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FORMAZIONE PERMANENTE

Parrocchia San Pio V Largo San Pio V, 3 - 00165 Roma Tel.: 0666000400; fax: 066624840. Scheda CEB no.2 NOV. 2011 Goran Khner

II.

Simboli Liturgici Olio/Unzione

"Accipe signaculum doni Spiritus Sancti"

Il segno dell'unzione imprime il sigillo spirituale.


Il sacramento della Confermazione si conferisce mediante l'unzione del crisma sulla fronte, che si fa con l'imposizione della mano, e mediante le parole: "Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti dato in dono".1 La materia di questo sacramento oltre limposizione delle mani del Vescovo, la unzione fatta sulla fronte del battezzato col sacro Crisma; perci si chiama anche Cresima, cio Unzione. Il sacro Crisma olio mischiato con balsamo, che il Vescovo ha consacrato il gioved santo.2 L'olio stato considerato una necessit in tempi biblici ed ovviamente ritenuto come un dono del Signore, cio grano, olio e vino sono espressione della sua bont (Ger 31:12; Gioele 2:19). L'olio stato usato per varie cose di cui le pi importanti sono: cibo, unzione, lampade, sacrificio, medicina etc. Lutilizzo dunque pu essere diviso in quello quotidiano, cio comune e quello speciale, anche sacro. Comunque, l'uso forse pi frequente dellolio nella Bibbia quello di unzione. La consuetudine pi comune ungere un re (1 Sam 10,1), un sacerdote (Lev 8,30), o un profeta (Is 61,1), anche se lunzione dei re era quella pi comune. Un altro tema importante di unzione figura del salvatore promesso, che due volte chiamato "Unto", o Messia (Dn 9,25-26). L'unzione figurativa, investita dallo Spirito Santo (Sal 2,2; Is 61,1). Nel Nuovo Testamento il simbolismo dell'unzione specialmente associato a Ges, il Messia (Eb 1,9). Lunzione era un atto comune nellantico mondo. Lunzione, spalmando il corpo con grasso o olio, ha lo scopo di promuovere il benessere fisico. Lunzione legale, versando olio sulla testa, conferisce presumibilmente forza e/o maest - gli Ittiti ungevano i loro re, in Egitto il re unge alti funzionari, i principi vassalli della Siria e Canaan sono unti, e il sacerdozio a volte associato a unzione.3 Lolio oggi semplicemente un elemento della nostra alimentazione, molto comune e diffuso, mentre nellantichit invece era piuttosto prezioso.4 Lolio dunque leggermente perso il suo significato, la sua importanza, e nella liturgia cristiana lunzione spesso rappresenta un gesto che ci lascia alquanto indifferenti, pur sapendo che il nome stesso che portiamo, cristiani, un continuo richiamo all'unzione. Il termine Cristo infatti parola di origine greca che traduce letteralmente il termine ebraico messia, che significa "unto", cio scelto, consacrato, inviato di Dio. 5 Ancora una volta opportuno sottolineare che il simbolismo liturgico rischia di non essere compreso e di essere anche frainteso senza il riferimento alla Scrittura, alla concreta storia della Salvezza. Bibbia e liturgia sono come le due
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Paolo VI, Cost. ap. Divinae consortium naturae: AAS 63 (1971) 657. In questo sacramento, lolio che si espande e fortifica, significa la grazia abbondante, che si sparge nell anima del cristiano per confermarlo nella fede: e il balsamo, che odoroso e difende dalla corruzione, significa che il cristiano fortificato da questa grazia, atto a dare buon odore di cristiane virt e a preservarsi dalla corruzione dei vizi. (Catechismo della Chiesa Cattolica del 1905, 582) 3 TDNT, chrio. 4 In parecchie culture si riteneva che lolio avesse unenergia particolare, sia per le sue caratteristiche fisiche e chimiche (non si mescola allacqua, isola e rende impermeabile ci che unto) che per la sua preziosit . 5 Il verbo ebraico ma usato per indicare lapplicazione di olio a un oggetto o una persona versandolo o spalmandolo. L'equivalente usuale greco nella LXX chriein. Quando la parola impiegata per le persone, esprime il conferimento di uno stato particolare. Per lo pi sono unti re (Saul, Davide, Salomone etc.), cf. ABD, Messiah. Veni, creator Spiritus, mentes tuorum visita, imple superna gratia, quae tu creasti pectora. Qui diceris Paraclitus, donum Dei altissimi, fons vivus, ignis, caritas et spiritalis unctio!

facce di un'unica realt, pi di quanto possiamo immaginare, in quanto non si tratta semplicemente di "illustrare" i segni liturgici con la Scrittura, ma la liturgia attualizzazione sacramentale dell'evento biblico; evento che si rende pertanto presente e operante. Nel simbolismo biblico e antico, l'unzione presenta una grande ricchezza di significati: l'olio segno di abbondanza [cf. Dt 11,14] e di gioia [cf. Sal 23,5], purifica (unzione prima e dopo il bagno), rende agile (l'unzione degli atleti e dei lottatori); segno di guarigione, poich cura le contusioni e le piaghe [cf. Is 1,6] e rende luminosi di bellezza, di salute e di forza.6 Questi significati dell'unzione con l'olio si ritrovano tutti nella vita sacramentale (battesimo, confermazione, ordinazione, unzione degli infermi).7 Alla fine si pu concludere citando il Catechismo: Per mezzo di unzione il cresimando riceve il marchio , il sigillo dello Spirito Santo. Il sigillo il simbolo della persona, il segno della sua autorit Questo sigillo dello Spirito Santo segna l'appartenenza totale a Cristo, l'essere al suo servizio per sempre, ma anche la promessa della divina protezione nella grande prova escatologica.8 Scheda biblica 1. Orazione iniziale Invocazione allo Spirito Santo Signore Ges, invia il tuo Spirito, affinch ci aiuti a leggere la Scrittura con lo stesso sguardo, con il quale Tu la leggesti ai discepoli sulla strada di Emmaus. Con la luce della Parola, scritta nella Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio negli avvenimenti sconvolgenti della tua condanna e della tua morte. Cos, la croce che sembrava essere la fine di ogni speranza, apparsa loro come sorgente di vita e di risurrezione. Amen. 2. Lettura Incontro con la Parola - Matteo 25,1-13 Questo brano non direttamente legato con cresima e/o Spirito Santo, ma parla dellolio, simbolo di cresima. Comunque, la scelta del testo dipende dal suo significato prepararsi. Per inserire il brano nel suo contesto: Il Vangelo di Matteo ha due tipi di parabole. Quelle che aiutano a percepire il Regno di Dio presente nell'attivit di Ges, e quelle che aiutano a prepararsi per la venuta futura del Regno. Quelle appaiono soprattutto nella prima parte della vita apostolica di Ges. Queste sono pi frequenti nella seconda met, quando appare evidente che Ges sar perseguitato, arrestato e ucciso per mano delle autorit civili e religiose. In altre parole, nelle parabole si mescolano le due dimensioni del Regno: (1) il Regno gi presente, qui e ora, nascosto nel quotidiano della nostra vita e che va scoperto e approfondito da parte nostra; (2) il Regno futuro che ancora deve venire e per il quale ciascuno deve prepararsi fin da ora. La tensione fra gi e non ancora pervade la vita cristiana. Il Natale allo stesso tempo, una celebrazione del Regno gi presente e un anticipo del Regno che ancora deve venire. Per aiutare nella lettura del brano: Il significato di questa parabola prima di tutto Cristologico ed escatologico. Cristologico, perch ci rivela qualcosa su Ges; escatologico, perch ci parla del senso ultimo della storia. Ma il campo di applicazione della parabola centrato sul nostro presente, sul nostro oggi di uomini inseriti nel tempo e nella storia.

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CCC 1293. Indirettamente, anche nell'eucaristia se pensiamo che la mensa dell'altare viene unta nel rito della dedicazione. Nel medio evo lunzione si conferiva pure durante riconciliazione e nella chiesa copta si ungono gli sposi. 8 CCC 1295-1296, cf. 2 Cor 1,21-22 Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Breve analisi Allora, meditiamo la parabola delle dieci vergini, o delle dieci giovani ragazze. Nelle parabole Ges ama usare fatti ben conosciuti della vita del popolo come mezzo di paragone per chiarire un aspetto sconosciuto del Regno di Dio. Qui, la storia incentrata su una tradizione ebraica del matrimonio: dopo il periodo di fidanzamento, lo sposo normalmente avrebbe portato in processione la sua nuova moglie a casa, e di l avrebbero celebrato una settimana di banchetti con familiari e amici. La parabola tuttavia non si concentra sulle nozze, ma sulle vicende delle ancelle portalampade, che secondo il costume orientale accompagnavano il corteo nuziale. Le loro peripezie sono determinate dal ritardo dello sposo. Quindi, nel caso della parabola delle dieci vergini egli costruisce una storia attorno al comportamento differente delle ragazze che accompagnano lo sposo nel giorno di festa del matrimonio. Questo fatto ben noto a tutti usato da Ges per chiarire l'avvenimento dell'arrivo improvviso del Regno di Dio nella vita delle persone. Alla fine della Parabola delle dieci vergini, Ges dice: "Vegliate, dunque, perch non sapete n il giorno n l'ora." Questo avvertimento finale serve come chiave di lettura. Essa indica la direzione del pensiero di Ges vigilanza, cio essere preparati, essere pronti. Le immagini nuziali, utilizzate nel Cantico, venivano applicate dai rabbini alla relazione tra Dio e il suo popolo e lo stesso si vede nel Nuovo Testamento (e.g. Mt 9,14; 22,1-14). Isaia (ed anche gli altri profeti) dice chiaramente: desiderio di Dio essere il marito del popolo (Is 54, 5), gioire con il popolo come uno sposo gioisce alla presenza della sua sposa (Is 62, 5). Questa speranza si realizza con l'arrivo di Ges. L'unit di Cristo e della Chiesa, Capo e membra del corpo, implica anche la distinzione dei due in una relazione personale. Questo aspetto spesso viene espresso con l'immagine dello sposo e della sposa. Il tema di Cristo Sposo della Chiesa stato preparato dai profeti e annunziato da Giovanni Battista. Il Signore stesso si definito come lo Sposo (Mc 2,19).9 Ges inizia la nostra parabola con le parole: "Il Regno dei cieli sar simile..." Significa che la parabola delle dieci vergini si riferisce alla venuta futura del Regno, per la quale dobbiamo prepararci fin da ora. Le vergine impreparati e senza olio (25,3), le stolte sono escluse dalla celebrazione, mentre le sagge partecipano a pieno titolo. Allo stesso modo, i cristiani sono chiamati ad essere spiritualmente preparati: il momento in cui Ges porta giudizio su Gerusalemme non noto, siccome il tempo della sua seconda venuta come Giudice (CCC 67210). Le dieci vergini rappresentano noi, credenti in attesa. Tutte dormono vuol dire che il punto non tanto la vigilanza assoluta, quanto essere pronti (Mt 25,10).11 La lampada la nostra fede, e lolio rappresenta le opere buone; dunque, la fede senza le opere buone non conta tanto o come lo mette bene Giacomo nella sua lettera. Cos anche la fede: se non seguita dalle opere, in se stessa morta.(2,17). Dobbiamo prepararsi per incontro personale con Signore, amando Dio e il prossimo, perch quelli senza le opere buone saranno esclusi dal banchetto. Nel momento della crisi le giovani stolte chiedono condivisione. Chiedono che le sagge dividano con loro l'olio che avevano portato. La condivisione era una pratica molto importante e fondamentale nella vita del popolo di Dio. Ma qui non si trattava tanto di condividere: perch se le sagge avessero condiviso l'olio avrebbero provocato danno allo sposo, intralciando la festa delle nozze; e avrebbero finito per non adempiere il compito che si erano assunte n loro n le altre. Per questo le sagge, di fronte alla richiesta delle stolte, rispondono che non possono condividere, e danno un consiglio realista: "Andate a comprarlo!" Il rifiuto delle sagge non indica mancanza di
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CCC 796. Comunque manca la figura della sposa, che sarebbe un elemento essenziale in un matrimonio, ed un'omissione significativa: in un certo senso, le vergini sagge ne prendono il posto, e non forzato vedere in esse l'immagine della Chiesa, sposa di Cristo. 10 Il tempo presente , secondo il Signore, il tempo dello Spirito e della testimonianza, ma anche un tempo ancora segnato dalla necessit e dalla prova del male, che non risparmia la Chiesa e inaugura i combattimenti degli ultimi tempi. un tempo di attesa e di vigilanza. 11 Cf. Nuovo Grande Commentario Biblico, 872.

carit o di solidariet. Le loro buone opere non possono essere completamente trasferiti. Gli altri possono aiutare, ma la disponibilit ad accettare la salvezza in ultima istanza questione di responsabilit personale. Pronte: cio per lo sposo; questo il nocciolo della parabola. La porta chiusa significa che lammissione non automatica. Tutti e dieci delle vergini in Matteo 25:1-10 avuto la stessa opportunit, ma solo la met di loro erano pronti a prenderlo. Nostro Signore un Dio di "pari opportunit." A lui non importa da dove veniamo, da che tipo di genitori o che tipo di vita familiare abbiamo, di che colore o sesso siamo, che tipo di educazione abbiamo ricevuto Nessuna di queste cose fa alcuna differenza per lui. In Lui, abbiamo tutti pari opportunit. Tutti coloro che seguiranno le sue indicazioni e fanno ci che Egli dice loro di fare possono essere benedetti e usate da lui. Tutte le dieci vergini hanno avuto la stessa opportunit, ma solo le cinque erano disposte a fare la loro parte. Dio mette potenziale in tutti noi e se siamo disposti a svilupparlo, vedremo cose meravigliose svolgersi nella nostra vita. Fate la vostra parte e non essere lasciati fuori come le cinque vergini stolte erano! Ci sono tre elementi importanti in questa parabola: lo sposo, lattesa e il sonno inevitabile, ma il tempo dell'attesa distilla ci che veramente essenziale. Noi dobbiamo tornare dal futuro al presente, cio dalla contemplazione delle nozze messianiche siamo dunque ributtati dalla parabola alla considerazione del presente. Nel presente si rivela la nostra persona, nell'oggi si manifesta il nostro amore, nella quotidianit si decide il nostro destino: non possiamo rimandare al domani, o delegare ad altri.

3. Un momento di silenzio orante Signore, crea in noi il silenzio per ascoltare la tua voce nella creazione e nella Scrittura, negli avvenimenti e nelle persone, sopratutto nei poveri e nei sofferenti. La tua parola ci orienti affinch anche noi, come i due discepoli di Emmaus, possiamo sperimentare la forza della tua risurrezione e testimoniare agli altri che Tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternit, di giustizia e di pace. Questo lo chiediamo a Te, Ges, figlio di Maria, che ci hai rivelato il Padre ed inviato lo Spirito. Amen. 4. Alcune domande a. Domande di base: - Qual' il punto della parabola che pi vi piaciuto o che ha richiamato di pi l'attenzione? Perch? - Qual' il contesto della vita normale del popolo, sul quale Ges insiste in questa parabola? - Che cosa dice il testo, per noi, oggi? b. Condivisione: - In che cosa consiste la prudenza e la stoltizia? - Come giudicare la risposta cos dura dello sposo: "In verit vi dico: non vi conosco?" - Di quale giorno e di quale ora parla Ges alla fine della parabola? - Che cosa sono le nostre lampade e il nostro olio? - Siamo pronti per la venuta di Cristo? Sfruttiamo al massimo la forza del sigillo ricevuto? 5. Orazione finale
Signore Ges, ti ringraziamo per la tua parola che ci ha fatto capire meglio la volont del Padre. Fa' che il tuo Spirito illumini le nostre azioni e ci comunichi la forza per eseguire quello che la Tua Parola ci ha fatto vedere. Fa' che noi, come Maria, tua Madre, possiamo non solo ascoltare ma anche praticare la Parola. Tu che vivi e regni con il Padre, nell'unit dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Lo sposo

Presentandosi come "lo sposo", Ges annuncia due fatti di portata enorme: annuncia la venuta del tempo messianico, il tempo delle nozze eterne, e nello stesso tempo manifesta la sua identit divina. Senza una certa identit tra Ges e il Padre, non potrebbe pretendere in nessun modo di essere lo sposo.

L'attesa Ma il ritardo che complica le cose. Un ritardo imprevedibile, che porta inesorabilmente al sonno. Tutte parabole che intendono rispondere all'angoscia dell'attesa, che angoscia di un'assenza, e che porta al dubbio e alla rassegnazione, per non dire alla disperazione. Noi viviamo nel pieno di questa angoscia: ci domandiamo il perch delle guerre, del terremoto, delle disgrazie che ci colpiscono, e non ritroviamo la presenza di Dio, e fatichiamo a vedere il suo Regno gi operante nella nostra storia.

Il sonno inevitabile

Alle dieci vergini non possibile evitare di dormire. Come anche per noi non possibile evitare un certo rilassamento. Qualcosa per fa la differenza: la scorta di olio, che le sagge hanno con s, e le stolte hanno dimenticato. L'estenuante tempo dell'attesa fa emergere la verit della persona, la sua qualit autentica: questo sta dietro all'immagine della scorta di olio, che i Padri interpretavano come le "buone opere", da compiere in attesa della venuta del Cristo. Nell'interpretazione tradizionale emerge un dato fondamentale: la verit della persona emerge "sul campo", nell'azione, nella quotidianit. Le vergini sono tutte pronte per la parata, forse le stolte sono anche meglio vestite e truccate delle sagge. Ma il tempo dell'attesa distilla ci che veramente essenziale.

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