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Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, Nacque a Firenze, da Piero e Lucrezia Tornabuoni, nel 1449, quando,

sulle salde basi gettate da Cosimo il ecc!io, s'innalza"a felicemente il grandioso edificio della #otenza
medicea$ Ma quella graduale trasformazione degli istituti #ri"ati e #ubblici c!e a"e"a dato modo a Cosimo di
accentrare in s%, con gli interessi economici, anc!e il go"erno dello &tato, #ar"e subire un #ericoloso
rallentamento quando a Cosimo successe nel 14'4 il figlio Piero, detto il (ottoso, la cui #osizione #olitica non
era molto salda$ Piero, anc!e se infermo )soffri"a di uricemia, malattia ereditaria c!e afflisse anc!e Cosimo il
ecc!io e lo stesso Lorenzo il Magnifico*, non era un debole o un inetto e a solle"arlo dagli attacc!i del male era
#ronto il figlio Lorenzo, gio"ane di "i"ace ingegno e di energico carattere$ +##ena sedicenne ri"el, abilit- di
uomo #olitico nelle missioni c!e gli furono affidate a Na#oli, a .oma, a enezia$ (li a""ersari dei Medici, tra i
quali #rimeggia"a Luca Pitti, credettero di #oter abbattere la signoria medicea, ma Lorenzo riusc/ con l'offerta di
onori e di oro a staccarlo dalla fazione nemica$
Alla morte di Piero, a""enuta nel 14'9, i figli Lorenzo e (iuliano ne ereditarono il #otere0 (iuliano lasci, il
go"erno al fratello, di cui riconosce"a la su#eriorit- nel cam#o #olitico$ Lorenzo, a##ena "entenne, sulle #rime si
mostr, assai incerto di fronte alle insistenze dei fautori dei Medici$ Ma questa si ri"el, ben #resto un'accorta
finzione, #oic!% tutta la sua atti"it-, c!e dal 14'9 al 1412 fu ri"olta all'ordinamento interno dello &tato, a##ar"e
come il frutto di una lunga e meditata #re#arazione, sia #er la sicurezza dei fini c!e egli si #ro#ose, sia #er
l'o##ortuna scelta dei mezzi #i3 adatti a conseguirli$ Lorenzo riusc/ a s#egnere le ri"alit- #i3 #ericolose e a
risol"ere i contrasti familiari, in modo da #oter im#orre #acificamente la #ro#ria "olont- e da di"entare arbitro in
ogni questione$ Nell'annullare la libert- re#ubblicana us, una tale accortezza da non #erdere il fa"ore del #o#olo
c!e gli agi della "ita e lo sfarzo delle feste #ubblic!e anda"ano conciliando al nuo"o #rinci#ato$ Con ritocc!i
a##arentemente modesti alla costituzione re#ubblicana del Comune si assicur, il #otere, di"entando "ero signore
di Firenze, do#o essere riuscito a su#erare abilmente la crisi #er il tra#asso del go"erno, affermando la continuit-
della signoria della famiglia$
Domate le ribellioni di Prato e di olterra, la quale fu messa al sacco dai mercenari di Federico da Montefeltro, i
Medici, (iuliano e Lorenzo, do#o un decennio di go"erno do"ettero rintuzzare gli attacc!i delle famiglie
fiorentine ri"ali, #rima tra tutte la famiglia dei Pazzi, c!e organizz, la celebre 4congiura dei Pazzi4 allo sco#o di
uccidere entrambi i fratelli$ Ma se non manca"ano moti"i di interessi #articolari, manca"a in tutti i cos#iratori
ogni ideale di restaurazione della libert- c!e #otesse s#iegare e giustificare il loro atto "iolento$ Lorenzo e
(iuliano furono aggrediti il 2' a#rile 1415 mentre ascolta"ano la messa in &anta .e#arata a Firenze )oggi &anta
Maria del Fiore*$ (iuliano cadde ucciso dal sicario 6andini, mentre Lorenzo, leggermente ferito #ot% sal"arsi
rifugiandosi nella sagrestia insieme a #arecc!i amici, tra i quali il Poliziano$ 7 congiurati, #er,, non solo non
#oterono trarre dal moto alcun "antaggio, ma, abbandonati dal #o#olo c!e tenne le #arti dei Medici, si tro"arono
es#osti alle #i3 crudeli "endette e ra##resaglie$
Il #ontefice &isto 7, sdegnato #er la giustizia sommaria c!e era stata fatta dei congiurati, scomunic, Lorenzo
rimasto unico signore e, alleatosi con Ferdinando 7 di Na#oli e con la re#ubblica di &iena, un gru##o cui si
contra##one"a l'altro di Firenze, Milano e enezia, mosse guerra a Firenze, la quale si tro", ridotta a mal #artito
do#o la sconfitta subita ad o#era delle milizie di Ferdinando a Poggio 7m#eriale nel 1419$ 7n quei difficili
frangenti ebbe modo di manifestarsi l'abilit- di#lomatica di Lorenzo, c!e, con audace decisione, si rec,
#ersonalmente a Na#oli e riusc/ a staccare Ferdinando dalla lega con &isto 7$ Le buone relazioni ristabilite tra
Firenze e Na#oli si accom#agna"ano all'amicizia dei Medici con gli &forza, signori di Milano, iniziata gi- dal
tem#o del "ecc!io Cosimo$
Il #ontefice, rimasto isolato, nel 1458 offr/ a Firenze la #ace$ &alutato dai Fiorentini come 4sal"atore della
#atria4, Lorenzo a##rofitt, del momento fa"ore"ole e dell'entusiasmo #o#olare #er infliggere un altro col#o
decisi"o al regime democratico e #er rafforzare la #ro#ria signoria con l'istituzione di nuo"i organi, come il
Consiglio dei &ettanta, "ero strumento di signoria, com#osto quasi interamente da #ersone de"ote ai Medici, e
con il diminuire l'autorit- dei Priori e del (onfaloniere$ L'alleanza di Na#oli con Firenze, nel #ensiero di
Lorenzo, e la #ace fra gli &tati italiani erano necessarie alla conser"azione dell'indi#endenza di tutta l'7talia$ Con
il successi"o Pa#a 7nnocenzo 777 i Medici si legarono strettamente al #ontificato, c!e a"rebbe #resto #ortato
)nel 191:* un loro es#onente, (io"anni, sul trono della &anta &ede col nome di Leone ;$ Come a"e"a
guadagnato all'intesa il #a#a, Lorenzo tent, di condur"i anc!e enezia, sos#ettata #er la sua #olitica egoistica di
ingrandimento, ma non "i riusc/, e #oco manc, c!e una nuo"a rottura fra 7nnocenzo 777 e Ferdinando di Na#oli
#ortasse alla guerra0 ma si giunse ancora una "olta alla riconciliazione$
Lorenzo ebbe autorit- di sommo moderatore della #olitica italiana e, dando a Firenze una #osizione centrale,
se##e creare fra gli &tati italiani quell'equilibrio c!e fu a##ortatore di benefica #ace e c!e si s#ezz, do#o la sua
morte, a""enuta 1'5 a#rile 1492, nella "illa di Careggi do"e Lorenzo #ass, quasi interi gli ultimi due anni$
&#ecialmente do#o il 1454 egli #ot% go"ernare tranquillamente, #oic!%, do#o un tentati"o di congiura nel 1451,
subito re#resso nel sangue, e sebbene non mancassero le dicerie di c!i lo accusa"a di "alersi dell'erario #ubblico
#er colmare i "uoti delle sue banc!e, nessuno #ensa"a di metterlo in discussione e la fortuna della citt- si
considera"a ormai strettamente legata a quella della famiglia dei Medici$
Questa tranquillit- "enne anc!e accresciuta dai due accordi di #ace del 1454 e 145' e do#o c!e egli si fu
accordato con la C!iesa #er stabilire la #ace in 7talia ed escludere la #resenza straniera$ Ne##ure le #rime
o##osizioni e i tentati"i di riforma del &a"onarola turbarono la quiete del go"erno di Lorenzo, c!e ammir, e
#rotesse il #redicatore ferrarese$ + #ro#osito dell'e#isodio leggendario del colloquio a""enuto tra il &a"onarola e
Lorenzo, a Careggi, negli ultimi istanti di "ita di quest'ultimo, si tende a ritenere c!e egli ne abbia rice"uto
conforto e assoluzione, mentre secondo la tradizione codina il frate a"rebbe rifiutato di assol"ere il morente, il
quale non "ole"a ridare la libert- al #o#olo di Firenze$
Lorenzo accrebbe il suo lignaggio familiare anc!e grazie al matrimonio con Clarice <rsini, con la quale egli si
fidanz, nel dicembre 14'5, e c!e s#os, nel giugno del 14'90 da essa ebbe i figli Piero, (io"anni )il futuro #a#a
Leone ;* e (iuliano, e quattro figlie$
Educato con ogni cura dalla madre e istruito in modo tale da formarsi una buona cultura attinse direttamente ai
testi classici gi- raccolti dal nonno Cosimo il ecc!io nelle sale del #alazzo mediceo$ Frequent, i #i3 famosi
umanisti del suo tem#o, tra i quali= Pico della Mirandola, Marsilio Ficino, +gnolo Poliziano e Luigi Pulci e
artisti come il errocc!io, c!e sar- #oi maestro di Leonardo da inci in #ittura, l'arc!itetto (iuliano da &an
(allo e i #ittori Pollaiolo, Fili##o Li##i, &andro 6otticelli e Mic!elangelo, ai quali Lorenzo offr/ os#italit- e
#rotezione con una liberalit- #ari all'intelligenza con cui raccolse o#ere e oggetti d'arte$
Lorenzo > ricordato anc!e #er la sua atti"it- letteraria, c!e sembra ricondurlo "erso una contraddittoriet- di
as#etti c!e caratterizza #i3 generalmente tutta la cultura fiorentina del suo tem#o$ 7ntorno al Magnifico "i"ono e
o#erano Marsilio Ficino, es#onente del neo#latonismo, e Pulci, Pico un Poliziano, Pollaiolo e 6otticelli$ La
ci"ilt-, c!e attra"erso questi #ensatori e artisti si elabora a Firenze negli ultimi decenni del ?uattrocento, si
#resenta con un as#etto com#lesso di quella c!e si s"olge nella #rima met- del secolo$ 7n essa la "igorosa fede
nelle #ossibilit- della 4"irtute4 umana contro la fortuna, intesa in senso boccaccesco, il fer"ido interesse #er i
#roblemi della citt- terrena, il senso della stretta connessione fra "ita #olitica e cultura, gli elementi insomma
dell'umanesimo ci"ile fiorentino sembrano incrociarsi con un nuo"o stato d'animo, in cui #re"ale in"ece
un'inquieta sfiducia nell'azione umana, una "olont- di distacco dalla "ita #olitica e in genere #ratica, una
tendenza a cercare nella fede religiosa o nella cultura o nell'arte un se#arato e sereno rifugio$
Questo incrocio singolare di interessi terreni e di e"asioni contem#lati"e si riscontra in "aria forma e misura nei
filosofi e negli artisti c!e abbiamo so#ra nominato, ma si riflette, e in modo forse #i3 e"idente se##ure meno
#rofondo, anc!e in Lorenzo$ Nella sua stessa azione #olitica all'innegabile #assione #er gli intricati maneggi e
alla sottile abilit- di#lomatica si mescolano, come > documentato dalle sue lettere e dai suoi .icordi,
atteggiamenti di cauto e ironico scetticismo e di sincera as#irazione alla 4#ace4 e al sereno ozio meditati"o$ Non
di"ersamente la "ariet- di as#etti della sua o#era letteraria si risol"e sostanzialmente in un alternarsi di momenti
in cui > #i3 "i"a e immediata l'adesione al mondo concreto delle #assioni umane e in genere dell'es#erienza
#ratica quotidiana con altri momenti in cui questa adesione si fa #i3 disincantata e distaccata fino a giungere
talora a un #essimismo se"ero e al desiderio ansioso di una #erfetta e assoluta #ace del cuore$ Certo bisogna
ammettere c!e questo com#lesso stato d'animo in un tem#eramento come quello del Magnifico, c!e meglio si
realizza sul #iano #ragmaticamente #olitico, non si concretizza in "eri e #ro#ri ca#ola"ori artistici0 e c!e nei suoi
scritti tengono gran #osto gli ec!i e le suggestioni dei suoi #i3 grandi amici e maestri, dai quali egli non
nasconde di ri#rendere i temi e le forme a lui #i3 congeniali$ Non gli > negato, tutta"ia, di es#rimere in alcuni
s#aruti momenti la sua "oce #ersonale$ @ se la successione delle sue es#erienze culturali e letterarie non si
com#one in un quadro armoniosamente unitario, tali es#erienze #ossono collocarsi in una linea letteraria ricca,
"i"ace e non #ri"a di una certa coerenza di s"olgimento$
A Lorenzo de' Medici "a attribuito il grande merito di essere riuscito, con i suoi raggiri e sotterfugi di#lomatici,
ad a##acificare gran #arte dell'7talia centroAsettentrionale gi3 gi3 fino a Na#oli$ + lui "a il grande merito di a"er
riunito la Toscana, terra di grandi scontri e#ocali, iniziati con la morte di Matilde di Canossa, sotto l'egida della
#ro#ria famiglia c!e sar- mantenuta fino all'unit- d'7talia$

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