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Claude Oscar Monet (Parigi, 14 novembre 1840

Giverny, 5 dicembre 1926) stato un


pittore francese, padre dell'Impressionismo.
laude Monet nacque nel 1840 a Parigi in rue Laffitte, secondogenito di Claude Ad
olphe e di Louise Justine Aubre, una giovane vedova al suo secondo matrimonio. Ne
l 1845 i Monet si trasferirono a Sainte-Adresse, un sobborgo di Le Havre, dove i
l padre inizi a gestire un negozio di drogheria e di forniture marittime insieme
con il cognato Jacques Lecadre. A quindici anni l'adolescente Claude cominci a di
segnare a matita e a carboncino, e a vendere bonarie caricature di personaggi de
lla citt alla buona somma di una decina di franchi l'una, acquistando cos una cert
a fama nella citt insieme ad un modesto gruzzolo.[1]
Dal 1856, nella scuola di Le Havre in cui era iscritto, Claude studi disegno con
un vecchio allievo di David, Jacques Franois Ochard, e conobbe il pittore Eugne Bo
udin, il suo vero, primo maestro, che gli insegn come ogni cosa dipinta sul posto
abbia sempre una forza, un potere, una vivacit di tocco che non si ritrovano pi al
l'interno dello studio,[2] indirizzandolo cos alla pittura del paesaggio en plein
air; con lui, quell'anno Monet espose a Rouen per la prima volta una sua tela, l
a Veduta di Rouelles.
Monet dir poi che Boudin con instancabile gentilezza, intraprese la sua opera d'in
segnamento. I miei occhi finalmente si aprirono e compresi veramente la natura;
imparai al tempo stesso ad amarla. L'analizzai con una matita nelle sue forme, l
a studiai nelle sue colorazioni. Sei mesi dopo [...] annunciai a mio padre che d
esideravo diventare un pittore e che mi sarei stabilito a Parigi per imparare.[3]
Nel gennaio 1857 mor sua madre. Nel marzo del 1859 il padre di Monet fece richies
ta al Municipio di Le Havre di una borsa di studio che permettesse a Claude di s
tudiare pittura a Parigi. Non la ottenne ma, grazie ai propri risparmi, Claude i
n maggio part ugualmente per la capitale a studiare con poca spesa all'Acadmie Sui
sse - fondata al Quai des Orfvres da Charles Suisse, un vecchio modello di David
- perch agli allievi non si mettevano a disposizione insegnanti, ma solo modelli.
[4] Qui ebbe modo di conoscere Delacroix, Courbet e Pissarro, col quale andava s
pesso a mangiare alla Brasserie des Martyrs, frequentata dai pittori realisti, o
ltre che da Baudelaire e dal critico Duranty, futuro sostenitore degli impressio
nisti sulle colonne della Gazette des Beaux-Arts. :)
Pointe de la Hve a Sainte-Adresse, 1864
Frequentando anche il Caf Guerbois, vide Manet e nei Salons conobbe Constant Troy
on, pittore della Scuola di Barbizon che, evidentemente scettico della sua tecni
ca, gli consigli di approfondire lo studio del disegno all'atelier di Couture, pi
ttore rinomato e di notevoli capacit tecniche, ma autore di tele enfatiche di sog
getti storici. Monet non ascolt quel consiglio, ma prefer seguire in particolare l
e opere di Daubigny, che amava dipingere paesaggi dal vero.
Il 24 maggio 1860 Monet pubblic nella rivista Diogne la sua ultima caricatura, quell
a di Lafenire, un noto attore dell'epoca, e in ottobre venne chiamato a prestare
il servizio militare, che sarebbe dovuto durare sette anni, a meno che, secondo
la legislazione francese del tempo, non si trovasse un sostituto che intendesse
svolgerlo al suo posto. Arruolato nel Reggimento dei Cacciatori d'Africa, di sta
nza ad Algeri, rimase affascinato dalla luce e dai colori di quei luoghi.[4]
Ammalato, nel 1862 torn in licenza di convalescenza nella sua casa di Le Havre e
qui riprese a dipingere insieme con il suo maestro Boudin e con Johan Barthold J
ongkind, appena conosciuto casualmente. Per Monet fu importante l'esempio di que
sto pittore olandese che, all'aperto, si limitava a riprodurre il paesaggio in s
chizzi e acquerelli, per poi definirli sulla tela nel suo studio, conservando tu
ttavia la freschezza della prima osservazione.
Colazione sull'erba (Le Djeuner sur l'herbe), 1865
Intanto il padre trov un giovane che, in cambio di una somma di denaro, fece il s

ervizio militare al posto di Claude che cos, consapevole di aver bisogno di migli
orare i propri mezzi tecnici, pot tornare a Parigi per studiare nell'atelier di C
harles Gleyre, un pittore neoclassico frequentato anche dai giovani Renoir, Alfr
ed Sisley e Bazille. di quest'anno il suo primo dipinto importante, i Trofei di
caccia, al d'Orsay di Parigi, una natura morta che guarda alla classica pittura
olandese; anche nella Fattoria normanna, del 1863, rilevante l'influsso della pi
ttura olandese, oltre all'esempio di Boudin e Jongkind.
Insieme con Bazille, dalla finestra della casa di un amico comune in rue Frstenbe
rg, guarda lavorare nello studio di fronte Delacroix, il suo attuale maestro spi
rituale. Nell'estate del 1864 si stabilisce a Honfleur con Bazille, col quale e
con Boudin e Jongkind, dipinge paesaggi e marine.
Un violento litigio con il padre ha per conseguenza la perdita di ogni aiuto eco
nomico: torna cos a Parigi alla fine dell'anno. Qui, l'anno dopo, per la prima vo
lta ammesso al Salon con due sue marine, Il molo a Honfleur e La foce della Senn
a a Honfleur; di quest'ultima, il critico Paul Mantz scrive nella Gazette des Be
aux-Arts che "non la dimenticheremo pi. Eccoci interessati a seguire nei suoi ten
tativi futuri questo sincero autore di marine", lodando la sua maniera ardita di
vedere le cose. ispirato da un'analoga composizione di Jongkind, dipinta dall'a
rtista olandese nello stesso luogo e nello stesso anno: se il colore quello di C
ourbet, peculiari di Monet sono i tocchi fitti e rapidi sull'acqua e le pennella
te spesse nella rappresentazione delle nuvole.
Trasferitosi in una pensione di Chailly, nei pressi del bosco di Fontainebleau,
comincia a lavorare alla Colazione sull'erba, ispirata all'analogo, famoso dipin
to di Manet. L'intenzione di dipingere una grande tela di sei metri per cinque;
posano per lui la sua intima amica Camille Doncieux e Bazille, l'uomo sdraiato a
destra, mentre il personaggio seduto in primo piano potrebbe essere il pittore
Lambron o Courbet.
Il dipinto non piace a Courbet e Monet lo lascia, incompiuto, come pegno per il
pagamento della pensione. Lo riprender nel 1884 in cattive condizioni: tagliato i
n due parti, conservato al Muse d'Orsay; ne esiste una replica, di piccole dimens
ioni e con varianti rispetto alla prima versione, eseguita nel 1866 e ora al Mus
eo Pu kin di Mosca. Anche qui mantiene il colorito di Courbet, ma l'effetto del di
pinto di una scioltezza che manca in Courbet ed pi immediata che in Manet.
Verso una nuova visione
Donne in giardino, 1866
Monet non amava e non s'interessava ai classici esempi della pittura, tanto da n
on entrare quasi mai al Louvre: la sua cultura artistica era e rimase limitata,
ma egli compensava quell'apparente difetto nel vantaggio di poter guardare alla
natura - l'unica fonte della sua ispirazione - senza precostituite impalcature m
entali, abbandonandosi all'istinto della visione che, quando immediata, ignora i
l rilievo e il chiaroscuro degli oggetti, che sono invece il risultato dell'appl
icazione al disegno di scuola. Pur ammirando i realisti come Corot e Courbet, no
n li imitava; eliminando la plasticit delle cose, Monet si sforzava di rappresent
arle nell'immediatezza del fissarsi della loro immagine nella rtina dell'occhio,
nel loro primo apparire alla coscienza
Nel 1866 presenta al Salon di Parigi due tele, il ritratto di Camille in abito v
erde, un interno che ottiene l'approvazione di mile Zola e di douard Manet, e Sain
t Germain l'Auxerrois, dipinto da una terrazza del Louvre, dove protagonista il
brillare della luce nelle foglie degli alberi.
Inizia a dipingere all'aperto Donne in giardino, dove Camille l'unica modella de
lle tre donne rappresentate nel dipinto; rifiutato l'anno dopo dal Salon, gli vi
ene comprato da Bazille per 2.500 franchi; tornato molti anni dopo in possesso d
i Monet, lo vender nel 1921 allo Stato francese per 200.000 franchi. Una ripresa

fotografica del giardino gli ha suggerito la profondit dello spazio ma Monet inte
ressato soltanto ai piani e ai colori: eliminato anche il rilievo, il risultato
d nel mosaico, perch ai colori mancano gli effetti di tono e la luce non vibra nel
la penombra e non penetra le figure e gli oggetti.
Nel giugno 1867 lascia momentaneamente Camille, che da lui aspetta un figlio, pe
r andare ad abitare a Sainte-Adresse con la zia; l'8 agosto nasce il figlio Jean
e Monet va a Parigi, abitando con Renoir e Bazille. Nel 1868 espone al Salon la
Nave che lascia il porto di Le Havre; si trasferisce con Camille e il figlio pr
ima a Fcamp e poi a tretat per sfuggire ai creditori; arriva a tentare il suicidio
nel giugno: aiutato da Renoir e dal mercante Gaudibert, che gli compra delle te
le, gli commissiona il ritratto della moglie e gli procura una casa a Saint-Mich
el, presso Bougival, sulla Senna, dove abita insieme con Renoir. Qui, in riva al
la Senna, dipingono entrambi gli effetti della riflessione della luce sull'acqua
; ne La Grenouillre - lo stagno delle rane, uno stabilimento balneare di Bougival
, le rapide e decise pennellate che accostano le differenze tonali e cromatiche
realizzano una superficie liquida dinamica ed evidenziano i contrasti di luce e
di ombra ma l'eccesso di nero utilizzato da Monet impedisce ancora di ottenere t
rasparenza dalle ombre; lo sfondo, malgrado l'intensa colorazione verde-oro del
fogliame, manca di vibrazioni luminose e non riesce ad raccordarsi in una vision
e unitaria con la centralit del dipinto.
Il 26 giugno 1870 sposa Camille e la famiglia si trasferisce a Trouville, in Nor
mandia; scoppiata la guerra con la Prussia, per evitare il richiamo alle armi, v
a a Londra, dove ritrova Charles-Franois Daubigny e Camille Pissarro, con il qual
e dipinge, visita i musei londinesi, interessandosi alle opere di Turner e Const
able, e conosce l'importante mercante d'arte francese Paul Durand-Ruel, che ha u
na galleria d'arte in New Bond street. Il 17 gennaio 1871 muore suo padre.
Finita la guerra, torna in Francia passando per i Paesi Bassi, dove resta affasc
inato dal paesaggio e dove compera molte stampe giapponesi di Suzuki Harunobu, H
okusai e Hiroshige. A Parigi informato della morte in guerra di Bazille e va a t
rovare in carcere Gustave Courbet, accusato di simpatie comunarde. Nel 1871, si
stabilisce ad Argenteuil, vicino Parigi, in una casa con giardino davanti alla S
enna, presa in affitto grazie ad una raccomandazione di Manet, in una casa con g
iardino di propriet della vedova del notaio Aubry. Poco tempo dopo allestir, su un
a barca cabinata, uno studio galleggiante, che rappresenter nel 1874 nel Battello
, ora al Rijksmuseum di Otterloo. Conosce il pittore dilettante e collezionista
d'arte Gustave Caillebotte; grazie anche all'eredit paterna, pu permettersi di viv
ere in modo confortevole.
La nascita dell'Impressionismo
Impressione. Levar del sole (Impression, soleil levant) (1872) Muse Marmottan Mon
et
Il 15 aprile 1874 s'inaugura, nello studio del fotografo Nadar, al secondo piano
del 35 di boulevard des Capucines, la mostra del gruppo Societ anonyme des peint
res, sculpteurs et graveurs, composto, fra gli altri, da Monet, Czanne, Degas, Mo
risot, Renoir, Pissarro e Sisley, polemici nei confronti della pittura, allora d
i successo, accettata regolarmente nei Salons. Monet vi presenta la tela, dipint
a due anni prima, Impressione, levar del Sole; il critico Louis Leroy prende spu
nto dal titolo del quadro per coniare ironicamente il termine impressionismo.
Scrive Leroy che ...fu una giornata tremenda quella in cui osai recarmi alla prim
a sul boulevard des Capucines insieme con Joseph Vincent, paesaggista, allievo d
i Bertin, premiato sotto diversi governi. L'imprudente era andato l senza pensarc
i, credeva di vedere della pittura come se ne vede ovunque, buona e cattiva, pi c
attiva che buona, ma che non attentasse ai buoni costumi artistici, al culto del
la forma, al rispetto dei maestri. Ah, la forma! Ah, i maestri! Non ne abbiamo p
i bisogno, mio povero amico! Tutto questo cambiato.

In compenso, un altro critico contemporaneo, Jules Castagnary, accettando il neo


logismo di "impressionisti", scrive che questi pittori ...sono impressionisti nel
la misura in cui non rappresentano tanto il paesaggio quanto la sensazione in lo
ro evocata dal paesaggio stesso. E proprio questo termine entrato a far parte de
l loro linguaggio [...]. Da questo punto di vista hanno lasciato alle loro spall
e la realt per entrare nel regno del puro idealismo. Quindi la differenza essenzi
ale tra gli impressionisti e i loro predecessori una questione di qualcosa in pi
e qualcosa in meno dell'opera finita. L'oggetto da rappresentare lo stesso ma i
mezzi per tradurlo in immagine sono modificati [...].

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