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http://www.chitarraclassicadelcamp.com/viewtopic.php?

t=15014
Per il problema delle corde ci vorrebbe il maestro Barricelli che un'autorit in m
ateria, per qualche considerazione la posso fare pure io: al presente una muta di
corde in nylon di un liuto a sette cori (tredici corde) ha come tensione 28,50
kg. Una moderna chitarra classica circa il doppio in quanto dipende se monta una
muta a bassa, media o alta tensione (esistono pure le extra alte). Di conseguen
za per il migliore risultato con il polpastrello ci vuole un tipo di corda morbi
da e ricca di armonici: Vedi recensione sulle Augustine nere (e non solo) del ma
estro Barricelli.
http://chitarraedintorni.blogspot.com/2 ... parte.html

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t=budello#p338337
Una parola per sulle corde si deve dire: per apprezzare pienamente uno strumento
necessario che anche gli accessori siano conformi all'epoca di costruzione, le c
orde in particolare ed per questo che propongo questa chitarra "fuori tempo mass
imo" in quanto considero di primaria importanza questo fattore.
Non si pu pensare come purtroppo qualcuno fa di montare su una simile chitarra de
lle corde al carbonio extra strong per adeguare la sonorit ai nostri gusti con il
rischio di colassare uno strumento che ha una tavola armonica di 2,2 mm di spes
sore al centro per scendere a 1,4 mm in periferia mentre in fondo di 2,2 mm al c
entro e 1,2 mm in periferia.
Se all'epoca le corde erano in budello con una scalatura che partiva con un MI c
antino in budello nudo da 0,60 mm di diametro o si montano quelle o si opta per
una approssimazione quale pu essere il budello sintetico (nylgut) dell'aquila cor
de armoniche: con le Alabastro tensione
dolce siamo pi o meno li come calibri se si accorda al diapason verdiano di 432 o
meglio ancora a 415. Le chitarre barocche a cinque cori (nove o dieci corde) av
evano una tensione totale di 25 Kg, le successive romantiche a sei corde semplic
i erano sui 30 Kg e per le prime Torres qualcosina in pi anche in virt della maggi
ore superfice della tavola armonica ma non ci si discosta di molto. Premetto che
pure io ho cercato per quanto possibile una sonorit Torres di quel periodo (1864
) e naturalmente il discorso legni - spessori - forma - ecc. non bastavano a ric
rearlo se non si affrontava il discorso corde.
Conoscevo i calibri della romantica e la relativa tensione ma per la Torres sono
partito dal trattato di Pujol dove ci sono i calibri delle corde in budello mis
urati con il calibratore Pirastro ed espressi in ventesimi di millimetro dove si
parte con il cantino in budello nudo da 12,5 a 13,5 (0,625 - 0,675 espressi in
millimetri) ed specificato che il calibro in base alla risposta dello strumento.
Da considerare per che il trattato di Pujol del 1933 e gi da tempo la tendenza al
graduale aumento dei calibri era una tendenza consolidata. Ho quindi praticato
una via di mezzo montando dopo le prove in bianco e i primi test con la vernice
delle corde in budello partendo da 0,60 cantino: a mio parere l'ideale per un si
mile strumento.
Ora ho le Aquila Alabastro tensione dolce che partono da un cantino da 0,63; una
buona approssimazione anche se il nylgut che viene descritto come budello sinte
tico in fin dei conti sempre plastica e il suono non proprio quello del budello
naturale, pi attinente sicuramente del nylon, sono pure pi resistenti ma altri pre
gi non ne vedo.
Sul Nylgut... cito un detto delle mie zone: un asino per quanto si impegni potr e
ssere un buon asino, un bravo asino, al limite anche un bell'asino... ma non sar
mai un cavallo... Idem per il Nylgut che non sar mai budello.
La sonorit della Torres da provare: pi dolce delle moderne chitarre con le corde d
i nuova concezione ma pi presente dello strumento romantico. L'ideale , come gi det
to, la corda in budello che a mio parere il naturale complemento per una Torres

di quel periodo... ma... peccato che le cose belle siano di breve durata... un c
olpettino di traverso con il bordo dell'unghia e la corda si sfilaccia.
Pizzicare il budello con le unghie un'arte non per tutti e penso sia anche per q
uesto che molti concertisti di quelle epoche che avevano magari il carattere imp
etuoso preferivano il tocco con il polpastrello.
A proposito della facilit con la quale il budello si sfilaccia... qualcosina si p
u fare con le corde per arpa della Salvi che sono in budello con un trattamento s
uperficiale che lo rende molto resistenti al tocco, si vede che pure un'arpista
che notoriamente suona con il polpastrello ha questi problemi. Le usavo per le v
iole da gamba di mio figlio maggiore quando frequentava il conservatorio... poss
o garantire che funzionano.
Per quanto riguarda queste chitarre con la tavola armonica incatenata a ventagli
o e cos concepite non penso ci sia altro da dire: pu piacere o non piacere ma cos.
Lo stesso Bream di fronte a strumenti di nuova concezione che si stavano imponen
do invitava a riflettere su quanto si stava perdendo a scapito della potenza.
Se uno ha altre preferenze meglio approntare sin da subito uno strumento con alt
re concezioni sonore e tecniche piuttosto che volere ottenere quello che non pos
sibile avere.
Voi che ne pensate?
Cordialit - Pietro -

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