k ronstadt 22

© Massimo Ghimmy

periodico bimensile
Numero 22
Mercoledì 15
Marzo 2006

Zucchero, filato
Lo stabilimento di Casei Gerola è (era)
il centro per la produzione di zucchero
dalle barbabietole coltivate in
Piemonte e Lombardia.

Dà (dava) direttamente lavoro ad un

centinaio di dipendenti fissi e circa
duecento collaboratori stagionali;
indirettamente gravitavano su di esso
cinquemila agricoltori.

L’Unione Europea, dovendo regolare

il mercato dello zucchero (sussidi e
dazi rendono il prezzo dello zucchero
europeo tre volte più alto rispetto al
prezzo mondiale), ha deciso d’accordo
Simone Leddi/A.F.A.&G.

con il ministro Alemanno (Politiche

Agricole) di tagliare 13 dei 19 stabili-
menti italiani, e così si è scelto di chiu-
dere anche uno degli stabilimenti più
produttivi ed efficienti d’Italia...

L’alternativa impossibile Vignette nella vigna del Signore

...in tal modo oscure politiche
commerciali hanno decretato
la chiusura di un importante
zuccherificio in un paese che
non riesce neanche a coprire
il proprio fabbisogno interno.
Ora: si potrebbe scadere
nella peggiore retorica anti-
europeista e nazionalista
degna da Lega Nord; oppure
si potrebbe dire che, quando
si fanno certe scelte, invece
che badare unicamente
all’efficientismo economico
(ma anche, perché no, alle
pressioni delle lobby più forti),
ci sarebbero altre variabili da
tenere in considerazione, come
l’impatto sociale (a proposito,
dice Laura in una lettera al
blog di Beppe Grillo: “...almeno
un centinaio [dei lavoratori
stagionali] sono ragazzi di età
compresa tra i 18 e i 24 anni
che con la stagione si pagavano
l’università senza gravare
sulla famiglia”). Ci sarebbe
da considerare il degrado
ambientale che può portare
lasciare il settore agricolo
abbandonato in se stesso, pure
in un paese post-industriale.
Soprattutto si potrebbe far
notare come, mentre da noi
si chiudono le fabbriche e si
attualmente costa la metà
del petrolio ed è ad impatto
ambientale zero, perché la CO2
prodotta bruciando alcol è la
stessa che le canne da zucchero
assorbono durante la crescita
(oltretutto la tecnologia flex fuel
che fa andare indistintamente
le auto ad alcol o benzina è
della Magneti Marelli, e le auto
che la Fiat vende sul mercato
sudamericano sono in gran
parte dotate di essa).
Si potrebbero dire tante
cose piene di buon senso e
razionalità sul famigerato
sviluppo sostenibile senza
dimenticare i princìpi
dell’economia, che bene o male
siamo in un mercato comune e
non bisogna ragionare in una
scala ristretta ai nostri interessi
di Paese; per esempio si
potrebbe dire che, nonostante
quello che vi hanno dato ad
intendere, i nostri governi
un minimo di possibilità di
manovra nel campo della
politica industriale ce l’hanno,
al di là delle direttive europee:
peccato che in qualche caso
questa possibilità sia preda
dell’insipienza, della mancanza
di coraggio e fantasia, magari
delle Sette Sorelle di turno.
Per spiegare le molteplici
interpretazioni possibili di un
sogno, Freud affermava che in
una stessa struttura formale
onirica vi è la compresenza
simultanea e stratificata di
più pulsioni e di più elementi
inconsci, anche in contrasto
tra loro, che si condensano
Digit@l point
RILEGATURA TESI DI LAUREA
STAMPA DIGITALE
in un’unica rappresentazione
fenomenica per presentarsi
alla coscienza. Per usare
un’immagine, potremmo dire
che quando si apre un piccolo
spiraglio da cui l’inconscio
può fare capolino alla luce
del sole attraverso anche solo
una singola rappresentazione,
un’immagine, un ricordo, una
parola, un sogno, un gesto,
un sintomo, attraverso quel
piccolo spiraglio passano
contemporaneamente tutte
le pulsioni rimosse e represse
condensandosi potentemente
in quella sola rappresentazione
che si carica di molteplici
significati. In questo modo,
anche un oggetto considerato
poco inquietante al vaglio della
coscienza, può racchiudere
in sé i contenuti e le pulsioni
più diverse, perturbanti e
contraddittorie ed esprimerle
tutte in modo autentico,
genuino ed esaustivo anche
se mascherato. Mi sembra che
questa immagine psicoanalitica
sia particolarmente adatta
per interpretare le reazioni
islamiche e occidentali
alla pubblicazione delle
note vignette satiriche. Pur
considerando seriamente
l’indignazione per il vilipendio
del Profeta, valutando tutta la
gravità del gesto, gli isterismi
di massa provocati dall’offesa
appaiono sproporzionati
alla colpa, potremmo dire
irrazionali. Sempre Freud ci fa
sapere che i comportamenti e
le modalità di pensiero delle
masse sono paragonabili al
funzionamento dell’inconscio.
Anche negli oggetti del desiderio
e dell’odio di un movimento
di massa, irragionevole,
esasperato, spesso violento
come l’inconscio, si condensa
una moltitudine di pulsioni
represse e rimosse che trovano
in un solo oggetto libidico il
modo per esprimersi senza
incorrere nella censura della
coscienza o delle autorità che
la rappresentano socialmente.
Ma mentre nei sogni si esprime
il rimosso dell’individuo, nei
movimenti di massa si esprime
ciò che è rimosso e represso
socialmente. O meglio, si

prendono soldi per bruciare le
eccedenze di barbabietole, in
Brasile con l’alcol ricavato dalle
canne da zucchero si fanno
andare le auto, e non è una
novità, lo fanno dalla grande
crisi petrolifera del ‘73: l’alcol
@
E se a suggerire un’alternativa esprimono le energie, spesso
intelligente ogni tanto violentemente distruttive e
sono pericolosi universitari via S. Agostino n.4 fanatiche che covano nella
sovversivi piuttosto che comici 27100 PAVIA società senza trovare sfogo a
genovesi, figurati. Tel. 0382.309568 causa di molteplici forme di
info@digitalcentersrl.it repressione.
Domenico Santoro continua a pagina quattro...
 2 k
Mentre l’ennesimo salotto
televisivo (pieno di gente
con il pene) metteva in
discussione la legge 194 e
difendeva la presenza costante
di vari “movimenti per la vita”
all’interno dei consultori, ho
scoperto di essere incinta.
Ho vent’anni, sono iscritta
all’Università, ho un affitto da
pagare e mi guadagno da vivere
con lavori saltuari. Non sono
fidanzata, ma mi piace fare
l’amore, ovviamente solo con le
dovute precauzioni. Purtroppo
però questa volta qualcosa si è
rotto. Non me la sento di avere
un figlio, vado in un consultorio
a chiedere assistenza…
Ho trent’anni, sono sposata
da due, solo mio marito lavora
e viviamo con mille euro al
mese. Sono rimasta incinta, ma
un figlio, in questo momento,
non possiamo permettercelo
purtroppo. Si, perché io desidero
diventare madre, ma voglio
assicurarmi di poterlo essere
veramente e sinceramente il
contributo statale di mille euro
La Gaia Scienza
Polli con penne e non: intervista al Prof Barbarini
Ma cos’è questa famigerata
aviaria? Chi colpisce?
Cerchiamo di fare chiarezza.
Il virus H5N1 è specializzato
nell‘infettare volatili acquatici
selvatici. Solo saltuariamente, e
in determinate condizioni, può
colpire uccelli d’allevamento e
ancor più difficilmente l’uomo.
Solo chi vive tra le piume
del pollame, in condizioni
igieniche precarie, rischia; in
più, non è da sottovalutare la
predisposizione genetica di
ognuno. Nell’Est della Turchia,
in Kurdistan, tanto per citare
un esempio, i casi mortali tra
gli uomini si sono verificati
per il contagio causato da
contatto diretto con secrezioni
di animali infetti.
Per sfatare falsi miti mediatici,
abbiamo interpellato un
esperto nostrano, il dottor
Giorgio Barbarini specialista in
malattie infettive al Policlinico
S. Matteo.
Come si trasmette all’uomo?
Tutto passa dal maiale che è il
punto d’incontro con l’uomo.
Nel mio viaggio in Cina ho visto
allevamenti piramidali. Gabbie
sovrapposte con in alto polli,
sotto palmipedi e poi tacchini e
...e l’influenza degli apollidi sulla società di massa?
strumenti
Legge 194: trent’anni dopo
Situazioni comuni e aiuti concreti
mi fa ridere…
Ho trentacinque anni e un
lavoro molto prestigioso.
Guadagno tanti soldi, ma ho
dovuto rinunciare ad avere un
figlio poiché il mio contratto di
lavoro non me lo permetteva
(gli uomini non hanno di questi
problemi). Sono rimasta incinta
e sono costretta ad abortire,
lui mi ama, ma io non voglio
dirglielo…
Donne in queste situazioni
si presentano ogni giorno
all’interno dei Consultori. I
Consultori sono strutture socio-
sanitarie istituiti dalla Legge
n°405 del 29 Luglio 1975 che
devono offrire assistenza alla
donna, in modo particolare
informandola sui servizi sociali,
sanitari e assistenziali offerti
dalle strutture che operano
Il professor Giorgio Barbarini
per finire maiali! I polli spesso
entrano in contatto con volatili
selvatici attirati dal becchime,
quindi infettati. Nel maiale
il virus può ricombinarsi,
diventare trasmissibile all’uomo
e da uomo a uomo, ma questo
non è ancora accaduto, è solo
una possibilità. Secondo le
nostre conoscenze si trasmette
da pollo a uomo, raramente,
e non dimentichiamo la
predisposizione genetica.
Difficilmente un individuo
ha un numero sufficiente di
nel territorio. Inoltre devono
fornirle informazioni sulle
modalità per ottenere il rispetto
delle norme della legislazione
sul lavoro a tutela della
maternità. I Consultori devono
contribuire a far superare le
cause che potrebbero portare
all’interruzione di gravidanza
sempre rispettando la libertà
di scelta della donna, alla
quale spetta comunque
l’ultima parola. Qualora la
donna decidesse di abortire, il
Consultorio deve offrirle tutto il
sostegno sanitario e psicologico
possibile per accompagnarla
al momento dell’operazione. I
Consultori possono avvalersi
della collaborazione volontaria
di associazioni e formazioni
sociali di base che possano
anche aiutare la maternità
ricettori specifici per il virus
H5N1 da esser contagiato.
Perché proprio in Cina come per
la S.A.R.S.? In Cina si trovano
spesso scarse condizioni
igieniche negli allevamenti,
e c’è ancora l’abitudine di
macellare senza protezioni.
Quanto è stabile e resistente il
virus? Può sopravvivere nei
tessuti e nelle feci per lunghi
periodi e a basse temperature.
Al contrario, è sensibile al
calore e viene distrutto durante
la cottura degli alimenti.
Mangiare pollame infetto, ma
cotto, non è pericoloso!
Ma chi sono i veri polli? Nel
nostro paese, rischiano di
essere catalogati “polli” quelli
influenzati dai mass media
meno corretti, che hanno creato
un’immagine mentale avulsa
dalla realtà. In Germania dove
non è calata la vendita dei polli,
in Italia del 70 %. Nei paesi
dov’è nata l’aviaria, inoltre,
non c’è stata una diminuzione
significativa del consumo di
pollame.
Simone Leddi e Marta Vecchi
Ventôse, An CCXIV
difficile dopo la nascita. Dunque
dovrebbero soprattutto essere
luoghi sicuri, affidabili e discreti
nei quali una donna può trovare
sostegno e utili informazioni e
nei quali può sentirsi libera di
Pensare da sé
Gli apolidi: “il gruppo umano
più caratteristico della storia
contemporanea”
Se le minoranze rappresen-
tano gruppi di popolazione
all’interno di una nazione,
gli apolidi sono individui che
hanno perso la protezione del
governo e si ritrovano senza
una patria. Finchè l’umanità
resta organizzata in stati nazi-
onali e territoriali un apolide
non è un individuo espulso
semplicemente da un paese
ma da tutti i paesi (poiché non
c’è per nessuno l’obbligo di
ricevere e naturalizzare questa
persona): di fatto è escluso
dall’umanità. Di fronte alla
massa di profughi, risultando
impossibile la soluzione della
naturalizzazione, si impone o
il rimpatrio forzato (e questo
significa il venir meno del dir-
itto d’asilo: il “simbolo dei diritti
umani nella sfera delle relazio-
ni internazionali”1), o il campo
d’internamento: l’unico “surro-
gato pratico” del territorio nazi-
onale che il mondo possa offr-
ire all’apolide. E’ un “paradosso
della politica contemporanea” il
divario fra gli sforzi idealistici di
chi insiste “a considerare “inal-
ienabili” diritti umani in realtà
goduti soltanto dai cittadini dei
paesi più prosperi e civili, e la
situazione degli individui privi
di diritti” per i quali il campo
di internamento costituisce
l’unica soluzione al problema
della residenza.
Thon, Quintidi, 25
decidere, secondo la propria
coscienza, per quel che
riguarda il suo corpo e la sua
vita. Ma i Consultori in Italia
funzionano bene? Nel prossimo
numero parleremo del
lavoro svolto concretamente
e quotidianamente nei
Consultori, con un’intervista
esclusiva alla dottoressa Sabina
Dal Verme dell’Ospedale S.
Paolo di Milano.
Lidia e Kavida
Vivendo al di fuori
dell’ordinamento giuridico
statale l’apolide si trova costret-
to suo malgrado in una situazi-
one di illegalità, è passibile di
pene detentive senza aver com-
messo alcun delitto. In quanto
“anomalia non contemplata
dalla legge” può normalizzarsi,
paradossalmente, solo commet-
tendo un’infrazione alla norma
che sia contemplata. “Come
delinquente l’apolide non sarà
trattato peggio di un altro de-
linquente, cioè sarà trattato
alla stregua di qualsiasi altra
persona. Solo come violatore
della legge egli può ottenere
protezione da essa”.
Uno stato che non è in grado
di trattare gli apolidi come
soggetti giuridici infrange
quel principio che è alla base
della sua stessa costituzione:
l’uguaglianza di tutti davanti
alla legge. Uno stato nazionale
non può esistere sulla negazi-
one di tale principio: “le leggi
che non sono uguali per tutti
danno luogo a privilegi, qual-
cosa che contrasta con la stessa
natura dello stato nazionale”.
1: Questa e le seguenti citazioni
sono tratte da Hannah Arendt,
Le origini del totalitarismo, ed
Einaudi, Torino, 2004, cap XII.
Silvia Patrizio
 k 3
anche i manager illuminati a volte possono rimanere al buio

Thon, Quntidi, 25
Ventôse, An CCXIV terza pagina
Yo quisiera contar una historia Ritengo che in Messico sia
de amor
la historia de la Luna che nos
Storia di un viaggio immaginario alquanto difficile credere che
ogni cosa sia standardizzabile
hace sonar e valida universalmente;

(vorrei raccontare una storia

d’amore/
la storia della Luna che ci fa
sognare).
Sfogliando un libro di fotografie
sul Messico, ce n’è una che
riporta questi versi scritti su un
muro colorato di giallo, su cui
è stata anche dipinta una luna
azzurra.
Quando penso al Messico, e
ultimamente lo faccio spesso,
gli associo volentieri questa
immagine di semplicità, poesia
e colore. Poi mi dico: “è tutto
quello che vorrei nella mia
vita” e forse ciò che desidero è
proprio il Messico.
A luglio dello scorso anno
ho terminato di scrivere un
libro su questo Paese, pur non
essendoci mai stata. La scelta di
ambientarlo proprio lì è venuta
da sé: nessun altro posto mi
sembrava così vario per storia,
popoli e tradizioni. L’essermi
addentrata in tutto ciò che
questa terra è stata e continua
ad essere mi ha permesso di
iniziare quello che ho chiamato
il mio viaggio immaginario.
Perché prima non conoscevo
le gesta dei suoi eroi nazionali,
cosa significasse lottare per un
pezzo di terra e per la libertà,
chi fosse con precisione
Emiliano Zapata e chi il suo
prima parte
erede dei nostri giorni, il
subcomandante Marcos. Non
avevo neanche mai sentito
parlare delle diverse varietà
di metzcal, una delle bibite
nazionali, la cui autenticità è
garantita dalla presenza di un
verme nella bottiglia. A quanto
pare, il bruco dovrebbe anche
dare lievi effetti allucinogeni a
chi si arrischia a mangiarlo, e
molti lo fanno.
Il Messico è un paese onirico,
dove la realtà si mescola alla
fantasia e al sogno, in cui ci
si può ancora permettere di
dar credito ad uno sciamano
per comprendere il vero senso
della vita, senza essere bollati
come persone irrazionali. Si
potrebbe così scoprire, come
suggerisce Carlos Castaneda
nei suoi libri, che la realtà non
si ferma a quanto percepiamo
con i nostri occhi; anche noi
non siamo soltanto uomini,
ma esseri dalle potenzialità
incredibili e “luminose”.
La globalizzazione ci fa
dimenticare l’importanza
fondamentale della
biodiversità, la varietà della
specie viventi, un concetto
che si può estendere anche ai
popoli e alla loro specificità,
alla eterogeneità dei territori.
rimane
possibilità
sempre
del
la
contrario,
dell’esperienza originale,
dell’approfondimento.
Il Messico, al pari della luna,
mi fa sognare che al di là del
mio mondo a volte banale
e freddo, ne esiste un altro
lontano, al quale rivolgere i
miei pensieri. Un paese che
Pino Cacucci definirebbe “un
grande altrove”, capace “di
rievocare sensazioni smarrite,
assopite, rimaste in qualche
meandro a aspettare la scintilla
che le risvegli”.
Con ciò non intendo affermare
che questo paese sia privo di
aspetti negativi, ma dalla sua
storia emerge costantemente la
volontà di lottare per elevarsi.
Agata Mondo

PaviArtPoetry Festival Estraneamento

I suoi occhi neri, così profondi
Un’osteria letteraria e una bella piazzetta del centro come
Riuscivano sempre a trasmettere emozioni
scenario ineguagliabile per letture, spettacoli e incontri.
Un piccolo Festival che rifugge dagli eccessi dei grandi Ma, in quel momento, fissavano il vuoto:
raduni per concretizzarsi in un essenziale intreccio la preoccupazione e
tra arte e socialità. Tre riviste (Farepoesia, Kronstadt e la riflessione lo avevano rapito.
Inchiostro) e l’osteria letteraria Sottovento organizzano In mezzo alla gente
la prima edizione della rassegna di arte e letteratura Ma pur così distante
PaviArtPoetry, da martedì 21 a domenica 26 marzo.
Era riuscito a creare
Quattro giorni densi di incontri e di iniziative con la
Un mondo tutto suo, parallelo.
giovane poesia emergente, ma anche con poeti affermati,
mostre, riviste, libri, reading, interventi musicali e Nella sua mente,
proiezioni. Un interessante happy hour, con la possibilità si affollavano
di fermarsi a cena e prolungare le discussioni in maniera castelli di carta
del tutto conviviale. Ma soprattutto, troverete chi, come che il vento stava pian piano facendo crollare
voi, ama i libri, la poesia, l’arte e la letteratura. con un lieve soffio.
“Ho bisogno di teorie che muovono la mente, come può Ragazzo non aver paura
fare l’arte, non di teorie che sistemino le nostre menti. E la Vai avanti per la tua strada
validità di una teoria (…) sta nella sua capacità di aprire
E sii padrone della tua splendida vita.
la mente, di toglierci il coperchio dalla testa, come fa una
buona poesia o una voce che canta.” J. Hillman.
Il programma dell’evento in quarta pagina. Valentina Trani
Pavia, 25 settembre 2005

Il surrealismo è un movimento
culturale che si sviluppa in
Francia dopo la prima guerra
mondiale; nel 1924 Breton,
padre di questo movimento,
[...]
pubblica “Le Manifeste du l’inconscio. Alla base della poesia come espressione del compimento totale di sé nella
Surrealisme”, dove basandosi letteratura surrelista troviamo rapporto veridico che unisce fusione con l’altro. La persona
sulle teorie di Freud proclama infatti la ‘scrittura Automatica’ l’uomo al mondo. Paul Eluard amata diventa allora un
l’inconscio come unica fonte che viene definita come “un è uno dei massimi esponenti personaggio sacro, uno specchio
di ispirazione. Il sogno, automatismo psichico puro della poesia surrealista; nella dove si riflette la divinazione
l’ipnosi, tutto ciò attraverso il quale tentare di sua raccolta “Capitale de la del proprio desiderio. Alla base

Aladino Foto
che è fantastico, esprimere il funzionamento douleur”, dedicata alla sua della sua poesia c’è la certezza
bizzarro e strano, reale del pensiero senza prima moglie, tratta il tema di una “felicitè” possibile e del
sono lo strumento nessun controllo da parte dell’amore, che diventa nei superamento dei limiti umani
attraverso cui della ragione”; questo tipo di suoi versi una potenza che fa nella purezza dell’amore.
far emergere scrittura segnerà l’inizio della entrare in trance e che porta al Micol Orifiammi

Il mio amore per aver raffigurato i miei desideri Mon amour pour avoir figuré mes désirs
traduzione di Micol Orifiammi di Paul Eluard

Il mio amore per aver raffigurato i miei desideri Mon amour pour avoir figuré mes désirs
Messo le tue labbra nel cielo delle tue parole come un astro Mis tes lèvres au ciel de tes mots comme un astre

I tuoi baci nella notte che vive Tes baisers dans la nuit vivante
E la scia delle tue braccia intorno a me Et le sillage de tes bras autour de moi
Foto di laurea Come una fiamma nel segno della conquista Comme une flamme en signe de conquete
Sviluppo e stampa in 30 minuti I miei sogni sono al mondo Mes reves sont au monde
Servizi matrimoniali Chiari ed eterni Clairers et perpétuels
Foto digitali in 30 minuti
E quando tu non sei qui Et quand tu n’es pas là
Corso Cavour, 16A 27100 Pavia
Io sogno di dormire sogno di sognare. Je reve que je dors je reve que je reve.
Tel/Fax 0382/33866
 4 k
PaviArtPoetry
Reg. Trib. PV n°594 - Stampa: Cooperativa Sociale “Il Giovane Artigiano”, Pavia - Chiuso in Redazione 9-3-2006 - Tiratura 2000 copie - 2006, Alcuni diritti riservati (Rilasciato sotto licenza Creative Commons 2.0 by-nc-sh)
Calendario
Martedì 21 Marzo 2006
Ore 18.00: Proiezione video
– Framm. dal famoso reading di
Castelporziano del giugno 1979
Ore 18.30: Il Grande Slam
Giuria: S. Grossi, M.Mammola, C.
Siviero Tagliabue.
Venerdì 24 Marzo 2006
Ore 18.00: Proiezione video
– Intervista a G. Ungaretti
Ore 18.30: Novecento – L’Ombra del
Neorealismo
Letture e interventi con G. Piovano,
A. Bellocchio, G. Giovanetti. Ospite
musicale della serata L. Riccardi.
Sarà presente S. Borutti, docente
di filosofia alla Facoltà di Lettere e
Filosofia e Assessore alla Cultura.
Sabato 25 Marzo 2006
Ore 16.00: intervento del gruppo
teatrale OTM con brani dello
spettacolo “Libertà obbligatoria”.
Ore 18.00: Proiezione di frammenti
dallo SlamPoetry Vis Musicae, poeti
improvvisatori.
Ore 18.30: Incontro con riviste
di poesia e non solo: Il Foglio
Clandestino, Il Monte Analogo,
PULP, Inchiostro, e Kronstadt.
Domenica 26 Marzo 2006
Ore 16.30: al Sottovento: Incontro
con i poeti Tomaso Kemeny e
Claudia Azzola.
Ore 18.00: Proiezione di frammenti
video “pasoliniani”.
Ore 18.30: I pasoliniani: Un omaggio
alla figura di Pasolini.
Ore 21:30: Attualità del pensiero
e dell’arte di Pasolini. Critica del
Potere, del Capitale, della Società del
Consumo, con F. Muraro (relatore
- insegnante Libera Università
Popolare di Milano)
Canzoni e Poesie con i Cantosociale,
G. Mazzon, T. Truglia, L. Ariano, N.
Cocco.
Collabora l’Associazione Punto Rosso
di Vigevano. Conclusione della
serata con il gruppo Cantosociale.
Dalle ore 14.00 alle 18.00 in Piazzetta
San Marino (in caso di pioggia nel cd
“Transetto” di Palazzo san Tommaso)
ExpoIndipendentLibri: Libri e riviste
in mostra – Piccoli-grandi editori in
piazza (Shake Edizioni, Sensibili alle
Foglie, La Città del Sole, Castelvecchi,
Calusca, Stampa alternativa,
Nautilus, Elheutera, Effigie.)
Il Gruppo dei Plumcake esporrà
al Sottovento la serie di lavori
“Chitarre”.
Contatti:
Tito: titoxy@libero.it cel.
+39.349.5959694 (Farepoesia);
Nicola: nicolcocco@libero.it cel.
+39.338.815744 (Inchiostro);
Luca: luca_schiavi@yahoo.it cel.
+39.328.6759924 (Kronstadt);
Riccardo: tel. 0382.26350
(Sottovento).
Necchi: una ex fabbrica, un’area
dismessa, una città fantasma,
cos’altro? L’ampia area dove
è sorta una delle fabbriche di
macchine da cucire più grandi
d’Italia, sta ora candendo nella
completa distruzione. Lo spazio
è situato tra via della Repub-
blica e la stazione ferroviaria
e, all’inizio del secolo, ha visto
uscire dalle proprie fonderie
le prime di una lunga serie di
macchine da cucire. Da allora
Necchi è diventato, nel mondo,
sinonimo di qualità con un
crescente impiego della tecno-
logia dovuto al crescere dell’ind
ustrializzazione, soprattutto nel
campo dell’abbigliamento.
certi industriali farebbero meglio a cucirsi la bocca
cronache
Vignette nella vigna del Signore
...da pagina uno
Nel nostro caso, allora, in un
solo oggetto, l’indignazione
antioccidentale contro le
vignette, che porta le folle
islamiche a scatenare la loro
violenza contro i simboli
dell’occidente, si condensano
molte pulsioni che da lungo
tempo attendevano di
esplodere all’esterno. Queste
manifestazioni sono il segnale
di un “disagio della civiltà”
fortissimo che attraversa i
paesi mussulmani le cui cause
sono diverse - frustrazione,
povertà, repressione, delusione,
angoscia per il futuro, timore
- non tutte direttamente
dipendenti dall’occidente e
di cui le vignette sono solo il
pretesto per lo scatenamento.
Non dimentichiamo che
molte delle nazioni dove
sono scoppiati i disordini
sono attraversate da pesanti
tensioni sociali, sono governate
da autocrazie feroci, sono
scosse da gravi sperequazioni
economiche, sono soggiogate
dalla propaganda, sono represse
da una classe di religiosi
potente e astuta … e dove
insistono molteplici tensioni e
molteplici repressioni si sa, ce
lo spiega Wilhelm Reich, che
l’esaltazione fanatica dilaga. Ma
è anche contro queste molteplici
contraddizioni interne alle loro
stesse società che le violenze
si scatenano sotto il pretesto
socialmente accettabile della
violenza antioccidentale. Ciò
che è da capire è che essa non
Necchi
Ma perché l’area è dismessa?
Perché, dopo la chiusura dello
stabilimento, non si trova un
accordo tra la proprietà e il
comune: il primo vorrebbe un
cambio di destinazione d’uso,
cioè che diventasse commer-
ciale invece che industriale (per
il trasferimento al bivio “vela”),
mentre il comune si è opposto
a questo perché cambierebbe di
molto il valore dell’area. La lot-
ta ha disagiato molti lavoratori
che sono rimasti disoccupati
senza speranza di replica.
Proprio l’area dismessa in sé ha
qualcosa di molto incoerente: si
tratta di spazio che potrebbe es-
sere utilizzato per ospitare altro
è il morbo che colpisce quelle
società, ma è invece il sintomo di
una patologia, è un grido d’aiuto
disarticolato come lo è la paresi
che colpisce l’isterica senza
cause organiche. Su questo stato
patologico, poi, intervengono
gli agitatori, gli sfruttatori
delle speranze, gli istigatori
delle illusioni, i tesorieri delle
delusioni e i capitalizzatori
della rabbia, pervertendo a loro
vantaggio gli isterismi che essi
stessi hanno prodotto. E i nostri
non sono da meno. Anch’essi
sfruttano per secondi fini una
situazione incandescente. E
così, qualcuno spera di mettersi
in luce offendendo gli altri,
sapendo che la sua provocazione
provocherà tra loro un’ondata
di rabbia incontrollabile che
contribuirà a metterli in cattiva
luce, altri mettono le mani
avanti per frenare il diritto di
satira contro la religione e tutti
i poteri forti, probabilmente
temendo di essere intralciati
nei loro progetti di dominio
delle coscienze, altri ancora non
perdono l’occasione per ribadire
la superiorità della cultura
occidentale e lanciarla in un
assurdo “scontro di civiltà”, un
ossimoro evidente non potendo
la parola civiltà stare insieme
a scontro. Casualmente, però,
tutti, occidentali e islamici,
concordano nella necessità di
porre il potere e i suoi simboli al
riparo dalla libertà di critica, di
satira e di sberleffo.
Matteo Canevari
e, nel caso di un’applicazione
industriale o commerciale, an-
che creare posti di lavoro, ma
viene abbandonato e lasciato al
degrado più totale.
E se le macchine Necchi sono,
oltre che affidabili, anche belle,
tanto da essere esposte al Muse-
um of Modern Art di New York,
non si può dire altrettanto del
luogo dove queste sono nate,
per la cui preservazione nulla
è stato fatto.
Così l’area Necchi si va ad
aggiungere alle tante aree
dismesse pavesi che nessun
pavese spera più di veder
risorgere.
Matteo Pellegrinuzzi
La quiete dopo
la tempesta
Il caso Sottovento si conclude.
Sulla vicenda che ha portato in
tribunale il bar di via Siro Comi,
contro l’accusa di frastuoni
notturni, il Tribunale si è espresso
respingendo la denuncia dei vicini.
Il bar pertanto continuerà la sua
attività oltre le ore 22. Un grande
peso in questa risoluzione pare
abbiano avuto le molte attività
culturali intraprese o coorganizzate
dal locale nel corso di molti anni di
attività, che hanno messo in luce
un importante ruolo del Sottovento
nella vita culturale e associativa,
specialmente giovanile, della città.
Le colonne dell’accesso
Rete Lilliput
La Rete Lilliput nasce
nell’autunno del 1999. Il suo
scopo è provare a collegare in
rete le centinaia di realtà già es-
istenti e che si battono, ciascu-
na nel proprio specifico campo
di azione, per un’economia di
giustizia, per la pace, la sosteni-
bilità ambientale… La rete è
strutturata in nodi locali, asso-
lutamente autonomi. Anche a
Pavia è attivo un nodo, che ad
oggi comprende 14 associazioni
(per info: www.lilliputpavia.org
, info@lilliputpavia.org o 347/
1896070). Fra alti e bassi in
questi anni ha portato avanti
varie iniziative, a titolo di es-
empio: la campagna Pace da
tutti i balconi, o la campagna
Banche Armate (campagna
di pressione sulle banche che
finanziano l’esportazione di
armamenti). Scopo della Rete,
oltre a favorire l’incontro e la
“contaminazione” fra le varie
associazioni, è infatti quello
di individuare tematiche, in-
iziative e campagne che non
riguardano specificamente una
singola associazione, ma che
possono appunto essere con-
dotte insieme, in quanto temi
di comune interesse.
Negli ultimi mesi il progetto
su cui ci siamo maggiormente
concentrati è la creazione di un
notiziario comune delle varie
associazioni, notiziario che ha
visto la luce a dicembre, e di
cui dovrebbe uscire il secondo
numero nei primi giorni di feb-
braio.
Si tratta di un notiziario rivolto
principalmente all’interno, a
soci (o amici e simpatizzanti)
I disegni in questo numero sono di Elena Balduzzi
Le vignette in questo numero sono di Matteo Amighetti
Le foto sono di Simone Leddi/A.F.A.&G.
ronstadt
periodico bimensile
Numero 22
www.kronstadt.it
info@kronstadt.it
http://creativecommons.org/
licenses/by-nc-sa/2.0/it/legalcode/
Thon, Quintidi, 25
Ventôse, An CCXIV
TRE TORRI
cafe
I
PANINERIA
TAVOLA FREDDA
Via Spallanzani, 3
Tel. 0382.301086
27100 - Pavia
delle 14 associazioni del nodo.
Lo scopo è infatti quello di
favorire appunto la “messa in
rete” delle associazioni: dare
l’opportunità ad ogni associ-
azione di comunicare con tutti
i soci delle altre associazioni,
condividendo quindi riflessio-
ni, segnalando iniziative ecc…
spesso, per forza di cose, ogni
associazione delega una o due
persone a curare il rapporto con
le altre realtà, con il risultato
che a “mettersi in rete” sono
solo queste, e non le associ-
azioni nel loro insieme. Il gior-
nalino vuole essere un piccolo
passo per cercare di superare
questo problema.
Quattro pagine (un A3 fronte-
retro), realizzate grazie al sup-
porto del Centro Servizi Volon-
tariato. Quindi un notiziario
molto piccolo, che in ogni
numero (speriamo di riuscire a
farne uscire uno ogni due mesi)
riporterà riflessioni e proposte
da 2-3 associazioni, un calen-
dario di appuntamenti, un “edi-
toriale” comune. Oltre a questo
un piccolo inserto – “pillole di
economia solidale” – con varie
proposte per consumare in
maniera critica nei più svariati
campi (commercio equo, finan-
za etica, turismo responsabile,
internet e telefonia....).
Il giornalino lo si può trovare,
in formato cartaceo (anche se
in un numero molto limitato di
copie), presso le due botteghe
di commercio equo di Pavia
(Ad Gentes, piazza Duomo 22 –
Cafe, corso Garibaldi 22). In al-
ternativa lo si può scaricare (in
PDF) da www.lilliputpavia.org .
Abbonamenti:
non ancora, ma stiamo
lavorando per voi. Presto
per gli abbonati un origi-
nale dono l’originale tova-
glietta decorata a mano
da un prestigioso artista.