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un anno ...

me lo hanno ricordato in molti: qualcuno ha avuto anche la trovata di regalarmi una


torta con una candelina con un grande uno perch era passato un anno da quella sera
del 12 settembre 1981 quando ci siamo incontrati la prima volta sulla piazza della
chiesa.
Non posso che rivivere con tanta commozione e con tanta gratitudine quei momenti
di festa. In quest'anno che abbiamo passato insieme abbiamo fatto tante cose, ci
siamo sentiti uniti da una fede profonda e da una sincera amicizia che ci hanno
permesso d conoscerci e di stimarci a vicenda.
Io non posso che ringraziare tutti per la fiducia che la comunit cristiana e il paese di
Ronago mi hanno dato in quest'anno: una fiducia che si manifestata a livello di
sostegno di iniziative suggerite da me e a livello di attivit che in varie occasioni sono
state proposte e attuate da diversi gruppi e associazioni che animano la vita di
Ronago.
Ora dobbiamo, vogliamo continuare il nostro cammino, condividendo speranze e
attese che facciano del nostro paese una comunit sempre pi viva nel segno della
fede che ci ha fatto incontrare.
necessario, per, che ci lasciamo guidare dallo Spirito di Dio che dentro di noi,
che abbiamo pi coraggio di superare pigrizie, pregiudizi e incomprensioni, che ci
sentiamo con sincerit gli uni a "servizio" degli altri.
In queste settimane ci siamo ritrovati per pi volte presso il centro parrocchiale per
riflettere sulla Celebrazione Eucaristica, in preparazione al Congresso Eucaristico
Nazionale che si celebrer a Milano nel maggio del 1983. Ci siamo detti che
I
1
Eucarestia, dono di Dio alla Chiesa e al mondo, deve essere il centro della vita della
comunit e della sua missione, non solo perch dobbiamo andare a Messa, la
domenica, ma anche perch dalla celebrazione Eucaristica ci vengono indicazioni su
come agire, amare e testimoniare.
Ed proprio da tutte queste cose che insieme abbiamo intravisto il cammino che
possiamo percorrere in questi mesi.
Non sar tanto facile fare grandi cose o grossi salti, per noi vogliamo almeno
renderci conto che tutti abbiamo
bisogno di guardare all'Eucarestia per
rinnovare la nostra vita, per rendere pi
viva la nostra presenza nel mondo, per
deciderci a fare quel bene che ognuno
di noi chiamato a fare nel suo
piccolo.
Vogliamo cominciare con questo
spirito un altro anno
2
Un an a l pasa, da quant a l
riva, cun sta facia suridenta, sta
piaza in mez al co, prunt a strenc
a tut la man, cun una parola par
ogni so paesan. Chis sel s abi-
ta al clima da Runach. Ma sa regordi
i prim volt: sempru pien da rinfregi
e da tos.
E i gent? Al sar riusi a capii par
pud mei servii? Pensi propri da se,
al vid cum l bun da fas a dr,
fermandas par strada par ogni perso-
na incuntrada, o magari so la piaza
a salud prima da Mesa, o a contala
s insema ai giuvin, magari seta gi,
l sol murel.
E i gent la capiran, ga van a dr.
A pens ai ges pien di dumenich (ma-
gari un pu menu al dilla) o prunt a
vut pa la festa de la Madona, par
lasilu, i anzian.
E da post ga n par tut, parch a
scultal lu bisognaria fa tant da chi
rop, da ves impegna vot d la setima-
na; e ogni tant ga n sci vona no-
va.
E in tut idei che fa suces: sa regur-
d ul carnev? Che fera, quanta gent;
epur che alegria, che festa.
O i pelegrinac? E al Sacro Monte cui
fiulit, e a Caravaz cui vegitt, e a
Padua cun tutt.....e sempru cun tan-
ta gent che ga sta.
E poi so giuin? Al sa d mai pas,
e l cata sci cent e cent truvat.
E lincontro, e l gelato, e preg, in-
sema, e na fa i feri, e giug al ba-
lun.....quel c l l pela ma l
pien da truvat.
E quanti ucasiun, i pus bei, da tru-
vas e fa cuminiun: dala Mesa al cunsi-
li pasturai, da la dutrena a la Pa-
squa insema, dai Vespri a la Mesa di
fio; e vona pus bela da loltra,
tut ben prepar, tut cun na quei nui-
t.
E a sentin parl, sa na sent da tut i
qualit: L mai a c! Al siznea propri
al dun Carlo! L propri bun cum un
toc da pan!
Ma n roba, me pensi, l sicura: al
nost pret ga vorum un ben dal..... Si-
gur (parch duaresum d dal diavul cu-
m sa usa?).
un an dopu
Un anno passato, da quando
arrivato, con quella faccia sorriden-
te, questa piazza in mezzo alla testa,
pronto a stringere a tutti la mano,
con una parola per ogni suo paesano.
Chiss se si abituato al clima di
Ronago. Mi ricordo le prime volte:
sempre raffreddato e con la tosse.
E la gente? Sar riuscito a capirla
per meglio servirla? Penso proprio
di s, vedendo come sa starci insie-
me, fermandosi per strada con ogni
persona incontrata, o magari sulla
piazza a salutare prima della Messa,
a chiacchierare coi giovani, magari
seduto, l sul murello.
E la gente lo capisce, lo segue.
Basti pensare alla chiesa piena la
domenica (magari un po meno nei
giorni feriali) o pronti ad aiutare
per la festa della Madonna, per la-
silo, gli anziani.
E di posto ce n per tutti, poich
ad ascoltarlo bisognerebbe fare tan-
te di quelle cose, da essere impegna-
ti otto giorni alla settimana? e o-
gni tanto ce n una nuova.
E sono tutte idee che fanno successo:
vi ricordate il carnevale? Che fie-
ra, quanta gente; eppure che alle-
gria, che festa.
O i pellegrinaggi? E al Sacro Monte
coi bambini, e a Caravaggio con gli
anziani, e a Padova con tutti.....
e sempre con tanta gente che ci sta.
E per i giovani? Non si d mai pa-
ce, e ha cento e cento trovate.
E lincontro, e il gelato, e prega-
re insieme, ed andare a far le fe-
rie, e giocare al pallone..... quel-
la testa pelata piena di trovate.
E quante occasioni, le pi belle,
di trovarsi insieme e fare comunio-
ne: dalla Messa al consiglio pasto-
rale, dal catechismo alla Pasqua in-
sieme, dai Vesperi alla Messa dei
ragazzi, e una pi dellaltra, tut-
te ben preparate, tutte con qualche
novit. E a sentirne parlare, se ne sentono di tutte le
qualit: Non
mai a casa! Assomiglia proprio a
Don Carlo! buono come un pezzo
di pane!
Ma una cosa, io penso, sicura:
al nostro parroco vogliamo un be-
ne del .. Signore. (perch do-
vremo dire del diavolo come si usa?).
3
Certo non facile strappare unintervista alla
Madonna. Sappiamo tutti benissimo come Ella
preferisca esprimersi con poche parole, senza
lunghi discorsi. La grande scelta della sua vita si
infatti attuata con un semplice "s".
Per, per non smentire la nostra tendenza di
uomini moderni, abituati ad ascoltare dalla viva
voce dei cosiddetti "protagonisti" commenti e
giudizi sui grandi fatti del nostro tempo, abbiamo
voluto tentare limpresa anche con la Madonna
della Cintura -membro della comunit parrocchiale
di Ronago-cercando di sapere un po da lei che
cosa ne pensasse di quanto era stato fatto
recentemente in paese in onore della sua festa.
Non abbiamo voluto preparare il solito schema di
domande, come usano fare i veri giornalisti
dassalto in questi frangenti, ma, nella certezza
che linteressata avrebbe saputo meglio di noi
affrontare largomento, labbiamo pregata di
parlare liberamente. A quanto pare il nostro invito
lha gradevolmente sorpresa (che abbia avuto
anche voglia di sfogarsi un po?i) e anche noi ci
siamo sentiti incoraggiati quando ha acconsentito
a dirci le sue impressioni senza far precedere il
temuto "sar breve" .
Ecco in pratica cosa ci ha detto la Madonna
(abbiamo tentato invano di registrare la
conversazione, ma naturalmente i marchingegni
moderni a nulla valgono contro le potenze
soprannaturali).
Durante i miei moltissimi anni di permanenza a
Ronago sono sempre stata circondata dallaffetto
e dalla devozione dei parrocchiani, sia in tempi di
gioia che in tempi difficili.
Al di l delle manifestazioni esteriori di cui sono
sempre stata oggetto in occasione della mia festa
e che specialmente negli ultimi anni si sono
moltiplicate e perfezionate, ho sempre potuto
cogliere il calore sincero della vostra fede.
Devo confessare che questanno ero un po
preoccupata a causa delle voci che correvano in
merito allorganizzazione della mia festa: si
parlava di trovare un nuovo posto per il
capannone che era stato "Sfrattato" dalla sua
zona abituale per via dellincremento edilizio.
Cominciavano a nascere idee e contrasti sul posto
migliore e allora io mi sono permessa di lasciar
filtrare il mio personale suggerimento che, devo
dire, stato favorevolmente accolto. Eh, si sa
come sono le madri, tendono tutte a tener vicino i
propri figli. E allora era ovvio che io facessi del
mio meglio per radunarli tutti vicino alla Casa del
Signore. S, lo so che eravate presenti numerosi
alla novena e lo sareste stati ancora di pi il
giorno della festa vera e propria, per avendovi
vicino mi sentivo pi tranquilla.
Certamente devo ammettere che la mia favolosa
idea ha creato qualche piccolo inconveniente
come per esempio lodore di costine che aveva
intervista
alla Madonna Anna B.
pervaso la chiesa e che mi sono dovuta sorbire al
posto del profumo di incenso e di fiori a cui sono
abituata. Per, passato il primo momento non ci
ho pi fatto caso.
Lanimazione era generale e devo dire che ho
sentito viva la presenza di tutti: dai ragazzi, ai
cantori che mi hanno letteralmente fatto una
"novena di prove", alle donne ed alle suore che
hanno curato le pulizie e gli addobbi, agli uomini
che mi hanno preparato un adeguato appoggio
per la trasferta dalla nicchia, agli organizzatori dei
Foc e Fiam (li sentivo benissimo discutere su
come sistemare meglio tavoli, panche, griglie ecc.)
agli addetti al banco pesca, Non parliamo poi delle
presenze pi "sonore" e cio degli artificieri che
veramente hanno fatto faville dalla loro postazione
al campo sportivo e degli abili venditori di canestri.
In tutti e due i casi i miei timpani sono stati messi
a dura prova ma lesuberanza, la gioia e lardore
che li hanno contraddistinti mi hanno veramente
commosso. Per contro, sono riuscita a sentire
anche altri rumori, quelli pi in sordina. Il fruscio di
tovaglie e centri ricamati man mano che le donne
li toglievano dai cassetti per esporli alla finestra o
sui balconi in onore del mio passaggio. Certo, la
processione stato un momento bellissimo: ogni
anno mentre passo nelle strade del paese
abbraccio idealmente tutte le famiglie, tutte le
case e devo stare attenta a non lasciarmi sfuggire
quelle nuove o in costruzione. Fortunatamente
non devo preoccuparmi del trasporto e posso
tranquillamente guardarmi in giro! Questanno poi
mi sono sentita particolarmente sicura sulle
giovani spalle dei coscritti e anzi devo dire loro
che li ho particolarmente raccomandati al Signore
perch li assista nel cammino della vita.
Ecco, io come tutti voi ho partecipato e vissuto
intensamente questi momenti. Vorrei che la fede
che sapete dimostrare in cos tanti modi non vada
poi persa durante il vivere quotidiano, ma che
sappiate ogni giorno, in ogni famiglia, ritrovarvi
uniti nel nome del Signore e della sua e vostra
Madre, per dire loro i vostri problemi, le vostre
gioie, per condividere con la vostra Madonna
ogni aspetto della vita di questa nostra comunit.
4
Sono sempre diversi i modi di vedere le stesse
cose: capitato anche per la nostra festa!
Per questo diamo spazio a delle riflessioni dettate
da un vivo desiderio di realizzare a Ronago una
comunit sempre attenta al bene (e pronta a
realizzarlo). Ancora una volta forse ci accorgeremo
che la Madonna, come appare nella sua "intervista"
,
e pi comprensiva di quello che crediamo! (Nota
della redazione).
"...Una straordinaria partecipazione maschile
seguiva in lunga fila la statua della Nostra Madonna
per la tradizionale processione dellultima domenica
di agosto.. ."
Potrebbe essere lo stralcio della cronaca su quanto
avvenuto a Ronago nella grande festa
parrocchiale.
E realisticamente anche il Don Antonio Parroco ne
ha espressa tanta di soddisfazione e gratitudine, con
particolare riferimento alla folta presenza di uomini.
Per .....
Per, passata la festa..., di quella lunga ed ammirata
fila altro non rimarr che unimmagine contrastante:
quella di una lunga fila di ... paracarri!
Per ben 364 giorni, infatti, tanti di quegli uomini non
troveranno pi modo n dovere di incontrarsi e forse
di capirsi. Uomini da processione ... lasceremo
perci scorrere un altro anno intero, sfilare tanti
giorni, per consueta indifferenza o pregiudizio,
nellattesa della tradizionale processione.
Statici come paracarri?
Lasceremo passare accanto a noi, ci sfioreranno
(come traffico i paracarri stradali) vicende anche
dolorose ed amare, richiami allunit operosa, (non
solo in spirito), ma noi resteremo ancora fermi ed
indifferenti, sempre nellattesa della ... tradizionale
processione.
Inerti come paracarri?
La vita parler ogni giorno in mille modi al nostro
intimo, busser al nostro cuore per invitarci
allimpegno, scuoter la nostra coscienza per un
vigoroso risveglio, chieder alla nostra volont di
riprendere il cammino per vedere, conoscere,
sapere e capire... ma noi resteremo ugualmente
fermi ed indifferenti nella solita attesa della ...
tradizionale processione.
Duri come paracarri?
E, come i paracarri, solo una vicenda od un
avvenimento che ci urti pu scuoterci; solo se
coinvolti personalmente potremo sperimentare
lirresistibile quanto vano desiderio di avere ci che
noi non abbiamo mai saputo concedere n voluto
dare agli altri. Solo se direttamente travolti
malediremo in sconfinata delusione e totale
condanna la nefandezza, la vilt dellindifferenza che
altri, pur vicini a noi ma sordi e fermi come eravamo
noi, dimostreranno.
Oggi, per la presenza di paracarri, di paracarri
anche "luminosi", troppo si soffre, si piange, si vive
in angoscia, in solitudine, in rassegnazione
C da congratularsi?
Dopo aver letto "Paracarri, a chi chieder; "Ronago
dunque diventato un museo, una zona piena di
paracarri?" avr la risposta pi che ovvia e
giustificata:
certamente no!
La vitalit che attualmente pervade Ronago tanto
intensa e sorprendente da ritenere offensivo
qualsiasi commento critico negativo.
Quotidianamente ormai possiamo constatare la
laboriosit dellattuale amministrazione comunale, il
dinamismo e le iniziative di diversi campi sportivi
(calcio, tennis, sci,..), la costanza e levoluzione
sempre pi raffinata della corale, la scoppiettante
verve dei Foc e Fiam, la crescita progressiva
dimportanza della biblioteca, il pieno sviluppo, pur
nellannosa crisi nazionale e la lunga stasi
ronaghese, dellattivit edilizia, per non dimenticare
poi, dellimportante costruzione donata dal Dott. F.
Ambrosoli a nuova sede della CRI di Uggiate.
E non tutto, anzi! C

da mettere ancora in risalto


nel migliore dei modi ci che poi, senza dubbio il
fiore dellocchiello, il giustificato e meritato orgoglio.
il marchio ed il cuore pulsante dei ronaghesi cio la
GENEROSIT.
Generosit che senza tema di smentite ha raggiunto
un apice difficilmente riscontrabile altrove.
Quindi il il discorso "paracarri" non ha e non pu
avere altro riferimento (da questo giornale) che nel
comportamento individuale o collettivo nostro della
vita comunitaria parrocchiale,
Comportamento che dovrebbe segnare ancora una
maggiore e pi intensa disponibilit da parte di chi,
innanzitutto, si professa cristiano.
Gavioli Giuseppe
5
il nostro impegno
missionario
il GAM
un gruppo di persone che si formato 11
anni fa per merito di alcuni giovani che
volevano impegnarsi ad aiutare materialmente
e spiritualmente i nostri due missionari: Suor
Amelia e Padre Giuseppe.
Liniziativa proposta a tutti, perch tutti
possono entrare a far parte del GAM. Non
necessario fare grandi cose: quello che importa
che ciascuno, animato dallamore di Dio e dal
desiderio di far giungere questo amore a tutti gli
uomini, si senta al servizio di Dio in tutti i modi
che gli sono possibili. La casalinga pu offrire il
proprio lavoro, lammalato la sua sofferenza,
loperaio e chi lavora la propria occupazione, il
bambino la scuola e i suoi piccoli sacrifici,
lanziano e il suo impegno ad essere sereno
nonostante gli anni che passano: tutto in uno
spirito di fraternit e di comunione che ci fa
sentire vicino gli uni gli altri. A questo si
aggiunge limpegno di raccogliere fondi da
mandare ai nostri due missionari o attraverso
unofferta annuale o attraverso unofferta
mensile che sia il frutto di un sacrificio o anche
la. conseguenza del voler ascoltare la parola di
Ges che dice di dare ai. poveri un po di quei
beni che abbiamo. Ciascuno pu regolarsi
come vuole: quello che importa che come
cristiani ci apriamo ai bisogni dei fratelli,
donando loro tutto quello che possiamo.
Tutti coloro che aderiscono al GAM dovrebbero
sentirsi anche impegnati a ritrovarsi con una
certa frequenza per un incontro di preghiera.
Lanno scorso forse abbiamo un po trascurato
questo aspetto del nostro impegno, per ci
rendiamo conto che necessario in mezzo a
tutte le iniziative che facciamo per i nostri
missionari, unirci a loro anche attraverso la
preghiera, perch li sentiamo uniti a noi nel
Signore e perch il Signore li accompagni e li
sostenga nella loro missione. Per queste
vogliamo dire gi fin dora che ogni mese
faremo un incontro di preghiera al quale sono
invitati in modo particolare tutti gli iscritti al
GAM. Noi ci auguriamo tutti i Gamiti dellanno
scorso si sentano impegnati a rinnovare la loro
adesione, ma vogliamo che ogni Gamita diventi
capace di trovare un amico, unamica, un
parente, un conoscente che aderisca al GAM.
cronaca del GAM
Agosto 1981: Suor Amelia ritorna dallAfrica per
un periodo di aggiornamento e di riposo.
Ottobre 1981: In occasione della giornata
Missionaria Mondiale abbiamo organizzato
un incontro di preghiera e alla sera siamo
riusciti a far parlare nel salone del centro
Suor Amelia della sua attivit e della sua
missione.
Dicembre 1981: stato organizzato un banco
vendita che ha visto linteresse e la
partecipazione di molti sia nelloffrire che nel
comprare i vari doni.
Maggio 1982: Suor Amelia in partenza e
vogliano esserle vicini in modo tutto
particolare. Oltre ad una commovente
Messa durante la quale Suor Amelia ci ha
salutato abbiamo organizzato una lotteria il
cui ricavato deve servire per la realizzazione
di alcuni pozzi, presso la missione di
Kacheliba.
Ottobre 1982: Siamo in attesa di Padre Giuseppe
che il Dottor Francesco ci ha detto ritorner
per un periodo di cura, unoccasione molto
propizia per rinnovare la nostra adesione al
GAM.
6
GAM: bilancio
ENTRATE 1981-1982:
Raccolta delle adesioni L. 1.606.500.=
Banco vendita di dicembre L. 1.260.000.=
Lotteria per Suor Amelia L. 1.332.000.=
Raccolta della carta L. 1.000.000.=
Totale L. 5.198.500.=
USCITE 1981-1982:
Per Padre Giuseppe L. 1.500.000.=
A Suor Amelia L. 3.600.000.=
Spese per spedizione pacchi L. 80.000.=
Totale L. 5.180.000.=
Rimangono L. 18.500.=
da ricordare
24 ottobre: giornata missionaria mondiale
ai primi d dicembre allestiremo il Banco Vendita per le Missioni.
Invitiamo tutti i nostri "bravi artisti e artiste" a preparare i. loro lavori che verranno esposti e
messi in vendita.
per aderire al GAM
Mi impegno a far parte del Gruppo Appoggio Missionario (GAM) della nostra
parrocchia a favore di Padre Giuseppe e di Suor Amelia.
La mia adesione comporta :
- una costante preghiera per i nostri missionari;
- la partecipazione agli incontri comunitari di preghiera;j
- lofferta del proprio lavoro o del proprio studio in comunione con i missionari;
- un contributo mensile O o annuale O (segnare la voce che interessa) per sostenere
le loro attivit.
Cognome nome
indirizzo
chi desidera aderire al GAM, invitato a completare il pi presto questo tagliando e a
farlo pervenire agli incaricati o a metterlo in chiesa nellapposita cassetta. Grazie.
7
Suor Amelia:
da Kacheliba
Carissimi Gamiti, Parrocchiani,
Amici e Paesani,
eccomi finalmente
a Kacheliba! Come sapete sono contentissima!! Vi
chiedo quindi di aiutarmi a ringraziare il Signore per
questo mio ritorno alla MISSIONE, e di pregarlo
perch io sia un docile strumento nelle Sue mani di
modo che non deluda n Lui, n voi. La mia felicit
deriva proprio dalla convinzione che LUI e voi mi
avete mandato, mi mandate e che LUI e voi mi
accompagnate. GRAZIE.
Non vi nascondo che, dopo tutto questo tempo
passato con voi, (tempo durante il quale mi sono
sentita inserita pi che mai in questa grande
Famiglia Ronaghese come figlia e sorella) s, non vi
nascondo che umanamente parlando, il distacco si
sente. Ma: i cristiani non sono solo umani, Cristo
ormai vive e vuole vivere sempre pi in me, in voi,
ed proprio questa la forza che ci separa, ma ci tiene
uniti.
Ebbene un piccolo sacrificio che offro molto
volentieri per il bene di ciascuno di voi e perch
questa Famiglia Parrocchiale cresca sempre pi
nell'Amore di Dio e dei suoi Fratelli, realizzi cio se
stessa, la sua Missione.
Qui non posso tralasciare di ringraziarvi tantissimo
per come avete preso con seriet, con impegno e con
gioia la vostra Missione di mandare me, a
rappresentare tutti voi, ai nostri fratelli pi
bisognosi.
Grazie per tutto ci che mi avete donato: la
preghiera, i vostri buoni esempi di vita cristiana, il
vostro lavoro, i sacrifici e le offerte per le Missioni.
Il Signore vi ricompensi come meritate dandovi la
Sua gioia, facendovi cio gustare com' bello vivere
con LUI, per LUI, in Lui e donando al nostro paese
qualche altra vocazione Sacerdotale e Religiosa.
Perch tutto questo possa avvenire, dobbiamo saper
corrispondere a tutte le Grazie che il Buon Dio ci d
e, ce ne d tante!!!
Perci ora, proprio perch vi voglio bene, e perch
possiate gustare fino in fondo tutte le Sue grazie, mi
permetto di darvi un suggerimento e mi spiego.
In questi mesi ho avuto modo di avvicinare tanti di
voi ed stato meraviglioso e molto consolante per
me sentir in tutti il grande desiderio di camminare
sempre pi cristianamente, di voler fare tanto bene,
di voler farsi santi... Per ho anche colto un'altra
cosa: mi sembra infatti che siate un po' nella
situazione dei Corinzi (vedete I Corinzi 1,10-15)
dove i cristiani dicono: "Io sono di Paolo, io di Cefa,
io di Apollo, io di Cristo". A Ronago invece si sente:
"io sono di don Matteo, io di don Antonio, io
dell'AC, io dei Focolarini, io di CL, io del GAM".
La risposta di Paolo che: "Cristo non stato
diviso", ma "solo Lui stato crocifisso per la nostra
salvezza".
Perci: mentre tutti questi gruppi e movimenti sono
meravigliosi, costruiscono se c' collaborazione
(perch ognuno un dono per l'altro, completa l'altro
cosi che la Chiesa di Ronago possa fiorire e portare
1 suoi frutti, vocazioni comprese), se viceversa c' la
rottura, la distruzione vicendevole, la stanchezza, la
sterilita.
vero, difficile lavorare insieme, ma se Cristo in
noi, pure noi riusciamo a fare ci che Lui ha fatto:
sapremo pregare, ascoltare, perdonare, unire, andare
sulla croce, lasciarci mangiare dagli altri...
Se non sapremo fare questo, cosa ci distinguer
dall'essere cristiani o meno? Coraggio quindi e
gradite la quotidiana preghiera e l'offerta della mia
vita al Signore perch possiate fare questa
esperienza che vi doner e riempir di gioia.
Con questo augurio termino rinnovando la mia viva
riconoscenza, il mio grosso grazie e gli auguri pi
belli a voi e a tutte le vostre famiglie.
Con tanto affetto saluto tutti.
Aff.ma Suor Amelia
8
appunti di un diario
Ascoltando
il vangelo
Nel Vangelo di domenica 25 settembre abbiamo
letto del lamento dei discepoli che chiedevano a
Ges di far cessare lopera di guaritori che
sanavano nel suo nome.
Egli per,risponde loro che a chiunque guarisce
(e quindi fa del bene) non bisogna
necessariamente chiedere lattestato di suo
seguace perch limportante operare per servire
luomo, non metterci unetichetta addosso.
bellissimo, a mio avviso, sottolineare quale
grande e profondo insegnamento di tolleranza e
di piena disponibilit verso tutti abbia dato Ges
con la sua saggia risposta. giusto che noi
cristiani non usiamo la nostra fede per prevalere
sugli altri ma per aprirci ad un confronto con chi la
nostra fede non ha, ma vuole comunque dare il
suo contributo alla costruzione di una societ pi
giusta e pi umana.
importante che riscopriamo il ruolo
insostituibile ,in una societ pluralista, di
ideologie, concezioni, orientamenti diversi ma non
per questo necessariamente opposti ai nostri per
essere capaci di prendere quanto di buono hanno
in s.
Bisogna trovare la forza di lavorare insieme, di
sperare insieme, di lanciare ponti verso chi
lontano forse solo perch labbiamo confinato in
un angolo per paura che metta in discussione le
nostre certezze.
Giovanni Paolo II cerca costantemente il
confronto soprattutto con chi lontano nella fede,
riuscendo a dare limmagine di una speranza che
si concretizza e si rafforza proprio nellimpegno di
un quotidiano incontro con gli altri.
Dovrebbe essere una nostra precisa scelta quella
di valorizzare tutti e allora sar davvero utile
chiedere a chi fa del bene la patente di cristiano!
il sacerdote
In questi giorni ho pensato spesso alla figura e
alla dignit del Sacerdote: loccasione mi stata
data dal ricordo che abbiamo avuto per Don
Antonio ad un anno della sua permanenza fra noi.
Non voglio fare un bilancio delle varie attivit, del
lavoro svolto e neppure chiedermi se la nostra
comunit stata fedele alle direttive e aspettative
del Parroco, ma soffermarmi i su alcuni pensieri
che la figura del Sacerdote mi suggerisce.
Il Sacerdote il prescelto da Dio, un altro Cristo
che continua nel mondo la sua missione: colui
che ogni giorno, sullaltare, trasforma il pane e il
vino in cibo per le nostre anime; colui che deve
farsi
:
Uno" con le miserie del mondo senza
contaminarsi colui che ci ricorda che abbiamo
unaltra vita da vivere, gi fin dora su questa
terra, in preparazione a quella vera: quella Eterna.
Ricordo, da bambina, con quale senso di rispetto
e di venerazione era visto il Sacerdote. per i nostri
anziani era una persona quasi inavvicinabile.
Ora lo vediamo e lo sentiamo molto pi vicino a
noi; per sempre come segno di Amore e di una
Presenza che ci raggiungono in ogni momento
della nostra vita; anche nel nostro mondo che
sembra non capire queste cose.
Mi ritrovo pensiero dono pensiero a fare quasi
spontaneamente una preghiera:
"Signore rendici degni di avere Santi Sacerdoti
che ci trasmettano Te senza mezzi termini, senza
ristrettezze, senza paure, che ci parlino di Te con
la loro vita.
Anche oggi luomo ha farne e sete d Te: fa che
mediante loro possa incontrarTi e trovare la vera
gioia che viene dallo Spirito quando in Te.
Rendici degni di avere Sacerdoti dal cuore aperto,
dallo sguardo limpido, che sappiano irradiarti, che
sappiano sostare davanti a Te per adorare,
intercedere, espiare.
9
Siamo stati
favoriti da
un sole e
da un
caldo che
erano
parecchie
estati che non si vedevano e non sentivano.
Non mancata lallegria e il buon umore sia
durante il soggiorno delle ragazze che dei
ragazzi, anche se qualcuno diceva di
essere sempre stanco e non voleva
camminare, ma poi ci pensava la Nerina a
farlo rinvenire con una pietanza squisita e
con una parolina dolce dolce.
Un grazie a tutti quelli che ci hanno dato
una mano o qualcosa di pi per la riuscita di
PELLIO 82.
torneo di tennis
Domenica 26 settembre si concluso il
primo torneo di tennis, organizzato dalla.
Sportiva Ronago sul nuovo campo di via
Volta. stata una bella e interessante
novit che ha visto vincitori per il Singolo
seniores, Grisoni Agostino, (secondo
Ghielmetti Rino),
per il doppio maschile, la coppia
Grisoni Agostino-Russo Maurizio, (seconda
la coppia Ambrosoli-Papis),
per i ragazzi Rottigni Andrea, che in finale
ha superato Ghielmetti Sacha.
Coppe, targhe, champagne, un po di
acqua non sono mancati e hanno fatto da
cornice a uno spettacolo che appassionava
giovani e meno giovani fino alle ore piccole
della notte. Pur di non perdere la finale, ci
sono stati alcuni che si sono arrampicati
sul tetto degli spogliatoi, altri si sono armati
di coperte, e di berretti di fantino.
Uno spettacolo nello spettacolo che ha
animato in modo diverso queste sere di
settembre.
10
teleronago
festa dei canestri
una delle tante foto che avremmo potuto
pubblicare sulla festa della "nostra" Madonna.
Pensiamo che la dedizione, il tempo, la buona
volont, la fede, la devozione che hanno
animato questi giorni siano espresse molto
bene dai personaggi della foto.
I risultati materiali sono stati buoni:
i canestri hanno reso circa 8 milioni e mezzo, la
pesca 1 milione e novecento mila, gli amici del
FOOC E FIAM ci sono sembrati soddisfatti del
loro lavoro (grazie per il milione e mezzo per
lasilo!).
Laugurio che siano altrettanto buoni e duraturi
quelli spirituali.
a padova
stata una giornata veramente bella quella che
abbiamo passato domenica 19 settembre, a
Padova, in visita alla basilica di S. Antonio, e a
Vicenza, al santuario della Madonna di Monte
Berico. Sembravamo cosi bravi che i padroni di
un ristorante hanno voluto mettere a prova la
nostra bont e la nostra, pazienza, ma noi
siamo riusciti a far vedere che siamo fatti di una
pasta buona. Basta guardare le foto per farsene
unidea! Un grazie a tutti i partecipanti e
arrivederci a presto.
a scuola
15 settembre, alle ore 8.30, la piazza
della chiesa si anima: arriva il pulmino,
spuntano i Lambrughi e soci a piedi,
compare la nuova maestra e tanti
bambini che sembrano aver sbagliato
scuola tanto sono piccoli, ci sono anche
le "solite"maestre", c anche la
Romana, lAlessia e la Delia.
Finalmente si inizia il nuovo anno
scolastico. AUGURI PER TUTTI!
11
due novit scuola materna
trascorsa in un soffio lestate e ci troviamo gi
a settembre con la ripresa di tutte le attivit e di
tutti gli impegni: cos anche la nostra scuola
materna ha spalancato le porte per accogliere i
bambini "vecchi" e "nuovi" che con gioia o con
qualche piccolo problema hanno ripopolato le
aule.
Soltanto che questanno i bambini, oltre alle
consuete cose, hanno trovato due sorprese: il
cambio della guardia delle suore ed i pavimenti
che sono stati rifatti.
Il cambio delle suore stato in un certo senso
inaspettato: Noi mamme ci affezioniamo alle
suore che per diverse ore al giorno, con
vocazione ed affetto, curano i nostri bambini e
quando ci lasciano perch la loro superiora le
trasferisce, ci addoloriamo, anche se
comprendiamo "che questa la loro vocazione.
Suor Lidia si trova ora ad Uggiate, dove si
occupa ancora dellasilo: qui vicino e
pensiamo che se vogliamo scambiare due
parole possiamo sempre andarla a trovare.
Invece Suor Maria Luigia andata lontano, in
provincia di Torino ad assistere le persone della
terza et, let della sapienza.
Con noi arrivata Suor Adelaide, proviene da
Vercelli, dove per 5 anni si dedicata ai
bambini di un asilo di quella citt.
Naturalmente anche le suore hanno un cuore
ed una sensibilit per cui si affezionano ai
bambini, alle persone,che diventano la loro
famiglia. Per questo Suor Lidia, Suor Maria
Luigia e Suor Adelaide hanno lasciato i "loro"
bambini con un po di magone e di rimpianto.
Crediamo proprio che dobbiamo far sentire loro
la nostra solidariet, il nostro calore umano:
cosicch chi va, si senta ancora seguito
dallaffetto e dalla riconoscenza di tutti noi, e chi
arriva si senta circondato da unatmosfera di
accoglienza.
Durante lestate poi si provveduto anche al
cambio del pavimento. Ci sembra doveroso
ringraziare i pap che si sono gentilmente
prestati per togliere il vecchio pavimento che
purtroppo era rotto in diversi punti, lavorando
duro la sera; ma ringraziamo anche tutti quelli
che si sono prestati per tagliare piante ed erba,
piantare tanti fiori che alla nostra scuola portano
un po di colore esterno, perch allinterno ci
sono i nostri bambini che danno colore, gioia e
allegria. Vogliamo anche ringraziare tutti quelli
che in diverse occasioni hanno dimostrato il loro
appoggio finanziario e la loro vicinanza alla
realizzazione di tutte questi abbellimenti.
segno che la comunit di quel meraviglioso
paese che Ronago segue con affetto la nostra
scuola materna.
importante sottolineare questo aspetto
dellasilo, anche perch crediamo sia
necessario continuare il colloquio Famiglia-
Scuola Materna, per aiutare a crescere meglio
sia spiritualmente che fisicamente i nostri
bambini. Le suore sono sempre disponibili ad
aiutarci a risolvere i nostri piccoli problemi
riguardanti i figli.
A Suor Adelaide chiediamo che continui ad
accogliere e ad educare i nostri bambini con la
dedizione di una mamma. A Suor Paolina
chiediamo di continuare a dare il "rancio" ottimo
ed abbondante ai nostri "soldatini", mentre a
Suor Cesira una preghiera "mattina e sira", oltre
al quotidiano impegno di educatrice.
Wanda M. Pia
12
Con la gara di pesca organizzata dagli Alpini
proseguita la vita del laghetto. Non sono mancati
canti, risate, e battute pi o meno spiritose.
La gara stata vinta dalla signora Franca
Ghielmetti, che per l'occasione sfoggiava un
favoloso cappello d'alpino con una certa invidia da
parte dei veri alpini e soprattutto del marito Sergio.
In mezzo a tanta allegria e serenit si sono distinte
le voci e la presenza dell'Angela e del Presidente
che si davano da fare perch tutto riuscisse bene.
Ad un certo punto entrato in scena anche un
salame che sarebbe toccato a chi indovinava il peso,
invece servito per fare uno spuntino per tutti i
presenti. sempre bello trovarsi al laghetto:
soprattutto quest'estate favoriti da un bel sole, si
sono visti tanti bambini che si sono dati alla pesca e
hanno avuto occasione di fare amicizia e di
abbronzarsi senza andare tanto lontano.
Prossimamente ci saranno altri appuntamenti che ci
auguriamo riescano bene come nel passato:
estate al laghetto
il giorno 10 ottobre, ci sar la ormai famosa Gara
dellAmicizia, che si presenta come un'occasione di
incontro con gli Svizzeri.
A novembre programmata una Maratona, che avr
inizio di buon mattino e terminer alla sera, e che
segner la chiusura delle attivit del laghetto.
In data da destinarsi, verr organizzato un pranzo,
da Vittorio, ai Mulini, a cui possono partecipare
soci e simpatizzanti e durante il quale verranno
premiati i vincitori delle diverse gare. Per ulteriori
informazioni e le date precise, il punto di
riferimento come sempre il Bar Sport.
Un arrivederci con simpatia e amicizia al laghetto
e .... Buona Pesca
M. Pia F.
a catechismo
Qualcuno si meravigliato che non sia
ancora iniziato il catechismo e pensa che il
don Antonio se ne sia dimenticato o che non
lo voglia pi organizzare.
Le cose stanno diversamente:
GIOVED 7 OTTOBRE, alle ore 16, iniziano
gli incontri per i bambini delle classi
elementari, mentre per i ragazzi della scuola
media ci stiamo dando da fare per fare
qualcosa di diverso e di interessante.
Abbiamo per bisogno della collaborazione
di genitori e giovani. Per adesso stiamo
finendo di leggere il nuovo catechismo che
stato preparato per loro VI HO CHIAMATO
AMICI, poi vedremo ...
13
il punto
sui lavori in corso
Come tutti avranno notato, a Ronago, si sta
provvedendo alla sistemazione delle principali
strade del paese.
I motivi che hanno indotto lamministrazione
comunale ad una tale decisione erano
principalmente due:
1- In alcuni punti (soprattutto della Via Milano)
erano urgenti interventi di sostegno della sede
viaria che presentava dei cedimenti non pi
tollerabili.
2- II grado di pericolosit delle nostre strade:
unelevata presenza di traffico pesante con
strettoie e curve pericolose. Diversi sono stati
gli incidenti, uno anche mortale.
stato fatto, da parte della commissione piano
regolatore uno studio di fattibilit delle diverse
soluzioni del problema viario. Dopo aver
abbandonato , perch non realizzabile, lidea di
sistemare la Via Serafino in modo che
diventasse lasse portante del sistema viario, si
deciso per la sistemazione delle Vie Milano e
Ambrosoli dotandole di marciapiedi e posteggi,
realizzando degli allargamenti e delle rettifiche
nei punti pi pericolosi.
Il progetto si articola in tre lotti :
II primo lotto riguarda la Via Milano dallincrocio
di Lampona fino al piazzale della Chiesa. Sono
stati realizzati oltre al marciapiede dei tratti di
fognatura, linterramento della linea elettrica
Enel, il rifacimento completo dell

illuminazione
stradale. Attualmente manca da completare
lilluminazione dal cimitero a Lampona e il
manto di usura del marciapiede da Merlina al
piazzale della Chiesa.
II secondo lotto, appena iniziato, riguarder la
Via Ambrosoli da Ronaghino alla Cooperativa,
la Via Bellaria e la Via Volta nel tratto che
dallincrocio con Via Bellaria arriva fino alla Via
Lugano passando per il piano di zona. Verranno
incassate le linee elettriche Enel, la linea
telefonica SIP, completata la fognatura,
realizzato il marciapiede e posteggi, rifatta e
completata lilluminazione stradale. Attualmente
finanziata la sistemazione del marciapiede e
posteggi mentre stato chiesto un mutuo per la
parte restante.
II terzo lotto, di cui stato chiesto il
finanziamento, riguarda la sistemazione di Via
Milano dallincrocio fino a Lampona: prevista
la realizzazione di marciapiedi con rettifica della
sede viaria che garantisca la sicurezza dei
pedoni in un posto in curva particolarmente
pericoloso per la velocit con cui normalmente
transitano i veicoli.
Infine stato chiesto il finanziamento per la
realizzazione e il completamento
dellilluminazione stradale sulla rimanenza di
Via Volta, Via Serafino, Via Sassello e Via Asilo
e Via Mulini.
Sappiamo che sono tanti i progetti in mente e
che ci vogliono tanti soldi; comunque il nostro
intento di fare tutto nellinteresse di Ronago e
dei suoi abitanti.
C. G.
risposta in rima o per le rime
La critica, ai verdi colli, a macchia d'olio scende,
e colpisce inesorabile, tutto ci che prende
e per le vie del borgo, al ribollir degli animi
sparla di tutto ci, che il comun cerca di far.
Gira aulle persone, che il comun stan conducendo
sta il Gaviol pensando che ai disagi di un momento
seguono imperituri, con la novella strada,
sicurezza, eleganza e serenit.
F.G.
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azione cattolica:
sono aperte le iscrizioni per lanno 83
II momento delle iscrizioni allAzione
Cattolica sempre un momento di verifica
e unoccasione per ripensare le ragioni di
una adesione ad una associazione che ha
come scopo la santificazione personale,
limpegno apostolico.
II nostro Vescovo in pi occasioni ha detto
che in ogni parrocchia dovrebbe essere
presente in modo attivo lAzione Cattolica,
che lAzione Cattolica e insostituibile, e
tante altre belle cose che dovrebbero farci
pi attenti e pi generosi al riguardo.
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