Casa - Residenza - Politiche Sociali - Immigrazione - Diritti - Dal 1993, il giornale di strada di Bologna fondato dalle persone senza

dimora

quando il gioco si fa duro

L’inchiesta del mese “Stalingrado. Occupazione “Il tuo 5x1000 a “On the road.
“Vite spericolate” senza titolo d’alloggio” Piazza Grande” Gli appuntamenti del mese”
pag. 4/8 pag.10 pag 13 pag 14, 15

Casino di Baden Baden. La roulette dove giocava Fëdor Dostoevskij. Foto di Stefan Heckel

Vite spericolate
Qualche settimana fa un ospite di un dor-
mitorio bolognese, chiamiamolo Nicola, è
venuto a mancare. Era una persona
anziana, senza dimora da anni, morto di
morte naturale. Niente di strano, dov’è la
notizia? Gli operatori del dormitorio, e gli
altri ospiti, sapevano di lui che era finito
in strada in seguito a problemi familiari
che avevano causato la rottura con tutti i
suoi congiunti. Dopo il decesso sua sorel-
la è passata in dormitorio a ritirare gli
effetti personali, e chiacchierando con lei
gli operatori hanno saputo qualcosa in
più sulla vita di Nicola: la vera causa dei
suoi problemi è stata la dipendenza dal
gioco. Anche dopo aver toccato il fondo,
Nicola aveva nascosto la sua condizione.
Una storia drammatica senza dubbio, ma
non è ancora questa la notizia. All’interno
di questo numero di Piazza Grande trove-
rete un’inchiesta su quella che viene defi-
nita la dipendenza senza sostanze, la
dipendenza dal gioco. La storia di Nicola,
purtroppo, non è originale. Tra gli ospiti
dei dormitori, tra i senza dimora, tra gli
utenti dei Ser.T vite come la sua se ne
contano parecchie.
Una ricerca sulla dipendenza da gioco,
sull’uso di stupefacenti e sull’abuso di
alcol tra i frequentatori dei bar nei quar-
tieri di Bologna (Uso e abuso di sostanze,
a cura di Raimondo Maria Pavarin e
Vladimiro Albertazzi, Carocci 2006) ha
fornito un quadro della situazione in città.
Dei 308 soggetti intervistati in 26 bar
diversi il10% ha dichiarato di pensare al
gioco frequentemente, il 5% si è sentito
agitato quando ha provato a smettere
oppure ha mentito per dissimulare la sua
abitudine al gioco, il 4% gioca per sfuggi-
re alle proprie difficoltà, l’1% ha com-
messo atti illeciti oppure ha messo in
pericolo le relazioni affettiva a causa
della dipendenza dal gioco.
Questi numeri sono importanti ed è bene
mettere in evidenza un altro dato emerso
dalla ricerca.
- Segue a pag 2 -

PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,50 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE
QUALSIASI RICHIESTA DI SOLDI AL DI LA’ DELL’OFFERTA LIBERA NON E’ AUTORIZZATA
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 Ai lettori
piazza Grande Il numero di aprile di Piazza Grande è

dedicato al gioco d’azzardo, un feno-

la rubrica “On the road”, con gli appun-

tamenti culturali del prossimo mese.

Giornale di strada di Bologna
fondato dalle persone senza dimora
“Tendere un giornale è meglio
che tendere una mano”
***
Proprietà
Associazione Amici
di Piazza Grande Onlus
Direttore Responsabile
Leonardo Tancredi
Caporedattore
Jacopo Fiorentino
***
Redazione:
via Libia, 69 40138 Bologna
Tel. 051 342328
Fax. 051 3370669
meno dilagante e che contribuisce ad
impoverire una fascia sempre più gran-
de di popolazione.
Nelle pagine dell’inchiesta trovate il
racconto di una riunione di giocatori
anonimi, l’intervista ad alcuni psicologi
che si occupano di dipendenze, il reso-
conto di una giornata passata in centro
scommesse, un articolo che racconta la
nuova frontiera del gioco d’azzardo, il
poker on line, e un articolo che parla di
come la letteratura ha trattato il mondo
del gioco d’azzardo.
Nelle pagine successive all’inchiesta
trovate le nostre rubriche su cultura,
Sommario
- Prima pagare poi lavorare
pag 1
Questo numero è dedicato ad un nostro
- Ai lettori
amico che non c’è più. La notte tra
pag 2
sabato e domenica è morto Mariano
- Accade davvero
Tuccella detto "Lupo". Lo scorso ottobre pag 3
stava dormendo solo in strada quando
- L’inchiesta del mese
è stato selvaggiamente picchiato senza pag 4, 5, 6, 7, 8
motivo da tre ragazzi. La sua morte, - La città migrante
pag 9
arrivata dopo sei mesi di coma irrever-
sibile, era in qualche modo annunciata. - La cultura è nelle strade
pag 10, 11
Ma questo non può bastare a far dimi-
- Diritti e cittadinanza
nuire la nostra tristezza. pag 12
- La pagina dell’Associazione
Ciao Mariano, tutti i soci di Piazza pag 13
Grande sperano che quello che è suc- - Gli appuntamenti del mese
pag 14, 15
cesso a te non capiti più.

diritti e cittadinanza. - Dove andare per

*** pag 16
A pagina 14 e 15, invece, pubblichiamo Buona lettura.

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redazione@piazzagrande.it

***

Distribuzione
Antonino Palaia

***

Idea Grafica:
Jacopo Fiorentino

***

In Redazione:
Mauro Picciaiola, Carlotta Zarattini,
Clementina Pigoni, Gabriella
Penna, Gaetano Massa, Viviana
Melchiorre, Giuseppe Mele, Marika
Puicher, Alessandro Casadio,
Salvatore Giampiccolo, Giulia
Lasagni.

***

Hanno collaborato a questo

numero:
Paola Faranda, Lorenzo Musso,
Agenda, Daniele Barbieri,
Salvatore Ognimè, Giulia
Carnevali, Sara Visintin, Andrea - segue da pag 1 - note, se si considerano le persone coin- getti che covano disagio emotivo o esi-
Pignolo, Steffen Heckel. volte: chi rischia di più sono i soggetti stenziale.
il rischio che la passione per il gioco socialmente più deboli.
diventi compulsione è più alto “tra gli Assumere posizioni proibizioniste, demo-
***
stranieri rispetto agli italiani, tra i resi- L’incontro con i familiari dei giocatori nizzare un atto connaturato all’uomo
denti fuori provincia rispetto a quelli in anonimi ha aggiunto un’altra tessera al come quello di giocare, è sbagliato per
Immagini provincia, tra i soggetti più giovani, in mosaico. Le mogli dei giocatori (sono questa forma di dipendenza come per
particolare tra chi ha meno di trent’anni.” soprattutto uomini quelli che decidono di tutte le altre. Urgente è, invece, impe-
Inoltre, sono più esposti i disoccupati e i venire allo scoperto, ma la dipendenza gnare risorse per conoscere meglio que-
soggetti con un reddito inferiore a 1200 dal gioco è anche femminile) riferiscono sto problema. Il prelievo fiscale su lotte-
***
euro. di improvvisi cambi di personalità dei rie e giocate varie è una voce importante
Bologna loro mariti, di persone divenute irricono- delle entrate statali, sarebbe bene che
01.04.2008 Certo non possiamo pensare che questa scibili, come se la dipendenza avesse questa ipocrisia venisse superata met-
Anno XV - Numero 143 scoperchiato una fragilità preesistente. tendo in campo strumenti di prevenzione
ricerca abbia detto la parola definitiva su
16 pagine
un fenomeno diffuso e soprattutto anco- Provando a fare una sintesi, forse un po’ adeguati e diffusi sul territorio.
Tipografia Nuova Cesat Firenze ra poco conosciuto, ma fornisce comun- rozza, si potrebbe dire che per alcuni la
que delle indicazioni sulla situazione via del gioco d’azzardo è una scorciatoia di Leonardo Tancredi
Registrato presso il Tribunale
di Bologna il 15/09/1995 n°6474 locale. Questa nuova forma di dipenden- per risolvere problemi materiali o per leonardotancredi@gmail.com
za non è tanto diversa da quelle più fare un salto nella qualità della propria
vita, ma diventa patologia in quei sog-

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2 piazza grande • n°143 • 04.08
 Accade
d@vvero
Dal nostro sito, una rubrica che parla di casa, nuove povertà, diritti, immigrazione. A Bologna e non solo
07.03.2008
Un clochard sindaco di Parigi?
Ha vissuto per 25 anni in riva a un
canale, ora Jean Marc Restoux si
candida a primo cittadino del sesto
distretto di Parigi con la sua lista
indipendente "Un autre son de clo-
che".
Il video realizzato dall'Espresso
http://www.kataweb.it/multimedia/m
edia/1804555
@@@
08.03.2008
A Torino la mostra fotografica
'Volti e storie di Porta Nuova'
'Volti e storie di Porta Nuova' è il
titolo della mostra fotografica che
illustra le condizioni di vita dei 'clo-
chard' torinesi, che vivono ai margini
della societa', trascorrendo le proprie
giornate, e le proprie notti, nell'atrio
della principale stazione ferroviaria
del capoluogo piemontese e nelle vie
adiacenti.
Gli scatti, realizzati dai fotografi
Edoardo Ciacca e Paolo Cipriani per
documentare l'attivita' dell'associa-
zione di volontariato 'Amici di
Lazzaro' nata nel 1997, saranno
esposti al pubblico dal 13 marzo
all'11 aprile nei locali dell'Ufficio
relazioni con il pubblico del Consiglio
regionale del Piemonte.
''Con il trascorrere del tempo - sot-
tolinea il presidente dell'associazio-
ne, Paolo Botti - ci siamo affezionati
ai nostri nuovi amici e abbiamo com-
preso che le loro esigenze piu' grandi
non sono materiali, dato che hanno
a disposizione servizi menda, dormi-
tori e docce pubbliche, ma sono l'a-
micizia e l'ascolto''.
@@@
20.03.08
Il colpo dei fotografi
senza fissa dimora
Data la nostra ossessione verso le
celebrità e verso la vita di persone
ricche è famose è raro che riusciamo
a vedere le cose dal punto di vista di
chi sta in basso,almeno fino ad ora.
Andate a vedere “Urban Lens”, una
mostra fotografica di 7 senza fissa
dimore provenienti dal centro
Matthew Talbot nella difficile Kings
Cross di Sydney.
Per 10 settimane i fotografi senza
fissa dimora hanno pattugliato le
strade in cui vivono, immortalando
qualsiasi cosa li ispirasse, ed i risul-
tati parlano da soli.
Centinai di Sydneysiders hanno affol-
lato la mostra nella sera di apertura,
in molti casi sborsando centinai di
dollari per le stampe del lavoro degli
artisti.
Megan Carmont, la volontaria del
centro Matthew Talbot che ha orga-
nizzato il laboratorio fotografico di 10
settimane, si è detta entusiasta delle
immagini prodotte dagli artisti; “
Nonostante questi uomini non aves-
sero alcuna preparazione formale
sulla fotografia – afferma - , sono
riusciti a produrre splendide fotogra-
fie di qualità professionale su vari
soggetti”.
“Il laboratorio ha dato loro l’opportu-
nità di rapportarsi agli altri in un
ambiente comune positivo mentre
sviluppavano delle capacità, esplora-
vano il loro lato creativo e acquisiva-
no un senso di speranza, dignità e di
possibilità sviluppo delle proprie
capacità”.
I proventi della vendita delle opere
andranno in un conto di risparmio
per ciascuno degli artisti, con la fina-
lità di incoraggiarli a gestire i propri
soldi in maniera positiva. Una parte
dei soldi sarà poi usata per dare ad
altri uomini la possibilità di diventare
fotografi senza fissa dimora.
@@@
01.04.08
Avvocati di strada,
in cammino sulle vie d'Italia
Nato otto anni fa a Bologna da una
costola di “Piazza Grande”, associa-
zione che si occupa di assistenza ai
senzatetto, “Avvocato di strada” è
ormai diventato una realtà nazionale,
con sportelli in 16 città e otto regioni
e con uffici che saranno presto aperti
anche a Roma, Milano e in molte
altre città.
Nel 2007 ha affrontato 932 cause di
persone che, come ha spiegato il
presidente Antonio Mumolo, non
avrebbero avuto altra possibilità di
essere difese. “Avvocato di strada”
è un'associazione di volontariato
composta da avvocati (ce ne sono
circa 450) che ricevono persone che
vivono in strada o nei dormitori e le
assistono gratuitamente, previa
autorizzazione dell'Ordine professio-
nale.
Gli avvocati di strada hanno presen-
tato, per la prima volta, il rapporto
sulla loro attività: 932 sono state le
pratiche avviate nel 2007 (376 civili,
455 amministrative e 101 penali). Di
queste 492 riguardano extracomuni-
tari o neocomunitari, 315 italiani e
125 comunitari.
Quasi la totalità delle pratiche relati-
ve agli extracomunitari (409) sono
amministrative, relative ai fogli di via
e ai permessi di soggiorno.
@@@
22.03.2008
Diritti e salute per
le persone senza dimora
Aldo Morrone, direttore generale
dell'Istituto nazionale per la promo-
zione della salute delle popolazioni
migranti e il contrasto delle malattie
della povertà (Inmp) e Paolo
Pezzana, presidente della
Federazione italiana degli organismi
per le persone senza dimora
(Fio.psd), hanno sottoscritto a Roma,
presso l'Ospedale San Gallicano, un
importante protocollo di intesa.
Oggetto dell'innovativo accordo, il
primo del suo genere in Italia, è la
messa in rete delle capacità e com-
petenze di Fio.psd e Inmp, al fine di
promuovere insieme sul territorio ita-
liano, anche in collegamento con
l'Organizzazione mondiale della
sanità (Oms) e Feantsa, la salute
delle persone senza dimora.
Con tale intesa i due enti si impegna-
no, ciascuno nell'adempimento della
propria missione istituzionale, a pro-
muovere insieme nell'arco di più anni
una pluralità di azioni, rivolte al
mondo sanitario e dei servizi sociali,
affinché, nel sistema pubblico, il dirit-
to alla salute delle persone senza
dimora e in stato di emarginazione
sia garantito a tutti, su tutto il terri-
torio nazionale, attraverso una cor-
retta e doverosa integrazione socio-
sanitaria.
"In un periodo convulso per il Paese
come l'attuale, in cui le questioni
legate alla povertà e all'emarginazio-
ne sono scomparse dal dibattito pub-
blico e non paiono considerate priori-
tarie da alcun programma elettorale
– si legge in una nota - Inmp e
Fio.psd intendono con questo accor-
do ribadire la loro intenzione di conti-
nuare a lavorare seriamente, concre-
tamente e tenacemente, perché la
lotta alla povertà, in tutti i suoi
aspetti, sia sempre più oggetto del-
l'attenzione e dell'impegno di tutti, a
qualunque livello di responsabilità".
@@@
‘03.04.2008
Genova. Senza tetto
muore solo in ospedale
Un senzatetto di 51 anni e' stato tro-
vato morto questa mattina all'interno
di un padiglione chiuso e destinato
alla ristrutturazione dell'ospedale San
Martino, la principale azienda ospe-
daliera genovese. L'uomo presentava
una ferita al capo, provocata secondo
la polizia che ha effettuato un sopral-
luogo da una testata al suolo. L'uomo
secondo una prima ipotesi avrebbe
avuto un malore, cadendo a terra.
Rimanendo solo e senza aiuto, para-
dossalmente all'interno di un ospeda-
le, e' deceduto nel corso della notte.
Il senzatetto era conosciuto al pron-
to soccorso del San Martino dove
spesso si recava per avere un po' di
assistenza e qualche spicciolo. E'
stata aperta un'inchiesta per chiarire
la dinamica del decesso
a cura di Jacopo Fiorentino
redazione@piazzagrande.it
piazza grande • n°143 • 04.08 3
L’inchiesta del mese

La terapia
del dialogo.
Incontro con
i giocatori
anonimi
Il gioco non è un vizio, è una malat-
tia e ad aver bisogno di cure non
sono solo i giocatori che sviluppano
la dipendenza, ma anche i loro fami-
liari. A pensarla così sono sia psico-
logi e psichiatri, sia i giocatori e i
familiari che si riuniscono nel gruppo
dei Giocatori Anonimi (G.A.).

A Bologna i gioco-dipendenti che

hanno scelta la via del dialogo e dello
scambio delle esperienze si incontra-
no tutti i martedì in una sala della
parrocchia di San Bartolomeo in via
della Beverara. In parallelo avviene
l’incontro dei familiari.

tore. I membri del gruppo si conoscono ta e vinci da 10 euro, quando mi aveva posizione proibizioniste è molto forte. Tra
Un martedì sera di marzo abbiamo
solo per nome, della vita degli altri parte- detto che non aveva soldi per le medici- i membri del gruppo le opinioni sono
incontrato Lucilla (tutti i nomi in
cipanti sanno solo quello che ognuno ha ne. Gli ho chiesto spiegazioni ed è crolla- discordanti c’è chi ha sofferto troppo per
questo articoli sono inventati), sorel-
voluto raccontare. Sono soprattutto to. Mi ha chiesto di lasciarlo che ne aveva tollerare l’insegna luminosa di una sala
la di un giocatore, e tutto il gruppo
mogli. La dipendenza dal gioco rimane fatte di tutti i colori, che era un buono a corse, chi teorizza relazioni tra la dipen-
dei parenti che ha accettato la nostra
apparentemente un problema maschile, nulla e che non mi meritava. Mio marito denza dal gioco e quella dalle sostanze e
presenza alla riunione.
anche se, come ricorda Luca, l’unico era un giocatore da sempre, giocava chi, come Silvia, si sforza di rimanere
uomo presente, nei bar la mattina vedi poco, ambo e terno da siciliano supersti- freddo. È possibile, secondo lei, avere un
I G.A. non sono legati ad alcuna setta
tante donne attaccate al video-poker. zioso, così per provare a migliorare la rapporto ludico col gioco, vietarlo è inuti-
religiosa, movimento o partito politico, o
nostra condizione, sperava in una vincita. le, piuttosto sarebbe importante, già
istituzione, non sono costituiti in un’asso-
La riunione deve seguire un rituale previ- Ed è stata una vincita a scatenare tutto, nelle scuole elementari, un’educazione
ciazione legalmente riconosciuta, perché
sto dal metodo statunitense dei Gam- ha preso un gratta e vinci ha vinto 1000 all’approccio a lotterie e giochi on line,
questo implicherebbe la perdita dell’ano-
Anon (Gambler Anonymous): la lettura euro. Con quella vincita non so che gli è così come avviene per il consumo di alcol
nimato dei membri del gruppo. Il mante-
dei Dodici Passi e delle Dodici Tradizioni scattato. Evidentemente dietro c’era una e droghe.
nimento del gruppo è autonomo e si basa
coinvolge tutti i presenti, ognuno a turno depressione, un’insoddisfazione e poi il
sulla sola quota simbolica di 50 centesimi
ne legge un pezzo. A seguire si apre la problema economico.” A sentire i familiari dei G.A. fuori da quel-
o 1 euro versati alla fine di ogni riunione.
discussione sul passaggio del testo che si la stanza non sono tante le alternative
decide di approfondire. Si tratta di scritti Intorno al tavolo che occupa quasi tutta offerte a chi vuole provare a smettere.
La radice del metodo dei G.A. è america-
con una forte ispirazione spiritualistica, la stanza accanto a Carla siede Silvia, L’impegno del sistema sanitario pubblico
na e si basa sulla lettura di alcuni testi, i
con frequenti riferimenti a dio o a entità anche lei moglie di un giocatore. La storia è molto scarso in questo settore. Lucilla
Dodici Passi e le Dodici Tradizioni, e sul
superiori. Ma Lucilla e gli altri ci tengono in parte si ripete. “Noi abbiamo due sti- fa l’infermiera di mestiere e sembra par-
racconto delle proprie esperienze, secon-
a sottolineare che non c’è niente di reli- pendi abbastanza buoni e non capivo lare con cognizione di causa. “Tra i medi-
do il modello delle riunioni degli alcolisti
gioso in tutto ciò, il concetto di divinità è come mai non riuscivamo mai a vivere ci c’è molta ignoranza, nel pubblico
anonimi.
inteso in senso molto lato e relativo. per quelle che erano le nostre possibilità, soprattutto, anche a causa dei tagli che
Negli uffici parrocchiali di S. Bartolomeo
Resta comunque evidente una forte finché un giorno mio marito mi ha detto sono stati fatti nel settore delle dipen-
solo una parete divide i giocatori dai
devozione al testo. che era sotto nel suo conto corrente per- denze. Non c’è un supporto per i familiari
familiari, ma il momento della riunione è
ché aveva perso una grossa somma. Così che hanno bisogno di seguire un percorso
assolutamente privato tranne rare ecce-
Eccezionalmente si deroga al metodo e abbiamo venduto dei titoli e con i soldi terapeutico e si trovano dei muri di fron-
zioni. Anche nel caso della visita di Piazza
buona parte dell’incontro è dedicata al abbiamo coperto questo debito. E spera- te. I giocatori compulsivi si rivolgono
Grande i giocatori, a differenza dei fami-
racconto personale. Con qualche soffe- vo che fosse finito lì, perché poi ti fanno quasi sempre al privato, anche se rara-
liari, preferiscono le porte chiuse.
renza si ritorna indietro al momento in un sacco di promesse. Ma io non mi sono mente accettano quel tipo di aiuto, di
cui la patologia del proprio congiunto si è data pace, io ho contattato il Ser.t, ci solito preferiscono il gruppo.”
“Anche i familiari e gli amici del giocatore
manifestata. andavo da sola. Quando gli ho parlato del
compulsivo si ammalano o perdono fidu-
Ser.t lui ci è andato ma poi gli si è scate- A quanto pare l’auto-aiuto è una scelta
cia, facciamo anche noi degli errori.”
La prima a parlare è Carla, racconta di nata una rabbia terribile perché non era forzata ma efficace, sono gli stessi psico-
Lucilla, segretaria del gruppo familiari,
suo marito. “C’è stato un periodo in cui ancora pronto a sentire che era veramen- logi a consigliarla. Al di là del possibile
spiega la ragione dei loro incontri.
era un pò depresso, lo vedevo assente. te un problema. Era così rabbioso che io scetticismo sulla spiritualità del metodo
Capitava che io gli chiedevo di fare l’e- col nostro bimbo andai via di casa. Poi è ritualistico dei Gam-Anon (la riunione si
“Lo scopo è aiutare le famiglie dei gioca-
stratto conto in banca e lui rimandava venuto al gruppo dei G. A. ma ha conti- chiude con la preghiera della serenità), le
tori offrendo accoglienza e conforto e
sempre e si inventava delle scuse. nuato a giocare, adesso è in astinenza da ore di dialogo libero, senza contradditto-
mettendo in pratica i Dodici Passi. Nel
All’inizio ci credevo, dopo 20 anni di 100 giorni, ci siamo arrivati dopo anni. La rio, in cui ognuno parla di sé senza
gruppo non ci sono assistenti sociali, psi-
matrimonio avevo fiducia assoluta, però sua passione è diventata dipendenza col rispondere mai alle parole dell’altro, sem-
cologi, psichiatri, siamo semplici persone
c’era qualcosa che non quadrava. Non mi video poker on line. C’è uno studio su brano curare almeno quanto i farmaci.
accomunate dal problema, proprio perché
sembrava più quello di prima, allora ho cosa ti provoca a livello cerebrale l’imma-
abbiamo visto che molte caratteristiche
pensato che aveva un’altra donna e che gine ripetuta della pallina colorata sullo
dei giocatori sono comuni. Quando arriva
la mantenesse. Lavoriamo entrambi, io schermo. Ho ritrovato una carta di credi- di Leonardo Tancredi
una persona nuova è basilare non aiutar-
ho un part time, abbiamo due figlie che to dei tempi d’oro dove c’erano giocate leonardotancredi@gmail.com
la a giocare, non prestare soldi. Noi dob-
vanno ancora a scuola, insomma si fati- da 500 euro al giorno.”
biamo essere distaccati, sentirci impoten-
cava sempre un po’ad arrivare a fine Sintomi ed effetti della dipendenza dal
ti rispetto al gioco, pensare di non poter
mese. Quella sera è stato un caso che gioco ricalcano molti aspetti della dipen- Info
fare nulla, pensare che il nostro stare
l’ho scoperto. Gli avevo chiesto dei soldi denza da alcool o droghe: personalità Cell.3403381317
troppo vicino alle persone, non le aiuta
per comprare dei farmaci per la bimba, annullate, grave deteriorarsi dei rapporti Via della Beverara 88, c/o
ad uscirne. Se uno si vuole rovinare noi
mi ha risposto con grande strafottenza personali, crisi di astinenza. A questo si Parrocchia San Bartolomeo, Bologna
non possiamo fare nulla.”
non ho soldi preleva tu, lui che era stato deve aggiungere la ricaduta psicologica
sempre molto attento alle figlie. Giusto sulle persone vicine al giocatore compul-
Nella stanza sono quasi tutte donne sole,
quella sera sono passata per caso dal sivo: oltre ad ansie e depressioni, per i
tranne una coppia di genitori di un gioca-
tabaccaio e mio marito era lì con un grat- familiari il rischio di scivolare in prese di

4 piazza grande • n°143 • 04.08

 L’inchiesta del mese

Ovviamente non è una regola generale, forte attivazione, le donne sono tenden-

L’ombra non tutti i giocatori hanno anche altri pro-

blemi. Spesso sono i familiari a farsi avan-
“È difficile dare un profilo del giocatore o
della giocatrice – continua la psicologa -
zialmente “giocatrici per fuga”, più solita-
rie e passive.

del gioco ti.” – spiega Masci. Le persone che arrivano ai servizi sono
ancora relativamente poche e non sono L’isolamento sembra affliggere soprattutto

L’impegno del Questa dipendenza viene considerata un

disturbo di tipo ossessivo- compulsivo, il
chiari i fattori che portano alla patologia.
In alcuni casi si è riscontrata una certa
le donne, per cui il gioco si è svestito dal
suo originario carattere comunitario. Forse

Ser.T. Ovest sulle quale è caratterizzato da pensieri, imma-

gini o impulsi ricorrenti che creano allar-
familiarità alle dipendenze in genere, da
non confondere con l’ereditarietà, che
per gli uomini qualche spazio collettivo
rimane, fermo restando la drammaticità

nuove dipendenze me o paura e che costringono la persona chiaramente non esiste. In altri casi è del problema.
a mettere in atto comportamenti ripetitivi stata evidenziata una vulnerabilità perso- Queste considerazioni vengono conferma-
Si parla poco di uomini dipendenti dal
o azioni mentali proprio per neutralizzare nale, che emerge al momento di affronta- te anche dal colloquio con Silvia, assisten-
gioco d’azzardo e ancora meno delle
l’ossessione. “Da alcune ricerche è emerso re situazioni difficili o le fasi di passaggio te sociale nonché referente interno del
donne.
che il gioco d’azzardo presenta molte ana- della vita”. dormitorio Madre Teresa di Calcutta, che
In Italia lo studio e la cura del gioco
logie con l’alcolismo, anche a livello bio- offre 19 posti letto a sole donne.
d’azzardo patologico sono abbastanza
chimico, nonostante non ci siano sostanze La maggioranza di chi si rivolge ai servizi
recenti e l’intervento dei servizi non è
coinvolte”. sono uomini. Questa differenza rispetto Chi si rivolge a un dormitorio lo fa perché
ancora ben strutturato. Fanno ecce-
alle donne riguarda non solo il gioco d’az- non ha altro posto dove stare né una
zione alcune regioni, come il Trentino,
“Non bisogna ovviamente stigmatizzare il zardo ma tutte le dipendenze. L’eccezione famiglia che lo aiuti. La maggior parte
dove esistono comunità e associazioni
gioco in sé – precisa Masci - la componen- è l’alcolismo, che sta diventando un pro- sono donne sole, che vivono situazioni dif-
che se ne occupano già da anni.
te ludica fa parte della vita umana e anzi blema anche al femminile, per lo meno ficili; a quelli economici si aggiungono a
La volontà e la capacità di nasconder-
ne è un aspetto importante. La dipenden- nella fascia dai 15 ai 25 anni. volte anche problemi di dipendenze varie.
si, insieme alla solitudine, è una delle
za però implica la perdita del controllo”. Non è possibile dire se questo divario sia
caratteristiche di questa dipendenza.
Chi ne è affetto viene assorbito sempre dovuto a una minore diffusione del proble- “Nel dormitorio non ci sono stati molti casi
Un comportamento reso anche più
più dal gioco, che è vissuto come un’espe- ma tra le donne oppure a una maggiore di donne dipendenti dal gioco. In realtà è
facile proprio dal fatto che questa
rienza magica, in una sorta di quasi deli- difficoltà nel chiedere aiuto. Le donne in difficile saperlo con esattezza, perché le
patologia non è ancora ben conosciu-
rio, per cui non si riesce a calcolare l’effet- generale soffrono maggiormente del donne sono ospiti del dormitorio solo in
ta.
tiva probabilità di vincere né l’ammontare senso di colpa e vergogna che spesso si orario serale e notturno, mentre durante il
dei soldi che si stanno giocando. Anche gli accompagna al gioco patologico e che giorno ognuna ha le sue occupazioni fuori
Il Ser.T. ovest di Bologna, che forni-
affetti, gli impegni quotidiani, le passioni rende difficile la richiesta di aiuto. dalla struttura. E il nostro ruolo specifico
sce servizi di vario tipo a persone
passano in secondo piano rispetto al Secondo la Masci è difficile anche indivi- non è quello di fornire assistenza psicolo-
affette da tossicodipendenza o alcoli-
gioco. duare delle differenze di genere, proprio gica” dice Silvia.
smo, si sta attivando anche per cura-
perché i casi studiati finora sono pochi.
re la dipendenza da gioco d’azzardo.
Per quanto strano possa sembrare sono “In base alla mia esperienza personale ho Inoltre l’assistente sociale spiega che è
Abbiamo parlato con Maria Grazia
proprio i giochi più semplici e apparente- riscontrato che le motivazioni che spingo- molto difficile aiutare le donne che pre-
Masci, psicologa del Ser.T ovest che
mente innocui quelli con cui solitamente no al gioco sono diverse tra uomini e sentano questa patologia. Nelle donne le
fornisce consulenza ai giocatori.
inizia la malattia. “Le slot machine, i grat- donne. I primi generalmente tendono a motivazioni principali e i pilastri della gua-
ta&vinci, il lotto – soprattutto per le per- ricercare le sensazioni forti e intense, rigione sono soprattutto la famiglia e i
I servizi hanno una conoscenza ancora
sone anziane, internet. Sono giochi veloci, quella che comunemente è chiamata figli. Le ospiti dei dormitori invece sono
limitata di questa patologia, che è emersa
semplici, che non danno tempo di pensare adrenalina. Il gioco d’azzardo, proprio per donne sole, per le quali è ancora più diffi-
solo di recente. “Prima si è iniziato ad
e sono facilmente raggiungibili da chiun- la sua componente di rischio, è in grado di cile affrontare il problema, perché spesso
affrontare la tossicodipenza, poi l’alcoli-
que. Essi favoriscono l’isolamento e l’aso- produrre un alto livello di eccitazione. Le non hanno una famiglia che le supporti.
smo; probabilmente il gioco d’azzardo
cialità, perché il consumo avviene in soli- donne al contrario si avvicinano al gioco
subirà la stessa evoluzione. Non è ben
tudine; inoltre permettono l’invisibilità, il per cercare di alleviare sentimenti negativi Questa dipendenza non crea sofferenza
chiaro neanche chi se ne debba occupare.
giocare senza farsi vedere da nessuno. come la depressione o l’ansia e in genera- solo a chi ne affetto ma anche ai familiari
La maggior parte dei giocatori si rivolgono
Internet è poi particolarmente subdolo: si le per sfuggire ai problemi della vita di e alle persone care, basti pensare a quan-
ai servizi psichiatrici perché, insieme alla
possono giocare forti somme comodamen- tutti i giorni. Giocare diventa una fuga, to pesantemente può incidere su un bilan-
dipendenza da gioco, presentano altri pro-
te da casa, nel giro di pochi secondi. un’evasione”. cio familiare. A volte il partner, esaspera-
blemi, come depressione o disturbi della
Si aggiungono inoltre i casinò, che però to, deve ricorrere a soluzioni estreme
personalità. Inoltre possono coesistere più
implicano una certa disponibilità economi- Mentre gli uomini quindi sarebbero più come dare un aut aut o bloccare la dispo-
dipendenze contemporaneamente.
ca”. “giocatori d’azione”, che ricercano una nibilità di spesa. In genere le donne ten-
dono a fare le “crocerossine” e danno l’ul-
timatum solo quando la situazione diventa
insostenibile.

Se è l’uomo a giocare la situazione può

essere ancora più difficile perché in alcune
famiglie rimane la figura maschile quella
che provvede economicamente, del tutto
o in prevalenza, alla famiglia. In questo
caso la donna deve sopperire sia ai pro-
blemi economici che alla mancanza della
figura del partner.

La dipendenza dal gioco, così come altre

dipendenze e tipi di disagio, non dovrebbe
essere percepita come un problema solo
del singolo ma della società. È importante
che venga riconosciuta come malattia e
non come vizio a livello di pensiero comu-
ne e che la collettività dia maggiore sup-
porto e aiuto, come già avviene in altri
paesi.
di Luisa Begani
luy_7@hotmail.it

piazza grande • n°143 • 04.08 5

L’inchiesta del mese
Psicologi
d’azzardo
Rolando De Luca è uno psicologo psi-
coterapeuta ed è il responsabile del
Centro di Terapia di Campoformido,
in provincia di Udine, dove sono atti-
vi nove gruppi di terapia che coinvol-
gono oltre centocinquanta persone
tra giocatori d’azzardo e famigliari.
Partiamo dall’inizio, cos’è il gioco
d’azzardo?
La parola «azzardo», dal francese
hasard, trova la sua origine nella lingua
araba, dove il termine zahr significava
dado. Nel gioco d’azzardo il giocatore non
può in alcun modo interagire con la sorte
impegnando la propria intelligenza o
forza fisica. Non è una pratica moderna,
come emerge da numerose ricerche
archeologiche e antropologiche che ne
testimoniano la presenza in ogni epoca,
cultura, società e strato sociale.
L’atteggiamento di condanna del gioco
d’azzardo in Occidente negli ultimi due
millenni è stato di pertinenza religiosa
(giocare è peccato), divenendo quindi
prerogativa del Diritto (giocare è reato),
mentre ora appare sempre più di dominio
della psichiatria e delle scienze psicologi-
che (giocare, se in modo compulsivo, è
malattia).
Quante persone giocano in Italia?
In Italia oltre l’80% della popolazione
dedica al gioco una qualche attenzione.
L’incidenza del gioco d’azzardo patologico
interessa circa il 3% della popolazione
adulta. Nel 2006 sono stati spesi nei gio-
chi legali e illegali oltre 33 miliardi di
euro, una delle poche attività che non
risente delle crisi economiche. Il numero
di «schiavi del gioco» si aggira tra i 700
mila e gli 800 mila. Dalla metà degli anni
novanta si registra un pesante incremen-
to della quantità di persone direttamente
e indirettamente coinvolte, fenomeno che
coincide con la maggiore accessibilità dei
giochi d’azzardo: è possibile giocare
ovunque, è alla portata di tutti, è facil-
mente fruibile.
In tutto questo la politica finanziaria del
nostro Paese ha un ruolo determinante:
lo Stato ha dato via libera alle slot machi-
ne, alle scommesse sportive, alle sale
Bingo, ai gratta e vinci, al gioco on line.
Esiste un profilo del giocatore tipo?
Il giocatore d’azzardo patologico dedica
la maggior parte del tempo al gioco inve-
stendo quantità sempre crescenti di
denaro, spesso è fortemente indebitato e
si trova a perdere il lavoro, arriva a com-
piere frodi e falsificazioni e, nei casi
estremi, tenta il suicidio.
Riesce a nascondere per lungo tempo alla
sua famiglia i problemi connessi al gioco,
6 piazza grande • n°143 • 04.08
ma le sempre più frequenti «assenze» da
casa lo allontanano dalle responsabilità
del suo ruolo, che devono venire com-
pensate dagli altri famigliari.
In genere manifesta un’avversione per le
esperienze ripetitive, tende ad assumere
un comportamento disinibito per fuggire
alla monotonia della vita quotidiana,
esercita un controllo scarso e sempre
minore sui propri impulsi, sperimenta gli
effetti dell’astinenza, che scatenano in lui
sentimenti di ansia e irritabilità così forti
da dover ricercare l’attività di gioco come
unico sollievo possibile e, infine, può
manifestare depressione, ma non è anco-
ra dimostrato che essa costituisca un fat-
tore scatenante la dipendenza da gioco.
Cosa si fa nei centri di recupero per
le persone che praticano il gioco
d’azzardo in modo patologico?
Attualmente l’approccio più utilizzato dai
centri specializzati per la cura della
dipendenza da gioco d’azzardo è quello
multimodale, che propone un programma
terapeutico organicamente inserito entro
un iter riabilitativo multidimensionale.
Il gioco è solo la punta di un iceberg,
indice di un malessere sociale, famigliare
e individuale di chi ne cade vittima, ed è
proprio questo l’oggetto centrale dell’in-
dagine terapeutica.
Uno dei momenti più delicati e significati-
vi del percorso è senza dubbio la richie-
sta d’aiuto. Questa non parte quasi mai
dal giocatore; chi ha un grave problema
con il gioco d’azzardo ammette difficil-
mente la propria patologia, convinto di
riuscire a controllare la situazione. In
generale, per giungere alla richiesta di
aiuto sembra indispensabile che non solo
il giocatore ma anche la sua famiglia
abbia «toccato il fondo» e scelga la via
della terapia di gruppo come ultima carta
da giocare. Dopo la prima fase dei collo-
qui motivazionali, la famiglia e il giocato-
re vengono inseriti all’interno di un grup-
po, organizzato in base ad alcuni criteri
fondamentali riguardanti la composizio-
ne, lo spazio, il tempo e le regole che i
partecipanti sono tenuti a rispettare.
Il coinvolgimento dei parenti indispensa-
bile, la terapia dà risultati migliori se il
giocatore arriva ai gruppi in un secondo
momento, dando così la possibilità alla
famiglia di ricostruire un contesto di
intervento e avviando da subito il muta-
mento del «gioco famigliare».
Il presupposto chiave nel processo di
recupero terapeutico è riuscire a scanda-
gliare il nucleo di sofferenza nidificato
sotto al sintomo, che di per sé rappre-
senta solo una conseguenza di drammati-
ca visibilità.
La fase di centralità del sintomo può con-
siderarsi conclusa solo dopo anni di tera-
pia; nell’arco di questo lungo percorso, il
gruppo terapeutico ha la finalità di inter-
venire sull’atteggiamento assunto dal
giocatore e dalla sua famiglia nei con-
fronti del problema dell’azzardo, inducen-
do il superamento del bipolarismo «gio-
care-non giocare».
Ciò avviene gradualmente, lavorando sul-
l’abbassamento delle difese psicologiche
dei singoli individui, per ridurre al minimo
gli atteggiamenti di copertura e contem-
poraneamente favorire le possibilità
espressive di ognuno; nascono così nuovi
modi di proporsi e il cambiamento non è
più temuto come una pericolosa incogni-
ta, bensì viene accettato e considerato
auspicabile per il raggiungimento di un
nuovo equilibrio.
Il gruppo è un sistema in continuo diveni-
re dove la sofferenza dei singoli si ridi-
mensiona trasformandosi in sofferenza
condivisa e pertanto vissuta con minori
sensi di colpa; è inoltre un campo di con-
fronto reciproco che può innescare un
meccanismo di comportamento «imitati-
vo», per cui gli ex giocatori d’azzardo
(coloro che hanno sconfitto il sintomo)
possono «generare» altri non-giocatori.
Infine, per i partecipanti al gruppo di
terapia rimane un ultimo grande gioco
d’azzardo da affrontare, un gioco emozio-
nante ma completamente diverso dai
precedenti: il ritorno alla vita di ogni
giorno.
Testimonianza
La storia
di Dario
Dario ha quarantacinque anni, ha giocato
d’azzardo per trent’anni e da cinque fre-
quenta la comunità di Campoformido in
provincia di Udine. Dal gioco si è lasciato
coinvolgere in maniera graduale iniziando
con qualche schedina passando per i
gratta e vinci fino ad arrivare alle mac-
chinette elettroniche e i casinò. Abita a
dieci chilometri dalla Slovenia, dove
andava spesso a giocare.
L’adrenalina
Giocare gli dava una grande carica, “la
sfida ti procura adrenalina.” Aveva due
lavori e, per giocare sempre di più, dor-
miva sempre di meno. “Sono arrivato a
dormire tre ore in due notti, al lavoro
combinavo poco ma non mi sentivo stan-
co.” Giocare e il desiderio di giocare, “ho
conosciuto persone che si svegliano alle
cinque di mattina per andare a giocare
un’ora, prima di andare a lavoro”.
Giocare e il desiderio di giocare “ti creano
una tensione e un’eccitazione che annul-
lano stanchezza e cancellano preoccupa-
zioni. Quando arrivavo davanti a una
macchinetta era quasi liberatorio, ma
quella sensazione durava poco, poi inizia-
vo a star male e comunque non riuscivo
a staccarmi dalle macchinette. Pensavo
che non era possibile continuare a perde-
re e aspettavo il colpo grosso. Mi è capi-
tato di guardarmi da fuori e di chiedermi
ma cosa sto facendo? Sembro un robot.
Oppure guardavo gli altri giocare, faceva-
no impressione.”
I soldi
I soldi non valgono nulla, si gioca per
vincere in teoria, ma quando arrivi a certi
livelli non ti interessano, vinci e perdi e
continui con la sfida, il denaro è un
mezzo per esprimere il proprio malesse-
re, serve a creare la tensione e per pro-
curartelo si fanno anche cose che vanno
contro i tuoi principi, dice Dario.
La mamma
Passa un periodo veramente brutto, due
anni d’inferno, aumentano i debiti, si
lascia con la compagna, non si sopporta
più, è convinto di non riuscire a ritrovare
l’equilibrio. Pensa al suicidio. La mamma
lo chiama parlandogli della comunità di
Campoformido. “E’ stata molto gentile,
discreta, delicata ed è stata la mia fortu-
na altrimenti non avrei mai accettato di
andarci. Me l’ha mostrata come un’alter-
nativa.”
A Campoformido
All’inzio le cose sembrano non migliorare,
ascolta gli altri e si chiede che senso
abbia stare a sentire persone che stanno
o sono state male come lui, poi inizia a
integrarsi nel gruppo e a fare progressi.
“Dopo un paio d’anni di terapia sono
finalmente riuscito a togliermi quel peso
dallo stomaco che mi accompagnava da
tanto tempo e ho percepito una sensazio-
ne di leggerezza, di serenità e benessere
che avevo dimenticato.”
Il malessere
Secondo Dario, il gioco nasce da un
malessere interiore, la gran parte delle
persone che frequentano i gruppi di
discussione hanno avuto dei problemi.
Chi gioca ha una condizione di disagio
alle sue spalle e, anche se si inizia perché
si è attratti, poi il gioco diventa un rifugio
per non pensare ai propri problemi anche
se ne crea altri. Per lui guarire dalla
dipendenza da gioco dipende da quanto
si è stati veramente male, se non “si è
toccato il fondo” è difficile che si rinunci
alle abitudini di gioco.
Dopo cinque anni.
Adesso Dario si sente meglio, non gioca
più, è contento del suo lavoro e allena
una squadra locale di pulcini, ma non
vuole ancora uscire dalla comunità.
“Adesso mi aiuto aiutando gli altri, cerco
di trasmettere energia positiva”. “Ci
incontriamo una volta a settimana, due
ore, e se qualcuno del gruppo non viene
si sente la sua mancanza. Si trattano
degli argomenti e le cose vengono fuori a
poco a poco, ci sono persone che hanno
difficoltà a rimuovere i blocchi anche se si
riferiscono a fatti passati da molti anni. Ci
vuole tempo perché molte persone rie-
scano a raccontare.”
Dario parla con chi è appena entrato e gli
racconta la sua storia, sperando che
possa servire come le storie degli altri
sono servite a lui.
di Mauro Picciaiola
mauropicciaiola@gmail.com

La nuova
frontiera
dell’azzardo
Con l’avvento di Internet esiste una
nuova frontiera per tutto: per i gior-
nali, per il commercio, per la politica
etc. etc. Moda, macchine, case, frigo-
riferi , acqua corrente, talk show e
tanto altro hanno prima preso la stra-
da del tubo catodico satellitare, per
poi imboccare quella di un www
accessibile un pò a tutti... o quasi. Se
molte aziende hanno deciso di vende-
re in internet, se anche la spesa quo-
tidiana può essere fatta direttamente
da casa di fronte ad un Pc, ecco che
anche uno dei più antichi vizi dell’uo-
mo non poteva mancare nel grande
calderone della “rete” : il gioco d’az-
zardo.
Ce n’è per tutti i gusti, dalle scommesse
sportive alla roulette, dal poker al
blackjack. Partiamo dalle scommesse
sportive. Al totocalcio giocano solo gli
ottantenni. Le nuove leve di presunti
esperti calcistici si sono lanciati in massa
sulle famose “legate” o “multiple”, una
serie di eventi a quota fissa scelti dal gio-
catore tra la marea di partite di ogni sport
che quotidianamente hanno luogo nel
mondo. Se da un lato questo nuovo modo
di scommettere ha dato all’ investitore
ludico la possibilità di scegliere gli incon-
tri che egli ritiene più convenienti o con i
risultati più “sicuri”, dall’altro quella ritua-
lità settimanale della schedina è andata
persa a discapito di una vastissima offerta
giornaliera, con conseguente maggiore
accanimento economico da parte del gio-
catore, alle prese oggi con i campionati
olandesi e scozzesi e domani con il torneo
di tennis femminile a Singapore e quello
maschile a Dubai. Per i meno svegli una
volta chiusa la ricevitoria non si può far
altro che attendere che il pomeriggio dopo
riapra per ricominciare il solito giro di
quote e scommesse. Ma siamo sicuri che il
tutto finisca con la saracinesca abbassata
della Snai di turno? Assolutamente no. I
più svegli in ricevitoria sono rari da vede-
re. Loro sono sui margini della “ frontiera “
interattiva, soli con il loro monitor, a cer-
care quote più convenienti su eventi conti-
nui ed in particolar modo su eventi
“live“. Siti come Betfair hanno rivoluziona-
to il modo di scommettere perchè operano
come vere borse del gioco, ponendosi
come luoghi virtuali di scambio quote tra
scommettitori di ogni angolo del pianeta.
Il sito si limita solo a prendere una piccola
percentuale sulle centinaia di migliaia di
scommesse andate a buon fine tra un
appassionato italiano che richiede un risul-
tato altamente probabile ad una quota
superiore ed introvabile in ricevitoria ed
un altro, magari australiano, che decide di
scommettere contro e quindi di coprire la
richiesta. I più svegli, seguendo le partite
live, comprano un risultato ad una quota e
lo rivendono ad un’altra a seconda dell’an-
dazzo della partita. Il tutto con depositi da
carta di credito o post-pay, i cui numeri
sono forniti al momento dell’iscrizione al
sito. Ed ecco qui inquadrato il terzo pas-
saggio: la scommessa, da quotidiana
diventa istantanea. Basta avere un colle-
gamento ad internet sottomano e, da ogni
luogo, specie ovviamente da casa, ma
anche da lavoro o con un cellulare sdraiati
sul prato di un parco, a qualsiasi orario è
possibile giocare su una corsa di cavalli
sudafricana, una partita di cricket inglese
o un incontro di boxe americano. La sara-
cinesca della Snai abbassata non decre-
terà più la chiusura dei giochi. Si continua
all’infinito, ovunque!
Ed in ogni momento si può giocare anche
al poker on-line.
La versione americana del poker, l’ormai
famoso Texas Holdem, ha riscosso negli
ultimi due anni un successo sorprendente,
riuscendo negli Stati Uniti a conquistare
fasce orarie televisive di primaria impor-
tanza. Gli scontri tra i grandi campioni di
questa specialità sono già un classico del
panorama televisivo statunitense con con-
seguente corollario di sponsor e dollari. Il
danese Gus Hansen, il canadese di origini
rumene Daniel Negreanu, il veterano
Doyle Brunson, lo statunitense di origini
libanesi Sammy Farha, l’imperscrutabile
Phil Ivey e tanti altri sono i nuovi idoli di
milioni ventenni, statene certi. E non ci
vuol neanche tanto per ammirarne le
gesta o tentare la loro medesima scalata
ai vertici del poker. Basta scaricare il pro-
gramma di una delle tante poker-room
presenti in internet per ritrovarsi tra un
full ed una scala reale. Un mercato enor-
me, in forte espansione, e con una cliente-
la dall’età giovanissima e perciò senza
problemi di risparmio o di tempo libero.
Un target ideale per le compagnie impe-
gnate in questo nuovo e remunerativo
business. Sui tavoli di Pokerstars e Full
Tilt, le due più famose e frequentate poker
room, ci sono momenti in cui più di cento-
mila persone sono pronte a combattersi a
colpi di fatidici All-in. C’è chi partecipa ai
freeroll, cioè ai tornei gratuiti con piccole
cifre messe in palio dalla poker room, chi
ai tornei multitavolo dalle differenti quote
di iscrizione, e dove a seconda del monte-
premi raggiunto vengono suddivisi i premi,
chi invece è uno specialista dei così detti
sit and go, piccoli tornei con un numero
massimo di persone, e chi invece si
avventura nel gioco cash vero e proprio a
limiti che possono anche essere quelli di
uno stipendio medio per i soli bui e con-
trobui con singoli piatti che spesso rag-
giungono cifre quasi milionarie! Ma cosa ci
guadagna la poker room in tutto ciò? Le
poker room per ogni torneo chiedono una
tassa al momento dell’iscrizione, mentre
sul cash il loro guadagno è una percentua-
le su ogni mano giocata. Basta fare il cal-
colo di quante mani e tornei
possono generare 100.000 giocatori per
24 ore su 24 ed avremo l’esatta idea del-
l’enorme giro di soldi del poker on-line. Ma
torniamo al discorso età. Se il pubblico
ippico ha in Italia una media di 50 anni,
quello dei pokeristi on-line ha invece una
campionessa mondiale di 19: Annette
Obrestad. La giovane norvegese nel set-
tembre del 2007 è salita in cima al mondo
del poker sbaragliando centinaia di altri
pretendenti al titolo, professionisti e non.
Annette era già conosciuta nel mondo on-
line per aver vinto tanti tornei tra cui uno
giocando solo di posizione, senza guardare
le sue carte. Insomma, un vero fenomeno
del poker. Così come Sorel Mizzi, altro
ventenne, canadese, capace di vincere nel
giro di una settimana i due maggiori tornei
di Pokerstars e Full Tilt, intascando più di
250.000 dollari!
Ma accanto a questi pochi fenomeni c’è da
chiedersi quanti sono invece i giocatori in
rosso. Senza dubbio la maggior parte. E
quanti invece hanno sviluppato al poker
on-line un approccio compulsivo? Secondo
alcuni studi da parte del governo norvege-
se quasi il 20% dei giovani giocatori on-
line sono diventati gioco-dipendenti. Ore e
ore davanti ad un monitor a tentare di
raccattare dollari o a mendicarli, come
alcune volte avviene: “mi mandate 20
cents così posso iscrivermi al torneo di 1
dollaro?” capita anche questo nelle chat
dei giocatori on-line, che volendo possono
inviare a questi mendicanti interattivi gli
agognati 20 cents per saziare il loro “biso-
gno” di gioco. Ovviamente anche lo stato
italiano si sta muovendo. A presto il poker
on-line , ma solo a tornei, statale!
Ognuno tragga le sue conclusioni.
di Andrea Pignolo
andykappaerre@hotmail.com
L’inchiesta del mese
WWW. Una partita di Poker on line
Roberta ci racconta che spesso i pochi
Una soldi che hanno se li giocano lì. C’è chi si
svende il cellulare a pochi euro per potersi
giornata fare una giocata, ma c’è anche chi ogni
alla Snai giorno si guadagna due o tre euro senza
giocarsi nulla. Infatti le giocate che sono
andate a vuoto, ad esempio quando un
Sono le 19.30 quando entriamo nel punto
cavallo si azzoppa e non finisce la corsa,
Snai già quasi deserto di Via Amaseo
vengono rimborsate. Non tutti però si
(quartiere San Donato). Le ricevute delle
ricordano del rimborso.
giocate ricoprono interamente il pavimen-
to. Mentre ci aggiriamo nella sala incrocia-
E’ così che G., ispezionando con cura i
mo un gruppo di ragazzi, stanno finendo di
mille foglietti accumulati per terra e nei
parlare delle partite, si salutano e si danno
cestini, trova ogni giorno i soldi per un
appuntamento. Di nuovo qui domani. Sulle
panino o per una giocata. La speranza di
seggiole di ferro in doppia fila, davanti agli
dare una svolta alla propria vita con una
schermi, sono rimasti i tiratardi.
vincita si trasforma spesso in malattia,
come avverte un cartello all’ingresso, che
Ormai le partite e le corse sono finite. La
spiega come il gioco stimoli la produzione
maggior parte dei giocatori è già a cena,
di adrenalina che porta alla dipendenza. Il
la confusione ha lasciato spazio al silenzio
punto Snai è un mondo maschile, quando
e il mondo entra nella sala attraverso
squilla un cellulare il proprietario si preci-
discorsi di politica internazionale sull’ege-
pita fuori dalla confusione della sala per-
monia cinese. Tra un’ora si chiude.
chè da casa non capiscano dove si trova.
Ci avviciniamo al banco. Roberta ci saluta,
Le frequentatrici abituali sono solo tre, una
sapeva che saremmo venuti a trovarla per
delle quali segue sempre l’anziano marito.
farci raccontare del suo lavoro. Sta finendo
Gli habitués si dividono in gruppi che con-
di chiudere la cassa quando le chiediamo
dividono ansie e aspettative e tra loro
quanto può incassare un punto Snai a fine
sono solidali, come ci racconta Roberta:
giornata. Lei passa la domanda alla sua
“Una volta un vecchietto ha vinto la Tris (il
collega, immersa nella lettura di un
sogno di tutti). Non vedendoci bene non
romanzo, che ci risponde : “Alcune dome-
riusciva a ricontrollare i numeri che tutta-
niche ho visto chiudere la cassa delle gio-
via non erano ancora apparsi sullo scher-
cate del calcio anche con un guadagno di
mo. Il gestore è uscito dalla cassa per aiu-
20mila euro”.
tarlo, ma non disponendo ancora dei risul-
tati ufficiali, gli stava spiegando che non
Continuiamo a chiaccherare con Roberta
poteva pagargli subito la vincita. Così, in
che ormai ha quasi finito il suo turno. Le
questa sua indecisione, ha ricevuto un
chiediamo chi siano i clienti e lei ci rispon-
pugno in piena faccia da un giocatore che
de: “Ci sono diversi tipi di clienti, c’è chi
si era preso a cuore le sorti dell’anziano”.
viene a giocare una volta alla settimana e
chi è qui tutti i giorni, sia al mattino che al
C’è chi non ha un gruppo e se ne sta in
pomeriggio. Per molti è una seconda casa,
disparte e chi si innervosisce facilmente
un luogo familiare, che conosci e dove sei
quando perde, magari sfogando la sua fru-
conosciuto.
strazione sugli altri clienti. C’è anche chi
lascia il bambino in macchina tutto il gior-
Un luogo dove tentare la fortuna rischian-
no fino a quando un moto di rivolta collet-
do spesso più di quanto ti puoi permette-
tiva non lo costringe a provvedere. E’ così
re. Ma il gioco è gioco e bisogna rischiare,
che tra un caffè e l’altro, litigi e riappacifi-
così c’è gente che si rovina ma non può
cazioni, discussioni ed esultanze, ci si
fare a meno di ritornare. Tra gli assidui
gioca i sogni al punto Snai fino all’ora di
frequentatori della Snai ci sono anche
chiusura. 20.30, la serranda si abbassa, e
alcuni senzatetto. Uno di loro viveva den-
chi può va a cena.
tro la Snai di giorno e dormiva nell’andro-
ne coperto dell’ingresso di notte”.
di Clementina Pigoni
clemeciao@gmail.com
piazza grande • n°143 • 04.08 7
L’inchiesta del mese

Gioco e
letteratura
Nel mondo di oggi il guadagno facile è

assurto a principio etico.

Basta guardare la tv nelle ore serali per

rendersi conto di come sia mutata l’eti-

ca sociale e il modo di concepire il

valore del denaro.

La televisione di oggi ci propone o

impone personaggi fasulli, omologati

soltanto dal desiderio di una visibilità

che altrimenti non avrebbero e da quel-

lo di incamerare tanto denaro e subito,

che scelgono “pacchi” vincenti che con-

tengono montagne di soldi, cifre inaudi-

te che normalmente si guadagnerebbe-

ro dopo anni di dura fatica.

Casino di Baden Baden. La roulette dove giocava Fëdor Dostoevskij. Foto di Stefan Heckel
Sembra svilito il concetto stesso di
sedimenti doveva saper pure lavorare Ma tutto ciò era pur sempre un rivoltar- Questo racconto diventerà per Herman
lavoro e sembra dilagare il principio del
sodo per una buona amministrazione. si giovanile verso un sentire comune una vera ossessione, non riuscirà più a
“tutto e subito”.
che dava la misura, per quanto nella vivere con la pacata sobrietà con cui

Dostoevkij che ambienta il suo “Il gio- sua ripugnanza, di una equazione soli- affrontava prima la vita, fino all’epilogo
Non fa difetto l’abitudine consolidata
catore” in un’ipotetica e fantastica città da: lavoro + risparmio + scorrere del drammatico che lo porterà alla follia.
dell’investire in borsa, dell’impegnare il
Roulettenburg, fa dire ad Aleksej, il pro- tempo = capitale. Oggi non è più così. Le vicende di Aleksej o di Herman o di
proprio denaro in giochi di alta finanza,
tagonista: “Nel catechismo delle virtù e Raphael, il protagonista fragile e
spesso solo virtuali e poco legittimi, in
dei meriti del civilissimo uomo occiden- “Volevo tutto e subito: se dovevo sognatore della “La pelle di zigrino” di
cui l’hasard rende più appassionante e,
tale è entrata storicamente, e quasi aspettare di essere bravo e famoso, il Balzac costituiscono, all’interno delle
se si è fortunati, più redditizio il risulta-
sotto l’aspetto di importante caposaldo, riconoscimento popolare, sarebbe pas- vicende raccontate, una sorta di varia-
to finale.
la capacità di acquistare capitali.” Quasi sato troppo tempo. Volevo e dovevo bili impazzite del reale.

a dire che è in occidente che si fonda il trovare una scorciatoia e la scorciatoia

Che gli uomini in tutti i tempi trovasse-
capitalismo e che il capitalismo si fonda era là, pronta davanti a me, là che mi A differenza di quanto accade nella
ro attraente e stimolante giocare,
su principi virtuosi, mentre: “Il russo, aspettava.” Così Marco Baldini nel suo realtà che è regolata da leggi di casua-
scommettere, ed entrare in possesso di
invece, non solo non è capace di procu- “Il Giocatore”, perché nel corso del lità razionale e in cui le stesse leggi
denaro con poca fatica, è cosa nota.
rarsi capitali, ma, anzi, li disperde senza tempo, la società opulenta e consumista restringono il campo del possibile, nel

riflettere e in modo scandaloso”. sta sempre di più legittimando il princi- gioco il possibile è dilatato fino all’inve-
La cosa che invece è del tutto nuova, o
pio del denaro per il denaro, del denaro rosimile.
quanto meno non si era ancora mai
In verità il giovane Aleksej, alter-ego che serve presto e tanto per poter
pensato di sistematizzare, è questa
dell’autore, si distacca dall’etica comune apparire quello che non si è, del denaro All’origine del fascino del gioco sta pro-
legittimazione del profitto in sé e ad
e compie polemicamente una digressio- che appare alla portata di tutti e quindi prio questa espansione insensata, que-
ogni costo, concetto che trasuda senza
ne sulla morale tedesca che ha i suoi “perché non anche mia?” sta smisurata gamma delle possibilità,
pudore dai nostri mezzi di comunicazio-
fondamenti sul capitale e sulla capacità Nella “Dama di picche” di Puskin, il pro- davanti le quali il giocatore prova quel
ne, l’hasard come morale del nuovo
di moltiplicarlo, sulla figura del vater, il tagonista Herman, giovane ufficiale del brivido di potere che lo rende immorta-
millennio.
padre, che nei secoli incrementa il genio, dalle ambigue origini tedesche, le.
Certo è un po’ ardito paragonare il
patrimonio e, per non parcellizzarlo, lo pur accompagnando gli amici ai tavoli di Qui sta il vero nocciolo della questione,
gioco d’azzardo a certe trasmissioni
trasmette al primogenito calpestando i gioco, non punta mai, si limita ad sembra che oggi queste sfacciate
televisive in cui i concorrenti non met-
diritti e i sentimenti degli altri figli: “E osservare incuriosito e affascinato. opportunità di rivincita sul reale venga-
tono a rischio neppure il loro di patri-
allora, che magnifico spettacolo: un no spacciate, invece, come le regole
monio e non si può neppure sottovalu-
lavoro a catena di cento o duecento Herman ha una piccola rendita, un che disciplinano la nostra esistenza.
tare l’aspetto della dipendenza che il
anni, attesa, intelligenza, onestà, carat- appannaggio che gli consente di vivere Si è persa la bussola, non si ritrovano
gioco d’azzardo dà, purtuttavia questo
tere, fermezza, calcolo, la cicogna sul dignitosamente, una modesta somma più le coordinate con cui orientarsi nel
nuovo modo di concepire la realtà eco-
tetto! Che altro potreste volere, più di mensile che suddivide tra le sue neces- reale, fino a credere che quelle siano le
nomica e la realtà tutta, ai giorni nostri,
così non è possibile e, partendo da que- sità, che centellina parsimoniosamente regole valide in ogni momento della
capovolge un principio consolidato della
sto punto di vista, costoro iniziano a e che non deve essere messa a repen- nostra vita e che si possa giocare a dadi
morale comune secondo il quale il gua-
giudicare il mondo intero e a punire i taglio. il nostro futuro.
dagno è strettamente connesso ad una
colpevoli, ovvero tutti coloro che non
occupazione, ad un impegno lavorativo,
somigliano a loro. Ecco dov’è il nocciolo Fino a che non ascolta casualmente la di Marinella Elia
fosse anche quella del proprietario ter-
della questione: preferisco fare il debo- storia che un commilitone gli racconta: marinella.elia@libero.it
riero di antico lignaggio, che era sì pro-
sciato alla russa o far fortuna alla rou- la vecchia contessa sua zia conosce le
prietario per diritto ereditario, ma che
lette.” tre carte che potranno fare la sua fortu-
per rendere più produttivi i propri pos-
na.

8 piazza grande • n°143 • 04.08


“Occupazione
senza titolo
di alloggio”
Via Stalingrado 86/96, due palazzoni
a pochi metri dalla tangenziale con
un piccolo cortile interno su cui si
affacciano le sei entrate. Da più di
dieci anni in questi stabili, gestiti dal
Servizio di Integrazione del Comune
di Bologna, risiedono singoli e fami-
glie, oggi sotto sfratto.
A partire dal 1998 gli appartamenti
vengono assegnati
dall’Amministrazione Comunale a
famiglie di stranieri, in particolare a
cittadini extracomunitari, con con-
tratti d’affitto rinnovati annualmen-
te, tramite l’Ufficio Immigrazione.
Nel novembre 2007 il Comune invia
una prima comunicazione, indicando
la non intenzione di rinnovare i con-
tratti per l’anno successivo. Per le
27 famiglie i 18 singoli la situazione
è precipitata. Da dicembre gli inquili-
ni di via Stalingrado sono passati
dallo status di regolari inquilini alla
condizione di occupanti abusivi del-
l’area, pur continuando a versare
regolarmente il canone d’affitto.
Alcune settimane fa sono state invia-
te a tutti i residenti le lettere di sfrat-
to ed entro il 21 aprile 2008, gli sta-
bili dovranno essere sgomberati da
persone e cose. Oggetto della lettera:
occupazione senza titolo di alloggio.
Arrivando da via Stalingrado si notano
immediatamente decine di bandiere rosse
delle Rappresentanze sindacali di base
(RdB) esposte dalle finestre. Attraversato
il cancello si entra nel piccolo cortile. Alle
porte d’ingresso è stata appesa la lettera
scritta dagli inquilini per denunciare la
situazione in cui stanno vivendo. Incontro
un uomo di mezz’età, residente nella
zona ormai da dieci anni e a lui se ne
aggiungono altri, giovani e meno giovani,
con una gran voglia di raccontare e di
spiegare quello che sta accadendo da
qualche mese.
Ci tengono a sottolineare che “non è vero
che ci vivono solo marocchini come dice
la maggior parte della gente, perché è
quello che pensano”. Sono tutti lavorato-
ri, studenti, contribuenti e oltretutto molti
di loro sono cittadini italiani. Pagano
regolarmente l’affitto e non hanno smes-
so di farlo neanche in seguito al mancato
rinnovo del contratto.
Delle 65 famiglie, che nel corso di questi
dieci anni sono state accolte in queste
strutture, al momento ne rimangono
meno della metà. Loro dicono di non
avere altra scelta. Gli affitti continuano
ad essere troppo elevati e le politiche
abitative incentivano ancora di più alla
speculazione edilizia.
Durante questi mesi hanno cercato,
attraverso incontri con l’amministrazione
comunale, di trovare soluzioni condivise
per entrambe le parti, ma l’unica strada
percorribile è l’accesso al Bando per
l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP). Uno
dei ragazzi, con forte accento bolognese,
mi spiega come funzionano le graduato-
rie. È richiesto un punteggio di 30 punti
stabiliti in base al reddito, alla non titola-
rità di immobili, ai componenti del nucleo
famigliare, alla presenza di persone disa-
bili e di minori e allo sgombero, se lo si
vuole considerare come caso di emergen-
za abitativa. Quest’ultimo, infatti, da
diritto all’ottenimento di ben 14 punti.
Un padre di famiglia, oramai cittadino ita-
liano, dice di arrivare a 27 punti e di non
avere prospettive dopo il 21 aprile. Tanta
è l’amarezza per quanto si trova a dover
affrontare, soprattutto dopo aver trascor-
so più di dieci anni in una struttura pre-
caria con la speranza di poterla mantene-
re.
Gli impianti delle forniture di acqua, luce
e gas sono oramai usurati e poco funzio-
nanti e la struttura necessita di una
ristrutturazione. In tutto questo tempo
numerose sono state le richieste da parte
degli inquilini per migliorare i servizi, ma
dal Comune non sono mai arrivate rispo-
ste affermative. Uno dei ragazzi mi spie-
ga che la pessima condizione degli edifici
è una delle ragioni per cui si è deciso di
sgomberarli, anche se dopo così tanti
anni chiunque stenterebbe a crederci.
Gli appartamenti hanno una superficie di
30 o 50 mq e l’affitto per famiglia è molto
basso (103 €), ma raddoppia, se non
addirittura triplica, in quelli in cui vivono
persone singole (70 € a posto letto). Il
numero di persone per appartamento
oscilla dalle 4 alle 6 unità.
Nella lettera inviata dal Comune l’unico
messaggio chiaro è l’imminente sfratto.
Al momento solo l’Associazione degli
Inquilini Assegnatari (AS.I.A.) delle
Rappresentanze sindacali di base (RdB)
sta seguendo la questione da vicino.
Ammettono di sentirsi soli e di non aver
trovato appoggio a livello cittadino.
Eppure sentono che le cose si stanno
muovendo. Negli ultimi giorni il caso si
sta diffondendo e numerose sono le per-
sone che attraversano quel cortile, alla
ricerca di maggiori informazioni.
Chiedono il rispetto dei diritti fondamen-
tali, tra cui primeggia il diritto all’abitare,
spesso diventato in questi ultimi anni un
diritto di lusso, che davvero pochi posso-
no permettersi.
Vogliono far conoscere la loro condizione,
comune ad altre situazioni di grave emer-
genza abitativa, che negli ultimi anni
hanno riempito le pagine della cronaca
bolognese.
Oggi i concetti di diritto fondamentale e
di bene necessario e primario sono stati
svuotati del loro significato. Sono valori
talmente essenziali e scontati che spesso
non ci rendiamo conto della gravità della
loro assenza. Eppure c’è chi non ne può
godere pienamente o che viene messo
nella condizione di non farlo, il tutto nel
totale silenzio. Gli inquilini di via
Stalingrado domenica 6 aprile daranno
una festa – protesta. Facciamo in modo
che non sia una festa di addio alla loro
casa, ma che si possa ancora sperare che
non ci debba essere un 21 aprile.
di Sara Visintin
sarellaz@gmail.com
La città migrante
Foto di Mauro Picciaiola
L’iniziativa
FESTA POPOLARE
PER IL DIRITTO ALLA CASA
Gli inquilini aderenti ad ASIA-RdB
di via Stalingrado, centro di
seconda accoglienza, vi invitano a
partecipare alla festa popolare
per il diritto alla casa che si terrà
il 6 aprile a partire dalle ore 14.
Questo appuntamento è stato
pensato per rompere il ghetto in
cui siamo stati relegati. Da anni
conviviamo e siamo appartenenti
a culture, comunità e confessioni
diverse. Vogliamo essere visti
come una ricchezza e per questo
la festa si svolgerà nel cortile
stesso delle case perché solo con
il confronto diretto si abbattono i
muri dei pregiudizi e potremmo
valorizzare invece ciò che ci uni-
sce.
MUSICHE e DANZE
con i gruppi
Katun Party
I violini della Barca
D.J. SET SMILE IN PROGRESS
RINFRESCO, MOSTRE
Inquilini case di via Stalingrado di
AS.I.A.-RdB Associazione Inquilini
Assegnatari-RdB Bologna
Info
www.asia.rdbcub.it
tel: 051389524
CELL:3407106022
piazza grande • n°143 • 04.08 9
La cultura è nelle strade
tre settimane Evio sarà fuori di nuovo. compassione è parente stretta della

Una botta I Rom paura, che «nemmeno lo sguardo del

vinto consola l’aggressore il quale al con-

di vita Il 18 marzo l’associazione “TENGO

BOTTA” e il noto attore e cantante di nelle trario si sente la vittima che per una volta

A Bologna un concerto a sostegno

teatro canzone Andrea Rivera hanno
periferie prova a reagire». Ci mostra che esistono
molti tipi di silenzio o che «i nomi rivelano

di Evio Botta, sindaco dei senza

tetto di Roma
organizzato “UNA BOTTA DI VITA”, un
concerto per sostenere lui e le sue bat- d’Europa tracce di antichi abitanti dimenticati e sto-
rie di convivenza fra popoli».
taglie. Coraggiosamente l’autore scava nei suoi

Più che una serata di beneficenza è Alla ricerca dell’alieno «assoluto», i rom, pregiudizi - prima negati - per andare
Evio Botta è un clochard molto cono- oltre; genialmente porta in superficie l’e-
stata una grande festa, allegra e colora- paravento di ogni pregiudizio e paura.
sciuto a Roma. 49 anni, originario di conomia sotto la psicologia.
ta. Con «I mangiacani di Svinia: un’epo-
Cuneo, vive nella capitale da più di pea rom» Karl-Markus Gauss ha scrit- Si potranno dimenticare alcuni nomi ma

venti. Ha iniziato la sua carriera come to128 pagine che passano come fulmini, le storie che Gauss ha raccolto resteranno
C’erano ANDREA RIVERA, TETES DE in mente a lungo: Karol Sendrej, vittima
aiuto cuoco, poi varie vicende personali senza banalità né retorica. Pubblica
BOIS, REMO REMOTTI, ROCCO PAPA- della tortura di Stato; le rom sterilizzate a
l’hanno spinto a scegliere la vita di bar- L’Ancora del Mediterraneo (128 pagine
LEO, COLLETTIVO ANGELO MAI, RIC- per 13,50 euri) e dovete – lo so, è un loro insaputa; «l’eleganza sonnambula» di
bone. Ma non barbone buttato per
CARDO SINIGALLIA, , FILIPPO GATTI, imperativo - assolutamente leggerlo: per Marie Poirot nel «più grande ghetto zinga-
terra, all’angolo della strada. ro d’Europa»; Maria Hornakova con la sua
GIULIA ANANìA, ALESSIO BONOMO, la qualità della scrittura, per le informa-
zioni che dà e per il bel ragionare anche pretesa così insolita di essere «una perso-
MOMO, FEDERICA PRINCIPI, RAFFAEL-
Barbone in piedi, di piazza e di lotta di nei punti spinosi. na»; la giornalista Pristina Magdolenova
LA MISITI, STEFANO SCATOZZA, LUCA
piazza: ha fondato nell’88 l’associazione Gauss si definisce subito «gadsche» (i secondo cui «criticare significa riuscire a
DE NUZZO, ANDREA PANDOLFO ed capire la differenza tra le cose»; Klara
“Amici di Valentina”, nata per trovare nomadi italiani usano una parola simile,
altri. E’ stata una serata meravigliosa, Orgovanova, «una delle donne più odiate
case ai senzatetto, e ideato l’Università «gagè») ovvero non del popolo rom. Ha
per lo spirito che ha unito gli artisti e il deciso di raccontarne l’epopea, di tentare della Slovacchia»; Jan Saiko,l’insegnante
dei senza fissa dimora e l’”Albo dei
pubblico, lontano dal pietismo e dalla un «impossibile» incontro, andando nelle che sconvolse l’apartheid; lo statunitense
Barboni Professionisti”, a tutela di quan- Craig capace di imprese meravigliose ma
retorica. Chi c’era era lì solo per dare periferie più estreme dell’Europa ma viag-
ti chiedono elemosine, rilasciando rego- del tutto analfabeta sulle ragioni dell’in-
musica, poesia e tanta energia positiva giando anche nelle memorie cancellate
lare ricevuta fiscale. dei popoli. Nelle prime righe già ci fra- giustizia cui vorrebbe opporsi; la sindaca
ad Evio, e soprattutto la forza di lottare:
storna dichiarando che sta andando a che, secondo Gauss, è adatta a interpre-
contro la malattia da cui è affetto e PER tare la parte di «una donna senz’anima
Ma ha anche sfidato Veltroni nel 2001 scoprire «il nucleo del nulla». Siamo in
UNA CASA, per la quale si batte da dieci che pianifica l’eliminazione del genere
candidandosi come sindaco de “I Slovacchia e passiamo da una sorpresa
anni. all’altra: esistono le caste e forse i «man- umano»; i tatuaggi di Ignac Cevernak che
SENZA VOCE”, una lista composta da
giatori di cani»; ci sono 15 nazionalità urlano «io ti amo» persino agli skinhead;
barboni, sfrattati, pensionati al minimo, il canadese David Scheffel che scoprì
Sono stati raccolti 3000 EURO, dunque diverse (zipster, ruteni e russeni, valacchi
lavoratori part-time e disabili. E ha per- come i legami fra polli e uova siano
la serata ha avuto un esito positivo; ma ecc); per trovare cibo slovacco bisogna
sino adottato una bambina a distanza, andare nei ristoranti italiani; in certi mar- mediati dalla memoria. Poi c’è il passato,
questi soldi sono sufficienti a coprire le
sostenuta con le donazioni dei passanti, ciapiedi passano barriere invisibili ma a cui spesso si accenna: gli zingari che arri-
spese di caparra e di una, due mensilità vano nel 1320; ebrei che dalle rivolte del
la vendita dei propri libri di poesie e i pochi chilometri «un nero e un bianco,
al massimo di un monolocale a Roma. 1848 finirono all’università; i cannibali
travestimenti da antico Romano. Evio, cioè un rom e un gadsche, parlano e rido-
-Servono altre donazioni, e voglio tro- no l’uno con l’altro»; lo slum è invisibile inventati nel 1782 ma resuscitati nel
insomma, è un estroso sindacalista dei
varle. Ora. - dice Giulia Carnevali, per definizione come… «lo strozzinaggio» 1923; gli orrori del nazismo; guasti, pregi
senzatetto, un uomo apartitico ma e follie del socialismo reale.
amica di Evio e fondatrice di “TENGO di banche mondiali e Fmi di cui si sottoli-
assolutamente politico. Quel «mangiacani» che campeggia nel
BOTTA”. nea «lo stile assassino» che però non
scandalizza i benpensanti. Forse l’«ingres- titolo sembra essere spiegato a pagina 40
- Vedete, nel suo racconto “La leggenda
A Roma è conosciuto anche come arti- so dell’inferno» è in una località che si ma poi bisogna arrivare quasi alle ultime
di…“, Evio scrive: “[…] io e il mio amico righe per scoprire che il mondo è sempre
sta vagabondo, perché ha scritto poe- chiama Rudnany ma accanto all’abisso ci
rubiamo alle persone un sorriso con le più sottosopra di quanto lo immaginiamo.
sie, racconti, monologhi che ha messo sono, se non paradisi, quantomeno luoghi
nostre battute. I soldi ce li danno, per- di una serena convivenza fra diversi. Un libro da non perdere.
più volte in scena al Teatro Belli. Non
ché dopo averle fatte ridere le nostre Al momento giusto Gauss ci ricorda che la di Daniele Barbieri
sarà forse un uomo di lettere, né un
vittime si sentono in dovere di regalarci
attore in senso accademico, ma poco Un immagine di Evio Botta
dei soldi, senza per questo destare la
importa: il valore di quello che scrive
pietà altrui chiedendo la carità”. Ecco,
sta nelle persone, nei fatti e nelle
queste parole mi stanno spingendo a
immagini che coglie la sua straordinaria
cercare di sostenerlo con l’arte, l’ironia
sensibilità, ancor prima che nelle paro-
e il calore umano, che lui stesso tra-
le.
smette da sempre a chi ha la fortuna di
conoscerlo. Forse è una follia, ma devo
Per vent’anni Evio ha vissuto sulla stra-
tentare-. Il 21 aprile “UNA BOTTA DI
da e dormito dove gli capitava, preferi-
VITA” approda a Bologna: sarà un
bilmente in case occupate. Da un anno
evento di musica, poesia, teatro che si
però ha un tumore alla gola. Lo scorso
terrà a La Scuderia, in collaborazione
marzo ha subìto l’asportazione delle
con Piazza Grande e un altro noto auto-
corde vocali, e finché ha potuto ha vis-
re di teatro canzone, il bolognese Franz
suto nell’unico dormitorio “24 ore” di
Campi. Ingresso 5 euro + offerta libera
Roma, ovvero nei container. Poi le sue
e donazione del 5 per 1000 a Piazza
condizioni di salute sono precipitate: gli
Grande.
è ricresciuto un altro tumore, sempre
all’altezza della gola, ed ha iniziato una
Per info e contatti:
radioterapia. Attualmente è ospite del-
giuliacarnevali@gmail.com
l’ospedale Forlanini, dato che si nutre
www.myspace.com/eviobotta
con una sonda dalla pancia, e siamo
www.myspace.com/giuliacarnevali
tutti d’accordo che un container non è
da considerarsi un luogo igienico-sani-
tario adatto al suo caso, ma fra meno di

10 piazza grande • n°143 • 04.08

 La cultura è nelle strade
già citata, dalla prossima estate si lotterà attribuire particolari privilegi […]». Bene. E come un coglione […] E va bene, sono

Notizie
contro ogni discriminazione. ora tre domande. Chi morte cinque persone ma almeno io
governa a Verona? In che schieramento non sono rumeno […]. Terza: «Se fossi
5 – Chi detesta chi milita Frattini? Se i razzisti di stato rumeno tutte le prime pagine

sparite,
Verona e l’antirazzista Frattini sono politi- avrebbero scritto: “Rumeno uccide tre
Sulla prima pagina del free press «City» il camente alleati… c’è uno bambine e due madri”. Bastardi
17 febbraio sotto psichiatra in sala? rumeni, ma io non lo sono». Quarta
l’occhiello «Hanno detto» si legge questa sequenza: «Poi ho saputo che rumene

notizie frase

piùenon
di

mi
Spike

importa
Lee:
Rice è una delle personeche detesto di
«Condoleza

nulla se è
11 – Nessun pregiudizio

Su «Liberazione» del 22 febbraio Laura

etano due delle bambine e una mamma
morta. Ma
nove, come si deve».
stava scritto in corpo

sparate nera». Per completezza di informazione

«City» avrebbe dovuto
(non titti sono appassionti di cinma)che
ricordare
Educati racconta che
italiano ha presentato al Cerd (il comitato
Onu per l’eliminazione
il governo

delle
17 – Dna

anche Spike Lee è nero. Bon ci discriminazioni razziali) un dossier dove L’ambasciata italiana di Accra nel 2006
di Daniele Barbieri sembra che così la frase abbia un sapore sostiene che rom e sinti sono chiede a un immigrato (da 10
diverso? integrati. L’articolo dice che molte associa- anni in Italia) di sottoporsi al test del Dna
Notizie sparite, notizie sparate. zioni pensano il contrario. per ottenere il
Certezze, mezze verità, bufale, voci. 6 – Chi brucia cosa E a proposito di razzismo istituzionale cita «ricongiungimento familiare». Lui ricorre e
Questa rubrica di Daniele Barbieri una frase del prefetto secondo quanto scrive «il
prova, a ritmo mensile, a recuperare Alcuni quotidiani del 19 febbraio informa- Achille Serra: «Alle 10 del mattino ho manifesto» del 2 marzo il tribunale di
e/o commentare quel che i media tac- no, che a Roma è stato bruciato visto bambini sporchi. Le donne Napoli gli dà ragione perché «la
ciono e/o pompano (oppure rendono un locale «gay». Reazioni tiepide. non c’erano perché forse sono nella metro famiglia è uno status civile prima che bio-
incomprensibile, con il semplice quan- Evidentemente è ben più grave se a rubare e gli uomini stanno logico».
to antico trucco di decontestualizzar- prende fuoco un gazebo di Fi o del Pd. O dormendo perchè forse hanno lavorato
lo) su migranti, razzismi e dintorni. no? tutta la notte rapinando appartamenti». 18 – Noi e loro
Contiamo molto sulle segnalazioni di
lettori e lettrici: la mail di riferimento 7 – Cercasi lieto fine 12 – Titoli e articoli Il lunedì i quotidiani lasciano grande spa-
è pkdick@fastmail.it zio allo sport e «L’unità»
Ha 80 anni, è cardiopatica, sfrattata, ora Sull’edizione bolognese del «Corriere della non fa eccezione. Ma in prima pagina
1 – Mormorii vive in mezzo a una strada di sera» il 22 febbraio si campeggia l’attacco di una lunga
Roma, in passato il marito la picchiava. Ci titola: «Nozze per avere il passaporto, rubrica di Maurizio Chierici (di solito si
Un giornale locale, «Corriere di Romagna» sono tutti gli ingredienti presa la gang dei fuori conclude in penultima) con
il 16 febbraio pubblica perché una storia tanto drammatica d’arancio». Nell’articolo poi si dice che «la l’occhiello «Noi e loro». Ragiona di politica
nella pagina di Imola un articolone (con appassioni i nostri media. Invece è vicenda chiama in causa estera ma anche di piccoli
foto e box). Il titolo urla solo «Liberazione» ad agitarsi (il 19 feb- anche alcune aziende bolognesi che si e gradi razzismi. Il 3 marzo sotto il titolo
«Siringhe, degrado e paura oltre i binari», braio). Se il silenzio degli sarebbero prestate a offrire un «La destra e la paura degli
il sommario aggiunge: altri avesse una spiegazione diciamo posto oltre le loro disponibilità» e poi stranieri» c’è un articolo che andrebbe
«giacigli di fortuna occupati da sbandati, «etnica»? La donna è rumena, il Roberto Morgantini (della Cgil) riportato quasi per intero.
la preoccupazione di chi marito italiano. Suvvia Barbieri, che vai a incalza su queste «pratiche diffuse nel set- Quando trovate un computer libero digita-
lavora nella zona». E’ successo qualcosa? pensare. tore dell’edilizia». te www.unita.it e leggetevelo. Cita fra l’al-
No. Ci sono informazioni Esercizio per le vacanze: provare a sosti- tro «L’ha ucciso
precise? Mica tanto. Nell’articolo si leggo- 8 – Lettera aperta tuire nel titolo «presa la gang lei», il nuovo libro di Tahar Ben Jelloun e
no frasi tipo «disadattati, dei fiori d’arancio» con «implicate alcune «Non chiamatemi uomo di
qualcuno dice clandestini, altri drogati». I «capifamiglia delle comunità rom» invi- aziende bolognesi»; come colore» (che «Come» ha già recensito) di
Insomma si mormora. Mah. tano «il candidato sindaco cantava Jannnacci «per vedere l’effetto Esohè Elamè ma sbagliando
Francesco Rutelli» nel campo di via che fa». titolo: peccato veniale in un articolo
2 – Un mese prima Pontina per discutere con loro. comunque esemplare.
Vorrebbero parlare del fatto che, dopo 20 13 – Famiglie
La stessa vicenda di Imola 30 giorni anni che vivono a Roma, dal 19 – «Sporco ebreo, sporca checca»
prima. Il «/Sabato sera on line/» settembre 2005 sono stati spostati e Sempre in febbraio alcune cronache rac-
il 16 gennaio racconta di «invisibili che abbandonati a 30 chilometri dalla contano delle violenze sessuali A fine febbraio (ma i giornali italiani ne
dormono tra i topi, si lavano città. La lettera finisce, il 20 febbraio, su alle quali è stata costretta una quindicen- danno notizia in marzo) nella
nei bar. Poi qualcuno li porta a lavorare». «il manifesto». Certo ne riminese da un «branco» di periferia parigina un 19enne di religione
C’è una informazione in più potrei essermi distratto ma mi pare che a coetanei. Molti cronisti sottolineano che i ebraica viene rapito,
rispetto all’articolo che uscirà un mese oggi (scrivo il 15 marzo) ragazzi «erano tutti ammanettato, insultato e seviziato per
dopo, si può riassumere sotto Rutelli non sia andato né abbia risposto. minorenni, italiani e di “buona famiglia”». un’intera giornata da alcuni
una parola: sfruttamento. La stessa storia Mancanza di francobolli? Che fossero italiani e di ragazzi. Due anni prima, a circa 500 metri
raccontata peggio a distanza buona famiglia è un’aggravante, un’atte- da lì, un altro giovane ebreo
di circa 700 ore, curioso vero? 9 – L’Italia unita dai buuu nuante o una sorpresa? francese venne rapito e ucciso.

3 – I decreti di Sciaboletta L’appena citato «manifesto» ha una tragi- 14 – Cpt

comica rubrica («la barba al 20 – Schiavitù
Il 17 febbraio «Metropoli» (ovvero «il gior- palo») dove racconta i referti arbitrali del Il 24 febbraio «Metropoli» racconta fra
nale dell’Italia calcio cosiddetto minore. l’altro del nuovo romanzo di Appassiona pochissimi cronisti la vicenda
multietnica», supplemento domenicale di Il 21 febbraio si leggeva: «Ancora cori raz- Daniele Scaglione, «Centro permanenza di 5 tunisini che, secondo la
«Repubblica») titola così: «lo zisti, […] vizio tanto temporanea vista stadio». Ne denuncia della Fiom-Cgil di Genova, erano
scoprono straniero, licenziato dopo 12 fastidioso quanto nazionale a giudicare riparleremo. «venduti come schiavi» da una
anni». L’autista è un senegalese, dalle multe: Chioggia, Gubbio, ditta all’altra.
siamo nel bergamasco e tutto avviene Anzio, Pinerolo, Padova (ma qui c’è stata 15 – Free?
«per grazia di Dio e per volontà di una buffa attenuante: uno 21 – Pirata della strada
Vittorio Emanuele III» con il regio decreto sconto “visto che a insultare era una Tra febbraio e marzo vari media italiani
148 del 1931 che l’Unar minoranza, concetto molto raccontano che alla università Ricordate la choccante vignetta (cfr 16) di
(Ufficio nazionale anti-discriminazioni raz- rischioso)». Giusto, a meno che nelle altre di «Free State» in Sudafrica alcuni studen- Gipì? Il 6 marzo ad Ardea, vicino Roma,
ziali) definisce 4 località i razzisti ti bianchi girano un video una Mercedes travolge e uccide una
«discriminatorio». Avanti Savoia? fossero maggioranza. Possibile? dove fra l’altro umiliano donne nere. ragazzina. La donna al volante fugge ma
viene poi individuata e fermata. Straniera
4 – Toscana anomala 10 – Tre domande al volo 16 – Vignette amare come la verità la vittima, italiana la responsabile,scarsa
l’attenzione dei media. Via mail, Domenico
Parrebbe che in alcune Regioni d’Italia alla Saprete che il Comune di Verona vuole Sul settimanale «Internazionale» il 29 feb- Gioia scrive ai giornali per chiedere se sia
monarchia (vedi sopra) stia privilegiare i cittadini italiani braio la strip di Gipì è giusta la scarcerazione della guidatrice e
per subentrare una repubblica. Lo si intui- rispetto ai nuovi arrivati. Se ne è discusso croccante quanto veritiera. Proviamo, pur soprattutto se a ruoli invertiti (italiana la
sce leggendo ne «Il sole-24 in febbraio al Parlamento senza il supporto dei disegni, vittima e straniera la responsabile) i gior-
ore» del 18 febbraio un’interessante pagi- europeo e il commissario Franco Frattini a riassumerla. Un narratore e quattro nali sarebbero stati così silenti.
na che, sotto l’occhiello ha messo per scritto che le sequenze. Prima: «Fossi stato
«Economia e imprese/immigrazione», fa attuali disposizioni «escludono qualsiasi rumeno ora sarei proprio nei guai. Ma non Fi n e
sapere che, d’intesa con l’Unar possibilità per uno Stato di lo sono». Seconda: «Ho guidato

piazza grande • n°143 • 04.08 11

Diritti e cittadinanza
Piazza Grande
va in Europa
Lo scorso mese Piazza Grande ha
fatto il suo esordio agli incontri euro-
pei della Federazione europea delle
organizzazioni nazionali che lavora-
no con i senza dimora (Feantsa). Il 7
e l’8 marzo a Bruxelles abbiamo
preso parte all’incontro del gruppo di
lavoro tematico sulla partecipazione.
Allo stesso tavolo c’erano rappresen-
tanti di organizzazioni e associazioni
danesi, ungheresi, inglesi, spagnole,
tedesche, irlandesi, finlandesi e bel-
ghe. In attesa del prossimo appunta-
mento di Budapest, a settembre
prossimo, pubblichiamo un resoconto
dell’ultimo incontro, credendo che
sia interessante per i lettori conosce-
re lo stato del dibattito sui temi del-
l’esclusione sociale in Europa.
L’obbiettivo del gruppo di lavoro che
vede coinvolta Piazza Grande è l’in-
dagine sul grado e sulle possibilità di
partecipazione da parte degli home-
less alla elaborazione delle politiche
sociali e del metodo di fornitura dei
servizi. In particolare l’attenzione
del gruppo è caduto sul concetto di
empowerment, considerando il
rafforzamento delle potenzialità del
singolo come un passaggio importan-
te verso una maggiore partecipazio-
ne e inserimento sociale delle perso-
ne senza dimora.
Il confronto tra le esperienze di lavo-
ro sul campo è stato un utile stru-
mento di conoscenza della questione.
Simone Helleren di Groundswell, un’orga-
nizzazione inglese, ha spiegato come la
loro attività è orientata a una legittima-
zione dell’influenza degli homeless sulle
politiche, i servizi e le vita della comu-
nità. Come ha dichiarato Simone attra-
verso la ricerca, la pratica, l’assegnazione
di borse lavoro i senza dimora non sono
più il problema ma una parte della solu-
zione.
Dalla Simone Communities irlandese,
Catri O Kane fa saper che il coinvolgi-
mento degli utenti e un’area di lavoro del
tutto nuova ma che sta entrando lenta-
mente nella cultura delle politiche sociali.
Al momento è attivo un forum che riuni-
sce una volta al mese gli utenti di quattro
diverse comunità.
Un’esperienza interessante arriva dalla
Finlandia, ne parla Sanna Lehtonnen,
impegnata a Helsinky con l’organizzazio-
ne Vaillia Vakinista nata da un’associazio-
ne di homeless e cresciuta con la pubbli-
cazione di un giornale di strada comple-
tamente realizzato dai senza dimora.
L’associazione degli homeless di Helsinki
possiede anche una casa estiva su un
lago (è una cosa molto diffusa in
Finlandia) completamente ristrutturata e
gestita dagli utenti; l’accesso è libero,
non ci sono operatori all’interno, l’unica
regola è essere sobri.
12 piazza grande • n°143 • 04.08
Per le strade di Helsinky, inoltre, gira un
bus notturno che da sostegno a chi vive
in strada, c’è un caffè aperto tutta la
notte e una lavanderia, tutti servizi gesti-
ti da Vaillia Vakinista. Due eventi impor-
tanti sono stati organizzati nell’ultimo
anno: la notte dei senza dimora e un
pranzo con alcuni candidati alle elezioni
politiche nazionali. In questo caso erano i
politici a servire ai tavoli e alla fine del
pranzo i senza dimora esprimevano le
loro preferenze. In generale l’idea di base
del gruppo è che non ci sono utenti, ma
membri o frequentatori dell’associazione.
Boroka Feher dall’Ungheria ha riportato
la sua esperienza di lavoro all’interno
dell’Equal Project. Lo scopo dell’iniziativa
è stato creare un’associazione di artisti
senza dimora, coinvolgendo allo stesso
tempo un giornale di strada attraverso il
lavoro di tre giornalisti homeless che
hanno scritto articoli riguardo al progetto.
Boroka ha collaborato anche alla realizza-
zione di un sondaggio tra i senza dimora
di Budapest riguardo al loro rapporto con
i servizi sociali e gli operatori. Al momen-
to ancora non si conoscono gli esiti, ma
sarà importante per rendere più concreto
il discorso sulla partecipazione degli
homeless.
In Danimarca è attiva Sand un’associa-
zione nazionale composta da senza dimo-
ra per dare sostegno a loro stessi. Ogni
anno si organizzano numerosi meeting e
eventi nei quali si discute di politiche
sociali ma si fanno anche feste. Ask
Svestrup, rappresentante dell’associazio-
ne, riferisce che al momento c’è il rischio
che i membri del direttivo di Sand siano
troppo professionalizzati e che rappre-
sentino meno la parte più disagiata dei
senza dimora danesi.
Con un salto di migliaia di chilometri si
arriva in Spagna. Marta Olario parla di
Arrels (radici in spagnolo) e della situa-
zione del suo Paese. L’associazione è
nata da volontari che si occupavano
soprattutto di persone in stato di disagio
Una foto della riunione dello scorso marzo
cronico. Gradualmente è cresciuta e si
professionalizzata, adesso coinvolge 40
persone stabilmente e 200 volontari. In
Spagna non c’è cultura della partecipa-
zione, gli homeless al momento non
hanno alcuna possibilità di essere ascol-
tati. Ma qualcosa si sta muovendo all’in-
terno di Arrels: un gruppo di utenti sta
gestendo dei soggiorni di vacanza e stan-
no ristrutturando degli appartamenti.
La carrellata si chiude con l’esperienza di
Wolgang Jackel proveniente da
Offenburg, una piccola città tedesca. Il
suo lavoro si svolge all’interno della
Caritas locale, si tratta di un network di
appartamenti per l’accoglienza dei senza
tetto. Già nel 2000 a Offenburgh c’è stato
un tentativo di collaborazione tra senza
dimora e operatori sociali, l’ostacolo da
superare è la reciproca diffidenza.
Un’occasione in questo senso arriva nella
festa annuale organizzata dai senza
dimora, durante la quale oltre ai concerti
si svolgono workshop e dibattiti.
Al tema della partecipazione sarà dedica-
ta la conferenza annuale di Feantsa nel
2009 (la prossima a novembre di que-
st’anno si occuperà del tema dell’abita-
re), il gruppo di lavoro dovrà quindi pre-
parare il materiale e individuare delle
linee di discussione. Senza dubbio di par-
lerà di empowerment. Nell’incontro di
Bruxelles l’argomento è stato ampiamen-
te dibattuto. Da parte di Piazza Grande è
stato messo in evidenza come la base
costitutiva dell’associazione e il metodo
di impostazione di ogni attività sia
improntato proprio all’implementazione
delle capacità della persona in stato di
disagio. I laboratori attivi vedono tutti la
partecipazione fondamentale di senza
dimora o ex senza dimora.
Su questo punto si è registrata una
sostanziale sintonia tra i partecipanti al
gruppo di lavoro. Sanna ha ricordato che
la semplice appartenenza attiva ad un’as-
sociazione di homeless può favorire la
partecipazione e l’epowerment. Gli home-
less artisti conosciuti da Boroka, invece,
sentivano di superare la loro condizione
di disagio quando erano nel gruppo e
potevano considerarsi artisti prima che
senza dimora.
Secondo Catri O Kane il passo indispen-
sabile verso l’empowerment è un mag-
giore accesso alle informazioni da parte
degli homeless in modo da poter cono-
scere meglio tutte le opportunità a loro
disposizione. Ask Svestrup pone l’accento
sui giornali di strada e sui campionati di
calcio degli homeless indicando questi
esempi come buone pratiche per incenti-
vare la partecipazione.
Danny Lescrauwaet, rappresentante di
un’organizzazione belga e coordinatore
del gruppo di lavoro, in conclusione prova
a tirare le somme e individua alcuni punti
cardine emersi dalla discussione: un ser-
vizio rivolto all’empowerment deve con-
sentire all’utente di poter assumere ruoli
diversi da quello del senza dimora; l’ac-
cesso alle informazioni deve essere facili-
tato; è necessario implementare il senso
di responsabilità e le capacità personali di
chi vive in strada.
A novembre del 2009, probabilmente a
Copenaghen, questo dibattito verrà allar-
gato a tutte le organizzazioni presenti
nella Federazione. L’obbiettivo è far usci-
re il dibattito fuori dai luoghi del conve-
gno e farne arrivare la voce al pubblico e
soprattutto alle istituzioni.
di Leonardo Tancredi
leonardotancredi@gmail.com
 La pagina dell’associazione
ASSOCIAZIONE AMICI DI PIAZZA GRANDE ONLUS: le attività

L'Associazione Amici di Piazza Grande Onlus è il luogo in cui i cittadini svantaggiati si organizzano per risolvere i propri problemi, per mettere
assieme capacità e idee, per costruire occasioni di reddito, per affrontare il problema della abitazione, per migliorare le prestazione dei servizi
della città e per autogestirsi. L’Associazione, in oltre dieci anni di vita ha dato impulso ad una progettualità ricca di iniziative. Attualmente tra le
attività di Piazza Grande ci sono il giornale, il BiciCentro, la Sartoria, il Teatro, il Servizio Mobile di Sostegno e lo Sportello di Avvocato di strada.

Per info
e preventivi

Tel.051349383

Faremondi
Cooperativa sociale di Piazza Grande

sgomberi cantine e appartamenti

pulizia piazzali e giardini
trasporti e consegne in città e provincia
tinteggiatura appartamenti
smaltimento materiali vari
assistenza e riparazione biciclette elettriche

Preventivi e informazioni
Telefono 051 4222046
Cellulare 392 9888574

Avvocato
di strada
Lo sportello legale
al servizio delle persone
senza fissa dimora
Tel. 051397971, Fax 0513370670
Cell. 3939895695
I ricevimenti
Sede di Avvocato di strada
Sportello di diritto penale: lunedi ore 15 - 17
Sportello di diritto civile: giovedi ore 15 - 17
Si riceve anche senza appuntamento.
Via Lodovico Berti 2/9. Bus: 33, 35, 86
Casa del riposo notturno “Massimo Zaccarelli”. Sportello di diritto penale e civile: il
secondo e il quarto giovedì del mese. Ore 19 - 20. Si riceve anche senza appunta-
mento. Via del Lazzaretto 15. Bus: 17, 18
- “Rifugio notturno solidarietà”. Sportello di diritto civile e penale: terzo giovedì del
mese dalle 20 alle 21. Si riceve anche senza appuntamento. Via del Gomito 22. Bus:
25
- Struttura “Madre Teresa di Calcutta”. Sportello di diritto civile e penale: quarto gio-
vedì del mese dalle 19.30 alle 20.30. Si riceve anche senza appuntamento.
Viale Lenin 20, Bologna. Bus: 25
Servizi di pulizia e custodia - servizi di accoglienza, orientamento e
accompagnamento di persone disagiate
Sede legale:
Via Antonio Di Vincenzo 26/F (BO) Tel: 051.372223
Fax: 051.4158361 Sito web: www.cooplastrada.it
Mail: info@cooplastrada.it
2008
Il cinque
per mille della
tua dichiarazione
dei redditi a
Piazza Grande
La legge finanziaria n. 266/2005 ha intro-
dotto per l'anno 2007 la possibilità per
tutti i contribuenti di destinare una quota
pari a cinque per mille dell'imposta sul
reddito delle persone fisiche a enti non
profit che abbiano le seguenti finalità:
a) sostegno del volontariato, delle onlus,
delle associazioni di promozione sociale e
di altre fondazioni e associazioni ricono-
sciute;
b) finanziamento della ricerca scientifica e
delle università;
c) finanziamento della ricerca sanitaria;
d) attività sociali svolte dal comune di
residenza del contribuente;
Il contribuente può decidere di destinare il
cinque per mille dell'IRPEF relativa al
periodo di imposta 2007, apponendo la
firma in uno dei quattro appositi riquadri
che figurano nei modelli di dichiarazione
specificando il codice fiscale del soggetto
preferito.
Questa disposizione non è alternativa al
meccanismo dell'otto per mille, e non rap-
presenta una spesa ulteriore per il contri-
buente.
La possibilità di scelta della destinazione
cinque per mille rappresenta un esempio
di sussidarietà fiscale, poiché i finanzia-
menti versati dai cittadini con questo mec-
canismo potranno integrare o anche sosti-
tuire quelli pubblici.
L'Associazione Amici di Piazza Grande
Onlus è tra le organizzazioni non profit
idonee a beneficiare del diritto al "cinque
per mille". Dal 1993 Piazza Grande Onlus
promuove iniziative concrete per contra-
stare l'esclusione sociale e affermare i
diritti delle persone senza fissa dimora.
Per aiutare sempre più persone abbiamo
bisogno del sostegno di tutti.
Da quest'anno un modo semplice per
sostenere l'Associazione è devolvere il
5x1000 della propria dichiarazione dei
redditi. La destinazione del 5x1000 è una
scelta soggettiva, che non incide sul tuo
reddito. Ti proponiamo di devolvere il tuo
all'Associazione Amici di Piazza Grande
Onlus inserendo nello spazio dedicato al
5x1000 il codice fiscale dell'Associazione:
92038070378
piazza grande • n°143 • 04.08 13
 Diritti alla frontiera

On the road Legenda:

gli appuntamenti del mese di Piazza Grande = sotto i 10 euro = gratis!

12 aprile, ore 22 17 aprile, ore 21 26 aprile, ore 22 Dal 9 al 29 aprile Dal 16 al 18 aprile, ore 21.15
Musica
24 Grana Roberto Vecchioni My Awesome Mixtape From Medea Il frigo
7 aprile, ore 20.30 Tpo Europauditorium Locomotiv Club Teatri di Vita

Bruno Canino Via Casarini 17/5 Piazza della Costituzione Via Serlio 25/2 Via Emilia Ponente 485
per Schumann Info: 051 6241854 Da 35 a 60 euro www.locomotivclub.it Ingresso 6 euro

La band napoletana sbarca a Info: 051 372540 Una delle band più interessanti Info: 051 566330
Bologna per presentare l’ultimo della scena indie italiana in con-
disco ‘Ghost writers’. Il cantautore presenta i brani del- certo al Locomotiv. Ingresso con Torna sul palco dei Teatri di Vita lo
l’ultimo disco ‘Di rabbia e di stelle’. tessera Arci. spettacolo di Copi, per la regia di
Andrea Adriatico e l’interpretazio-
12 aprile, ore 20.30 Arena del Sole ne di Eva Robin’s.
18 aprile, ore 22 29 aprile, ore 20.30
Via Indipendenza 44
Maurizio Zanini
Ferretti in ‘Reduce’ La Norma di Bellini Da 7,50 a 14 euro
Dal 16 al 20 aprile
Teatro Manzoni
Estragon Teatro Comunale Info: 051 2910910 I dubbi
Via de’ Monari 1/2 di Stefano Accorsi
Santa Cristina Parco Nord Largo Respighi 1 La scrittrice noir Grazia Verasani si
Da 5 a 10 euro richiama al mito greco per narrare
Piazzetta Morandi 2 Da 10 a 15 euro Info: 199 107 070 una tragedia attuale, riflessione
Info: 051 271932
Info: 051 323490 sull’istinto materno oltre ogni ipo-
Ingresso libero L’Orchestra e il Coro del Comunale
Il pianista Maurizio Zanini dirige crisia.
nella Norma di Vincenzo Bellini.
Info: 051 2754111 l’Orchestra Mozart su musiche di Solo posti a sedere per il concerto Direzione di Evelino Pidò e Roberto
Schumann e Schubert. di Giovanni Lindo Ferretti, ex voce Polastri. Repliche fino al 9 aprile.
Le musiche di Schumann interpre- dei Cccp e Csi e ora ‘Reduce’. Dall’11 al 13 aprile, ore 21.30
tate da Salvatore Accardo e Laura
Gorna al violino, Francesco Fiore 12 aprile, ore 22 Il sogno di Maria
alla viola, Rocco Filippini al violon- 18 aprile, ore 22 Teatro
cello e Bruno Canino al pianoforte. Einsturzende Teatro San Martino Arena del Sole
Neubauten Forty Winks
8 aprile, ore 10.15 Via Oberdan 25 Via Indipendenza 44
8 aprile, ore 21 Covo Club
Estragon Info: 051 224671 Da 6 a 21 euro
Teatro in quartiere
Viale Zagabria 1
Parco Nord Dietro ogni grande uomo c’è una Info: 051 2910910
La voce del violoncello Info: 051 505801
Quartiere Borgo Panigale grande donna, si dice. ‘Un sogno
Ingresso 25 euro per Maria’, lo spettacolo di Silvia Sergio Castellitto alla regia e
Aula Absidale di Santa Lucia Via M.E. Lepido 25/3
La band bolognese in concerto al Battaglio, esplora il punto di vista Stefano Accorsi sul palco mettono
Info: 051 323490 di queste figure femminili, quasi
Covo. Ingresso gratuito in scena ‘Il dubbio’, testo vincitore
Via de’ Chiari 23-25/a mai protagoniste ma sempre fon-
Lo storico gruppo ‘industrial’ in del Premio Pulitzer nel 2005. Padre
Ingresso gratuito concerto all’Estragon. Info: 051 6418211 damentali. Domenica 13 aprile lo Flynn è accusato di abuso sessuale
18 aprile, ore 22 spettacolo inizia alle 17. nei confronti di un allievo, lo spet-
Info: 051 2092413 Per la rassegna ‘I colori del teatro’ tacolo indaga la zona grigia che
13 aprile, ore 20 I Tre allegri questo mese vanno in scena due separa l’accusa dal fatto.
Alessandro Drago (pianoforte) e spettacoli: ‘Il flauto magico’, l’8 14 aprile, ore 21
ragazzi morti aprile alle 21.30 e ‘Tranquilli!!!’
Luca Fiorentini (violoncello) in Cesare Basile
concerto su musiche di Beethoven, e Pasolini con André Casaca, il 22 aprile alle Montalbano a teatro Dal 19 al 20 aprile, ore 21
Sostakovic, Vivaldi e Webern. 8.15.
Locomotiv Club Teatro Alfredo Testoni Le altre Columbine
Via Serlio 25/2 Casalecchio di Reno
9 aprile, ore 21 Dall’8 al 13 aprile, ore 21 Teatro San Martino
www.locomotivclub.it Piazza del Popolo 1
Beat regeneration Il re di Ionesco Via Oberdan 25
con i Pooh I Tre allegri ragazzi morti in un Da 16 a 20 euro
concerto dedicato a Pier Paolo Teatro Duse Info: 051 224671
Paladozza Pasolini. Partendo dal fumetto Info: 051 573040 Da Emstetten in Germania a
Via Cartoleria 42
pubblicato dal loro leader Davide Littleton, passando per Columbine.
Piazza Azzarita Toffolo, la band mette in scena ‘La concessione del telefono’, uno
Arterìa Da 10,50 a 23,50 euro Le stragi nelle scuole sono oggetto
parole, musica, disegni in ‘Pasolini dei romanzi più amati di Andrea
Da 29,90 a 46 euro di riflessione nello spettacolo ‘Tra
Vicolo Broglio 1/a - Diario di un incontro’. Info: 051 231836 Camilleri, nella riduzione teatrale
un’ora e 12 minuti’, di Lars Norén
del Teatro Stabile di Catania.
Info: 051 361116 con Lea Barletti.
Info: 347 6547011 Il capolavoro di Eugène Ionesco
21 aprile, ore 21 nella traduzione di Edoardo
La celebre band torna sul palco Il cantautore è a Bologna per pre- Sanguineti. Nello Mascia dà corpo Dal 15 al 20 aprile
con le cover dei più famosi brani sentare i brani dell’ultimo disco 21 aprile, ore 21
beat, da ‘29 settembre’ a ‘Sono un Maria Joao Pires e voce a Bérenger, il re di un
‘Storia di Caino’.
in concerto paese in rovina che riceve la noti- Tullio Solenghi Sul palco
ragazzo di strada’.
zia della propria imminente morte. e l’ultima radio
Teatro Manzoni Replica giovedì alle 15.30. con gli Amici di Luca
14 aprile, ore 21 Teatro Duse
Dal 10 al 12 aprile, ore 21 Teatro Alfredo Testoni
Via de’ Monari 1/2
Gogol Bordello Dal 9 al 10 aprile, ore 21 Via Cartoleria 42
Lo swing Da 10 a 38 euro Casalecchio di Reno
di Paolo Belli Estragon Pathosfermel, Da 10,50 a 23,50 euro
Piazza del Popolo 1
Info: 051 271932
Teatro delle Celebrazioni Parco Nord la timidezza delle ossa Info: 051 231836
La grande pianista torna alle sue Da 16 a 20 euro
Via Saragozza 234 Ingresso 16 euro origini agentine con un concerto Trent’anni di costume italiano
Info: 051 573040
su musiche di Scarlatti, Ginastera ripercorsi attraverso la storia di
Da 20 a 25 euro Info: 051 323490 una piccola emittente radiofonica.
e Beethoven. Il coma, il risveglio e la vita ‘dopo’.
Un vero ‘one man show’ per Tullio Su questi argomenti riflette la
Info: 051 6153370 Ritmi gitani e contaminazioni rock
Solenghi. compagnia degli Amici di Luca
per gli americani Gogol Bordello.
Paolo Belli e la sua ‘big band’ di 13 23 aprile, ore 20.45 nello spettacolo ‘La partenza degli
elementi in ‘Dillo con un bacio’, arrivi… nulla di ciò che sembra è’.
spettacolo di Giampiero Solari e Dal 16 al 19 aprile, ore 21 Torna ‘Organi antichi’ 16 aprile, ore 20.30
Alberto Di Risio.
Giulietta e Romeo Santa Maria della Vita Dieci riflessioni 23 aprile, ore 21
Laboratori Dms sulla danza
Via Clavature 8
11 aprile, ore 21 Teatro delle Celebrazioni Via Azzo Gardino 65/a
Travaglio racconta
Laboratori Dms
Via Saragozza 234
Ingresso gratuito la storia d’Italia
Francesco Renga Da 5 a 10 euro
Via Azzo Gardino 65/a
Info: 051 248677 Arena del Sole
Da 22 a 27 euro Info: 051 2092413
Paladozza Ingresso gratuito
Lo Speculum Ensemble per la Via Indipendenza 44
Info: 051 6153370 Un telo bianco su cui compaiono
Piazza Azzarita prima tappa bolognese della ras- Info: 051 2092413
segna ‘Organi antichi’, giunta alla frammenti in rilievo, un corpo che Da 5 a 18,50 euro
Un classico del teatro di danza
Da 23 a 28,75 euro ventesima edizione e come sem- spinge per uscire e intraprende Uno studio sulla composizione e
contemporaneo italiano. Nell'Italia Info: 051 2910910
pre dedicata a far ascoltare gli una lotta contro il telo. Il nuovo sulla danza. E’ ‘L’essere scenico’,
Info: 051 361116 del secondo dopoguerra, Giulietta
strumenti presenti nelle chiese del spettacolo di ‘pathosfermel’ esplo- spettacolo della compagnia
è il desiderio di sfuggire alle rego- 15 anni di storia d’Italia – da
territorio. Il calendario dei concerti ra come sempre gli aspetti liminali Abbondanza-Bertoni proposto nel-
Fa tappa al Paladozza di Bologna il le. Romeo (Kledi Kadiu) è un gio- Tangentopoli ai giorni nostri – nel
si trova sul sito www.organianti- del teatro. Replica alle 22. l’ambito della rassegna ‘La Soffitta’.
‘Ferro e cartone tour’ dell’ex voce vane introverso ma aperto all'a- ‘Promemoria’ di Marco Travaglio.
dei Timoria. more. chi.org.

14 piazza grande • n°143 • 04.08

 Diritti alla frontiera

Fino al 4 maggio 13 aprile, ore 16 Fino al 24 aprile Dal 12 al 20 aprile 16 aprile, ore 17.30
Mostre
Personale Una domenica Il meglio dei libri Il cinema I fantasmi di Terzani
Fino al 26 aprile di Luigi Ontani ‘preistorica’ per ragazzi dei diritti umani Le regole di Colombo

Paura del Nero Mambo Sala Borsa Ragazzi Laboratori Dms

Via Don Minzoni 13 Piazza del Nettuno 3 Via Azzo Gardino 65

Galleria Squadro
Da 4 a 6 euro Ingresso gratuito Ingresso libero
Via Nazario Sauro 27/b
Info: 051 6496611 Info: 051 2194411 Info: 051 2092413
Ingresso gratuito
La personale di Luigi Ontani riper- La storia della letteratura per Presentazione dei libri ‘Fantasmi.
Info: 051 233401
corre l’opera dell’artista di Vergato ragazzi ripercorsa in 19 pannelli. Dispacci dalla Cambogia’, di
Da Mattotti a Burns, un gruppo di dagli anni ’60 ad oggi. Rebus lin- Tiziano Terzani, e ‘Sulle regole’, di
fumettisti e illustratori di fama guistici, fotografie, statue in cera- Gherardo Colombo. Intervengono
mica, in una ricerca mitologica fra Via Fratelli Canova 49 25 aprile, ore 15 Colombo, Angela Terzani e Matilde
internazionale riflette sul tema del
pop e psichedelia. Cineteca Callari Galli.
“nero”, sia dal punto di vista visivo San Lazzaro di Savena
che da quello metaforico. Via Riva Reno 72
Gratuito per i minori di 14 anni Caccia al tesoro
Fino al 4 maggio 16 aprile, ore 18
www.humanrightsnights.org
Fino al 30 aprile Prenotazione obbligatoria Centro Diapason
La magia del colore Arriva all’ottava edizione il festival Un viaggio
Info 051 465132 Via Marconi, Budrio
Charlot illustrato al Museo Ebraico ‘Human Rights Nights’, come sem- firmato Fellini
pre dedicato al cinema che raccon-
L’era glaciale, dinosauri e uomini Ingresso gratuito
Cineteca Museo Ebraico ta i diritti umani e le loro violazio- Mel Bookstore
delle caverne sono i protagonisti
Info 338 9604481 ni. Quest’anno il tema della mani-
Via Riva di Reno 72 Via Valdonica 1/5 delle domeniche al Museo della Via Rizzoli 18
festazione è
preistoria Luigi Donini. Il 13 aprile
Caccia al tesoro a squadre ispirata ‘(Sporav)vivere/Resistance’. In
Ingresso gratuito Info: 051 2911280 appuntamento con ‘Il grande fred- Ingresso gratuito
al Piccolo Principe, per bimbi dai 5 programma, oltre ai film , mostre
do’. Segue la ‘Grig (r)evolution’
Info: 051 2194826 In mostra i quadri e le sculture di agli 11 anni e genitori. Iscrizioni al e incontri. Info: 051 220310
(20 aprile) e la’Preistoprimavera’
Antonietta Raphael, ebrea lituana centro Diapason di via Marconi ore
(il 27).
Charlie Chaplin raccontato dalla attiva fra gli anni ’30 e i ’60. 10-12 e 14-14.30. Per tutta la vita Federico Fellini ha
matita di 20 grandi illustratori con- 15 aprile, ore 16.30 avuto in mente un film sull’aldilà,
temporanei. Memo ma non l’ha mai fatto. Doveva
Fino al 31 maggio Roberto Rossellini chiamarsi ‘Il viaggio di G.
e il cinema fascista Mastorna’. In compenso ci ha
Fino al 30 aprile L’arte di Antonio Basoli lasciato una sceneggiatura che si

Buon compleanno Pinacoteca Nazionale

La Festa della zuppa Istituto Parri

Via Sant’Isaia 18-20

legge come fosse un romanzo.
Ermanno Cavazzoni ce la presenta.
Signor Bonaventura
Via Belle Arti 56 Il 25 aprile assaggi e spettacoli gratuiti Ingresso gratuito 17 aprile, ore 18.30
Ingresso gratuito a Corticella la sfida per il Mestolo d’Oro Info: 051 3397211
Info: 051 4226411
Incontri con gli artisti
Per la rassegna ‘Il cinema di guer- al Mambo
Acquerelli, disegni e incisioni per Torna per la terza edizione il ra fascista’, l’Istituto Parri propone
documentare l’opera di Antonio ‘La nave bianca’, uno dei primi film Mambo
Basoli, artista poliedrico vissuto a Festival internazionale della di Roberto Rossellini.
cavallo fra ’700 e ’800. La mostra Via Don Minzoni 13
è aperta dal martedì alla domeni- zuppa. Il 25 aprile, in occasio-
Ingresso gratuito
ca, ore 10-19.
ne della Festa della Incontri
Info: 051 6496611
Fino al 15 aprile Liberazione, in via Stoppato Incontro con gli artisti e presenta-
7 aprile, ore 18
zione dei loro lavori: Almagul
Una mostra omaggio (zona Corticella) cuochi di Menlibayeva, è nata a Almaty
Sala Borsa I fumetti
al pioniere tutta Italia e non solo si sfide- (Kazakhstan) nel 1969, vive e
di Paolo Bacilieri lavora a Almaty e Berlino.
Piazza Nettuno 3 dell’archeologia Ottonella Mocellin e Nicola
ranno per preparare la zuppa Libreria Feltrinelli
Ingresso gratuito Pellegrini sono nati a Milano
Museo Civico Archeologico
più buona del mondo e aggiudicarsi il Mestolo d’oro. (Italia) nel 1966 / 62. Vivono e
Piazza Ravegnana 1
Info: 051 2194411 Via dell’Archiginnasio 2 lavorano a Milano.
Per l’occasione Corticella si riempirà di artisti di stra- Ingresso gratuito
Una mostra per i 90 anni del Ingresso gratuito
Signor Bonaventura, il celebre da (da Francia e Spagna) e naturalmente di golosi, Info: 051 264492 18 aprile, ore 18
eroe che animava le pagine del Info: 0512757211
Corriere dei Piccoli. E la mostra che dalle 17 potranno assaggiare le zuppe in gara. La Paolo Bacilieri presenta il suo ulti- Matematico
diventa un’occasione per ripercor- Una mostra per celebrare Edoardo mo libro, ‘La magnifica desolazio-
Brizio, pioniere dell’archeologia ne’, dedicato ancora una volta alle
e impenitente
rere la storia del fumetto italiano,
italiana e primo direttore del
festa inizia alle 16 e prosegue fino a sera. Tutte le
passando dal gruppo Valvoline ai avventure di Zeno Porno. La Scuderia
Museo Archeologico.
giovani autori di oggi. iniziative sono gratuite. Chi volesse partecipare alla
Piazza Verdi 2
gara può iscriversi su www.fest-festival.net. 12 aprile, ore 12
Fino al 30 aprile Ragazzi Ingresso gratuito
Attenzione però: servono almeno 10 litri di zuppa.
Il magico e il surreale Info: 051 6569619
12 aprile, ore 9 Piergiorgio Odifreddi presenta il
Libreria Giannino Stoppani
suo nuovo libro ‘Il matematico
Sabato in collina 19 aprile, ore 11 impenitente’.
Via Rizzoli 1/f
a Villa Ghigi
Cinema
Ingresso gratuito Un laboratorio
Villa Ghigi su Frida Kahlo 20 aprile, ore 15
Info: 051 227337 7 aprile, ore 17
Parcheggio di via di Gaibola Mambo Il nuovo album A lezione
Da Bratislava, città che dal 1967 Il fantasma di Max Gazzé
dedica all'illustrazione una impor- Ingresso 12 euro Via Don Minzoni 14 di cous cous
di Corleone
tante Biennale, mostra delle tavole Libreria Feltrinelli
Info: 051 3399084 Ingresso 5 euro Museo della Civiltà Contadina
di Peter Cisarik e Milos Koptak.
Immersi nel verde del Parco Villa Piazza Ravegnana 1 Via Sammarina 35
Info: 051 6496626
Ghigi, i bambini (dai 6 ai 12 anni) Ingresso gratuito
Fino al 4 maggio ‘Vite d'artista’, lettura laboratorio San Marino di Bentivoglio
impareranno come realizzare un
autoritratto guidati da un’illustra- dedicata a Frida Kahlo. Percorso Info: 051 264492 Ingresso 4 euro
trice di libri per bambini. per bambini da 8 a 11 anni.
Gianni De Luca Max Gazzé presenta al pubblico il Info: 051 891050
e il disegno pensiero suo sesto album, intitolato ‘Tra l’a-
12 e 13 aprile, ore 16 20 aprile, ore 17 ratro e la radio’. Alcune donne tunisine dimostrano
Museo Civico Archeologico Laboratori Dms la preparazione del cous cuos in
Enigmi in musica Un tè da pazzi tutte le sue fasi secondo la loro
Via dell’Archiginnasio 2 Via Azzo Gardino 65 15 aprile, ore 21 tradizione.
con i segreti di Haendel Teatro San Martino
Ingresso gratuito Ingresso libero
Cinema Teatro Antoniano Il Paradiso di Dante
Via Oberdan 25 ‘On the road’ è realizzato in col-
Info: 051 233401 Info: 051 2092413
Via Guinizelli 3 Biblioteca Natlaia Ginzburg laborazione con AGENDA
Da 5 a 6 euro
Prosegue la grande mostra antolo- La documentarista Giovanna
Ingresso 5 euro Via Genova 10 (www.agendanet.it).
gica dedicata al fumettista Gianni Info 051 224671 Taviani, documentarista e figlia
De Luca, nume tutelare dell’edizio- d’arte, incontra il pubblico per pre- Per segnalazioni e comunicati
Info: 051 4228708 Ingresso gratuito
ne 2008 del festival di fumetto Ricordate il Cappellario Matto e la sentare il ‘Salinadocfest’, giovane
Lepre Marzolina? I due personaggi festival sul documentario narrati- contattare l’indirizzo e-mail
Bilbolbul. De Luca, insieme a Perché Haendel nascose il clavi- leggio@fastwebnet.it
Gianluigi Gonano, è il creatore del di Lewis Carroll tornano nello spet- vo. Segue la proiezione di ‘Il fan- redazione@agendanet.it o il
cembalo in soffitta? A svelare que-
Commissario Spada, personaggio tacolo per ragazzi a cura dell’asso- tasma di Corleone’, il documenta- Letture dei Canti XXX, XXXI e
sto e altri misteri ci pensa un esi- numero 051 330155 un mese
che animò le pagine del ciazione culturale ‘Ilunatici’. rio di Marco Amenta su Bernardo XXXIII del Paradiso di Dante
larante spettacolo realizzato insie- prima dell’evento.
‘Giornalino’ fra gli anni ’70 e ’80. Replica alle 21. Provenzano. Alighieri.
me al Bologna Festival.

piazza grande • n°143 • 11.07 13

Informazioni e punti di ascolto
1. Comune di Bologna, Servizio Sociale Adulti
Per tutti gli adulti in difficoltà, dai 18 ai 65 anni. Via
Sabatucci, 2. Tel. 051/245156. Aperto dal lunedi al
sabato dalle h.9 alle h.13
2. Associazione Posto d’Ascolto ed Indirizzo Città
di Bologna. Informazioni relative a dormitori, mense,
docce. 1° binario Stazione Centrale - Piazza Medaglie
D’Oro, Tel. 051/244044. Dal lun al ven, h.9-12, 15-18,
sab h.9-12
1. Lista per entrare nei dormitori. Per le persone che
vogliono essere inserite nella lista unica per l’accesso
alle strutture di accoglienza notturna. Lun-Sab, h.10 -
13, presso il Servizio Sociale Adulti di via Sabatucci n.2
4. Centro di Ascolto Italiani della Caritas Adulti ita-
liani in difficoltà, assistenza, informazioni e percorsi di
reinserimento sociale. Via S. Alò n.9, Bologna. Tel. 051
221296, fax 051 273887. Lun, Mart, Merc, h.9-11.30.
Giov, h.14-16.30 (senza appuntamento).
5. Centro di Ascolto Immigrati della Caritas
Diocesana Ascolto, informazioni e assistenza per per-
sone straniere. Via Sant'Alò 9, 40126 Bologna. Tel. 051
221296, Fax 051 273887 Lun 14-16; giov e ven 9-11.30
6. Servizio Integrazione Interculturale del Comune
di Bologna Cittadini stranieri con permesso di soggiorno
o in attesa di regolarizzazione. Informazioni e orienta-
mento. Viale Vicini 20, Tel. 051/2195500. Lun h.9-13,
mart e giov h.15-18, sab, h.9-13
7. Associazione L’Arca Ascolto e informazione per
tutte le persone disagiate. Via Zago, 14, Tel.
051/6390192. Dal lun al ven h.15-19
8. Ufficio Casa Comune di Bologna Informazioni su
bandi per la assegnazione della casa. Viale Vicini, 20 ,
Bologna. Tel. 051/2194332. Lun- ven, h.8,30-13, mart e
giov, h.14.30-17
-----------------------------------------------------
Aiuto e assistenza legale
8. Servizio Integrazione Interculturale del Comune
di Bologna Consulenza ai cittadini stranieri. Viale Vicini
20, Bologna. Tel. 051/2195500. Lun h.9-13, mart e giov
h.15-18, sab, h.9-13
Dove
andare
per...
dormire,
mangiare,
lavarsi,
curarsi,
lavorare.
A Bologna
28. Avvocato di strada, Associazione Amici di Piazza
Grande. Consulenza e assistenza legale gratuita per le
persone senza dimora. Segreteria aperta tutti i giorni dal
lun al ven, 9- 13.15 - 18 in Via Lodovico Berti 2/9,
Bologna. Tel 051/397971. Cell.3939895695. Sportello
penale tutti i lunedi dalle 15 alle 17, sportello civile tutti i
giovedi dalle 15 alle 17.
-----------------------------------------------------
Unità di strada
Unità di Aiuto del Comune di Bologna Intervento di
strada con camper attrezzato. Tel. 051204308 Fax
051203799. Il servizio viene svolto tutti i giorni. Punti di
sosta del camper: Piazza Puntoni, h.17-18, Via Bovi
Campeggi, h.18-19
9. Servizio Mobile di Sostegno Associazione Amici di
Piazza Grande Onlus. Informazioni, generi alimentari,
abiti, panni o coperte alle persone che dimorano in stra-
da. Tel.051/349383. Servizio attivo lun, merc e ven,
h.21-24. Il giov h.9-12
-----------------------------------------------------
Assistenza medica gratuita
10. Poliambulatorio Biavati Visite mediche gratuite
per persone non assistite dal Servizio Sanitario
Nazionale e persone in stato di grave indigenza. Strada
Maggiore, 13m Bologna. Tel.051/226310. Aperto tutti i
giorni h.17.30 - 19 (senza appuntamento).
11. Croce Rossa Italiana Somministrazione farmaci,
attrezzatura ortopedica e occhiali. Via del Cane, 9. Tel.
051/581858. Lun, Merc, Ven, h.8-14. Mart, Giov, h.8-17
12. Sokos Visite mediche gratuite per immigrati privi di
assistenza sanitaria, persone senza fissa dimora e tossi-
codipendenti. Si prescrivono visite specialistiche, farmaci
ed esami. Via de' Castagnoli 10. Tel. 0512750109. Lun
h.17-19.30. Merc, h.16-19, sab, h.9-11.30
13. Centro per la salute delle donne straniere e dei
loro bambini Vengono erogate prestazioni a donne e
bambini stranieri. Poliambulatorio Zanolini, Via Zanolini,
2. Tel. 051/4211511. Lun, h.12-18. Mart, h.15-19. Giov,
h.12-19. Ven, h.10.30-14
Urgenze odontoiatriche
1 4 . I s t i t u t o B e r e t t a Via XXI Aprile 15
,Tel.051/6162211 Distribuzione numeri, dal lun al ven,
h.8-9 e h. 14. Sab soltanto al mattino. Domenica pronto
soccorso odontoiatrico h.8-13
1 5 . P o l i a m b u l a t o r i o A U S L Via Tiarini 10/12
Tel.051/706345. Dal lun al ven. Dalle ore 7.30 vengono
distribuiti 10 numeri.
-----------------------------------------------------
Pasti gratuiti
7. Associazione L'Arca Via Zago, 14, Bologna. Tel.
051/6390192. Dal lun al ven, h.15.30-19
3. Centro Diurno Comune di Bologna Distribuisce
pasti caldi su segnalazione dei Servizi Sociali. Via del
Porto, 15/C, Bologna Tel. 051 521704. Tutti i giorni del-
l'anno h.12.30 - 18.
1. Centro Beltrame Comune di Bologna Distribuisce
pasti caldi agli ospiti del centro stesso - Via F. Sabatucci,
2. Tel. 051 245073.
16. Oratorio di San Donato Tutte le domeniche matti-
na alle ore 10.10 colazione. Via Zamboni, 10, Bologna.
Tel. 051/226310
17. Mensa dell'Antoniano Distribuisce pasti caldi (max
64). Tutti i giorni dale 11.30 alle 12. Si accede dopo un
colloquio presso il Centro di Ascolto Antoniano in Via
Guinizelli, 3 Bologna. Tel. 051/3940211.
4. Mensa della Fraternità Caritas Diocesana
Fornisce pasti caldi. Via Santa Caterina, 8/A. Tel.
051/6448015. Tutti i giorni mensa h.18-19.
18. Punto d'incontro della Venenta Distribuisce ali-
menti. Via Serlio, 25, Bologna. Mart e Giov, h.10-12
19. Parrocchia Cuore Immacolato di Maria
Distribuzione di cibo da cucinare. Via Mameli, 5, Bologna
Tel. 051/400201. Mart, h.10-12, Ven, h.15.30- 17.30
22. Parrocchia S. Maria Maddalena Offre alimenti.
Via Zamboni, 47. Tel.051/244060. Merc, h.10-12
21. Parrocchia S. Maria della Misericordia
Distribuisce razioni di generi alimentari. P.zza Porta
Castiglione, 4. Tel. 051/332755. La distribuzione avviene
al sabato munendosi alle ore 8.00 di un numero con cui
si prenota il ritiro che avviene dalle h.9.30 alle 11.
23. Parrocchia S.S. Angeli Custodi
Distribuzione generi alimentari. Via Lombardi 37, Tel.
051/356798. Lun e merc h.15 - 18, mart h.15 - 16. giov
h.15 - 17. Venerdi centro d’ascolto h.15 - 17
-----------------------------------------------------
Bagni e docce calde
4. Centro S. Petronio Caritas Diocesana Servizio
docce Via S. Caterina 8/A Bus 20-21
Tel. 051/6448015. Prenotazione alla mattina h.9-11.30.
Gli stranieri debbono prenotare il Mart mattino per usu-
fruire dei servizi il Mart e il Merc dalle 14 alle 15. Gli ita-
liani debbono prenotare il Ven mattino o Lun mattino per
usufruire dei servizi il Lun dalle 14 alle 15. Le donne, ita-
liane e straniere, usufruiscono del servizio il Giov, dalle
14 alle 15.
24. Bagni pubblici Toilette e servizio gratuito di lavan-
deria, con lava-asciuga, per persone senza fissa dimora.
Piazza IV Novembre Tel. 051 372223. Aperto sempre
h.9/20
1. DROP IN Servizio docce per persone senza dimora
tre giorni a settimana. Aperto dal lun al ven h.11-16. Via
Paolo Fabbri, di fronte al 172. Tel. 051 4210722.
-----------------------------------------------------
Distribuzione abiti
17. Antoniano Fornisce vestiario. Via Guinizelli, 13. Tel.
051/3940211.Merc e ven, h.9.30-11.30. Tel.
051/244044
7. Associazione L'Arca Fornisce vestiario a chi si pre-
senta direttamente. Via Zago, 14. Bus 38, Tel.
051/6390192. Dal lun al ven, h.15.30- 19
26. Opera San Domenico Distribuisce vestiario a max
25 persone ogni giorno. Piazza San Domenico, 5/2 Tel.
051/226170. Lun e giov, h.8-10
19. Parrocchia Cuore Immacolato di Maria
Distribuzione vestiario. Via Mameli, 5. Tel. 051/400201.
Tutti i Merc, h.9-11
27. Parrocchia S. Egidio Distribuzione vestiario. Via S.
Donato, 36. Tel. 051/244090. Dal Lun al Ven, h.16-
17.30
28. Parrocchia S. Giuseppe Cottolengo Distribuisce
indumenti, Via Don Orione 1, Tel. 051/435119. A giovedì
alterni, h.16-18
29. Parrocchia S. Giuseppe Lavoratore Distribuisce
indumenti in genere. Via Marziale, 7, Tel.051/322288. Il
primo e terzo mercoledì di ogni mese, h.15-17
23. Parrocchia S.S. Angeli Custodi Distribuzione abbi-
gliamento. Via Lombardi, 37.
Tel.051/356798. Tutti i merc, h.9-10.
-----------------------------------------------------
Dove dormire
1. Centro Beltrame Offre 115 posti letto. Via F.
Sabatucci, 2. Tel. 051/245073. Si accede tramite la lista
del Servizio Sociale Adulti, nell’ufficio adiacente.
30. Casa del Riposo Notturno M.Zaccarelli
Offre 80 posti letto. Via Carracci, 69. Aperto h.19-8. Si
accede tramite la lista del Servizio Sociale Adulti, via
Sabatucci 2.
31. Opera di Padre Marella Offre 60 posti letto. Via
del Lavoro, 13. Tel. 051/244345. Aperto h.8-17
25. Rifugio Notturno della Solidarietà Offre 30 posti
letto a persone tossicodipendenti senza dimora. Via del
Gomito, 22/2. Tel.051/324285 Aperto h.19-9.30.
32. Casa del Riposo Notturno Offre 32 posti letto per
adulti italiani e immigrati con permesso di soggiorno e
rifugiati politici. Via Lombardia, 36. Tel.051/493923.Si
accede sulla base di una lista di accesso, cui ci si può
segnare ogni sera dalle 19 alle 20 presso la sruttura. La
permanenza massima è di una settimana dalla prima
sera.
33. Struttura Madre Teresa di Calcutta Offre 19 posti
letto per sole donne. Viale Lenin, 20. Tel.051/531742.
Aperto h.19-9. Si accede tramite la lista del Servizio
Sociale Adulti, via Sabatucci 2.
-----------------------------------------------------
Un servizio per i tuoi problemi
9. Associazione Amici di Piazza Grande Onlus
Assistenza e percorsi di recupero per senza fissa dimora.
Via Libia, 69, Bologna. Tel. 051/342328.
3. Centro Diurno Comune di Bologna Accoglienza,
relazione d'aiuto e ascolto, attività per il tempo libero e
laboratoriali. Via del Porto, 15/C. Tel. 051/521704. Tutti
i giorni h.12.30- 18.
Centro accoglienza La Rupe
Promozione sociale e progetti di inserimento lavorativo
per persone con problemi di marginalità. Via Rupe, 9.
Sasso Marconi. Tel. 051/841206.
35. Laboratorio Abba-Stanza Destinato a persone
senza fissa dimora e individui con gravi disagi sociali. Via
Della Dozza, 5/2. Tel/Fax 051/6386000.
Cittadini Stranieri
NUMERO VERDE SERVIZIO SANITARIO Servizi pluri-
lingue di informazione e mediazione culturale - 800
663366
36. Ufficio Stranieri della CGIL. Via Guglielmo
Marconi 69 - Tel 0516087190 Fax 051251062. Lun-ven,
h.9-13, 15-18. Il sab, h.9-13
Maternità
37. SAV, Servizio Accoglienza alla Vita
Via Irma Bandiera, 22. Tel. 051/433473. Dal lun al giov,
h.9.30-12.30 e h.15.30-17.30
Comunità S.Maria della Venenta Onlus Accoglienza
in comunità e in case famiglia di ragazze madri. Via
della Venenta, 42/44/46. Argelato (Bo) Tel.
051/6637200. Aperta tutto l'anno
Donne che hanno subito abusi e violenze
38. Casa della Donna per non subire violenza
Ascolto, assistenza psicologica e legale, ospitalità tempo-
ranea, gruppi di auto-aiuto e sostegno. Via Dell'Oro, 3.
Tel. 051/333173. Lun-ven, h.9-18
S.O.S. Donna
NUMERO VERDE 800 453009
Linea telefonica contro la violenza, fornisce informazioni,
aiuto, consulenza ed assistenza psicologica e legale. Tel.
051/434345 fax 051/434972. Lun, mart e ven, h. 20-23,
giov, h.15-17.30
Fiori di strada
Associazione che si batte contro la tratta e a favore delle
vittime della prostituzione. Ascolto, Counseling, informa-
zioni legali e assistenza psicologica. Attivo un telefono
acceso 24 ore su 24: 3929008001. Sito web: www.fiori-
distrada.it. Email: info@fioridistrada.it
Disagio relazionale
A.S.P.I.C. Associazione per lo Sviluppo Psicologico
dell'Individuo e della Comunità Servizio psico-socio-
assistenziale. Via De' Gombruti 18. Tel / Fax
0516440848. Il centro è aperto (previo appuntamento)
dal lunedì al venerdi.
Disagio psichico
39. Percorso vita
Informazioni e assistenza a persone con disagio mentale
e alle loro famiglie, attività culturali e ricreative, gruppi
di auto-aiuto. Via Polese, 23. Tel/Fax 051/273644
Alcool
Alcolisti Anonimi
Gruppi di auto-aiuto. Tel. 335/8202228
Acat
h.9 - 19, Cell. 3491744897
Carcere
40. A.VO.C. Associazione volontari carcere
Attività in carcere, sostegno psicologico e sociale a dete-
nuti ed ex-detenuti. Piazza del Baraccano, 2. Tel.
051/392680
41. Gruppo carcere del Centro Poggeschi Attività di
animazione e lavoratori all'interno del carcere e progetti
di inclusione sociale. Via Guerrazzi 14. Tel.051/220435
2 4 . U V a P A s s A (Unione Volontari al Pratello
Associazione d'Aiuto) Attività pomeridiane presso
l'Istituto Penale Minorile di via del pratello e la comunità
per minori non accompagnati Il Villaggio.
Info: vap2006@email.it - cell. 3407640627, stefano.
Tossicodipendenze
1. Drop In. Spazio dedicato all’accoglienza delle perso-
ne con problemi di tossicodipendenza. Lun - sab, h.11-
16 presso il Drop In di via Paolo Fabbri (cancello verde)
42. Il Pettirosso
Comunità di accoglienza per tossicodipendenti e auto-
aiuto per familiari. Via dei Mattuiani, 1. Tel. 051/330239
S.A.T.
Servizio Accoglienza Tossicodipendenti. Presso Casa
Gianni, Via Rodolfo Mondolfo, 8. Tel. 051/453895.
Aperto tutti i giorni previo appuntamento.
Aids
Telefono verde Aids della Ausl Bologna:800 856 080
43. C.A.S.A.
Centro Attività Servizi della USL Bologna
Informazioni e servizi sanitari a persone affette da HIV e
sieropositive. Via S. Isaia, 90. Tel. 0516494521. Dal lun
al ven, h.8-14.
44. ANLAIDS
Gestisce una Casa Alloggio, un centro diurno per perso-
ne con Hiv e sieropositive ed una linea telefonica per
informazioni e supporto con esperti. Organizza gruppi di
auto-aiuto e laboratori artigianali gratuiti. Via Irnerio,
53. Tel. 051/6390727. Per informazioni e aiuto sulla
malattia 051/4210817 - La linea funziona lun, mart e
giov, h.16-20. La sede è aperta dal lun al ven, h.9-13
45. IDA Iniziativa Donne Aids
Informazione, prevenzione e tutela dei diritti per perso-
ne con Hiv, AIDS e persone detenute. Via San Mamolo,
55. Bus 29-30
Tel/Fax 051/581373. Cell. 339/8711149
46. LILA
Lega Italiana per la Lotta contro l' AIDS. Ascolto, acco-
glienza, informazioni, assistenza, centro di documenta-
zione e consulenza legale e previdenziale. Via Agucchi,
290/A. Tel. 051/6347644 - 051/6347646. Info:
051/6350025 (lun, merc, ven, h.18.30-20)