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Il cervello pi evoluto pi lento

11/1/2010

Analizzate le differenze tra macaco, scimpanz e Uomo


ROMA un vero e proprio elogio della lentezza il risultato a cui sono arrivati neuroscienziati di diversi aesi, fra cui l!"talia, studiando la comunicazione tra i due emisferi del cervello, in specie animali diverse #macaco, scimpanz e Uomo$ e fra aree diverse del cervello dello stesso primate con compiti via via pi% complessi& 'o studio appena pu((licato sulla rivista americana roceedings of t)e *ational Accadem+ of ,cience # nas$, apre la strada a teorie in senso opposto a uno dei dogmi della tecnologia dell!informazione, -uello secondo cui l!evoluzione degli strumenti va di pari passo con la velocit. di processo delle informazioni& A firmare l!articolo sono Ro(erto /aminiti, del dipartimento di 0isiologia e 0armacologia, della ,apienza di Roma, nei cui la(oratori si 1 svolta gran parte degli esperimenti, 2assan 3)aziri, dell!"stituto di tecnologia svizzero a 'osanna, Ralf 3alus4e, dell!Universit. di 5armstadt, atric4 2of, del dipartimento di neuroscienze della Mount ,inai ,c)ool of Medicine di *e6 7or4, e 3iorgio "nnocenti, del dipartimento di neuroscienze del 8arolins4a "nstitutet di ,toccolma& "n ognuna delle tre specie di primati considerati, i due emisferi comunicano tra loro attraverso fi(re nervose di differente diametro e lung)ezza, -uindi con velocit. e tempi di trasferimento delle informazioni diversi9 pi% grosse e corte sono le fi(re, pi% veloce 1 la conduzione delle informazioni: al contrario fi(re sottili e lung)e nel corpo calloso comportano tempi di trasmissione pi% lenti& ;'e maggiori dimensioni del cervello dell!Uomo, la sua asimmetria anatomica e la lateralizzazione delle funzioni suggeriscono c)e le connessioni fra gli emisferi siano state sottoposte a una riorganizzazione sostanziale durante l!evoluzione dei primati& " tempi delle interazioni fra i due emisferi, sono pro(a(ilmente un vincolo di importanza cruciale di -uesta riorganizzazione<, si legge nell!articolo& /on l!aumento delle dimensioni del cervello, dallo scimpanz all!Uomo, per= non avviene l!attesa crescita delle dimensioni del diametro delle fi(re per la comunicazione fra le diverse aree dei due emisferi #come avviene invece nel passaggio evolutivo precedente, fra macaco e scimpanz, ed 1 lecito supporre, nei passaggi evolutivi precedenti$& A sorpresa, l!Uomo moderno mantiene connessioni tra gli emisferi cere(rali appropriate per un cervello delle dimensioni di un nostro lontano antenato, l!Austrolopitecus& ;/i= significa c)e nel processo evolutivo attraverso le specie, c!1 stata una significativa dispersione temporale nella trasmissione delle informazioni tra i due emisferi, con la prevalenza di un meccanismo (asato sul trasferimento lento dei segnali nervosi, piuttosto c)e sulla massima velocit. possi(ile<, spiega /aminiti& A confermare l!ipotesi c)e associa velocit. ridotta a complessit. delle funzioni, vi 1 la misura di fi(re di diametro ridotto #e -uindi velocit. ridotte di trasmissione, dato la lung)ezza diversa non 1 sufficiente a compensare il ritardo$, in uno stesso primate, ma al variare delle aree del cervello messe in comunicazione9 pi% sono complesse le funzioni associate alle diverse aree, pi% le fi(re

sono strette e la comunicazione lenta& ;"n ognuna delle tre specie esaminate, ciascuna area cere(rale comunica con la sua area omologa nell!altro emisfero attraverso fi(re di differente diametro e lung)ezza, -uindi, con differenti velocit. e tempi di trasferimento delle informazioni& 'e aree sensoriali e motorie comunicano con maggiore velocit. rispetto alle aree associative, responsa(ili delle funzioni mentali pi% elevate e comparse pi% tardi nell!evoluzione<, sottolinea /aminiti& #0ra la corteccia motoria e -uella prefrontale, deputata a funzioni pi% complesse, la velocita di trasmissione -uasi raddoppia$& ;A((iamo studiato le potenziali implicazioni di -uesta osservazione attraverso la simulazione del comportamento di una rete di neuroni situati nei due emisferi cere(rali& > a((iamo visto c)e gli aspetti temporali del trasferimento delle informazioni influenzano la fre-uenza delle oscillazioni c)e gli emisferi cere(rali usano per le loro interazioni<, sottolinea /aminiti riferendosi a -uello c)e viene considerato come un possi(ile elemento cruciale, per consentire lo sviluppo di funzioni superiori, una sorta di coordinamento dell!attivit. neuronale fra diverse aree con funzioni diverse&

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