti, dalla BCE, dal FMI, sulla necessit per un paese di realizzare Avanzi
di Bilancio quale precondizione per lo sviluppo e la crescita.

Come si vede dal grafico, il crac del 1929 ebbe la sua ragione non nel deficit statale USA, che in realt era un Surplus di
bilancio, bens nelleccesso di Debito Privato, proprio quel debito che oggi viene ignorato, nascosto, come non esistesse
e di cui nessuno parla.
Non ci credete? osserviamo con attenzione il seguente grafico.

Il grafico riporta landamento dellinteresse e dellammortamento del debito delle famiglie americane dal 1920 al 2010
dal quale si evidenzia come negli anni immediatamente precedenti la crisi, a fronte di Surplus del bilancio federale,
facesse da contraltare un progressivo e crescente livello dindebitamento privato con conseguente crescita degli interessi
che raggiunsero il livello massimo del 14% sul reddito disponibile delle famiglie. Un cosa pazzesca; solo gli interessi
erodevano il 14% del reddito familiare.
Oggi, come si evince chiaramente dal grafico, siamo nella stessa condizione del 1929 con un livello complessivo
dinteressi enorme.
Nel 1929 eravamo in una situazione in cui lo Stato Federale (USA) non emetteva pi moneta perch ne incassava pi di
quella che spendeva ( realizzava Avanzi di bilancio) e dato che il sistema aureo era deflazionista poich la produzione
di oro era stagnante, per avere moneta si ricorse al debito e ci fu un esplosione di debito privato e di leva finanziaria, sia
per la speculazione immobiliare e finanziaria che per il consumo.

Come uscirono gli Stati Uniti da questa situazione di grave depressione?


Ecco il terzo ed ultimo grafico che evidenzia cosa fecero per tornare a crescere.

Nel 1933, Roosevelt avvi il New Deal, un programma di spesa pubblica con disavanzo sostenuto dalla teoria
keynesiana e quasi interamente finanziato con debiti dello Stato verso banche private e con una svalutazione secca del 40% del Dollaro rispetto all'Oro.
Inflazionando riusc, malgrado consistenti deficit pubblici a ridurre il debito totale ( la linea grigia nel grafico)!!!
RIDUSSE IL DEBITO!!
Non difficile de capire!! Anche Monti dovrebbe riuscirci!!
La differenza principale con la situazione attuale che avendo imparato in parte la lezione, ora si evitata la catena di
fallimenti di banche e di aziende pompando moneta nel sistema finanziario con i QE, per cui non si sono raggiunti i
livelli di panico bancario di allora. In America, Giappone e Inghilterra hanno emesso moneta nell'economia tramite
enormi deficit pubblici risollevando la produzione e il reddito. Non per nulla il Pil sia Uk che degli Usa continua a
crescere. Nell'eurozona invece si sta replicando, in scala ridotta e solo ai danni dei paesi del sud-europa, il meccanismo
della Grande Depressione imponendo un cambio fisso e sopravvalutato (allora contro Oro e oggi contro Marco) e il
divieto per i Paesi di fare deficit pubblici.
E' sempre la stessa identica storia, la Macchina dell'Economia funziona sempre allo stesso modo, non c' niente di
nuovo (inclusa la stupidit di chi dovrebbe conoscere queste cose ). Ogni volta che c un eccesso di debito (
evidenziato nel grafico dal livello dinteressi pari al 14% del reddito disponibile delle famiglie del 1939 ed odierno)

lunico modo per liberarsene creare inflazione !!!!! Si comprimono i tassi di interesse reali fino a quando non siano
negativi e si inflaziona il reddito nominale. Non esiste matematicamente altro modo di ridurre il rapporto debito/reddito
o debito/prodotto nazionale. E' un rapporto tra due grandezze nominali e devi aumentare il denominatore perch scenda.
Questo perch il denominatore (reddito) dipende dal numeratore (debito), per cui se cerchi di ridurre il secondo (
attraverso avanzi di bilancio ed imposizione di tasse, sottraendo quindi moneta al sistema) scende anche il primo ed il
rapporto peggiora anzich migliorare ( pare che sia successo proprio cos anche ultimamente o no?). L'unica soluzione
inflazionare il numeratore.
La via tracciata dal nostro Governo sbagliata e criminale; porta ad una consapevole distruzione di ricchezza a
vantaggio del solo sistema bancario .
E necessario che lo Stato realizzi deficit di bilancio; necessario realizzare politiche finanziarie repressive con tassi sul
debito inferiori al tasso dinflazione; necessario abbattere le tasse alle famiglie ed alle imprese per permettere
alleconomia di crescere.
Non ce lo faranno fare finch resteremo nellEuro ed in questa Europa di carta?
Bene! Li abbandoneremo al loro destino e lo faremo ridando vita e dignit alla nostra moneta nazionale,
riappropriandoci della Sovranit Monetaria.
6 Come ridurre il debito pubblico
Come evidenziato nella sezione precedente, gli USA riuscirono a tirarsi fuori dalla Grande depressione attraverso la
svalutazione della moneta ed inflazionando leconomia.
Per rendere comprensibile questo concetto, riprendiamo la semplice equazione che avevamo introdotto in merito alla
sostenibilit del debito.
Lunico modo per ridurre il debito linflazione.
In simboli,
Reddito reale + Inflazione > tasso dinteresse passivo sul debito => debito diminuisce
Supponendo che , lo Stato Italiano potesse tornare ad una situazione antecedente al 1981, in cui realizzava la cosiddetta
repressione finanziaria pagando interessi sul debito inferiori allinflazione, diciamo un interesse sui BTP del 2% ; che
iniettasse moneta nel sistema attraverso la Banca Centrale in modo tale da scambiare titoli del debito con moneta senza
interesse ( operazioni di asset swap) e nello stesso tempo ridurre le tasse al settore famiglie imprese; che accettasse una
inflazione del 5% ed una crescita anche zero del PIL , avremo:
0 + 5 > 2 , ovvero ogni anno il debito si ridurrebbe del 3%.
Grazie a questa riduzione si potrebbero finanziare deficit di bilancio fino al 3% senza per questo incrementare il debito.
Altro che avanzi di bilancio ed austerity!!
Lunico modo per ridurre il debito stimolare la crescita economica.
Nelle ultime due settimane su diversi giornali e siti internet sono comparsi una serie di articoli aventi ad oggetto la
probabile cancellazione del debito pubblico. In pratica si tratta semplicemente di cancellarlo per sempre dai bilanci delle
banche centrali, di farlo sparire una volta per tutte.
Gi mi immagino le probabili reazioni dopo la lettura di queste prime tre righe, ma se avrete la pazienza di continuare a
seguire , capirete come in realt il debito pubblico sia un puro e semplice gioco di prestigio che i Governi potrebbero
cancellare a loro piacimento, in qualsiasi momento.
Dal Daily Telegraph al Financial Times, sono apparsi articoli dal titolo Le banche centrali cancelleranno il debito?
in cui si riportano studi di analisti e ricercatori del FMI ed operatori di primo livello, come Gavyn Davies, ex- capo
economista di Goldman Sachs.
Come scritto e spiegato pi volte, lo Stato non ha bisogno di indebitarsi emettendo BTP od altri titoli obbligazionari per
finanziarsi, poich potrebbe accreditare i conti presso il Tesoro attraverso la semplice digitazione su di una tastiera della
quantit di moneta necessaria senza doverci pagare sopra alcun interesse.
Lo stesso economista Warren Mosler, nel convegno svoltosi a Rimini lo scorso 21 ottobre, ha spiegato alla platea come

in Inghilterra, la Bank of England negli ultimi cinque anni stia di fatto facendo sparire il debito pubblico inglese
scambiando Gilt contro Sterline.
Il meccanismo attraverso cui avviene questa eliminazione sottobanco del debito abbastanza semplice da
comprendere ed inizia dal Quantitative Easing:
1- dal 2008, le Banche Centrali di tutto il mondo (USA, UK,Europa, Giappone, Cina,..) stanno comprando miliardi di
titoli di stato direttamente in asta o sul mercato secondario (circa 5.000 miliardi di dollari, stimati per difetto);
2- Le Banche centrali dovrebbero poi tenerli in bilancio fino alla scadenza 3,5, 10 anni e poi ricevere il controvalore in
danaro dallo Stato debitore. Dunque le Banche si comportano come un semplice investitore, che detiene un
investimento per poi vedersi remunerato il capitale a scadenza.
3- Ma qui sta la distinzione con il semplice investitore; essendo le Banche Centrali quelle che garantiscono sempre i
pagamenti dello Stato ( non si ha notizia di un mandato di pagamento o di un bonifico statale non pagato), ne consegue
che queste possono accreditare qualunque somma senza vincoli e senza restrizioni rendendole immediatamente
disponibili per lo Stato stesso. Per cui, se alla scadenza dei titoli, le Banche Centrali si accreditassero le somme
corrispondenti sui loro conti in moneta, di fatto eliminerebbero il debito degli Stati. E solo una questione di contabilit;
non si stampa nulla e non si crea nulla, ma si elimina il titolo di debito e quindi il debito stesso.
In pratica, supponendo oggi lacquisto da parte della BCE di un BTP triennale per un importo di 100.000 euro avremo
le seguenti variazioni nelle poste contabili:
25/10/2012
Saldo del Tesoro
-100.000

Saldo delle BCE


+100.000

25/10/2015
La BCE accredita al Tesoro 100.000 euro ( accredito contabile, non stampa moneta, la crea dal nulla). Avremo quindi:
Saldo del Tesoro
Saldo della BCE
00

Si realizza quello che il presidente della FED, Bernanke definisce come un asset swapovvero si ritirano dei titoli di
stato che rendono ad esempio il 3% e li si sostituiscono con degli accreditamenti monetari presso il Tesoro che non
pagano interesse.
Dunque, "se fossi ministro del Tesoro farei stampare 500 miliardi di euro e comprerei 500 miliardi di BTP" visto che
anche la Bank of England ha stampato 375 miliardi di sterline dal 2009 a questo scopo (che in euro sono circa 500
miliardi di euro). Il meccanismo attraverso cui opera la Banca inglese il seguente:

Non sono teorie, la realt. Basta solo leggere ed informarsi, copiare quello che fanno gli inglesi e che funziona molto
meglio dell'austerit, non occorre neanche aver studiato per capirlo, non occorre neanche sapere cosa sia la MMT, basta
leggere le notizie!!!
In Inghilterra non sono in recessione, hanno perso un 1/3 dei posti di lavoro persi dall'Italia (300mila contro 900 mila da
noi), non pagano 5% sui titoli di stato a dieci anni come noi, ma un 1.9% e continuano a tenere su l'economia con deficit
annui del 7% del PIL.
E dato che la Banca di Inghilterra emette moneta con un costo dello 0.5% (non 0% per una questione amministrativa) e
di media paga ora un 2.9% sul debito pubblico esistente, guadagna anche un 2% percentuali e rotti e ha ad esempio ora
9 miliardi di sterline di utile che poi ritorner al Tesoro inglese.
Stampare moneta a costo zero, come fanno a Londra, meno costoso che rimborsare i creditori, italiani o esteri che
siano, con 40 miliardi di nuove tasse. Siamo dei poveri pirla a svenarci con l'austerit invece di fare come gli inglesi.
Basterebbe andare in TV dieci minuti a spiegare che non c'era nessun bisogno di austerit e bastava fare come gli
inglesi, anche senza aver studiato economia lo riesci a spiegare...
Il debito quindi non c pi, cancellato per sempre..
Il meccanismo di accreditamento/addebitamento delle poste contabili solo una finzione ,un inganno. Far credere che
per diminuire il debito siano necessari austerity, limitazioni di spesa pubblica e servizi, perdita di ricchezza,
innalzamento delle tasse un vero crimine contro la persona, la famiglia, la societ degli uomini vivi operato dal
sistema bancario nel suo complesso con la connivente approvazione di governanti senza dignit.
Queste operazioni di asset swap non creerebbero inflazione, poich i soldi lo Stato li ha gi spesi e dunque non
andrebbero ad incrementare la spesa pubblica.
Daltro canto, levidenza empirica mostra che dal 2008 ad oggi, il livello dinflazione rimasto sostanzialmente
invariato, se non addirittura diminuito, nonostante si siano riacquistati titoli per un ammontare complessivo di circa
7.000 miliardi di dollari.
Laver chiamato in un modo incomprensibile (QE) questo meccanismo, laver fatto credere allopinione pubblica che
fosse necessario stampare fisicamente moneta per ricomprare il debito, che leccessiva moneta stampata avrebbe
potuto produrre chiss quali spinte inflazionistiche e che dunque si sarebbe dovuto fermare il prima possibile questa
pratica, funzionale alla produzione di utili per il sistema bancario globale.
Dal 2008 la Fed ha avviato una politica di acquisto massiccio dei titoli del debito americano coem si vede dal seguente
grafico:

Occorre tuttavia completare il discorso evidenziando che detti acquisti sono stati effettuati senza aumentare la quantit
di moneta e banconote in circolazione (come in realt si cercato di far credere allopinione pubblica), ma
semplicemente accreditando delle poste contabili.
Il seguente grafico mostra infatti che gli acquisti non sono stati fatti mediante creazione di moneta:

A chi come San Tommaso, non credesse poi che non si avuta inflazione malgrado il massiccio ricorso alla creazione
di moneta da parte della Fed, consiglio la visione del seguente grafico:

Il fatto che uno stato sovrano si indebiti assurdo se ci si ragiona un attimo, perch lui che crea la moneta e poi se la
fa prestare. La cartina di tornasole ora evidente con le banche centrali (cio lo stato) che creano moneta e la prestano
alle banche, per farsi poi comprare da loro il proprio debito pubblico. Questo giro contorto, assurdo, solo per
mantenere la finzione che lo stato si deve indebitare e pagare interessi passivi ben superiori allinflazione remunerando
cos le rendite parassitarie.. Basterebbe invece che lo Stato usasse direttamente questa moneta per ridurre il buco di
bilancio ed eviterebbe l'accumulo degli interessi, che ora dopo 30 anni lo schiaccia con il suo peso.

O si cancella parte del debito, ad esempio facendo creare allo Stato moneta e ripagando cos il debito pubblico, oppure
si rimanda solo il momento del crac finale, in cui salta l'euro e allora il debito si svaluta automaticamente del -40%.
L'Italia ha la grande fortuna di aver decine di migliaia di aziende che esportano o lavorano strettamente con altre
imprese che esportano e tuttora vende all'estero 450 miliardi di euro l'anno di merci. Tanto per dare un idea la Grecia
esporta per 20 miliardi di euro, la Spagna per 220 miliardi, l'Argentina (pi che altro materie prime) per 70 miliardi.
L'Italia ha come suo "tesoro" queste migliaia di aziende che esportano e che sono state l'invidia del resto d' Europa,
molto temute anche da Francia e Germania, che solo ora grazie a Monti ,le vedono finalmente morire.
Ma se invece, un utopico governo italiano, riuscisse a rovesciare la fottuta politica di austerit e fare il contrario esatto
tagliando le tasse, irap, irpef, iva, contributi in busta paga Inps... per almeno 100 miliardi, di colpo queste imprese
avrebbero costi molto pi bassi e vedrebbero salire gli ordinativi ed il fatturato.
E basta! Sei a posto ! Queste decine di migliaia di imprese se smetti di soffocarle di tasse (e anche di regolamentazioni
sempre pi asfissianti sanitarie, di lavoro e di altro genere) sono capaci di arrangiarsi ed esportare e tenerti la bilancia
dei pagamenti in pareggio, anzi in surplus. Non devi pi preoccuparti della bilancia commerciale se togli la camicia di
forza di tasse e regolamentazioni che stata imposta negli ultimi 20 anni e se riduci le tasse a tutti, inclusi i poveri
lavoratori dipendenti che cos possono anche tornare a spendere qualcosa.
Tutto quello che devi fare eliminare gli 80 miliardi di interessi l'anno sul debito pubblico che paghiamo ora (2.000
mld di debito x 4% = 80 mld) finanziando il deficit pubblico con Moneta e non con Debito, aumentare il Deficit dal 2%
all'8% del PIL ( 6% di 1.600 mld = 90 mld). In questo modo liberi 80 + 90 = 170 mld di risorse, di moneta, che puoi
restituire a famiglie ed imprese rimborsandogli le tasse
Alcuni economisti italiani anti-austerit, dicono che se emetti moneta come "stato sovrano" per finanziare deficit
pubblici e sostenere la piena occupazione, vai incontro deficit verso estero;
cio se pompi la domanda interna con deficit pubblici keynesiani, ti ritrovi dei deficit cronici della bilancia commerciale
(a meno di non essere l'America con le atomiche e il dollaro valuta di riserva..) che danno grossi guai tipo la valuta che
frana, inflazione, fuga di capitali e alla fine anche se hai la "moneta sovrana" finisci per perdere sovranit e sei costretto
a mettere dazi, controlli ai capitali e sostenere il cambio con misure amministrative
Bene. A dimostrazione che ci non vero utilizziamo lesempio della Turchia, una paese con la sua "valuta sovrana",
che non ha atomiche come gli USA, non ha una moneta e una posizione nel mondo finanziario rilevante come
l'Inghilterra, non ha surplus commerciali come il Giappone, ma nonostante ci, ha deficit esteri cronici enormi.

Ovviamente la Turchia per avere questi enormi disavanzi commerciali fa una politica fiscale e monetaria molto
espansiva, tutta di crescita ad ogni costo. E dieci anni fa aveva deficit pubblici vicini all'80% del PIL che si sono ridotti
ora solo grazie all'alta inflazione e crescita. La Banca centrale turca famosa perch a fronte dei deficit commerciali
enormi, finanziati da un continuo afflusso di capitali nonostante l'alta inflazione, ha ridotto i tassi di interesse!
E da almeno dieci o dodici anni va avanti piuttosto bene con alta crescita (pur con una valuta che si deprezza, ma non
pi di tanto e alta inflazione) e nonostante accumuli sempre pi debito estero non ha problemi a importare molto pi di
quello che esporta. Qual il trucco in tutto questo ?
La crescita economica che cura tutti i mali .
Non bastano gli esempi di USA, Inghilterra, Giappone e Turchia ? (magari anche i turchi hanno qualcosa di
particolare...). L'India allora ? Da anni ha deficit pubblici e disavanzi esteri sopra il 5% del PIL. Ripeto, la crescita
economica lunica cura.

Lo stesso FMI ha recentemente evidenziato come in passato, gli eccessi di debito non siano mai stati superati grazie a
politiche di austerity, di riduzione della spesa, ma invece siano stati ridotti grazie a politiche di svalutazione monetaria,
inflazione repressione finanziaria, come si osserva dal seguente grafico:

Come dice Martin Amstrong, CEO della Princeton Economics International Ltd, in una sua intervista "... l'idea che [il
governo] prenda sempre a prestito senza estinguere mai il debito e che sia meno inflazionistico finanziarsi emettendo
bonds invece che emettendo moneta... pura follia... Se in USA avessimo emesso moneta per finanziare i deficit
pubblici il nostro debito pubblico sarebbe il 40% di quello attuale.." (cio sarebbe circa 4mila miliardi invece che
10mila miliardi di dollari)
Uno studio condotto sul debito pubblico francese dimostra esattamente quanto sopra evidenziato: se la Francia avesse
emesso moneta anzich emettere titoli di Stato (OAT), il suo debito pubblico oggi sarebbe dell8,6% del Pil invece del
90%, dieci volte inferiore!!.
Graficamente:

In Italia se avessimo emesso moneta per finanziare i deficit pubblici il nostro debito pubblico sarebbe probabilmente
quasi zero ! Perch da noi il peso degli interessi nel creare debito stato molto maggiore che in Francia, perch il debito
in % del PIL intorno al 100% da quindici anni per cui gli interessi si applicano ad una massa maggiore ed inoltre il
bilancio dello stato in avanzo (al netto degli interessi) dal 1993 circa. Questo pu sembrare strano, ma ci di dimentica
che dai primi anni '90 la differenza tra spese dello stato e tasse positivo o pari, il bilancio in attivo e il deficit
prodotto solo dal peso degli interessi. In pratica lo stato italiano se avesse emesso moneta invece di ricorre ai Btp per
finanziarsi, avrebbe ripagato dal 1993 in poi tutto il debito !
"Risulta che dal 1980 al 2007 lo Stato ha mediamente e complessivamente garantito ai suoi creditori una
remunerazione di 4,2 punti percentuali superiore al tasso di inflazione. Ad un tasso composto di questo valore,
comunque, il capitale raddoppia in termini reali (non nominali) in 17 anni.
Direi che i signori creditori sono stati trattati per niente male....". Questo allucinante. Lo Stato l'unico che pu
garantire il rimborso del tuo capitale a 100, le azioni e le obbligazioni corporate non possono farlo perch potrebbero
anche fallire; lo Stato dovrebbe pagare appena pi di un conto corrente, diciamo uno 0.5% in pi .
Questi numeri mostrano che dopo aver per 25 anni ingrassato la rendita finanziaria edil partito dei Bonds, lo Stato
italiano deve risolvere il problema del debito semplicemente pagando di interessi, l'1% invece del 5%. Fine della storia.
Si chiama repressione finanziaria e siamo stati capaci di farla dal 1950 al 1981. Altro che 90 miliardi di euro di stangate
fiscali. Per legge lo Stato italiano decide che pagher l'1% sui titoli di stato, prendere o lasciare, garantendo per allo
stesso tempo che varranno sempre 100 alla scadenza perch dichiara che li accetter per pagare le tasse. Fai cos e il
problema lo risolvi immediatamente. Nessuno infatti vender pi dei BTP facendoli crollare sul mercato, perch
sarebbe un idiota visto che poi aziende, banche e famiglie residenti italiane glieli comprerebbero a prezzi ad esempio di

90 o di 80 per pagare le loro tasse a 100 guadagnandoci sopra. Lo stato italiano per legge non deve pagare pi dell1% e
ha i mezzi legali ed economici per farlo.
Ampliando leggermente i nostri orizzonti, leggendo qualcosa su blog e siti stranieri, avremmo potuto comprendere
come e cosa fanno altri paesi per salvare la loro economia ed impedire che cada in depressione come lItalia dei nostri
giorni.
Forse non ci siamo accorti che la FED e la Banca di Inghilterra e la Banca del Giappone da qualche
anno finanziano il loro deficit di bilancio a costo quasi zero, cio quando vendono titoli di stato li comprano loro,
pagando dallo 0% al 2% massimo, per cui non hanno bisogno di fare austerit stile Monti.
E come pagano ? Come ha spiegato Bernanke, accreditano i conti del Tesoro, cambiano con il computer i numeri sul
conto del Tesoro, gli aggiungono ad esempio uno "0" dove prima c'era "2,000,000" gli mettono "20,00,000".
Sono teorie ? E' semplicemente la realt, descritta anche da Bernanke
(Bernanke 7 giugno 2009: Its not tax money [ . . . .] we simply use the computer to mark up the size of the account
that they have with the Fed. Its much more akin to printing money than it is to borrowing. Traduzione: ...non usiamo
soldi delle tasse..... semplicemente usiamo il computer per aumentare la dimensione del conto che hanno presso di noi.
E' PIU' SIMILE ALLO STAMPARE DEL DENARO CHE NON A INDEBITARSI). Questa la MMT, descritta da
Bernanke. Questo come si finanzia in realt lo Stato e solo dopo che scoppiata la crisi sono stati costretti a rivelarlo.
Alla Banca Centrale usare un computer per aggiungere uno "0" costa ovviamente.... zero.
Da qualche mese la BCE fa una cosa simile, ma accredita i conti delle banche, tipo Santander, Unicredit,Banco
Popolare, BNP... cambiando con il computer i numeri sul conto che queste banche hanno presso la Banca
Centrale, aggiungendo ad esempio uno "0" dove prima c'era "2,000,000" gli mettono "20,00,000" e in quel modo ci
sono 18 milioni in pi nel conto di Intesa, Banco Popolare o Unicredit. A differenza di USA, UK e Giappone per la
BCE di Draghi non accredita il conto del Tesoro italiano, ma quello banche alle quali chiede in cambio un 1% di
interesse passivo per 3 anni. A loro volta in cambio le banche, comprano titoli di stato, BTP o BOT. In questo modo lo
stato italiano paga un 5% circa sui BTP a 10 anni e un 2% e rotti circa su quelli a 2 anni, mentre le banche pagano un
1%...e intascano la differenza. E tutti applaudono il genio di Mario Draghi e Mario Monti.
Questa non fanta finanza: la MMT applicata che descrive il modo reale in cui funziona il mondo opaco e artificiale
del credito, debito e moneta.
Da quanto descritto sopra (che facilmente verificabile leggendo anche il Sole24 ore), una persona di media
intelligenza dovrebbe comprendere che, se lo stato italiano finanziasse il suo deficit annuale di bilancio come fanno
Giappone, Inghilterra, pagherebbe l1% od al massimo il 2% invece del 4-5%. Direi che incontestabile visto che
accade realmente, non una fantasia dellautore!
Ma se hai 2,000,000,0000 (2mila miliardi) di debito pubblico come l'Italia pagare un 5% significa che in 12-13 anni per
la legge dell'interesse composto questi 2mila miliardi di euro debito raddoppiano ! Ogni 12-13 anni da qui in poi ti
ritrovi 2 mila miliardi circa di interessi che avrai pagato!. Se paghi invece meno di un 1% di interessi l'anno come i
giapponesi e americani invece ci vogliono 70 anni circa ad esempio perch la cifra raddoppi per l'effetto degli interessi e
il costo cumulato meno di un 1/5.

Il punto fondamentale "teorico" ora per quanto riguarda la povera Italia : il debito(credito) moneta e la moneta
debito(credito). Non c' una vera differenza dal punto di vista dello stato tra emettere 10 biglietti da 100 euro ed
emettere 1000 euro di BTP. Salvo che i primi non pagano interesse. Come scrive ogni giorno Martin Armstrong lo
stato moderno non ha motivo di indebitarsi, specialmente all'estero. La prova pratica di questo concetto che in
Sudamerica gli stati si indebitavano verso le banche estere e per tutti gli anni '80, '90' e fino al 2002 hanno avuto una
bancarotta o default dopo l'altro seguiti da depressioni. In Asia invece dove sono pi accorti, mai (a parte le Filippine
che seguono il modello "sudamericano" e infatti poi emigrano per fare le donne di servizio). Cinesi, malesi, coreani,
thailandesi e giapponesi invece se ne guardano bene e infatti, non indebitandosi verso l'estero, hanno poi molto meno
problemi
La BCE con Draghi, per impedire il collasso di tutto il sistema, ora costretta a prestare soldi alle banche all'1% e
queste comprano debito pubblico italiano al 5% !!! Cio lo Stato dimostra oggi con Draghi che pu finanziarsi all'1%,
ma preferisce finanziare le banche all'1% per poi permetter alle stesse di lucrare facili guadagni. Nulla giunge a coloro
che creano ricchezza e benessere nel sistema economico, famiglie ed imprese.

Come dice Felix Zulauf citato qui sotto, queste politiche della UE garantiscono la Depressione per paesi come l'Italia
per almeno una decina di anni. Basta leggerlo; per l'Italia prevede che per 20 anni lo Stato incassi un 3% del PIL pi di
quello che spende per portare il debito pubblico dal 120 al 60% del PIL :
"..this is a highly severe austerity policy on the fiscal side for many, many years to come and it virtually suppresses
growth in the European zone and region to minimal levels. And it virtually guarantees depression-like or ongoing
recessions at the periphery that are already at high debt levels..." scrive Zulauf.
Dato che Monti lo ha firmato e in Italia non si fanno referendum sulle cose importanti e mai su questioni fiscali viene
applicato per l'Italia e anzi lo stiamo gi applicando alla grande.
Come scrive Martin Armstrong questo mese_ "i banchieri hanno convinto i politici che per far funzionare il governo
devono costantemente indebitarsi sul mercato finanziario. Ora pretendono l'austerit, ma questa altrettanto pericolosa
dell'iperinflazione. L'austerit significa reprimere la popolazione in favore dei banchieri, che hanno convinto i politici e
gli accademici che prendere a prestito i soldi meno inflazionistico che stamparli per lo stato.... Questa idea
semplicemente insana, anche un bambino con una calcolatrice si accorge che dal momento che il debito pubblico non
viene mai estinto, la proporzione degli interessi aumenta sempre ed alla fine consuma gran parte della spesa pubblica.
Per chi non lo sapesse il nostro debito pubblico del 125% del PIL cio di 2020 miliardi ora per due terzi, ma nessuno
mai fa questo calcolo esatto, costituito non di soldi spesi, ma dinteressi cumulati su interessi. Dal momento in cui il
debito statale italiano si avvicinato al 100% del PIL a fine anni '80, pagando un 5% circa l'anno di interessi in media,
matematicamente raddoppiava solo per gli interessi ogni circa 15 anni.
Da anni lo stato italiano ha un "surplus primario", cio prima del pagamento degli interessi, cio la differenza tra entrate
e spese di stato positiva, lo stato prende pi di quello che da al settore privato. Con Monti ora questa differenza ora
enorme, sta arrivando a 60-70 miliardi di euro l'anno che lo Stato trattiene in pi di quello che spende, un record
mondiale, nessun altro paese che io sappia ha un avanzo pari al nostro (prima degli interessi). Firmando il trattato il 31
gennaio, il Governo si impegnato a succhiare cifre del genere dal settore privato per i prossimi 20 anni, solo per
pagare interessi su interessi cumulati. Cio ogni anno lo stato italiano si impegnato a ridurre consumi e investimenti
delle famiglie e imprese per pagare interessi alla rendita finanziaria (al partito dei Bonds). Questo il meccanismo
classico usato in Sudamerica: fai indebitare verso la finanza uno Stato e poi per generazioni questo tassa i suoi abitanti
solo per pagare gli interessi su interessi, all'infinito.
All'infinito perch a meno di avere crescita economica forte, del 4-5% annuo come negli anni '50 e '60
matematicamente impossibile ridurre un debito superiore al 100% del reddito. Matematicamente perch se la crescita
nominale il 2% e il costo del debito il 5% allora anche un surplus dello stato del 3% del PIL ogni anno NON
RIDUCE IL DEBITO ! Ma se lo stato ogni anno assorbe (ed ha firmato un trattato che lo impegna) il 3% del PIL dal
settore privato impossibile avere una crescita economica. Per cui ogni anno l'economia stagna se va bene o si contrae
solo per pagare montagne di interessi.

Creare moneta da parte della Banca Centrale, cio dello Stato, ora utile e necessario, perch serve a tappare il buco
che ha lasciato il collasso del credito/debito. La domanda di beni e servizi monetaria, la spesa annuale insomma,
uguale a incremento del reddito pi un incremento del debito.
Il fatto che uno stato sovrano si indebiti assurdo se ci si ragiona un attimo, perch lui che crea la moneta e poi se la
fa prestare. La cartina di tornasole ora evidente con le banche centrali (cio lo stato) che creano moneta e la prestano
alle banche, per farsi poi comprare da loro il proprio debito pubblico. Questo giro contorto, assurdo, solo per
mantenere la finzione che lo stato si deve indebitare e pagare interessi passivi ben superiori allinflazione remunerando
cos le rendite parassitarie.. Basterebbe invece che lo Stato usasse direttamente questa moneta per ridurre il buco di
bilancio ed eviterebbe l'accumulo degli interessi, che ora dopo 30 anni lo schiaccia con il suo peso.

O si cancella parte del debito, ad esempio facendo creare allo Stato moneta e ripagando cos il debito pubblico, oppure
si rimanda solo il momento del crac finale, in cui salta l'euro e allora il debito si svaluta automaticamente del -40%.
Capito questo, compreso il meccanismo e linganno che sottintende a tutto il sistema del debito, dobbiamo batterci
perch la maggioranza delle persone vengano informate, edotte di quanto realmente accade sui mercati mondiali.
E difficile ma abbiamo il dovere di provarci per liberarci da questo sistema che ha reso luomo schiavo della finanza e
del debito.

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