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L'affare De Lorenzo

e il secondo governo Moro,


1964-66
di Paul Ginsborg

Nell'estate del 1964, per la prima e certo non informazioni forze armate), il servizio segreto
ultima volta nella storia della Repubblica, vi dell'esercito italiano.
fu un tentativo di sovvertire l'ordinamento Durante la sua permanenza al SIFAR, De
democratico. Il presidente della Repubblica Lorenzo aveva raccolto esaurienti fascicoli
Antonio Segni aveva incaricato Moro di personali sui principali uomini politici
formare il nuovo governo, ma appariva italiani, compresi personaggi moderati come
sempre più impaziente, man mano che i il leader socialdemocratico Giuseppe
negoziati tra i partiti si prolungavano. Era Saragat2.
nota a tutti la contrarietà di Segni alla Nel 1962 De Lorenzo era diventato
formula di centro-sinistra e la sua avversione comandante dei carabinieri ed entro pochi
per i socialisti. mesi dalla sua nomina aveva creato una
Il 15 luglio 1964, durante le consultazioni per moderna brigata meccanizzata al posto dei
il nuovo governo, Segni prese l'iniziativa vecchi e male equipaggiati battaglioni mobili
davvero anomala di convocare al Quirinale il e a cavallo. Questa brigata era fornita di carri
comandante dei carabinieri, generale armati americani M 47 e di autoblinde
Giovanni De Lorenzo. Questo avvenimento corazzate M 113. De Lorenzo, scriverà più
creò un notevole subbuglio, soprattutto in tardi il vecchio comandante partigiano ed ex
considerazione del fatto che il giorno prima presidente del Consiglio, Ferruccío Parri,
si erano temporaneamente interrotti i aveva formato «il suo piccolo esercito
negoziati tra i quattro partiti di centro- personale, superiore per disciplina ed
sinistra. efficienza al resto delle forze armate» 3.
Cosa avevano in mente il presidente e il All'inizio del 1964 De Lorenzo preparò il
generale? La risposta affiorò oltre cinque piano «Solo», che presenta una straordinaria
anni dopo, e solo in parte, quando nel marzo analogia col piano «Prometeo» utilizzato dal
1969 il governo fu costretto da una veemente colonnello George Papadopoulos nel 1967
campagna di stampa a nominare una per instaurare un governo militare in Grecia.
commissione parlamentare d'inchiesta sulle Il piano «Solo», che si presentava come un
attività del generale De Lorenzo1. piano antiinsurrezionale, era esso stesso
De Lorenzo aveva 57 anni nel 1964: con sovversivo. Si dovevano redigere liste di
portamento eretto, baffetti e monocolo, era persone «pericolose per la sicurezza
una tipica figura di militare, ed era anche pubblica» e prepararne l'arresto e la
considerato un ufficiale brillante e detenzione. Non si scoprì mai esattamente
intelligente. Di origini siciliane, si era quali fossero i nomi inclusi in queste liste, ma
laureato a Genova in ingegneria navale, non v'è dubbio che tra di loro vi fossero i capi
aveva combattuto sul fronte russo durante la di alcuni partiti politici. Secondo il piano di
seconda guerra mondiale e aveva poi De Lorenzo, i carabinieri dovevano agire da
partecipato al movimento partigiano come soli, senza che la polizia o il resto delle forze
vice-comandante dei servizi informativi del
CLN. Nel 1955 era stato nominato
comandante del SIFAR (Servizio 2
Vi è una gran quantità di prove sulla collusione
tra la Cia e il Sifar nel compilare questi dossier
(Faenza, Il malaffare. PP. 315 sgg.).
1 3
Commissione parlamentare d'inchiesta sugli Articolo pubblicato in «L'Astrolabio», 21 maggio
eventi del gisguo-luglio 1964, 2 voll, Roma 1971. 1967, ristampato in Ugnani, Profilo politico, pp.
194-204.
armate ne fosse a conoscenza e ne venisse
coinvolto. Non si è mai appurato quanto conoscesse di
La commissione parlamentare di inchiesta si questi preparativi il presidente della
spaccò a proposito dell'interpretazione del Repubblica. Segni non era certamente
piano. La maggioranza, pur ammettendo le interessato a un colpo di stato, ma cercava
sue pericolose implicazioni politiche, ne seriamente di porre fine al centro-sinistra,
sottolineò la natura difensiva: De Lorenzo puntando a un governo «non politico» di
avrebbe avuto intenzione di usarlo solo nel tecnici e, forse, a un accrescimento dei poteri
caso di un attacco contro le istituzioni della presidenziali, secondo il modello gollista. Lo
Repubblica; la minoranza, al contrario, era stesso De Gaulle, in occasione di un
convinta che il piano avesse un carattere ricevimento all'Eliseo, il 10 luglio, aveva fatto
fondamentalmente preventivo: De Lorenzo notare che l'Italia sembrava essere nella
voleva colpire per primo per distruggere una stessa situazione in cui versava la Francia alla
minaccia che poteva o meno essere esistita'. fine della Quarta Repubblica. C'era ben poca
Nel giugno 1964, all'apice della crisi di verità in un tale confronto, e Segni,
governo, De Lorenzo aveva dato ordini che il comunque, non poteva certo essere
piano «Solo» fosse preparato a livello locale paragonato a De Gaulle.
in ogni dettaglio. E’ chiaro, comunque, che lo Inoltre Segni sapeva bene che un governo di
schema di De Lorenzo, per quanto tecnici e un possibile ampliamento dei poteri
evidentemente pericoloso, conteneva in sé presidenziali avrebbero incontrato un'aspra
quel carattere di incompletezza, e in qualche opposizione, sia dentro che fuori il
modo di farsa, che sarebbe stato il tratto Parlamento. Egli voleva, perciò, evitare
distintivo di tutti i complotti contro la un'altra disfatta analoga a quella del luglio
Repubblica a partire dal 1964. 1960 e aumentare la capacità di risposta dello
I carabinieri dovevano agire da soli perché Stato ai problemi di ordine pubblico. Con
De Lorenzo era consapevole di non poter tutta probabilità egli pensava di utilizzare De
fare assegnamento sull'aiuto degli altri Lorenzo e le sue forze per quest'ultimo
settori delle forze armate. Una brigata scopo 5.
meccanizzata, per quanto modernamente Una prova di forza di tale consistenza
equipaggiata, non era certo sufficiente a avrebbe rappresentato la crisi più grave in
portare a termine un colpo di stato in un tutta la storia della Repubblica. Fu questa che
paese come l'Italia, che aveva conosciuto in Nenni e i socialisti cercarono di evitare,
tempi recenti un forte movimento di ritirando subito ogni obiezione contro un
Resistenza popolare. Perfino tra gli stessi loro reingresso in un governo presieduto da
carabinieri c'erano grossi dubbi sul piano Moro. Nenni non aveva un'idea chiara di
«Solo»: a Roma e Napoli gli immediati cosa stesse preparando De Lorenzo, ma
sottoposti di De Lorenzo fecero ben poco per aveva paura della destra, nutriva sospetti su
rendere il piano operativo; a Milano il Segni, e conosceva troppo bene la politica
generale Adamo Markert prese la faccenda italiana per non fiutare il pericolo che era
più seriamente. Così raccontò alla nell'aria.
commissione parlamentare d'inchiesta il All'inizio di agosto del 1964 Moro poté
generale Remo Aurigo: «Preciso che, formare il suo secondo governo.
allorquando il comandante della divisione
indicò gli obiettivi da occupare, includendovi carabinieri presenti allIncontro smentirono
le prefetture e aggiunse che se il prefetto vigorosamente la versione dei fatti di Aurigo.
avesse opposto resistenza lo si doveva 5
L'esatta natura della conversazione tra Segni e
sequestrare, se necessario pistola alla mano, De Lorenzo non è mai stata rívelata. Sulla crisi di
tutti noi rimanemmo sconcertati e ci luglio vista dall'osservatofio CIA cfr. Faenza, Il
dicemmo a vicenda: ma allora dobbiamo fare malaffare, pp. 364-73. E’ chiaro che, mentre
Kennedy era a favore del centro-sinistra e aveva
un colpo di stato?» 4.
reso esplicito il suo appoggio durante la visita a
Roma alla fine del giugno 1963, la CIA, diretta da
William Harvey, stava facendo del suo meglio per
4
Commissione Parlamentare d'inchiesta cit., vol. sabotare l'esperimento. Per tutto questo periodo
I, P. 743. Va precisato che tutti gli altri ufficiali dei vi furono stretti contatti tra la CIA e De Lorenzo.
Nenni, riflettendo sulla crisi che era appena garanzia del centro-sinistra - la riforma
terminata, cosí scrisse sull'«Avanti!»: urbanistica ed edilizia, le regioni, la riforma
“Improvvisamente i partiti e il Parlamento scolastica, la pianificazione – furono
hanno avvertito che potevano essere tranquillamente rinviate. Moro continuò a
scavalcati. La sola alternativa... è stata perseguire la politica dei «due tempi» (prima
quella d'un governo d'emergenza, affidato a la stabilità, poi le riforme) con il consenso,
personalità cosí dette eminenti, a tecnici, a anche se a mala voglia, dei socialisti, i quali,
servitori disinteressati dello Stato che nella a dire il vero, erano meno riluttanti di prima
realtà del paese qual è, sarebbe stato il a collaborare. Il PSI stava progressivamente
governo delle destre, con un contenuto cambiando le proprie priorità politiche,
fascistico-agrario-industriale, nei cui mettendo la sordina al tema delle riforme di
confronti il ricordo del luglio 1960 sarebbe struttura e puntando su di una presenza
impallidito” 6. stabile nel governo, vista come la migliore
difesa contro la reazione. Obiettivo principale
De Lorenzo, dal canto suo, nel 1965 divenne era, dunque, la sopravvivenza del centro-
capo di stato maggiore dell'esercito, un sinistra: la formula oramai contava più dei
gradino appena sotto il ruolo più importante contenuti.
delle forze armate italiane, quello di capo di Man mano che il PSI cambiava, le differenze
stato maggiore della Difesa. Nel 1966, con il PSDI diventavano sempre meno
comunque, scoppiò lo scandalo dei fascicoli evidenti. Nenni e Saragat cominciarono a
SIFAR, ed estratti del dossier su Saragat parlare di riunificazione, nella speranza,
furono pubblicati su un settimanale. eterna tra i socialisti, di divenire una forza
Nell'aprile del 1967 De Lorenzo fu rimosso elettorale di prima grandezza capace di
dal suo incarico, ma la commissione collocarsi alla pari tra comunisti e
parlamentare d'inchiesta del 1969, per democristiani. La cooperazione tra i due
quanto assai critica nei suoi confronti, rifiutò partiti ricevette una spinta sostanziale
di suggerire un qualsiasi provvedimento dall'elezione di Saragat alla presidenza della
contro di lui. De Lorenzo nel frattempo era Repubblica, avvenuta nel 1964 dopo che un
stato eletto in Parlamento tra i monarchici, e attacco di trombosi aveva costretto Segni alle
da lì passò più tardi tra i neofascisti del MSI; dimissioni.
morì nel 1973. Il leader socialdemocratico venne eletto al
termine di un'aspra e estenuante lotta,
I socialisti avevano scongiurato il rischio di protrattasi per 21 votazioni, in ballottaggio
una crisi delle istituzioni repubblicane, ma la con Fanfani, e grazie all'appoggio dei
minaccia di questa lì aveva scaraventati tra le comunisti.
braccia di Moro, e in circostanze non scelte Nenni salutò l'elezione del primo presidente
da loro. Il programma del secondo governo della Repubblica di area socialista come una
Moro e la sua composizione risultarono così vittoria di grande significato. L'arrivo di
più moderati di quello precedente. Saragat al Quirinale fu certamente un
Erano sparite le grandi promesse di appena sollievo dopo il soggiorno di Segni, ma il suo
sei mesi addietro, ed erano anche spariti i settennato fu ben lungi dall'essere eccelso.
ministri della corrente di Fanfani nella DC e
di Lombardi nel PSI. Per la prima volta la
Confindustria dette un prudente benvenuto
a un governo di centro-sinistra.
Il secondo governo Moro durò tre volte più a
lungo del primo (fino al febbraio 1966), ma
realizzò altrettanto poco. Tutte quelle riforme
che avrebbero dovuto rappresentare la

6
Avanti!, 26 luglio 1964.
Fonte: Paul Ginsborg – Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi. Società e politica 1943-
1988 – Einaudi, 1989

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