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IL FOGLIO

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: LARGO CORSIA DEI SERVI 3 - 20122 - MILANO

ANNO V NUMERO 193

Cos la vede lanalista Sadun

Ma quale boom, solo


ripresa congiunturale
Neppure strutturale
Siamo legati alle importazioni Usa, gli
investimenti restano bassi e saranno
guai se lAmerica frena troppo

Lorizzonte dellopposizione
Roma. Sullinterpretazione della crescita
italiana, la polemica rovente. Con espressioni contundenti, da parte dei critici dei
profeti di sventura e degli scettici di professione, accusati di voler negare i meriti
della politica economica del centrosinistra.
Qualche membro del governo, come il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Enrico Micheli, ha usato la parola boom.
Il ministro del Tesoro Vincenzo Visco, dopo
averla declinata a sua volta, si ripreso
scrivendo a Repubblica la sua ricetta su
come trasformare in boom la ripresa. Giuliano Amato ha rinviato alla prossima Nota
aggiuntiva di settembre la decisione se, come e di quanto aggiornare le previsioni di
crescita. Intanto, si ridimensionano dati
sparati alla ricerca di effetto: come quelli di
maggio della crescita su base annua del fatturato e degli ordinativi dellindustria, +21,2
e +16,9 per cento, che destagionalizzati si riducono per miseramente il primo a un +1,5
per cento e il secondo a un calo del 5,9.
Ma come stanno veramente le cose? Lo
abbiamo chiesto ad Arrigo Sadun, americano a met, di solidi
studi a Chicago alla
Wharton econometrics, e analista da
anni della congiuntura italiana, oggi
per il gruppo BigAnalysis. Per Sadun
non c nessun boom,
in Italia. Chiamiamola ripresa, e non
strutturale ma congiunturale. LItalia
in ripresa per due
motivi. Uno di ordiVINCENZO VISCO
ne statistico, perch
facendo il confronto
con gli andamenti di un anno fa, quando ancora non era chiusa la stagnazione iniziata
nel 97, ovvio che gli indicatori appaiano in
accentuata ripresa. Ma la vera ragione della ripresa italiana laggancio attraverso le
esportazioni alla straordinaria crescita
americana. Se si analizzano le diverse componenti del pil italiano, si vede che le esportazioni vanno abbastanza bene, sia pur in
perdita rispetto alla crescita concomitante
del commercio mondiale, come ricordano il
governatore Antonio Fazio e Confindustria.
I consumi interni, invece, danno solo timidi
segni di ripresa. E gli investimenti sono anchessi modesti: se arriveremo a una loro
crescita del 4-5 per cento a fine anno sar
tanto, ma poco se si tiene conto che nella
prima fase di una ripresa dovrebbero essere molto pi sostenuti. Negli Stati Uniti dal
95 in avanti la crescita degli investimenti in
termini reali vicina al 10 per cento, con
settori dove si supera il 15.
Gli americani per dovrebbero frenare
nei prossimi mesi. I dati del pil americano
del secondo trimestre riflettono una crescita ancora tumultuosa, superiore al 5 per
cento. Rallentano settori come quello dellauto e delle costruzioni, pi sensibili allinnalzamento dei tassi deciso alla Fed. Ma
questi due settori giocano poco sulla domanda dei beni importati Usa. Quindi la
combinazione per lItalia fortunata. Qualunque leggera perdita di colpi subita dalleconomia americana, finora, stata pi
che compensata dalla debolezza delleuro.
E se invece frenassero di colpo? In quel caso se la domanda interna italiana non accelera sostituendosi al traino delle esportazioni, sono dolori. Anche per questo le previsioni di cui tanto si parla in queste settimane mi sembrano scritte sullacqua.
LEuropa storia a s? Tutte fantasie
Di conseguenza, per, fondato destinare il dividendo fiscale alle famiglie per sostenere i consumi? Solo in unottica di breve periodo. Ma a parte il fatto che il fine tuning rischia sempre di esercitare effetti impropri, bisognerebbe darsi una prospettiva
molto pi lunga. E questo lobiettivo che dovrebbe darsi lopposizione, invece di inseguire il governo sulla polemica se destinare
il surplus fiscale alle famiglie o alle imprese: si tratta comunque di provvedimenti il
cui effetto spira in pochi mesi. Anche per
questo non capisco Silvio Berlusconi quando dice la maggioranza ci copia. Bisogna
darsi lorizzonte di una crescita strutturale
come quella statunitense: dove non conta
solo laspetto quantitativo ma soprattutto
quello qualitativo. Ci vuol ben altro che
unaggiunta alle tredicesime di Natale. Lei
pensa a riforme del fisco reaganiane, ma
Vincenzo Visco replica che con un debito
come quello italiano non se ne parla. Sbaglia. Riduzioni pluriennali e preannunciate
delle aliquote portarono il Congresso prima
a non adeguare il livello delle spese, ma poi
lo obbligarono a tagliarle e oggi gli Stati
Uniti hanno un avanzo pubblico stellare. In
Italia si sa bene qual la spesa pubblica da
tagliare, ma non lo si vuol fare. La riduzione
e la miglior allocazione della spesa pubblica possono voler dire 15 anni di benessere,
come Oltreoceano. Chi dice che lEuropa fa
storia a s, mi scusi, racconta fantasie .

quotidiano

TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO

DIRETTORE GIULIANO FERRARA

La Giornata
* * *
In Italia

* * *
Nel mondo

LA SEAT COMPRER TUTTA TELEMONTECARLO ENTRO IL 2001. Nellaccordo firmato luned notte, la societ di Pellicioli ha lopzione per prendere il restante
25 per cento rimasto a Cecchi Gori (lui, a sua
volta, ha il diritto di cederlo). Intanto pagher il 75 per cento con contanti (25 per
cento) e azioni (50). Ieri, a Piazza Affari, stabili i titoli Seat e Telecom dopo i rialzi di luned. In lieve ribasso le azioni Mediaset.
Nei primi sei mesi dellanno, Telemontecarlo ha perso 29 miliardi di lire contro i 107
di tutto il 99.
Sale il costo della benzina per il caro dollaro. Agip e Api aumentano i prezzi di 10 lire a litro.

BOMBA NEL METRO DI MOSCA: OTTO


MORTI, ALMENO TRENTA I FERITI. Lesplosione alle 18 di ieri in un sottopassaggio
della centralissima piazza Pushkin, a poche
centinaia di metri dal Cremlino. La bomba,
piazzata davanti al supermercato Armenia,
conteneva un chilo di tritolo. Nel sottopassaggio, che collega tre stazioni della metropolitana, si sviluppato un forte incendio. I
reparti speciali degli Omon hanno isolato la
zona, bloccando via Tverskaya, importante
arteria della capitale russa.Un altro ordigno posto nelle vicinanze stato disinnescato da un robot degli artificieri. Il vice responsabile dei servizi di sicurezza per la regione di Mosca, Valentin Vlasov, e il sindaco Iuri Luzhkov: Sono stati i ceceni.

* * *

* * *

* * *

Clandestini in mare: due morti. Davanti alla spiaggia di Giovinazzo (Bari), gli scafisti
hanno costretto una trentina di asiatici a
saltare dalla barca. Due ragazze sono annegate, un uomo ricoverato in ospedale. Al
largo della Calabria, in acque internazionali, i trafficanti hanno abbandonato due motopescherecci mal ridotti con oltre trecento
curdi a bordo. La capitaneria di porto li ha
intercettati e trainati nel porto di Roccella
Jonica: Sono partiti dalla Turchia, hanno
pagato sette milioni di lire a testa. A Torino, intanto, arrivato un altro treno carico
di un centinaio di curdi.
Giuseppe Lumia, presidente della commissione Antimafia, insiste: Spariamo agli
scafisti.

* * *

Contrabbando: arrestata la moglie di Verda,


Desire Rinaldi, avvocato del boss Gerardo
Cuomo. Secondo il Corriere del Ticino, accusata di aver preso soldi dal contrabbandiere. Scarcerato invece Marco Cuomo, figlio di Gerardo.
Ad Apricena, vicino a Foggia, un gruppo
di rapinatori ha assaltato e svaligiato un
treno con due tonnellate di sigarette dei Monopoli di Stato. Inseguiti dai carabinieri,
hanno abbandonato la refurtiva.

* * *

Mafia, venti arresti a Gela. Sono affiliati alla cosca di Davide Emmanuello. Gli investigatori: Abbiamo evitato lesplosione di una
nuova faida mafiosa. Un sottufficiale della
Marina avrebbe procurato loro le armi.

* * *

Edgardo Sogno, oltre mille persone ai funerali di Stato a Torino. Presenti i vicepresidenti di Camera e Senato, Alfredo Biondi
e Domenico Contestabile, e il ministro Salvatore Cardinale. Bara fasciata dal tricolore su un affusto di cannone, picchetto militare e corteo dalla casa di Sogno alla chiesa
della Gran Madre.
Lex sindaco Diego Novelli: Funerale miserevole. Cardinale: Onore alluomo che
ha combattuto per la libert.

* * *

Francesco Cossiga operato per un cancro


allintestino. I medici della clinica universitaria di Varese: Nulla di grave, lo abbiamo
preso allinizio ed era circoscritto.

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Stragi, Gianadelio Maletti pu tornare in


Italia per testimoniare. Lo dice il giudice
Guido Salvini dopo le accuse dellex capo
del Sid sul ruolo della Cia negli attentati
terroristici: Non c bisogno di una legge
speciale. Il senatore Paolo Emilio Taviani
vuole deporre di nuovo alla commissione
Stragi: Non ho detto tutto. Annunciata anche la pubblicazione dei suoi diari: Ma dopo le elezioni.

* * *

Bertinotti allUlivo: S allaccordo se rompete con il centro. Il leader di Rifondazione comunista vuole spostare risorse dal
profitto ai salari ed eliminare ticket sanitari e tasse sulla prima casa.
Quattro africani hanno rischiato il linciaggio alla Festa dellUnit nella Fortezza
da Basso di Firenze. Uno di loro, ubriaco,
aveva aggredito senza motivo un trentenne.
Li ha salvati la polizia.

Cile, revocata limmunit a Pinochet, via libera al processo. Per la revoca, ormai definitiva, hanno votato a favore 14 dei 20 giudici della Corte suprema. Augusto Pinochet,
perdendo limmunit che gli era garantita
dal seggio al senato, potr ora essere processato. Le accuse: 150 violazioni dei diritti
umani (dagli omicidi alle torture) commesse durante i 17 anni di regime militare. Per
sfuggire al giudizio Pinochet pu solo ricorrere allinfermit mentale, visto che la legge cilena non tiene in considerazione le cattive condizioni fisiche.

* * *

Autobomba dellEta, morto imprenditore


basco. Si chiamava Jos Maria Korta Uranga ed era il presidente degli industriali della provincia di Guipuzcoa. Lauto su cui viaggiava stata investita dallesplosione davanti alla sua fabbrica, nella zona industriale di Zumaya, vicino San Sebastian. Korta
la dodicesima vittima nei 19 attentati compiuti dallEta dalla sospensione della tregua,
il 3 dicembre scorso. Una terza autobomba
esplosa nel tardo pomeriggio di ieri a Madrid. Almeno sei i feriti. Nella notte tra luned e marted, a Bilbao, quattro militanti
dellEta erano morti per lesplosione accidentale dellautobomba su cui viaggiavano.

* * *

Cresce il pil americano: +5,3 per cento nel


secondo trimestre dellanno. Era prevista
una crescita del 4,5 per cento. Il costo del lavoro invece sceso dello 0,1 per cento.
In Germania il tasso di disoccupazione
salito dal 9,1 per cento di giugno al 9,3 per
cento di luglio. I disoccupati tedeschi sono
tre milioni e 891 mila.

* * *

Kashmir indiano, finito il cessate il fuoco.


I separatisti musulmani di Hezb-ul Mujahidin interrompono la tregua perch lIndia
non vuole il Pakistan ai colloqui di pace.
La Cia: C il 50 per cento di possibilit
che India e Pakistan usino latomica.

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Venezuela, Chvez in Iraq e Washington


protesta. Il presidente ha raggiunto Baghdad durante un tour dei dieci paesi membri
dellOpec. Cerca il sostegno degli Stati produttori di petrolio perch il Venezuela venga scelto come sede per il vertice Opec.

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Iran, chiuso lultimo quotidiano riformista.


La censura ha colpito Bahar, pubblicato
dalladdetto stampa del presidente Khatami, Said Pourazizi. Era lunico quotidiano
tornato in edicola dopo la stretta contro la
stampa riformista di aprile.

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Malesia, Anwar condannato per sodomia.


Dopo i sei anni per corruzione, lex primo
ministro dovr ora scontarne altri nove: lo
accusano di aver sodomizzato il suo autista.
Anwar al giudice: Ci vediamo nel 2014.

* * *

Doping al Tour de France, trovate sostanze proibite nel 45 per cento dei prelievi.
Controllati 71 ciclisti, il primo classificato di
ogni tappa e due estratti a sorte.

Amato Presidente

Tg1 delle ore 20 del 7 agosto


2000. Maria Luisa Busi pettinata come Ursula Andress quando esce dallacqua nel due pezzi bianco. Uguale, precisa, pacata, posata, lenta e fatale. Equilibrio assoluto, senza editoriale, sullaffare Tmc. Con
stilla venefica in coda: Lannuncio ufficiale dellaccordo viene rinviato di
ora in ora. Qualcosa non va?. Andava tutto
bene, ma bella domanda lo stesso. Poi, onore
a Edgardo Sogno, con fare molto inglese, molto molto distaccato. Senza citare Luciano Violante. (Il Tg1 ha raggiunto uno share del 35,31
per cento, pari a 5.513.000 ascoltatori. Il Tg5,
invece, ha raggiunto uno share del 25,25 per
cento, pari a 3.998.000 ascoltatori).

A Giuliano Amato, intento a mettere a


punto una legge finanziaria imperniata sullassunto di almeno tre anni di crescita economica a non meno del 3% lanno, non piaciuto un saggio di Omar-Gabriel Habache,
capo del servizio studi del Crdit Agricole,
uno dei principali istituti di credito francesi che primo azionista, in Italia, del gruppo Intesa guidato da Giovanni Bazoli.
Pubblicato sulla rivista Eclairages (periodico di alta divulgazione molto letto in
Francia), il titolo del lavoro eloquente:
Perch la penisola italiana non esce dal
suo languore?. Lanalisi sottolinea landamento sotto tono rispetto allarea delleuro,
la bassa competitivit e soprattutto la
lentezza del riassetto strutturale, linefficacia e linefficienza della pubblica amministrazione, la rigidit eccessiva del mercato del lavoro e soprattutto un sistema
previdenziale che per quanto oggetto di numerose riforme dal 1992 non ha ancora trovato una soluzione viable (ossia valida e sostenibile).
Lanalisi, corredata da grafici e tabelle
tratte da documenti Ocse, Eurostat e Fondo
monetario, , quindi, severa e non d molto
credito alla prospettiva di una crescita
boom italiana. Ci rovina la piazza pensa
Amato anche nel paese della gauche plurielle che ci dovrebbe essere cos vicino.

La Giornata realizzata in collaborazione con Chilometri

Questo numero stato chiuso in redazione alle 19,45

* * *

Prostituzione, clienti sottaccusa a Trieste.


Secondo il procuratore Frezza, potrebbero
essere condannati per agevolazione dolosa, come gli sfruttatori (da 2 a 6 anni di carcere, multe fino a 20 milioni di lire).

* * *

Borsa di Milano. Mibtel: 32.097 (+0,42%).


Leuro (0,901) perde 0,009 sul dollaro.

MERCOLED 9 AGOSTO 2000 - L.1500

OGGI NEL FOGLIO QUOTIDIANO

QUINTA COLONNA

NON ERA PUTIN


IL BOMBAROLO

I funerali del conte Sogno,


come li volle fermamente lui
(tranne quel parterre dei vice)

LE CIALTRONATE sul doppio Sta-

to e la realt: il partito terrorista


esiste, lo dimostra lattentato di Mosca
(editoriale pagina tre)

CHI CON I DS, chi con il Polo, nessuno obbedisce a Mastella. Gli effetti devastanti del controribaltone
siciliano sullUdeur
(pagina tre)

I SAVOIA forse torneranno in Italia.


Ma hanno perso i loro sudditi con la
promessa di giurare fedelt alla Repubblica
(pagina tre)

Gli ex Stati canaglia

Si allenta lembargo, Castro


felice ma anche preoccupato
LInternet di Bashar. Putin lasiatico
mette un po in allarme Pechino
Gli Stati canaglia, i rogue States nella
definizione di Foggy Bottom sono diventati
gli States of concern. E cos uno degli Stati canaglia, la Cuba di Fidel Castro, si vista alleviare le sanzioni durissime in vigore
dai primi anni Sessanta. Sar possibile per
le ditte americane esportare cibo e mediciFOGGY BOTTOM

nali nellisola. E per i sudditi di Bill Clinton


non sar pi proibito viaggiare allAvana.
Non si dovranno pi percorrere complicati
itinerari via Canada, Messico o Giamaica.
N ricorrere a Cubalinda.com, il sito di Philip Agee, lex agente della Cia che, dopo aver
svelato in un libro le attivit dellAgenzia
in America Latina ha chiesto asilo politico
al comandante. La prima conseguenza
dellarrivo in massa dei turisti americani a
Cuba (le agenzie di Miami sono oberate di richieste) sar laumento dei prezzi. Secondo
le speranze del ministero del Turismo cubano le tariffe degli hotel e dei villaggi turistici dovranno adeguarsi a quelle internazionali. Gli italiani, che oggi considerano Cuba
un paradiso a met prezzo dovranno sborsare pi dollari allhotel Nacional o alla Bodeguita del medio o al Floridita. Lafflusso
turistico integrer ancora di pi Cuba nellarea del dollaro, americanizzer i giovani,
i loro usi e i loro consumi. Lalleviamento
dellembargo, sempre chiesto da Fidel e dalle lobby politico-culturali che lo sostengono
in Europa e in America, un vantaggio economico ma un danno politico. Il regime lo
sa, ma non pu farci niente. Sia lapparato di
propaganda sia i potenti Servizi segreti sono
stati mobilitati per far fronte alla vera invasione yankee: quella dei turisti in braghe
di tela, arrivati a Cuba per il sole, il rhum, il
tabacco e le donne. Proprio in questi giorni
allAvana vi sono stati numerosi fermi di
prostitute e papponi. Ma Castro guarda con
cura anche alla pericolosa opposizione cubana che si sente sollevata per le nuove norme americane. Turismo vuole dire contatti,
informazioni, arrivo di giornali e libri, forte
legame con i cubani di Miami, decisi a venire in massa allAvana per propagandare la
via capitalista. Insomma unepoca sta per
finire. E con essa sta tramontando a Cuba il
fascino di Fidel, visto ormai come un vecchio, un testimone dun tempo finito e di
unillusione perduta. A Foggy Bottom credono che il nuovo atteggiamento americano
verso Cuba sia il vero inizio della lenta fine
del patriarca.
Come segnala lambasciata americana a
Damasco scoppiata la moda di Internet.
Secondo lazienda di Stato, la Syrian telecommunications establishments Pilot Internet project, in Siria ci sono gi 5000 abbonati a Internet, tutti dotati di e-mail. In Nasser
street, allInternet Caf, accanto alla stazione di Hejar, vi sempre una lunga fila di
clienti. Ma Bashar Assad vuole allargare Internet non solo agli autorizzati, ben filtrati dal Mukhabarat, il Servizio segreto. Nel giro di due anni gli abbonati toccheranno i
50.000 e nel 2004 saranno 200.000. Internet,
secondo lopposizione, una delle principali concessioni fatte dal nuovo regime.
Vladimir Putin tornato dal viaggio in Cina e in Nord Corea, e dal G8 di Okinawa
convinto che la Russia debba tornare a essere forte in Asia e a giocare un grosso ruolo regionale. Putin progetta un viaggio in ottobre e un altro in Corea del Sud per la fine
dellanno. Il viaggio in Corea del Nord stato molto significativo per la nuova politica
estera di Putin nel Continente. Ha firmato
un trattato di amicizia che sostituisce quello del 1961 con lUrss. Ha convinto i nordcoreani che nonostante la fine del comunismo
Mosca resta il loro partner privilegiato. Ha
persuaso Kim Jong-il ad abbandonare i suoi
folli progetti nuclear-militaristi.
La nuova diplomazia euro-asiatica di Putin
ha suscitato molto interesse in Giappone,
paese che ha con la Russia una disputa territoriale sulle isole Kuriili. Sono invece pi
preoccupati i cinesi. Il protagonismo russo,
i legami di Mosca col Viet Nam e le prospettive di ripresa di consistenti forniture
militari allIndia non fanno dormire sonni
tranquilli a una leadership convinta sino a
ieri di essere lunica vera potenza asiatica.

vrebbe potuto morire in settembre,


ha preferito morire dagosto. Per i
suoi funerali Edgardo Sogno non ha lasciato niente allimprovvisazione. Ha
scelto con cura il percorso da casa sua
alla Chiesa della Gran Madre, ha scelto
il mezzo che trasportasse il feretro, ha stabilito la
coreografia. Non
tutto andato secondo i suoi piani. Di un elemento non poteva tenere conto. Non poteva prevedere
che alla fine,
dietro pressioni, il governo gli avrebbe concesso funerali di
Stato. Non poteva prevedere che ladorata bandiera con lo stemma sabaudo,
destinata a coprire il feretro e a dare un
senso a tutta una vita di scelte politiche
ed esistenziali risolute, anche se apparentemente contraddittorie, sarebbe stata sostituita da una normale, comune
bandiera repubblicana, bianca, rossa e
verde, senza la croce dei Savoia al centro. Non poteva prevedere che il frettoloso indulto post mortem, concesso pi
per opportunismo che per convinzione,
avrebbe infoltito le file degli antichi amici con un intero parterre di vice: il vice
sindaco, il vice presidente della regione,
il vice rappresentanti vicari di istituzioni che non potevano ignorare i funerali di Stato, ma non volevano neppure
attribuire soverchia ufficialit alle esequie di un personaggio cos discusso.
Pur di conservare la bandiera sabauda, Edgardo Sogno avrebbe volentieri rinunciato al pennacchio rosso e blu dei
corazzieri. Gli sarebbero bastati i baschi
neri dei drappelli del suo reggimento, il
Nizza cavalleria, che aprivano e chiudevano il corteo brandendo le lance acuminate, testimoni di antiche cariche. Gli
sarebbero bastate le penne nere degli alpini che governavano il pesante mezzo
militare al quale era agganciato laffusto
di cannone. Gli sarebbe bastata la cresta
dorata del suo elmo di cavalleggero che
con la bandiera e la sciabola da parata
ricopriva il feretro. Gli sarebbe bastata
la divisa bianca dellunico marinaio presente nel corteo. Gli sarebbero bastate le
semplici divise estive di quei soldati
semplici e di quegli ufficiali venuti a rendergli omaggio a titolo personale. Gli sarebbe bastato anche solo il vecchio basco bordeaux indossato con fierezza da
un vecchio generale della Folgore.
Un petto smagrito dagli anni
Per il vecchio generale, per la sua
giacca blu carica di medaglie, penzolante su un petto smagrito dagli anni, per gli
antichi compagni di battaglie, che il tempo aveva trasformato da temibili guerrieri in bonari frequentatori di circoli ricreativi, Edgardo Sogno aveva progettato tutto il percorso lungo i viali ombreggiati dai platani lungo i boulevard di Torino, lungo gli argini assolati del Po. Aveva progettato un percorso che passasse
accanto al monumento dedicato a Vittorio Emanuele II e alle sue battaglie dal
figlio Umberto I, un percorso che passasse accanto al pi modesto monumento dedicato dai Savoia a Garibaldi.
Aveva progettato un percorso che simboleggiava quegli ideali del Risorgimento che erano i suoi. Il feretro sullaffusto
di cannone, i drappelli di cavalleggeri,
ahinoi appiedati, non erano manifestazione di vana boria militaresca, ma la dichiarazione di fedelt a un corpo che, anche nelle difficolt e nei marasmi della
storia, ha saputo testimoniare una fondamentale fedelt alle tradizioni. In questa simbologia non era previsto il parterre dei vice. Era prevista, auspicata la
gente di Torino, i signori con baffi a manubrio, i signori con chvalire al dito
mignolo, gli uomini e le donne pi semplici che hanno hanno atteso larrivo di
Edgardo Sogno sulla gradinata della
Gran Madre, velata a lutto.

Chi spiava per i comunisti?

Varsavia pasticcia con il


suo passato e mette sotto
accusa persino Walesa
Il leader di Solidarnosc e Kwasniewski
collusi con il regime? Le critiche
al premier Buzek: Strumentalizza

Dietro le sigle Alek e Bolek


Varsavia. Alek e Bolek sono i due protagonisti della vicenda che avvelena lestate politica polacca, risvegliando a undici anni dal
1989 i fantasmi del passato comunista di un
paese che vorrebbe soltanto celebrare il ventennale degli scioperi del Baltico e della nascita del sindacato indipendente Solidarnosc. Alek sarebbe, e il condizionale dobbligo, il nome di battaglia scelto nella seconda
met degli anni Ottanta da un giovane desideroso di far carriera nel giornalismo e pronto a farsi aiutare da chiunque, compresi i Servizi di sicurezza, noti con la sigla Sb. Una storia tutto sommato banale se, grattando Alek,
non si trovasse, a detta del Servizio di protezione dello Stato, lattuale versione dei Servizi segreti polacchi, il presidente della Repubblica, il postcomunista Aleksandr Kwasniewski, ormai al termine
del primo mandato e in corsa per la rielezione. Bolek
sarebbe invece il nome in
codice dellex leader di Solidarnosc ed ex presidente
Lech Walesa, lelettricista
di Danzica che in questi
giorni compare sulle prime
pagine dei giornali di VarsaLECH WALESA via nella duplice veste di
anima degli scioperi dell80
nei cantieri navali della citt baltica e di protagonista delle cronache politiche. La collusione di Walesa coi Servizi segreti comunisti
non una diceria nuova: nel 92 lex ministro
dellInterno, Antoni Macierewicz, aveva collocato lantico sindacalista in una lista di collaboratori. Ora per sarebbero emerse altre
testimonianze di agenti dellSb e sarebbe
spuntato un documento del 1970 che porterebbe in calce la firma di Walesa. Un testo
senza valore, secondo il premio Nobel per la
pace: un semplice impegno a mantenere il riserbo sugli interrogatori cui veniva abitualmente sottoposto.
Lopinione pubblica spaccata in due. Non
tanto sul passato dei due personaggi, quanto
sul meccanismo che ha fatto esplodere i due
casi, meccanismo che porta il nome di lustracja e che ha come scopo quello di impedire che persone coinvolte con il passato regime possano assumere oggi cariche di rilievo. Le imminenti elezioni presidenziali, il cui
primo turno fissato per l8 ottobre, hanno
costituito lelemento scatenante. Ogni candidato stato costretto per legge a depositare
presso la Corte preposta alla lustracja una
dichiarazione su eventuali ruoli e funzioni ricoperti prima dell89 e la Corte si presa la
briga di verificarle una a una prima di attestare lammissibilit della candidatura. Primo requisito richiesto: la sincerit. Tanto
vero che stato dato il via libera ad Andrzej
Olechowski, in corsa come indipendente, che
ha riconosciuto di aver collaborato con lo
spionaggio di Stato a partire dal 1972. Sia
Kwasniewski sia Walesa hanno dichiarato di
non aver avuto rapporti con i Servizi segreti
e la Corte, acquisiti i documenti messi a disposizione dal Servizio di protezione dello
Stato, ha deciso di discutere a fondo i due casi: il presidente convocato per oggi, al suo
predecessore toccher venerd.
Adam Michnik protesta
Lo staff di Kwasniewski non ha dubbi: il
tempestivo arrivo di nuovi documenti a carico del presidente opera del governo di centrodestra di Jerzy Buzek che cerca attraverso
i Servizi e le pressioni sulla
Corte di risolvere con la lustracja un problema che
non riesce ad affrontare con
mezzi politici. Vale a dire la
rielezione annunciata di
Kwasniewski che negli ultimi sondaggi si attesta al 66
per cento dei consensi contro il 9 dei concorrenti pi
insidiosi e il 2 per cento di A. KWASNIEWSKI
Walesa. Azione elettorale
Solidarnosc, il partito che regge le sorti di un
governo di minoranza, deve conseguire due
obiettivi. Da un lato punta a impedire lalleanza tra i postcomunisti e i liberali di Unione della libert, usciti a maggio dallesecutivo e sempre pi vicini alla sinistra socialdemocratica, alleanza che si consolidata con
la nomina del liberale ex ministro degli Esteri, Bronislaw Geremek, alla testa della commissione parlamentare per larmonizzazione
con la normativa europea. Nulla pi dellombra del sospetto sul passato di Kwasniewski
pu favorire un raffreddamento da parte di
Unione della libert, il cui elettorato ancora molto sensibile a questi argomenti. In secondo luogo, Azione elettorale mira a spianare la strada verso la presidenza al suo leader, Marian Krzaklewski, candidato gi munito del nulla osta della Corte per la lustracja, che, senza la presenza di Kwasniewski, potrebbe rimpinguare il suo 9 per cento.
Peccato che in tal modo si riesca solo a inquinare la vita politica sovvertendo le regole
della democrazia, protesta dalle colonne del
suo quotidiano, Gazeta wyborcza, uno dei pi
prestigiosi intellettuali laici del paese, quellAdam Michnik che nell89 si batt perch
non venisse avviata una lustracja di massa.

ANNO V NUMERO 193 - PAG 2

Gossip
Un compleanno in tre tappe
per DOnofrio. Il Baglioni
pi romantico seduce Mastella
Un esercito senza cultura un esercito ignorante, e un esercito ignorante
non pu vincere (Mao Tse-Tung).
Libri bianchi. Il presidente della commissione di vigilanza sulla Rai, onorevole
Mario Landolfi (An) si fatto fotografare
da un settimanale mentre sfogliava La
Dc, ultimo libro dellonorevole Marco
Follini. Ora per il presidente dei deputati del Ccd chiarisce: Landolfi non lo sa,
ma ha le virt tipiche dei democristiani in
senso buono. E mite, grande mediatore, rispettoso delle opinioni, arriva ai traguardi
convincendo e senza forzare. Lonorevole
Mario Landolfi tuttavia precisa: Mite non
sono e comunque Marco Follini, ultimo
dei grandi democristiani, mi ha regalato
tutti i suoi libri, che sono godibili e per
niente pallosi.
Libri rossi. Lonorevole Gloria Buffo (Ds)
felice: Anni fa esulta avevo prestato
Le lettere damore di Majakovskij a Lilja
Brik, e ormai credevo di averlo perso,
quando, inaspettatamente, mi stato restituito. E uno dei miei libri preferiti ma
non ne ricordo neanche una citazione.
Libri verdi. Il ministro per le Politiche
agricole, onorevole Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), dichiara ma non motiva: Sto
leggendo il libro di Sun Zu Larte della
guerra .
Nel comodino. Alle ore 21 di domenica,
nei quattro cassetti del comodino della
bella deputata Anna Maria De Luca (Forza Italia) sono stati rinvenuti diversi oggetti. Primo cassetto: specchietto antico in
argento, cinque vasetti di smalto per le
unghie (bianco trasparente, marrone medio dorato, marrone chiaro, marrone scuro, beige), conto corrente Tin, piantina catastale della nuova casa, una penna, due
limette per le unghie, pinza per curvare il
metallo, due forbicette, due tronchesini,
pinzetta, tubetto contenente spazzolino e
liquido di erboristeria per rinforzare le
ciglia, otto tubetti di creme per il viso, due
separatori di gomma per le dita dei piedi,
ritagli di alcuni articoli di attualit, pila
elettrica, rosario. Secondo cassetto: scatolina vuota, bloc-notes, panno per pulire il
cuoio, cinque gomme per cancellare, temperamatite, sessanta penne e pennarelli,
profumo da viaggio, libretto di massime
latine. Terzo cassetto: bustina di semi botanici, biglietto di invito a una festa elettorale, sacchetto vuoto in velluto, kit da
rammendo, rosa rossa di seta, rivista Panorama Net, due ritratti di Madonne, occhiali maculati, calzascarpe in argento,
due foulard, fazzoletto, libro Tariffe e
orari dei voli Alitalia, copia di un telegramma di auguri. Quarto cassetto: mucchio di articoli sul Consiglio comunale di
Lodi, tre pizzi a tombolo di Cant, catalogo di vasche con idromassaggio.
Regali. Elenco dei regali ricevuti per il
compleanno dallonorevole Valentina
Aprea (FI): una borsa di Furla, un profumo di Christian Dior, una linea di prodotti da sole, un pareo, alcune creme per la
pelle, una maglietta bella, un costume
elegantissimo con le perline.
Il dono dellubiquit. Il senatore Francesco DOnofrio (Ccd) ha festeggiato il suo
compleanno un po dappertutto: Ho passato la mattina confida nella mia stanza di Palazzo Madama, dove ho dato una
pulitina prima di lasciarla per le ferie.
Poi, per laperitivo, ho offerto a quattro
giornalisti della stampa parlamentare un
bicchiere di champagne, e Guglielmo Nardocci, di Famiglia cristiana, ha gradito. A
cena invece sono andato a Marsala, al ristorante Baccus, dove fanno certe triglie
che mi piacciono molto. E alla fine ho dormito a Palermo, dove ha telefonato mia
madre per farmi gli auguri e ricordarmi,
come ogni anno, che quando sono nato
avevo un gomito sullocchio ed ero brutto.
In questo modo, per, mi sono perso il taglio delluva di mezzanotte ai vigneti di
Donna Fugata, a Contessa Entellina. A
quellora luva rimane pi fresca e fermenta di meno.
Calcoli piemontesi. Lonorevole Raffaele
Costa (FI) confida: Me ne vado in vacanza
venti giorni a Mondov, dove lavorer otto
ore al giorno, che corrispondono al 20 per
cento in meno di quanto lavoro di solito.
Clemente Mastella story (20). Il segretario dellUdeur, onorevole Clemente Mastella, dichiara: Il mio cantante preferito
Claudio Baglioni. Sono suo amico da
quando scrissi un pezzo in sua difesa sul
Popolo, e lUnit replic sostenendo, contro di lui, Antonello Venditti. Questo piccolo grande amore, naturalmente, la
mia canzone preferita.
(continua)
Antonello Capurso

IL FOGLIO QUOTIDIANO

MERCOLED 9 AGOSTO 2000

S U L L O R L O D E L L A G R A N D E G U E R R A

Churchill, minacciato dal Kaiser, prende la Royal Navy per il collo,


licenzia senza piet qualche ammiraglio e ne fa una vera flotta
a crisi di Agadir del 1911, che rivel le
L
intenzioni aggressive del Kaiser contro
la flotta britannica, signific cangiare gli
aratri in spade, anche se non si parl davvero di guerra fino allagosto del 1914, quando fu completato quel canale di Kiel che
serviva a trasportare le navi dal Baltico al
Mare del Nord. Improvvisamente la guerra
LE NOVE VITE DI CHURCHILL - 14

sembr una possibilit concreta. Churchill,


troppo imprevedibile per essere, in tempo
di pace, ministro della Royal Navy, era luomo del momento. Era un bracconiere divenuto guardacaccia, visto che assieme a
Lloyd George si era opposto allaumento
delle spese navali per mantenere la pace in
patria attraverso le riforme sociali. Churchill si concentrava sempre al cento per
cento sugli interessi del Dipartimento di cui
era responsabile. Addirittura, nel 1908, aveva assicurato ai minatori gallesi che la Germania non costituiva una minaccia, nonostante avesse visto, dopo aver accettato gli
inviti del Kaiser, le manovre delle Forze armate tedesche. Di fatto, il discorso bellico-

In questo soltanto consiste la


gloriosa tradizione dellantica
marina inglese: rum, sodomia,
preghiere e frusta
so di Lloyd George, la pace al prezzo della
resa sarebbe unintollerabile umiliazione
da sopportare per un grande paese come il
nostro, fu per il governo tedesco un avvertimento che sconfinava nella minaccia.
Churchill, ancora ministro degli Interni,
mand truppe scelte a proteggere le installazioni navali e si oppose allinvio della flotta in Marocco, con i francesi. Sono dellopinione che dovremmo spostare la flotta
principale al Nord della Scozia, nelle postazioni di guerra. I nostri interessi sono europei, non marocchini.
Al primo ministro Herbert Asquith scrisse: Sei sicuro che le navi che abbiamo a
Cromarty, nel Nord della Scozia, siano abbastanza forti da sconfiggere lintera flotta
tedesca dalto mare? In caso contrario, bisognerebbe mandare senza indugio dei
rinforzi, e ci si dovrebbe anche aspettare
qualche perdita, per mezzo di un siluro a
sorpresa. Seguirono altre lettere, che convinsero il pacifico Asquith a nominare Winston primo Lord dellAdmiralty, cio Ministro della Marina di Guerra. Sei sicuro che
lAdmiralty si renda conto di quanto seria
la situazione in Europa? Mi si dice che al
momento sono quasi tutti in congedo. Tuttavia, al momento di assumere lincarico,
Churchill riteneva che il ministero avesse
una grande forza a sua disposizione: Ci

che importa che siano pronti e che la usino. Uno stupido sbaglio, e ci troveremo impegnati nella difesa dellInghilterra anzich
in quella della Francia. Comunque, come
Churchill disse a Lloyd George, non per
il Marocco e neppure per il Belgio che parteciperei a questa terribile impresa. Una
sola causa giustificherebbe la nostra partecipazione impedire che la Francia venga
calpestata e saccheggiata dagli Junker prussiani un disastro, questo, rovinoso per il
mondo intero e, in pochissimo tempo, fatale
per il nostro paese. Questo il principio
che avrebbe dominato il suo pensiero in
due guerre mondiali. Parlando al Consiglio
della difesa imperiale, durante la crisi del
1911, pronunci parole profetiche rispetto
agli avvenimenti del 1914. Lesercito tedesco
avrebbe sfondato lungo la linea della Mosa
il ventesimo giorno di guerra: Tutti i piani
basati sullipotesi opposta richiedono troppa fortuna. La Francia avrebbe poi ripiegato su Parigi. Limpeto dellattacco tedesco
si sarebbe poi smorzato, mentre, dal trentesimo giorno, i russi avrebbero iniziato a far
pressione sul fronte orientale, e le forze armate britanniche si sarebbero assestate
nelle Fiandre. Il quarantesimo giorno, le
forze tedesche in Occidente avrebbero raggiunto il massimo dispiegamento sia allinterno che al fronte. Questa tensione sarebbe divenuta ogni giorno pi seria e, mancando una vittoria vera e propria, opprimente. Poi si sarebbero verificate delle
opportunit per la decisiva prova di forza.
In verit, la battaglia della Marna, che scacci i tedeschi da Parigi, ebbe luogo il quarantesimo giorno di guerra, nel 1914.
Dallaltro lato, si ha la risposta di Guglielmo II alla frase di suo cugino Giorgio V
(Il sole non tramonta mai sullImpero), e
cio: Perch Dio non si fida dei britannici
al buio. Per scherno, i britannici dicevano
che il Kaiser, scriveva allaltro suo cugino,
lo zar Nicola, come l ammiraglio dellAtlantico scrive allammiraglio del Pacifico. Come Churchill fece notare allammiraglio Alfred von Tirpitz, per i tedeschi una
forte Marina militare era un lusso, mentre
per la Gran Bretagna il fatto di avere una
Marina superiore a quella di due nemici potenziali messi insieme era una questione di
sopravvivenza, non solo per il suo impero
marittimo ma anche per la madre patria,
paese industriale che doveva importare
gran parte dei generi alimentari. Lesercito
britannico era una forza di polizia coloniale. Il Kaiser avrebbe chiamato i duecentocinquantamila riservisti della British Expeditionary Force, inviati in Francia nel 1914,
un disprezzabile piccolo esercito. Quei
vecchi disprezzabili, tuttavia, impedirono
allesercito tedesco di raggiungere i porti
della Manica, fermandolo a Mons nel 1914,
in una ritirata di combattimento in cui
usarono le tattiche apprese in Afghanistan.

Nei tre anni trascorsi dal suo insediamento allo scoppio della guerra, Churchill
pass otto mesi in mare, sul suo panfilo ufficiale di quattromila tonnellate, la Enchantresse, e afferr la tradizionale marina
di pace per il collo, scrollandola come un
terrier. Intanto visitava Paestum e Spalato,

PICCOLA POSTA
di Adriano Sofri

Queste righe sono dedicate da tutti noi a uno di noi


cui stata portata ieri la notizia
che morto il suo figliolo, su un motorino.
La notizia pi dolorosa che possa colpire
un uomo, e tanto pi un uomo in gabbia.
oltre a Cipro, Malta e Gibilterra. Almeno
quindici anni di politica energica erano
necessari per dare alla Royal Navy unampia prospettiva sulla problematica del tempo di guerra, e sulle situazioni tipiche della
guerra senza la cui conoscenza larte della
navigazione, lartiglieria e la devozione al
massimo grado non avrebbero potuto ottenere il pi alto risultato. Quindici anni. Noi
avremmo avuto soltanto trenta mesi A chi
gli faceva notare che i suoi cambiamenti
contraddicevano le grandi tradizioni del
Senior Service, rispondeva: Le grandi tradizioni della Royal Navy sono Rum, Sodomia, Preghiere e Frusta. Quattro giorni dopo essersi insediato a capo della Marina,
Churchill aveva licenziato senza piet molti ammiragli e aveva messo in piedi uno
staff navale per coordinare le linee dazione. Unadeguata preparazione alla guerra
la sola garanzia per il mantenimento della ricchezza, e del territorio dello Stato. Essa si basa, in primo luogo, sulla comprensione dei possibili pericoli che possono sorgere. In secondo luogo, sul miglior modo di
affrontarli, cos come insegnano i princpi
deducibili dagli eventi della storia; e in terzo luogo sullimpiego pi efficiente del materiale da guerra del periodo.
Churchill convert la nuova flotta al consumo di petrolio pi che di carbone, rendendola cos meno dipendente dallEuropa
e molto pi veloce. A questo scopo, acquist il 51 per cento della Anglo-Persian Oil
Company. In seguito si rese necessario il richiamo di Jack Fisher, prima come consigliere poi, nel 1914, come primo Lord dellAmmiragliato. Fisher era luomo che, con
il suo regime di riforme, aveva, tra il 1907 e
il 1910, spaccato in due la Marina dalla testa ai piedi. Il suo ritorno dimostr anche
che non cera abbastanza spazio per due super-io come quelli: lo scapolo Fisher trattava Churchill come il figlio che non aveva,
mentre Winston era soggiogato dalluomo
pi anziano; entrambi chiudevano le pro-

prie lettere allaltro con la formula a


quando linferno si congeler. Come sempre, Clementine riusciva a vedere la vera
essenza di Fisher, ma per Winston egli era
un autentico vulcano di conoscenza, una
fonte di ispirazione. Appena seppe qual era
il mio scopo, pass allo stato di eruzione
permanente. Non c dubbio che Fisher
avesse ragione nove volte su dieci quando
si batteva per qualcosa. Le sue grandi riforme sostennero la forza della Royal Navy
nel periodo pi critico della sua storia. Diede alla Marina il tipo di shock che lesercito aveva ricevuto al tempo della guerra
boera in Sud Africa. Ma, mentre il processo di trasformazione era in atto, la Marina
non era un posto piacevole. Fisher, quasi
impazzito per le troppe difficolt che incontrava nel combattere cos duramente
per ogni gradino da conquistare, divenne
violento. Alla fine si rivolt contro Churchill. Tuttavia, grazie a Churchill e a Fisher,
furono introdotti aerei e sottomarini, e molte delle nuove navi da guerra di tipo Dreadnought. Se la Gran Bretagna avesse deciso
di passare alloffensiva in una corsa agli armamenti navali, la Germania non avrebbe

Winston, attratto dal futuro


dellaria, usa una delle sue
nove vite per imparare a volare,
con gran dispiacere della moglie
potuto in alcun modo stare al passo. La legge navale tedesca del 1912, prevedeva per il
Mare del Nord venticinque corazzate, contro le venti britanniche. Churchill ordin
due corazzate per ogni unit tedesca in pi.
Doveva per combattere su due fronti, dato
che in patria molti liberali non volevano
rendersi conto della minaccia tedesca, ed
erano contrari a quello che sembrava il pi
rapido e caro programma di riarmo della
storia britannica.
Attraverso il suo banchiere Sir Ernst Cassel, per, Churchill cerc anche di persuadere il Kaiser a cessare la corsa agli armamenti navali, ma il Kaiser gli mostr la nuova legge navale tedesca. In risposta, Churchill offr la vacanza navale: se la Germania avesse rallentato la sua costruzione di
navi, la Gran Bretagna avrebbe fatto altrettanto, poich se due grandi nazioni ad alto
sviluppo scientifico vanno in guerra una
contro laltra ne saranno nauseate prima di
giungere al termine del conflitto. Ma i tedeschi rifiutarono la sua offerta, e Churchill
chiese al Parlamento di stanziare nuovi fondi. Li ottenne minacciando le dimissioni,
pur non essendo uno spendaccione. Ho le
spese sotto controllo. Fra un anno saremo
pi forti. Vorrei avere nove vite come i gatti, cos potrei andare a fondo in ogni settore.
Cos invece devo delegare agli altri, quando
sono certo che io potrei fare di meglio.
Us una di quelle vite imparando a volare allet di trentanove anni, e rifiutando di
smettere persino quando il suo istruttore fu
ucciso. Coni il termine seaplane, idroplano, era entusiasta del futuro dellaria e
fece pi di cento voli . Alla fine promise alla moglie, che a fatica si riprendeva dalla
nascita di Randolph, di non volare fino alla sua guarigione, anche se ci signific
perdere il brevetto di pilota. Questo un
regalo che mi costa pi di qualsiasi cosa si
possa comprare col denaro. Sono felice di
deporlo ai tuoi piedi perch so che ti rallegrer. Anche se non avevo nessun bisogno,
e probabilmente nessun diritto di farlo, il
volo stato una parte importante della mia
vita negli ultimi sette mesi. Sono certo che
il mio sangue freddo, il mio vigore e la mia
virt sono stati accresciuti da esso.
(14. continua)
Richard Newbury

IL RIEMPITIVO
di Pietrangelo Buttafuoco

AGENZIA
DOPPIO STATO. Il prossimo
teorema da fare non potr contenere
solo una doppia verit militante, sarebbe pi opportuno, infatti, che la speculazione giudiziaria e democraticocarceraria si celasse in un doppio segreto teoretico. E non per carit di Patria, ma per sveltire i funerali di Stato,
risolvere il problema dellunit dellintelletto agente e perch comunque Giuliano Amato non ha la pietas saracena
di Averro.

IL FOGLIO quotidiano

ORGANO DELLA CONVENZIONE PER LA GIUSTIZIA

DIRETTORE RESPONSABILE: GIULIANO FERRARA


CONDIRETTORE: LODOVICO FESTA
REDAZIONE: DANIELE BELLASIO, BEPPE BENVENUTO,
UBALDO CASOTTO (VICEDIRETTORE),
LAURA CESARETTI, MAURIZIO CRIPPA,
MATTIA FELTRI, CHRISTIAN ROCCA
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DA NEW YORK: MARIA GIOVANNA MAGLIE
SEGRETERIA DI REDAZIONE: MARILENA MARCHIONNE
SOCIET EDITRICE: IL FOGLIO QUOTIDIANO S.R.L.
LARGO CORSIA DEI SERVI 3 - 20122 MILANO
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OGGI Al Nord poco nuvoloso con locali rovesci. Al Centro e sulla Sardegna
sereno o poco nuvoloso. Al Sud e sulla
Sicilia poco nuvoloso con possibilit di
rovesci sui rilievi. Temperature senza
particolari variazioni. Venti deboli. Mari poco mossi.
DOMANI Al Nord poco nuvoloso con
possibilit di rovesci pomeridiani. Al
Centro e sulla Sardegna sereno o poco
nuvoloso. Al Sud e sulla Sicilia poco nuvoloso con locali addensamenti nella
seconda parte della giornata.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE: GIUSEPPE SPINELLI
CONSIGLIERE DELEGATO: DENIS VERDINI
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SERGIO SCALPELLI, LUCA COLASANTO
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ISSN 1128 - 6164

Signor direttore
Lesame per diventare giornalisti
una burla ma, negli anni di Mani
pulite, da praticante dellAvanti
Signor direttore Ho letto lintervento di
Mattia Feltri su Giornalistopoli, metafora di
Concorsopoli, forse di Affittopoli, sicuramente di Tangentopoli, nellattesa fremente
(tracciata la via) di una bella Umanopoli e
di una voluttuosa dissoluzione finale.
Vorrei contribuire sintende a Giornalistopoli raccontando il mio caso, per quanto metta forse troppa carne al fuoco. Nel
1993 lAvanti! chiuse, e il mio ex caporedattore mi convinse a fare causa cos da ottenere almeno il praticantato dufficio: in pratica un riconoscimento legale del periodo
passato da redattore abusivo. Ci mi avrebbe permesso di fare lesame da giornalista
professionista. AllOrdine della Lombardia
cera Franco Abruzzo, ritenuto vicino a quel
che rimaneva del Psi. La mia causa fu accolta quasi automaticamente, e sembra un
dettaglio, o perlomeno lo sembr a me, ma
io sono diventato giornalista per questo.
Perch cera Franco Abruzzo e non un altro.
Nel primo autunno feci lesame scritto e
fu lultimo alla vecchia maniera: prevedeva
solamente un tema a scelta. Dalla volta successiva sarebbero state moltiplicate le prove scritte cos da rendere lesame pi serio
e imparziale. Perch altro, se no? Comunque quella volta mi sembr perfettamente
naturale scegliere un tema sul cosiddetto
nuovismo maturato dopo Mani pulite, anche se lenfasi della titolazione avrebbe forse dovuto indurmi a pi miti consigli. Scrissi un buon tema, a mio avviso, e non potei
esimermi dal citare quei politici nuovisti
che erano scivolati sullinchiesta Mani pulite dopo averla cavalcata. Lo ricordo, ripeto,
come un buon tema, ma ci non significa.
Forse non lo fu. E comunque mi bocciarono.
Lesame si pu ridare tre volte, e per sicurezza pensai discrivermi ai corsi di preparazione organizzati dallOrdine della
Lombardia. Il primo giorno il relatore Franco Abruzzo invit tutti gli studenti a parlare
di s come si fa nei college americani: uno
alla volta e in ordine alfabetico. Il tizio che
mi precedeva disse di essere un praticante
dufficio, comero io, e fu rimproverato
aspramente. Disse Abruzzo: Il giorno dellesame orale, i praticanti dufficio meglio
che non segnalino di esserlo. LOrdine nazionale non li vedeva di buon occhio,
spieg. Poi tocc a me. Mi alzai e dissi: Allora meglio che io rinunci allesame: non
solo sono praticante dufficio, io sono praticante dufficio dellAvanti!. Esplose un
boato di risate e applausi, e dur senza esagerare almeno un minuto. Abruzzo sintener. Prese a decantare le nobili radici del
quotidiano socialista mentre altri mi stringevano le mani e si complimentavano per la
battuta. Che non era una battuta.
Se ho raccontato questo episodio solo
per ricordare, a margine dei requiem lacrimosi e delle bandiere abbrunate legate alla chiusura dellUnit, che nel 1993 chiuse,
appunto, un quotidiano non per forza meno
glorioso: lAvanti!, che non erano riusciti a
chiudere neanche i fascisti, e che Pietro
Nenni aveva difeso a pistolettate asserragliato nella redazione di Milano.
Proseguo. Ridiedi lesame scritto dellesame nuova formula: e lo scenario fu il medesimo gi descritto da Mattia Feltri, n pi
n meno. Copiature industriali. Commissari dapprima formali poi completamente
sbracati, questionari discussi come in un
collettivo che si macerava per lunica domanda del test che offriva margini di dubbio: ma Adriana Faranda ha preso 30 anni
o lergastolo? Comunque a me and bene.
Benissimo. Stavolta scelsi un tema neutro
(lanalisi di un decreto legge) e presi, mi pare, il voto pi alto di tutta la sessione. In un
paio di mesi avevo imparato a scrivere, mi
persuasi. La prova orale segu di l a poco.
Funziona cos: si parte con la discussione di
una tesina scelta e scritta dal candidato e
seguono, poi, domande su tutto lo scibile
umano.
Commistioni tra magistrati e giornalisti
Quel giorno i commissari sbirciarono il
voto dello scritto e dapprima si compiacquero, poi si cominci. Esposi il titolo della
mia tesina. E non spetta a me, ora, valutare
quanto il mio comportamento fosse stato
dettato da eroismo o da mera coglioneria:
ma io, a quella commissione desame composta da magistrati e giornalisti, presentai
la tesina Commistioni tra magistrati e giornalisti nellinchiesta Mani pulite. La presidente della commissione, un magistrato che
si era temporaneamente allontanata, venne
richiamata durgenza. Mi arrostirono, ovvio.
La mia tesina, basata su esperienze personali e non meno su autorevole pubblicistica
di settore, fu presa per quello che anche
era: una provocazione. Dopo un acceso
quarto dora - decisamente acceso - si pass
alle domande. Le ricordo come se fosse ieri
e circa la loro veridicit sono pronto a battermi domattina allalba: 1) chi ha vinto il
mondiale di slittino questa mattina?; 2) vuol
farci una mappatura aggiornata dellex Jugoslavia, vuol farci una mappatura aggiornata dellex Unione Sovietica? Eccetera. Peraltro risposi decentemente sia alla prima
che alla seconda domanda, ma fu un calvario. Gli altri aspiranti professionisti che assistevano allesame strabuzzarono gli occhi,
comprese certe porgitrici di microfono, professionalmente cerebrolese, che problemi
non ne avrebbero senzaltro avuti.
Il mio esame dur almeno il doppio della norma e anche la camera di consiglio si
protrasse per unora secca. Pi tardi un
commissario mi raggiunse, e non ne ricordo
il nome: ma prego perch stia leggendo questa lettera perch vorrei tanto tornare a ringraziarlo. Mi diede una forte pacca sulla
spalla e mi disse: ce labbiamo fatta. Disse:
ce labbiamo. Mi fece capire che si erano
quasi scannati e che si era battuto a mio favore. Ricordo che mi guardai le gambe che
stavano tremando, e il resto fu affar mio.
Non so di che cosa, ma da allora lo fui da
professionista.
Filippo Facci

ANNO V NUMERO 193 - PAG 3

EDITORIALI
Non era Putin il bombarolo
Le cialtronate sul doppio Stato e la realt: il partito terrorista esiste

ei giorni caldi del passeggio dagosto, alle ore giuste per fare male,
saltata per una bomba la metropolitana
moscovita a piazza Puskin. Ci siamo sentiti ripetere per mesi, dopo le esplosioni
nei grandi palazzi della capitale russa e
le centinaia di vittime, che bisognava
guardare agli interessi segreti del potere, alle quinte oscure del Cremlino nei
giorni finali della presidenza Eltsin e
del cambio della guardia con il giovane
Vladimir Putin; le stragi non potevano
che essere di Stato, non avevano altro
scopo apparente che quello, perverso, di
addossarne la colpa ai ceceni per meglio gestire la guerra contro di loro, e
rafforzare un potere corrotto e periclitante. Argomenti che dovrebbero risultare familiari al lettore italiano, cialtronate che risuonano attraverso una fitta
trama di omologie, di rimandi concettuali, di culture militanti. E ora? Come si
spiega in questo momento un attentato
compiuto con la stessa tecnica terroristica di tutte le grandi offensive il cui
scopo creare allarme, diffondere panico e destabilizzare lordine civile? Putin
in sella, ha avuto la sua ratifica elettorale, dopo leffimera gloria della truce
guerra di Cecenia, e il suo interesse di
dimostrare che lordine regna finalmente a Mosca, che il paese pi squilibrato
e disordinato e insicuro del mondo, usci-

to nel marasma da decenni di congelamento nel sistema della pianificazione


socialista, ha trovato il suo dominatore e
la sua guida. Una bomba nella metropolitana che ogni moscovita conosce non
sembra poter rientrare, neanche per il
pi stordito dei dietrologi, in uno schema doppiostatista e in una strategia criminale dallalto.
E allora non resta che la lineare verit: il partito terrorista esiste, opera in
ogni angolo di mondo a seconda delle
congiunture imposte dagli odii ideologici, etnici, nazionali, religiosi, e dalle altre variabili che portano da sempre la
politica, che lotta di interessi contrapposti, a intersecarsi con la violenza organizzata. Gli Stati e gli apparati di Stato
non sono di certo soggetti estranei a questa dialettica diabolica della violenza civile, e anche senza aspettare le tardive e
tortuose confessioni di un Gianadelio
Maletti, ovvio che i servizi di tutto il
mondo fanno a gara nellinfiltrare, nel
cercare di controllare, e spesso anche di
usare i movimenti para-guerriglieri e terroristi. Ma prima di attribuire il male al
potere e alle sue pratiche occulte, con un
automatismo che nega il libero arbitrio
della ragione, bisogna fermarsi un momento a pensare, e guardare quel che
succede in quella folla anonima che la
societ civile con i suoi conflitti.

Brutti segnali dalla Germania


La ripresa europea complessa. Anche lindustria tedesca lo dimostra

a davvero cos robusta la congiuntura europea? Ora brutte notizie


vengono dalla Germania che dovrebbe
esserne la locomotiva. La produzione industriale in giugno diminuita, rispetto
a maggio, del 3,5 per cento. Le previsioni
di crescita per il 2000 sono del 2,8 per
cento, traguardo non eccezionale, cui dovrebbe seguire nel 2001 un +2,4 per cento. I risultati di giugno ora mettono in forse anche questa cauta previsione, che gi
di per s contrasta con i tanti ottimismi
diffusi: per esempio si di recente avanzata una stima per lItalia per il 2001 superiore al 3 per cento, incompatibile con
le valutazioni ufficiali tedesche. In Germania per gettare acqua sul fuoco si afferma che il cattivo andamento di giugno
dovuto soprattutto a un fenomeno statistico, il confronto con un maggio molto
buono. Laffermazione infondata. Le
previsioni ufficiali davano un quadro diverso da quello che si verificato. Dopo
una crescita del pil dell1,5 per cento nel
terzo trimestre del 99, che seguiva alla
semistagnazione precedente (+0,8 per
cento nel secondo trimestre 99 con incremento dei disoccupati), si era infatti
verificato un aumento del 2,3 per cento

nel quarto trimestre e una crescita del


2,5 nel primo trimestre del 2000, che sarebbe dovuta lievitare al 3,1 per cento
nel secondo semestre. Raggiunto questo
picco, lespansione si sarebbe poi moderata al 3 per cento nel terzo trimestre,
per assestarsi sul 2,7 nel quarto. Questo
trend era collegato allo sgonfiamento
delleconomia degli Stati Uniti, sbocco
commerciale centrale per la Germania.
Ora leconomia degli Stati Uniti nel
secondo trimestre 2000 andata meglio
del previsto e andr cos nel terzo trimestre. Come mai lindustria tedesca, che
doveva decelerare nel terzo trimestre, in
relazione alla minore dinamica americana, ha frenato gi in giugno, in controtendenza con landamento degli Stati
Uniti? La risposta sta nel malessere economico interno. La domanda per consumi esita a ripartire, perch la disoccupazione si riduce poco. La domanda dinvestimenti domestici ancora modesta,
perch le grandi riforme fiscali di
Gerhard Schroeder sono ancora sulla
carta. La locomotiva tedesca cos rallenta. Probabilmente in seguito riaccelerer. Ma non tira come dovrebbe. Non
facile liberarsi del modello renano.

Il singolare rabbino Yossef


Il capo di Shas rompe con Barak e diventa un mostro antisemita

o Shas, la formazione che riconosce


nel rabbino Ovadia Yossef la sua
guida spirituale, una setta assai singolare. I suoi aderenti si occupano solo di
studiare la Torah, non lavorano, non
prestano il servizio militare (da cui sono esentati da unapposita legge) e vivono delle generose sovvenzioni statali alle loro scuole religiose, che essi reputano tuttavia insufficienti. Sono sempre
stati cos, anche quando fino al mese
scorso i loro 17 deputati (sui 120 della
Knesset) erano decisivi per sostenere il
governo laburista di Ehud Barak. Ma la
stampa si accorta di loro solo dopo
che hanno contribuito allelezione di un
uomo di destra, Moshe Katsav, alla presidenza. Una frase confusa e infelice
del rabbino Ovadia, che richiamandosi
alla tradizione talmudica aveva definito lOlocausto come espiazione dei peccati delle generazioni precedenti, stata trasformata, travisandola, nella definizione delle vittime di Hitler, come
reincarnazioni di peccatori. Neppure
un personaggio cos stravagante avrebbe mai introdotto nella concezione

ebraica lidea della trasmigrazione delle anime, propria ad altre, lontanissime


culture. Neanche lovvia precisazione,
la riaffermazione della santit di tutte
le vittime, ha messo fine alla campagna,
soprattutto allestero. Un rabbino negazionista notizia troppo ghiotta, soprattutto ad agosto, per lasciarla cadere solo perch infondata.
Tuttavia il falso scoop servito a mettere sotto i riflettori la galassia dellortodossia ebraica. Si tratta di un arco di
posizioni che va da quella specie di edizione israelitica dei talebani afghani
(studiosi del Corano anzich della Bibbia) che lo Shas fino alla compassata
comunit tradizionalista del Connecticut cui aderisce il senatore Joseph Lieberman, scelto da Al Gore come vice
nella battaglia presidenziale. E anche
con queste realt, con queste espressioni di una spiritualit lontanissima dalle
moderne concezioni laiche, che qualsiasi governo di Israele deve fare i conti per stabilire un equilibrio interno che
consenta di trattare una pace difficile
ma indispensabile.

IL FOGLIO QUOTIDIANO

MERCOLED 9 AGOSTO 2000

Chi con i Ds, chi con il Polo, nessuno ubbidisce a Mastella


Roma. La vicenda del controribaltone siciliano, con la nascita del governo Leanza
(Udeur) appoggiato dal centrodestra e da
buona parte dei centristi dellUlivo, continua
ad avere effetti devastanti sul partito di Clemente Mastella. La caduta della Giunta di
centrosinistra nata dal ribaltone attuato dallUdeur nel 98, che fece parte della dote portata da Mastella al governo DAlema, oltre ad
aver fatto perdere alla leadership nazionale
ogni controllo sul gruppo regionale dellUdeur (nove parlamentari) ha anche accentuato la crisi dei rapporti tra il segretario e il suo
principale ministro, Salvatore Cardinale, che
allultimo momento ha dato via libera allentrata nella giunta Leanza di un suo fedelissimo, il deputato agrigentino Vincenzo Lo Giudice. Laperto attacco che Mastella, nellintervista di ieri al Giornale, ha mosso alloperazione Seat-Tmc, avallata dal titolare delle
Telecomunicazioni, anche un esplicito segnale di questo malumore verso un ministro
che sul piano nazionale sembra rispondere
pi ai Ds che al proprio leader e che in Sicilia ha lavorato per s pi che per il partito,

come afferma qualche mastelliano. Il capo


dellUdeur, che in un primo momento e su
pressione degli alleati (Ppi in primo luogo)
aveva minacciato lespulsione dei reprobi siciliani, ha invece deciso di congelare la situazione: nessuna epurazione, anzi dialogando con chi ha operato scelte difformi
dalle vicende nazionali, per ricordare al
centrosinistra (Ds innanzitutto) che il caso Sicilia, provocato dalla miope intransigenza
della Quercia verso gli alleati centristi, non
un episodio isolato. Noi abbiamo ribadito la
nostra fedelt al centrosinistra, nonostante i
corteggiamenti del Polo - spiega un esponente mastelliano - Ma il mantenimento di quellimpegno non dipende solo da noi. Lottuso
estremismo di Claudio Fava ha fatto perdere
al centrosinistra la Sicilia, come quello della
candidata Ds Pasqualina Napoletano, che rifiut lapparentamento con lUdr, ha fatto
perdere la provincia di Roma preparando la
sconfitta di Piero Badaloni nel Lazio. In Campania, latteggiamento autocratico di Antonio
Bassolino ha innescato unaltra bomba a orologeria nellalleanza: ora che la Quercia dia

un segnale di ravvedimento, altrimenti dovremmo concludere che con questa sinistra


non si pu n governare n stare allopposizione. Mastella cerca di usare le armi che gli
sono rimaste per ricontrattare la sua permanenza nel centrosinistra: sospende il giudizio
sulle vicende di Palermo, reclama riconoscimenti in Campania, stringe con il Ppi di Pier
Luigi Castagnetti laccordo centrista, che pu
garantirgli il superamento dello sbarramento elettorale del 4 per cento anche mettendo
in conto la perdita della Sicilia. Gioca sullambiguit, ma non pu restare nel limbo ancora a lungo - dice il Ccd Francesco DOnofrio, che ha seguito passo passo la vicenda siciliana - Entro il vertice di fine agosto del
centrosinistra deve ottenere qualcosa di concreto dai suoi alleati, perch a met settembre scadono i tempi per uno scioglimento anticipato delle Camere.
Ora il vero terreno di scontro, per Mastella, in Campania. E l che si gioca una partita che pu ridargli spazio di manovra sul piano nazionale, frenare la disgregazione e consentirgli di restare nel centrosinistra soprav-

vivendo alla sfida elettorale del 2001. La partita ha in palio un assessorato nella Giunta
campana per Riccardo Villari, che oltre a essere consigliere regionale eletto a Napoli
anche segretario delUdeur in Campania e
considerato suo fedelissimo, al di sopra di
ogni sospetto. Sospetti che invece sfiorano altri consiglieri (5) dellUdeur: Andrea Losco,
gi presidente della Giunta postribaltone del
98, dato gi per arruolato con i bassoliniani della lista Insieme per Napoli; il salernitano Antonio Lubritto, ottimo collettore di
preferenze, sarebbe tentato da un ritorno al
centrodestra. Il braccio di ferro con Bassolino, che non vuole assessori scelti dai partiti,
va avanti da settimane e non si risolver fino
al 25 agosto, data prevista per la ripresa. Per
ora i Popolari (che con Bassolino hanno gi
raggiunto laccordo su due assessorati) sostengono lUdeur sospendendo il proprio ingresso in Giunta. E una partita tra due cape
toste, e non so chi la spunter, dice il vicesegretario del Ppi Lapo Pistelli. Ma intanto
anche il Ppi continua a perdere pezzi, un senatore siciliano si appresta a passare al Ccd.

I Savoia forse ritroveranno lItalia, ma non pi i loro sudditi


LIRA E LA DELUSIONE DEI MONARCHICI PER VITTORIO EMANUELE E SUO FIGLIO, PRONTI A GIURAR FEDELT ALLA REPUBBLICA
Per tirarsi su di morale hanno scelto un
funerale. Quel sabato 29 luglio era lanniversario della morte di Umberto I, il re
buono, e a Monza dopo anni di silenzio
tornavano a sfilare duemila monarchici
provenienti da tutta Italia. Centanni erano
passati dai tre colpi danarchia sparati da
Gaetano Bresci al sovrano coi baffi, ma solo pochi giorni dalla novit sparata in diretta televisiva da Vittorio Emanuele ed
Emanuele Filiberto, padre e figlio della dinastia senza pi trono: pronti a giurare fedelt alla Repubblica, garantivano i due,
pronti a chiedere scusa per tutti gli errori
commessi dai loro avi. Nel corteo che seguito alla cerimonia rimbombavano le parole di un generale di Roma (oltre che le
cannonate di Bava Beccaris: da sinistra
partivano bordate contro la partecipazione
di ben ventiquattro sindaci, di Regione,
Provincia e Comune di Milano alla celebrazione): Ho passato tutta la vita a difendere Vittorio Emanuele III diceva, dunque, il generale e adesso arrivano questi
e fanno il mea culpa pur di rientrare in Patria.
Una partita da giocare da soli
A Monza stato notato e applaudito il
principe Amedeo di Savoia duca dAosta,
cugino e rivale di Vittorio Emanuele, oltre
che nipote delleroico Amedeo vicer dEtiopia, ai quali gli inglesi tributarono lonore delle armi per lAmba Alagi. Ma a Monza, e per la prima volta nella lunga, travagliata e sempre perduta partita giocata dai
monarchici dItalia, s diffusa soprattutto
una convinzione: che dora in poi quellidea
e quel progetto istituzionale dovranno essere perseguiti indipendentemente dalle
decisioni che prenderanno gli ultimi eredi
di casa Savoia. E il riflesso politico di questa scelta s visto subito: al Senato andata quasi deserta lultima seduta pre-estiva
della commissione che avrebbe dovuto esaminare il disegno di legge gi approvato
dalla Camera per ammorbidire la tredicesima disposizione che vieta il ritorno dei
discendenti maschi in Italia. Quei parlamentari di centrodestra che avevano appoggiato la causa, insomma, si sono immediatamente e polemicamente fermati di
fronte allabiura promessa da Vittorio Emanuele e dal figlio. Spiega con signorile ironia Enzo Trantino, parlamentare di An e
unico deputato eletto come monarchico ancora in attivit: Gli eredi di Umberto II
hanno finalmente dimostrato dessere repubblicani. Vuol dire che chi ci ha creduto
tutta la vita, ha sbagliato. Vuol dire che gli
undici morti e i centosessantotto feriti monarchici dopo il contestato referendum sono stati uninvenzione. Ma vuol dire, soprattutto, che le nostre strade si separano.
Loro si dovevano sentire onorati dal sacrificio di tanta gente. Forse non sanno che si
pu servire lealmente le istituzioni io
stesso sono stato sottosegretario agli Esteri
senza rinnegare il proprio passato.
I delusi ricordano il comportamento di
Umberto II, che mai si pieg, nonostante i
trentasette anni di esilio. Quando al Quirinale sedeva Sandro Pertini, lultimo re dIo passato 10956 giorni in carcere. Per
H
anni mi hanno tolto la vista del sole.
Talvolta il sole me lo immaginavo nero.
Da questo ricordo di Mario Chanes de Armas il titolo del libro (Il sole nero) di
Federico Guiglia in cui sono raccolte sette testimonianze del gulag caraibico. Classe 1927, sindacalista, compagno di Fidel
durante lassalto alla caserma Moncada
del 26 luglio 53. Prima detenuto con il futuro lder mximo per 21 mesi nel carcere
di Isla de Pinos e assieme imbarcati sulla
famosa Granma. Successivamente eroe
della rivoluzione. Infine, di nuovo dentro
il 17 luglio 61 su ordine dellex amico, di
cui aveva criticato linvoluzione autoritaria. Condannato a 30 anni, scontati fino allultimo giorno: il pi longevo prigioniero
politico del mondo, superiore persino a
Nelson Mandela. La retorica del regime
arriv a ritoccare le foto della liberazione
di Fidel dal carcere di Isla de Pinos, per
cancellarvi la presenza del reprobo che
compariva inequivocabilmente al suo
fianco. Chanes racconta di non aver mai
conosciuto il figlio, nato quando era ai
ceppi e morto a soli 22 anni, prima della
sua liberazione. Gli avrebbero concesso di
andare al funerale, ma a patto che acconsentisse di indossare luniforme da prigioniero comune invece di quella da politico. Ovviamente disse di no.
Quella di Mario Chanes de Armas, il
sopravvissuto, forse la pi intensa delle sette storie contro Fidel raccolte da

talia arriv a scrivergli una lettera, si ricorder, dandogli del senatore pur devitare la formula presidente della Repubblica. E nei numerosi messaggi inviati ai fedeli in Italia, il re di maggio cos definiva la Repubblica: Un regime estraneo
alla storia e alle tradizioni nazionali, imposto in unora di generale e doloroso turbamento degli spiriti. La prospettiva del-

300 mila voti, perch in realt repubblicani


di sentimenti erano in grande maggioranza
i sostenitori dei comunisti e dei socialisti,
cos come monarchici gli elettori della Dc.
Per i cinquantanni della Repubblica, Giulio Andreotti ricord daver fatto campagna
a favore della monarchia (perch quello
voleva buona parte dei miei sostenitori),
salvo daver democristianamente optato

In duemila a Monza, tutti col muso particolarmente lungo, per i cento


anni dal funerale di Umberto I. Lunico deputato fedele alla corona, Enzo
Trantino, spiega perch si sente tradito. Nuovo stallo in Parlamento, per
rimpatriare i reali pensano di ricorrere alla Corte di giustizia di Strasburgo
labiura, quindi, ferisce e preoccupa i sostenitori di casa Savoia. Alcuni di loro
stanno ricorrendo ai costituzionalisti, i
quali avrebbero dato un paio di risposte
rassicuranti. La prima che un giuramento estorto, come lo sarebbe quello sollecitato ai due eredi, un giuramento che
non vale. Una sorta di promessa da mari-

naio, che potrebbe essere digerita per ragion monarchica. La seconda interpretazione porta dritti alla scomunica di Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto, perch verrebbe meno la cosiddetta legittimit di esercizio (non basterebbe, insomma, quella del sangue). E stato anche fatto
un esempio: se essi giurassero alla Repubblica, sarebbe come se un Papa si dichiarasse ateo, cio, non potrebbe pi fare il
Papa, anche se legittimato dallelezione di
un regolare conclave cardinalizio.
Grandi manovre attorno ai Savoia, dunque, ma quanti sono i manovratori? Dal
lontano e mai da loro accettato referendum
del 1946, il peso dei monarchici s calcolato pi volte. Il 2 giugno votarono per il Re
ben 10 milioni 718 mila 502 italiani, quasi il
46 per cento del totale (12 milioni 718 mila
641 scelsero la Repubblica). Ma contemporaneamente selesse lAssemblea costituente e i parlamentari monarchici del
Blocco nazionale per la libert strapparono appena 860 mila consensi. Analogamente anche il Pri ottenne solo 1 milione

LIBRI
Federico Guiglia
IL SOLE NERO. DALLESILIO
CUBANO SETTE STORIE
CONTRO FIDEL
131 pp. Liberal libri, Lire 15.000
Guiglia nei suoi reportage dallesilio cubano. Anche se, a essere pignoli, le storie
sono per la verit otto. A meno di non voler contare a parte Oscar Elas Biscet
Gonzlez, presentato come il detenuto,
proprio perch non in esilio, ma tuttora
in cattivit come dissidente. Nel variopinto panorama vi sono poi Mario de la Pea,
langelo, un pilota dellassociazione Hermanos al Rescate abbattuto dallaviazione
castrista nelle acque internazionali durante un volo di soccorso in favore dei balseros, i cubani che cercano di scappare
verso la Florida su zattere di fortuna.
Jorge Mas Canosa il lattaio, invece
lesule self made man. Un paria che riuscito a costruire in Florida un impero da
1200 milioni di dollari e a creare anche la
potente Fondazione nazionale cubano
americana, ma che un tumore ha stroncato nel 97 a soli 57 anni, senza permettergli

per la Repubblica nel segreto dellurna.


Da quella sconfitta di misura, che sfocer nella tredicesima disposizione dellesilio infinito (agli ex Re di casa Savoia alle loro consorti e ai loro discendenti maschi sono vietati lingresso e il soggiorno nel
territorio nazionale), i realisti non si riprenderanno pi. Divisi tra associazioni e
partiti, essi, i litigiosi, non riusciranno n a
modificare la Costituzione n a interpretare politicamente lazione e il pensiero di
Umberto II, che da Cascais, in Portogallo,
ricever e incoragger tutti, senza per scegliere una parte o un partito. Al suo fianco
si faranno fotografare tanto Alfredo Covelli, leader del Partito nazionale monarchico,
quanto Achille Lauro, promotore della scissione del 1954 che dar vita al Partito monarchico popolare. Stella e corona contro
due leoni rampanti con la corona reale tra
loro: anche nei simboli la contrapposizione
doveva essere ben visibile. Lavellinese Covelli, nato a Bonito, era fautore dellopposizione dura e pura alla Repubblica. Quando, pochi anni fa, incontr a Montecitorio
un esponente del Pds coinvolto in Mani pulite, Covelli gli disse: Sono sicuro che ne
verrai fuori bene, tu sei una persona per
bene. Poi fece una pausa per aggiungere,
prima dandarsene: Daltra parte, lavete
voluta, la Repubblica.
Achille Lauro e i fetienti puttani
Lauro, il pi volte sindaco di Napoli nato a Piano di Sorrento, puntava allopposizione costruttiva dei monarchici, salvo
bollare come fetienti puttani quei consiglieri che lo tradirono passando alla Dc. Le
due anime si ritroveranno di nuovo sotto un
unico tetto nel 1970 (Partito democratico
italiano di unit monarchica, il Pdium) per
confluire due anni dopo nel Msi di Giorgio
Almirante e poi ancora scindersi, nel 1976,
fra Destra nazionale e Democrazia nazionale. Nellandirivieni le varie formazioni
hanno oscillato tra il due e tre per cento,
toccando quasi i due milioni di voti e il nove per cento di consensi nella battaglia contro la legge truffa del 1953.
Scomparsi partiticamente, oggi i sostenitori del Re continuano a dividersi fra una
miriade di associazioni e giornaletti. La pi
antica si chiama Unione monarchica italiana, lUmi, ma ci sono pure lMmi (Movimento monarchico italiano), lAlleanza modi vedere la fine del regime tanto avversato. E ancora c leccentrico Eugenio Rolando Martnez Musculito, il cubano della Cia che trov le prove dei missili sovietici a Cuba, ma fu colto con le mani nel
sacco nel celebre albergo Watergate.
Pensare, ricorda, che allora io simpatizzavo per il Partito Democratico, proprio
l mi dovevano mandare.... Ma spiega: Bisognava cercare informazioni che provassero che la loro campagna elettorale era
finanziata da Castro. Lascia intuire poi
scenari sorprendenti sullassassinio di
John Fitzgerald Kennedy. Di una cosa sono sicuro: se non lavessero ammazzato,
Cuba sarebbe stata liberata.
Chiudono la rassegna Lincoln Daz-Balart lonorevole (rampollo di unillustre
dinastia di politici che ha seguito la vocazione di famiglia anche in esilio, divenendo un potente membro della Camera), Jorge Masetti e Ileana de la Guardia, il guerrigliero e la principessa. Il primo rampollo di Ricardo compagno del Che e
scomparso, mentre cercava di scatenare
una guerriglia nella natia Argentina.
Agente dei servizi cubani in Nicaragua, in
Cile, in Paraguay, ma passato allopposizione e in esilio dopo la disgrazia capitata
alla moglie Ileana (discendente di Tony de
la Guardia, compagno di Fidel e pezzo
grosso, che per il lder mximo fece fucilare durante il caso Ochoa). Dulcis in fundo, lintervista sul caso Elin ad Alina
Fernndez, la figlia contestatrice di Fidel.

narchica e lagenzia Fert. A promuovere


questultima Sergio Roschiero, che coordina pure lUnione dei club reali dItalia,
circa ottocento circoli con quattordicimila
iscritti. A che mirano tutti costoro? Oltre al
rimpatrio dei vivi e dei morti, essi sognano
una monarchia moderna e popolare alla
Juan Carlos di Borbone. Una ricetta spagnola che non disperano un giorno applicare in Italia, previo referendum consultivo. Trantino, del resto, sottolinea come gi
nello Statuto albertino si trovassero soluzioni liberali o, dunque, rivoluzionarie.
Per questo deploro il danno enorme che
Vittorio Emanuele sta provocando con le
sue uscite sostiene , temo che le sue recenti esternazioni siano frutto anche dei
suggerimenti di consiglieri mediocri e cortigiani. Non c una sola persona al mondo,
io credo, che non riconosca quanto siano
state aberranti le nefaste leggi razziali. Ma
una cosa dire io non avrei firmato ci
che ha invece, e purtroppo, ha firmato Vittorio Emanuele III; altro dar vita a un
processo postumo e generalizzato alla storia di chi ha fatto lunit dItalia. Cos alla
fine si svende largenteria e non si riflette
con seriet sul nostro passato.
Trantino rivela che nel giro di pochi mesi questa la seconda ma pi dura delusione dei monarchici dItalia provocata dal
loro simbolico punto di riferimento. La prima porta la data dello scorso ottobre, quando in territorio francese, ma al confine con
lItalia, una quarantina di parlamentari
erano disposti a scortare sedici tonnellate di viveri che, tramite la Croce rossa italiana, Vittorio Emanuele voleva destinare
alle popolazioni del Kosovo. Tutto sembrava pronto per lazione umanitaria e insieme politica ovvero sottolineare lemarginazione del benefattore, costretto a offrire
aiuti allestero, quando linteressato prefer
disimpegnarsi dalliniziativa.
La battaglia dautunno
Ora i monarchici italiani si preparano alla battaglia dautunno, pi giuridica che
non politica. E in corso alla Corte di giustizia di Strasburgo il procedimento aperto
in lingua francese dallitaliano senza patria
per tornare a casa sullonda di un verdetto
europeo di condanna del nostro paese per
violazione delle normative sulla libert di
circolazione nel vecchio continente. In sostanza, Vittorio Emanuele e il figlio puntano a ottenere una sentenza che attesti il loro stato discriminatorio per farla politicamente valere in Italia.
Laltro fronte, quello politico-costituzionale, s paradossalmente indebolito dopo
le dichiarazioni degli eredi di casa Savoia:
i senatori contrari al loro ingresso non hanno alcuna intenzione di affrettare la pratica, mentre quelli favorevoli al provvedimento nato col governo di Romano Prodi
non sembrano pi disposti alla trincea in
favore di chi pare voler rinunciare a difendere la propria storia. A meno che il figlio
e il nipote di Umberto II ci ripensino, i monarchici dItalia difficilmente diranno
avanti Savoia! rivolti a chi forse rischia di
dimenticarsi dessere ancora un Savoia.

50 ANNI FA
9 AGOSTO 1950
Re Faruk punisce la madre e la priva del
titolo, delle prerogative e degli appannaggi
reali. La regina Nazli, che vive a San Francisco con la figlia Fathia, accusata di avere incoraggiato la ragazza a sposarsi, contro
il volere del sovrano, con un funzionario
della delegazione egiziana allOnu. Faruk
ordina anche che la via Nazli cambi nome e
si chiami semplicemente via della Regina.
Memoriale di Salvatore Giuliano sulla
strage di Portella della Ginestra reso noto
dal suo difensore: il bandito nega che ci siano stati mandanti. In particolare respinge
laccusa fatta dai comunisti secondo cui il
mandante delleccidio era stato lo stesso
ministro dellInterno, Mario Scelba. Se cos
fosse stato, scriveva Giuliano, quale interesse potrei avere a salvare quello che
stato ed il mio pi acerrimo nemico.
Alt alloffensiva nordista in Corea: il generale Douglas Mac Arthur, comandante delle Forze americane in Asia, annuncia che
per la prima volta, grazie ai marine della
24 divisione, gli americani hanno ricacciato indietro gli invasori e hanno raggiunto la
citt di Chinju, che le truppe nordcoreane
hanno precipitosamente abbandonato ad
appena una settimana dalla conquista. Le
dichiarazioni del generale sono un bel tonico per la preoccupatissima opinione pubblica americana.

ANNO V NUMERO 193 - PAG 4

IL FOGLIO QUOTIDIANO

MERCOLED 9 AGOSTO 2000

Un anti-Gad propone di buttarci tutti con Mimun-Tg2 (per via di Violante)


Signor direttore - Sar il Parlamento a dare
la giusta interpretazione della legge che regola
lacquisto di Telemontecarlo. Lo ha detto il ministro Salvatore Cardinale. Nasce cos, dopo quelli legislativo, esecutivo e giudiziario, il potere interpretativo. Da unidea del Montesquieu di
Mussomeli.
Andrea Marcenaro
Signor direttore - Perch, rispondendo su Vincino, non ha detto la verit? E cio che Vincino
stato comunista militante e quindi conosce a fondo i suoi polli e pu far ridere tragicamente sia i
semplici lettori del Foglio sia soprattutto i vecchi
compagni che hanno capito, anche se tardivamente, tante tristi verit su cui prima avevano
creduto e in conseguenza agito. Mi aspetto una

Sua risposta al commento partigiano di Claudio


Magris sul Corriere di marted.
Lina Arena, via Internet
Vincino dice di non essere mai stato comunista, semmai anarchico (e dopo di Lc). Ma
non questo il punto. Larte sublima la vita,
figuriamoci la politica, e Vincino un grande
artista. Quanto a Magris, ogni ventanni scrive
un pezzo, pi o meno gradevole e interessante, dedicato a quelli che hanno cambiato idea
senza decidersi per il convento e il cilicio.
Che male c a ripetersi?
Signor direttore - Anche i pi scatenati Gad
maniaci dovranno ricredersi se continuasse il
trend visto nel Tg1 delle 20 di luned 7 agosto. Nel

servizio sui funerali di Stato proposti per lambasciatore Edgardo Sogno, eroica medaglia doro (e
non ex) della Resistenza, parlando dellinchiesta
che lo condusse in carcere nel 1976, si riusciti a
non pronunciare una sola volta il nome di Luciano Violante, attuale presidente della Camera.
Ben diversa la situazione della concorrenza interna: mezzora dopo il Tg2 di Mimun non solo
non si macchiava di tanta prudenza servile ma
addirittura mandava in onda la foto dellex giudice istruttore comunista di Torino. E adesso come la mettiamo con il grande Gad-sby? Diventiamo Clemente-maniaci tutti quanti?
Dimitri Buffa
Signor direttore - Venerd 4 agosto, il titolo a
commento della lettera di Baget Bozzo (Gianni

non avr pace finch Sofri non accetti la colpa:


aspetter ventanni) a mio avviso ignora, disinvoltamente scavalcandolo, lassunto della lettera. Infatti in essa non si parlava di colpevolezza
di Sofri (ha tutto il diritto di sentirsi in coscienza innocente) ma si trattava del mancato riconoscimento da parte di Sofri del principio di legalit, reputandolo ostacolo a una auspicabile
domanda di grazia. Quindi nessuna ferocia di
cuore nel porre questa questione, ma realistica
valutazione dei limiti del principio di legalit che
anche Sofri dovrebbe umanamente considerare.
Donato Fierro, Genova
Se mi danno ventanni, e mi dico innocente e vado in carcere, vorrei essere lasciato in
pace. La domanda di grazia affar mio.

Signor direttore - Laccusa che una parte dei


sostenitori del centrosinistra rivolgono a Berlusconi che il suo impero televisivo cresciuto grazie alla politica ed utilizzato per influenzare il
risultato politico. Con Telecom-Tmc entra un
nuovo player che eroder i margini di quellimpero: perch invece per Repubblica (Federico
Rampini) questo sarebbe un arcaico impasto di
affari e politica? Si avanza lipotesi che qui ragioni della politica vengano usate per motivi di
business: legittimo, ma un significativo ribaltamento di una tesi storica, quella per cui il business televisivo a servire gli scopi della politica.
Franco Debenedetti
Politica e affari: da qualche parte
deve esserci un nesso. Chiss.

Ex, post, neocomunisti

Kucma, il funzionario Pcus


che occidentalizza lUcraina
Da Li Causi a Fava. Chiude il museo
dedicato al fondatore del bolscevismo
DALLA RUSSIA ALLA NATO la lunga marcia delluomo forte di Kiev
LUcraina, forte dei suoi 52 milioni di abitanti, di risorse agricole e minerarie, della
collocazione geostrategica sul mar Nero, rappresenta la pi importante delle repubbliche
ex Urss separatesi dalla Russia La vicenda
del suo presidente, Leonid Kucma, descrive
la storia del distacco dal comunismo della
classe dirigente locale. Kucma prima responsabile del partito in unazienda, poi funzionario a Kiev e, caduta lUrss, esponente
della tecnocrazia in quanto responsabile
della neonata organizzazione degli industriali (quasi tutti ex dirigenti di partito). Da qui
organizza il blocco dei riformatori, che lo
porta alla presidenza sei anni fa su posizioni
di buon vicinato con la Russia. Nel corso del
primo mandato comincia a seguire vie autonome, abolisce il rublo, sostituito da una moneta di nuovo conio, la hrvina, di cui riesce a
stabilizzare il cambio con le divise occidentali. Avvia vaste privatizzazioni, fa entrare societ occidentali nelle societ che controllano materie prime ed energia e si scontra con
Boris Eltsin per il controllo della flotta del
mar Nero, di stanza in Crimea (penisola popolata da russi, ceduta da Nikita Krusciov).
Affronta la dura reazione dei comunisti
ucraini in un Parlamento da loro dominato
con gli alleati socialisti e contadini. Ma il rinnovo di questa assemblea d ai seguaci di
Kucma, ormai leader dei moderati filo occidentali, la maggioranza. Si schiera cos dalla
parte della Nato in cui intende entrare nonostante la guerra condotta ai fratelli slavi di
Serbia. I problemi pi gravi, oltre alla difficile e costosa dismissione delle centrali di
Chernobyl, nascono dalla nuova effervescenza religiosa, che vede scontri di piazza fra le
diverse tendende ortodosse, e fra queste e i
cattolici delle zone polacche annesse allUcraina alla fine della Seconda guerra mondiale: scontri che sono alla base delle divergenze fra Roma e il patriarcato di Mosca.
LA SINISTRA SICILIANA, dal primo Fronte
Popolare alla disfatta di Capodicasa
Limmagine di Giuseppe Garibaldi come
simbolo del Fronte fu presentata per la prima volta il 20 aprile 1947 per lelezione della
neonata Assemblea regionale siciliana. Un
grande successo, il Blocco del popolo ottenne
il 29,13 per cento, rispetto al 20 dellanno precedente, quando sera eletta la Costituente, la
Dc crollava al 20,52 per cento dal 34 e i socialdemocratici, appena fondati si fermavano
al 4. Il successo, considerato un buon viatico
per le liste unitarie del Fronte popolare nazionale che con lo stesso simbolo si present
lanno successivo al voto politico decisivo del
18 aprile, era il risultato delle lotte contro il
latifondo condotte da Gerolamo Li Causi e da
una nuova geneazione di dirigenti siciliani.
Uomini che hanno poi avuto un ruolo di primo piano nellelaborazione politica nazionale del Pci, oltre che una forte influenza in Sicilia, anche se talora esercitata da lontano:
Paolo Bufalini, Napoleone Colajanni, Emanuele Macaluso e Pio La Torre. In un modo o
nellaltro si caratterizzarono tutti per una impostazione che oggi chiameremmo riformista.
Per questo loro orientamento nellultima fase berlingueriana furono, chi pi chi meno,
emarginati. Agli inizi degli anni 70 con Berlinguer si tent di operare una svolta nellorientamento dei siciliani inviando Achille
Occhetto a dirigere il comitato regionale. Su
una linea analoga fu mandato anche Pietro
Folena. Queste immissioni dallesterno e la
linea moralistica cui si ispirano hanno provocato insofferenza nel corpo del partito, negli amministratori, tra i sindacalisti e nei dirigenti delle cooperative. Allultimo congresso il segretario regionale, Claudio Fava, stato importato dalla Rete, la formazione di Leoluca Orlando a favore della quale il Pci si era
svenato elettoralmente durante la direzione
di Folena. Fava ha contribuito non poco, poi,
alla caduta della prima Giunta regionale guidata da un ex comunista, quella di Angelo Capodicasa.
ANCHE AL PCF MANCANO I FONDI. Forse
in vendita la casa parigina di Lenin
Loro da Mosca, come ha documentato Valerio Riva, non arrivava solo a Botteghe Oscure. Dopo i Ds e i comunisti spagnoli, anche il
Pcf, che ha commentato con acidit la chiusura dellUnit, si trova a corto di fondi e pare intenzionato a vendere la casa museo del
14 arrondissement dove visse Lenin durante
lesilio parigino.

Dj & Ds
di Pierluigi Diaco

Ci sono molte persone


che conosco che amano
erroneamente, cio con semplici effusioni, senza solitudine, orgogliosi del peso di
una vocazione sbagliata, deviata, incompresa. Lamore che vedo adosso a molti
uomini e donne pura convenzione, un
vantaggioso contratto a tempo determinato, dove il termine non lo decide nessuno
dei due amanti ma giustamente imposto
dalla ragionevolezza. Vedo persone sole
gettarsi luna contro laltra, assalite da una
convinzione veloce damore, e si spandono, come sono, in tutta la loro torbidezza,
disordine, confusione Corpi puliti e sudati che si chiamano tra loro, carezze doccasione, eccellenti prestazioni occasionali, natura e morte, fatica e famiglia, speranze e delusioni, venire o coito interrotto. Ma per la gente comune il tempo dellamore sempre un tempo lungo, di clausura, di crisi e per gli uomini illuminati
unangusta occasione per lindividuo di diventare in s qualche cosa. Dov la verit
non so, ma il mio pene sillumina dimmenso alla sola vista di stupida figa. E la
cosa mi fa sentire amico del barista sotto
casa. E non poco!

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