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La Chiesa
deve
parlare con
la verit
e anche con
la testimonianza
C sempre
la tentazione della
corruzione,
nella vita
politica
e religiosa
Prima pagina
Il volto
di papa
Francesco
nellintervista
concessa
al giornale
di strada
olandese
Straatnieuws
dubbi erano emersi fin dallinizio: prima ancora che monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e Maria Immacolata Chaouqui fossero inseriti nella Commissione istituita da Papa
Francesco il 18 luglio 2013 per rivedere tutta
la struttura economico-finanziaria della Santa Sede. Attraverso i canali istituzionali di sempre, il
governo vaticano aveva svolto ricerche riservate
per raccogliere informazioni sui candidati. E alcune avrebbero dovuto sconsigliare la cooptazione delle due persone che alla fine sono state arrestate con laccusa di avere rubato e passato a due
giornalisti documenti sensibili. Fu contattato
anche monsignor Alfred Xuereb, segretario di
Francesco, delegato a riferire sullattivit sia della
Commissione sullo Ior che sullaltra. Passare al
setaccio le controindicazioni delle quali si era venuti a conoscenza non bast a cambiare il corso
delle cose.
Sembra che Xuereb ritenne che le preoccupazioni fossero eccessive: nel senso che la Commissione era sicura delle candidature e dunque intenzionata a procedere rapidamente. Erano passati
poco pi di quattro mesi dal Conclave che aveva
eletto Jorge Mario Bergoglio al posto del dimissionario Benedetto XVI. Francesco si era trasferito a
Casa Santa Marta da tempo. E il discredito che circondava lallora primo ministro della Santa Sede, Tarcisio Bertone, era cos profondo e diffuso
che qualunque informazione riferibile agli ambienti ufficiali veniva accolta con sospetto e diffidenza. La linea della riforma avanzava in modo radicale e rapido. E uno dei capisaldi consisteva nel
ridimensionamento del ruolo della Segreteria di
Stato: una sorta di vicepapato negli anni di Ratzinger, per di pi guidato da un Tarcisio Bertone
pasticcione e chiacchierato: tanto che prima, durante e dopo il Conclave lunico punto sul quale si
registrava una sorta di unanimit dei cardinali era
di impedire che il successore potesse fare danni
come quelli seminati da lui.
Ma alcuni mesi dopo, in ottobre, fu nominato
lallora nunzio in Venezuela, Pietro Parolin: un diplomatico fine e esperto, esiliato proprio dalla
cerchia bertoniana. A quel punto, tuttavia, la
Pontificia Commissione referente di studio e di
indirizzo, come era stata chiamata nel documento autografo del Papa, aveva gi cominciato a lavo-
Lincontro
Bergoglio riceve
il Movimento
per la Vita:
Va difesa sempre
Non stancatevi di difendere
la vita, dal concepimento al
suo naturale tramonto. Lo
ha ribadito il Papa parlando
ieri al Movimento per la Vita
(a destra nella foto
LOsservatore Romano/Epa).
Bergoglio ha invitato a
operare per la tutela delle
persone pi indifese e ha
ricordato: C bisogno di
lavorare nella promozione e
nella difesa della famiglia,
prima risorsa della societ,
soprattutto rispetto al dono
dei figli e allaffermazione
della dignit della donna.
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La parola
COSEA
La sigla identifica la
Pontificia commissione
referente di studio e di
indirizzo sullOrganizzazione della struttura
economica-amministrativa
della Santa Sede. Istituita
da papa Francesco nel
luglio del 2013, era
composta da otto membri,
tutti laici tranne monsignor
Vallejo Balda.
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ria vaticana. E si cominci a parlare del monsignore spagnolo e di lei con due nomi in codice: il signorotto e la signorina. Quando a met ottobre i sospetti sono diventati pi corposi, e si capito che cerano documenti della Commissione
trafugati e che era stato violato il computer di Libero Milone, dal giugno scorso revisore generale
delle finanze vaticane, il cerchio si stretto. Ma
con le ultime, residue cautele. Per qualche giorno,
stata discussa lopportunit o meno di procedere
agli arresti.
Lipotesi iniziale era di limitarsi a licenziare Vallejo Balda, per non fare troppo rumore e non riproporre le polemiche sulle celle vaticane non a
misura duomo: una critica emersa ai tempi di Vatileaks dopo larresto del cameriere personale di
Benedetto XVI, Paolo Gabriele. In pi, qualcuno
aveva fatto notare che proprio alla vigilia del Giubileo della misericordia, un provvedimento del
genere poteva risultare stonato. Non bastasse, si
sapeva che stavano uscendo dei libri coi documenti sottratti. Ci si resi conto per, che i reati
apparivano troppo gravi. Non si poteva non dare
un segnale forte allesterno. E soprattutto, dopo
larresto del maggiordomo laico di Ratzinger, si
temeva laccusa di usare un doppio standard tra
dipendenti non religiosi ed ecclesiastici: i primi
imprigionati, gli altri mandati a casa. Il Papa stato informato e, a malincuore, ha detto di procedere.
Cos scattata la richiesta di arresto per Vallejo
Balda e Chaouqui. Lepisodio dellindagine preventiva ignorata riaffiora, adesso, come un altro
presagio di pericolo. Sembra voler trasmettere indirettamente un messaggio in bottiglia: i filtri attraverso i quali selezionare chi chiamato a collaborare con Francesco servono. E le filiere tradizionali, per quanto bistrattate e scavalcate, in fondo
funzionano: nonostante la cura Bertone. Mentre la rievocazione di quellallarme sottovalutato
tende ad accreditare che nella corte parallela
creatasi intorno a Francesco sono visibili smagliature destinate a strapparsi; e a proiettare limmagine distorta di un Vaticano in bala degli eventi.
Anche se il vero obiettivo delle indiscrezioni che
filtrano non sembra tanto la cerchia papale, ma il
cardinale australiano George Pell, ministro dellEconomia. Oggi viene additato come emblema,
e come il pi naturale capro espiatorio, della confusione che regna nel governo della Chiesa.
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