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"Iconografia e iconologia" di Erwin Panofsky

L'iconologia fu inaugurata dagli studi di Aby Warburg, ma tocc a Erwin


Panofsky la parte pi ampia del discorso. La sua opera pi conosciuta
Iconografia e iconologia. Secondo Panofsky l'iconologia quel ramo della
storia dell'arte che si occupa del soggetto o significato delle opere d'arte
contrapposto a quello che sono i suoi valori formali. Isolato dal contesto,
la definizione di Panofsky sulla iconologia, si detto, l'involontaria
responsabile dei fraintendimenti che hanno impedito di comprendere che il
vero scopo della storiografia panofskiana era di ricollocare l'opera nel suo
mondo storico. Ci vero solo in parte: in molte sue affermazioni chiaro
l'insanabile dualismo che egli vedeva fra significato e forma, anzi, la
tendenza a sottovalutare la forma a favore del significato in una visione
totalizzante dove prevale l'immagine codificata.
Nel suo libro Panofsky ha indicato tre gradi dinterpretazione dellopera
darte:
- pre- iconografico. Identificazione dell'oggetto primario o naturale: analisi
pseudo-formale. Ci si pone di fronte all'opera in maniera acritica, e si
riconoscono solo le forme come risultano dall'esperienza visiva pratica di
ciascuno (forme, linee, colori). Determina il soggetto naturale o principale,
ad esempio un uomo che ne porti un altro piu vecchio sulle spalle e rechi
con se un bambino; o un uomo con un garofano in mano.
- iconografico, identifica il tema convenzionale. Identificazione del
soggetto secondario o convenzionale. Tramite la conoscenza di fonti
letterarie e la familiarit con temi e concetti, si comprende il significato
che dietro la mera forma e dietro ogni immagine, storia, allegoria. Enea
con Anchise e il piccolo Ascanio; un ritratto di Drer.
- Iconologica, Identificazione del significato intrinseco o contenuto. Solo a
questo punto si pu giungere all'identificazione di tutti quei principi interni
che evidenziano l'atteggiamento fondamentale di una nazione, di
un'epoca, di una classe, di una convinzione religiosa o filosofica: principi
che una singola personalit inconsapevolmente qualifica e condensa in una
singola opera. Vede, ad esempio, nel tema di Enea e di Anchise un
esempio di piet filiale; mostra come il garofano rappresenti Drer come
un uomo innamorato.
Sul terzo strato, quello iconologico, se preso globalmente difficile
ribattere: chi pu negare che in un'opera d'arte tutto significativo? Ma il
quadro si complica quando Panofsky d una definizione pi puntuale della
faccenda.
Egli dice che con strato iconologico intende una iconografia che vuole
essere anche interpretazione, diventando cos parte integrante dello studio
dell'arte, anzich essere confinata al rango di ricognizione statistica
preliminare.
di Gherardo Fabretti

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