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Pitagora e i Pitagorici
Pitagora nacque a Samo nel 571 – 570, in seguito venne in Italia dove
fondò una scuola che fu un’associazione religiosa e politica, che trovò
molte adesioni in tutte le città greche dell’Italia meridionale. La sua
teoria prende il nome di metempsicosi, vale a dire la reincarnazione
dell’anima di una persona in un altro corpo, che poteva essere
animale o umano a seconda del modo in cui aveva vissuto
quell’anima, dopo la morte. Quando nelle città greche s’instaurò un
regime politico democratico, la scuola fondata da Pitagora non trovò
più sostegni e perciò fu distrutta. Comunque, il pensiero di Pitagora e
dei suoi seguaci, non morì, anzi: grazie al fatto che le scuole
pitagoriche furono distrutte, causando la fuga di alcuni Pitagorici, il
loro pensiero poté svilupparsi al di fuori della Magna Grecia. Il primo
di loro è Filolao da Tebe, poi troviamo Timeo da Locri e infine Archita,
signore di Taranto.
La dottrina fisica