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'
PSICHE E ,COSCIENZA
COLLANA DI TESTI E DOCUMENTI PER LO STUDIO
DELLA PSICOLOGIA DEL PROFONDO
---
GIUSEPPE TUCCI
TEORIA E PRATICA
- de I
MANDALA
con particolare rig;uardo
alia moderna psicologia del pro fondo ,
ROMA
ASTROLABIO
MCMXLIX
,
'
,
. ,. ,
CAP. I
IN D I C E
- Basi dottrinali del Mandala
11 '- 11 Mandala come mezzo di reintegrazione .
III - Simbolismo del Mandala e delle sue parti
IV - La liturgia del Mandala .
V - Il Mandala nel proprio corpo
Appendice
7
1 1
29
55
89
109
1
3
3
. -,' 'q,
.
" ,
,
P R E F A VI O M E
Alcuni forse troveranno questo mio libro di mole troppo mo
desta ma io non vedo che cosa di pi avrei potuto dire sui man
d
a/a indo-tibetani e su/loro signifcato. Mi sono proposto di rco
strure, negli schrmi essenziali, la teoria e la pratica di questi psico
cosmogrammi i quali, rivelando al neofta l'arcano gioco delle forze
che operano nell'universo e in noi medesimi, dovrebbero insegnar
gli la via della reintegrazio_ ne della coscienza: ma, come mia abi
tudine, non soffermandomi troppo sui particolari, ch
e
avrebbero
condotto a complicazioni inutili, ansioso puttosto di dare un
riassunto chiaro delle intuizioni e dell ide
e
d a cui germina la gnoti
mandalica. Tu trovi in questa, analogie importanti con formula
zioni parallelr espresse da correnti di pensiero di altri paesi e in
altre epoche : molte volte anticpazioni addirittura di moderne e
pi o
rganiche teorie: ma non poteva essere altrimenti, trattandosi
di archetipi nativi n.ell' anima umana e che per ci appunto ricom
paiooo, sotto diversi cieli e in divrsi tempi, in aspetto affne, sem
prech l'uomo cerchi di ricomporre quell'unit che il prevalere del
l' uno o dell'altro carattere della sua personalit, ha gi rotto o
minacci di far precipitare. Non ignaro delle indagini della psicoa
nalisi ed in particolar modo delle pnofondit introspettive dello
Jung, le quali a mio vedere sono destinate a lasciare tracce durt
voli sul nostro pensiero, ho tuttavia voluto cos discorrere dei man
da/a che quanto io dicessi non tradisse le opinioni dei maestri
indiani. In altre parole sono stto bene attento a non dare alle
idee che essi espressero una veste che quelle idee rendesse incom
pensibili a chi le formul:
n
ate in India, penetrat
e
poi anche nel
8 'ORIA E PRATICA DEL MANDALA
Tibet, quelle teorie si esprimono per simboli, allgorie, connota
zioni ch
e
hanno quasi il colore del mondo spirituale dov
e
germi
narono. H o voluto piuttosto porre a disposizione degli studiosi dei
problemi dll'anima, un nuovo documento chiar
o ed esatto, per
quanto ho potuto, di cert posizioni, che nella originalit della
loro formulazione, partono tuttavia da ansie necessarie .ed intrin
sech
e d
ello spirito umano.
Non mi si faccia rimprovero di essere stato troppo obiettivo,
di aver seguito fedelmente i maestri dell'India
e
del Tibet; ho
voluto lasciar parlare gli indiani con il loro stesso linguaggio; di
mio ci ho messo quel tanto che servisse a porre un po'
d'ordine
nelle idee che vengono spesso
e
sposte in forma oscura, complicata,
non di rado contradittoria e a districarne il senso rposto oltre i
simboli di cui si vestono; simboli b.en architettati, ma ardui, dei
quali spesso si ignora oggi dagli stessi adpeti la signifcazione, onde
restan dubbi e malsicuri, come libri scritti in una lingua di cui
non si conosca pi la chive ma che, a saperli leggere, dicono poi
tutti la medesima cosa; ed quella stessa ansia che tormentava il
vate upanishadico : Taso ma ]yotir gamaya n (fammi passare
dalla tenebra alla luce).
GIUSEPPE Tucci
l
l
CAPITOLO I
BASI OTTRIMALI EL MAMALA
La s toria dc||a rc|igionc indiana pu dchnirsi un laticoso
tcndcrc a||a conquista dcl|a autocoscicnza, c, natura|mcntc, quc|
chc si dicc dc||a rcligionc, si dcvc ripctcrc dc||a h|osoha, com'e
da attcndcrsi i n un pacsc dovc rc|igionc c h|osoha rcstarono lusc
nc|| 'unit di una visionc (darana) chc scrvc ad una cspcricnza
(sadhana). In India | 'intc||ctto non ha mai cosi prcva|so da sovrap-
]
orsi a||c laco|t dc||' anima c distaccarscnc in modo da provocarc
|a pcrico| osa scission
c
tra se mcdcsimo c |a psichc, chc e |a ma|at
tia di cui sollrc |' occidcntc. L'occidcntc, itlatti, quasi
[
cr dcsi-
gnar
c
qucsto suo intcriorc ma|csscrc ha coniato una paro|a nuova,
inscIita nc||a storia dc| pcnsicro umano . |a paro|a intc||ct-
tua|c n, quasi chc sia possibilc un tipo d' uomo ridotto a puro intc|-
|ctto.
L'intc||ctto puro, distaccato da||'animo, e | a mortc dc||'uomo ,
| 'intc||ctto, troppo prcsumcndo di se cd iso|andosi in una boriosa
compiacenza, invccc di nobi|itarc | 'uomo |o umi|ia c |o spcrso-
nihca . uccidc quc||a amorosa partccipazionc a||a vita dc||c cosc
c dc||c crcaturc di cui |'anima e capacc con |c suc cmozioni ed
intuizioni , |' i ntc||ctto pcr se solo e cosa morta cd assassina, un
principio di disintcgrazionc. In India invccc | 'intc||ctto non si
e mai dissociato da|| 'anima, di manicra chc i | mondo dc| sub
conscio non u mai ncgato
c
rcspinto ma convog|iato c trash-
gurato i n un prcccsso armonioso intcso a riconquistar
c
| a auto-
coscrcnza . coscicnza di un io chc non e, natura|mcntc, |'io sin-
12
TORIA : PRATICA DEL MANDALA
go|o, ma |' Io, |a coscicnza cosmica da cui mtto deriva e a cui
tutto si riconducc . coscicnza pura, non o||uscata da ncssun
pcnsicro concrcto, ma tuttavia il prcsupposto di quci pcnsicri
concrcti chc cosutuiscono |a rca|t psichica dc||' individuo vivcntc.
Scnza quc||a coscicnza |a psichc individualc non sarcbbc, ma
d'a|tra partc | o svo|gcrsi dc||a psichc dcvc csscrc arrcstato quando
rov
visorio di un inconscio di lrontc a quc||a coscicnza, una arbitraria
crcazionc di immagini. Quc||a lorza magica e |a rakti, |a po-
tcnza, |a dynams chc crca i lantasmi dc||' csistcnza. Comc ta|c
lcmmina . c diIatti nc||a simbo|oga di cui apprcsso dircmo e rap
prcscntata i aspctto lcmmini|c. Qucstc prcmcssc spicgano com:
| ' India non abbia, a| |' inluori di qua|chc rara cccczionc, attcso | ' av-
vcnto di ncssun sa|vatorc , | ' uomo e si coscicnza dccaduta nc| tcmpc
c nc||o spazio, olluscata, ma |a |ibcrazicnc dipcnd
c
da |ui mcdcsi-
mo . non c'e ncssun intcrmcdiario chc |o psa sa|varc. Si pu obict
tarc chc i uddha o quc||c cpilanic dc||c vcrit suprcmc, chc |c scuo
|c visnuitc chiamano avatara, aiutano | 'uomo a |ibcrarsi, ma ci av
vcnc so|o indircttamcntc . pcr i| latto cioe chc quc||i nscgnano
|a via dc||a sa|vazionc. Ma qucsta sa|vazionc e opcra dc||' indivi-
duo, dc||a sua capacit di rivivcrc in se qucg|i inscgnamcnti. Mon
c `e ncssuna grazia ch
c
possa modihcarc i| corso dc| karma . latal-
mcntc si raccog|ic quc| chc si e scminato. Con ci non vog|io dirc
chc | a tcoria dc||a grazia sia sconosciuta in India . i| uddhismo
dc| Crandc Vcico|o |a conoscc , | 'Amidismo in Ciapponc e tutto
nccntrato nc| | 'attcsa dc||a grazia divina, proicttata nc||a hgura
di Amitabha (Amida in giapponcsc), non a|trimcnti mo|tc scuo|c
visnuitc pcrsuadono ad un trcpido abbandono nc||c braccia dc||a
onnipotcntc miscricordia di io. Ma ad cccczionc di qucstc scuo|c
particc|ari | 'uomo, in India, pcr ritrovarc in se | a scinti||a divina
devc alhdarsi a sc stcsso. Eg|i dcvc trarrc a||a |ucc |a suprcma
rca|t nascosta in |ui c ci lar riconosccndo|a. Pcr |a qua| cosa
tutti i sistcmi indiani allcrmano |a ncccssit dc||a conosccnza c
dc||' iniziazonc. Si dcvc in|atti ricordarc chc |a posizionc dc||' In-
dia c quindi dci popo|i ch
c
hanno subito | 'nl|usso dc| suo pcn-
sicro e iniziatica, non mistica, va|c a dirc |a vcrit e una conqui-
sta pcrsona|c a||a qua|c si giungc travcrso un mistcro . |unga e
faucosa asccsa durantc |a qua|c ad uno ad uno dcbbono c|iminarsi
g|i mpcdimcnu, g|i ostaco|i, g|i olluscamcnti chc nascondono
22 TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
q uc||a vcrit ondc a||a hnc |a |ucc riccrcata a|bcggi , sa|vo a|cunc
scuo|c partico|ari |c qua|i ammcttono | 'opcra dc||a grazia, o i|
co|po divino ((aktipata), Idoio non bri|| a mai nc|| 'animo umano,
sc non insistcntcmcntc chiamato, quasi vio|cntcmcntc costrctto.
Anzitutto dcsid
c
rio d
i
conosccnza e |a |rasc abitua|c con cui
cominciano tutti i trattati indiani , ma qucsta conosccnza non e,
giova ripctcr|o, conosccnza dia|cttica, |ogica, discorsiva . |a cono-
sccnza dia|cttica, |ogica, discorsiva, e una ncccssaria impa|catura
su cui si costruiscc | o strumcnto con cui si |avora. La vcra conu-
sccnza, quc||a cioe chc conducc a|la ccnsapcvo|czza di noi mcdc-
simi c ricostruiscc | ' cqui|ibrio pcrduto e cspcricnza, pcrche | a
conosccnza cui non si adcgui |'azionc, e non un bcnc ma un
ma|c . quando i | conosccrc non tras|ormi |a vita c non si rca|izzi
in quc||a e causa di disarmonia. La conosccnza rcndc m aturi pcr
| ' iniz.azicnc, dctta abhiheka c diksha a scconda dc||c scuo|c, |a
qua|c scrvc, comc dicc Abhinavagupta, ad cspc||crc | 'ignoranza
innata, cioe |c | i mitazioni chc o||uscano |a coscicnza divina. Essa
comp|cta cioe | a via dc||a conosccnza mcttcndo in moto con |c suc
|iturgic, |c |orzc psico|ogichc, rinnovando, nc| mondo dc||o spi-
rito, | ' iniziando, |accndo trapassarc |a ccrtczza dc||a conosccnza
nc| pcsscsso duraturo dc||a piu tcnacc cspcricnza.
Comc |c Scivasmo a|lcrma chc noi siamo dc||a stcssa csscnza
di Sciva, cosi purc i | uddhismo dc| Vcico|o Adamantino, cioe
dc|| 'u|tima |asc dc| Crand
c
Vcico|o, postu|a una csscnzia|c idcn
tit ra i uudha c |c crcaturc . in noi e prcscntc | Tathagata-
garbha, i| scmc dci Tathagata, prcsupposto |cndamcnta|c pcrche
|a sa|vazionc possa csscrc conscguita. Mon e possibi|c un passaggio
di piano quando i duc piani siano csscnzia|mcntc dvcrsi . |ra duc
sostanzc oppostc non c'e contatto, so|o quando vi sia qucsta idcn-
tit csscnzia|c (anchc sc inconsapcvo|c hno a chc si rcsti nc||a
nottc mayica) |a pa|ingcncsi e attuabi|c. Qucsto Tathagatagarbha
e |a gcmma nascosta nc||a scoric di cui gi par|a uno dci pm
autorcvo|i tcsti dc| Crandc Vcico|o . i| Lnk avatara. Esso e poi
BASI DOTTRINALI DEL MANDALA
i| bodhicitta, i| pcnsicro dc||a i||uminazionc, chc non so|o e punto
di arrivo dc||a rcintcgrazionc tota|c, ma e anchc punto di par-
t
cnza . e |a nostra intcriorc rcalt, un logos
sPermatiks chc a tutto
soggiacc c chc noi dobbiamo ritrovarc |uminoso c
s
p|cndcntc in
mczzo al|a tcncbra in cui siamo dccaduti.
I| uddhismo dc| Crandc Vcicolo e spccia|mcntc i| Vcico|o
Adamantino c |o Sciaivasiddhanta sono pcrtanto una sotcrio|ogia la
qua|c mira a|la sal vazionc, cioe a||a rcintcgrazionc in noi dl qucsta
|uminosa coscicnza, prcscntc comc bodhitta, comc logos, comc
Sciva , cotcsta sa|vczza si compic in virtu di una cspcricnza chc
coinvo|gc tutta |a vita dc||o spirito c pcrci producc una rcvu|-
sionc comp|cta dc||a psichc umana, o rcintcgrazionc cLc dir si
vog|ia, chc scguc un anal ogo proccsso di invo|uzionc. Mon si di-
mcntichi inlatti chc tutto quanto si e dctto avvicnc sia pcr i| mondo
psichico, sia pcr quc||o hsico, pcr |o spazio c i| tcmpo, pcr i| cosmo
c I'io . i duc piani, in qucstc scuolc, si sovrappongono o si compcnc
-
trano nc| scnsc chc l a | imitazionc di io nc| dispicgamcnto spazio-
tcmpora|c si accompagna ad una disgrcgazionc c oscuramcnto dc||a
sua l ucc , mcntrc ncl mondo hsico l ' invol uzionc e un progrcssivo
riassorbirsi c scomparirc nc||o stato immcdiatamcntc prcccdcntc
hno a||a c|iminazionc comp|cta dc| piano mayico, nc|l'io i| pro
ccsso e di rcintcgrazionc, un ritorno a||a unit inizialc, dopo avcr
supcrato, pcr avcrnc prcso posscsso travcrso i simbo|i, l ' inconscio.
La rcintcgrazionc non e possibil c scnza qucsta cspcricnza, qucsto
vivcrc in picno r| mondo dcl|a maya c sciog|icr|o c annicntar|o con
quc|l a consapcvo|c cspcricnza, pcrche conosccrc spcrimcntando
signihca dssol vcrc.
Qucsta rcintcgrazionc si svol gc attravcrso una rcvu|sionc (pa
ravrttt) da| piano sansarico. Essa e l' asraya paravrtti sistcmatica-
mcntc csposta da Asanga c da Vasubandhu, ma gi c|aborata nc||c
scuol c antcriori a qucsti duc macstri. La parola vuo| dirc rcvu|-
sionc dc| sostcgno >J: i| sostcgno e il comp|csso psico-hsico dc|-
| ' individuo, il sostrato apparcntc, sccondo |a concczione buddhi-
TEORIA E PRATICA DEL MADALA
suca, dcl|a pcrsona|it umana. Il sostcgno (asraya) | corpo
munito d'organi chc e i| punto d'appoggio di ci chc su di |ui s
appoggia, cioe dc| pcnsicro (citta) c dcg|i stati mcnta|i (caitasika) >>.
(Abhidharmakosha cd. La Va||cc Poussin III, p.
1
26
)
. Qucsto so
stcgno e dunquc i| corpo chc trasmigra cd e ta|c c qua|c | 'hanno
crcato, i n quc| dctcrminato |uago c tcmpo, |c cngrahc carmichc
dcpositatc nc||c csistcnzc passatc , csso e provvisto di un'attivit
pcnsantc chc di quc||o s appropria, ispirando nuovc azioni, a |oro
vo|ta dctcrminanti i| luturo dcstino . rinascita c trashgurazionc.
Qucsta rcvu|sionc dc| sostcgno e intcsa pcdcstramcntc da a|-
cunc scuo|c comc un cambio di pcrsona|it opcrato da| karma,
pcr cscmpio donna chc rinascc uomo, uomo chc divcnta anima|c
(ibid. IV, p. 24 n. 1 ), ma i n rca|t e una modihcazionc tota|c cd
asso|uta dc||'inoividuo, i| supcramcnto comp|cto dc| piano psichico
norma|c, | 'avvcrarsi dc||a rcintcgrazionc nc| |ondo dc|| 'csscrc opc-
1 rato da|| 'a|bcggiarc dc||a i||uminazionc (bodhz).
Ecco comc Asanga c Sthiramati dcscrivono qucsta cspcricnza
ccntra|c dc| uddhismo, quc||a chc dchniscc c costituiscc |a sua
sotcrio|ogia.
<< Lo stata di uddha nc| qua|c con vari modi d comp|cto ab-
bandono tramonta i| scmc dc||a ostruzionc mora|c c mcnta|c, chc
da tcmpo immcmorabi|c scmprc accompagna (|' uomo), signihca
una nuova situazionc dc| complcsso psico-hsico (asraya) in cui si
assommano cccc|sc qua|it di tutti g|i attribuiti candiJi . | 'ottcni-
mcnto di cotcsta nuova attuazionc avvicnc pcrcorrcndo |a via pu-
rissima dc||a gnosi, chc si proponc un grandc obictto cd e disgiunta
da qua|c chc sia proccsso imaginativo.
!o|, comc stando su un a|to montc, domina con | c
sguardo i I mondo . cg|i ha compassionc di ccIoro chc si di|cttano
nc||a scrcnit dc|| 'animo . quanto piu dunquc dc||' a|tra gcntc chc
si di|ctta dc||`csistcnza! . (Asanga, Mahayanasutralankara IX, II
P 12).
BASI DOTINALI DEL MANDALA
Quando |a conosccnza non pcrccpiscc ncssun obictto, rcsta
comc conosccnza pura pcrche, non csscndoci ncssun pcrccpibi|c,
cssa non pcrccpiscc .
Commcnto .
Quando |a conosccnza non pcrccpiscc, non vcdc, non allcrra,
non s' attacca a ncssun obictto comc csistcntc a|l 'inluori dc| pcn-
sicro, sia csso |a prcdicazionc, | ' istruzionc mora|c o un oggctto di
comunc cspcricnza, comc |a lorma o i| suono, s 'intcndc, pcr cllctto
di una visionc corrispondcntc a vcri t, non pcr causa di una cccit
congcnita, a||ora non c'e piu nu||a da pcrccpirc , cd a||ora uno
si trova (ad avcr raggiunto) | a rca|t csscnzia|c dc| proprio pcn-
sicro. E | 'autorc nc spicga |a causa . quando c' e un pcrccpibi|c,
c'e un pcrccpimcnto, ma quando quc| pcrccpibi|c non c' e piu,
cioe non csistc un pcrccpibi|c, e imp|icita |a non csistcnza dc| pcr-
cipicntc, non so|tanto dc||a pcrcczionc. A||ora nascc una gnosi
trasccndcntc, omogcnca, priva di oggctto c soggctto, c scompaiono
|c cngrahc chc ci rcndono attaccat
j
a| pcrccpibi|c c a| pcrccpi-
mcnto.
Quando i| pcnsicro si trova i qucsta condizion
c
di conosccnza
pura, comc pu csscrc dcsignato
Sopprcssionc dc||a Iunzionc dc| pcnsicro . asscnza di pcrcc-
zionc, gnosi trasccndcntc, rcvu|sionc dc| sostcgno causato da||a
sopprcssionc dc||c duc spccic di dup|icc squi|ibrio (daushstulya).
Qucsto e i| piano puro (anasrava), trasccndcntc i| pcnsicro, sano,
stabi|c, bcato, |ibcrazionc, corpo asso|uto (dc| uddha). 29-30.
Con qucsti duc vcrsi si a||udc a||a pcrlczionc dci risu|tati con-
scguiti da|| 'asccta chc cntra nc||a via dc|| a pura conosccnza pcr-
corrcndo una graduazionc di qua|it scmprc piu a|tc, a cominciarc
da||a via dc||a visionc . Pcr latto chc non csistc piu un pcn-
sicro pcrcipicntc e un oggctto pcrccpibi|c, cg|i si trova in una
condizion
c
di sospcnsionc dc||a lunzionc dc| pcnsicro, di asscnza
di pcrcczionc . gnoi trasccndcntc, cioe supcrmondana,
j
rche nc|
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
mond
o
e inso|ita, non e attiva, siccomc ogni immaginazionc crca-
tiva non vi apparc.
Subito dopo qucsta gnosi si producc | a rcvu|sionc dc| sostc-
gno, pcr spicgarc ci dicc : << rcvu|sionc dc| sostcgno >>. I| sostc-
gno in qucsto caso e |a psichc, in cui si conscrva i| scmc di ogni
cosa , |a sua rcvu|sicnc c quc'|a chc avvicnc quando si dctcrmina
una quicsccnza (nivrttt), pcrche ogni propcnsionc (vasana) vcrso
|o squi|ibrio, |a maturazicn
c
carmica, |a dua|it, e asscntc c scnc
invccc prcscnti |a dutti|it (karmanyata), i| corpo asso|uto e |a
gncsi dc||a non dua|it.
<< Pcr sopprcssionc di chc cosa si conscguc qucsta rcvul sicnc
Pcr |a sopprcssionc dc| dup|icc squi|ibrio . cioe |o squi|ibrio cau
sato da|| 'olluscamcntc mcra|c c |o squi|ibrio causato Ja||`o||usca-
mcnto intcl|ctti vo. Squi|ibrio produc
c non dutti| i t dc| sostcgno .
qucsto a sua vo|ta e i| scmc dc||' o||uscamcnto mora|c c mcnta|c .
(Vijiaptimatrata-Trimsika di Sthiramati).
Qucsta rcvu|sionc e trip|icc . prcndiamo pcr argomcnto i| ud-
dha mcdcsimo, pcrche in |ui si e compiuto i| d.amma di cui noi
siamo stati spcttatori, ma di cui e in nostra |aco|t divcntarc attori,
riproduccndo in noi stcssi |c viccndc dc||a sua vita spiritua|c.
Quando i| odhisattva sicdc su| bodhimanda, cioe su| scdi|c di
diamantc, chc e anchc i| ccntro idca|c dc| mondo c i| piano dc|-
l' asso|uto, c conscguc |a i|luminazionc pcr cui divcnta uddIa,
si compic | a prima rcvu|sionc, a||ora | a scric dcg|i stati mcnta|i
chc costituivano | a sua apparcntc pcrscna|it sono scpprcssi, ogni
rapporto co| piano sansarico e intcrrottc, sia comc c||ctto di karma
prcccdcntc sia comc causa di nuovc |uturc maturazioni. Positi-
vamcntc cg|i e sa|ito ad un piano mctapsichico sottratto ad ogni
possibi|it di turbamcnti c mutamcnti . cg|i si trova in uno stato
di pura c crista||ina |uccntczza, i| scgno dc| sa|to avvcnuto da|
piano sansarico a| piano nirvanico.
Mc||a scconda rcvu|sion
c
si invcra | ' assunzionc intcra dc||a
nuova pcrsonalit trasccndcntc . pcrsona|it mistica qua|c apparc,
/
BASI DOITRINALI DEL MANDALA
con una spccic di rcciproco mistcrioso scambio, aI|c crcaturc chc
|a purczza spiritua|
c
la asccndcrc a piani supcrumani, vo|gar-
mcntc dctti paradisi, dovc cssc contcmp|ano quc| | ' immaco|ato lu|-
gorc di apparizioni u|tratcrrcnc, scio|tc dai v:nco|i c da||c |imi-
tazioni chc noi costringono.
Mc||a tcrza si compi
c
|a consustanziazionc con | 'asso|uto al di
luori da ogni irrompcrc c prcpotcrc dc||c lorzc mayichc, o|trc
ogni lorma visibilc.
La rcintcgrazionc a||ora un latto compiuto.
Car:voto II
IL !1 L C O!E !EZZO I REI1TE! R ZIO1E
Tcoricamcnt
c
dunquc possiamo ricostruirc qucsto proccsso. !a
comc mai csso avvicnc c si svo|gc nc||o spirito dc||' iniziato In
a|uc paro|c di qua|i sussidi si scrvc i| ncohta pcr acilitarc
qucsta rcvu|sionc Com
c
pu cg|i dominarc i| subconscio dc|| a
maya c supcrar|o in un ritorno a|| 'unit dc||a coscicnza E come
pou cg|i vaIicarc |`ondoso cd irrcquicto marc di quc||a maya nc|
qua|c e naulragato Comc ricondurrc quc|| a p|ura|it, nc||a qua|c
e lrantumata |a nostra psichc, vcrso i| bodhicitta, o Sciva, |a sor-
gcntc una, |uminosa, indillcrcnziata?
La maya, comc abbiamo visto, e lorza individuantc, pcrso-
nhca . qui e |a sua lorza, ma qui e anchc i| suo punto dcbo|c.
Essa assumc lormc c hgurc travcrso |c qua|i un contatto pu avvc-
nirc lra |a coscicnza c |ci c |ci pu quindi csscrc in qucsto modo
|imitata nc| suo potcrc. Il proccsso cosmico e csprcsso pcr ima-
gini, pittoricamcntc . i momcnti succcssivi pcr cui | 'uno travcrso
|a dicotomia maschio-lcmmina si scindc nc||a mo|tcp|icit dc||c
cosc, o si ollusca
c
si anncbbia nc||' inconscio, vcngono imaginati
sotto lorma di dcit maschi|i o lcmmini|i, bcatihchc c tcrrihchc.
Sono quasi tuttc dcit prcsc in prcstito da|| 'cspcricnza rc|igiosa
popo|arc , spcsso sono antichissimc mitograhc sopravvissutc nc||c
c|assi piu bassc c rozzc c pcrci conscrvanu nc|| 'rmaginc |a barba-
ric dc||c primitivc intuizioni, oppurc sono appositamcntc crcatc
per csprimcrc con | ' clhcacia dc| simbo|o l' intrico dc||c lorzc psi-
co|ogichc chc soggiaccono a||a mu|tivaga varict dc| mondo.
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
I| ncohta pu, in qucsta manicra, avcr prcsa su qucsto insta-
bi|c univcrso di potcnzc chc sono luori di |ui c dcntro di |ui ,
i| simbo|o e pcr |ui com
c
una magica cd irrcsistibi|c cntratura in
quc|| 'inlormc c tumu|tuoso grovig|io di lorzc . cg|i co| simbo|o
|c incatcna, domina c disso|vc. Travcrso i| simbo|o cg|i d\ lorma
a||c inhnitc possibi|it giaccnti nc| londo dcl suo inconscio, a||c
paurc incsprcssc, ai primordia|i impu|si, a||c passioni antichc.
Ma qucsta prcsa di posscsso pu so|o avvcnire quando i| nco-
hta sappia |cggcrc in qucsta simbo|ogia, c non vi si tuh a caso .
c'e un modo di dispor|a pcrche possa tornarc proIcua, c non ci
slugga di mano, comc uno strumcnto prczioso di cui non sap-
pramo scrvrrc|.
Moi siamo so|o vagamcntc consapcvo|i di una |ucc in cui po-
niamo i| nostro csscrc intcriorc . comc un punto |uminoso chc
sp|cnda in una nottc scnza |una. Ma comc ci possiamo arrivarc
Comc possiamo tornar
c
a |ci c pcrdcrci in |ci
Macquc cos |o schcma dc||a comp|cssa rapprcscntazionc sim
bo|ica di qucsto dramma dc||a disintcgrazionc c dc!|a rcintcgra
zionc, cioe i| manda|a, nc| qua|
c
qucsto dup|icc proccsso e csprcsso
pcr simbo|i chc, ovc siano saggiamcntc |ctti da||'iniziato, suscitano
|' cspcricnza psico|ogica |ibcratricc.
Mon si dcvc pcnsarc chc |a rapprcscntazion
c
pittorica dc| man-
da|a sia propria so|tanto dci buddhisti. Qucsti hanno so|tanto c|a-
borato con maggior prccisionc una intuizioc antichissima |a qua|c
si e vcnuta con | ' andar dc| tcmpo chiarcndo, mcttcndo a prontto,
a|mcno pcr |o schcma cstcriorc, anchc concczioni lorcsticrc.
Manda|a signihca ccrchio.
I| manda|a anzitutto dc|inca |a supcrhcic consacrata c |a prc-
scrva da|l 'invadcrc dc||c lorzc ,disgrcgatrici simbo|cggiatc in cic|i
dcmoniaci. Ma e mo|to di piu di una scmp|icc supcrhcic consacrat
a
c da mantcncr
c
pura pcr scopi ritua|i c |iturgici. Esso e anzitutto
un cosmogramma, e | ' univcrso intcro nc| suo schcma csscnzia|c,
nc| suo proccsso di cmanazionc c riassorbimcnto . |' univcrso non
IL MANDALA COME MEZZO DI REINTEGRAZIONE
31
solo nc||a sua i
crt
c
distcsa spazialc, ma comc rivo|uzionc tcm-
poralc , c | ' una c | ' a|tra comc proccsso vitalc chc si svo|gc da un
principio csscnzia|c e rota intorno ad un assc ccntralc, |a montagna
Sumcru, l'axis mundi su cui poggia i| cic|o c chc allonda lc basi
nc| sottosuo|o mistcrioso. Qucsta c una concczionc panasiatica cui
hanno contribuito a darc chiarczza c prccisionc l c idcc cosmogra-
hchc csprcssc nc||o zikurrat assiro-babi|oncsc, poi rillcssc nc||o
schcma dcll a citt impcria|c dci rc iranici c quindi nc||'immaginc
idca|c dc||a rcggia dc| cakravartin, i| monarca univcrsa|c dcllc
tradizioni indianc. Cotcstc cquiva|cnzc
c
tcoric cosmograhchc di
originc assiro-babi|oncsc si adattarono tuttavia a primitivc intui-
zioni sccondo |c qua|i i| saccrdotc o i| mago dc|imi tano su||a tcrra
una supcrhcic sacra . |a qua|c non so|o rapprcscnta, dilcsa da||a
|inca chc |a concludc, una protczionc dc||c arcanc lorzc ch
c
mi-
naccianc | a purit sacra|c dc| |uog
o o |' intcgrit psichica di chi
cmpic |a ccrimonia, ma c anchc, pcr trasposizionc magica, i| mon
do stcssu, dovc, poncndosi a| ccntro, i | mistc si idcntihca con |c lorzc
chc rcgo|ano | ' univcrso c nc raccog|ic in sc |a taumaturgica p
tcnza.
Mcl|'India antica si adopcrava a qucsto scopo i | vaso, un vaso
rotondo, chc anchc quando |a tcoria dc| manda|a lu c|aborata in
manicra dchnitiva c in tutti i suoi partico|ari non c stato abbando-
nato . cnquc vasi vcngono inlatti co||ocati nci cinquc scttori dc|
manda|a, quc||o ccntra|c c i quattro |atcra|i, ciascun
o
ricmpito di
divcrs
c
sostanzc. I| vaso rcsta c|cmcnto indispcnsabi|c di ogni ccri-
monia ind, nc||a qua|c si compia l'avahana, |a disccsa dcl|' cs-
scnza divina da proicttarc c inscdiarc in una statua o i n un
oggctto. Cotcsta disccsa avvicnc anzitutto da| piano cc|cstc nc|
vaso, passando pcr i | tramitc dc| sacrihcantc. I| picco|o spazio dc|
vaso o dcl|a supcrhcic dclimitata divcntava dunquc magicamcntc
| 'univcrso suI qua|c i| mistc, idcntihcato con |c lorzc suprcmc, opc-
rava sccondo |c |cggi invio|abi|i dc| rito. Qucsta costruzionc dc|
mondo, magico rl|csso dc||'univcrso, SI trova purc nc||a |itur-
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
gia csorcistica Bon p, cioe nc||a rc|igionc indigcna dc| Tibct. I
macstri Bon po, costruiscono dci mdos, rapprcscntazioni simbo-
|ichc dc| mondo , qucsti mdos hanno quattro basamcnti su cui s
i
pianta un bastonc, su qucsto app|icando poi un a|tro |cgno tra-
svcrsa|c, comc pcr rapprcscntarc una crocc. Intorno sono dispo-
stc imagini di dci . |'csorcista si idcntihca con |' csscnza di qucsu
dci, con | 'anima ch
c
ravviva qucsto cosmo, ondc idca|mcnt
c
cg|i
si traslorma nc| principio di tutto ci chc c, pcr opcrarc quindi,
taumaturgicamcntc onnipotcntc, a suo piacimcnto c contro|arc
|c lorzc dc|| 'univcrso. I| mdos c un mondo magicamcntc costruito,
pcr trashgurazionc |o stcsso mondo, ovc |o strcgonc e asso|uto
padronc. Lo stcsso concctto di adcguazionc di uno spazio a| cosmo
domina, comc ho dctto, |a costruzionc dci pa|azzi rca|i in Oricntc .
anchc cssi, sccondo |o schcma assiro-babi|oncsc, rapprcscntano i|
mondo rotant
c
intorno ad un assc chc e i | trono dc| rc idca|mcntc
adcguato a||a montagna ccntra|c dc||' univcrso, o a||a stc||a po|arc,
ccntro immoto intorno a cui tutto gira. E non so|tanto i pa|azzi dci
re, ma anchc |c abitazioni crano i n originc una supcrhcic traslor-
mata in un ccntro, un ccntro nc| qua|c | 'cxis mundi chc |o attra-
vcrsava mcttcva g|i abitatori in rapporto con |c trc slcrc di csi-
stcnza, sottcrranca, mcdiana c supcriorc, ovvcro incra, atmoslc-
rica c cc|cstc, travcrso quc||a rottura dci piani chc appunto cra
causata da||' assc dc| mondo magicamcntc trasportato in quc||a abi-
tazionc . cosI |a tcnda dci pastori dc| | ' Asia Ccntra|c,
c
sicuramcntc
dci Tibctani primitivi, nc||a qua|c i| loro supcriorc dovc passa i|
fumo e assimi|ato a| loro dc| cic|o, |a stc||a po|arc in un sistcma
cosmico immaginato comc una tcnda gigantcsca. So|o cosI | 'uomo
si trovava in rappcrto con i| mondo dcg|i dci c dci trapassati e
potcva quindi agirc su di |oro, cntrarc in rapporto con |oro cd
avcrc |a |oro bcncdizionc.
Su qucsto stcsso schcma i| Buddhismo costrui i| comp|icato sim-
bIismo architcttonico di un mcnumcnto chc pu csscrc insicmc,
tombc, rc|iquiario, ccnotaho c si chiama stupa; cosi csso com-
TAv. I
IL MANDALA COME MEZZO DI REINTEGRAZIONE
33
piva u notcvo|c passo in avanti, siccomc a||a pcrsona dc| rc,
divina ma pur scmprc |cgata a||a tcrra, sostituiva un va|orc spi-
ritua|c, i| dharma, |a |cggc, i| suprcmo vcrbo di cui |a paro|a dc|
Buddha e |
'
cco o i| rif|csso c chc divcrr csso stcsso | 'Entc asso
|uto, i| piano nirvanico dc| puro csscrc, c poi, in un sccondo tcmpo,
|a fontc incsausta di tutto ci chc e.
L stcsso principio rcgo|a natura|mcntc |a costruzionc dci
tcmp| i . ogni tcmpio c un manda|a. L' ingrcsso nc| tcmpio non e
so|tanto | 'ingrcsso nc| |uogo consacrato, ma | 'cntrata nc| m
y
ste
rium magnum. Chi compic con pura consapcvo|czza i| rito di cir-
cumambu|azionc sccondo |c rcgo|c prcscrittc c visita in ordinc
i rcccssi dc| Tcmpio, pcrcorrc i| mcccanismo scgrcto dc| mondo, hno
a chc giunto nc| sanctum sanctorum cg|i c trashgurato, in quanto
raggiungcndo i| ccntro mistico dc|| 'cdihcio sacro, cg|i si idcntihca
con | 'unit primordia|c.
a qucstc comp|cssc prcmcssc dcriva i| mandala i| qua|c
una proiczionc gcomctrica dc| mondo, i| mondo ridotto a| suo
schcma csscnza|c, ma impl+ci tamcntc, invcrandosi travcrso |a
idcntihcazionc con i| suo ccntro la traslornazionc dc| mistc c cos|
dctcrminandosi |c ragioni primc dc|| ' clhcacia dc||' opcra chc qucsti
intcndc compicrc, i| manda|a assumc assai pcr tcmpo un pi
|
ro-
fondo signihcato. Esso rcst i| paradigma dc||a cvo|uzionc c dcl|a
in
ionc, cioe
a| Vcico|o Adamantino . Poi |cgga i vcrsi conccrncnti qucsto tri-
p|icc rilugio. Quindi mcditi su||a simpatia chc e sintcsi dc||a gnos
nci riguardi dc||c crcaturc, su||a compassionc chc c|imina ogni
sorta di do|orc, su| gaudio chc congiungc indisso|ubi|mcntc con
|a divina bcatitudinc, s
u||a cquanimit chc e sintcsi dci modi chc si
contrappongono a||c inlczion mora|i.
Quindi mcnta|mcntc rilctta su||a natura dc||c cosc. Tutto ci
(chc apparc) e so|o pcnsicro, i| qua|c crroncamcntc apparc sotto
qucsta o quc||a spccic . comc accadc nc| sonno, non csistc nu||a
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
al di
si .
essa e |a mia dfcsa suprcma n. Quindi mcditi su||a dilcsa costi-
tuita da||a conosccnza umana pura dcrivata da quc| piano asso|uto,
chc ha assunto una forma. a||a |cttcra r imagini chc innanzi a
|ui appaia i| so|c . in quc| so|c i| vivavajra ( 1) sorto da||a si||aba
h um; imagini poi ch
c
quc| vivavajra si trasl crmi in u bastionc
cd in una gabbia di diamanti (in ta| guisa) . i raggi zmanati da| vi
vavajra ma| sopportabi|i, comc i luoco chc brucia i mondi a||a
hnc dcg|i evi cosmci, spandcndosi pcr ogni partc, si conso|idano
nsicmc formando un bastionc quadrango|arc latto di liammcg-
giante
diamantc , su di csso e una gabbia di diamanti c sotto un
(1) Per vifvavajra si intende il doppio vajra. Il vajra, che i n tibetano si chiama rdorje,
pr. dorge) uno strumento di bronzo o di ottone adoperato nelle diverse cerimonie
iniziatiche : esso ricorda nella forma il fulmine impugnato da Giove e non improbabile
che in questa analogia ci sia una vera dipendenza : vajra signifca insieme fulmine e
diamante, ma il senso di di amante quello che prevale per indicare appunto la indefet
tibilit della gnosi e l a i nfrangibilit della essenza divina. Quando viene adoperato nelle
cerimonie, al vajra si accompagna l a campanel l a; questa allora considerata come il sim
boo del vuoto M della insostanzialit di tutto ci che appare, quindi in un secondo
tempo, della gnosi.
.
Il vajra allora il simbolo dell upaya, del mezzo che unito alla gnosi opera la palio
genesi : cio della compassione. Ne rito il vajra inserito nell a campanella tenta nella
mano sinistra per indicare che il pensiero della illuminazione, la bo d /,i, la .sscnza che
dobbiamo r. isuscitare in noi, non pu nascere che dalla sintesi dci due pol i : gnosi
compassione. l virvavajra o dopio vajra ha la forma d una croe.
IL MANDALA COME MEZZO DI REINTEGRAZIONE 41
suo|o di diamantc hno a||' imo dc||a tcrra. Quindi so|c c diamantc
proicttano raggi i qua|i si spargono pcr i dicci punti dc||o spazio
c poi conso|idandosi insicmc nc||a porta cstcrna lormano i | |imi-
tarc. Mc| mczzo, un triango|o dctto originc dc||c cosc n csscnziato
dc| Crandc Va jradhara candido comc |ucc autunna|c , sotto tcr-
mina a punta c sopra (|a basc) |arga c in a|to, nc||' intcrno c' c |o
spazio c nc| ccntro c' c un doppio |oto nc| cui pcricarpio giacc un
vivavajra. Su qucsto a|tarc ci sono i quattro c|cmcnti sotto forma
di quattro manda|a csscnziati dc||c quattro dcit, uno sopra | 'al-
tro. Quind da||a si||aba yum, i | manda|a chc corrispondc a| vcnto
sotto lorma di arco c di co|or grigio contrasscgnato su||
c
duc
cstrcmit da duc bandcruolc , poi da||a si ||aba ram quc||o dc|
luoco, triango|arc c rosso, contrasscgnato ncg|i ango|i da||a |ct-
tcra r; quindi da||a si|laba vam quc||o dc|| 'acqua, rotondo, bianco,
contrasscgnato da una campana , quindi da||a |cttcra lam i| man-
da|a dc||a tcrra, quadrato, gia||o, contrasscgnato ncg|i ango|i da
un vajra a trc puntc. Sopra a qucsto una ruota dcrivata da||a si|-
|aba bhrum. Qucsto c i | simbo|o dc|la conosccnza trasccndcntc
chc
t
utto pcrvadc , poi da||a traslormazionc dci quattro grandi c| c-
mcnti, su| vivavajra, nc| mczzo dc||' a|tarc, sorg
c
un pa|azzo chc
rapprcscnta in sintcsi i| puro rcgno dci Buddha, |a citt dc||a
grandc |ibcrazionc, cocsscnziata di V airocana.
Quadrango|arc, con quattro portc, ornato di otto co|onnc, cir-
condato da quattro vcrandc, abbc||ito di quattro archi . . . Mc| suo
mczzo immagini | a |una, nata pcr traslormazionc da una doppia
h|a di voca|i c sopra a qucsta un vajra nato pcr traslormazionc
dc|| a si|laba tam; nc| corpo di qucsta |a si||aba tam quindi i| so|c
nato pcr traslormazionc da una doppia scric consonantica con-
giunta ad una doppia scric dc||c scgucnt |cttcrc . da d ha da d ha
ya la.
Quando qucsti duc (so|c c |una) si congiungono, nc dcriva
una grandc bcatitudinc. Con i raggi cmanat da qucst scmi (cioc
le si||abc sopradcttc) cg|i attragga g|i csscr , quindi, avcndo latto
TEORIA E PRATI CA DEI, MANDALA
pcnctrarc i| cic|o dc||c suc dcit protcttrici [ncl|c stcssc si||abc),
|o yogin mcditi su||a dca 1ara nata pcr traslormazionc di quc||c
si||abc indicativc (Sadhanamala I, p. zz
|
).
Comc si vcdc, i duc proccssi cosi dcscritti mo|to spcsso si con-
londono |' uno nc||' a|tro, ma rcsta tuttavia immutato i| latto chc
i| dio cvocato o disccso si visua|izza nc| ccntro dcl horc di |oto
sorto miraco|osamcntc nc||o spazio dc| cuorc, quando qucsto, pcr
uashgurazionc
o
pcrata da||a mcditazicnc o da|| 'opcrazicnc mag| ca,
sa stato mutato nc||o spazio primordia|c, nc| punto istantc in cui
ctcrnamcntc si svo|gc |a storia idca|c dc|| 'univcrso . coincidcnza
dc||'io c di io, nc| qua|c spariscc | ' i | |usionc dc| tcmpo, dc||o spazio
e dc||a psichc individua nc||a sintcsi gcrminal c.
Ho scc|ta du
c
dcscrizioni dc| proccsso cvocativo compiuto su|
|oto dc| cuorc tratu da tcsti buddhistici, so|tanto pcrche qucstc dc-
scrizioni sono pi partico|arcggiatc c minutc , ma non si crcda chc
cotcsto sistcma sia proprio dci so|i buddhisti. Si tratta invccc di
mctodi di mcditazionc c di cvocazionc chc tuttc |c scuolc indianc
ammcttono e sui qua|i cssc basano |c propric cspcricnzc, intcsc
appunt5 a trarrc da||a crcatura sansarica | ' uomo nuovo, i| Purusha
cosmico asso|uto cd inhnito.
Sccondo un tcsto jainico [t ) (Tattvarthasaradipaka)
i |
mcdiantc
dcvc imaginarc, pcr conccntrarsi su di csso, un grandc occano di
|attc immobi|c, nc| mczzo dc| qua|c cg|i visua|izza un horc di |oto,
grandc comc i | ]ambudvipa, i| contincntc mcridiona|c dci quattro
chc sccondo la cosmogonia indiana compongono |' univcrso . quc|
|oto ha mi||
c
pcta|i, e tutto d'oro c i| pcricarpio s ' inna|za ccmc
una montagna d'oro. I| mcditantc pcnscr sc mcdcsimo scduto su|
trono, su||a cima di quc| montc, comp|ctamcntc padronc dc||c
propric passioni. Eg|i cioe e trasportato idca|mcntc a||a cima dc||a
csistcnza dovc dcv
c
compicrsi |a |isi dc| carma pcr potcr di | sa|-
(1) Il Jainismo rna dell e rel i gi oni pi nti che del l ' Indi a; vi ve ancor oggi e riconosce
come suo maestro il Jina Mahavira. Per particolari v. Tucc1 : Forme dello spirito asiatco.
Roma, 1 946.
IL MANDALA COME MEZZO DI KINTEGRAZIONE
43
tarc ne| piano nirvanico, raggiungcrc cioe i kaivalya, i dchnitivo
isolamcnto dcl| 'anima da ogni impurit carmica, i n virt dc| qua|c
quc||a riacquista |a sua purczza prcsansarica.
Mc| sccondo momcnto cg|i imagincr un |oto di scdici pcta|i
a||' a|tczza dc| proprio ombclico . su qucsti pcta|i sono iscrittc quat-
tordici voca|i a, a, i, i, u, u, e, ai, o, au, r, r; l; l pl am c ah.
La paro|a arhan, tito|o chc si d al santa chc ha raggiunto quc||o
iso|amcnto, bri||a ora nc| ccntro dcl pcricarpi o, lumo sorgcr da||a
r dc|la paro|a arhan, scguito da scinti||c c quindi da una hamma
vio|cnta c continua chc divampando bruccr un |oto con otto pc-
ta|i nc| ccntro dcl cuorc . i| |oto con ot
[
o pcta|i simbo|cggia |c
otto spccic di carma, chc costringona | ' anima a||a trasmigrazionc
c |c impcdiscono di rcstarc isolato nc||a sua purczza.
Mc| tcrzo momcnto i| mcditantc imagincra un turbinc chc di-
spcrdcr |c ccncri di qucsto |oto bruciato .
Poi nc| quarto momcnto cg|i dovr pcnsarc ad una pioggia
chc htta htta cadcndo dctcrgcr da| proprio corpo quc||c ccncri.
A||ora cg|i si vcdc hna|mcntc purihcato, scduto su| trono, adorato
da un coro di dci.
L' cscmp|ihcazionc ptrcbbc durarc a||' inhnito, ma ci costrin-
gcrcbbc a monotonc variazioni dc||c stcssc idcc ondamcnta|i c a
modu|azioni dci mcdcsimi tcmi c schcmi. Lc dcscrizioni chc siamo
vcnuti laccndo di qucstc cvocazioni, conc|usc in rapprcscntazioni
manda|ichc, ci pcrmcttono invccc una osscrvazionc assai importantc.
La rapprcscntazionc dci cic|i divini sotto lorma di manda|a
non | 'cctto di una arbitraria costruzionc, ma i| riHcsso in ap-
propriati paradigmi di intuizioni pcrsona|i , pcr virt quasi na-
tiva, | o spirito umano traducc visibilmcntc I' ctcma contrasto lra
|a luminosit csscnzia|
c
dc||a sua co-cicnza c |c lorzc chc | a occu|-
tano c di qucsto proccsso acquista consapcvo|czza.
Quando pcr
c
scmpio troviamo nc||c paginc dcl Bar d
o
() trac-
(1) I libro tibetano dei morti da me recentemente tradotto c pubblicato p i tipi dd
Boa.
44
TEORIA E PRATICA DEL MANDA LA
ciato i| |oto divino, o nc||o Yoga dcscrittc |c divinit cvocat
c
agire
su| mistico horc nc| ccntro dc| cuorc, nc||'un caso c ncl|'altro non
si tratta di scmp|ici riHcssi dc||o schcma mandalico iconograhca-
mcntc
c
|aborato dal|c scuolc , non si dcvc cioe pcnsarc chc |a tcoria
dc| mandala di|igcntcmcntc dchnita nc||c scuolc iniziatichc abbia
cssa contribuito a darc quc||a disposizionc ai cori divini , e piut-
tosto accaduto proprio i| contrario. Qucstc visioni c lulgurazioni
si dispongono pcr una mistcriosa ncccssit intrinscca nc||o spirito
umano, comc e mcrto dc||o ]ung di avcr pcr |a prima volta rico-
nosciuto (t), in quc||a dctcrminata lorma a raggio, a horc, a
schcmi rotondi c quadrango|ari intorno a una sorgcntc |uminosa
ccntra|e , | a introspczionc scoprcndo|a c riHcttcndo su di essi ha,
in scguito, hssato in paradigmi ccrti i| modc|lo, dctcrminandonc
|a rcgo|a, ha c|assihcato con |a sottig|iczza, propria dc|lc scuo|c
tco|ogichc, |
c
misurc c i co|ori ccrcando di costringcrc |a sponta-
ncit di qucl|c imagini cntro |imiti ccrti . i| manda|a cos nato da
u intcriorc impu|so divcntava a sua volta sussidio di mcditazionc,
strumcnto cstcrno pcr suscitarc c procurarc nc| raccog|imcnto,
qucl|c visioni. Lc intuizioni, chc bril|avano prima capricciosc c
improvvisc, sono proicttatc luori dc| mistc, i| qua|c su qucl|c
conccntrandosi, ritrova |a via pcr giungcrc a||a sua scgrcta rcalt.
E' dunquc vcnuto i| |uogo di dcscrivcrc un manda|a distin-
gucndolo ncl|
c
suc parti, ccrcando ncl mcdcsimo tcmpo di idcn-
tihcarc gli
c
lcmcnti di varia provcnicn
tto,
cioe anchc cssi disposti a crocc, comc i | diagramma dc| manda|a,
quattro nci punti principa|i c quattro nci punti sccondari, non
novc pcrche manca i | punto ccntra|c , sono pcriIcrici, disposti ai
|imiti cstcrni dci bracci dc| manda|a o dc| |oto a otto pcta|i chc
corrispndc a| piano dc||c csscnzc spiritua|i. I| punto ccntra|c
manca pcrche csotcricamcntc cotcsti cimitcri non corrispondono
a cntit gcograhchc ma simbo|cggiano g|i otto aspctti dc|| a co-
scicnza individua|c disintcgrata, vijiana, |a consapcvo|czza pcr-
duta . | ' individuo e naulragato nc| mondo dc||' cspcricnza sopral-
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
latto da||c suc cngrahc carmichc, caduto in ba|ia de||'nconsco.
Cotcsti aspctti sono otto pcrche cinquc vcngono mcssi i n rapporto
con i cinquc scnsi, rapprcscntano cice |c scnsazioni, corris
[
on
dcnti a||c imprcssioni chc travcrso i scnsi i| mondo cstcrno la
giungcrc hno a noi, poi vicnc i| manovijiana, cioe |a conosccnza
intc||cttiva, quindi i| vijiana in se c pcr se, |a laco|t pcnsantc
dc||' individuo, inhnc l 'alayat1
dc||
c
scuo|c buddhistichc Sadyojata bianco a ovcst, V+m:
dcva gial|o a nord, Aghora ncro a sud, Tatpurusha rosso a cst,
disposti intorno a||a laccia ccntra|c, quc||a di Iana vcrdc. a cctc-
stc laccc cmanano |c rivc|azioni iniziatich:, |
c
qua|i comc |c |ami
g|ic dc| Vcico|o di diamantc dividono |c crcaturc 1n gruppi,
ciascuno dci qua|i ha |c suc propric irriducibi|i capacita c quindi
e convcrtibi|c so|o pcr |a via partico|arc chc a |ui si convicnc. Lc
opcrc ch
c
si convcngono a||a rivc|azionc occidcnta|c c mcridionalc
sono quc||c propric dci pau, cioe dc| grcggc, va|c a dirc dc||c
crcaturc di inIcriorc |cvatura intc||cttua|c c mora|c , a||a rivc|azionc
occidcntalc so|tanto |c opcrc dc| grcgg
c
cd croichc (ashu c vira),
pcr
c
roichc intcndcndosi |c pratichc dc|lo yoga. Al|a rivc|azionc sct
tcntriona|c corrispondono |c opcrc divinc cd croichc c divine sono
quc|}
c
chc producono i| supcramcnto di piano. A||a rivc|azionc ccn-
SIMBOLISMO DEL MANDALA
57
tra|c so|o |c opcrc divinc si adattano. ovc si vcdc
chc
|c scuo|c
scivaitc dividono g|i uomini in trc gruppi . vcngono prima lc pcr-
sonc comuni, qucllc chc vivono a modo dc| grcggc, pcr |
c quali
si convcngono |cggi prccisc c divicti, non avcndo cssc ancora una
coscicnza chc possa da sc mcdcsima rcgo|arsi . sono soprattuttc
animalit. Vcngono poi g|i croi, quclli chc tcndono ad uscirc da
quc||a nottc. Ma e una capacit chc costa |oro latica . scguono |a
propria coscicnza, si lanno cssi |c propric |cggi, divcrsc e contra
ric a quc||c dc| grcggc. Sono g|i uomini so|i, quc||i chc vanno
contro corrcntc, chc si pongono i n coraggioso contatto con dio,
sottracudosi a|lc unilormit dcl|a vita associata. Vcngono poi i
divya, |c animc santc, quc||i chc sono gi a| di luori dc| piano sam-
sarico, picnamcntc rcalizzato.
Ma nc| Buddhismo |' omo|ogia lra macrocosmo c microcosmo
inl|ui su qucl|o schcma quinario, i cinquc Buddha non rcstano
lormc divinc rcmotc i n cicli |ontani, ma sccndono i n noi mcdc-
simi . i| cosmo sono i o stcsso, i Buddha sono i n mc stcsso. [
osI
e i mc c' ep
_
se n_jaUr(_d ora sono in mc qucsti ciu
q
__
~
g
u
dha,
cssi sono i cinquc costitucnti dclla pcrsona|it umana.
Qucsta, avcva dctto i l Buddhismo hn dai suoi inizi, un ag-
grcgato dci cinquc costitucnti . non csistc un'cntit mctahsica chc
scmprc idcntica a se stcssa sopravviva alla mortc, csistc so|o un
corpo latto di cinquc c|cmcnti c una psichc |a qua|c in ciascuno
di noi conscrva |c prcdisposizioni singo|c e co||cttivc dc| passato
c |c arricchiscc dc||a sua propria cspcricnza. Io sono rupa, lorma
o matcria, chc rapprcscnta i| sostcgno hsico pcr cosi dirc dcl|a
mia individua|it, samskara, cioe | a lorma carmica, i | mio passato
i| qua|c, non csscndo i o mai stato so|o ma vissuto in rapporto con
a|tri, riassumc in se, comc diccvo, |' cspcricnza singo|a c co|lct-
tiva ch
c
i o porto i n mc dal|a nascita c chc costituiscc i| tcrrcno
psico|ogico su cui matura |a mia attua|c pcrsona|it, a sua vo|ta
proicttata nc| luturo, vedana cioe scnsazioni, in quanto racco|gc
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
|c pcrcczioni chc i scnsi mi danno dc| mondo, samJna o discri-
minazionc dc||c cosc, intc||igcnza discorsiva, vijfana o coscicnza,
i| ccntro dc||a rcsponsabi|it mora|c, |a capacit di riso|vcrsi a||a
azionc, di dominarc i | samskara, arrcstar|o c trashgurar|o sicche
non divcnti pi orza proicttiva di una nuova csistcnza, ma si
spcnga, causando c osi |a condizionc csscnzia|c pcr i| sa|to nc| piano
mrvamco.
Ma nc||a nostra pcrsona|it c`e ancora qua|chc a|tra cosa , c' e
|a vi ta cmotiva dal|a qua|c crompono cinquc passioni od oscura-
mcnti loudamcnta|i, cioe moha, tcncbra mcnta|c, abhimana, su-
pcrbia, irsha gc|osia, krodha irascibilit, lobha cupidigia. Avvcnuta
|a disintcgrazionc dc||' idcntit primordia|c si dctcrmina | ' insor-
gcrc dc||a vita allcttiva in tuttc |c suc lormc c dcviazioni, con una
cquiva|cnza dominata da||o schcma dci cinquc co|ori, sccondo i|
paradigma scgucntc .
Buddha colore componcnti dc||a passum
pcrsona
[
it
Vairocana bianco
matcria
tcncbra
mcntal c
Ratnasambhava gia||o
scnsazronc supcrbia
Amitabha
rosso
idcazionc concu prsccnza
Amoghavajra
vcrdc
cocllicicnti gc|osia
carmt Cl
Aksobhya
turchino
conosccnza
tra
Insomma nc||'uomo c'e |ucc c tcncbra, coscicnza c passionc,
bcnc c ma|c irrcparabi|mcntc congiunti. Con | a vita cg|i accctta
i| suo dcstino di |otta , i| suo compito e di cqui|ibrarc i duc mondi,
cosi comc |a simbo|ogia dc| manda|a |i rapprcscnta, dio c dca
abbracciau nc||' amp|csso, scduti su||o stcsso trono. Sc | ' uno prc-
SIMBOLISMO DEL MANDALA
P
va|cssc su||'a|tro, comc i| manda|a pcrdcrcbbc |a simmctria dc||c
suc parti, |a vita psichica dc||' uomo nc uscircbbc turbata. Pcrci
nc| uddhisao non si parla mai di rcprcssionc ma di trashgura
zicnc di qucl lc passioni . cssc purc sono un dato nc||a nostra psi-
chc. I| tcntativo di sopprimcr|c provochcrcbbc i| |oro risorgcrc
piu vio|cnto cd ostinato. Pcrci non si richicdc |a sopprcssionc, ma
|a trashgurazionc o mcg|io | a traslcrcnza, ondc |a coscicnza stcssa
si trovi arricchita da quc||'cspcricnza . |a |otta inizia|c e sopita in
un'armonia chc prcpara i| ritorno a||'unit primigcnia, a||'cqui-
|ibrro originario dci duc c|cmcnti . Ma quc||c passioni cd cmo-
zioni chc costituiscono quasi | c ondc dcl|a vita psichica e si urtano
c si accava||ano sono |a risu|tantc dc| contatto dc||' io c dc| mondo,
| a rcazionc dc||a nostra pcrsona a| |'ambicntc i| qua|c urgc da
tuttc |c parti, laccndcci giungcrc |a sua vocc cd i suoi richiami.
L'individuo e coinvolto in una partccipazionc attiva a||a vita dc||c
cosc c rcagisc
c
i n varic manicrc , | a psichc vicnc arricchita c tur-
bata c mossa da un intcrrotto scambio con i| mondo cstcrno. La
dup|icit csscnzialc dc||' individuo, coscicnza c scnso, luccntczza c
tcncbra, e csprcssa simbo|icamcntc con i| rapprcscntarc ognuno
dci cinquc Buddha acccmpagnato da una parcdra o mudra. Essc
sono . Locana, Mamaki, Pandaravasini, T ara c ancora Mamaki,
|c qua|i sono anchc dcttc . Rupavajri, abdavajri, Candhavajri,
c Sparavajri, cioe pcrcczionc visiva, sonora, o|lattiva, gustativa c
tatn|c, ma nc||a |oro lorma adamantina (vajra), cioe csscnzia|c.
M c| Buddhismo, comc nc||a maggior partc dc||c scuo|c sci-
vaitc, tutto ci avvicnc pcr cmanazionc dc||'unico principio dc||a
ccscicnza cosmica , ma nc||c scuolc fakta, chc danno prcmincnza
a||a maya, i | mondo e so|a opcra di qucsta maya, |a lorza attiva
di io, chc, comc causa dc| moltip|icarsi divino, acquista proprio
cssa |a prcva|cnza. Assunti tutti i carattcri dcl|a prakrti, |a natura
naturam dc| s istcma Sankhya,
c
ssa si cspandc in tutto ci chc e c a
hanco a |ci io, anima assoluta, una o mo|tcp|icc, imprigionata
i quc||a i||usoria individua|it chc quc||a crca, rcsta incrtc, co|o-
6o
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
randosi comc un cristal|o dci ril|cs si su |ui proicttati da||c passioni
di cui quc||a si tingc. Pcr |a qua| cosa nc||' iconograEa buddhi
stica la fakti sar rapprcscntata abbracciata a| io attivo c dan
zantc mcntrc nc||c scuo|c fakta i| rapporto si rovcscia . incrt
c
i|
dio cd attiva |a fakti, anzi a|cunc vo|tc il dio giacc supino comc
un cadavcrc c su| corpo danza lrcnctica |a fakti, a| ritmo dci cui
passi i mondi nascono c muoiono.
To|ta qucsta dillcrcnza d'impostazionc, trovi tuttavia scmprc
|a stcssa unitaria concczionc |a qua|c va da| Buddhismo dc| Vci-
co|o Adamantino aI|
c
scuo|c tantrichc dc|| ' lnduismo . nc||'io nostro
si ripctc intcro i| dramma dc||'univcrso c si rinnovano |a disintc-
grazionc dc||a coscicnza c i| suo o||uscamcnto.
La rapprcscntazionc manda|ica dc||'irradiarsi dc||a coscicnza
in una quintup|icc scric, csprcssa nc| simbo|o dc||c hgurc dc||c
scttc buddhistichc, non ha trovato |a mcdcsima lortuna nc||' artc
rc|igiosa dc||c a|trc scuo|c dc||' Indi a , cppurc |a |oro dommatica
non si a||ontana mo|to da qucsta mcdcsima prcmcssa. I| con
lronto con |c dottrinc dc||c scuo|c scivaitc, pur mostrando |c
divcrsit di posizioni nci partico|ari, |umcggcr tuttavia | a sostan-
zia|c idcntit dci prcsupposti idca|i . Anchc nc||o aivasiddhanta
si distinguc, scbbcn
c
qucsta distinzionc sia arbitraria, non potcn
dosi ammcttcrc nc||'uno ncssuna divcrsit, un aspctto suprcmo, i|
Paramaiva, i| qualc comc i| Vajradhara buddhisuco e i| punto
cxtraspazia|c, lo zcnith i cui tutto si svo|g
c c
chc tutto condi-
ziona, da| qua|c pcr ncccssit di comprcnsionc diciamo chc Sl
proicttano cinquc modi di csscrc dctti tattva, catcgoric .
t) lo ivatattva e |a coscicnza pura, |' asso|uto Io n ;
z) |
o
aktitattva e strcttamcntc |cgato a| prcccdcntc, comc i
raggi accompagnano |a |ucc appcna sorta , e | 'csscrc chc indisso
|ubi|mcntc scgu
c
| ' Io, concrctczza asso|uta antcriorc a||a stcssa
consapcvo|czza csprcssa nc||a lrasc . io sono ,
3) Sadafivatattva e |a consapcvo|czza di qucsto csscrc, scnza
chc pcr qucsto sorga ncssuna scissionc di soggctto cd oggctto . << Io
SIMBOLISMO DEL MANDALA 61
sono c sono qucsto, cioe | o stcsso i o antcriorc ad ogni archctipo
dc|| 'univcrso,
4) Ivaratatttla : i| c c qucsto si dctcrmina mcntrc si acccn-
tua l ' aspctto conoscitivo, non pi io sno qucsto ma qucsto
sono i o , | 'acccnto cioe si porta su||' archctipo ,
5) Sadvidya : si
c
sprimc scmprc con |a ormu|a io sono
qucsto , ma | 'i o c i| qucsto sono in pcrlctto cqui|ibrio c scbbcnc
idcntici di csscnza, anticipano tuttavia | a divcrsit . ci ch
c
g|i
indiani indicano con |a paro|a bhedabheda, divcrsit nc||'unit.
E' una scissionc quinaria chc si dctcrmina nc| piano dc||'asso|uto
c chc natura|mcntc non si svo|g
c
in una succcssionc tcmpora|c ma
si attua in una contcmporancit ctcrna ondc so|o mctalorica-
mcntc noi possiamo scpararc c distingucrc qucsto momcnto c iso-
|arlo da||'Asso|uto Esscrc, Paramaiva, in cui tutto e c divicnc.
Ma i n qucsta scric quinaria si trova |o stcsso paradigma man-
da|ico chc i buddhisti csprimono nci |oro discgni c chc si ril|cttc
nc||c cinquc gnosi di cui i cinquc Tathagata sono i simbo| i .
Akshobhya dharmadhatujiana, coincidcnza dc|| a conosccnz+
c dc||'Esscrc asso|uto, coscicnza primordia|c idcntico a||'Esscrc uno,
Vairocana adarajianl, conosccnza nc||a qua|c comc su||o
spccchio sono ril|cssi g|i archctipi dc||c cosc ,
Ratnasambhava samatajiana, conosccnza dc||a londamcnta|c
idcntit dc||c cosc in quanto tuttc sono imagini luggcvo|i cmanatc
da| quc| londo,
Amitabha pratyavekshajiana, conosccnza i n virt dc||a qua|c
|' csscrc unico apparc comc qucsto o comc quc||o,
Amoghava]ra kriyanusthanajiana, conosccnza in virm dc||a
qua|c | a potcnza si traducc nc||'atto c vi si dispicga.
Ma e possibi|c proccdcrc pi o|trc nc||' ana|ogia . io indi-
stinguibi|c da||a sua intcriorc potcnza, |a akti, |a qua|c assumc
inhniti aspctti c modi, ma e scmprc quc||a stcssa incsausta lorza
chc tutto muov
c
c in virt dc||a qua|c io crca cd opcra c co
manda. Qucsta attivit divina prcscnta cinquc aspctti
principal
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
i quali sono citrakti coscienza, ananda-rakti beatitudine, iccha
sakti volont, jiana-akti intelligenza, kriyarakti, attivit.
Ciascuno di questi aspetti collegato a sua volta con uno dei
cinque modi di Sciva cui ho sopra accennato; per la qual cosa,
senza mai dimenticare che la dualit fatale effetto della limita
zione dei nostri mezzi di espressione ch
e
debbono enumerare come
distinti momenti indissolubili nell'identit primordiale dell'Essere
,
abbiamo i seguenti aspetti:
iva tattva . ct-rakti cosczenza
akti-tattva ananda-rakti beatitudine
Sad hak hya-tattva iccha-rakti volont
lvara-tattva jiana-akti intli genza
Sadvidya kriya-rakti {ttivit
Traduciamo adesso questa costruzione ontologica, vuoi nel sim
bolismo del mandala che esprime, coll'ausilio di schemi visibili,
i modi dell'essere divino, vuoi in me stesso, che oltre la mia ef
mera illusoria individualit sono essenzialmente quella stessa es
senza, ed avremo niente altro che un mandala come quello bud
dhistico: i cinque dei tutti sullo stesso piano, abbracciati ciascuno
alle proprie rakti mentre idealmente li sovrasta lo zenith onnipre- .
sente ed onnipervadente, il Va jradhara in cui essi sono eterna
mente presenti. La sola diversit che noteremo la preminenza
che nelle .scuole scivaite viene data alle rakti, sulla qual
e
nel Bud
dhismo prevale l'aspetto maschile. Ma tolta questa diversit d'ac
c
c__OnO.
cruka c cO dccrttO .
c ccntrO dc OtO, u cdc Oarc, ta LctatO _r-cruka
da cOrQO turcbnO, ba QuattrO laccc . a Qrma [cOc Quca ccn-
lrac) c ncra, Quca d ntra Vcrdc, Quca QOtcrOrc rOa c
Quca d dctra _aa. L_n lacca ba trc Occb. c man OnO
dOdc , ua lrOntc QOrta una _branda d vajra a cnQuc Quntc.
LOn a _amba dctra QrOtca cbacca a tcta d haabbaraVa
Quac ba QuattrO bracca. duc OnO cOn_uDlc n attO d dOra-
zOnc , nca ccOnda d dctra ba tamburcO magcO (damaru)
c nca ccOnda d ntra a Qada , a _amba ntra c rQc_ata
c caQcta QcttO dI hat rOa, ancbc c cOn QuattrO bracca.
duc OnO cOn_untc n attu d adOrazOnc, dc!c atrc duc, Quc a
d dctra tcnc una catOa cranca (kapala) c Quca d ntra
khatvanga. (1 ).
[cruka) cOn
c duc bracca QrncQa abbracca Na]raVarab
tcncndO luttaVa nca dctra un vajra a cnQuc Quntc c nca
ntra a camQanca. c man dcc duc bracca OttOtant OnO
(I) Strumento adoperato dagli asceti; una specie di clava nella quale sono inflzate
una testa di fresco recisa dal corpo, una seconda in stato dr ptrefazione e un techio.
7
4
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
Dc
'attc__amcntO dca mnacca (tarjanimudra); cOD cc c_
tIcDc c dtcndc a attczza dc uO Occb uDa Vctc latta cOD a
clc banca cd DaD_unata d uD cc|aDtc, c cOD a Dtra
Qcdc DtrO d Quca Qcc. cc atrc man d dctra OIcva
rQcttVamcDtc tamburcO ma_cO, accctta, cOtcO, tr-
dcntc, D Qucc d Dtra khatvanga, cODtrac_natO da ,,ajra
[mbOO dc umnazODc), uDa catOa craDca gcDa d an_uc
[mbOO dca uQrcma bcattudnc), accO adamaDtnO (vajra
para) c a tcta d Lrabma cOn QuatlrO laccc. L_ gOrta culO
acctcO cOntrac_natO da un dOQQO vajra dQotO a crOcc {
fva
vajra). cr O_D tcta uDa _branda d vajra Dcr ua Quac ODO
adattat cDQuc tccb OQra c cDQuc OttO , QOrla uDa mczza uDa
uD QOcO DcData ua ntra dca lacca. c laccc OnO cOD-
trallattc
c
tcrrhcbc Qcr QuattrO dcDt QOr_cDt DcattO d O_-
_b_Darc. a DOVc mOd . trc d cOrQO . c ataDtc, crOcO, bruttO ,
trc d QarOc . cVa__lO, tcrrbc, QaurOO, lrc d QirtO . cOmQa-
iODcVOc, d_ntOO, crcDO. Orta aa cntOa uDa laca latta cOD
Qcc d t_rc , aQQca a cOO uDa _braDda d cDQuaDta tclc
umaDc rccc d lrccO c tcDutc Dcmc da budca umaDc. L
cOntrac_natO da c _ [ mudra) c cOQarO n tutt 0 cOrQO
d ccDcr
c
d cadaVcr brucaU. L accOQQamcntO dca madrc
c dc Qadrc [ } ta a _Dhcarc a luODc dc duc cOChccDb
dca aVazIODc, cOc da uDa Qartc dc mczzO n, Vac a drc dca
cOmQaOnc o dc ccmcDtO attVO, ccOmc QuctO mczzO n o cc-
mcntO attVO, QuandO ba ra__untO QartcOarc c|hcaca, Qcrmca
c Qart Q Vta dc cOrQO, c daatra Qartc dca aQcDza ,
duraDtc uDOD
c
cOD a madrc n, a uDa n, cOc QcncrO
dcumDazl0Dc OcazzatO ncla tcta, lOndc c Qcrmca tuttO
QuantO cOrQO, nc dcrVa _raDdc Qaccrc dc mczzO Quac
mbOc__a a mcdtazOnc u cDO dc QuattrO lODdamcDt dca
bcrazOnc cbc baDDO Qcr O__cttO DOtaDzala dc lullO
(I) C queste imagini sono acco
pp
iate.
SIMBOLISMO DEL MANDALA
/7
dcnthcata cOn a mtca aQcnza , QuctO Qaccrc c a ua VOta
mbOc__atO da khatvanga c da tccbO. NczzO onO
QuctO Qaccrc cu cnO c mbOc__atO da khatvanga c daa
catOa cranca c c cnQuc _nO mbOc_gatc da Quct duc tru-
mcnt c daa camQanca
c
da Vara c cnO dca mtca Qcr-
lczOnc (paramita) c c lOrmuc (mantra) raQQrccntatc daa crc
VOcaca (ali) c daa cOnOnantlca (kali); nc c QrOdOttO a Qur-
hcazOnc dca ct
c
dc azOnc ccc. , a bcrazOnc dc Ocura-
mcntO mcntac, cVOcazOnc d tutt Luddba, a rccOnc dc
la cOncctt crca c tc ctrcmc c _ crrOr dcc trc cc Qrtc
[cOc cOrQO, QarOa c QrtO), QcrlOramcntO d tuttc c nlczOn
mOra e c_amcntO dca cOnOccnza Qura, a OttOmOn c
dcc duc tc ctrcmc, Quca cOc dc ctcrnta O dc ctcnza cOn
tnua dc samsara c Quca dc anncbamcntO, cOc dca nOn
ctcnza [dc ndVduO) nc nrVana, n una garOa a OttOm-
Onc d tuttO I mOndO lcnOmcncO gcr mczzO dc cOnccttO dc-
nOtanzata.
cc Qund a tcta d Lrabma mbOc__ta cOmQctO abbandOnO
dccrrOrc cbc cOnccrnc chcttO cb
c
da Quctc [rcazzazOn) dc-
rVa [cOc nOn ccrc mO aacca daa Qcranza dca rcOm-
Qcna) , tccb cbc lOrmanO a cOana dc dO _nhcanO ncOr-
QOrar dca ucc cbc nacc daa Qacc cOnQutata nca OQQrc
Onc d tutt _ ctrcm , c dOdc man ndcanO a QurIcazOnc
d O_n maccba Qcr QuantO r_uarda ntcrQrctazOnc dca duO-
dccuQa cOncatcnazOnc cauac. Lc laccc cOntrahattc VO_OnO drc
dnc_O d tuttc c lac tcOrc, O__b_nO cbc mOtra dcnt
ndca uQcramcntO dc QuattrO Nara (I ), cuhO acctcO Oc
VatO n atO a cOncczOnc dc mcrtO accndcntc, a _branda d
vajra a Qucccnza nca QuntuQa _nO cbc VcrIca QuandO
Quc mcrtO a arrVatO a uO mamO VuQQO. dO ba trc
Occb, Qcrcbc cOn Quca aQcnza tuttO cOQrc , ba dOQQO vajra
(I) Su cui v. a pa
g
.
9
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
a crOcc gcrcbc cOD 8 ua QuadruQcc attVta cOmQc bcnc d
luttc c crcaturc , c _ cQuVa_OnO aa QcrlczOnc dc mctOd
[ctt. tradc) cbc cOnducOnO ac c mtcbc QcrlczOn. L QrOV-
VtO d tutta a ma_nhccnza dca crcnta Qrituac cbc c cOn_O-
mcrazOnc dc cnQuc Luddba c dcc QuattrO Otcnzc [_akt).
D 1rOntc a LcatO c a tcta d NaraVarab da cOrQO rOO ,
ba una lacca, duc man c trc Occb , c nuda cOn caQc dcOt
c QOrta uDa cntura Ornata d Qczz d tccb. LOn a manO ntra
abbracca cOO dc gadrc n, cOD a dctra Dcatlc__amcDlO
dca mnacca (tarjan' i.mudra) mQu_na vajra c attcrrcc dc-
mOn dc dlcc QunU dcO QazO.
^cr [ccrc mbOO dca) ntuzOnc dc nOtanzata dc-
unVcrO c mc a luOcO cbc aa hnc dc_ cOn dtrug_c
mOndI. c Qcndcntc d lu_Orc Oarc, n QuantO cQrmc Q-
cO dc a aQcnza Qurma. E' _audcntc nc an_uc, tantc d
an_uc, trctta cOn duc tDcb ac cOcc dc gadrc n, cOnu-
tanzata cOD la _randc cOmQaOnc, ccOmc cOmQc bcDc dcc
crcaturc ancb
c
rctandO D Quca Omma bcattudDc cbc cODtc
nca uQrcma VOnc , lrc_a d cnQuc _ [cOc Quc OQra-
dctt) mcnO a ccncrc , gOrta uDa _branda d cDQuanta tccb cd
ba ua lrOntc un dadcma d cDQuc tccb n.
Ld Ora
c
ccO a dccrzonc d NarabbaraVa.
MabaVarabbaraVa dcVc aVcrc cOrQO turcbnO-curO, DOVc
laccc, trcntaQualtrO bracca, cdc Qcd. c _ambc d ntra OnO
dtcc, Qucc d dclra rgc_atc. LO cagacc d D_bOttrc
lrmundO , lra_OrOamcntc _b_nazza, ba a n_ua arrOtOata,
d_r_na dcnt c c c_a OnO cOrru_alc. L Occb c
c c_a
hammc__anO cOmc 1uOcO cOmcO a lcmgO dca dtruzOnc
dcunVcrO, caQc OnO d cOOr _aO cd crctt. Mnacca _
dc dcc !crc matcra cd mmaLcra, cd attcrrcc ancbc c dcita
lcrrhcbc , c_ _rda pJ ai n cOD VOcc mc a rOmbO dc luOnO ,
dVOra aD_uc, carnc, mdOa e _raO umanO, IncOrOna d
cDQuc lcrrhc tccb mcDtrc OrnalO d uDa _branda latta cOD
SIMBOLISMO DEL MANDALA
77
Qundic tctc rccc d lrccO, uO cOrdOnc acrhcac c IattO cOn
un crQcntc ncrO, uO Ornamcnt ac Orcccbc ccc. , OnO latt
cOn Oa umanc , _rOO c Vcntrc c nudO cOrQO, n crczIOn
c
mcmbrO , c_a, QaQcbrc, barba
c
Qc dc cOrQO hammc__anO
cOmc luOcO cOmcO aa hn
c
dc_ cV. a lacca ccntrac c d
bula O, cQrmc ra QrOlOnda cd c cOrnuta. bOQra ad ca, lra c
duc cOrna, Qunta una lacca _aa.
Il cuhO acctcO, OcVatO n atO, _nhca cbc cO c cOn-
ulanzac cOn c cnQuc mtcbc _nO , ba aQcttO tcrrhcO Qcrcbc
aOntana
c
Orzc aVVcrc [Mara]. cdc Qcd OnO mbOO dcc
cdc Qccc d nOtanzata , a ua nudta c ntca ad cQrmcrc
cbc tuttc c cOc OnO QrVc d nacta , mcmOrO crcttO VuO drc
cbc cO c cOnutanza
c
cOD a uQrcma bcattudnc , c trcnta-
Qua!trO bracca OnO mbOO dc trcntaQuattrO cOcmccnt dca
umnazOnc , cOtcO, Qcrcbc uccdc _nOranza, accctta Qcr-
cbc anazza laO mma_narc rcatVO a O__cttO cd aO_-
_cttO, QctcO Qcr _nhcarc a cOnccntrazOnc dca cOnaQc
VOczza , raOO Qcrcbc rccdc pcccatO, Qun_OO Qcr ndcarc
a OttOmOnc dc cOrQO c dca QarOa , a curc Qcrcbc rccdc
crrOrc dca mcntc , a anca Qcrcbc anncnta c lac tcOrc , a
rccca Qcrcbc traQaa laO mma_narc , uncnO Qcrcbc tra-
cna [aa aVazOnc); a caVa Qcrcbc abbattc Vcamc cbc dc-
rVa da karma , khatvanga Qcrcbc a ua natura c cOnutanzac
cOn QcncrO dc umnazOnc , dcO Qcrcbc mcttc n mOtO
a ruOta dca c__c , vajra Qcrcbc c cOnutanzac cOn a Qunta
_nO , martcO Qcrcbc cbanta aVarza , a Qada Qcrcbc ar
_cc Var QOtcr ma_c cOmc Quc dca Qada ccc. , tambu-
rcO Qcrcbc cOn J uQrcma bcattudnc cbc cO mbOc__a am
mOncc tut| atbl_ata , tccbO QcnO dI an_uc Qcrcbc t-
mOa a OcrVanza dc VOtO, a tcta d Lrabma Qcrcbc, nca ua
cOmQaOnc, cOmQc bcnc dcc crcaturc , O cudO Qcrcbc trOnla
u tuttc [c OQcrc) d Mara , Qcdc Qcrcbc ar_cc a mcdtantc
O tcO ran_O dc Luddba , accO Qcrcbc mgOca [ctt.
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
c_a) dca Omma aQcnza, arcO Qcrcbc lrOnta u trmundO,
c budc
a
Qcrcbc la caQrc nOtanzata dcc cOc , a camQa-
nca Qcr ndcarc a cOnutanzata cOn a uQrcma _nO , a
manO Qcrcbc c caQacc d tuttO OQcrarc , O traccO raccOtO nc
cmtcr Qcrcbc dtru_gc VcO dc_nOranza, a Quac nOn c
la rcOnOccrc cbc tuttc c cOc OnO QrVc d ccnza QrOQra ,
uOmO nIzatO u u QaO Qcrcbc cntra bcn addcnlrO nc cOn-
ccttO cbc tuttc c cOc OnO QrVc d Otanza . tOrncO [d lOrma
tran_Oarc) mbOcg_a a uc
c
_crmnac ('od gsal; a tcta rc-
ca d lrccO Qcrcbc c QcnO d Quc ambrOa cbc c a cOmQa-
Onc , a manO attc__ata nc
g
c_nO dca mnacca Qcrcbc attcrrcc
dcmOn , a anca a lrc Quntc mbOc__a cOnccttO cbc QrtO,
QarOa c cOrQO bannO una Oa
c
cnza , un QczzO d tOha Vcn-
tOantc Qcrcbc tuttc c cOc OnO cOmc maya; _ ccr cbc ca-
Qcta tannO a mbOc__arc mtc QOtcr cbc nc dcrVanO n.
Quct carattcr dc NccOO AdamantnO cbc amO Vcnut cba
-
rcndO cOntrbucOnO a Qc_arc a ncauta dOVza dcOmQO
buddbtcO. QuaLdO mactr QrJOndaVanO nca OrO mcdta-
zOnc, da lOndO dca OrO Qcbc Qucc Vcrta u cu cOnccn-
traVanO cmcr_cVanO QcO n aQcttO c lOrmc dVcrc da Qucc
_a nOtc. c mOmcntO n cu grcQaraVa acVOcazOnc, mcd-
tantc QartVa daa ccrtczza cbc ccrt
c
Vcrta arcbbcrO aQparc n
ccrt
c
lOrmc . numcrO c aQcttO cranO hat da una un_a cOn-
uctudnc d cQcrcnzc antcrOr. numcrO nOn QOtcVa ccrc VO-
atO cO cra bcn QrccO nc_ cbcm mandac cbc dc rctO
Qua cmQrc QttOrcamcntc rQrOducOnO Qarad_m dca dOm-
matca. Quc numcrO non arcbbc QOtutO atcrarc cnza card-
narc da
c
lOndamcnta tutta a cOtruzOnc tcOO_ca dc Lud-
dbmO. Ma QuandO dOVcVanO Vuazzarc Qucc lOrzc, raQ-
Qrccntandoc n lOrma dt dci ta, mcdtantc nOn OtcVa Ottrar
a mtcrOi mQu dc uO ncOncO, durantc Quc raccO_mcntO,
da lOndO dca ua gcbc, rcOrd mOmcntancamcntc OQt, traccc
ncOnaQcVO acatc da ncOntr nOn aVVcrtt, dVa_azOn m-
SIMBOLISMO DEL MANDALA
79
QrOVVc, ilUli rcacciab QOlcVanO QrOrOmQcrc c cOnh_urar i
Qucc ma_n. L d lall accaddc c Qc_a a _randc Quantta
d mctOd d rcazzazOn
c
dcc QarlcOar Vcrla n cu dVcr
antra I nccntraVano . nOn cc Quai _randc mactrO cbc nOn
abba cOmQOlO dc sadhana, nOn abba cOc QOtO Qcr crttO c
VOn aQQarc a uO QrtO nc mOmcntO dca cOnccnazOnc .
gcr lattO lcO cbc Qucc _ cran0 aQQarc, cbc
c
ranO Qund
malcrazzatc, c_ _utamcntc c cOndcraVa rca. AVcVanO QrcO
Orma, nOn lumuluaVanO Q Ocurc nc lOndO dc ncOncO ma
cranO atc aa ucc, una nuOVa QObta d ncOrQOramcntO
dcncOncO cra cOnh_urata c bO_naVa rc_trara attcnta-
mcntc, Qcrcbc n alr cc QOtcV
g
nO rQctcrc.
Quc cbc c aVVcnulO nc LuddbmO rQclc ancbc ncc cuOc
nd, c Quai bannO cmQrc ntcO c ma_n cOmc un mbOO
cbc OO _ nzal annO c__crc.
\
a _akl, Qcr larc un ccmQO, Vcnc ralh_urata cOn QuattrO
bracca . nc braccO nlcrOrc d ntra QOrla un arcO cOn una
cOrda d aQ, nc braccO nlcrOrc d dctra cnQuc lrcccc d d
j
-
Vcr hOr, nc bra ccO uQcrOrc d nlra accO rOO, n Quca
uQcrOrc d dclra uncinO. Qucli mbO QOOnO ccrc ntc
n lrc mancrc dVcrc. _rOOanO, Ottc, ctrcmamcnlc Ottc.
c QrmO caO i Vc__OnO Qua aQQaIOnO a_ Occb, cnza nua
nlcndcrc dc OrO Q rQOtO cnO , nc ccOndO lraducOnO n lcr-
mn ViV i mantra: arcO cOrrQOndc aa aba tham, ac-
cO aa aba hum
c
cO Va , nc lcrzO caO arcO c a mcntc,
c cnQuc lrcccc OnO cnQuc ccmcnt Ott, cOc a matcra nca
ua Quntuga lOrma Quntccnzac, accO OnO c QaOn,
uncnO ra.
Ma c mandaa c una _uda dc a aVazOnc, n QuanlO u-
cla a cOnaQcVOczza bcratrcc, nc Vcnc d cOnc_ucnza cbc
cO dcbba aumcrc nhnt aQctt. LuddbmO ba hn daO
nzO ticOnOciutO a mmcna Varcla Qrtuac Od )ntccttuac
dc
c
crcalurc, n Vrt dca Quac VcrO Qcr ccrc OQcrOO t
8o
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
_un_crc cmcacc nc cuOr dcVc rlran_crc n mc _uc . una
Vcrta aOuta, dOmmatca, natcrabc rctcrcbbc Vana. Luddba
cOmQOrta nc r_uard dcc crcalurc cOmc un mcdcO VcrO
uO maat. mcdcO a cbc a maatta, n c Qrca, c un atra-
zOnc , ctOnO OO Dc QuadrO d Quca maatta dc maat. LO
nc mOndO dca maya ctOnO QcrOnc una dVcra daatra,
Qcr cn_rahc carm cbc c Qcr c cOnc_ucnt QrOQcnOn , a Vcrta
cbc Qcr a Qrma c aVczza, Qcr a ccOnda c QcrdzOnc, cOmc a
lOrmua dc_ ncantatOr d crQcnt, ma c adOQcrata, uccd
c
cb
c nc crVa . Qund Luddba, cbc c aQQuntO cbamatO mcdcO
ccccO, a dOarc a Vcrta, adattandOa cOnVcncntcmcnt
c
a QrO-
Qr acOtatOr c c_uac . a Vrt cbc d u tcOO_ Q ccc-
branO c a dctrczza nc aQcr adOQcrarc mczzO aQQrOQratO
(upayakaualyata). LO n tutta a tradzOnc _nOtca ndana
_randc mQOrtanza Vcnc data a guru, a mactrO, a cOu cOc
cbc dcVc QrOdurrc a rcVuOnc dc adcQtO. a ccnza Qcr c
tca nOn crVc a nua c nOn c aQcntcmcntc adOQcrata traVcrO
un raQQOrtO drcttO lra QrcccttOrc c dccQO O. OccOrrc cbc lra c
tabca una ntOna Qrtuac, nOn una lrcdda rcazOnc n-
tccttua
c
lra mactrO c cOarO m una cOrrcntc d vta, nOn _cnc-
rca tramO
nc d dcc c d cOncctt Vagb ma ntmO cOntattO
Vtac, cOmc nla cbc rnnOV O QrtO dc ncOhta . c raQQOrIO
cbc mtc dchncOnO cOmc QucO cbc Qaa lra a Vacca cd
VlcO.
guru trac aQcntcmcntc a ucc Qcr _rad QucO cbc cra na-
cOtO n lOndO a nO c nO VcdamO a QOcO a QocO rcbararc
OrzzOntc ntOrnO. LO amO tutt Qrc da Qucta OQcra
d cbarhcazOnc, cbc umnandO nO, nc mcdcmO tcmQO da
lOrma a c QrOczOn dc nOtrO QrtO cOrrQOndcnt a Quca
!aturazOnc Ondc a Vcrta, d VOta n VOta, aQrc a nO, n
QuctO c QucO aQcttO cmQr
c
Q atO c cOmQctO, a ccOnda
dca nOtra ntcnta ntcrOrc. La nOtra nOn c una rccttVta
TAv. III
SIMBOLISMO DEL MANDALA 81
ncrlc, ma una cOncOmtanza crcalrcc Qcr cu a Vcrla Qur u-
mnandOc c Qua h_a nOlra.
Qucta cOmQcala rIVaulazOnc dcndVduO, QuclO cOm-
murarc a Vcrta ac caQacta d u,
cb
c
mactrO non c ba_alO: n gcncrac mclOdO c duQcc,
ancO dc hOrc c O_nO . nc QarcrcmO lra brcVc.
CAITOLO N
A J\KLA LL NAAA
a lur_a cbc accOmQa_na a cOlruzOnc c dc_nO dc
mandaa c mOtO cOmQca. AnztutlO ca QrcuQQOnc d rc_Oa
a Qrccnza di un maclrO cbc cOmQc a ccrmOna c d unO O Q
dccQO chc abbanO cbclO d ccrc nzal a mlcr rVcal
n lOrma mbOca da Quc mandaa. accco a mandaa c nlall
cOmQmcnlO dc un_O c Qazcntc lrOcnO, a QrOVa dca malu
rta Qrluac cbc mactrO ba rcOnOcutO nc ncOhl. a QrcQa-
razOnc cOalca c dOltrnac ba cmnatO a QOcO a QOcO a _nO-
ranza cbc Oluca ntccltO, Quc
g
crrOr c Qucc nccrlczzc cbc
OnO QroQrc dccQcrcnza lcrrcna. b rcbcdc Ora battcmO
Qcr canccarc c maccbc cOn_cntc, Qucc cbc latamcntc accOm-
Qa_nanO a nOlra mtazOnc umana. un acramcnlO cbc c aul
a nVcrarc n nO a rcVuOnc da QuclO aalrO QanO c lacl,
cOn un dramma QcOO_cO cbc cOnVO_c a nO8tra Vla nlcrOrc,
rlOrnO c a Qan_cnc.
a Qrma cOa da lar c a QurhcazOnc dc Olhzantc. c
unO Qu nlraQrcndcrc un rlO c nOn c Qrluamcntc c ancbc
hcamcnl
c
QurO. d_unO c ba_nO OnO rc_Oarmcntc Qrccrll.
a ccla dc uO_O c dc tcmQO c O__cltO a mOla caulca.
LO_na cc_crc u _OrnO QrOQlzO
c
un uO_O VcnO aa rVa
dc humc O dc marc O a nOrd d una clta, OlarO, QO dcVc
QrcQararc tcrrcnO u Quac ba ntcnzOnc d dc_narc man
daa , lO_crannO a, carbOn, O_n aVanzO anmac cbc Qcr
caO V a. tcrrcnO dcVc ccrc QanO, cV_alO, Qcr ndcarc _a
n Qucla ua aQQarcnza anaO_a cOn QanO lraccndcnlc,
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
QanO adamanlnO nc Quac mandaa Vcnc ad ccrc lrah_uralO
aQQcna rtO c cOmQulO. O bO_na cmUarc dcmOn, cOc
Nara c uO accOt. Nara c dO dca mOrtc ma ancb
c
dO
dc amOrc, mbOO d tuttO c cbc c rcndc cbaV dca pravrtti,
dca dcca c dc attaccamcntO aa Vla. LO c QuadruQcc.
skandha, klea, mrtyu c devaputramara, cOc cnQuc cOttucnt
a QcrOnata umana d cu OQra c QaralO, c nczOn, Vac
a drc lutt Qcncr cbc nacOndOnO a ucc dc VcrO, a mOrtc
c
nhnc Nara cOmc dO QcrOnhcatO, mbOO d Qucc trc ccrtczz
c
cbc cOmQa_nc dca Vta OnO nunzc ncccarc dca mOrtc.
cImnazOnc d Nara cbc cOncdc cOn a QurhcazOn
c
dc
uO_O cOmQc cOn una cVOcazOn
c
dca dca tcrra, Sai !ha mo,
Quca tca cbc _akamun, dOQO a nOtlc d LOdb_aya, nca Quac
cOmQ uO rVc_O, nVOc a tctmOnO dca cOncguta u
mnazuDc , QO Quca tcrra tOcca cOn vajra, O trumcntO nd|-
8Qcnabc dca tur_a dc _randc VccO O. cO a lcrra c tralOr
mata n vajra, dVcnta damantc.
mbOmO d QuctO attO rluac c cbarO. mandaa, cOmc
bO dcttO OQra, c un LOdb_aya dcac, un ii QanO adamantnO ,
cOc una uQcrhcc ncOrruttbc, a raQQrccntazOnc d Quc QuntO
lantc nc Quac cOmQc a rcVuOnc nc atrO QanO, dVcnta
Luddba . cQcrcnza cbc nOn c OO aVVcnuta una VOta tantO n
Quca nOttc lamOa ncO QrtO dc Jatba_ata, ma rnnOVa n
cb, traVcrO a cQlana Vcrbac dc AOutO raQQrccnlata daa
ii QarOa dc Luddba , rcazz Quc cctaa dca cOccnza cbc _acc
nacOta n OndO a u, aVVOla nc tcntacOI dca Qcbc.
AOra aQQcna Olhzantc c a uQcrhcc OnO lat Qurhcal
Qaa a dc_nO VcrO c QrOQrO dc mandaa Qcr mczzO d duc cOrdc
(t'i g): a Qrma, las t'ig, c banca c crVc a lraccarc mtc clcrnO
dc m andaa , atra c latta d cnQuc h allOrc_at ncmc c ca-
cunO d un dllcrcntc cOOrc , ca cbama cOrda dca _nO (ye
ses t'ig) Qcrcbc crVta a traccarc c h_urc dc_ dc cbc, cOmc
LA LITRGIA DEL MANDALA
c dcttO Q VOtc, raccO_OnO OllO cnQuc _ruQQ QrDcQa, a
cacunO dc Qua cOrrQOndc una _nO QartcOarc.
c dVOn tOndamcnta dca uQcrhcc ntcrna dc mandaa
OnO traccatc c_ucndO c duc nc
c
QrncQa, ts'ans t'ig (brah
masutra), da nOrd a ud c da ct a OVct. brahmasutra, hO d
Lrabma, c mbOO dc Ncru, J'axis mundi, canac mcdanO cbc
Qcr OmOO_a nc mcrOcOmO umanO _ cOrrQOndc , cO
QrOctta ua uQcrhcc Qana dc mandaa Qcr !a cQuVacnza
ma_ca dcc duc drczOn OrzzOntac c Vcrtcac, c a ccntrO dc
mandaa, c_na ncm
c
ac c QuntO uQrcmO, brahmaran
dhra, lOrO d Lrabma, u Vcrtcc dc cranO nc ndVduO c a Om-
mta dcctcnza nc macrOcOmO (bhutakotz), Otrc a Quac c
atrO QanO. cO Qurc nc ccntrO dc mOndO cO ac ntOrnO
a cu luttO ruOta c VO_c, c_na tcmQO
c
tracca O QazO.
LO QrcQaratO ma n daa [dcttO ad hara, brten. rccgcntc],
bO_na Qaarc acVOcazOnc dc_ dc cbc V dcbbOnO nc-
darc. cnQu
c
dc lOndamcnta O O cOn a QrOQra Qarcdra c
_ accOt ccOndO cbc QartcOarc ccO, a guac Olhzantc
Qra, u__crca , Qcr a Qua cOa u cnguc Qunt lOndamcntaI
c nc Qunt ntcrmcd dcQOn_OnO atrcttant Va Qcn d Otanzc
QrczOc O QrOlumatc, adOrn d bcnUc, d hOr, d ramOcc da-
bcrO. n c dcVc cOmQcrc, tramtc Olhzantc - cbc ara
OQQOrtunO cbamarc Ora cOn a QarOa ancrta mOtO cQrcVa
sadhaka ccOu cbc rcazza a dcca (avahana) o ncda-
mcntO dcO QrtO dVnO
c
VOcalO. Va QOOnO ccrc Quantc OnO
c dcta da raQQrccntarc ua uQcrhcc dc mandaa.
bcnza ancOra Vcarc mandaa a dccQOO cOnVcnc Ora cOm-
Qcrc suo adhisthana: QuctO adhisthana c cOmc unO tatO d
_raza, O d Qurta cbc dr VO_a, nc Quac ncOhta Vcn
c
a
lrOVar QuandO abba cOmQutO a Qrccrtta QuntuQcc Qurhca-
zOnc Qrtuac.
r) ntcrcc c_ cOc, accn_cndO a rtO, c Qund dc-
dcrOO d QartccQatc ad un QanO uQcrOrc, nOn dcVc ccrc mOO
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
da acuD dcdcrO d rcOmQcDa, DOD dcVc cOc aVcrc d mra
uD _uada_nO da cOnc_urc u Qucla lcrra, Qua QrcmO dc-
OQcra mcrlOra cO cOmQula c DcQQurc Qcrarc n Qaradacbc
bcatludn o d ccrc aunlO D Quc cOr cccl a Qua aur_c
cb abba dclcrO c maccbc dc QcccalO. LOu cbc cO laccc
Ollucbcrcbbc a Qurla acrac , uDO OO dcVc ccrc nlcnlO dc-
OlhzaDlc, Vac a drc a rcDlc_razODc d c mcdcmO cOmc
Luddba, a rcOlluzOnc dc lrQcc damaDlc (sku gsun t'ugs).
D da g aDlcb lcmQ a QccuazOnc ndaDa aVcVa rcO-
DOculO Dc uOmO lrc aQcll lODdamcnla. cOrQO, QarOa c Q-
rlO. LuddbmO Qur QrOQOncDdO uDa DuOVa c Q cOmQca dcO-
lOma dca QcrOna umaDa [ rcOrdnO c lcOr
c
dc 5 d hatu, dc
5 skandha clc. ) (1 ), DOD Qu lracurarc Qucla ccmcnlarc cahca-
ZODc. L uOmO rula d lrc QaD aOulamcDlc cOn_unl. uDO
hcO, unO Vcrbac cd uDO Qrluac. L uD dalO u cu NccOO
dc amanlc lOrDa cOn QarlcOarc cOmQaccnza, cOD QuclO d
DuOVO cbc lrQcc QaDO d cu ccrc DdVduO cOmQODc
ma_na abba a ua cOrrQODdcnza nc QaDO lraccDdcnlc, cOc
Dc QanO adamaDlDO. a cOrQO, ac QarO
c
c aO QrlO, maD
lc-
lazOD clhmcrc c lraDucnl, O__acc OrO arcbclQO Dalcra-
bc DcdcDlla dc dharmakaya dcaOulO QrDcQO. n Qucla
QarlccQazOn
c
a lrQcc damaDlc cODlc a Dalura cDzac dc-
_ dc c dcc QcrOnc , OO lac cOmQarlccQazuDc, rdclala daa
COnaQcVOczza, rnnOVa Dca crcalura a ua ccDza dVDa. cr
a Qua
cOa, duranlc c ccrmODc, a d DzazODc, a d cODa-
CrazOnc dc_ O__cll acr, QuandO cOc VO_a Dcrrc Quca
ccDza Dca QcrOna dcJlhzanlc o DcO__cllO da cODacrarc,
c DcccarO cOmQcrc a lraQOzOnc DcunO o DcalrO dc lr-
QC
c
QaDO dVDO.
QuandO Qcr ccmQO mlc accD_c a COmQcrc a cOm-
Qca lur_a Qrccrlla da Guhysamaja Qcrcbc VcD_a uclala D
(1) G. Tucc1: Buddhismo, Foligno 1925, p. 72 segg. Id. Asia Religiosa, Paternia,
Roma, 1
94
6
,
p. 108 segg.
LA LITRGIA DEL MANDALA
9
j
u a cOnaQcVOczza d Qucla ccnzac nalura adamanlna c_
rcclcra a lOrmua . Lm, O OnO lallO dca c1cnza adamanlna
dc cOrQO d lull Jalba_ala, O OnO 1allO dca ccnza adaman
lna dca QarOa d lull Jalba_ala, O OnO lallO dc ccnza ada-
manlna dcO QrlO d lull Jatba_ala . Mcnltc Qucla lOrmua
Vcnc QrOnuncala cOmQc mQOzOnc dca lrQcc aba om,
ah, hum, rQcllVamcnlc ua lcla, ua _Oa
c
u cuOrc, lOc-
candO cOc cOn a manO una d cOlclc lrc Qarl dc cOrQO Dc
mcdcmO lcmQO cbc QrOnunca a aba cOrrQOndcnlc. c lrc
abc OnO lr
c
cm d damaDlc, Qua ncrcOnO nca QcrOna
dc Olhzanlc o nc O__cllO a ccnza dVna. b cOmQc n QuclO
mOmcnlO una lrah_urazOnc cbc c cambamcnlO d QcrOna-
la . mOlVO ccnzac d lulla a lur_a ndana cbc cOnIOrma
ad un uO anUcO ccOndO Quac, Qcr ccmQO, aVVcnVa nc mO
mcnlO dca mOrlc a lralcrcnza dca QcrOnala dc Qadrc nc
QrOQrO h_O, lraQOrlandO n QuclO a ccrcla Vlala d QucO,
Ondc Qadrc nc h_O d nuOVO c_uilac a VVcrc. cc h_O
aVVcna da alO c lOcca lull _ Or_an dc Qadrc cOn QrOQr . . ..
AOra Qadrc a u lramcllc uO Or_an . . . Oa O dcQOrrc n lc
mO rcQrO clc. (Kaushitaki-up. caQ. Q. I) .
2) rca d rlu_O nca JrnIa, cOc Luddba, )c__c c
LOmunla, lrc maclr nca cu QrOlczOnc nVbc ma OnnQrc-
cnlc c_ cOnhda.
j
) OrmuazOnc dc VOlO d cOnc_urc a uQrcma um-
nazOnc, cOc d dVcnlarc Luddba, QrOmcllcndO d QcrcOrrcrc cnza
clazOnc c Qcnlmcnl cammnO dc LOdballVa, Ondc c_ nOn
maccb dc QcccalO d abura, O dca VOazOnc dc VOlO . c cO
accadcc lullO mcrlO Vanrcbbc dun lrallO.
g) Ma Quac ara a Va cbc mc_O O O_n alra rcnda
a_cVOc a dccQOO rlurc da lOrbdO marc dca Qcbc VcrO
a Qacc raccOla dca QrmOrdac unla: KchamamO aa mcntc
QuanlO OQra c dcllO ua QunluQa dVOnc dcc crcaturc,
mbOc__ala daa Qcnladc. dccQOO cOndOllO bcndalO d
9
4
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
lrontc aa QOrta Orcntac dc mandaa rccVcra da mactrO una
tccca d c_nO, una d Qucc cbc n nda adOQcranO Qcr nct-
tarc dcnU, OQQurc un hOrc c una O atrO dOVra _cttarc nc
mandaa. cttOrc OVc Quc cadonO, QrcdatO da unO dc cnQuc
Luddba O dc uO mbO, ndcbcra a Va cbc a u addcc.
5) n Qucta _ua c tata QrcdQOta a uQcrhcc nca
Quac ara cOmQuta a ccrmOna nzatca
c
aa Qrccnza dc mac-
trO c tatO ammcO, a Qur bcndatO, ncOhta. Ma Qrma d Qa-
arc aa ccOnda Qartc dc rtO, a dramma tur_cO VcrO
c
QrOQrO,
a n_rcO nc mandaa, cOc mbOcamcnt a|atrO QanO,
O
ccOr
rc aVcrc aVVcrtmcnt c QrcmOnzOn cbc laccano ccrt dc buOn
ucccO dca ccrmOna da cOmQcr, OQQurc nc dtO_anO QuandO
c cOndzOn, mOmcntO o raQQOrt carmc lra sadhaka cd
QanO cOn cu Quct dcdcra QOr n contattO nOn anO QrOQz.
QuctO raQQOrtO drcttO lra ncOhta c QanO Qrtuac cu
c_ VuO accHdcr
c
c 1Ondamcntac. n tbctanO cbama rn
abrel cOnncOnc carmca '' e dcVc
c
crc cO ntmO cOmc QucO
cbc cOc_a mcdctmO dccQOO a mactrO , c un raQQOrtO car-
mcO, cQrcOnc d Quca QrOlOnda ntOna cbc dcVc mcttcrc
n mutua cOrrQOndcnza duc lOrzc alhn. c caO cb
c
QuctO
rten abrel mancac arcbbc VanO O_n tcntatVO , O_n accOrdO 0
cOntattO tOrncrcbbc nutc lra duc Qan, Qua rctcrcbbcrO latal
mcntc ctranc unO a atrO cd ccu. crc aQQuntO acccrta-
mcntO dc rten abrel c u mOmcntO lOndamcntac dcattO tur-
_cO.
cr cOtct aVVcrtmcnt sadhaka alhda a O_nO, cbc ba
una _randma Qart
c
nc cOtcrmO tantrcO ccOmc ncOra__a O
dtO_c da Quac cbc a attO rtuac.
bu cadcr dca nOttc nzandO dOVra QOr a _accrc mtandO
a QOzOnc dc Luddba, nc mOmcntO dc nrVana uQrcmO, cOc
draatO u hancO dctrO c cOn a tcta QO__ata ua Qama dca
manO . c a QOtura dctta dc cOnc . mactrO aVra cura d
nc_nar_ acun mantra u cu c_ cOnccntrcra rQctcndO
LA LITRGIA DEL MANDALA
9
7
ccOndO Qrccctl, hnO a cbc OnnO nOn O cO_a. Aaba, cOm-
Quta Ollcrta Qrccrtta, c_ dOVra rQctcrc a mactrO ogno
aVutO c mactrO tabra c cO a lautO O mcnO, cOn_andO
n cOnc_ucnza a lntraQrcndcrc O a OQcndcrc rtO. buOn auQ-
cO ara aVcr O_natO ma_nc dc Luddba, nIautO Qcr ccmQO
O_nO d una caduta.
aluramcntc tuttO c aVVcnc cOn _randc tudO nc QartcO-
ar, d mancra cbc VVamcntc cOnccntrandO c Qcrlcttamcntc cOn-
cO dca Ocnnta dc mOmcntO, ncOhta VVa tuttO aOrtO nc-
aQcttazOnc dc mtcrO c a Qund QcOO_camcntc dQOtO ad
cabOrarc ntcrOrmcntc cOmQcat u__crmcnt cbc dramma
lur_cO d cu c QartccQc lannO _un_crc a uO anmO.
On m lacca rmQrOVcrO d rcOrdarc a QuctO QrOQOtO una
ma cQcrcnza. QuandO nc 1939 VO Qaarc nc mOnatcrO d
bakya traVcrO a cOmQcata nzazOnc d hya rdO rj
c
[cVajra),
dcta QalrOna dca cuOa bakya Q a, cOmut durantc Qrmo
_OrnO rt QrOQzatOr d una un_a ccrmOna cbc cbbc nzO
a mattna d buOnOra c cOntnu Qcr _ran Qartc dca _Ornata,
Lrandc ama d bakya m dcttc una lO_a bcncdctta da QOrrc
OttO caQczzac, cOn a raccOmandazOnc d nOn dmcntcarc
O_n cbc Qcr aVVcntura a nOttc laccI. Mi rcOrdO cbc cbb nc
O_nO ma_n d mOnt
c
_bacca atm, cOmc QcO dc rctO
m caQta n Quc uO_b, O Qcr rcOrdO dcc cmc ammratc O Qcr
Qucana natura
c
n attca d atrc tradc dlhc da QcrcOr-
rcrc , ad Ogn mOdO rlcr a abatc cOtctc mIc ma_n cd c_ nOn
VcdcndO ncun c_nO cOntrarO, anz ntcrQrctandO cOmc buOn
auQcO Quca VOnc d mOnta_nc d cu _ aVcVO QaratO, cta-
mcntc m _ud Qcr _ atr mOmcnt dca ccrmona.
n _cncrac a tca cura d nOn ba_arc a QrOQra dcta, d
cc_crc cOc Quca cbc a n ntOna Qrtuac cOn ncOhta,
trOVa ancbc ncc cuOc nd, cVatc O fakta cbc anO, cQrc
aa cruQOOc ncac_narc a nzandO QuctO O Quc mantra,
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
nc mcllcrO cio n raQQOrlO cOn unO anzcbc cOn un alrO QanO
Qrtuac.
AnluOr d acunc dcla cbc OnO sddhamantra, Vac a drc
cOn c Qua cbunQuc Qu mctlcr n rcazOnc n O_n crcOtanza
c cbc OnO Qua cmQrc dcc _akl O QOtcnzc , OccOrrc ccrc
bcn ccrt cbc Quc raQQOrtO c a. L ndumO rOVc QuctO dub-
bO n dVcr mOd, Qcr ccmQO cOn kula-akul cakra a ruOta
dca mQala O dca anlQala , OQQurc cOn rat
i
:-cakra a ruOla
dc c_n zOdaca , OQQurc cOn nakshatracakra a ruOta dcc
manOn unar cd atr mczz anaO_b.
Il QrmO dc tcm anzdcll cOntc ncO crVcrc un da-
_ramma nc Quac OllO cnQuc VOc, cOrrQOndcnt a cnQuc cc-
mcnl, VcntO, luOcO, tcrra, acQua cd clcrc, Vcn_OnO dQOl dcc
Qcr cOOnna, c cnQuanta ctlcrc dcalabclO, cOmQrc acun c_n
uQQcmcnlar. QuandO a Qrma cttcra dc nOmc dc ncOhta cOr-
rQOnda aa Qrma cllcra dc mantra, QuctO Qu ccrc rVcalO
n caO cOnlrarO bO_na tcncr cOntO dc raQQOrtO d amcza O
d cOntralO cbc clc lra Var ccmcnt c Qund lra nOmc dc
ncOhta c QucO dc a dVnM, rQcttVamcnlc ccncat OtlO n-
_O _ruQQ Qcr c. tcrra c VcntO, luOcO c VcntO OnO amc, ma
acQua c ncmca dc luOcO c cO Qurc a lcrra dc luOcO. bcmQrc
amcO clctc. (Tantrasara Q.
9
).
QuandO, cOn mczz dccrll, ' Olhcanlc c racuratO ua
clhcaca dc rlO, Qu Qaarc a mOmcnlO dccVO dcallO tur-
_cO nzatcO, cOc aa dcca dca lOrza dVna, dc Var numna
raQQrccntat nc mandaa, Qcr mOdO cbc QuctO nOn a Q unO
cbcma ncrtc ma tramul n un cOmO VVcnlc, raccbuda n
c mcdcmO c lOrzc dVnc cbc uO mbO raQQrccntanO n
h_urc acccb a nlccltO umanO. L cOmQc lraVcrO rtO
d
ell'avahana dc Quac OQra bO laltO Q VOtc QarOa c cbc QrO-
ducc a dcca dc numen ncOlhzantc. LOtcta dcca cOmQc
traVcrO duc mOmcnt dlnt cb
c
Vcn_OnO dc_nat cOn tcrmnc
tccncO samayasattva c jfanasattva.
TAv. IV
LA LITRGIA DEL MANDALA
97
ccO unO dc mOmcnt Q mQOrtant dca cVOcazOnc _nOtca
c Q dlhcc ad ntcndcrc cO tODcra Q cbarO QuandO aVrcmO
tradOttO Qcr ntcrO a dccrzOn
c
d un rtO
cVOcatVO
nc Quac
duc aQctt dc samayasattva c dc jianasattva OnO cOs cOntraQ-
QOt cbc a rccQrOca dchnzOnc nc tOrna Q a_cVOc. b tratta d
un sadhana, coc d una Ormua tur_ca c d u ccrczO yO_a
ntcO ad cVOcarc hbaarQana, una dcc mOtc lOrmc d A VaOk-
tcVara dO dca cOmQaOnc.
QuandO ccOndO a ccrmOna c a mcdtazOnc Qrccrtta ma-
_nc dc dO c tata Vuazzata d rOntc a mtc [QuctO mO-
mcntO cbama n tbctanO mdun bskyed, QrOdurrc ma_nc
nnanzt a c) sadhaka Qcncra c mcdcmO cOmc dcntcO cOn
Quc dlO, tma_nandO ua tcta dc QrOQrO cOrQO [cO dca-
mcntc immcdcmatO cOmc hbaarQana) a aba om, u cOO
a aba ah, nc cuOrc a aba hum, cacuna u un hOrc
d OtO. LOn QuctO mctOdO c_ gu mcdtarc tuttO tcmQO
cbc _ _arb.
O nhnt rIc d Qcndcnt ra__ unar cbc dQcrdOnO a
tcncbra dc _nOranza ncc trc Qccc d mOndO [ncrnac, tcrrc-
lrc c dVnO) cmananO daa aba hum, mtcO cmc dc dO,
banca cOmc un OtO autunnac cmcr_cntc dammacOatO dcO
unarc VuazzatO nc cuOrc d QuctO samayasattva cbc ba aQcttO
d LOkanatba [hbaarQana) Quct ra__ attra__OnO da Q rc-
mOt mOnd O tcO dO nca lOrma d jianasattva cbc ctc ab
aeterno. A VcndO cO cOndOttO a c [tralOrmatO n samayasattva)
Quc dO, mtc O gcn tantc daVant a c c mcntamcntc aV
Qcd d LOkanatba, cO aQQarO nca IOrma d jianasattva, cOn
acQua attnta da un VaO adOrnO d Var
c
_cmmc c OnOr Quc dO
nc aQcttO d jianasattva cOn tur_c cxOtcrcc cd cOtcrcbc d
Vari a Qccc hOr, nccnO, amQadc, Vctt, Ombrc, bandc
rc,
camQanc, tcndard, lutt d ccct Quata. QuandO c_ abba
cO rQctutamcntc OnOtatO, QtOuunc QuattrO aDc mtcbc . jah,
g8
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
kum, vam, bo
c
dQOn_a c uc man nc i_O [)) dcttO vikasita
kamalamudra _O dc OtO bOccatO . cr Vrt d QuctO
_O, cOndOttO dO a c, O Qcn n QucaQcttO c QrOnuncandO
om, ah hum, rcazz n Quc dO cbc ba aQQarcnza dc samaya
sattva cd c dcntcO a c mcdcmO, a nOn duata dc duc aQctt
samayasattva
c
jianasattva .
Samaya _nhca n ancrtO cOnVcnzOnc, Qrcmca, VOtO e
sattva ccrc, crcatura. mamayasattva c dunQu
c
u ccrc cOnVcn-
zOnac, QrOVVOramcntc auntO da mcdtantc, dcamcntc trah-
_uratO nca dVnta u cu c cOnccntratO, dOQO aVcrnc daVant
a c cVOcatO ma_nc,
c
_ VVc n un atrO QanO, Otrc QanO am-
arcO dOVc OQcranO c c__ dca maya. L Qcrc cbarO cbc a ua
c una tralOrmazOnc QrOVVOra, u adc_uamcntO tcmQrancO aa
rcata Qrtuac cbc Quca dcta mbOc__, ma tuttaVa nccca
ra Qcrcbc Qucta, cO cVOcata, n u ncd. cr ccrc, a Qurc
QrOVVOramcntc, trah_urat rcblcdc un cOc_amcntO, tarc
Qcr drc, un QuntO d ncOntrO lra QanO amarcO c QanO dc_
arcbctQ c Qucta aQQuntO c a lunzOnc VOta da samayasattva
,
a mOmcntanca trah_urazOnc dc mcdtantc, Qcrcbc ccnza
dc dO V tralcrca.
QuandO a cOndzOnc dc samayasattva c rcazzata, aOra
jianasattva, a QrOczOnc dc dO, cbc cOrrQOndc ad un arcbctQO
ccnza
c ctcntc ab aeterno, dccndc n QuctO ccrc rnnOVatO,
ImmOtO nca ua Qurczza. L_ V Qrcndc tanza, samayasattva
lOndc cOn jianasattva c c QOrta ad una OttuzOnc d natura,
aa OttuzOnc cOc dcaQQarcnza amarca cOn a ccnza ar-
cbctiQa.
LOtcta cQlana nc cuOrc dc Olhzantc c u mOmcntO dcOr-
dantc ncarmOncO tcma cbc abbamO dccrttO
c cbc c c aQQarO
cOmc un QrOccO d acca da mOtcQcc aunO, d rcOttuzOnc
(1) Si chiama mudra sigillo il 'articolare atttggiamtnto delle mani che accompagna
il mat o l ' invoazione alla divinit o fa giungtre a qutsta la formula a lui diretta.
LA LITRGIA DEL MANDALA
>
9
dcunta Qrm_cna, Otr
c
mOndO dcc aQQarcnzc n cu c
lrOVamO mmcr c dccadut. c caO dc samayasattva c dc jia
nasattva c cmbrcra,
nOn cc dubbO, d atcrc ad una dcca,
Qua un ra__O d ucc cbc, a Qurc QrOVVoramcntc, ccndc da-
atO c c nOnda c traOrma. Ma QuctO c, Qcr cO drc, un crrOrc
d QrOQcttVa Qcrcbc Quca ucc abbamO dcntrO d nO . ca nOn
qccndc ma autOrVca. jianasattva, cbc umna ncO QazO
dc cuOrc, ndca aQrr dca cOnaQcVOczza cbc ntrOducc cOn
mbO adc_uat nca Qcbc
c
OO cO Qu QrcndcrV dmOra c
dVcntarV OQcrantc, OttucndO a ua ma_nc umnOa a Qucc
cbc hnO a Quc mOmcnto V lumutuaVanO, raccO_cndO cOc n-
lOrnO a c, cOmc n un uOcO ccntrac, attcnzOnc dc O__cttO c
cO mQcdcndO a dtrazOnc
c
rcbam dc mOndO ctcrnO.
Ad O_n mOdO a dcca dc jianasattva cOttucc un QuntO
dccVO nc QrOccO dca rcVuOnc, i QuantO nc ndVduO Qur
O__cttO a mOndO amarcO dctcrmna a Ora un nuOVO tatO.
L_ trOVa Qcr c tcO n un atrO Qanu, n Quc mcdcmO QanO
d cOccnza n cu OnO QrOcttat i mbO dc_ dc cQrc nc
mandaa . nOn c ancOra O tatO QcrcOmcO, ma unO tatO n cu
a cOnaQcVOczza Quramcntc umnata Qrcndc QOcO dca Q-
cbc cOn uO mbO c c Ottucc. n QuctO mOmcntO
mtc cOnccntrandO atc, cOmc attOrc, aa uQrcma cOnacra-
zOnc, a Quac dOVra mQOrrc un dchntVO u__cO aa ua rua-
cta , aVVcrra cOc uO battcmO, nOn Q QucO mQarttO da
mactrO, ma un battcmO dcac n cu Luddba, cOnlucndO da
lutt Qunt dcO QazO, conacrcrannO a ua Qan_cnc, aVVc-
nuta rcVuOnc, Qcr cu a cOccnza rlca, Qcrduta c dQc_ata
nc tcmQO c ncO QazO, c rdVcntata una c umnOa. Ld
c
uddba nOn OO O battczzanO, ma mracOOamcntc raOr-
bOnO n u, Qcr QO nuOVamcnlc cmanarnc ncc OrO Ormc um-
nOc. LOs rQctc alcrnO rcQlrO dcc cOc cbc ctcrnamcntc
cOmQc c dc Qua
c
a racQutata cOnagcVOczza c rcndc nOn
Q QcttatOr ma attOrt , | mtc Idcnthca cOn NajraattVa, c_
10 'EORIA E, Pl'iCA DEL MANDALA
lrOVa nc ccnlrO dc mandaa QcrcOmcO, cbc a ra_Onc d
ccrc dc cOmO ntcrO, a ua tOntc
c
d uO QuntO d ttOrnO,
cO cOmc cQtana cVOcata nc I brO dc Guhyasamaja.
\n tcmQO LcatO trOVaVa nca matrcc dcc dOnnc ada-
manln
c
[cOc dcc QOtcnzc) cbc cOttucOnO ccnza dc QanO
hcO, Vcrbac c Qrtuac d lult Jatba_ata [rcazzandO cOc a
ntc dc VuOtO c dca bcattudnc), ncmc cOn LOdbattVa
MabaattVa d numcrO Dabc, tant Quant QOOnO ccr
c
_ra-
nc d QOVcrc cbc dcrVcrcbbcrO daa gOVcrzzazOnc d tuttc c
mOnta_nc bumcru, [ac dc_ nhnt mOnd a cacunO dc Qua
Qrccdc u Luddba), cOc . I ) Il LOdbattVa MabaattVa, amant
c
c_rctO [amaya), [barVaVaranaVkambn, cmanazonc d AkbO-
bbya), amantc d cOrQO [hl_arbba, cmanazOnc d NarOcana),
amantc di QarOa [LokcbVara, cmanazOnc d Amtabba), a-
mantc d QcncrO [NajraQan, cmanazOn
c
d AkbObbya), a-
mantc d cOnccntrazOnc [Akaba_arbba, manazOnc d Katnaam-
bbaVa), amantc d VttOra (jaya nVccc d japa) [Malrcya, cma-
nazOnc d AmO_baddb ? ) ;
QO 2) I l LOdbattVa lcmmnc, amantc dca tcrra [LOca-
na, Qarcdra d NarOCana), amantc dc acQua [Mamak, Qarcdra
d KatnaambbaVa), amantc d uOcO [andaraVan, Qarcdra d
Amtabba), amantc d VcntO [bamayatara, Qarcdra d AmO_ba
ddb), amantc dcctcrc [MaD]ugr)
QO
3
)
amantc dca matctata, amantc dc uono, a-
mantc dc QroumO, amantc dc _utO, amantc dc tattO.
QO
4
)
amantc dc QianO dc a Lc__
c
[bamantabbadra) c cOn
i c_ucnt 5 Jatba_ata :
AkObbya - damantc, NarOcana - damantc, Katnakclu - da-
mantc, Amtabba-damantc, AmO_ba-damantc . . .
L tuttO O QazO Vcdra cOmc u cmc d camO QcnO d
Jatba_ata a cOmncarc da Quct cbc tQanO n tuttO O QazO.
AOra LcatO MabaVairOcana [cOc Naj radbara), QrOtOn
-
d nca cOnccntrazOnc dctta amantc dca _randc QaOnc
LA LITGIA DEL MANDALA IOI
dc Jatba_ata c lccc cDtrarc QucO Qc_amcntO d Jatba_ata nc
trc damant, QucO dc QrOQrO cOrQO, QucO dca QrOQra QarOa c
QucO dc QrOQrO QrtO. POra Quc Jatba_ata, aO cOQO d Od-
dlarc I bcatO _nOrc dc cOrQO, dc a QarO a c dcO QrtO d
tutt Jatba_ata IcccrO Qcr arthcO aumcr
c
a QrOQrO aQcttO
d dOnna c cO cmanarOnO uOr dc cOrQO dc bcatO N arOcana.
Pcun c nc tcttcrO n lOrma d LuddbaOcan, atr n lOrma
d bamayatara, atr n lOrma d andaraVan, atr n Orma d
bamayatara , QO acun n lOrma d amantc d matcrata, atr
n lOrma d amantc dc uOnO, atr n lOrma d amantc dc QrO-
umO, atr n lOrma d amantc dc tattO
,
cmc da amantc dc cOrQO, dca QarOa c dcO QrtO a lOrmua
cQrmcntc a uQrcma ccnza dca lam_a dc a _cmma . rat
nadhrk. AQQcn
a
Qucta lOrmua f dctta, QuctO LcatO, ma_O dc
amantc d cOrQO, QarOa c QrtO d tutt Jatba_ata ac
aa dctra dc amantc dc cOrQO, dca QarOa c dcO QrtO d
tutt Jatba_ata
o, che con
dusse alla rifrangenza dell'indivisibile - uno nella pentade; quelle
colorazioni, se si ptesse adoperare questa espressione spaziale, per
un essere che al di fuori dello spazio, restano sullo stesso livello.
L'erompere della maya il secondo salto: con esso si cade nel
l'individuazione; avviene allora l 'insorger
e
dell'anima individua
(purusha) e del complesso psico-fsico (prakrti), che offusca conclud
e
e svia l'obiettivit e la dualit. Su questo limitare la kundalini, l a
akti addormentata nella bocca inferiore della canda/i.
Il torace racchiude le cinque ruote, gli archetipi, sovrastati dal
loto dai mille petali: al di sotto della kundalini, la moltiplicazione
della dualit si dev
e
all'offuscamento sempre pi forte della co
scienza, che non si riconosce pi nelle cose e non si avvede che
esse sono riflessi, onde quella si turba ed annega nella illusione di
un non io. Dunque la akti, potenza attiva ma intell igente, la
cit-akti di Sciva, la femmina primordiale, non pi illuminata
dalla propria luce: cos addormentata ed inert
e
chiude la via del
ritorno. Quella forza intelligente, ormai torpida ed assopita, non
pi capace di ritrovarsi e risalepdo alla propria sede di fondersi
nell'indistinta coesistenza con Sci va. La k undalini addormentata
segna il punto d'arresto, il m
o
mento che indica il distacco fra i
due piani: qui comincia lo stato di veglia (jagrat), della nostra
veglia, quando la psiche si collega con il mondo e questo per suo
tramite ci lusinga ed adesca. Ma la nostra veglia il sonno dell'in
telligenza divina, il suo assopimento. Il H athayo ga deve produrre
il risveglio. La kundalini allora destata dal suo torpore, si rico
nosce, tende a ricostituire l'androgino primordiale, perci ra p pre
sentata da un triangolo con la punta in alto, l'ascesa che fatico
samente si compie di ruota in ruota fno al sahasrara, al loto dai
mille petali: ogni ruota un nuovo accrescimento di coscienza
,
una delle cinque akti che si illumina; dopo la quinta tappa tutte
cinque si trovano fuse nella akti unica che in s le congloba. Cos
-
reintegrata, essa sale al sahasrara, restituita nell'unit trascendente.
116 TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
In questa intuizione del Hathayoga, in questa immaginata palio
gen
e
si dell'iniziato, trasformato in un mistico mandala in cui si ri
pete la vicenda universa, confluiscono dunque le esperienze pi an
. tiche dell'India, sempre volte a trasmutare in rapporti psichici le
primitive equivalenze cosmiche.
Il Rig-Veda conosce l a divisione ternaria del mondo : bhur,
bhuvah, svah, terra, spazio atmosferico, cielo, creati dall
e
tre p
role
corrispondenti, i suoni pronunciati da V ac, la parola. Ma questa
partizione ternaria si trasforma ben presto in una serie quaternaria
siccome al di l del cielo (svarga) lo spazio luminoso su cui, nella
volta, si affaccia l'occhio celeste, il sol e; pure cosi, come vedemmo,
concepivano i nomadi centro-asiatici il mondo come una tenda: dal
foro centrale su cui poggia l'asse del mondo piov
e
la luce dello
spazio sidereo, l o spazio sopra l'atmosfera, il limite fra ci che ha
forma e ci che privo di forma, ci che soggetto al tempo e
ci che al tempo sovrasta; il Brahman dell'India, la bhutakoti,
la sommit di tutto l'esistente, secondo la cosmologia buddhistica,
oltre l a quale il dharmakaya, l'increato, l'asamskrta,
l
'immutabil
e
principio e ragione di ci che muta, i tre quarti del pilastro o del
l' albero cosmico di cui solo un quarto il mondo delle cose e tre
quarti restano immoti nella loro fssit su cui tutto poggia
e
da
cui tutto deriva, la sedicesima parte inalterabile, la totalita delle
cose nel loro immutabile archetipo. Nella speculazione di alcune
posteriori scuole gnostiche la sedicesima frazione (tithz) della luna
quella che, restando immota, l a ragione della rotazione delle fasi
lunar
i
, viene presa come simbolo del continuo svolgersi e riassor
birsi delle potenze divine, le akti nell'alterno gioco dell'evol u
zione e dell'involuzione cosmica. Adeguando il macrocosmo al mi
crocosmo, facendo di questo una sintesi dell'universo, a bhur,
bhuvah, svarga, terra, atmosfera, cielo, corrispondono tre centri,
traverso i quali successivamente salendo, la coscienza si ricostituisce
nella sua primitiva unit: sesso, cuore, cervello, e sull'apice della
testa, il brahmarandhra, il foro di Brahma, traverso il quale, come
I MANDALA NEL PROPRIO CORPO
nella bhutakoti del Buddhismo, si compie il salto nell'altra sfera,
nella sfera di Brahma.
Trasportata nel mondo della coscienza la tetrade assume un
nuovo pi complesso valore: ai primi tr
e
momenti corrispondono
rispettivament
e
lo stato di veglia (jagrat), quando la coscienza
distratta dal mondo ambiente, lo stato di sonno (svapna) in cui essa
turbata non pi dalle sensazioni, ma dalle immagini e infne la
sushupti, lo stato di sonno profondo in cui ogni impressione giace
sopita pronta a rides tarsi quando quell a serenit verr a cessare.
Ma sopra questi tre stati il turiya, il quarto stato, la coscienza
reintegrata nella sua purit.
C
reazione
della
parola
tre
suo m
svah
bhuvah
bhur
macro
cosmo
Brahman
svah
bhuvah
bhur
m1cro-
cosmo
brahma-
randhra
cervello
cuor
e
sesso
stati
psichi ci
turiya
bhutakoti
sushupti
svapna
jagrat
Lo stesso quadruplice processo dall'uno al molto e inversamente
del ritorno dal molto all'uno adeguato nelle scuole scivait
e
allo
esprimersi dell'idea nella parola. Questo processo si compie, dice
Abhinavagupta, in quattro momenti traverso i quali l a coscienza
assoluta ed indiscriminata si incorpora nella concretezza di una
idea particolare espressa nella parola corrispondente. Come para
(eccelsa) essa consapevolezza suprema, potenzialit assoluta ante
riore ad ogni sdoppiamento: cos in noi medesimi il suono (nada)
come assoluta potenza immota contiene in s le infnite modula
zioni dei singoli suoni che, sospinti dalla idea, via via in lui sorge
ranno, come le onde dalla superfcie marina mossa dal vento. Nel
secondo momento detto Pafyanti (la veggente), su quell'indiscri
II8
TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
minata serena immobilit si delineano le imagini degli archetipi,
non ancora scissi da quel fondo, ma in lui sottilmente disposte
come propensioni future; nella stessa guisa il suono indistinto,
mosso dall'idea s agita come per un sotterraneo impulso ad espri
mersi. Il terzo momento si chiama madhyama (l'intermedia) : gli
archetipi sono adesso spinti verso l 'attuazione, cos come l'idea
urge il suono a modulars in questa o quell
a
parola. Nell'ultmo
momento, vaikhari l'archetipo si concretament
e individuato e i l
suono s'esprime nella parola adeguata all'idea. Trovi dunque
lo
stesso schema quaternaro riflesso nel processo dall'idea alla voce,
letto dall'alto in basso : rovescandolo s ha il processo della reinte
grazione. Su questi paradigm le scuole indiane hanno modulato
diverse variazioni nell'intento di rendere accessibile in varie sim
bologi
e
lo stesso motivo e soprattutto di aiutare le creature a trovare
quel mezzo che alla loro intelligenza e spirituale maturazione tor
nasse pi agevole e spedito per produrre, meditandovi, la revul
sione.
I buddhisti del Grande Veicolo traducono nei propri termini la
medesima intuizione adattandovi la costruzione antologica che la
scuola d Asanga aveva elaborato. Naturalmente, non bisogna mai
dimenticare che queste costruzioni ontologche non sono mosse da
una curiosit speculatva, ma da un'ansia soteriologica : esse ddi
niscono cio il divenire per poterlo superare; si vuole conoscerlo
per eliminarlo. Asanga dunque aveva ammesso tre aspetti dell'es
sere : l'aspetto i l lusorio, cio a dire la sua apparenza come obietti
vata nella dualit (parikalpita): come tali, le sue manifestazioni
non sono per s esistenti, ma l 'una dall'altra condizionate, nter
dpendenti e relativ
e
(paratantra). L'uno e l'altro aspetto scom
paiono poi nel momento assoluto (parinishpanna), il quale condi
ziona, ma insieme trascende quelle due limitazioni, potenza asso
luta, immota, impassibile. Ma come le scuole yoghiche alla sushupti,
allo stato di sonno profondo sovrappongono un quarto stato, i l
turiya, l 'Essere assoluto, cos i seguaci di Nagarjuna maginano oltr
e
IL MANDALA NEL PROPRIO CORPO
i tre aspett suddetti un ulteriore pi sottle stato dell 'Essere. Per
loro tutti quei momenti sono il vuoto ma essi stabiliscono una
,gradazione di vuoto>> (funya), u vuoto che ha evidentemente un
diverso valore : perch mentre tutto ci che diviene vuoto in
quanto privo di essenza, il supremo vuoto ' l 'assoluto enunciato
come vuoto in quanto trascendimento di ogni defnibilit logica.
Per coteste scuole esistono dunque :
1 ) il vuoto (funya),
la relativit (paratantra);
2) il supervuoto (atirunya), apparenza illusoria (parikalpita);
3) il grande vuoto (maharunya-avidya), (arinispanna) con
dizione e presupposto dei due precedenti.
4) il vuoto assoluto (sarvarunya), coscienza universalmente
luminosa, simbolicamente il V a jradhara.
E' chiaro che se noi leggiamo questo schema cominciando dal
l'ultimo momento
e
procediamo a ritroso abbiamo un processo di
espansione: il vuoto assoluto l a coscienza assoluta, non dualit,
coincidenza di pensiero e d'essere, del nirvana e del samsara, l'es
sere in s di cui nessun predicato possibile; il grande vuoto
avidya e maya, cio il pensiero in se stesso, capacit di tutti i pen
sieri concreti, matrice di tutti gli archetipi, che sono tuttavia depo
sti in lui come potenzialit, ma ancora immot, indistinti e inse
parabili da quella matrice. Esso si realizza traverso i due poli della
illusoriet (parikalpita) e della relativit (paratantra), simbolica
mente espressi nello Yoga, come giorno e notte, o mezzo (upaya) e
gnosi (pajia). Come tali
e
ssi sono capaci di diventare strumento di
salvazione, perch quello stesso pensiero per cui gli sciocchi sono
legati al samsara diventa per gli asceti un mezzo in virt del quale
essi raggiungono la condizione di Buddha (Pancakrama p. 37
V. I 1 ).
Altri indirizzi intendono quest quattro momenti come una
diversa intensit di beatitudine (ananda) perch la reintegrazione
viene conlepita come un congiungimento, un atto creativo, il cam
mino compiuto dall'urdhvaretas, da chi cio, come vedrem\ resti-
120 TEORIA E PRATICA DEL MANALA
tuisce il seme a
l
la propria sede nell'androgino primordiale. A que
sto quadruplice momento corrisponde il sorgere nell'assoluto indi
stinto di quattro aspetti simboleggiati nei quattro corpi del Buddha,
il corpo illusorio (nirmana), il corpo paradisiaco (sambhoga), i l
corpo del dharma e i l corpo innato (sahaja) cui si adeguano i quat
tro piani dell a realt fsica, verbale, spirituale e gnostica kaya,
vac, citta, jfana.
Tutto questo processo naturalmente dentro di noi in una mi
steriosa presenza ch
e
si rivela abbacinante nella sua gloria agli occhi
dell'iniziato; in me stesso si compie l'eterna vicenda, i n me sono
tutti i mondi, in me la gloria arc. ana dei Buddha dispost per gradi
nelle sfere del mio corpo che corrispondono misticamente ai van
momenti di quell'espandersi e al riassorbirsi universale.
L'attivit psichica dunque s'impernia intorno ai due aspetti
correlati, ma distinti del respiro (prana) e del pensiero (citt); essa
suppone una dicotomia di forze che quando procedono disgiunte
continuano l 'opera della psiche, quindi del karma, e perci della
disintegrazione; quando invece, arrestato i l moto nei, due canali
laterali (ida e pngala), il pensiero fatto rifluire nella canda/i que
sta convergenza provoca la nascita dell'uomo nuovo, dell'embrione
eterno. E' dunque un circolo ch
e
si compie, come nel simbolo del
serpente ouroboros. Da V a jradhara a V a jradhara, dalla disinte
grazione alla reintegrazione. Il Vajradhara principio illumina
zione (bodhz), verit e consapevolezza di s medesima: m esso
pure il punto d'arrivo dopo l'espansione cosmica. Quella illumina
zione si scinde in due, cio in prajfa e upaya, gnosi e mezzo, ele
mento intuitivo ed elemento attivo, cio luna e sole, donna e uomo,
madre e padre, come nella simbologia del Grande Veicolo buddhi
stico o delle scuole scivaite che rappresentano il Dio accompagnato
dalla paredra, ali serie vocalica e kali serie consonantica, ovulo
femminile (rakta) e sem
e
(ukla), la cui congiunzione genera
l 'uovo, l'embrione, il V a jradhara rinato.
E' una divisione binaria la quale si svolge sulle opposte vie dei
I MANALA NL PROPRIO CORPO
121
due canali, l'uno a destra l'altro a sinistra, che guidano, per cos
dire e continuano l'obiettivazione nel mondo delle apparenze, lo
scindersi del primo principio nella dualit. Questa spontanea scis
sione dell'uno in virt della quale esso appare molteplice, come
avente una forma, mentre trascende ogni forma, -favorita e accre
sciuta dal pensiero individuo od individuante (vijiana) il quale,
come si vide, portato a cavallo dal prana, sviluppa ed intensifca con
il gioco di imagini subiettive la sempre rinnovata illusione. Aliora
chiamata in soccorso la tecnica dello Yoga, la quale deve produrre
l'arresto del pensiero individuato ed individuante: questo arresto
non solo causa l'inattivit del prana, nei due canali di destra e di
sinistra, ma produce violentemente u
n
rifluire del pensiero, strap
pato a quella irrequietezza, verso la canda/i dove splende la luce
dell'assoluto
e
il fuoco che in lei fammeggia lo brucia. Come
sempre questo processo ambiguo: il flusso delle imagini su biet
tive, quella che lo Scivaismo chiama ignoranza intellettiva sop
presso; il coeffciente maggiore della dualit arrestato; ma a tale
momento negativo uno positivo si accompagna, vale a dir
e
la rein
tegrazione del Vajrasattva o Vajradhara, la indivisibile unit della
Suprema Beatitudine (mahasuk ha), il ritorno, dopo l 'esperienza del
mondo dispiegato nella sua molteplicit, all'identit assoluta, che
appunto si realizza quando la dualit stata superata.
Questa unit il bodhicitta, l'illuminazione, il lgos sperma
tiks, il quale riunisce in s indissolubilmente gnosi e prassi,
(prajia e upaya), oppure vuoto (unya)
e
compassione (karuna).
A questo punto, siccom
e
il processo universale , come sappiamo
trasferito nel microcosmo, la simbologia sessuale viene inserita nel
sistema. Questo bod hicitta, l 'assoluto che deve essere reintegrato per
la congiunzione dei suoi due aspetti, il bindu, l a goccia, cio a dire
l'uovo creato dal fondersi del sem
e
maschile (sukla) e dell'ovulo
femminile (rakta): cio prajia ed upaya, gnosi e prassi nuova
mente reintegrati nella primordiale unit.
La simbologia che guida allora l'iniziato all'inveramento com-
12 TEORIA E PRATICA DEL MANDALA
pleto della sua palingenesi diventa molto varia e complessa. In
alcune scuole essa puramente alfabetica, vale a dire si basa sul
mantra, su quelle formule che racchiudono nelle loro sillabe la mi
steriosa essenza di un piano spirituale o di una forza psicologica.
La goccia o il punto (bindu), secondo questi indirizzi, l'anusvara
il suono m, come nella sillaba om; in tal caso il processo dell'espan
sione cosmica espresso dai suoni che riproducono nella loro diversa
combinazione, l 'intrico delle forze divine traverso le quali l'uno
diventa molteplice. Nel caso che stiamo considerando il punto
l 'anusvara sopra la sillaba : hum = h u , cio consonante
( = mezzo) pi vocale ( = gnosi) . danno il punto, cie la bodhi,
cio il mistico seme di V a jradhara, il Tutto.
Per altre correnti invec
e
-om
e
nell'atto sessuale l'uovo deriva
dalla congiunzione del seme e dell'ovulo, cosl nell'esercizio dello
Yoga, dalla congiunzione della gnosi e del mezzo fgurati dai due
canali ida e pingala, nato nella andali l'uovo della reintegrazione
della identit primordiale, oltre l'effmera illusione del pensiero
individuo.
Quest'uovo appunto la coscienza che in quel momento stesso
fammeggia nella candali, com
e
una luce splendente per dissol
versi, nell'estremit superiore di quel canale che sboccia sul ver
tice della testa, nel piano nirvanico, oltr
e
l'apparenza illusoria del
divenire.
In altre scuole invece questo congiungimento avviene realmente
o allegoricamente fra l'iniziato e una donna. La candali o mudra
o fakti quasi sempre una ragazza sedicenne che condotta nel
centro del mandala raffgura la akti, il momento creativo l'aspetto
femminile dell'unit primigenia. L'uso della mudra ha avuto molta
fortuna nella setta fakta, dando origin
e
a non poche deviazioni
. aspramente criticate dalle scuole ortodosse. Non c' dubbio che l a
simbologia s i a assai pericolosa; era facile prendere alla lettera l
e
in-
IL MANDALA NEL PROPRIO CORPO
123
giunzioni della liturgia esoterica, non di rado esposte, per tener
lontano i non iniziati, in forma volutament
e
oscena.
Ci accadd
e
in alcune correnti del tardo Buddhismo special
ment
e
nel Bengala - alludo a certe sette dette Sahajiya -
e
poi
anche in alcune scuole visnuite spesso tacche da quell
e
degenera
zioni sopravvenute nel l'tsoterismo del Veicolo diamantino. Tutte
le istituzioni umane sono soggett
e
a corrompimento e tanto pi
potevano correre questo rischio le scuole che avevano scelto un sim
bolismo cos audace e che coraggiosamente mettevano in moto le
imagini sessuali per esprimere le loro mistiche aspirazioni. Ma non
dobbiamo insistere su cosiffatte degenerazioni, piuttosto cercare di
capire quali fossero le idee dei pi autorevoli maestri su un punto
cos delicato;
e
allora si riconosce con tutta franchezza che sebbene
i simboli foss ero pericolosi, i tecnici dello Yoga furono tuttavia ben
l ungi dal prenderli alla lettera. La reintegrazione del V a jradhara
avviene proprio come l'uomo nasce dalla fusione dell'ovulo e
del
seme. Ma anche nel caso che il rito liturgico compiuto nel mandala
richieda l a presenza di una donna, l'atto sessuale non condotto
alle sue naturali conseguenze: invece cos controllato dal prana
che il seme anzich scendere procede a ritroso, ascende al loto
dai mill
e
petali n sul vertice della testa per quindi dissolversi
nella increata sorgente del tutto.
Come ci sia possibile spiegato sia in alcuni trattati di H atha
y