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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Anno CLV n. 217 (47.055)
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Nella conferenza stampa durante il volo da Cuba agli Stati Uniti il Pontefice saluta con favore e incoraggia il miglioramento delle relazioni tra i due Paesi
y(7HA3J1*QSSKKM( +\!"!;!?!&!
La visita
del pastore
Nellincontro con i giornalisti durante il volo tra Santiago de Cuba
e Washington il Papa ha detto che
il suo viaggio nellisola caraibica ha
avuto un carattere molto pastorale a sostegno dei cattolici. Confermando esplicitamente unintenzione che apparsa evidente a
chiunque abbia seguito le tappe
dellitinerario papale. A questo bisogna aggiungere il dichiarato sostegno grazie alla decisione
inattesa di unire in una stessa visita
Cuba e Stati Uniti allavvicinamento in corso tra i due Paesi, al
quale hanno contribuito esponenti
dei rispettivi episcopati cattolici e
che, con discrezione, stato favorito dai buoni uffici della Santa
Sede.
Significativa stata la conclusione della tappa cubana di questo
viaggio americano in due momenti
emozionanti e affollati di fedeli: la
messa al santuario mariano nazionale del Cobre e a Santiago la celebrazione con le famiglie, quasi
unintroduzione allincontro mondiale di Philadelphia e allassemblea sinodale, molto attesa e ormai
imminente. Accolto in entrambi i
luoghi con vero entusiasmo e affetto, il Pontefice ha tratto spunto dagli episodi evangelici della visitazione di Maria a Elisabetta e delle
nozze di Cana per presentare ancora una volta, e certo non solo ai
cubani, la missione della Chiesa e
linsostituibile ruolo della famiglia.
Al centro della meditazione al
Cobre stato un aspetto caro a
Bergoglio: linquietudine che, come
dopo lannuncio dellangelo spinge
la Madonna a visitare lanziana parente, cos deve incoraggiare la
Chiesa a uscire di casa. Sullesempio della Vergine, la quale a
Cuba ha protetto la lotta di tutti
coloro che hanno sofferto per difendere i diritti dei suoi figli. Le
difficolt non hanno mai spento la
fede, mantenuta viva tra innumerevoli difficolt da nonne, madri, e
tanti altri che con tenerezza e affetto sono stati segni di visitazione, di
coraggio, di fede allinterno di
tante famiglie. E oggi la nostra rivoluzione passa per la tenerezza,
portando a uscire dalle chiese e
dalle sacrestie per costruire ponti,
rompere muri, seminare riconciliazione ha esclamato il Papa.
Durante lultimo incontro dei tre
giorni cubani il Pontefice ha lasciato una consegna ai cattolici nel tessere un nuovo alto elogio della famiglia, chiesa domestica e luogo
dove si unisce il passato che ereditiamo e il futuro che ci attende:
qui infatti, nellincontrarsi quotidiano, impariamo la fraternit, la
solidariet, laccoglienza della vita
e il perdono. Certo ha aggiunto
in molte culture vanno sparendo questi spazi, vanno sparendo
questi momenti familiari. Ma la
famiglia salva da due fenomeni come la frammentazione e la massificazione, che trasformano le persone in individui isolati facili da
manipolare e governare ha puntualizzato Bergoglio.
Le famiglie, luoghi dove si apprende lumanit, non sono allora
un problema ma unopportunit,
che dobbiamo curare, proteggere,
accompagnare: scuole del domani,
spazi di libert e centri di umanit,
ha sintetizzato Papa Francesco. Bisogna quindi pregare alla vigilia
dellincontro di Philadelphia e del
sinodo perch sappiamo fra tutti
aiutarci ha concluso a curare
la famiglia, scoprendo quel Dio
che vive in mezzo al suo popolo e
fa delle famiglie la sua casa.
g.m.v.
DA
Approvata con quattro voti contrari e unastensione la distribuzione per quote dei profughi allinterno dellUe
Accoglienza a maggioranza
BRUXELLES, 23. Lintesa stata raggiunta, ma lUnione europea non
trova unanimit sulla questione
dellaccoglienza dei migranti. Il ricollocamento per quote dei 120.000
profughi oggi presenti in Grecia e in
Italia, approvato ieri dai ministri degli Interni, paga infatti il prezzo di
un voto a maggioranza. E in questo
clima si riuniranno oggi a Bruxelles
i capi di Stato e di Governo dei
Ventotto.
Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania hanno votato ieri
da si pu tirare fino a un certo punto, altrimenti si rompe, ha sottolineato il premier ceco Bohuslav Sobotka.
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha detto anchegli che
non si opporr alla decisione e che
cercher un chiarimento con i partner europei, ma il suo Governo non
recede dalle politiche di respingimento e di blocco delle frontiere.
Volkswagen
con le spalle al muro
NOSTRE
INFORMAZIONI
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Volkswagen
con le spalle al muro
Bruxelles. I consumatori sono ovunque sul piede di guerra e perfino il
Palazzo di Vetro dellOnu si detto
preoccupato.
I nuovi veicoli Euro6 diesel attualmente distribuiti in Europa sono
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Giuseppe Fiorentino
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
Arrestati in Francia
gli ultimi capi dellEta
MADRID, 23. La cupola dellEta,
lorganizzazione armata terroristica
basca, stata decapitata definitivamente. Lo ha confermato il segretario agli Interni spagnolo,
Jorge Fernndez Daz, annunciando larresto ieri in Francia di David
Pla e di Iratxe Sorzabal, ritenuti i
due ultimi capi operativi del gruppo separatista.
Pla e Sorzabal rimasti ai comandi dellorganizzazione dopo
lannuncio della rinuncia alla lotta
armata nel 2011 sono stati catturati in un blitz congiunto delle polizie di Madrid e Parigi a Sainttienne - de - Bagorry, nel dipartimento francese dei Pirenei atlantici, vicino al confine con la Spagna.
Con loro sono finiti in manette altri due presunti militanti dellEta,
di cui non stata ancora resa nota
lidentit. In un primo tempo era
stato ipotizzato anche larresto del
leader
storico
dellEta,
Jos
Antonio Urrutikoetxea, detto Josu
Ternera, ex deputato regionale basco, ma la notizia non stata confermata dalle autorit.
Nel 2011 lEta ha formalmente
annunciato un cessate il fuoco permanente e la rinuncia alla lotta armata in favore dellazione politica.
Questo annuncio, come ricorda la
stampa spagnola, era stato letto in
spagnolo e in basco in un video
proprio da Pla e Sorzabal, con il
volto coperto da un passamontagna. Da allora, per, lEta non ha
formalizzato in alcun modo la propria dissoluzione, n consegnato le
armi. Secondo i media spagnoli,
Pla e Sorzabal avevano tentato di
avviare trattative con Madrid per
negoziare la resa. Per il segretario
agli Interni, larresto delluomo e
della donna ricercati per terrorismo in Spagna e Francia segna
latto di morte dellEta e la fine di
una pagina nera della storia spagnola. I due arrestati formavano
la cupola politica dellEta, lultima
struttura ancora esistente dopo lo
smantellamento di quelle militare e
logistica. Secondo fonti della polizia spagnola, citate da El Pas,
rimangono meno di mezza dozzina
i terroristi dellEta che continuano
a vivere nella clandestinit in Francia. Fondata nel 1958 come associazione studentesca per lindipendenza basca, lEta (Euskadi Ta
Askatasuna, letteralmente "Paese
basco e libert) ha seminato morte
e terrore in Spagna per oltre quarantanni, uccidendo pi di ottocento persone, per lo pi militari e
agenti delle forze dellordine.
Sorzabal stata condannata di
recente da un tribunale francese in
contumacia per luccisione nel 2007
di due poliziotti francesi a Capbreton. Il blitz di Saint-tienne de - Bagorry stato accuratamente
pianificato dallantiterrorismo dei
due Paesi. Gli agenti hanno sorvegliato per giorni la pensione in cui
sospettavano che i leader dellEta
soggiornassero.
Loperazione stata chiamata in
codice Pardines, dal nome dellagente Jos Antonio Pardines, ucciso nel 1968 a Villabona, nella
provincia di Gipuzkoa, e considerato la prima vittima dellEta.
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Inaugurata in Russia
la moschea
pi grande dEuropa
Segreteria di redazione
Da tempo, il Paese a rischio sanzioni e isolamento. Tuttavia, ad agosto, gli Stati Uniti hanno annunciato
di sostenere il piano di indagini del
Governo, iniziativa che anche lIndia
condivide. Di conseguenza, il primo
ministro ha indicato di volere seguire
questa strada, e non quella del tribunale internazionale. Inoltre, ha auspicato il via libera a una Commissione per la verit, oltre a una struttura parallela che si occupi dei risarcimenti e che indaghi sulla sorte delle persone scomparse durante il sanguinoso conflitto.
Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
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LAlleanza
atlantica
al fianco di Kiev
KIEV, 23. Il segretario generale
della Nato, Jens Stoltenberg, ieri al termine della visita di due
giorni a Kiev, ha chiesto la piena attuazione degli accordi di
Minsk. Vediamo da tempo che
la Russia presente l, che ci sono militari nellest ucraino che
continuano a sostenere i separatisti a livello di direzione, gestione, preparazione e attrezzature,
ha dichiarato in una conferenza
stampa con il presidente Petro
Poroshenko.
La Nato non in stato di
guerra fredda con la Russia ma
non ha neppure una partnership
strategica con Mosca, ha aggiunto Stoltenberg, che ha auspicato rapporti costruttivi
con la Russia evitando conflittualit. Stoltenberg ha ribadito
che la Nato sostiene la piena attuazione degli accordi di Minsk
perch sono lunica via per risolvere la crisi attuale.
I piani di Kiev di entrare
nellAlleanza atlantica costringeranno Mosca ad adottare contromisure. Lo ha detto ieri il
portavoce del Cremlino, Dmitri
Peskov, in concomitanza con la
visita di Stoltenberg a Kiev.
Certamente ha dichiarato
Peskov, citato dallagenzia Tass
ogni espansione di unorganizzazione come la Nato in direzione dei nostri confini render
indispensabile per noi adottare
contromisure per garantire la
nostra sicurezza nazionale.
Nel frattempo, parziale marcia indietro dei separatisti filorussi del Donbass: dopo essersi
apparentemente detti disponibili
a rinviare le elezioni locali gi
convocate, hanno invece confermato che queste ultime si terranno alle date stabilite, rispettivamente il 18 ottobre per Donetsk e il 1 novembre per Lugansk. Si tratta di consultazioni
che il Governo centrale di Kiev
comunque non riconosce, e considera anzi illegali alla luce degli
accordi di pace di Minsk-2.
Concessionaria di pubblicit
LOSSERVATORE ROMANO
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Kerry ribadisce la necessit del confronto con Mosca ma torna a criticarne il sostegno a Damasco
Il presidente
yemenita
ritorna
ad Aden
SANAA, 23. Il presidente yemenita, Abd Rabbo Mansour Hadi,
tornato ad Aden dopo sei mesi di
esilio in Arabia Saudita. Lo ha annunciato lemittente Al Jazeera.
Laereo di Hadi atterrato nel
pomeriggio di ieri nellaeroporto
della citt del sud dello Yemen,
dichiarata capitale provvisoria,
da dove si organizza la riconquista del nord del Paese, ancora sotto controllo dei ribelli huthi.
Il Governo yemenita era rientrato il 16 settembre ad Aden dopo che le forze ribelli erano state
costrette ad arretrare verso nord in
seguito alloffensiva lanciata dalla
coalizione internazionale guidata
dallArabia Saudita.
Il presidente Hadi riconosciuto dalla comunit internazionale mancava da Aden dallo
scorso 25 marzo, quando era stato
costretto a lasciare il Paese a causa
dellarrivo degli huthi, che occupano ancora la capitale Sanaa.
Hadi rimasto in esilio in questi
mesi a Riad sostenuto del Governo saudita le cui truppe, insieme a
quelle degli altri Paesi arabi, si sono concentrate a Marib, nel nord
del Paese, per cercare di riconquistare Sanaa.
Secondo la stampa saudita, sarebbero circa 10.000 i soldati dei
Paesi alleati entrati a Marib via
terra dal confine trasportando armi pesanti e batterie di missili.
Per assumere il controllo della capitale, tuttavia, appare necessario
un numero assai maggiore di militari sul terreno. Le operazioni di
terra lanciate dalla coalizione a
guida saudita si stanno rivelando
infatti pi difficili del previsto.
A inizio settembre i missili lanciati dai ribelli huthi contro un
deposito di armi nella base militare di Marib avevano causato oltre
50 morti tra le fila della coalizione, in gran parte militari degli
Emirati Arabi Uniti, oltre a soldati sauditi e cinque militari del
Bahrein. Abu Dhabi aveva proclamato tre giorni di lutto nazionale
per commemorare i suoi caduti.
Particolarmente alto il bilancio delle vittime civili. Finora, secondo le agenzie delle Nazioni
Unite, circa 5000 persone sono
morte e altre 25000 sono rimaste
ferite nel conflitto in Yemen.
Governo ad interim che deve portare il Paese alle elezioni anticipate del
primo novembre, ha sostenuto che il
rafforzamento della presenza militare russa in Siria molto pericoloso e
che Al Assad il principale responsabile del conflitto e deve rendere
conto della pericolosa escalation,
aggiungendo che la comunit internazionale si solo accontentata di
monitorare il processo.
Come noto, la Turchia ha avviato
operazioni militari dal dichiarato
scopo di lotta al terrorismo dellIs,
ma ha rivolto la sua azione anche
contro i miliziani curdi del Partito
Pi di un milione di bambini
vaccinati in Guinea contro la polio
CONAKRY, 23. Oltre un milione e
centomila bambini della Guinea
sono stati vaccinati contro la poliomielite. Lo ha comunicato il Governo di Conakry che ha concluso
lo scorso fine settimana una campagna sanitaria in quattro delle
prefetture del Paese. Liniziativa,
con lappoggio dellUnicef, il fondo delle Nazioni Unite per linfan-
23.
Linviato
speciale
RABAT,
dellOnu per la Libia, Bernardino
Len, ha presentato ieri alle fazioni
libiche la bozza dellaccordo finale
per la nascita di un Governo di unit nazionale, annunciando la ripresa
dei negoziati a Skhirat, in Marocco,
dopo le festivit dellEid Al Adha, la
Festa del Sacrificio. Rivolgendosi ai
delegati dei due Parlamenti rivali di
Tobruk e Tripoli, Len ha spiegato
che, dopo lo stop, si attende una risposta definitiva sul documento,
mentre ha fissato al 20 ottobre la
data-limite per formare lEsecutivo.
Ora abbiamo un testo, che il
testo finale. Ora le parti e i partecipanti al dialogo devono reagire a
questo testo, ma non in termini di
aggiungere ulteriori commenti o tornare con qualcosa da negoziare, ha
ammonito Len nel corso di una
conferenza stampa. arrivato il
momento per loro, dopo un processo che stato pi lungo del previsto, di dire s vogliamo lavorare insieme. Secondo linviato dellO nu
per la Libia possibile che le delegazioni rifiutino la bozza, ma in
questo caso sarebbe una scelta di in-
Anche lAngola
mette al bando
le armi chimiche
LUANDA, 23. LAngola divenuta
il 192 Paese ad aderire alla Convenzione per la messa al bando
delle armi chimiche. La Convenzione, che per Luanda sar vincolante dal prossimo 15 ottobre, vieta la produzione, luso e la stessa
propriet di agenti chimici destinati a uso bellico.
Restano dunque solo quattro
Corea del Nord, Egitto, Israele e
Sud Sudan i Paesi membri
dellOnu che non hanno aderito
a questo strumento di diritto internazionale. Spero che i Paesi
ancora fuori dalla Convenzione
seguano lesempio dellAngola,
unendosi allimpegno globale
contro queste armi terribili ha
detto Ahmet zmc, direttore
generale dellOrganizzazione per
la proibizione della armi chimiche
(Opac). Come noto, lOpac non
fa parte direttamente dellO nu,
ma da sempre c tra le due istituzioni internazionali una strettissima collaborazione, il cui ultimo
esempio venuto dalla presa in
consegna e dalla distruzione
dellarsenale chimico siriano.
In Angola la presenza di scorte
di gas nervino fu denunciata
dallesercito sudafricano negli anni Ottanta, quando il Sud Africa
era coinvolto nel conflitto civile
nellex colonia portoghese. Ma
gi in precedenza, negli anni Settanta, cerano state denunce
sulluso di armi chimiche e defolianti da parte dei soldati portoghesi nelle aree controllate dai
guerriglieri indipendentisti.
LOSSERVATORE ROMANO
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Saper morire
nel panorama delle cosiddette cure palliative integrali.
Il dottor Borasio pi volte ripete che
uattro anni dopo luscita in
lingua tedesca con il titolo di leutanasia dovrebbe restare vietata ma
ber das Sterben ora stato chiaramente si mostra favorevole al suicitradotto in italiano il libro di dio assistito per quelle persone che desiGian Domenico Borasio, derino avere unalternativa migliore rispetneurologo e palliativista, direttore della to al gettarsi sotto un treno o legarsi una
cattedra di medicina palliativa dellUni- corda al collo. Sorprende a questo proversit di Losanna. Saper morire (Torino, posito che chi come lautore ha cos a lunBollati Boringhieri, 2015, pagine 208, euro go lavorato a contatto con i malati in fase
16,50), cos la traduzione del titolo, ope- avanzata di malattia non abbia percepito
ra solo in apparenza semplice e dalla qua- levidenza che il desiderio di morire suicile emergono molteplici intenti. Alternan- di in tali pazienti ridottissimo. Sarebbe
do casi clinici e parti esplicative, lautore senza dubbio valsa la pena di sottolineare
conduce alla scoperta del mondo della questo dato con forza e di dire chiaramedicina palliativa dapprima esponendo- mente che il fatto di proporre il suicidio
ne in modo lineare i principi e la pratica e assistito come una delle alternative possisuccessivamente addentrandosi nello spe- bili non fa altro che indurre i pazienti a
cifico di alcuni fra i pi importanti e scot- farvi ricorso, illudendoli di mantenere il
tanti temi etici che ruotano attorno alla controllo fino alla fine sulla propria vita
che stanno comunque inesorabilmente
fase di fine vita.
Il mistero anche biologico della morte, perdendo.
Il fil rouge del controllo a tutti i costi
lospedalizzazione della stessa, i cambiamenti della moderna societ, le paure dei fino alla fine pervade molte pagine del limalati e le pretese della medicina sono tra bro ma ci che pi dispiace che chi nelle tematiche che permettono a Borasio di la biografia del risvolto di copertina si despiegare con chiarezza le possibili rispo- finisce cattolico praticante mostri poi
ste, spesso sconosciute per la
maggior parte delle persone,
che i progressi delle cure
A una lettura attenta
palliative offrono. Nonostante il taglio pi attinente
il volume lascia perplessi in vari passaggi
allarea tedesca nella quale
Tanto da far temere persino
lautore ha a lungo lavorato,
le considerazioni sono quasi
che una cos grande linearit e chiarezza
completamente aderenti ansiano veicoli efficaci
che alla realt italiana.
Eppure, a una lettura atdi informazioni fuorvianti
tenta, il libro lascia in non
pochi passaggi piuttosto
perplessi, tanto da far temere persino che una cos grande linearit e nei fatti di essere spesso lontano dallamor
chiarezza siano veicoli efficaci di informa- di verit che dovrebbe comunque contradzioni discutibili. A partire dalla definizio- distinguere luomo di scienza. A parte la
ne di cure palliative dellO rganizzazione completa dimenticanza della millenaria
mondiale della sanit (Oms), riportata so- tradizione cristiana della meditatio mortis,
lo parzialmente ma senza dichiararlo, lau- sbrigativamente oggid sostituita da ben
tore evita di scrivere ad esempio che tali pi inconsistenti spiritualit a buon
mercato, non si pu non commentare
cure intendono accompagnare il morente,
quanto lautore afferma a proposito del
secondo lOms, senza n accelerare n caso Englaro.
ritardare il decesso. Manca cos al lettore
Borasio scrive che il Vaticano descrisse
fin dallinizio una pietra miliare per com- ripetutamente la richiesta del signor Enprendere lestraneit alla medicina palliati- glaro di lasciare che la figlia (...) morisse
va di concetti come eutanasia o suicidio di morte naturale in seguito allinterruzioassistito, concetti che invece sempre pi ne della nutrizione e idratazione artificiale
qualcuno vorrebbe forzatamente integrare come un abominevole assassinio. Vista
di FERDINAND O CANCELLI
La corale pi antica
Spesso serpeggia la convinzione che la
Chiesa cattolica, con la riforma della liturgia voluta dal concilio Vaticano II,
abbia rinunciato al suo grande patrimonio musicale scrive Massimo Palombella nella presentazione del cd Cantate
Domino. La Cappella Sistina e la musica
dei Papi, registrato per la Deutsche
Grammophon dalla Cappella musicale
pontificia sotto la volta della Cappella
Sistina. Il disco sar in commercio dal
25 settembre.
Occorre per onestamente affermare
continua il maestro direttore della
Cappella musicale pontificia che solo
una conoscenza superficiale e ideologica
della riforma liturgica pu portare a tali
gratuite affermazioni. E il nuovo cd,
che sar presentato nel pomeriggio del
29 settembre con un concerto nella
Cappella Sistina, vuole contribuire a
smentire questo pregiudizio.
La copertina del cd
Chiss
che avrebbe detto
Chandler
di GABRIELE NICOL
Chiss come avrebbe reagito Raymond
Chandler nel vedere la sua folgorante
creazione il detective privato Philip
Marlowe resuscitata per mano
dellirlandese John Banville (che usa lo
pseudonimo Benjamin Black) nellindagine
intitolata La bionda dagli occhi neri (Parma,
Guanda, 2014, pagine 299, euro 17,50).
Limpresa, di certo, non delle pi
agevoli, dovendo lautore misurarsi con
uno dei pi grandi scrittori di noir che, tra
laltro, ha fatto la felicit degli attori pi
celebri e dei registi pi acclamati una volta
che si decise di curare la trasposizione
cinematografica delle opere meglio
riuscite. Basti pensare a The big sleep
(1946), per la regia di Howard Hawks con
un indimenticabile Humphrey Bogart nel
ruolo di Marlowe. Ebbene Banville supera
lesame a pieni voti, grazie a una scrittura
al contempo scattante e raffinata, in grado
di creare unammaliante atmosfera dove il
crimine, la paura, la violenza, lamore e
lodio sintrecciano nel segno di una
coinvolgente polifonia. Marlowe, si sa,
un duro: ne ha viste tante e ne ha passate
tante. Eppure, anche perch sedotto dal
conturbante fascino dalla bionda dagli
occhi neri, si scopre quanto mai
vulnerabile nella girandola di avvenimenti
in una ruvida Los Angeles resa rovente
dalla calura estiva che lo porteranno,
pi di una volta, di fronte al rischio di
venire ucciso. Ma quella di Marlowe una
debolezza che conquista il lettore: lo rende
infatti pi umano, pi credibile, nonch
pi disincantato e lucido al cospetto delle
insidie che la vita sa tessere a discapito sia
dei buoni che dei cattivi. Lintreccio
complesso, ma mai oscuro: alla fine risulta
assai avvincente. Il detective alla ricerca
di un personaggio misterioso che si pensa
sia morto ma che qualcuno ritiene aver
visto camminare, di buon passo, lungo le
vie di San Francisco. E intorno a questo
elusivo personaggio fioriscono accadimenti
legati, in filigrana, da un elemento
comune: la solitudine della persona.
Banville, per bocca del suo Marlowe,
dispensa durante la narrazione perle di
illuminante saggezza sui diversi aspetti,
anche quelli solo apparentemente banali,
dellesistenza quotidiana. In realt mai una
volta la riflessione del protagonista si
sofferma esplicitamente sulla solitudine.
Ciononostante, la robusta impressione che
si ricava, una volta terminata la lettura,
quella di un grande vuoto che avvolge i
diversi attori della vicenda, dopo che sogni
e speranze sono stati infranti. Ci sono, e
certo non potevano mancare, vittime. Ma
anche chi riuscito a sopravvivere, ha
perso qualcosa di importante: morto, a
suo modo. E, in questo senso, quello
scritto da Banville un noir con tutti i
crismi. Chiss, allora, che cosa avrebbe
detto Chandler se avesse seguito le
vicende che scaturiscono, a ritmo
incalzante, dalla magnetica presenza della
bionda dagli occhi neri. Certo lo scrittore
non era un giudice tenero: si dice infatti
che avesse osato criticare, anzi sferzare,
illustri colleghi del calibro di Doroty
Sayers e Agatha Christie.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
La pace pi importante
di FABRIZIO CONTESSA
La strada da percorrere resta quella
della pace, non certamente quella
della guerra e della corsa gli armamenti. Allindomani della sofferta
decisione del Parlamento giapponese
che, attraverso una modifica costituzionale, rende possibile lintervento
delle forze armate al di fuori dei
confini nazionali, la Chiesa cattolica
nel Paese del Sol levante ribadisce
con fermezza la propria contrariet a
ogni iniziativa che sbarri il sentiero
di quella particolare pax nipponica
avviata dal Paese settanta anni fa.
Di un atto assolutamente inaccettabile parla un comunicato diramato dalla Commissione episcopale
Giustizia e pace. Mentre il vescovo
fesa della Costituzione. Anche i presuli giapponesi non accettano, si legge nel comunicato della commissione episcopale, che un esecutivo decida di mettere in atto una reinterpretazione che va contro un principio fondamentale della Costituzione, in particolare larticolo 9 che
impone al Giappone di non mantenere un esercito di aggressione, ma
soltanto delle forze di autodifesa.
In questo senso, la commissione episcopale difende la rinuncia alla
guerra, scelta fondamentale operata
settanta anni fa. Grazie appunto a
questa scelta, ricordano i vescovi, il
Giappone non ha causato morti in
guerra, sia tra i giapponesi che tra
gli stranieri, nel corso di questi anni,
mentre la societ internazionale ha
Appuntamento a Pyongyang
Generosit e solidariet
per aiutare i migranti in Europa
CALAIS, 23. Rispondere alla crisi dei rifugiati mostrando generosit a quanti che sono esiliati dalla
loro Patria. lappello lanciato dallarcivescovo
di Southwark e vice presidente della Conferenza
episcopale di Inghilterra e Galles, monsignor Peter David Gregory Smith, dal vescovo di Arras,
monsignor Jean-Paul Jaeger, e dal vescovo anglicano di Dover, Trevor Willmott. I tre presuli si sono dati appuntamento nei giorni scorsi a Calais
per riaffermare unit di intenti nellaccoglienza dei
migranti sui due lati della Manica prendendo parte alla manifestazione promossa da varie associazioni, tra cui anche Secour-Catholique France e
Caritas Europa. La cerimonia finale riferisce il
Sir si tenuta davanti alle barriere alte quattro
metri che sono state costruite di fronte al porto
per controllare il transito: qui i partecipanti
alliniziativa si sono fermati per un minuto di silenzio in memoria di tutte le persone che hanno
perso la vita nel disperato tentativo di attraversare
la Manica.
Sono pi di 4.500, secondo le stime di Amnesty
International, i migranti che attendono, nei campi
di Calais e nei Paesi limitrofi, di poter raggiungere
lInghilterra. Questi uomini, donne e bambini
vulnerabili hanno scritto i tre vescovi condividono la nostra comune umanit e tutti possono
aiutarli a vivere in dignit e contribuire alla societ civile. I vescovi hanno invitato le persone credenti e non a dare un sostegno finanziario e materiale, tempo e capacit, riparo e alloggio. Soprattutto hanno aggiunto possiamo pregare e
raccogliere informazioni per sostenere la richiesta
di un trattamento migliore nei nostri Paesi e in
tutta lUnione europea. Vogliamo contraddire i
miti che incitano al pregiudizio e alla paura e
spingono i politici a promuovere politiche che
chiudono ulteriormente le frontiere. Siamo determinati a lavorare insieme per incoraggiare gli europei a creare un clima di accoglienza verso gli
stranieri.
Intanto, secondo il rapporto sullimmigrazione
presentato da Anci, Caritas italiana, Fondazione
Migrantes e Sprar, in collaborazione con lUnhcr,
si evince che in Italia arriva meno del 3 per cento
dei rifugiati, percentuale che sale al 10 per lEuropa. Numeri che, in sostanza, spengono le ansie da
emergenza. Il rapporto ha calcolato che al 31 agosto sono stati 115.000 i migranti arrivati, per lo pi
da Eritrea, Niger, Somalia, Sudan e Siria.
Diritto allacqua
GINEVRA, 23. I credenti e le comunit religiose possono contribuire in modo significativo alla realizzazione di diritti umani
elementari come laccesso allacqua e ai servizi igienico-sanitari.
quanto ha sottolineato Dinesh Suna, coordinatore dellEcumenical water network (Ewn), organizzazione che agisce
nellambito del World Council of Churches (Wcc), intervenendo
a un convegno promosso in occasione della trentesima sessione
del Consiglio dei diritti umani in corso in questi giorni presso
lufficio delle Nazioni Unite a Ginevra.
Sempre pi spesso sono i poveri a pagare, rispetto ai ricchi,
una percentuale pi elevata del loro reddito per accedere allacqua e ai servizi igienico-sanitari, ha detto Suna, che ha riferito
anche di una recente visita compiuta dal coordinamento di Ewn
nella West Bank di Gerusalemme, dove la popolazione sta pagando fino a due terzi del proprio reddito per avere acqua e servizi sanitari, mentre molte persone non hanno accesso al sistema
di distribuzione idrica. Eppure si tratta di un diritto umano essenziale per garantire salute e benessere.
Di qui, come evidente, limportanza dellimpegno da parte
dei leader e delle comunit religiose, per le quali lacqua assume
anche un forte significato simbolico dal punto di vista spirituale. Parlare di questo tema alla gente di fede risulta dunque particolarmente efficace. E a questo proposito lEwn fa riferimento
allenciclica Laudato si, mettendo in evidenza che il Papa non
solo parla di cambiamento climatico ma afferma i diritti umani
allacqua e servizi igienico-sanitari.
Suna ha anche illustrato il lavoro compiuto recentemente da
alcune organizzazioni di ispirazione religiosa. Tra queste la Global Interfaith Wash Alliance che ha avviato un progetto particolarmente ambizioso: quello di realizzare in India, entro il 2019,
120 milioni di servizi igienici. Come pure la Norwegian Church
Aid che ha stanziato trentasei milioni di dollari per realizzare
infrastrutture capaci di fornire acqua potabile a oltre un milione
di persone in dieci diversi Paesi.
LOSSERVATORE ROMANO
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Dal santuario della Vergine della Carit del Cobre lappello a gettare ponti e abbattere muri
Rivoluzione
della tenerezza
Nella mattina di marted 22 settembre
Papa Francesco ha celebrato la messa
nella basilica santuario della Vergine
della Carit del Cobre. Di seguito la
traduzione dellomelia pronunciata in
spagnolo dal Pontefice.
Il Vangelo che abbiamo appena
ascoltato ci mette di fronte alla dinamica che il Signore genera ogni volta che ci visita: ci fa uscire da casa.
Sono immagini che pi volte siamo
invitati a contemplare. La presenza
di Dio nella nostra vita non ci lascia
mai tranquilli, ci spinge sempre a
muoverci. Quando Dio ci visita,
sempre ci tira fuori di casa. Visitati
per visitare, incontrati per incontrare, amati per amare.
E qui vediamo Maria, la prima discepola. Una giovane forse tra i 15 e
i 17 anni, che in un villaggio della
Palestina stata visitata dal Signore
che le annunciava che sarebbe diventata la madre del Salvatore. Lungi dal credersi chiss chi e dal pensare che tutti sarebbero venuti ad assisterla o servirla, lei esce di casa e
va a servire. Va ad aiutare sua cugina Elisabetta. La gioia che scaturisce
dal sapere che Dio con noi, con la
nostra gente, risveglia il cuore, mette
in movimento le nostre gambe, ci
tira fuori, ci porta a condividere la
gioia ricevuta, e condividerla come
servizio, come dedizione in tutte
quelle situazioni imbarazzanti che
i nostri vicini o parenti stanno vivendo. Il Vangelo ci dice che Maria usc
in fretta, passo lento ma costante,
passi che sanno dove andare; passi
che non corrono per arrivare troppo rapidamente o vanno troppo lenti come per non arrivare mai. N
agitata n addormentata, Maria va
di fretta, per accompagnare sua cugina incinta in et avanzata. Maria,
la prima discepola, visitata uscita a
visitare. E da quel primo giorno
sempre stata la sua caratteristica peculiare. stata la donna che ha visitato tanti uomini e donne, bambini e
anziani, giovani. Ha saputo visitare
e accompagnare nelle drammatiche
aperti agli altri. La nostra rivoluzione passa attraverso la tenerezza, attraverso la gioia che diventa sempre
prossimit, che si fa sempre compassione che non pietismo, patirecon, per liberare e ci porta a coinvolgerci, per servire, nella vita degli
altri. La nostra fede ci fa uscire di
casa e andare incontro agli altri per
condividere gioie e dolori, speranze
La mattinata si preannunciava serena, seppure caldissima e umida come le precedenti, dopo lacquazzone del pomeriggio
precedente. Cos alcuni sono partiti da
Santiago de Cuba che era ancora notte
fonda. E hanno affrontato a piedi gli ultimi chilometri che dal paese di El Cobre
salgono verso il santuario mariano circondato da verdi colline. Altri sono arrivati
da diverse citt con ogni mezzo, per poter
partecipare alla messa celebrata marted
mattina, 22 settembre, da Papa Francesco.
Un giorno importante, questo, per il santuario. Perch con la presenza del Pontefice si aperto ufficialmente lanno giubilare per il centenario della proclamazione
della Vergine della Carit a patrona di
Cuba. E un giorno importante anche per
Santiago, che festeggia i cinque secoli di
fondazione.
Congedatosi presto dal vicino seminario
San Basilio, che lo ha ospitato in questa
ultima tappa cubana, Francesco ha raggiunto il santuario in papamobile. E lun-
santuario, a sottolineare il carattere prettamente mariano del rito: una messa votiva
per ricordare lanniversario (furono i veterani dellindipendenza cubana a chiedere
cento anni fa al Papa che la Vergine del
Cobre fosse proclamata patrona della Nazione) e per rifondare il culto mariano
nellisola. Una copia di quella lettera
stata donata al Pontefice. Ed stata la
prima volta che un Papa ha celebrato la
messa nella basilica. Sia Giovanni Paolo II
nel 1998 sia Benedetto XVI nel 2012 lo avevano fatto nella citt di Santiago.
padre
VITO CALABRESE
OSJ
LOSSERVATORE ROMANO
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A Santiago de Cuba il Papa ricorda che le famiglie salvano la societ dalla frammentazione
Punti fermi
contro la crisi
Colosso dellevangelizzazione
di JOS RODRGUEZ CARBALLO
Vero figlio di san Francesco di Assisi, Junpero Serra (1713-1784) cerc
di adeguare la sua vita allinvito del
Poverello di andare nel mondo intero, per recare a tutti, con la parola e le opere, la Buona Novella e
il suo contenuto: la persona di Ges Cristo (cfr. San Francesco, Lettera allOrdine, 9 ss).
Junpero nacque in Spagna, isola
di Maiorca, e si dedic allinsegnamento universitario. Ma essendo gi
francescano mai tralasci il ministero della predicazione. Accorrevano
le folle per ascoltarne la parola. Il
suo modo di parlare rivelava un ardente zelo apostolico, lo stesso che
allet di trentacinque anni lo port
in Messico come missionario.
Vi and con frate Francisco Palu, che gli rimase accanto per tutta
la vita (come collaboratore, amico,
storico), frate Juan Crespi e altri
trenta missionari francescani. Qui
LOSSERVATORE ROMANO
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Durante il volo verso Washington il Papa incoraggia le buone relazioni tra Cuba e Stati Uniti
Progresso
nella convivenza
Rosa Miriam Elizalde: Mi piacerebbe sapere i suoi criteri dellembargo degli Stati Uniti a Cuba e se parler di
questo davanti al Congresso degli Stati
Uniti.
La questione del bloqueo (embargo) fa parte del negoziato. Questo
pubblico: entrambi i Presidenti si sono riferiti a questo. Quindi una
cosa pubblica, che va nella direzione
delle buone relazioni che si stanno
cercando. Il mio desiderio che si
arrivi ad un buon risultato in questo,
si arrivi ad un accordo che soddisfi
le parti. Un accordo, certo. Rispetto
alla posizione della Santa Sede riguardo a los bloqueos (agli embarghi), i Papi precedenti ne hanno
PP.
Her Excellency
Dame Marguerite Pindling
Governor-general of the Commonwealth of the
Bahamas
Nassau
As I pass again over your Nation, I wish to renew to your excellency and your fellow citizens
the assurance of my best wishes, and I invoke
the blessing of almighty God upon the Bahamas.
FRANCISCUS
PP.
anche
nellApocalisse, no? E
poi, se era vero che si
parlava di un antipapa... Ma perch mi fa
Jean-Louis de la Vaissiere: Nellultimo viaggio in America latina ha criticato duramente il sistema capitalista liberale. A Cuba sembra che le sue critiche del sistema comunista non siano
state tanto severe: erano molto pi
soft. Perch queste differenze?
Nei discorsi che ho fatto a Cuba,
sempre ho fatto accenno alla Dottrina sociale della Chiesa. Le cose che
si devono correggere le ho detto
chiaramente, non profumatamente,
soft. Ma anche riguardo alla prima
parte della sua domanda: pi di
quello che ho scritto duramente, che
ho scritto nellEnciclica, e anche nella Evangelii gaudium, sul capitalismo
selvaggio o liberale, io non ho detto:
tutto sta scritto l. Non ricordo di
aver detto qualcosa di pi di quello.
Non so, se Lei ricorda, me lo faccia
ricordare... Ho detto quello che ho
scritto, che abbastanza! abbastanza, abbastanza. E poi, quasi
lo stesso che ho detto alla sua collega: tutto questo nella Dottrina.
Ma qui a Cuba questo forse chiarir un po la sua domanda il
viaggio stato un viaggio molto pastorale con la comunit cattolica,
con i cristiani, anche con quelle persone di buona volont e per questo i
miei interventi sono stati omelie...
Anche con i giovani che erano
giovani credenti e non credenti e, fra
i credenti, di diverse religioni
stato un discorso di speranza, anche
di incoraggiamento al dialogo tra loro, di andare insieme, cercare quelle
cose che ci accomunano e non quelle che ci dividono, fare ponti...
stato un linguaggio pi pastorale.
Invece, nellEnciclica si dovevano
trattare cose pi tecniche, e anche
queste che Lei ha menzionato. Ma
se Lei si ricorda qualcosa che avevo
detto nellaltro viaggio, forte, me la
dica, perch davvero, non ricordo.
Nelson Castro: Perch stato deciso
di non ricevere i dissidenti? Ci sar un
ruolo della Chiesa cattolica nella ricerca di unapertura alle libert politiche,
visto il ruolo che ha svolto anche nel
ristabilimento delle relazioni tra Cuba e
Stati Uniti?