Se mi guardo attorno, mi rendo conto che in pochi anni, Ronago ha cambiato faccia; case nuove o rinnovate, condomini, strade e piazze rifatte, i giardini comunali, campi di calcio, di tennis, campi di calcio, di pallavolo e di pallacanestro... e tante altre novit che fanno di Ronago un paese vivo e in continua evoluzione. Non mancano iniziative anche a carattere culturale e ricreativo che hanno lo scopo di ani - mare e caratterizzare la vita del paese aprendolo a nuovi problemi o anche semplicemente creando occasioni di incontro e di amicizia. A mio parere uno sforzo che non pu essere abbandonato a se stesso o di fronte ad al- cune difficolt che si possono incontrare. Credo che ciascuno di noi debba dare un po' del proprio tempo, delle proprie energie, del- le capacit che possiede per continuare a tener viva in Ronago l'immagine di gente che attaccata alla propria terra, di gente che lavora sodo e che cerca nello stesso tempo di mi - gliorare la propria vita e quella del proprio paese. Una delle cose che mi ha sempre colpito della gente di Ronago stata la generosit: la generosit della gente di chi "viene in chiesa" e di chi "in chiesa viene poco", (uso un'espressione abbastanza comune in mezzo a noi), una generosit che non fa bacca- no, ma che si traduce in gesti di solidariet che fanno tanto del bene. Qualcuno magari ha l'impressione che a godere di questa generosit della gente di Rona- go siano in pochi o le solite istituzioni, ma per quello che mi risulta, non c' stata iniziativa o proposta di bene e di solidariet che non abbia trovato in mezzo una risposta adeguata. Non mi possibile fare un bilancio o un elenco delle tante cose fatte in nome della propria fede cristiana o anche in nome di una solidariet "umana, per se uno appena un po' attento si rende conto che la realt questa, anche se il bene che potremmo o dovremmo fare ancora tanto. Mi auguro che ciascuno d i noi, credente o non credente, che "vada o non vada in chiesa", giovane o adulto, apra gli occhi sul mondo che lo circonda e sappia impegnarsi a rendere questo mondo, il nostro paese, la nostra comunit un po' pi buoni, con la sua bont e con la sua generosit. 2 Le occasioni non mancano. La giornata del G.A.M. una di queste occasioni che ci viene offerta in questi giorni: un aiuto materiale e spirituale che diamo a fratelli e sorelle, ad amici che hanno saputo fare una scelta coraggiosa nella loro vita per aiutare persone, meno fortunate di noi nel nome del Vangelo di salvezza che Ges ha donato a tutti noi. E proprio perch credo tantissimo in queste cose sono sicuro che anche la nostra festa, la festa della "nostra" Madonna ci vedr impegnati in gesti di generosit e di condivisione, dalla pesca all'offerta e all'incanto dei canestri, non tanto perch il sacerdote, il parroco ci chiede dei soldi, ma piuttosto perch crediamo che attraverso la comunit cristiana del no- stro paese possiamo continuare a fare del bene e a creare occasioni di bene. n questi anni anche nella nostra parrocchia abbiamo affrontato diverse spese: abbiamo sistemato la chiesa, attraverso opere di consolida- mento e di decorazione, abbiamo rinnovato vari edifici, dall'asilo al centro parrocchiale, dal locale sacrestia alla casa parrocchiale. Non sono mancati interventi che pur non avendo una grande rilevanza, per hanno inciso fortemente sul bilancio della comunit. Penso alle varie opere di pulitura, agli impianti di riscaldamento, elettrici o microfo- nici, ai paramenti, alle varie suppellettili. Anche senza volerlo, mi ritrovo a pensare al nostro paese, alla gente di Ronago, alle persone che incontro ogni giorno, a quelle che mi sono pi vicine, a quelle che vedo solo raramente, a chi crede, a chi "viene in chiesa", a chi non viene in chiesa", a chi fa del bene, a chi capace di donare "qualcosa", a chi generoso... e sono sempre pi convinto che la cosa pi bella che attraverso tanti gesti di generosit, anche se piccoli o fatti di cose materiali, a volte tanto limitati, continuiamo a vivere insieme a sen- tirci pi uniti. 3 La festa di Ronago 28 agosto: insieme con la Madonna la pesca un appuntamento tradizionale della nostra festa, assieme ai canestri, ma va preparato con tanta cura e pazienza. Ci affidiamo ai ragazzi di buona volont, ma pensiamo di poter fare affidamento su tante altre persone sia per la raccolta dei "premi", dei vari oggetti, sia per la loro sistemazione. A giorni passeranno nelle case delle persone incaricate per raccogliere gli oggetti e i doni. Chi invece volesse, pu portare i doni in casa parrocchiale. Grazie! 4 meditazione gioite nei Signore "Gioisca la terra inondata da un cos grande splendore!" L'eco del canto festoso dell'Annuncio di Risur- rezione ancora si prolunga nel mio cuore, men- tre si fa sempre pi forte la preghiera a Dio af- finch la gioia portata da quell'annuncio possa, sempre pi rafforzandosi, rimanere nel mio ani- mo per sempre. - "Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la leti- zia" - con la tua Risurrezione, o Signore. La gioia cristiana nasce appunto dalla partecipa- zione alla gioia, divina e umana assieme, che nel cuore del Cristo glorificato. Egli che, per tutta la vita ha condiviso in tutto fuorch nel peccato la nostra condizione uma- na, ha accolto e provato ogni gioia affettiva e spirituale come dono di Dio. I suoi miracoli, le sue parole di perdono, sono altrettanti segni della bont divina; la folla intera esulta per le meraviglie da lui compiute e rende gloria a Dio. Per il cristiano, come lo fu per Ges, si tratta di vivere in rendimento di grazie al Padre le gioie umane che il Creatore gli dona. Ma qui importante cogliere il segreto della gioia che dimora in Ges; se Egli irradia una tale pace, una tale sicurezza, una tale allegrez- za, una tale disponibilit a causa dell'amore di cui Egli sa di essere amato dal Padre. - "E dico loro queste cose perch abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Gioia di di- morare nell'amore di Dio e che, gi su questa terra, offerta a tutti coloro che, in Lui piena- mente fiduciosi, muovono i propri passi lungo il cammino non certo semplice delle beatitudini; itinerario che trova in Ges il primo e splendido esempio. Lungo questo cammino, prova e sofferenza non sono certo eliminate, ma acquistano un si- gnificato nuovo nella certezza di partecipare alla redenzione operata dal Signore. - "II Santo Mistero di questa notte restituisca la gioia agli afflitti" - si canta ancora nell'Annuncio Pasquale. - "Ed i discepoli si rallegrarono al vedere il Si- gnore", gioirono nel saperlo nuovamente pre- sente alla loro vita; esultarono ricevendo lo Spi- rito Santo a loro comunicato, cos come ad ogni uomo disponibile alla sua intima azione. Il cristiano sa che il "dolce ospite dell'anima" non verr mai meno nel corso della storia; al di l dunque di ogni malinconia, di ogni paura, di ogni sofferenza, sempre pi risplenda in noi, davanti ad ogni uomo, una gioia che sappia estinguere ogni senso di solitudine, ogni sete d'amore. Maria, "fonte della nostra gioia", ci sia d'esem- pio e ci accompagni. Durante questi giorni mi venuto spontaneo pensare ad una oramai lontana esortazione di Paolo VI tutta dedicata alla gioia cristiana. Da essa ho tratto spunto per queste semplici rifles- sioni. 5 G.A.M. 25-26 giugno: la giornata annuale SABATO 25 GUGNO DOMENCA 26 GUGNO GORNATA ANNUALE DEL G.A.M. per pregare insieme per scoprire una nuova possibilit di bene per rinnovare un impegno un ponte d'amore con l'Africa La memoria di Padre Giuseppe, il suo esempio di amore per tutti, il suo desiderio di bene ci spingono a chiedere a tutti i Ronaghesi e ai Gamiti in modo particolare, un impegno maggiore di generosit verso gli Africani. Padre Giuseppe li amava tanto e faceva il possibile per la loro promozione uma- na e spirituale. Come gi era stato annunciato in marzo, si pensato di offrire una borsa di stu- dio per ugandesi che vogliono diventare sacerdoti. Quest'anno vorremmo dare la possibilit di continuare i suoi studi a FLPPO ZEMA, ugandese di MOO, che vive in seminario a Roma, presso i Comboniani. Diventer sacerdote nel 1990. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Continueremo anche la nostra amicizia e il nostro sostegno a: - suor Caterina Marchetti, - suor Amelia Ghielmetti, - Ambrogio Spreafico. Sul giornalino sono pubblicate le loro ultime lettere. Ci sono notizie belle, ma anche preoccupanti, che ci spingono a riflettere. 6 G.A.M. : che cos' ? La sigla vuol dire Gruppo Appoggio Missionario. n concreto, si tratta di un gruppo di persone che vuole te- ner viva l'amicizia con i missionari di Ronago, senza di- menticare tutta la Chiesa Missionaria. Come? * con la preghiera personale e comunitaria (ogni terzo mer- coled del mese ci si trova in chiesa per il Rosario Missio- nario); * con l'informazione attraverso la lettura di riviste missiona- rie; * con il dono del proprio tempo o denaro o materiale richie- sto; * con la partecipazione ad incontri di carattere missionario (ogni mese, per chi vuole, a Caversaccio). adesione al G. A. M. Voglio far parte del G.A.M. per il 1988 - 89 e mi impegno a pregare per i missionari. voglio aiutare il seminarista ugandese Filippo Zema, e per questo offro ................ voglio sostenere le altre opere del G.A.M. e per questo offro ...................... mensili semestrali annuali desidero partecipare agli incontri mensili della Commissio- ne Missionaria di zona. NDRZZO COGNOME ..................................................................... NOME ..................................................................... VA ..................................................................... L'iscrizione si pu fare direttamente in piazza della chiesa sabato 25 e domenica 26 giugno, oppure portarla in chiesa nell'apposita bussola. GRAZE! 7 in memoria di P. Giuseppe aiutiamo un ugandese a diventare sacerdote N MEMORA D PADRE GUSEPPE AMBROSOL UN GESTO D SOLDARET NSEME Doniamo una Borsa di studio ad un GOVANE AFRCANO dell'Uganda perch possa diventare sacerdote. Per due anni il G.A.M. si impegna a donare . 3.000.000=. per FLPPO ZEMA, ugandese di MOO, attualmente in seminario a Roma. Diventer sacerdote nel 1990. Se vuoi aderire a questa iniziativa, lo potrai fare nella GORNATA DEL G.A.M. del 25 - 26 giugno 1988. da Angal, Suor Caterina nel segno di P Giuseppe Da ANGAL, in Uganda, SUOR CATERINA ci scrive in data 22 febbraio e 15 aprile 1988. Carissima Antonietta e Rosanna, grazie del vostro scritto e ricordo. Volevo tenervi al cor- rente di dove va a finire la moneta che ricevo: + sto mettendo a posto il nuovo ambiente dove abbiamo traslocato la settimana scorsa. piccolo e per far stare tutto abbiamo dovuto dividerci in vari ambienti. Sto facendo una ca- 8 panna di fango coperta di paglia perch le ragazze studino e sia un po' fresca, dato che qui si cola dal caldo. A dire il vero, la settimana scorsa durante il trasloco ho avuto un nodo alla gola perch era proprio l'anniversario della nostra uscita da Kalongo. + cerco di aiutare i giovani achioli, ragazzi e ragazze, nel completare gli studi perch non hanno una lira; + le vedove con i figli da far studiare e non hanno aiuto; + mantenimento delle ragazze della scuola ostetrica (cibo, uniformi...); + spesa del consumo di nafta, kerosene, legna Sembra che la gente si muova per ritornare a Kalongo e dicono che apriranno presto la missione e l'ospedale. Speriamo che sia vero! I cristiani hanno scritto che in una cappella vicino a Kalongo sono passati i Karimogion (predatori), hanno aspettato che la gente uscisse dalla preghiera e li hanno spogliati tutti. La domenica dopo si sono ritrovati a pregare ed erano quasi tutti nudi. Nel guardarsi l'un l'altro si sono messi a ridere: meno male che hanno avuto la forza di sorridere! Tempo dopo abbiamo sentito con gioia che P. Passoli andato a Kalongo con i militari in elicottero. Ha suonato le campane, alle quali ha risposto una folta immensa. Disse che la casa delle suore pronta, pulita e tenuta bene come se fossimo gi l noi. A Kalongo c' un popolo che ci attende con le braccia aperte, stanco di soffrire e di morire perch manca di tante cose. Possa il Signore ascoltare il grido del suo popolo! Qui ad Angal il lavoro continua. Le ragazze che hanno fatto l'esame a novembre sono sta- te tutte promosse, grazie a Dio. A volte, quando mi chiamano per emergenza e maternit, mi colpisce il vedere la mamma in travaglio con il rosario in mano che prega. Una, poi, l'altro giorno, mentre l'aiutavo a partorire, ripeteva: "Ges, resta con me". Sono cose che toccano profondamente il cuore dicono che il seme gettato germoglia. Ho ricevuto la biografia di P. Giuseppe che mi avete mandato. Vi ringrazio tanto, siete stati i primi a ricordarvi di noi e a farci questo bel regalo. molto bello e soprattutto il contenuto corrisponde a verit. Chiss cosa dir Padre Giuseppe dal cielo nel vedere quanto stato scritto su di lui, lui che sempre stato cosi umile. Salutatemi tutto il gruppo che ricordo sempre, e quanti ci conoscono. Ringraziate pure tutti quelli che ci aiutano con la preghiera e le offerte. Un riconoscente augurio e un forte abbraccio, unito al ricordo presso Ges. Con affetto, Suor Caterina Marchetti. 9 da Amakuriat Suor Amelia preghiamo molto Da AMAKURAT ci scrive SUOR AMELA, chiedendoci di pregare molto per la sua missione. Lo scritto di Suor Amelia preceduto dalla circolare di don Antonio Dolzan, con le notizie sulla mis- sione di Amakuriat. "Un giorno chiesi ad un anziano: "per voi il Natale cos'?". la risposta fu: " un giorno di tenebre"; questo perch tempo di razzie. Infatti anche quest'anno il Natale passato sotto il segno della paura. Prima, una grande razzia vicino a Kacheliba, e poi un'altra a Lorco, a pochi chilometri da noi, che caus 6 morti. La suora infermiera si prodigata a dare i primi soccorsi ai feriti che poi furono por- tati all'ospedale di Kapenguria, a 150 Km da qui. Questo pochi giorni prima di Natale. Da allora si sempre stati sul chi va l, voci continue portano scompiglio: "i Karimogion arrivano! sono stati vi- sti! sono tanti!". La gente scappa sui monti, i ragazzi della scuola vengono a nascondere la loro valigetta in Missio- ne e poi i pi coraggiosi dormono a scuola con un orecchio sempre all'erta per il primo grido di al- larme o sparo, mentre gli altri preferiscono passare la notte sui monti. Altre piccole razzie si susseguono qua e l, anche un ex ragazzo della scuola viene ucciso. I nostri tentano due volte di ricambiare, ma vengono avvistati prima del colpo e se ne tornano a mani vuote. Ancora la situazione non del tutto calma. Le scuole hanno ripreso. L'anno scorso l'ottava della scuola di Amakuriat stata la prima del Distretto negli esami statali e 10 ragazzi su 13 sono andati a studiare nelle varie secondarie. Certo per che anche le scuole sono un osso duro da rosicchiare e stentano a prendere piede. Un esempio: la scuola di Naoyapong ha 15 anni di vita; stata aperta e chiusa parecchie volte. I ragazzi che frequentano le altre scuole sono pochi. Qualche frutto c' stato e perci sempre avanti con coraggio e perseveranza: la sfiducia non pu portare frutti! L'apostolo non d certamente frutti migliori. La Chiesa qui ancora il piccolo granello di senape. Con gli adulti quasi impossibile lavorare e perci si lavora specialmente nelle scuole. 10 A Pasqua battezzeremo 25 ragazzi, alcuni si sono persi per strada. Mai paura, sempre avanti con fiducia. Noi seminiamo, Cristo che far germogliare e crescere. Cristo sempre vittorioso, e questo ci assicura. Egli risorto e ha vinto anche la morte. Continua Suor Amelia: Gamiti carissimi, approfitto della circolare di P. Antonio per mandarvi le notizie della nostra missione, per la quale, come vedete, dobbiamo pregare molto. Ci nonostante, noi cerchiamo di portare avanti i nostri vari impegni con fedelt e amore, cos che siamo una vera testimonianza di Lui nato-morto-risorto anche per i Pokot. Proprio per questo vi auguro Buona Pasqua e vi faccio sapere che vi sono unitissima nella Resurrezione! Un'altra cosa che voglio ricordare con voi P. Giuseppe. Voi, come me, avrete gi letto il libro che parla un po' di Lui. Ebbene, non una forza che trascina? Lasciamoci attirare, trascinare, portare verso la meta che Lui ha raggiunto e gode, saremo sempre nella gioia pure noi. Io prego Lui molto, sia per noi Missionari che per i Pokot, che per tutti voi, e sono certa che dal cie- lo, dove ora c' pure la mia Mamma, ci seguono e aiutano pi di prima. Ricevete tutto ci che di bello vi auguro e vi vorrei mandare. Salutissimi e unitissimi vostra sr. Amelia. dai gruppo missionario della zona prealpi AVVENTO DI FRATERNIT 1987 Nel mese di dicembre 1987, la Commissione Missionaria della zona Prealpi ci aveva propo- sto di aiutare una Missione del PME nell'isola filippina di Mindanao. S trattava di aiutare i con- tadini di quella missione a realizzare condizioni di lavoro e di vita pi umane. l progetto era stato presentato da Padre Fausto Tentorio, venuto in talia per un periodo di ripo- so. La nostra Parrocchia ha aderito a questa inizia- tiva, donando il suo contributo (un milione). La Commissione Missionaria ha spedito in aprile a P. Fausto per la sua comunit Filippina . 26.545.000; raccolti dalle parrocchie della zona Prealpi. Forse molti si chiederanno:"perch aiutare que- sta missione, quando abbiamo gi i nostri mis- sionari?". La risposta personale. Penso che sia .giusto guardare anche al di l del nostro piccolo pae- se, ed bello sentirci uniti a tutti gli uomini di buona volont del mondo nel fare il bene. E la parabola del Samaritano mi insegna ad aiutare qualsiasi bisognoso io trovi sulla mia strada. 11 da Man, Ambrogio a contatto con gli studenti Da MAN , in Costa d'Avorio, AMBROGO ci scrive in data 4 aprile 1988. Qui le feste di Pasqua stanno svolgendosi bene. Oggi il luned dell'Angelo, quindi ancora la festa che continua. Qui i battesimi e le prime comunioni si fanno il primo giorno di Pasqua, almeno per quei giovani o adulti che seguono la loro formazione catechistica presso le parroc- chie della citt o sono seguiti dai catechisti nei loro villaggi. Invece per gli studenti della scuola media e superiore si segue tutta una pastorale specifica per loro e an- che i battesimi sono fatti in un'altra data. Questo perch moltissimi abitano qui, ma vengono da fuori. Non come da noi che gli studenti prendono ogni giorno la corriera o il treno e van- no a scuola; qui, sia perch non ci sono tanti mezzi di trasporto, sia perch non hanno i mezzi per pagarli ogni giorno, sia perch molti vengono da molto lontano (30-40-60-100 Km e anche 300!), gli studenti vengono ad abitare in citt sia da un parente sia da un tutore, oppure affittando una casetta per conto loro, magari in due o tre. E la "casetta" vuol dire 3 metri su 2, spesso con un tetto di latta bassissi- mo e senza plafone, per arrostire dentro, con una stuoia, una lampada a petrolio, una pentola e mezzo sacco di riso che deve durare fino alle vacanze di Natale, o di Pasqua o fino a fine d'anno. Comunque, di solito non che sono infelici anche se abitano cos, ma senza dubbio una vita... ristretta. Ci sono pochi svaghi e non ci sono i soldi. E lo studio li prende, li spreme... E allora capisci che quando l'Angelo Ongaro mi fece quella domanda: "quali sono le esigenze dei giovani di l?", la mia risposta non poteva essere che: riuscire nello studio, trovare un lavoro per avere qualche soldo in tasca. Io pensavo proprio a quei giovani qui. CIAO! Saluti a tutti! Ambrogio. 12 fiori e opere di bene Quando momenti di lucidit e di libert mentale me lo permettevano, ripetutamente almanacca- vo su cosa mai avremmo potuto offrire, noi cri- stiani di Ronago, al nostro Vescovo in visita pa- storale. l Vescovo - Apostolo Chiesa; il suo "andare" "annuncio della Parola": quale dono, dunque, avremmo dovuto realizza- re per mostrargli il nostro essere cristiani? A me non riuscito immaginarlo n visualizzarlo diversamente da un bel fiore! non tanto fanta- sioso come simbolo, ma certamente attinente a Ronago, perch Ronago pu essere raffigura- to proprio con un fiore, se non addirittura con un giardino fiorito! E giardino veramente, in continua diversificata fioritura: ha un fior di persone, fior di genitori ge- nerosamente disponibili alla comunit, orgoglio- samente cristiani, tenacemente cristiani; ha il fulgente fiore di chi l'deale lo vive e lo realizza quotidianamente, momento per momento, con tutte le proprie forze. Ha l'esaltante ed esultante fioritura di quelle gio- vani e di quei giovani che con incantevole entu- siasmo sono pronti a mille impegni e compiti co- munitari, non ultimo quello dell'insegnamento della dottrina. Ronago ha il superbo fulgido fiore del GAM; i lu- minosi fiori delle preghiere comunitarie e perso- nali; ha i tanti, tantissimi fiori, straordinariamen- te profumati, dell'Amore, della Carit, delle Ope- re di Carit, anche se pochi li scorgono, essen- do fiori nascosti negli anfratti dei tanti nostri inu- tili affanni, delle sconsiderate distrazioni, della miopia da consumismo. Amabilissimi fiori di campo, in costante fioritura: cos si presentano i numerosi, smaniosi, vispi chierichetti! Altri fiori (non abbastanza curati!...) sono i fior di nonne, i fior di nonni: fiori tutti ammirevoli per aver resistito e contrastato tante avverse stagio- ni, tante violente vicende s da presentarsi a noi, oggi, con fior di fede senza incrostazioni in- tellettualistiche, e con fior di Speranza senza fronzoli n chiose... A Ronago crescono pure altri fiori... "selvaggi", di una specie particolare, con caratteristiche non troppo apprezzate perch spinosi e pun- genti, eppure piacevoli. Ronago ha la fiorita aiuola della cantoria dalla quale riceve vivacissimi fiori spirituali di inesti- mabile pregio, di pura e soave comunione; un fior di maestro e diversi fiorellini in lusinghiera costante fioritura completano, arricchiscono ed allietano quotidianamente canti e preghiere. Ronago pu esibire, orgogliosamente, quell'arti- stico fiore qual certamente oggi il suo tempio, la sua chiesa; un fior di chiesa perennemente infiorata (da un fior di...fiorista), ordinata, nitida ed accogliente per l'assiduo e faticoso lavoro di "fior di pie donne" e di un fior di sacrista! E fiori multicolori restano sempre i pomeriggi fe- stivi in oratorio, il Grest... quando fior di bimbi sono illuminati dal trovarsi insieme e dalla radio- sa ed assidua presenza di fior di ragazze e ra- gazzi. A questa gioiosa e multiforme immagine florea- le, necessariamente incompleta, resta da ag- giungere un fiore triste che cresce... spontanea- mente: il fiore della sofferenza. C' da ritenere quindi che il nostro Vescovo ab- bia di che rallegrarsi in mezzo ai suoi non po- trebbe essere altrimenti), anche perch questo nostro giardino va completato con un altro gros- so fiore: il nostro fior di Parroco, ed arricchito da quello del grande cuore di Ronago! C' di che assicurarci un presto arrivederci del nostro Vescovo! Giuseppe Gavioli P.S. Come il Papa fa suscitare entusiasmo e scuotere popoli e nazioni, cos preghiamo sia il nostro Vescovo per le sue comunit, ed il nostro parroco per le sue famiglie. Se il Vescovo sar impedito a venire pi fre- quentemente in mezzo a noi, dovremo essere noi ad andare da lui. Se il parroco {anche lui?!) non disporr di tempo sufficiente per entrare nelle nostre case, "in tut- te le case", dovremo essere ancora noi ad an- dare da lui: ogni domenica una famiglia al com- pleto dovrebbe presentarsi a casa sua, (casa parrocchiale) per condividere pranzo ed espe- rienze... Esperienze certamente efficaci per una predicazione pi concreta ed adeguata... 13 fraternit servizio, riflessione, preghiera, gioia vacanze "diverse CAMP SCUO CAMP SCUOL LA A Campi scuola vacanze all'insegna dell'impegno, oc- casioni di incontro con nuovi amici, in contesti pi va- sti; ma anche momenti di particolare approfondimen- to dei grandi temi cristiani e sociali. Le proposte coprono un ampio arco di et, dai ragaz- zi ai giovani e rispondono a esigenze diverse: dalla preghiera al servizio, dall'amicizia allo svago, dalla ri- flessione alla scoperta della propria vocazione. A queste diverse attese dovrebbe essere attento un educatore, per non offrire a tutti, per cosi dire, "la stessa minestra" ma per interpretare i bisogni e dare una risposta al grado di maturazione di ciascun ra- gazzo o giovane. AZIONE CATTOLICA Per i ragazzi il T.E.E. (Tempo Estate Eccezionale) ossia quella parte dell'iniziativa annuale che da tono all'estate degli acierrini. ragazzi sono invitati a non sprecare questo tempo, riconoscendolo come dono di Dio da mettere a frutto usandolo per crescere nel- la fede e nell'amicizia con gli altri. Sono proprio que- ste le due componenti fondamentali dei campi ACR. Tema di quest'anno: "Essere ragazzi di qualit. Per i giovanissimi e giovani, sempre nei contesto di un incontro vivace e sereno, il programma di quest'anno prevede tre tappe: : "Prendi la tua croce e seguimi, (la conversione del cuore). l: "La Chiesa, popolo di Dio in cammino verso il Pa- dre (la conversione della comunit). : "Vi ho dato l'esempio perch come ho fatto io, facciate anche voi (la conversione porta ai servizio. 20 giugno -1 luglio 1 luglio-12 luglio Campo ScuoIa ACR - Aprica (Sondrio) - Casa del- la giovent - Contributo L. 156.000 12 luglio - 23 luglio 23 luglio-3 agosto Campo scuoia Giovanissimi - Aprica (Sondrio) - Casa della Giovent - Contributo L. 144.00/0 (viag- gio escluso) 3 agosto -13 agosto Campo ScuoIa Giovani - Aprica (Sondrio) - Casa della Giovent 24 agosto - 28 agosto Campo scuoIa educatori ACR e Giovanissimi - Aprica (Sondrio) - Casa della Giovent CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI l "campo vocazionale una proposta esplicita a quei ragazzi che, accettata e in parte maturata una proposta di fede, sono disponibili a lasciarsi interro- gare sul futuro della loro vita, sulla propria vocazione personale, in particolare ad una chiamata di speciale servizio al popolo di Dio. Senza nulla fogliare alle altre proposte rispettose del cammino di fede e dei bisogni tipici della stagione d grazia attraversata da ciascuno le iniziative del C.D.V. hanno una caratteristica marcatamente voca- zionale. 27 giugno - 2 luglio Campo scuoIa per ragazzi di seconda e terza media COMO - Seminario di Muggi Guida don Andrea Caelli (Quota di partecipazione L. 80.000 - scrizioni in Se- minario tel. 031/592822) 3-10 luglio Campo scuoIa per ragazze di terza media e pri- ma superiore TRESVO (Sondrio) - Casa S. Angela Guida don Andrea Caelli (scrizioni per entrambi i corsi: -Domus Mariae di Camnago V. tel. 031 - 275160. Quota di partecipa- zione L. 80.000. NCONTR ESPERENZE VARE NCONTR ESPERENZE VARE Campo ScuoIa vocazionaIe con i Missionari Comboniani 1 -14 luglio Per i ragazzi di 3a media e 1a superiore, un campo - scuola per scoprire insieme che la vita un dono da spendere al servizio di Dio per i fratelli. S. ROCCO di Stazzona (Sondrio) Per informazioni e iscrizioni: Fr. Mario - Missionari Comboniani - Rebbio - Como - tel. 502857. 9a Marcia Francescana verso Assisi 25 luglio-4 agosto Tema: "Con Francesco profeti tra la gente. Un'esperienza forte per i giovani, un programma im- pegnativo sia fisicamente (6-7 ora di marcia al gior- no) sia spiritualmente. Un cammino d testimonianza e di annuncio che co- mincia nella famiglia, nella parrocchia, nella scuola, nella comunit. Per informazioni e iscrizioni: Fr. Francesco Bravi. Convento Frati Minori - Cementate (Co) - tel. 031/ 771736. COMMISSIONE LITURGICA E UFFICIO CATECHI- STICO 2 - 4 settembre Convegno diocesano in vista di un dialogo e di una collaborazione pi assidua per una formazione cri- stiana pi completa. Una proposta rivolta ad animatori liturgici e a cate- chisti, specialmente se responsabili a livello zonale. Tema: "Liturgia e Catechesi. Per una fede adulta in una comunit che evangelizza. nformazioni: Ufficio Liturgico e Ufficio Catechistico. 14 PROPOSTE VACANZE BAMBINI E RAGAZZE Organizzate daIIe ACLI comasche Vacanze al mare per minori e adolescenti dai 8 ai 15 anni dal 22 giugno al 12 luglio dal 13 luglio al 2 agosto dal 3 agosto al 23 agosto Presso il Cento Estivo Vacanza di gea Marina. l programma delle attivit e degli svaghi tiene conto delle differenti esigenza delle fase di et dei ragazzi presenti. (Per informazioni e iscrizioni ACL, COMO, tel. 262180) Organizzate daI CIF provinciaIe di Como Vacanze aI mare per bambini dai 6 ai 1 2 anni dal 19 giugno al 7 luglio dal 7 luglio al 25 luglio A Caorle (Venezia) Vacanze in montagna per bambini e adolescenti, dai 6 ai 12 anni e dai 12 ai 1 6 anni. dal 21 giugno all'11 luglio dal 13 luglio al 2 agosto dal 4 agosto al 24 agosto A S. Giorgio di Valbrona, a 700 mt. di altezza, ai piedi dei Comi di Canzo. Le giornate dei giovanissimi ospiti sono accuratamente programmate per una gioiosa esperienza di amicizia. (Per informazioni e iscrizioni: C..F. Provinciale - tel. 031- 265036). PER FAMIGLIE Proposta daII'Azione CattoIica dai 16 al 21 agosto Autogestione, vita comunitaria: genitori e figli, Momenti di crescita insieme. Aprica (Sondrio) - Casa della Giovent nformazioni A.C. Diocesana, tel. 031-268151 Proposte C.I.F. ProvinciaIe di Como Dal 21 giugno al 30 agosto (soggiorno di almeno 15 gior- ni). Vacanze per famiglie e anziani a S. Giorgio di Valbrona, in una villetta inserita nel parco; camere a due letti, soggior- no, servizio infermieristico. nformazioni e prenotazioni: CF Provinciale, tel. 031- 265036. Proposte daIIe ACLI Comasche Soggiorno e turismo al mare. Riviera adriatica: a Bellaria; riviera ligure: Borghetto S. Spirito, Le Case per ferie gestite dalle ACL, sono costruzioni nuove, a pochi metri o diretta- mente sulla riva del mare, con spiaggia propria, ben attrez- zate con ogni comfort. Per informazioni e prenotazioni: ACL Como, tel. 031 - 262180. Proposta daI Movimento dei FocoIari Per vivere una 'vacanza con' vieni in MARAPOL VACAN- ZE a Castione della Presolana (Bergamo) dall'11 al 20 luglio 1988 Ma.., cos' una Mariapoli? gino Giordani cosi l'ha descritta: "Qui si vede che vivere amare, perci s ha la pienezza di vita. riposo ed allenamento; gioia ed esperienza. l'unit che - e in Mariapoli si vede - la soluzione d'ogni problema sociale. ESERCZ SPRTUAL E TEMP DELLO SPRTO l silenzio la medicina contro la dissipazione e la disuma- nit. "Ogni attimo di silenzio la probabilit di un frutto ma- turo. La Parola che Dio predilige il silenzio, perch solo se noi tacciamo Lui pu parlare (Valery). Nel ritiro spirituale, programmato in vacanza con la quie- te dell'animo, l'ascolto della parola di Dio, la preghiera che contempla, ama e risponde il cristiano pu ottenere il dono della conversione: dal peccato alla grazia, da una vita mediocre alla coerenza col Vangelo, vissuto fino alle ultime conseguenze. Azione CattoIica e Centro Diocesano Vocazioni 16-19 Giugno - Camnago Volta {Como) - Domus Mariae Esercizi spirituaIi per i diciottenni Guida: don Bruno Maggioni. Corso rivolto a tutti i diciottenni, studenti e lavoratori, appartenenti ai gruppi giovanili parrocchiali e a movimenti ed associazioni. Lo scopo di aiutare i giovani a: dare completezza al cammino di formazione umana e cristiana che gi ricevono nella loro comunit; coltivare il primato della vita nello Spirito; vivere gli orientamenti e le scelte decisive della vita in una prospettiva vocazionale. importante che i giovani che vi partecipano siano prepa- rati ad un tale impegno, per essere in grado di cogliere i frutti di questa esperienza. Azione CattoIica 24-26 giugno - Erba (Como) - Oasi S. Maria degli Angeli Corso per ResponsabiIi e membri di A.C. Tema: " s della fede - Guida don Giuseppe Negri Contributo di partecipazione L 70.000. 10-13 Agosto - Erba (Como) - Oasi S. Maria Angeli - Corso per Giovani Corso Diocesano Vocazioni 5-9 Agosto - Gualdera di Campodolcino (Sondrio) -Casa della Suore di Mese Guida: don Oscar Cantoni Quota di partecipazione L. 65.000 scrizioni presso " Settimanale tel. 031/263533. Giovani a Lourdes Sulle tracce di Maria, guidati dal nostro Vescovo. n unione con il Pellegrinaggio Diocesano, anche i giovani possono vivere questa esperienza d comunione, preghie- ra e riflessione. L'invito rivolto ai singoli, ma anche ai gruppi giovanili e ai loro preti. 27 giugno - 2 luglio Viaggio in treno - Soggiorno presso le Suore dell'Assunzio- ne. scrizioni (al pi presto) presso " Settimanale tel. 031/ 263533. Quota di partecipazione L. 280.000 Giovani ad Assisi Esercizi Spirituali per giovani dai 17 ai 30 anni, ad Assisi - Oasi Sacro Cuore. Dal 24 al 29 Agosto - Tempo di ricerca: "Per annunciare con fiducia il Nome che salva. Guida: don Dante Lafran- coni 15 alla presenza del Vescovo un impegno rinnovato Domenica 1 maggio, con grande solennit, alla presenza straordinaria di Sua Eccellenza Mons. Teresio Ferraroni stata celebrata la S. Cresi- ma. La presenza del nostro Vescovo ha significato ancor pi questa celebrazione; infatti Lui Mae- stro, Pastore e Guida; ci ha ricordato che la par- rocchia una cosa sola con la diocesi e la Chiesa Universale. nostri ragazzi si sono preparati con' costante impegno, coerenza e fervore. dono dello Spirito Santo che sceso su di loro stato anche per tutti noi un momento di verifica della nostra fede. La Confermazione il sacramento della maturit cristiana e come tale ne siamo tutti responsabili. Con la nostra vita concreta di preghiera comune, di dialogo, di aiu- to vicendevole siamo consapevoli che la Cresi- ma tappa fondamentale di un cammino di fede che continua come vera testimonianza di vita cristiana. Un grazie particolare alle catechiste e a Don Antonio che, con zelo, hanno preparato questi nostri ragazzi. A tutti noi che siamo comunit viva, l'augurio di un cammino coerente, una disponibilit pi ge- nerosa, come risposta alla nostra vocazione nella Chiesa. una famiglia. 15 maggio la celebrazione della Prima Comunione n ogni incontro di catechismo, abbiamo provato a capire meglio come si vive da amici, per pre- pararci ad accogliere ,il grande Amico che Ges. Quando eravamo con i nostri amici, ci sentiva- mo contenti; per questo gli amici si incontrano e stanno insieme. Anche Ges, domenica 15 maggio, ha riunito tutti i bambini suoi amici, per parlare con loro, per nutrirli con il suo pane e per aiutarli a volersi bene. L'Eucaristia proprio Ges che, nel se- gno del pane e del vino, si pone in nostra com- pagnia e vive con noi. Mangiare e bere a quella mensa fare comu- nione con Ges. l primo incontro con Lui il pi bello perch l'inizio di altri incontri che non saranno da meno. Alla celebrazione della Messa di Prima Comu- nione i bambini hanno partecipato con gioia; hanno preparato delle preghiere e dei canti. Prima che iniziasse la S. Messa, i bambini si sono ritrovati sul piazzale della chiesa per pre- parare la processione di entrata (che si potuta svolgere bene perch non pioveva). Nel frat- tempo i genitori li aspettavano, un po' emozio- nati, nei posti loro riservati attorno all'altare. Al momento dell'offertorio sono stati donati il pane (simbolo del nutrimento per la vita eterna), l'uva (simbolo del vino e del sangue di Ges), dei fiori, simbolo della festa e della gioia e alcu- ni cesti. Don Antonio, aiutato da Don Raffaele, ha distri- buito ai bambini, per la prima volta, il corpo e il sangue di Ges. La Messa di Prima Comunione stata per tutti una grande esperienza di fede, di amore e di speranza. Tra le riflessioni dei bambini: "Mi piaciuto molto come eravamo messi: tutti raccolti in un cerchio. Mi piaciuto, alla fine, quando ci siamo dati la mano e abbiamo canta- to "acqua siamo noi". "Prima di ricevere la Prima Comunione, ero un po' emozionato, ma soprattutto contento perch ricevevo Ges nel mio cuore e anche perch ero circondato dai miei genitori". 16 dall'oratorio tante cose insieme Domenica 5 giugno abbiamo concluso l'oratorio domenicale, cio quel ritrovarci insieme tra pic- coli e grandi per passare in amicizia ed allegria il pomeriggio della domenica. Tra alti e bassi anche quest'ultimo scorcio di anno oratoriano trascorso ed terminato "alla grande" grazie ad una mostra di lavori che i no- stri ragazzi avevano eseguito nelle domeniche precedenti. stato molto bello per loro poter mostrare a tut- ta la comunit il frutto del loro impegno, ma al- trettanto entusiasmante stato per loro sentirsi circondati da persone interessate ed attente a ci che hanno costruito usando la loro fantasia ed inventiva. l tutto stato fatto con molta semplicit, cos come i lavori che i ragazzi avevano preparato e che si sono poi scambiati fra di loro al termine della festa. Penso che questa semplicit nello stare insieme possa e debba essere un esempio per tutti noi, perch solo cos che si pu conservare l'entu- siasmo per le piccole cose, proprio come hanno fatto i ragazzi impegnandosi a fondo nell'allesti- re la mostra o partecipando al grande gioco del- la Magnificasa, che ci ha portati a scoprire ogni domenica ci che occorre per rendere l'oratorio come l'aveva immaginato e realizzato Don Bo- sco, il grande santo che in questo anno ci ha accompagnato e guidato nel nostro cammino. Credo proprio, perci, che se qualcosa abbiamo ricavato da questa esperienza stato proprio il capire che essere all'oratorio non vuol dire fare grandi cose, ma essere fedeli nelle piccole, la- vorando con impegno e cercando di essere amici di tutti, proprio come aveva fatto Don Bo- sco. Ma per alcuni dei ragazzi che partecipano all'oratorio, l'amicizia si rafforzata ancora di pi, visto che formando una squadra hanno par- tecipato al favoloso "Gioca di Maggio", un gioco a premi trasmesso da Radio Prealpi, la radio della nostra zona pastorale. Questa partecipazione stata un'ulteriore occa- sione di amicizia e di festa, oltre alla scoperta entusiasmante che tramite la radio ci si poteva collegare con altri amici sparsi nella nostra zona ed insieme a loro, mediante il gioco, conoscere anche qualcosa in pi della figura della Madon- na, riscoprendo o inventando preghiere, canzo- ni, tradizioni e santuari a Lei dedicati, conside- rando poi la fortuna che ha favorito "qualcuno dei nostri" che ha vinto un viaggio a Lourdes. Certo, potr sembrare che con la formula del gioco e del divertimento si banalizzi tutto, ma credo che sia proprio dai ragazzi che dobbiamo imparare a riscoprire la bellezza dello stare in- sieme, della semplicit, ma soprattutto nell'ami- cizia e nella gioia, che rendono anche le piccole cose nuove ed affascinanti avventure di vita. Se poi questa vita di fede, beh, allora tanto d guadagnato! Erminia G. 17 proposto e organizzato dal GS. Ronago campo estivo ricreativo 1988 giochi pre-sportivi pallavolo pallacanestro 1) GOCH N AMBENTE NATURALE: attivit motorie da svolgersi all'aperto ed in campo, basate sul gioco spontaneo ed organizzato, tendenti a migliorare lo sviluppo delle funzioni respiratorie e cardio-circolatorio. Particolare attenzione sar posta al ruolo aggre- gante e socializzante (collaborare con i compagni, giocare e divertirsi tutti insieme, grandi e pi piccoli) delle attivit suddette. Con tali giochi si intendono, da ultimo, sviluppare le qualit motorie di base. 2) GOCH_SPORTV E PRE-SPORTV: attivit da svolgersi sul campo. Si prende- ranno in esame pallavolo e pallacanestro e giochi pre-sportivi. Si porteranno i ragazzi ad avere una conoscenza di base di questi sport, attraverso la spiegazione e le esercitazioni, riguardanti i fondamentali individuali e di squadra. Si curer la tecnica sia individuale sia di squadra. Ci sar spazio per la disputa di gare a tempo, partite e mini-tornei, in cui si forme- ranno le squadre tenendo conto delle differenti et dei ragazzi partecipanti. LE ATTVT SOPRA NDCATE SARANNO TENUTE DAGL NSEGNANT: BROGGN NCOLA e CASTELL SERGO - nizio 28 GUGNO fino al 28 LUGLO compreso (10 incontri) - Tutti i MARTED e i GOVED, dalle ore 09.30 alle 11.30 - Durata di svolgimento delle attivit: 2 ore per ogni incontro. - Da svolgersi presso il campo parrocchiale di pallavolo, il campetto di calcio e nella natura circostante. - Quota di partecipazione Lit. 2.000.- per ogni incontro. Possono parteciparvi TUTT i ragazzi/e dalla 3^ alla 5^ ELEMENTARE, quelli delle ME- DE NFEROR ed i giovani delle MEDE SUPEROR. tennis - TENUTO DAL TENNSTA: SPREAFCO MASSMO - nizio 20 GUGNO fino al 29 LUGLO compreso (12 incontri). - Tutti i LUNED e i VENERD dalle ore 09.00 alle 12,00. - Durata delle lezioni 60 minuti per ogni gruppo. - Quota di partecipazione per ogni lezione: Lit. 1.500.- per i ragazzi/e dalla 3^ alla 5^ ELEMENTARE e MEDE NFEROR. Lit. 2.000.- per i giovani delle MEDE SUPEROR. - scrizioni presso il MUNCPO. Durante l'attivit in programma verranno disputati anche dei MN-TORNE. n previsione dell'alternarsi delle PARTENZE e degli ARRV per e dalle VACANZE, si ac- cettano adesioni anche per frequenze inferiori a quelle previste dal programma. 18 19