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FORMAZIONE PERMANENTE

Parrocchia San Pio V Largo San Pio V, 3 - 00165 Roma Tel.: 0666000400; fax: 066624840. Scheda CEB no.3 ANI DIC. 2011 Goran Khner

III.

Spirito Santo nellAntico Testamento

La Cresima, sacramento dello Spirito Santo: si compie nello Spirito e conferisce la pienezza dei doni dello Spirito Santo, rendendo perenne nella Chiesa la grazia della Pentecoste. (CCC, 1288) Dello Spirito Santo impossibile parlarne, impossibile tacere1 Si pu parlare in due modi dello Spirito Santo. Il primo una riflessione sistematica teologica sulla terza persona divina e il suo ruolo nella storia della salvezza. Questo modo di pensare si chiama pneumatologia, cio la dottrina dello Spirito Santo. Un altro modo significa applicare apprendimenti teologici nella vita, tracciando le vie per lo Spirito Santo. Teologia coinvolge entrambi modi. Abbiamo bisogno, per quanto possibile, delle informazioni chiare e affidabili sui contenuti religiosi, ma anche la loro applicazione nella nostra vita. Per esempio Paolo VI richiama lopera dello Spirito in Cristo e nei cristiani in una rapida, ma puntuale sintesi biblica:
Ges dopo avere ricevuto il Battesimo di Giovanni, vide su di s scendere lo Spirito Santo (cfr. Mc 1,10), il quale rimase sopra di lui (cfr. Gv 1,32). Sempre dal medesimo Spirito egli fu spinto a dare pubblico inizio al ministero di Messia, forte della sua presenza e del suo aiuto [...]. In seguito promise ai suoi discepoli che lo Spirito Santo avrebbe aiutato pure loro, infondendo in essi il coraggio per testimoniare la fede anche di fronte ai persecutori (cfr. Lc 12,12). Alla vigilia poi della sua passione, assicur che avrebbe inviato agli Apostoli, da parte del Padre, lo Spirito di verit (cfr. Gv 15,26), che sarebbe rimasto con essi in eterno (cfr. Gv 14,16) e li avrebbe validamente aiutati a rendere testimonianza a lui stesso (cfr. Gv 15,26) [...]. In realt il giorno della festa di Pentecoste, lo Spirito Santo discese in forma del tutto straordinaria sopra gli Apostoli (At 2,4) e su coloro che avevano creduto alla predicazione (At 2,38)2.

Quando S.Paolo chiese ai discepoli di Efeso se avevano ricevuto lo Spirito Santo venendo alla fede, essi risposero: Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo (At 19,2). Ma ci sar anche una ragione per cui pure ai nostri tempi lo Spirito Santo stato chiamato Il grande sconosciuto, mentre il vero conduttore della nostra vita spirituale. stato detto da un teologo che lo Spirito Santo, a differenza di quanto accade nellOriente cristiano, una sorta di cenerentola nella teologia, nella liturgia e nella spiritualit occidentale. In questo c un fondo di verit che pu essere superato attraverso il ricorso alle Scritture, partendo gi dallAntico Testamento, ove si ha la presenza dello Spirito di Dio che non ancora la terza persona della Trinit cristiana ma unefficace manifestazione dellazione creatrice divina che d la vita.3 Ma allora chi questo Spirito Santo e come si manifesta nellAntico Testamento? Anche se nelle scritture ebraiche lo Spirito Santo non viene mai presentato come una persona ma come una forza divina capace di trasformare l'essere umano e il mondo, resta comunque il fatto che la teologia pneumatologica cristiana si radica su quella ebraica. Sappiamo che nella mentalit ebraica il nome ha un grande valore per rappresentare la persona. Si pu ricordare, in proposito, limportanza che nellEsodo e in tutta la tradizione di Israele viene attribuita al modo di nominare Dio. Mos aveva chiesto al Signore Dio qual era il suo nome. La rivelazione del nome era considerata manifestazione della persona stessa: il nome sacro metteva il popolo in relazione con lessere, trascendente ma presente, di Dio stesso (cf. Es 3, 13-14). Il nome con cui viene adombrato, nellAntico Testamento, lo Spirito Santo ci ai uter a comprenderne la propriet, anche se la sua realt di persona divina, consostanziale al Padre e al Figlio, ci fatta conoscere soltanto nella rivelazione del Nuovo Testamento4 L'esatta
Il teologo protestante Karl Barth scrisse nel suo commento ai Romani questa frase paradossale, ma altrettante vera. 2 Cfr. PAOLO VI, Divinae consotium naturae. Costituzione apostolica circa il Sacramento della Confermazione (15.VIII.1971), in EV 4, 1073. 3 Gianfranco Ravasi, Famiglia Cristiana (01/04/2008) 4 Giovanni Paolo II, Udienza generale, Mercoled, 3 gennaio 1990.
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espressione Spirito Santo come tale (sostantivo pi aggettivo attributivo) non si trova nel testo biblico ebraico dove il riferimento allo Spirito sempre accompagnato da un genitivo di appartenenza. pertanto lo Spirito di Dio (ruah Elohim) nel caso della creazione; Spirito del Signore (ruah Jhwh) nel caso della relazione di Dio con le sue creature. Solo due volte si trova un riferimento alla Santit (ruah qodesh) Spirito di Santit, in cui Santit sinonimo di Dio (Is. 63,10s., Sal 51,13). Dunque, nella Bibbia il termine ebraico che designa lo Spirito ruah ().5 Questo termine nel contesto biblico ha un ampio diagramma semantico col significato di vento, alito, soffio, spirito, vapore, fumo, respiro, esalazione, ecc. Nel significato originario indica leffetto del movimento dellaria prodotto dallazione del respiro o dal soffio forte oppure lieve del vento. Non si dimentichi che la primitiva mentalit semitica non conosceva laria al di fuori di questo movimento e quindi ci che suscitava interesse non era tanto il moto in s quanto il segreto dinamismo dellenergia (respiro o vento) che lo causava e lo manifestava. Per, anche se il campo semantico di ruah molto esteso, pu tuttavia essere ricondotto a due termini fondamentali, cio al binomio vento-soffio/respiro. Dunque, in ebraico un unico vocabolo, ruah, indica sia lo Spirito divino, sia lo spirito vitale umano e animale, sia il vento, e questa variet si riflette anche nel termine greco pnuma.6 Gi dai primi passi della Bibbia noi incontriamo Spirito Santo - il libro di Genesi apre con un versetto che gi ne presagisce la presenza: In principio Dio cre il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano labisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque (Gn 1,1s). Il mondo era stato creato, ma non aveva forma. Era ancora caos finch lo Spirito del Signore cominci ad aleggiare sopra le acque ed allora emerse la creazione e fu il cosmo. Ci troviamo di fronte ad un simbolo bellissimo. S.Ambrogio lo interpretava in questo modo: Lo Spirito Santo Colui che fa passare il mondo dal caos al cosmo, cio dalla confusione e dalle tenebre, allarmonia. NellAntico Testamento i tratti della figura dello Spirito Santo non sono ancora ben definiti. Ma ci viene descritto il Suo modo di agire. Se nella creazione rappresenta la premessa ordinatrice, nella vita delle creature si versa su alcuni, trasmette loro la sua intenzione, la direzione della sua volont, li investe con particolare intensit (giudici, re) e fa s che la loro parola diventi parola di profezia e il profeta sia riconosciuto come ish haruah, un uomo dello spirito (Os. 9,7). In breve possiamo elencare diverse funzioni che svolge lo Spirito nellAnticho testamento: 1) la funzione ordinatrice: (Gn 1.1). Sul mondo informe si posa lo spirito di Dio e la sua discesa produce il miracolo della creazione: la trasformazione del disordine in ordine; 2) la funzione vivificante: il Signore Dio plasm l'essere umano con polvere del suolo e soffi nelle sue narici uno spirito di vita e l'essere umano divenne uno spirito vivente (Gn 2,7). Sull'essere umano-polvere viene soffiato lo spirito di Dio e l'essere umano trasformato in essere vivente - partner con il quale e al quale Dio parla e affida la responsabilit del mondo; 3) la funzione di guida: Su di lui si poser lo spirito del Signore, spirito di sapienza, di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore (Is 11. 2). Lo spirito di Dio si impadronisce di determinate persone (patriarchi, matriarche, giudici, re, profeti, sapienti, ecc,) e, dotandole di poteri particolari, le abilita alla funzione di guida e di maestri interpreti, nel mondo, della volont di Dio e 4) la funzione risanatrice: Vi dar un cuore nuovo, metter dentro di voi uno spirito nuovo... Porr il mio spirito dentro di voi e vi far vivere secondo i miei statuti e vi far osservare e mettere in pratica le mie leggi (Ez 36, 27). Entrando nell'essere umano, lo spirito lo ricrea e lo risana, vincendone il peccato e ricostituendolo partner di Dio nell'alleanza.

Ricorre 378 volte nellAntico Testamento. Comunque, il primo senso di questo termine, come della sua traduzione latina spiritus, soffio. In italiano ancora osservabile la parentela tra spirito e respiro. Il soffio la realt pi immateriale che percepiamo; non la si vede, sottilissima; non possibile afferrarla con le mani; sembra un niente, eppure ha unimportanza vitale; chi non respira non pu vivere. Tra un uomo vivente e un uomo morto c questa differenza che il primo ha il soffio e laltro non ce lha pi. La vita viene da Dio; il soffio dunque viene da Dio, che lo pu anche riprendere (cf. Sal 103, 29-30), cf. Udienza generale, Mercoled, 3 gennaio 1990.
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Scheda biblica
1. Orazione iniziale Invocazione allo Spirito Santo
O spirito Santo, Amore eterno e dispensatore di celesti doni, degnti di infondere nella nostra anima e in quella di tutti i fedeli il dono della tua sapienza, che ci distacchi dalle cose mondane e ci unisca pi strettamente a te. Concedici il dono del tuo intelletto, affinch ben intendiamo le verit rivelate e conformiamo ad esse la nostra vita.

2. Lettura Incontro con la Parola - Ezechiele 36,16-287


Per inserire il brano nel suo contesto: Il libro di Ezechiele composto da uno dei grandi profeti di Israele. Si tratta di Ezechiele, un sacerdote israelita, testimone di una delle epoche pi tragiche vissute dal popolo ebraico. Ezechiele dunque scrive nel momento pi drammatico della storia dIsraele: crollo del regno di Giuda e la conquista della sua Gerusalemme (seguito dellamaro esilio babilonese). Partecipa al dramma del suo popolo, in quanto anchegli si trova in esilio. Ezechiele afferma di aver iniziato il suo ministero nel 593 tra gli esuli giudei in terra di Babilonia (1,2). La sua ultima profezia datata risale al 571 (29,17). Il libro di Ezechiele contiene due raccolte, una degli oracoli composti prima della caduta di Gerusalemme (Ez 1-24 ammonizioni) e laltra di quelli posteriori ad essa (Ez 33-39 promesse), separate dagli oracoli contro le nazioni (Ez 25-32). Nella prima di esse laccento posto sulla condanna che il profeta pronunzia a nome di Dio nei confronti di Israele a motivo dei suoi peccati. Nella seconda invece si annunzia la conversione e il ritorno degli esuli nella loro terra. Al termine viene posta una sezione chiamata Torah di Ezechiele (Ez 40-48), dove sono descritte le istituzioni future. Il nostro testo si trova nella terza parte del libro di Ezechiele, nel quale il profeta consola il suo popolo e gli promette e preannuncia un avvenire migliore. I temi esattamente sono i seguenti: il ruolo del profeta come sentinella (Ez 33), JHWH unico pastore di Israele (Ez 34), rinnovamento del popolo (Ez 35-37), la vittoria finale sui suoi nemici (Ez 38-39). Nella parte riguardante il rinnovamento di Israele (Ez 35-37) si possono identificare tre momenti: desolazione dei monti di Edom (Ez 35), iniziativa di Dio in favore di un popolo ormai distrutto (Ez 36), rinascita di Israele (Ez 37). Il brano liturgico ricavato dalla parte centrale di questa sezione. In esso si possono identificare tre momenti: santificazione del nome di JHWH (vv. 1625); purificazione del popolo (vv. 24-25); trasformazione del cuore (vv. 26-28). Per aiutare nella lettura del brano: Questa profezia costituisce il nucleo del libro di Ezechiele. Il suo messaggio un riassunto del libro. Israele aveva offeso Dio spargendo il sangue e con lidolatria (18). La sua punizione significa dispersione tra le nazioni, cio lesilio (19). Eppure il Signore non li avrebbe lasciati l. Torneranno alla loro terra (24). Dio li purificher e li trasformer e loro lo seguiranno (25-28). La terra e la sua gente rifiorir (29-38), mentre le nazioni limitrofi avrebbero saputo che il Signore ha agito (36). Breve analisi La santificazione del nome di Dio (vv. 16-23) Il profeta rimprovera gli israeliti perch, quando abitavano nella terra promessa, lavevano rese impura con la loro condotta malvagia, in quanto avevano sparso il sangue nel paese e avevano adorato gli idoli. Ci ha scatenato lira di Dio il quale intervenuto e li ha scacciati dalla loro terra e li ha dispersi fra le nazioni. Ma questo castigo ha fatto s che il suo santo
Nessun libro profetico suscita pi interrogativi del libro di Ezechiele. Questo testo unisce oracoli profetici e riflessioni di carattere legale, prosa e poesia, descrizioni storiche estremamente dettagliate ed allusioni mitologiche assai immaginose, giudizio equilibrato e visione sfrenata, verboso sermoneggiare e vivace rappresentazione drammatica. NGC, Ezechiele 20, 396.
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nome fosse profanato, perch ha portato gli altri a pensare che il Dio d'Israele era o incapace o riluttante ad assistere il suo stesso popolo. In altre parole, la punizione che li ha colpiti ha gettato unombra sul nome di Dio, in quanto ha fatto sorgere il sospetto che egli non volesse veramente il loro bene o non fosse capace di attuarlo (vv. 16-20). Il motivo per cui il Signore avrebbe portato il suo popolo dal loro esilio chiaramente espresso. Non ha niente a che fare con la bont o lauspicio loro. Piuttosto era un desiderio di Dio perch non pu tollerare che il suo nome sia disonorato. Perci decide di intervenire per santificare il suo nome. Questa espressione significa che Dio vuole riacquistare quella credibilit che ha perso a causa degli israeliti. La sua decisione non dipende dunque da cause esterne ma solo dal fatto che egli stesso non pu tollerare che le nazioni abbiano unidea sbagliata del suo modo di essere e di agire. Con il suo intervento egli vuole mostrare nuovamente la sua santit davanti agli occhi delle nazioni affinch esse sappiano che egli il Signore (vv. 21-23). Questa profezia porta speranza a tutti noi. Dio agisce per salvare, ma non sulla base della nostra dignit, per a causa della sua immensa misericordia. La purificazione del popolo (vv. 24-25) Lunico mezzo a disposizione di Dio per santificare il suo nome consiste nellintervenire nuovamente in favore di Israele: Vi prender dalle nazioni, vi raduner da ogni terra e vi condurr sul vostro suolo (v. 24). Per santificare il suo nome, a Dio non resta altro da fare che radunare il suo popolo disperso e ricondurlo nella terra che gli aveva donato. Lintervento di Dio non pu raggiungere per i suoi scopi se il popolo stesso non cambia il suo atteggiamento verso di lui. Per principio questa trasformazione non pu essere portata a termine degli israeliti, che sono gli unici responsabili di quanto capitato. Perci Dio si assume il compito di intervenire lui stesso per prepararli alla svolta che sta per attuare. Lintervento viene descritto da Ezechiele anzitutto come una purificazione. Nel mondo biblico lacqua era dotata di un forte simbolismo in quanto strumento di purificazione. Con lacqua infatti si purificavano i sacerdoti prima di accedere allaltare (cfr. Lv 8,6) e di essa si faceva uso in diversi riti il cui scopo era quello eliminare le impurit contratte in vari modi (cfr. Lv 14,8). A Qumran erano svariate le occasioni in cui era richiesta una purificazione mediante bagni lustrali. possibile che Ezechiele, facendo appello allimmagine dellacqua purificatrice, volesse riferirsi al passaggio del mar Rosso (Es 14), inteso come loccasione in cui tutto il popolo stato purificato prima di affrontare il cammino dellesodo. Anche ora, nel contesto del ritorno dallesilio, si rende necessario un bagno purificatore a cui tutto il popolo deve essere sottoposto. Liniziativa di questo bagno purificatore dipende non dal popolo ma da uniniziativa di Dio. Trasformazione del cuore (vv. 26-28) Limmagine dellacqua purificatrice molto significativa, ma non riesce a togliere limpressione che si tratti ancora di un espediente piuttosto esterno, che non cambia il popolo in profondit. Perci il profeta fa ricorso a unaltra immagine, quella del cambiamento del cuore. Nel linguaggio biblico il cuore rappresenta il centro della persona, dove si elaborano le decisioni e le scelte di vita.8 A Dio non interessa lesteriorit, ma il cuore delluomo (cfr. 1Sam 16,8). Egli infatti vuole essere amato con tutto il cuore (cfr. Dt 6,5). A causa della loro infedelt a Dio il cuore degli israeliti era diventato duro (cfr. Is 6,10), simile alla pietra. Si rende perci necessario un intervento che trasformi il cuore del popolo, cio lo renda adatto a svolgere correttamente le sue funzioni nel rapporto con Dio.
Il cuore la sede dell'initelletto e dell'amore, cos sar un modo di considerare la vita dal punto di vista di Dio. Lo spirito nuovo la capacit di vivere come un popolo unico, non semplicemente come singoli individui (cf. lo sviluppo di questo concetto in 37,1-14). L'alleanza qui non viene menzionata esplicitamente (ma cf. 34,25 [alleanza di pace, bert shalom] - e 37,26 [alleanza eterna, bert olam]), cfr. NGC, Ezechiele 20, 396. La nuova legge sar scritta nei loro cuori. Se in questo contesto Ezechiele non parla espressamente di nuova alleanza, ci dovuto al fatto che per lui lalleanza una sola, quella del Sinai, che mai potr venire meno. Evitando di applicare all'alleanza escatologica l'appellativo di nuova, Ezechiele vuole salvaguardare meglio la sua continuit con l'alleanza sinaitica. Per lui infatti l'alleanza non pu essere che eterna (cfr. Ez 37,26), come d'altronde si esprimeva anche Geremia in 32,40. La novit quindi viene vista da lui non nell'alleanza, ma nelle disposizioni che Dio creer nei membri del suo popolo.
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Qui si sovrappongono due immagini: linfusione dello Spirito nel cuore del popolo e la sostituzione del suo cuore. Queste due immagini erano gi state anticipate nella prima parte del libro di Ezechiele. (cfr. Ez 11,19; 18,31). Ezechiele presenta lintervento sul cuore come uniniziativa totalmente libera e gratuita di Dio. Dopo aver accennato allinfusione dello Spirito,9 il profeta si sofferma anzitutto sulla sostituzione del vecchio cuore di pietra, cio indurito dal peccato, al posto del quale d agli israeliti un cuore nuovo (wenatatti lakem leb hadash), di carne (leb bashar). Lidea di fondo quella di una svolta radicale del modo di pensare e di vivere del popolo nei suoi rapporti con Dio. Un cambiamento cos profondo non pu essere opera delluomo, ma soltanto di Dio, il quale perci si assume personalmente questo compito. Ezechiele inoltre a proposito del cuore di pietra e del cuore di carne suggerisce l'impegno dello Spirito nella realizzazione della rivoluzione spirituale, nel desiderio di cambiamento attraverso la teshuvah (pentimento, conversione). Per Ezechiele il cuore nuovo che Dio dar al suo popolo, cio il cuore di carne, consiste in ultima analisi nel dono dello Spirito. Lo Spirito una nota figura biblica con cui si indica loperare di Dio in questo mondo. Essa risponde alla necessit di conciliare la santit di Dio, cio la sua assoluta trascendenza, con la sua presenza attiva in questo mondo. A somiglianza delluomo, che con il suo soffi o pu muovere anche cose che sono lontane da lui, Dio pu operare con il suo soffio potente nella realt terrena, pur essendo totalmente al di l di essa. chiaro che lo Spirito Dio stesso in quanto agisce non solo nella natura e nella storia, ma anche nell'intimo dell'essere umano per infondergli la capacit di essere fedele ai suoi comandamenti. Si potrebbe suggerire pertanto che lo Spirito pur non avendo n corporeit, n materialit presente nell'intimit delle creature per arricchirle. Il brano prendendo lo spunto dai riti della purificazione annuncia una nuova e definitiva purificazione; la promessa della nuova alleanza. In essa sono associati e dominanti i temi dell'acqua, dello Spirito e del cuore. L'effetto di questa purificazione con acqua e del dono dello Spirito la interiorizzazione della legge di Dio, che sar osservata non come una norma esteriore ma come un comandamento intimo In conclusione si riprende il tema della finalit per cui Dio interviene per trasformare il cuore degli israeliti - la formula finale conclusiva dice: "Voi sarete il mio popolo e io sar il vostro Dio" (Ez 36, 28).10 Essa annuncia il ristabilimento delle relazioni tra Dio e il popolo mediante l'alleanza. Anche se iIl ritorno degli israeliti dallesilio babilonese poteva essere considerato come un semplice atto politico, determinato da una congiuntura favorevole, cio lascesa al trono di Ciro, re di Persia, Ezechiele afferma invece che le cose non stanno cos. Il popolo andato in esilio perch ha perso il suo rapporto originario con Dio. Perci loperazione del rientro sar possibile solo se il popolo sar trasformato nel suo intimo. Il dono di un cuore nuovo, di carne, che coincide con lo Spirito di Dio, non altro che un'immagine diversa per descrivere la stessa realt escatologica espressa da Geremia mediante l'immagine della legge scritta nel cuore, cio quell'azione che Dio esplica nell'intimo dell'essere umano per purificarlo in modo totale e definitivo dai suoi peccati e renderlo pienamente fedele alla sua volont. Dio non si accontenta di unobbedienza puramente formale, ma richiede una decisione interiore che cambi radicalmente il modo di pensare e di agire. Questo cambiamento tanto profondo da richiedere un intervento dello Spirito, lunico capace di muovere non solo gli avvenimenti della storia ma anche, impresa ben pi impegnativa, il cuore delluomo. In questa prospettiva assume unimportanza centrale la fede, che implica unapertura radicale al mistero di Dio. nella fede che luomo manifesta tutta la sua grandezza. Ma una grandezza che effetto non di una conquista, bens di un dono.11
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Questa promessa sar citata da Pietro a Pentecoste (Atti 2,16-21) Questa la formula P di alleanza presente in Es 6,7 e nei profeti, in Ger 7,23; 11,4; 24,7; 31,33; Ez 14,11; 37,23.27; Os 2.23: Zc 8.8. 11 Guidati verso lamore : Lumanit, infatti, destinata a nascere ad una nuov a esistenza. Dal nostro petto verr strappato il cuore di pietra, gelido e insensibile, segno dellostinazione nel male. Dio vi immetter un cuore di carne, cio una sorgente di vita e di amore (cf v. 26). Allo spirito vitale, che nella creazione ci aveva reso creature viventi (cf Gn 2,7), subentrer, nella nuova economia di grazia, lo Spirito Santo che ci sorregge, ci
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3. Un momento di silenzio orante


Signore, a Te piaciuto il silenzio: lo hai scelto per la tua nascita tra noi , e, in certo modo, lo hai continuato per trent'anni nella tua casa di Nazareth. Lo hai diffuso dappertutto, come un tuo grande dono. Pervade l'universo; fascia come un velluto la tua creazione. Fa da sottofondo ad ogni suono, ad ogni parola. Accompagna il pensiero, permette ogni ascolto. A volte ci prende la paura del silenzio, forse troppo grande per noi, vorremmo fuggirlo. Dacci una mano, Signore, per capirne il valore ed amarlo. Ci avvicina a Te, ci rende pi riflessivi, pi maturi pi attenti alla vita. Ci mette alla tua presenza. E' il profondo linguaggio con cui ami parlare con noi .

4. Alcune domande
a. Domande di base: Quali pensieri, sentimenti o domande vengono in mente dopo aver letto il brano di Ezechiele? Perch? Che cosa dice il testo, per noi, oggi? b. Condivisione: "La morte sempre precede la resurrezione" (o pi generica dopo la pioggia viene il sole)- sei d'accordo con questaffermazione? Perch o perch no? Il tema della morte occorre ogni tanto nella Bibbia - quali sono alcuni esempi in cui la morte porta alla resurrezione? Leggi il brano di nuovo e trova tutte le frasi di Dio che cominciano con Vi (faro) Come possono incoraggiarci queste affermazioni oggi? La rigenerazione precede la fede o no? Dio deve dare un cuore nuovo ad un peccatore prima che lui pu credere - questo implica che Dio ci fa diventare cristiani o andare all'inferno - che siamo predestinati e che non ha nulla a che fare con la nostra scelta? Al quale "Spirito" si riferisce Ezechiele 36,27 e quale il suo significativo (nella nostra fede)? Dove il cuore di pietra nella tua vita? Dove hai disperatamente bisogno (e desideri) della resurrezione? Che cosa fa un cuore fisico per qualcuno? In che modo possiamo paragonare il valore di un cuore nuovo (fisico) con il valore di un cuore nuovo spirituale in chi ne ha bisogno? Perch Dio vuole purificarci prima di darci un cuore nuovo? Come alcune persone reagiscono quando gli viene detto che devono stare attenti e obbedire Dio? Perch spesso pi difficile andare da Dio per un cuore nuovo e un cambiamento di vita? In che modo le promesse di Dio sono applicabili ai bambini, dato che anche loro, secondo la Bibbia, sono nati contaminati dal peccato? I figli (piccoli in senso di maturit) dei genitori credenti possono essere considerati cristiani?

5. Orazione finale
Grazie, Spirito creatore, perch trasformi continuamente il nostro caos in cosmo; perch hai visitato le nostre menti e hai riempito di grazia i nostri cuori. Grazie perch sei per noi il consolatore, il dono supremo dei Padre, l'acqua viva, il fuoco, l'amore e l'unzione spirituale. Grazie per gli infiniti doni e carismi che, come dito potente di Dio, hai distribuito tra gli uomini. Grazie per la parola di fuoco che non hai cessato mai di mettere sulla bocca dei profeti, dei pastori, degli apostoli, dei missionari e degli oranti.

muove, ci guida verso la luce della verit e versa lamore di Dio nei nostri cuori (Rm 5,5), cf. Giovanni Paolo II, Le catechesi, Roma 1993, pp. 79-80 - LOsservatore Romano, 10-09-2003)

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