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GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Anno CLV n. 220 (47.058)
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Alle Nazioni Unite il Papa indica come priorit la salvaguardia dellambiente e la protezione di deboli e poveri
Nessuno escluso
necessaria una riforma degli organismi esecutivi e finanziari per evitare abusi ai danni dei Paesi in via di sviluppo
Salvaguardia
dellambiente
e
lotta
allesclusione: sono le due priorit indicate
venerd 25 da Francesco dalla tribuna
mondiale delle Nazioni Unite. Due ambiti
che egli considera intimamente uniti tra
loro, trasformati in parti fragili della
realt dalle relazioni politiche ed economiche preponderanti. Perci, ha auspicato, necessario affermare con forza i loro
diritti, consolidando la protezione dellambiente e ponendo termine allesclusione.
Durante la visita compiuta al mattino al
Palazzo di vetro di New York il Pontefice
ha definito le iniziative dellOnu luci che
contrastano loscurit del disordine causato dalle ambizioni incontrollate e dagli
egoismi collettivi. Pur dicendosi certo
che sono ancora molti i gravi problemi
non risolti, ha fatto notare che se fosse
mancata tutta questa attivit internazionale, lumanit avrebbe potuto non sopravvivere alluso incontrollato delle sue stesse
potenzialit. Da qui lomaggio a quanti
hanno servito con lealt e sacrificio lintera umanit in questi settanta anni, e
lauspicio di una riforma degli organismi
esecutivi e finanziari per evitare abusi ai
danni dei Paesi in via di sviluppo.
Successivamente il Papa si recato a
pregare al memoriale di Ground Zero. Un
luogo di morte, lo ha definito, che si trasforma in un luogo di vita, di vite salvate. Un luogo che simboleggia la volont
di rinascita di un intero popolo, unito al
di l delle differenti fedi. E ai leader delle
varie religioni professate negli Stati Uniti,
che si sono uniti a lui, ha chiesto di essere
profeti di riconciliazione.
Nel pomeriggio la visita a una scuola di
Harlem che accoglie figli di immigrati. Ai
bambini ha detto che non sempre facile
doversi spostare e trovare una nuova casa,
trovare nuovi vicini, amici. Per bisogna
cominciare. Il bello che incontriamo
persone che ci aprono le porte e ci mostrano la loro tenerezza, la loro amicizia,
la loro comprensione, e cercano di aiutarci
perch non ci sentiamo estranei, stranieri. Infine lultima giornata newyorkese si
chiusa con la messa al Madison Square
Garden.
Nella mattina di sabato 26 Francesco ha
raggiunto Philadelphia, tappa conclusiva
del viaggio. In Pennsylvania oltre a incontrare la comunit locale, presiede le celebrazioni conclusive dellottavo incontro
mondiale delle famiglie.
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Nel cuore
di New York
A Philadelphia, ultima tappa del terzo
viaggio americano di Bergoglio, il Papa
conclude lincontro mondiale delle famiglie. Un tema, quello cruciale della famiglia, al centro delle sue preoccupazioni e
dellimminente sinodo, di fatto pi volte
affacciatosi in questo itinerario cubano e
statunitense, durante il quale il Pontefice
come in cinquantanni tre dei suoi predecessori (per quattro volte) ha parlato
allassemblea generale delle Nazioni unite.
Enorme interesse ha suscitato nei media
internazionali il lungo discorso ai rappresentanti del mondo intero, ma altrettanto
impatto hanno avuto gli appuntamenti papali nel cuore di New York, conclusi dalla
grande messa al Madison Square Garden.
Dio vive nelle nostre citt ed possibile
vedere la sua luce immersi nelle tenebre,
secondo limmagine di Isaia. Tenebre e
nebbia che nellomelia conclusiva della visita nella grande metropoli il Papa ha attualizzato con molta efficacia: Il popolo
che cammina, respira, vive nello smog ha
visto una grande luce, ha sperimentato
unaria di vita. E sapere che Ges consigliere ammirabile, Dio forte, Padre per
sempre, principe della pace, secondo la
descrizione profetica cammina in questunica storia di salvezza riempie di speranza: inducendo allincontro con gli altri,
mostrandosi presente nella quotidianit
come intu Teresa dvila, misericordioso,
datore della pace vera.
Parole che sono sembrate riecheggiare e
sintetizzare lincontro, semplice e toccante,
del Pontefice con alcune famiglie di immigrati soprattutto bambini e ragazzi sostenuti dalle Charities cattoliche in una
parrocchia di Harlem, uno dei quartieri
newyorkesi pi sfavoriti e difficili: dove
non vi gioia l opera il diavolo, perch al
contrario Ges porta e vuole la gioia, ha
detto. Ma la presenza di Dio visibile anche nelle realt pi tragiche, dove il dolore palpabile. Come nellimpressionante memoriale dell11 settembre a
Ground Zero, l dove sorgevano le Twin
Towers e dove gi Benedetto XVI aveva
pregato nel freddo di una grigia mattina
daprile.
In un luogo che ora la volont e la memoria dei newyorkesi hanno saputo trasformare ammirabilmente, mostrando in
questo modo latroce ferita inflitta da chi
ha commesso lingiustizia e il fratricidio.
Qui il Papa ha preso parte a una commovente testimonianza di pace e di preghiera
insieme a donne e uomini di religioni diverse induisti, buddisti, sikh, cristiani,
musulmani, ebrei che rester tra i simboli pi alti del pontificato, segno potente delle nostre volont di condividere e di
riaffermare il desiderio di essere forze di
riconciliazione, forze di pace e giustizia in
questa comunit e in tutto il mondo.
E alla comunit mondiale come Paolo
VI per la prima volta cinquantanni fa, il 4
ottobre 1965 Francesco si rivolto direttamente. Con un discorso alle Nazioni
unite, tanto ampio quanto importante,
che, pur non nascondendosi i limiti e i
problemi aperti, risuonato come un sostegno chiaro dellistituzione, al punto che
se fosse mancata tutta questa attivit internazionale, lumanit potrebbe non aver
sopravvissuto alluso incontrollato delle
proprie potenzialit ha detto il Papa
allinizio del suo lungo intervento.
Lambiente, gli esclusi, la guerra, gli armamenti, la via del negoziato, il narcotraffico sono i punti principali sviluppati da
Bergoglio, che concludendo ha voluto far
sue le parole finali dello storico discorso
di Montini: Il pericolo non viene n dal
progresso n dalla scienza: questi, se bene
usati, potranno anzi risolvere molti dei
gravi problemi che assillano lumanit. Il
pericolo vero sta nelluomo, padrone di
sempre pi potenti strumenti, atti alla rovina ed alle pi alte conquiste! In una parola, ledificio della moderna civilt deve
reggersi su principii spirituali, capaci non
solo di sostenerlo, ma altres di illuminarlo
e di animarlo.
g.m.v.
PAGINE
DA
NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha nominato Membri della Congregazione delle Cause dei Santi gli Eminentissimi Cardinali Carlo Caffarra, Arcivescovo
Metropolita di Bologna, e Raymond Leo Burke, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Durante lincontro con Obama il presidente cinese Xi Jinping annuncia un programma per la riduzione dei gas serra
Clima di cooperazione
WASHINGTON, 26. Attorno alla
lotta ai cambiamenti climatici e
al taglio delle emissioni inquinanti nasce il nuovo rapporto bilaterale tra Stati Uniti e Cina. Il
presidente Xi Jinping durante
lincontro a Washington con Barack Obama ha ieri specificato
il programma con cui il proprio
Paese intende realizzare le premesse contenute nelliniziativa
congiunta annunciata a Pechino
lo scorso anno. Si tratta di unintesa dalla quale dovrebbe nascere
un nuovo sforzo multilaterale in
vista della conferenza di Parigi
sul clima.
Pechino sostanzialmente si impegna a introdurre dal 2017 un
programma nazionale il cosiddetto cap and trade, mai adottato
in precedenza che limiter e
imporr un prezzo alle emissioni
di gas serra. Verr inoltre garan-
Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato Vescovo Ausiliare di Gdask (Polonia) il Reverendo Monsignore Zbigniew Zieliski, attualmente Parroco della con-Cattedrale (B.V.M. Assunta) e Professore nel Seminario
Maggiore, assegnandogli la Sede titolare di Medeli.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Una manifestazione
nelle strade di Barcellona (Reuters)
Si allarga il confronto
sulla crisi siriana
WASHINGTON, 26. Sul confronto diplomatico sulla crisi siriana si susseguono sviluppi nuovi e difficilmente
prevedibili fino a solo qualche settimana fa. Gli Stati Uniti hanno deciso di coinvolgere lIran, principale
alleato insieme con la Russia del
Governo del presidente siriano Bashar Al Assad, in un nuovo tentativo
di risolvere la crisi e, insieme, di rafforzare la lotta al cosiddetto Stato
islamico. Il segretario di Stato americano, John Kerry, si incontrer con
il ministro degli Esteri iraniano,
Mohammad Javad Zarif, la settimana entrante a New York, a margine
dellAssemblea Generale delle Nazioni Unite.
Fonti definite vicine a Kerry sostengono che il capo della diplomazia statunitense intenda sondare in
prima persona la possibilit di una
nuova conferenza internazionale, dopo le due svoltesi a Ginevra negli
anni scorsi e conclusesi senza risultati apprezzabili. Come noto, in questa direzione sta lavorando anche
linviato dellOnu per la Siria,
Staffan de Mistura, che nei giorni
scorsi ha ottenuto lassenso di Damasco al suo piano, basato sullapertura di quattro tavoli tecnici di confronto tra il Governo di Al Assad e
lopposizione su specifici aspetti della crisi in Siria.
Il presidente iraniano, Hassan
Rohani, ha intanto escluso che il suo
Paese possa entrare in una coalizione con la sola Russia per combattere
il terrorismo in Siria. Non vedo
una coalizione antiterrorismo tra
Iran e Russia in Siria, ha detto
Rohani in un incontro con la stampa
a New York, dove si trova anchegli
per lAssemblea dellOnu. Rohani
Volkswagen
volta
pagina
BERLINO, 26. Un disastro politico e
morale, un danno enorme causato
da un piccolo gruppo di manager.
Lo ha detto ieri il presidente ad interim della Volkswagen, Berthold
Huber, poco prima che il gruppo
automobilistico di Wolfsburg ufficializzasse il numero uno della Porsche,
Matthias Mller, come nuovo amministratore delegato. Abbiamo di
fronte una sfida senza precedenti,
ma possiamo superare e supereremo
questa crisi, ha garantito Mller
dopo la nomina con cui succede a
Martin Winterkorn, che si preso la
responsabilit oggettiva del cosiddetto D ieselgate, la manipolazione
dei test anti-inquinamento sui motori a gasolio.
Ma londa dello scandalo della
truffa sulle emissioni nocive lunga,
e n le scuse, n le teste cadute e la
riorganizzazione manageriale annunciata ieri stanno riuscendo a contenerla: il dipartimento alla Giustizia
statunitense ha infatti aperto formalmente uninchiesta che si annuncia
molto pericolosa per la casa automobilistica tedesca, visto che Washington ha citato potenziali implicazioni sulla salute pubblica e linquinamento. Inoltre, il valore del marchio Volkswagen, secondo gli analisti economici, si gi ridotto di 10
miliardi di dollari: un colpo allimmagine che per gli esperti del settore
si ripercuoter sulle vendite.
E la vicenda ha avuto pesanti contraccolpi sul mercato asiatico dellauto. Suzuki ha infatti messo oggi una
pietra sopra allalleanza con la
Volkswagen per quanto riguarda le
autovetture ibride ed elettriche. La
casa giapponese ha annunciato di
avere venduto la quota rimanente di
azioni della Volkswagen in suo
possesso.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Elezioni
in Catalogna
MADRID, 26. Oltre cinque milioni e
mezzo di catalani sono chiamati
domenica alle urne per le elezioni
regionali, considerate da molti analisti come una sorta di chiamata
degli abitanti a esprimersi sullipotesi di indipendenza. Al riguardo,
comunque, il Governo e la magistratura di Madrid hanno gi chiarito che anche un eventuale referendum
sullindipendenza
non
avrebbe alcun valore.
Lattivit della Commissione europea su questo tema resta comunque febbrile e ha gi spinto il Governo di Zagabria a recedere dalla
chiusura della frontiera con la Serbia. Secondo la Commissione, infatti, liniziativa croata era in contrasto con laccordo di associazione
gi raggiunto dal Governo di Belgrado con lUe. In Serbia si reca-
Giuseppe Fiorentino
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
Gaetano Vallini
protezione del lavoro e la redistribuzione del carico fiscale, ha affermato Tsipras. Si tratta ha
detto di un obiettivo completamente fattibile in quattro anni, alla condizione che si lavori duro e
si attuino riforme coraggiose.
Intanto, Moodys ha confermato oggi il rating Caa3 della Grecia,
in pieno territorio spazzatura,
ma ha alzato loutlook da negativo
a stabile. Lagenzia spiega la decisione con il bilanciamento dei rischi per i creditori, considerato
lesito delle elezioni.
caporedattore
segretario di redazione
trettanto a un valico con la Slovenia. Anche in questo caso, un immediato chiarimento stato chiesto
al Governo di Bucarest dal presidente della Commissione, JeanClaude Juncker, e dallo stesso
Avramopoulos. Il chiarimento riguarda la possibile violazione degli
accordi di libera circolazione
nellarea Schengen.
Segreteria di redazione
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Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
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Concessionaria di pubblicit
LOSSERVATORE ROMANO
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La persona umana
al centro dello sviluppo
Lera
della persuasione
Di nuovo bufera
sulla polizia
statunitense
Lascia lo speaker
repubblicano
della Camera
Operazione
contro i jihadisti
in Tunisia
TUNISI, 26. Le forze della polizia
tunisina hanno compiuto ieri una
vasta operazione di sicurezza nella
provincia di Medenine. Nel corso di
questa operazione, secondo quanto
riferisce la radio locale Shams Fm,
sono state fermate venti persone
sospettate di essere miliziani fondamentalisti e sequestrate sette auto.
La polizia ha iniziato dallalba per
terminare al tramonto una serie di
controlli nelle citt di Medenine,
Jarjis, Ben Guardan e Djerba, per
prevenire possibili attentati terroristici che si temeva potessero essere eseguiti in concomitanza con
lEid Al Adha, la festa islamica del
sacrificio.
La zona di Medenine da tempo
a rischio di attentati. Allinizio del
mese erano gi stati fermati altri
quattro terroristi provenienti dalla
Libia la porosit del confine desertico consente a jihadisti di operare nellarea a cavallo tra i due Paesi
che avevano lobiettivo di ricreare
la cellula Uqba Bin Nafea in Tunisia, smantellata nei mesi scorsi dalle
forze di sicurezza tunisine.
In seguito al protrarsi della situazione di instabilit in Libia e soprattutto dopo lattacco terroristico contro un resort turistico avvenuto a
Sousse lo scorso 26 giugno che
ha fatto seguito a quello di marzo
contro il museo del Bardo nella capitale tunisina le autorit di Tunisi avevano deciso di costruire una
barriera di 220 chilometri per arginare linfiltrazione di terroristi e
trafficanti.
La misura ha suscitato vivaci proteste e critiche da parte della popolazione locale di Ben Gardane, che
ricava dal contrabbando gran parte
del suo sostentamento.
Roberto Paez, illustrazione di Martn Fierro (Buenos Aires, Editorial Margus, 1984)
non solo lumanit, ha i suoi diritti. Per The Guardian sono stati
due i temi principali che hanno
contraddistinto il discorso del
Pontefice: ingiustizia e povert.
Ecco allora, si ripete nellarticolo,
la sfida che Francesco pone nuovamente allattenzione della comunit internazionale, chiamata ad
agire per la promozione di una
giustizia globale e di strategie politiche e sociali che abbiano come
primo obiettivo la tutela dei poveri. Grazie alla sua figura carismatica, chiosa The Guardian, il
Papa riuscito a far diventare la
questione della salute del pianeta
prioritaria nellagenda internazionale: e certamente il discorso
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LOSSERVATORE ROMANO
Alle Nazioni Unite il Papa indica come priorit la salvaguardia dellambiente e la protezione di deboli e poveri
Nessuno escluso
necessaria una riforma degli organismi esecutivi e finanziari per evitare abusi ai danni dei Paesi in via di sviluppo
Dinanzi alla settantesima assemblea generale
delle Nazioni Unite, riunita nel Palazzo di
Vetro di New York, il Papa ha preso la
parola venerd mattina, 25 settembre,
rivolgendo ai capi di Stato e di Governo
presenti il discorso che pubblichiamo in una
traduzione dallo spagnolo.
Signor Presidente, Signore e Signori,
buongiorno!
Ancora una volta, seguendo una tradizione
della quale mi sento onorato, il Segretario
Generale delle Nazioni Unite ha invitato il
Papa a rivolgersi a questa onorevole assemblea delle nazioni. A mio nome e a nome
di tutta la comunit cattolica, Signor Ban
Ki-moon, desidero esprimerLe la pi sincera e cordiale riconoscenza; La ringrazio
anche per le Sue gentili parole. Saluto
inoltre i Capi di Stato e di Governo qui
presenti, gli Ambasciatori, i diplomatici e i
funzionari politici e tecnici che li accompagnano, il personale delle Nazioni Unite
impegnato in questa 70.ma Sessione
dellAssemblea Generale, il personale di
tutti i programmi e agenzie della famiglia
dellONU e tutti coloro che in un modo o
nellaltro partecipano a questa riunione.
Tramite voi saluto anche i cittadini di tutte
le nazioni rappresentate a questo incontro.
Grazie per gli sforzi di tutti e di ciascuno
per il bene dellumanit.
Questa la quinta volta che un Papa visita le Nazioni Unite. Lo hanno fatto i
miei predecessori Paolo VI nel 1965, Giovanni Paolo II nel 1979 e nel 1995 e il mio
immediato predecessore, oggi Papa emerito Benedetto XVI, nel 2008. Tutti costoro
non hanno risparmiato espressioni di riconoscimento per lOrganizzazione, considerandola la risposta giuridica e politica adeguata al momento storico, caratterizzato
dal superamento delle distanze e delle
frontiere ad opera della tecnologia e, apparentemente, di qualsiasi limite naturale
allaffermazione del potere. Una risposta
imprescindibile dal momento che il potere
tecnologico, nelle mani di ideologie nazionalistiche o falsamente universalistiche,
capace di produrre tremende atrocit. Non
posso che associarmi allapprezzamento
Sul pulpito
del mondo
Benvenuto sul pulpito del
mondo!: si rivolto a chi sa parlare
a tutti, potenti e umili, e ha
lautorit per essere ascoltato da
ognuno, il segretario generale
dellOnu, Ban Ki-moon, accogliendo
Papa Francesco. la prima volta in
settantanni di storia, ha ricordato
Ban Ki-moon, che un Papa inaugura
lassemblea generale, parlando da un
luogo che per chi ha a cuore le
Nazioni Unite sacro; luogo da
dove un leader mondiale pu
rivolgersi a tutta lumanit.
Grazie di fare la storia ha detto il
segretario generale, sottolineando la
statura mondiale del Pontefice
riconosciuta da tutte le fedi. Un
prestigio e unautorevolezza che sono
stati spiegati da Ban Ki-moon
ricorrendo al motto di Francesco,
Miserando atque eligendo: il Papa, ha
detto, mantiene sempre la sua umilt
e si sforza ogni giorno di includere
gli esclusi, di stare con i poveri e i
dimenticati e non con le celebrit, di
apparire non tanto nei ritratti, ma
nei selfie con i giovani. Cos come
accade nelle Nazioni Unite, ha
aggiunto rivolgendosi direttamente al
Pontefice, lei guidato dalla
passione di aiutare gli altri e le
sue idee muovono milioni di persone
e i suoi insegnamenti spingono
allazione. Quello di Papa
Francesco, ha sintetizzato il
segretario generale dellOnu, un
esempio per tutti.
Entrando poi nel dettaglio dei lavori
dellassemblea, Ban Ki-moon ha
anche rilevato come la coincidenza
della visita del Papa con ladozione
dellAgenda per uno sviluppo
sostenibile non sia per nulla casuale.
Il segretario generale ha infatti
richiamato le linee portanti della
Laudato si, il concetto di ecologia
integrale, il cambiamento climatico
inteso come sfida principale per
lumanit, la giustizia sociale. Tutte
sollecitazioni, ha detto, che
chiamano in causa allavvicinarsi
della prossima conferenza sul
cambiamento climatico che si
svolger a Parigi.
Nellaffrontare tutti i problemi che
sono sullagenda mondiale, ha
aggiunto, quella del Papa una
risonante voce di coscienza: lui
che ha gridato per avere
compassione verso i i rifugiati e i
migranti di tutto il mondo e
solidariet con le persone
intrappolate nella guerra e nella
povert. lui che si impegna a
sollevare le famiglie in difficolt, a
far cessare le moderne schiavit; lui
che crede nella costruzione di
opportunit per i giovani e di ponti
tra le comunit. Infine,
richiamando lincipit dellenciclica,
Ban Ki-moon ha ricordato che
Francesco si rivolge non solo ai
cristiani, ma a ogni persona che
vive su questo pianeta, e ognuno,
ha aggiunto, pronto ad ascoltarlo.
un triplice, grave motivo: sono scartati dalla societ, sono nel medesimo tempo obbligati a vivere di scarti e devono ingiustamente soffrire le conseguenze dellabuso
dellambiente. Questi fenomeni costituiscono oggi la tanto diffusa e incoscientemente
consolidata cultura dello scarto.
La drammaticit di tutta questa situazione di esclusione e di inequit, con le sue
chiare conseguenze, mi porta, insieme a
tutto il popolo cristiano e a tanti altri, a
prendere coscienza anche della mia grave
responsabilit al riguardo, per cui alzo la
mia voce, insieme a quella di tutti coloro
che aspirano a soluzioni urgenti ed efficaci. Ladozione dell Agenda 2030 per lo
Sviluppo Sostenibile durante il Vertice
mondiale che inizier oggi stesso, un importante segno di speranza. Confido anche
che la Conferenza di Parigi sul cambiamento climatico raggiunga accordi fondamentali ed effettivi.
Non sono sufficienti, tuttavia, gli impegni assunti solennemente, bench costituiscano certamente un passo necessario verso
la soluzione dei problemi. La definizione
classica di giustizia alla quale ho fatto riferimento anteriormente contiene come elemento essenziale una volont costante e
perpetua: Iustitia est constans et perpetua
voluntas ius suum cuique tribuendi. Il mondo chiede con forza a tutti i governanti
una volont effettiva, pratica, costante, fatta di passi concreti e di misure immediate,
Stesse preoccupazioni
Uniti dalle stesse preoccupazioni del Papa. Cos Mogens Lykketoft, presidente
della settantesima sessione dellassemblea generale delle Nazioni Unite, ha assicurato la consonanza di vedute tra i leader mondiali e il Pontefice. Ununit
che, ha detto, verr testata durante la conferenza sul clima di Parigi in programma a dicembre. Il presidente ha sottolineato che necessario trovare la saggezza
e il coraggio di adottare un ambizioso accordo climatico per proteggere la popolazione e il pianeta. Simile urgenza e unit, ha aggiunto, richiesta per portare a termine i conflitti e gli estremismi violenti che colpiscono molte parti del
mondo attuale. A oggi, ha affermato, la risposta collettiva a queste crisi, e
allemergenza di milioni di migranti e rifugiati, stata, al meglio, inadeguata e,
al peggio, un fallimento dellumanit.
(Discorso ai Rappresentanti degli Stati, 4 ottobre 1965). Tra le altre cose, senza dubbio, la genialit umana, ben applicata, aiuter a risolvere le gravi sfide del degrado
ecologico e dellesclusione. Proseguo con
le parole di Paolo VI: Il pericolo vero sta
nelluomo, padrone di sempre pi potenti
strumenti, atti alla rovina ed alle pi alte
conquiste! (ibid.).
La casa comune di tutti gli uomini deve
continuare a sorgere su una retta comprensione della fraternit universale e sul rispetto della sacralit di ciascuna vita umana, di ciascun uomo e di ciascuna donna;
dei poveri, degli anziani, dei bambini, degli ammalati, dei non nati, dei disoccupati,
degli abbandonati, di quelli che vengono
giudicati scartabili perch li si considera
nientaltro che numeri di questa o quella
statistica. La casa comune di tutti gli uomini deve edificarsi anche sulla comprensione di una certa sacralit della natura
creata.
pagina 5
Dinanzi ai popoli
dal nostro inviato GAETANO VALLINI
Sventolava anche la bandiera della Santa Sede davanti allentrata della sede delle Nazioni
Unite a New York allarrivo di Papa Francesco. Scelta non casuale per una giornata di
grande solennit per lorganizzazione internazionale. E con solennit e calore il Pontefice
stato accolto venerd mattina, 25 settembre, al
suo ingresso nella sala dellassemblea generale. Che ha apprezzato il suo discorso, interrotto ventisette volte e al termine salutato con
una standing ovation. Un intervento atteso in
unoccasione importante, per un messaggio di
fiducia sulle capacit di incidere sul futuro;
ma soprattutto una chiamata allimpegno ver-
so chi ha il potere e la responsabilit di cambiare in meglio il mondo, per il bene dei popoli e del pianeta.
Proprio per i temi trattati e per la platea
prestigiosa al cui si rivolto con decine di
capi di Stato e di Governo che firmeranno il
Programma per lo Sviluppo 2015-2030 stato questo uno dei momenti pi significativi
del viaggio di Papa Francesco, quarto Pontefice a parlare al Palazzo di Vetro. Prima di lui
Paolo VI, il 4 ottobre 1965, Giovanni Paolo II
due volte, il 2 ottobre 1979 e il 5 ottobre 1995,
e Benedetto XVI, il 18 aprile 2008. E il suo intervento ha coinciso con linizio della settantesima assemblea generale.
Al suo arrivo il Papa stato accolto dal segretario generale, Ban Ki-moon, insieme con
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
Nomine
episcopali
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa in Per e in Polonia.
Mai smettere
di sognare
Nel pomeriggio di venerd 25 il Papa ha
incontrato un gruppo di bambini e di famiglie
di immigrati nella scuola Nostra Signora
Regina degli angeli, nel quartiere di East
Harlem, a New York. Di seguito una
traduzione del discorso pronunciato dal
Pontefice in spagnolo.
Cari fratelli e sorelle, buonasera!
Sono contento di essere qui con voi, insieme a tutta questa grande famiglia che vi accompagna. Vedo i vostri insegnanti, gli
educatori, i genitori e i parenti. Grazie per
laccoglienza! E chiedo scusa specialmente
agli insegnanti perch rubo qualche minuto alla lezione in classe... ma sono tutti
contenti, lo so!
Mi hanno spiegato che una delle belle
caratteristiche di questa scuola e di questo
lavoro che alcuni alunni e alcuni di voi
vengono da altri luoghi, e molti da altri
sideri? Come si chiama? Il diavolo. Il diavolo semina sempre tristezza, perch non
vuole che siamo felici, non vuole che sogniamo. Dove c gioia c sempre Ges,
perch Ges gioia e vuole aiutarci perch
questa gioia duri tutti i giorni.
Prima di lasciarvi vorrei darvi un compito a casa va bene? una richiesta semplice ma molto importante: non dimenticatevi di pregare per me, perch io possa condividere con tante persone la gioia di Ges.
E preghiamo anche perch molti possano
godere di questa gioia che avete voi quando vi sentite accompagnati, aiutati, consigliati, anche se ci sono problemi, per c
questa pace nel cuore, perch Ges non ci
abbandona.
Che Dio benedica tutti e ciascuno di voi,
e che e la Madonna vi protegga. Grazie.
Non sapete cantare qualcosa? Voi, non
sapete cantare? Vediamo, chi pi coraggioso
[due donne cantano]
Grazie. Tante grazie!
Bene, una canzone e poi tutti insieme
preghiamo il Padre nostro.
[canto]
Grazie! E ora preghiamo. Tutti insieme
preghiamo il Padre nostro.
Padre nostro...
[Benedizione]
E pregate per me. Non dimenticate il
compito a casa!
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Illinois, ha compiuto gli studi secondari nel seminario minore
dellordine di SantAgostino. Ha
conseguito il baccellierato in
scienze matematiche alluniversit
di Villanova e la licenza in teologia alla Catholic Theological
Union di Chicago. Ordinato sacerdote agostiniano a Roma il 19
giugno 1982, si laureato in diritto canonico allAngelicum nel
1987. Giunto nella missione agostiniana in Per stato cancelliere
della diocesi di Chulucanas. Poi
negli Stati Uniti stato promotore
della pastorale vocazionale e direttore delle missioni del suo ordine
nella provincia di Chicago. Ritornato in Per nel 1988, ha diretto il
seminario agostiniano in Trujillo e
insegnato diritto canonico nel seminario diocesano. stato prefetto degli studi in detto seminario e
giudice del tribunale ecclesiastico
regionale, nonch membro del
collegio dei consultori di Trujillo.
Ha diretto anche una quasi-parrocchia nella periferia povera della
citt. Dopo dieci anni di ministero
ininterrotto in Per ritornato a
Chicago perch nel 1998 stato
eletto superiore della provincia
agostiniana di Chicago. Nel 2001
stato eletto priore generale, incarico che ha ricoperto per due
mandati fino al 2013. Poi per un
anno stato direttore della formazione nel convento di SantAgostino a Chicago, primo consigliere e
vicario della provincia Nostra Madre del Buon Consiglio. Il 3 novembre 2014 stato nominato amministratore apostolico della diocesi di Chiclayo in Per, e in pari
tempo vescovo titolare di Sufar.
Ha ricevuto lordinazione episcopale il successivo 12 dicembre.
Zbigniew Zieliski
ausiliare di Gdask
(Polonia)
Nato il 14 gennaio 1965 a
Gdask, dopo la maturit nella
scuola tecnica dei cantieri navali
Conradinum, nel 1987 ha ottenuto il titolo di meccanico. Nello
stesso anno stato ammesso al seminario maggiore e il 18 maggio
1991 ha ricevuto lordinazione sacerdotale per larcidiocesi natale.
Dal 1991 al 2000 stato vicario
della parrocchia della Beata Vergine Maria Addolorata e nella cattedrale a Gdask-Oliva (Santa Trinit). Dal 2000 al 2008 stato direttore del dipartimento per la pastorale della curia e responsabile
per il pellegrinaggio del quadro di
Ges misericordioso nelle parrocchie dellarcidiocesi. Nel 2004 ha
ottenuto il dottorato in teologia
pastorale alluniversit Cardinale
Stefan Wyszyski di Varsavia. Dal
2004 al 2006 stato docente di
sociologia della religione nelluniversit statale di Gdask. Dal
2004 al 2007 stato parroco a Sopot e poi parroco della cattedrale.
Attualmente era parroco della
con-cattedrale, membro della commissione per le visite canoniche
nelle parrocchie, del consiglio presbiterale, del collegio dei consultori e docente di teologia pastorale nel seminario maggiore. Inoltre
incaricato per la pastorale della
guardia forestale e dellassociazione Semper fidelis.
LOSSERVATORE ROMANO
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Durante la messa al Madison Square Garden il Pontefice invita a trovare la luce nello smog delle metropoli
Lutti
nellepiscopato
Monsignor Claudio Baggini, vescovo emerito di Vigevano,
morto venerd mattina, 25 settembre, nel seminario di Lodi. Il
compianto presule era nato a Roma il 1 agosto 1936 ed era stato
ordinato sacerdote a Lodi il 14
giugno 1959. Vicario generale della diocesi laudense per tredici anni, era stato eletto a Vigevano il
18 marzo 2000 e aveva ricevuto
lordinazione episcopale il successivo 30 aprile. Il 12 marzo 2011
aveva rinunciato al governo pastorale della diocesi. Le esequie
saranno celebrate luned 28 settembre, alle ore 15, nella cattedrale vigevanese, dove il presule sar
sepolto.
Monsignor Carlos Anbal Altamirano Argello, vescovo di Azogues, morto venerd 25 settembre in Ecuador. Il compianto presule era nato in Aloas, arcidicoesi
di Quito, il 3 marzo 1942 ed era
stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1966. Eletto alla Chiesa titolare di Ambia il 3 gennaio 1994 e
nel contempo nominato ausiliare
di Quito, aveva ricevuto lordinazione episcopale il successivo 20
febbraio. Trasferito alla diocesi di
Azogues il 14 febbraio 2004, il 15
giugno 2007 era stato nominato
anche amministratore apostolico
sede vacante della diocesi di Loja
fino allarrivo del nuovo vescovo
agli inizi del 2014. Le esequie sono state celebrate sabato 26 settembre.
CLAUDIO BAGGINI
Vescovo Emerito di Vigevano
Mentre esprimono la riconoscenza per il
suo fecondo servizio alla guida della Chiesa Vigevanese per quasi undici anni, con
laffetto e la preghiera lo accompagnano
allincontro con il Signore risorto e nel segno della fede invocano per lui il premio
della beatitudine eterna.
Vigevano, 25 settembre 2015
genera con la sua risposta proporre, incitare, motivare. Propone sempre ai suoi discepoli di andare, di
uscire. Li spinge ad andare incontro
agli altri, dove realmente sono e non
dove ci piacerebbe che fossero. Andate, una, due, tre volte, andate sen-
LOSSERVATORE ROMANO
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Dove la vita
trionfa su chi porta la morte
Una consegna di pace stata affidata dal Papa ai leader religiosi newyorkesi
che nella tarda mattinata di venerd 25 hanno partecipato
alla preghiera comune al memoriale di Ground Zero. Ecco la traduzione
dallo spagnolo delle sue parole.
Cari amici!
Diversi sentimenti, emozioni provoca in me il trovarmi qui a Ground
Zero, dove migliaia di vite sono state
strappate in un atto insensato di distruzione. Qui il dolore palpabile.
Lacqua che vediamo scorrere verso
Missione condivisa
Noi in New York siamo peccatori, abbiamo un mucchio di difetti e facciamo molti errori. Ma, una delle
cose che facciamo meglio la sincera e fruttuosa amicizia interreligiosa. Cos il cardinale Timothy Michael Dolan ha salutato Papa Francesco.
Il porporato ha raccontato che i nostri antenati
sono venuti qui per la libert religiosa e hanno trovato in New York unatmosfera di rispetto e apprezzamento per le diversit religiose. Quanti hanno il
compito di guidare pastoralmente le persone, lavorano insieme, pregano inseme, si incontrano, dialogano,
e provano a servire insieme la citt, orgogliosi di
chiamare la nostra casa terrena, mentre attendiamo la
nostra vera ed eterna residenza in cielo.
Hanno poi preso la parola il rabbino Elliot Cosgrove, della sinagoga di Park Avenue, e limam Khalid Latif, della moschea di New York. In questo luo-
go ha detto il primo dove lorrenda violenza venne commessa falsamente in nome di Dio, noi, rappresentanti delle religioni in questa grande citt di New
York, siamo riuniti per offrire parole di consolazione
e di preghiera. La missione condivisa dai fedeli di
ogni religione, ha aggiunto utilizzando unespressione
di Papa Francesco, quella di essere un ospedale da
campo dopo la battaglia, per guarire le ferite e scaldare il cuore di una umanit che ha un cos disperato
bisogno di conforto. Limam ha aggiunto che intolleranza e ignoranza alimentarono quelli che attaccarono questo luogo. Il coraggio dellincontro odierno distingue noi dagli oppositori della libert religiosa. Noi uniti come fratelli e sorelle per condannare i
loro orrendi atti di violenza e onorare ogni vita che
andata perduta.
dere la parola, si sono abbracciati. Nelle loro parole il ricordo delle vittime, morte in
un attacco compiuto falsamente in nome di
Dio. Ma anche la condanna dellintolleranza e dellignoranza che hanno provocato
tutto ci. Entrambi hanno ribadito limportanza di stare insieme, rappresentanti di diverse religioni, come fratelli, per condanna-
Per un mondo
di pace
Di seguito una traduzione
dallinglese della preghiera recitata
dal Papa.
O Dio dellamore,
della compassione e della
riconciliazione,
rivolgi il Tuo sguardo su di noi,
popolo di molte fedi e tradizioni
diverse,
che siamo riuniti oggi in questo
luogo,
scenario di incredibile violenza e
dolore.
Ti chiediamo nella Tua bont
di concedere luce e pace eterna
a tutti coloro che sono morti in
questo luogo
i primi eroici soccorritori:
i nostri vigili del fuoco, agenti di
polizia,
addetti ai servizi di emergenza e
personale della Capitaneria di
Porto,
insieme a tutti gli uomini e le
donne innocenti,
vittime di questa tragedia
solo perch il loro lavoro e il loro
servizio
li ha portati qui l11 settembre
2001.
Ti chiediamo, nella Tua
compassione
di portare la guarigione a coloro i
quali,
a causa della loro presenza qui in
quel giorno,
soffrono per le lesioni e la
malattia.
Guarisci anche la sofferenza delle
famiglie ancora in lutto
e di quanti hanno perso persone
care in questa tragedia.
Concedi loro la forza di
continuare a vivere con coraggio
e speranza.
che Dio ci ha dato come casa di tutti e per tutti. Soltanto, pace.
Cos la vita dei nostri cari non sar una vita che finir nelloblio, ma
sar presente ogni volta che lottiamo
per essere profeti di ricostruzione,
profeti di riconciliazione, profeti di
pace.