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Sotto il profilo del rapporto tra sicurezza e libertà, è significativo che nella Risoluzione
1507/2006, nel contesto dei resoconti di illegittime attività della CIA, si faccia espresso
addebito ad alcuni Stati membri di “accettare o di fare uso di informazioni ottenute nel corso
di interrogatori di detenuti, i quali erano stati sottoposti a minaccia o a tortura o ad altre
forme di abusi, prima durante o dopo questi interrogatori” (punto 10.6). L’Assemblea
parlamentare è così intervenuta anche sul delicato e controverso tema dei limiti di
utilizzabilità delle prove raccolte illecitamente.
Le deliberazioni n. 1507/2006 e 1754/2006, peraltro, avevano già portato il 16 marzo 2007
l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a rinnovare l’invito agli Stati Uniti a
tenere fede agli impegni per il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, assunti con lo
status di Osservatori nel Consiglio d’Europa (risoluzione n. 1539/2007 e raccomandazione
n. 1788/2007, intitolate “The United States of America and International Law”). Tale invito
è riferito specificamente a detenzioni segrete e trasferimenti di detenuti illegittimi e
richiama le precedenti deliberazioni dell’Assemblea (Risoluzioni 1340/2003; 1433/2005 e
1507/2006, nonché Raccomandazione 1760/2006)