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Appropriazioni privilegiate
La societ moderna analizzabile dunque nei termini di una strumentalizzazione della nostra
ragione sociale. Questa si declina secondo le due mediazioni primarie che sono il mercato
e lorganizzazione. Le quali, in effetti, sono due modi della microrelazione interindividuale posti al di
l dellimmediatezza discorsiva. La loro strumentalizzazione li trasforma in fattori di classe
co-costitutivi dei macro-rapporti di classe moderni. Essa si realizza attraverso un duplice processo di
appropriazione privilegiata: della propriet sul mercato e della competenza sullorganizzazione. La
classe dominante, o privilegiata, comprende cos due forze sociali, i capitalisti e i
dirigenti-competenti. Laltra classe, che io chiamo fondamentale o popolare, si divide in strati
e frazioni che si distinguono in funzione delle relazioni dei loro membri con i processi del mercato
e dellorganizzazione; implicazione, influenza, esclusione. La struttura sociale moderna dunque al
tempo stesso binaria e ternaria: da analizzare come rapporto fra due classi e tre forze sociali. Il neoliberismo rappresenta una figura particolare di essa.
Riprendo i concetti economico-politici del Capitale, a partire dalla teoria del valore e del plusvalore.
Ma allargo e, in questo senso, correggo il suo approccio. Ci sono certamente due classi. Ma nel seno
della classe dominante vi sono due forze sociali distinte. Ne segue che la societ moderna da leggere a partire da una figura triangolare. Mi oppongo dunque agli schemi a tre classi (con una classe
intermedia o con due classi dominanti) e allidea di una coppia dominante che sarebbe composta dal
capitale (la societ civile) e dallo Stato. Lidea di un privilegio del potere-propriet sul mercato,
caratterizzante il capitale, non fa problema. Ma lidea di un altro privilegio, quello del
potere-competenza entro lorganizzazione, richiede di essere spiegata.
Profonde differenze
A partire da queste premesse, la configurazione moderna dellegemonia comporta tre termini, designati come Capitale, lite e Popolo.
Capitale designa i capitalisti, gli azionisti e con essi il corpo degli agenti la cui funzione
laccumulazione di plusvalore, che si riconoscono per i benefici che ne traggono. lite designa
llite autopromossa di potere-sapere: i competenti-dirigenti, coloro i quali hanno ricevuto competenza per dirigere, e il cui lavoro , nello stesso tempo ed essenzialmente, lesercizio di un potere.
Popolo designa il popolo, la classe popolare, o il proletariato non nel senso dei senza-parte, ma
dei senza-privilegio: la loro propriet non si accumula, il loro sapere non conferisce loro potere.
Esso si ripartisce in diverse frazioni, secondo che prodomini il fattore organizzazione (salariati del
pubblico) o il fattore mercato (gli indipendenti), o ancora una certo equilibrio tra questi due fattori
(salariati del privato). Ma esso si divide soprattutto in strati gerarchizzati. Perch lassenza di privilegi non significa lassenza di influenza su questi fattori di classe: le lotte popolari, in effetti, si
traducono in acquisizioni sociali e politiche, in termini di salario, di diritto. Ma non tutti vi hanno
Inizia oggi a Alessandria il convegno internazionale I ritorni di Marx organizzato dalla Fondazione
Luigi Longo e dalla rivista Critica Marxista. I lavori dellincontro inizieranno alle 16.30 (Hotel Diamante, Viale della Valletta 180). Dopo i saluti del presidente della Fondazione Luigi Longo, la parola
passer ad Aldo Tortorella: Mario Pianta parler di Come capire la crisi. Accumulazione ed egemonia nelleconomia mondo. Antonella Palumbo presenter una relazione su marx economista classico? Garegnani e la legge marxiana del valore. Per venerd sono previste le relazioni di Stefano
Petrucciani, Vladimiro Giacch, Emiliano Brancaccio, Andr Tosel, Jacques Bidet (del quale pubblichiamo stralci della relazione). Sabato, infine, relazionid i Roberto Finelli, Lia Cigarini e Guido
Liguori.
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