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FORMAZIONE PERMANENTE

Parrocchia San Pio V Largo San Pio V, 3 - 00165 Roma Tel.: 0666000400; fax: 066624840. Scheda CEB no.1 OTT. 2011 Goran Khner

I. Cresima o Confermazione sacramento delliniziazione cristiana


hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio

Una vita cristiana adulta Il Cristiano deve crescere nella sua fede
Per mezzo dei sacramenti delliniziazione cristiana, gli uomini, uniti con Cristo nella sua morte, nella sua sepoltura e risurrezione, vengono liberati dal potere delle tenebre, ricevono lo Spirito di adozione a figli e celebrano, con tutto il popolo di Dio, il memoriale della morte e risurrezione del Signore1. La Cresima o Confermazione sacramento delliniziazione cristiana, cio il sacramento della Cresima fa parte del processo diniziazione cristiana che ha il suo inizio nel Battesimo e il suo culmine nell'Eucaristia. La Cresima conferma la grazia del Battesimo: il nome Confermazione indica appunto rafforzamento, consolidamento del dono di grazia ricevuto nel Battesimo. Nei fedeli, purtroppo, non chiara la visione unitaria di questi tre Sacramenti, siccome la tradizione non li consegna nella forma unitaria, bens slegati luno dallaltro. Comunque, la pratica (prassi liturgica) attuale di Chiesa Cattolica di conferire questi sacramenti separatamente - questa scelta dettata da ragioni pastorali - non rinnega l'unit dei tre sacramenti, tanto meno l'identit biblica e tradizionale della Cresima, ma intende assicurare un tempo pi prolungato e motivato di preparazione al sacramento della Cresima. La Cresima dunque indica lingresso in una vita nuova. Come in ogni vita, anche qui si ha un progresso a tappe, rappresentate dai Sacramenti dellIniziazione. Ciascuna tappa, per, non rimane chiusa in s stessa, ma aperta alla successiva, in una crescita dinamica verso una pi profonda perfezione. Questo itinerario deve essere inteso come un esercizio prolungato e completo di vita cristiana: una vera scuola di formazione, al seguito di Cristo maestro. L'iniziazione cristiana infatti un processo che investe l'intera vita del soggetto ed esige un forte coinvolgimento della famiglia e della comunit, che, come madre e maestra, genera ed educa i suoi figli nella fede accompagnandoli fino alla pienezza della statura di Cristo. L'iniziazione cristiana non si esaurisce nella catechesi, come la stessa catechesi non si esaurisce nella preparazione ai sacramenti. Liniziazione cristiana la formazione alla globalit della vita cristiana (catechesi, liturgia, carit e missione); I sacramenti delliniziazione sono doni assolutamente gratuiti di Dio che esigono tuttavia di essere accolti consapevolmente e vissuti responsabilmente da coloro che li ricevono.2 La Bibbia ci dice che dobbiamo vivere la Parola, obbedire al messaggio o in altre parole, dobbiamo applicare il suo insegnamento alla nostra vita quotidiana. (Giacomo 1,22: Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi). Ci vuole autocontrollo per fare qualcosa, e ci vuole anche l'autocontrollo per non fare qualcosa. L'autocontrollo frutto dello Spirito che entra nella nostra vita con sacramenti diniziazione, ma si rinforza passando del tempo con Dio.
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Rito dellIniziazione cristiana degli adulti, Introduzione generale , 1. Simone, vedendo che lo Spirito veniva dato con l'imposizione delle mani degli apostoli, offr loro del denaro 19 dicendo: "Date anche a me questo potere perch, a chiunque io imponga le mani, egli riceva lo Spirito Santo". 20Ma Pietro gli rispose: "Possa andare in rovina, tu e il tuo denaro, perch hai pensato di comprare con i soldi il dono di Dio! 21 Non hai nulla da spartire n da guadagnare in questa cosa, perch il tuo cuore non retto davanti a Dio. 22Convrtiti dunque da questa tua iniquit e prega il Signore che ti sia perdonata l'intenzione del tuo cuore. 23Ti vedo infatti pieno di fiele amaro e preso nei lacci dell'iniquit" (Atti 8,18-23).
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Veni, creator Spiritus, mentes tuorum visita, imple superna gratia, quae tu creasti pectora. Qui diceris Paraclitus, donum Dei altissimi, fons vivus, ignis, caritas et spiritalis unctio!

1. Orazione iniziale Invocazione allo Spirito Santo Preghiamo il Signore di concederci unintelligenza pi acuta delle profezie e di aprire maggiormente i nostri sensi alla verit; allora, considerando nello Spirito ci che per opera dello Spirito stato scritto, e misurando in modo spirituale le realt spirituali, potremo spiegare le Scritture secondo Dio e secondo Spirito Santo che le ha ispirate, in Cristo Ges nostro Signore, al quale la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. (Origene) Vieni o Spirito Creatore, visita le nostre menti, riempi della tua graziai cuori che hai creato! 2. Lettura Incontro con la Parola Testo biblico - Lettera agli Ebrei 5,11-6,10
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questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perch siete diventati lenti a capire. 12Infatti voi, che a motivo del tempo trascorso dovreste essere maestri, avete ancora bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi delle parole di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. 13Ora, chi si nutre ancora di latte non ha l'esperienza della dottrina della giustizia, perch ancora un bambino. 14Il nutrimento solido invece per gli adulti, per quelli che, mediante l'esperienza, hanno le facolt esercitate a distinguere il bene dal male. 1 Perci, lasciando da parte il discorso iniziale su Cristo, passiamo a ci che completo, senza gettare di nuovo le fondamenta: la rinuncia alle opere morte e la fede in Dio, 2la dottrina dei battesimi, l'imposizione delle mani, la risurrezione dei morti e il giudizio eterno. 3Questo noi lo faremo, se Dio lo permette. 4Quelli, infatti, che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo 5e hanno gustato la buona parola di Dio e i prodigi del mondo futuro. 6Tuttavia, se sono caduti, impossibile rinnovarli un'altra volta portandoli alla conversione, dal momento che, per quanto sta in loro, essi crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all'infamia. 7Infatti, una terra imbevuta della pioggia che spesso cade su di essa, se produce erbe utili a quanti la coltivano, riceve benedizione da Dio; 8ma se produce spine e rovi, non vale nulla ed vicina alla maledizione: finir bruciata! 9 Anche se a vostro riguardo, carissimi, parliamo cos, abbiamo fiducia che vi siano in voi cose migliori, che portano alla salvezza. 10 Dio infatti non ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carit che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi. Per inserire il brano nel suo contesto: Questo brano si trova nella sezione della lettera, dove si presenta il ritratto di Ges come sommo sacerdote. A questo punto, dice l'autore, avrebbe preferito continuare con l'esposizione del sacerdozio di Cristo secondo l'ordine di Melchisedek. Per, deve rimandare fino a 7,1 perch ha dei dubbi sulle capacit dei destinatari a comprendere ci che sta dicendo. Allora interrompe il suo discorso per esprimere la sua frustrazione vista la loro incapacit di capire. Chiaramente conosce abbastanza bene il gruppo al quale sta scrivendo/parlando per rendersi conto che, quando il suo argomento diventa pi complicato, loro non riusciranno seguirlo. In parole sue, lui vorrebbe condividere il cibo solido con loro, ma loro hanno ancora bisogno del latte. Tuttavia, alla fine, si decider di proseguire con la spiegazione di Melchisedek. Egli ha molto da trasmettere a loro, ma quanto di esso contiene la lettera agli Ebrei per noi impossibile a giudicare. La sua osservazione nel 13,22, che lui ha scritto solo una breve lettera, suggerisce forse un senso durgenza. La sezione 5,11-6,10 si divide in tre parti

principali: prima (5,11-6,3), che afferma la necessit di digressione monitoria, seconda (6,4-8) che fornisce un avvertimento moderato di apostasia e lultima che conforta e incoraggia gli ascoltatori. Per aiutare nella lettura del brano: Nel brano della lettera agli Ebrei i lettori sono rimproverati per loro immaturit sono colpevoli perch anche se sono cristiani da molto tempo sono rimasti ai primi elementi della catechesi. In termini di formazione cristiana, sono pi simili ai bambini che ai credenti maturi come dovrebbero essere (1 Cor 3,2). L'autore della lettera li esorta con le parole di avvertimento (Eb 6,18) e l'incoraggiamento (Eb 6, 9-20) Breve analisi La maturit e la comprensione non sono il risultato del passare di anni. Questo gruppo (li possiamo chiamare i cristiani ebrei) segue Ges da un bel po di tempo - abbastanza a lungo per essere fermi nella loro fede e per essere in grado ad insegnarla agli altri. Comunque, il nostro autore (da ora in poi per facilit lo chiamiamo Paolo) li conosce meglio - sono arrivate le voci della loro attuale instabilit spirituale che suggerisce il fatto che loro non hanno ancora assimilato neanche gli elementi fondamentali3 della fede cristiana. Sono ancora bambini, hanno bisogno degli insegnamenti pi elementari (latte). La parola per adulto4 (in greco ) nel versetto 5,14 ha la stessa radice greca come parola tradotta "perfetto" in 5,9 e completo in 6,1 (altrove nella lettera questa parola legata al concetto di "perfezione": 7,11. 19. 28; 9,9; 10,1. 14; 11,40; 12,23). Dunque, la parola adulto ha la stessa radice greca come la perfezione alla quale Paolo chiama i suoi lettori nel 6,1. Il verbo greco (), la radice di tutti questi concetti, significa "compiere" o "far perfetto" qualcosa.5 Il verbo utilizzato nove volte nella lettera agli Ebrei - questo termine si utilizza per sottolineare che la osservanza dei rituali dell'antica Alleanza non pu penetrare oltre al corpo, ovverosia rendere unanima perfetta (Eb 7,19; 9,9, 10,1, 12,23). Paolo utilizza ugualmente questo verbo in riferimento a Ges, che stato perfezionato attraverso la sua passione (Eb 2,10; 5,9; 7,28). In un momento, l'umanit di Ges, tramite sua sofferenza umana, ha prodotto unimmagine perfetta di obbedienza filiale, nonch un perfetto strumento della nostra salvezza. Dunque, nella lettera agli Ebrei questa parola strettamente legata anche alla salvezza, quasi come un sinonimo. In questo senso, la parola si riferisce al compimento, alla salvezza, che giunge quando uno diventa credente in Cristo. Ges ci invita alla perfezione che avviene se uno segua lui e imita il Padre (Matteo 5, 48; 19,21).6 Il cristiano maturo colui che ha l'esperienza della dottrina della giustizia (Ebrei 5,13), e le facolt esercitate (si riferisce letteralmente ad esercizio fisico) a distinguere il bene dal male. La frase distinguere il bene dal male richiama un senso di morale infantile come espresso per esempio nel Deuteronomio 1,39: Anche i vostri bambini, dei quali avevate detto che sarebbero divenuti oggetto di preda, e i vostri figli, che oggi non conoscono n il bene n il male, essi vi entreranno; a loro la dar ed essi la possederanno. Comunque, in questo caso il problema non loro rettitudine morale, ma il loro sviluppo, la loro crescita spirituale.
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La parola greca stochea () che si utilizza qui significa proprio la base, abc, i quattro elementi principali, un sine qua non. 4 Cos si legge nellattuale traduzione CEI. La vecchia CEI dal 74 lo traduce con uomini fatti e nelle varie traduzioni italiane protestanti si legge adulti o perfetti maggior parte delle traduzioni inglesi lo traduce con la parola maturi. 5 Si pu descrivere una missione compiuta (Lc 13,32), una profezia (Gv 19,28), una fede portata a compimento (Gc 2,22), o la perfezione di unit e di amore (Gv 17,23). 6 Gli disse Ges: Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi! (Mt 19,21) e Voi, dunque, siate perfetti come e' perfetto il Padre vostro celeste! (Mt 5,48).

I cristiani adulti (maturi) sono coloro che possono prendere decisioni responsabili, in base alla loro conoscenza della Parola, e non hanno bisogno di altri per dirgli che cosa devono fare e pensare. Tali persone sono anche in grado di insegnare gli altri. Ma finora questi cristiani ebrei purtroppo non sono riusciti a crescere. Quindi, Ebrei 6,1-3 porta un appello: passare alla maturit. I solidi fondamenti non hanno bisogno di essere riveduti. Ci sono le verit fondamentali che devono essere prese per scontate, e che sono la base per passare a una comprensione pi profonda. Nella lettera agli Ebrei 6, 1-2 ci sono brevemente elencati sei principi elementari, che ci lascino con alcuni punti interrogativi. Sembrano le basi per un cristiano (la rinuncia alle opere morte e la fede in Dio, la dottrina dei battesimi, l'imposizione delle mani, la risurrezione dei morti e il giudizio eterno). I primi due sono abbastanza chiari: il pentimento e la fede (menzionati spesso nel Nuovo Testamento come l'essenza della conversione cristiana - la specifica menzione della rinuncia alle opere morte piuttosto che di un termine pi generale come peccato particolarmente adatto alla conversione da una religione formale come ebrea alla fede viva, come si spiega in Ebrei 9,11-14.) In un ordine naturale, segue un riferimento al battesimo cristiano, ma qui si incontra un piccolo problema: parola per battesimo in plurale, e la parola usata non il solito termine per battesimo cristiano (piuttosto richiama in mente il termine che si riferisce altrove ai riti di purificazione ebraici, abluzioni, come in Ebrei 9,10). Questo fatto ci conferma che il pubblico inteso sono i giudeocristiani che conoscevano bene i riti/rituali ebrei e il loro insegnamento collocato nelle radici ebraiche dellAntico Testamento. Perci questo curioso miscuglio ebraicocristiano riflette le prime fasi del loro progresso dal giudaismo al cristianesimo. Queste persone sono ancora a tale punto, dopo tutti questi anni. Allora, giunto per loro il tempo per muoversi in una comprensione tipicamente cristiana, ed proprio questo dove Paolo ora vuole aiutarli, se solo loro sono disposti a crescere.7 Comunque, possiamo considerare questi due versetti come una sintesi della catechesi cristiana in un contesto ebraico. E 'stato necessario spiegare: 1) come il Battesimo sacramentale era diverso dagli altri battesimi, come il battesimo di Giovanni (Atti 1,5) e il rituale della purificazione nella Torah (Nm 19,11-13), 2) come l'imposizione delle mani nel conferire lo Spirito (Atti 8,17; 19,6) e l'ordinazione sacerdotale (1 Tm 4,14; 2 Tm 1:6) erano diversi dalle altre forme di imposizione delle mani nel antico giudaismo (Nm 8,10 ; Dt 34,9) e 3) come le dottrine tradizionali ebraiche della resurrezione e il giudizio (Dan 12,2) deve ora essere inteso in relazione a Cristo (2 Cor 5,10; 1 Ts 4,16).8 Nella nostra vita ogni tanto serve unammonizione e ogni tanto incoraggiamento o come si dice nel gergo quotidiano, bastone e carota. Nei versetti 6,4-8 Paolo ammonisce duramente i suoi ascoltatori, che dovrebbe far riflettere anche a noi.9

Lasciando da parte il discorso iniziale su Cristo - questo "lasciare" non significa disprezzare o abbandonare. Comunque le dottrine fondamentali sono il punto di partenza, non un punto darrivo. 8 Cf. CCC 1288. Fin da quel tempo gli Apostoli, in adempimento del volere di Cristo, comunicavano ai neofiti, attraverso l'imposizione delle mani, il dono dello Spirito, destinato a completare la grazia del Battesimo. Questo spiega perch nella lettera agli Ebrei viene ricordata, tra i primi elementi della formazione cristiana, la dottrina dei battesimi e anche dell'imposizione delle mani. appunto questa imposizione delle mani che giustamente viene considerata dalla tradizione cattolica come la prima origine del sacramento della Confermazione, il quale rende, in qualche modo, perenne nella Chiesa la grazia della pentecoste. 9 Ci sono i cristiani che sono afflitti dal dubbio e dalle paure, e trovano difficile rilassarsi, fidando si di Dio, mettendosi sotto le sue braccia eterne. Per loro la certezza di Gv 10,27-29 (Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapper dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, pi grande di tutti e nessuno pu strapparle dalla mano del Padre.) o Rm 8,28 -39 l'insegnamento pi importante che uno possa darli. Questo il supporto per i deboli.

Un cristiano battezzato pu anche rinunciare alla salvezza e, alla fine, finire invece di essere benedetto essere maledetto (6,8). Questa terribile prospettiva si nota anche altrove nella lettera agli Ebrei (10,26-31 e 12,15-17. La persona descritta venuta all'illuminazione, possiede lo Spirito, ma pu ugualmente allontanarsi attraverso l'apostasia. Inoltre, l'illustrazione in 6,6-7 priva di senso se l'individuo non sia gi stato inondato i con regali del cielo.10 Quelli, infatti, che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e i prodigi del mondo futuro. (Eb 6,4-5) Qui forse abbiamo un riferimento ai sacramenti della iniziazione. Illuminati probabilmente un riferimento al battesimo che stato chiamato "illuminazione" nei primi tempi del cristianesimo. Questo risultato dell'incorporazione a Cristo (siamo stati intimamente uniti a lui), che l'effetto del battesimo (Rm 6,3; Gal 3,27), ed descritto nel Nuovo Testamento come una illuminazione del credente (2 Cor 4,6; Ef 5,14) 11. Il dono celeste si probabilmente riferisce all'Eucaristia. Vivificante umanit di Ges, che noi riceviamo nel Sacramento, un dono del Padre, la manna dal cielo (Gv 6,32-58). Partecipi dello Spirito Santo richiama in mente la pentecoste e Atti 2:38, quindi la confermazione. La strutura del nostro testo in breve questa: Confronto: Siete spiritualmente immaturi (5,116,3) Ammonizione: Siete in pericolo (6,4-6,8) Mitigazione: Ho fiducia in voi (6,9-10). Dunque dopo il bastone viene la carota. Nellultima parte, Paolo chiama i suoi ascoltatori Carissimi. Questo termine indica un cambiamento da un messaggio dammonizione a un messaggio dincoraggiamento. Questo ulteriormente confermato dallespressione di fiducia ("cose migliori") - si potrebbe dire di loro che vi siano in voi cose migliori. Questo mostra che Paolo in realt voleva mettere in guardia i suoi ascoltatori, e quindi significa che non li condanna nei versetti precedenti (6,4-8). Tale atteggiamento confermato pure dallespressione Anche se a vostro riguardo parliamo cos con quale Paolo vuole dimostrare che ha fiducia in loro. Le loro opere di servizio e di carit dimostrano che loro, in effetti, portano frutti (6,10). Le cose che portano alla salvezza sono le loro opere, che verificano la loro salvezza (v. 10). Questa dichiarazione implica che le cose descritte in Eb 5,11-6,5 non portano la salvezza. Allora sono un segno di apostasia? La comunit cui scrive Paolo si trova nelle nostre stesse condizioni: noi pure siamo cristiani iniziati la domanda che si pone : abbiamo ancora bisogno di latte o siamo pronti per cibo solido? 3. Un momento di silenzio orante Signore, ho ascoltato la tua voce, la tua parola; ora voglio tacere, con il cuore e con la mente, perch solo nel silenzio si realizza il vero ascolto, che cambia la mia vita, dal di dentro, dalle profondit. Aiutami, o Dio nascosto, Dio silenzioso e amoroso. Questo silenzio mi conduca nel tuo regno, nella tua casa, nella tua vigna, l dove l'unica ricompensa desiderata e bramata lungo tutta la giornata, tutta la vita, sei Tu stesso.
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cf. CCC 679: Cristo Signore della vita eterna. Il pieno diritto di giudicare definitivamente le opere e i cuori degli uomini appartiene a lui in quanto Redentore del mondo. Egli ha acquisito questo diritto con la sua croce. Anche il Padre ha rimesso ogni giudizio al Figlio (Gv 5,22). Ora, il Figlio non venuto per giudicare, ma per salvare e per donare la vita che in lui. per il rifiuto della grazia nella vita presente che ognuno si giudica gi da se stesso, riceve secondo le sue opere e pu anche condannarsi per l'eternit rifiutando lo Spirito d'amore. . 11 Cf. CCC 1216: Questo lavacro chiamato illuminazione, perch coloro che ricevono questo insegnamento [catechistico] vengono illuminati nella mente . Poich nel Battesimo ha ricevuto il Verbo, la luce vera che illumina ogni uomo (Gv 1,9), il battezzato, dopo essere stato illuminato , divenuto figlio della luce e luce egli stesso (Ef 5,8)

4. Alcune domande a. Domande di base: - Quali sono i miei ricordi di cresima e cosa significa questo sacramento per me? - Perch abbiamo letto questo brano per riflettere il tema di oggi? - Che cosa mi ha colpito di pi in questo brano e perch? - Che cosa dice il testo, per noi, oggi? b. Condivisione: - Se dovresti elaborare un elenco di una meta dozzina dei fondamenti cristiani, che cosa sarebbe? Perch pensi che l'elenco di questi versetti diverso? - Certamente, difficile trovare un modello chiaro e logico che lascia spazio sia per la massima sicurezza sia per lapostasia finale. Ho suggerito che la tensione tra sicurezza e apostasia pu essere risolta riconoscendo le diverse esigenze pastorali. Sei d'accordo? Riesci a pensare alle persone o alle circostanze per le quali valgono i diversi approcci (bastone/carota - Gv 10,27-29 e Eb 6, 4-8? - Questo testo unammonizione anche per noi, ma ci offre pure la speranza della nostra fede. Riusciamo a mantenere lo sguardo sulla meta, dove vogliamo/dobbiamo arrivare, o rischiamo anche noi di diventare lenti? Con quali mezzi? 5. Orazione finale Signore, tu sei fonte della vita: ti ringraziamo per il dono della tua Parola, vero pane per il nostro cammino e vivo nutrimento del nostro impegno. Fa che dopo aver ascoltato siamo capaci di realizzare la tua Parola che abbiamo letto e accolto in noi, perch sappia trasformare la nostra vita e renderci testimoni credibili del tuo amore. Amen

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